parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Elda Lanza, La bambina che non sapeva piangere, 2016

concordanze di «le»

nautoretestoannoconcordanza
1
2016
camera era fresca, con le finestre socchiuse verso la
2
2016
colpi alla porta. «Sì?» ¶ «Le tue scarpe. Non ti
3
2016
gli stivali». ¶ «Grazie, scusa…» ¶ Le scarpe caddero a terra
4
2016
senza intenzione, in tutte le donne che aveva conosciuto
5
2016
gli si rannicchiò tra le gambe. «Ho la sensazione
6
2016
e lo scavalcò con le gambe. «Avanti, seduttore. Vanno
7
2016
No, non posso, qui le cose si complicano. Parlerò
8
2016
Olga disse, scandendo bene le parole per non doversi
9
2016
gli unici parenti che le restano al mondo. È
10
2016
non l’ho vista». Le sorrise. «Altrimenti mi sarei
11
2016
la luce erano quasi le due di notte, ed
12
2016
non ho mai tradito le donne con le quali
13
2016
tradito le donne con le quali ho avuto una
14
2016
sempre rispettato i patti, le promesse. E rispettato le
15
2016
le promesse. E rispettato le donne con le quali
16
2016
rispettato le donne con le quali ho condiviso i
17
2016
contava il fatto che le loro relazioni fossero durate
18
2016
questo che Paola voleva? Le bastava? Bastava a lui
19
2016
facendo? ¶ Parlerò con Olga. Le dirò che quello che
20
2016
che ho amato. Ma le dirò che non posso
21
2016
che non posso mentire. Le dirò… ¶ Si era addormentato
22
2016
valigia: sarai pronto per le nove? Arriveremo a Milano
23
2016
E ce ne andiamo. Le mie sorelle sono pazze
24
2016
qui si fanno sempre le cose in grande. Tutta
25
2016
io zitella qua». ¶ «Vedremo. Le decisioni più importanti della
26
2016
lo è certamente, io le ho prese ragionevolmente. Anche
27
2016
che non voglio perderti». Le prese la mano, la
28
2016
dovessi desiderarlo significherà che le cose tra di noi
29
2016
tante volte, poi sorridendo le disse ‘ciao, grazie’. «Ora
30
2016
uomo che stava servendo le birre domandò chi era
31
2016
voce, sa come fanno le donne. ‘Vuoi raccontarlo ai
32
2016
importunarmi i clienti? Non le dia retta, parla perché
33
2016
mi dica tutto come le viene meglio». ¶ «Posso avere
34
2016
di profumo che non le si stava vicini altrimenti
35
2016
non di muso, con le due ruote. Esce una
36
2016
testa, ma legato come le arabe, occhialoni neri… il
37
2016
so? Io mica guardo le macchine… semmai chi c
38
2016
faccio? Dopo, quando usciamo, le mostro dov’era. E
39
2016
miseria». ¶ «C’è altro?» le chiese Olga. ¶ «Certo che
40
2016
di fronte. Erano passate le quattro…» Fece una smorfia
41
2016
con la testa, mordendosi le labbra. ¶ «La donna con
42
2016
garage. Poi l’ambulanza, le urla, la polizia… Poi
43
2016
una Mini nera». ¶ «Non le fanno le Mini nere
44
2016
nera». ¶ «Non le fanno le Mini nere, semmai era
45
2016
stavano parlando? Magari quella le ha chiesto un’indicazione
46
2016
li zittì lei. «Se le ha chiesto un indirizzo
47
2016
era necessaria per chiarirsi le idee. ¶ «Ancora una domanda
48
2016
sembravano convinti. ¶ «Ma non le dia retta» gli disse
49
2016
cui scriveva quello che le davo e che cosa
50
2016
cambio. Questo per quando le diranno che ho rubato
51
2016
collegio. C’erano soltanto le cose che avevo salvato
52
2016
infermiera di mia madre. Le piace? Be’, è la
53
2016
fino ai diciotto anni. Le sembro un ladro o
54
2016
Londra, mia moglie e le due gemelle erano a
55
2016
Quindi, senza consultare nessuno, le ho offerto di venire
56
2016
L’avrei allevata con le mie figlie. Certo non
57
2016
rimane proprietà Allieri. Tuttavia le ho offerto di venire
58
2016
Gilla Floris. De Brusset le faceva schifo? Se ne
59
2016
Capisce che testa aveva? Le ho detto di fermarsi
60
2016
di fermarsi a colazione, le avrei fatto visitare l
61
2016
l’abbia ammazzato lei». ¶ «Le piace essere ottimista, avvocato
62
2016
altro. «Mi dispiace, avvocato. Le ho chiesto di vederla
63
2016
clinica privata e Rinaldi le è molto vicino. È
64
2016
lunghi tavoli, il bancone, le pareti e le panche
65
2016
bancone, le pareti e le panche fossero completamente infarinati
66
2016
davanti alla finestra. ¶ «Che le va bene qui, signorina
67
2016
erano arrivate sulla tavola le due fiorentine con alcune
68
2016
con alcune salse. «Come le sembrano?» ¶ «Perfette, direi. Ma
69
2016
a Londra a farmi le ossa, ho una laurea
70
2016
cura, due sorelle, Dio le benedica, che hanno sposato
71
2016
lei è avvocato?» ¶ «Sì». ¶ «Le piace?» ¶ «Oggi capisco che
72
2016
momento che Gilardi osservò le sue mani. Non sembravano
73
2016
donna io osservo sempre le mani. Le sue mi
74
2016
osservo sempre le mani. Le sue mi ricordano quelle
75
2016
ha dissodata lui con le sue mani. Io sono
76
2016
Comunque parliamo di Gilla, le dispiace?» ¶ «No, assolutamente». ¶ «Il
77
2016
zia?» ¶ «Ah, ma allora le manca un bel po
78
2016
hai tempo, ti mostro le foto di quei Natali
79
2016
alzata e stava stirandosi le braccia muovendo le spalle
80
2016
stirandosi le braccia muovendo le spalle. «Non sono abituata
81
2016
eravamo molto legate, io le volevo bene e sono
82
2016
figlia, deve partire per le vacanze. Ma se non
83
2016
ora, avendo fatto tutte le scorciatoie che conosceva. Si
84
2016
Possiamo andare a chiamarla». Le prese la mano e
85
2016
prese la mano e le sorrise, guardandola da sotto
86
2016
dalla chiesa e aprì le braccia. «Olga… non ci
87
2016
volesse metterla via e le è partito un colpo
88
2016
famiglia, un pacco che le ha lasciato il nonno
89
2016
ritrovo». ¶ «Come stanno? Me le saluti?» ¶ «Sono sposate, speriamo
90
2016
aveva il mento che le tremava e la vista
91
2016
la gola chiusa. Strinse le labbra e deglutì. ¶ «Perché
92
2016
lettere di famiglia che le aveva lasciato il nonno
93
2016
Era un pacco che le aveva lasciato il nonno
94
2016
anni. Gambe lunghe, con le cosce che si assottigliavano
95
2016
In accappatoio corsero verso le docce, e sotto l
96
2016
alle otto». Gli girò le spalle e quasi di
97
2016
la cuffia, si passò le mani sul vestito e
98
2016
la donna chiese che le portassero due limoncelli. ¶ «Cosa
99
2016
sono qui». ¶ «Che cosa le interessa?» ¶ «Dicono che bevesse
100
2016
che bevesse…» ¶ «Sì, noi le davamo un bicchierino scarso
101
2016
far chiasso, mio marito le dava un bicchiere piccolo
102
2016
glielo facevamo pagare, non le bastavano mai i soldi
103
2016
la pistola, gli spari, le urla, il sangue… è
104
2016
sono prove. Per questo le sono grato, signora. Lei
105
2016
sarebbe stata inutile, tuttavia le chiese se poteva scrivere
106
2016
della vita grama che le aveva lasciato? Tutti hanno
107
2016
mi pare». ¶ «No, infatti. Le pallottole sono arrivate a
108
2016
per Milano, passando per le vie del centro che
109
2016
frequentato, tra i negozi, le vetrine, i bar. Nella
110
2016
avvocato Gilardi. ¶ «Sono io» le rispose nella stessa lingua
111
2016
l’hanno detto. Qui le chiacchiere volano. Poiché suppongo
112
2016
volano. Poiché suppongo che le abbiano raccontato anche in
113
2016
sappia da me. Qualcuno le ha detto chi era
114
2016
può saperne, dico io. Le interessa la verità?» ¶ «Molto
115
2016
Sì, a New York» le rispose. «Ci sono stato
116
2016
sono rimasta per pianificare le varie operazioni amministrative di
117
2016
la figlia da anni». ¶ «Le ha detto perché non
118
2016
dispiace». ¶ «Grazie, è molto». Le versò altro vino nel
119
2016
quello che voleva. Nessuno le ha detto chi era
120
2016
lavoro di John, ha le sue intuizioni, molte delle
121
2016
della vostra casa. Se le interrogano sui vostri rapporti
122
2016
e il suo avvocato le dirà la stessa cosa
123
2016
Licasi. ¶ «Ti sono arrivate le mie note e i
124
2016
non collima. Se vuole le spedisco i tracciati». ¶ «Non
125
2016
baciò sulla fronte e le tolse di mano la
126
2016
abbiamo trovato questo barone, le ho inviato indirizzo, numeri
127
2016
inviato indirizzo, numeri, località… Le abbiamo fissato un appuntamento
128
2016
Ho parlato con Giacomo, le darò notizie. Buona giornata
129
2016
accompagnò al taxi e le diede un bacio, appena
130
2016
che lui avrebbe voluto. Le sorrise. ¶ «Non può perdere
131
2016
gli aveva suggerito, capì le perplessità della ragazza. C
132
2016
senza ritornare in albergo». ¶ Le colline che attraversarono lungo
133
2016
tortuose e non asfaltate, le riconosceva. Erano simili ad
134
2016
che aveva visto altrove. Le cime cespugliose di alberi
135
2016
i campi, i cipressi, le pozze d’acqua. Tutto
136
2016
parte, dove ci sono le bestie… l’è un
137
2016
è tutta una proprietà. Le vede quelle bandierine gialle
138
2016
gli occhi nascosti dietro le lenti fumé, e il
139
2016
stirò il gilet con le mani. Era evidente che
140
2016
evidente che stesse cercando le parole per porre la
141
2016
il formaggio, a potare le viti… Certo, non da
142
2016
anni più di Gilla, le due gemelle, Chiara e
143
2016
Non ha mai perso le sue abitudini. Quello che
144
2016
glielo passavo, perché non le mancasse niente e perché
145
2016
quadri, due mobili con le ante aperte come bocche
146
2016
tu dove andrai?» ¶ Alza le spalle. «Vedremo, bevi il
147
2016
tutta in ghingheri?» ¶ Allora le racconto la storia del
148
2016
sotto il sedere. Allora le dico che continuerò a
149
2016
avevo bevuto, insisto. «Hai le Orsoline dietro casa, puoi
150
2016
sono sola». ¶ Ceniamo insieme. Le insegno dove sono le
151
2016
Le insegno dove sono le varie chiavette della luce
152
2016
del gas, dell’allarme. Le do le chiavi, perché
153
2016
dell’allarme. Le do le chiavi, perché io torno
154
2016
torno a Capalbio, e le do tempo sino ai
155
2016
di settembre per portare le sue cose. Sorride, ringrazia
156
2016
casa è in ordine, le loro stanze arredate e
157
2016
arrangia come può. Io le lascio qualche spicciolo sul
158
2016
ci mette il resto. Le cose sembrano andare avanti
159
2016
sua madre, credo che le volesse bene con indulgenza
160
2016
il nonno… e quando le chiedevo dov’era finito
161
2016
uovo, si impegna. Copia le ricette e fa pasticci
162
2016
mi dice. E io le dico di no, che
163
2016
di no, che se le cose stanno così andiamo
164
2016
accanto a lei e le parlava sottovoce: le raccontava
165
2016
e le parlava sottovoce: le raccontava della scuola, del
166
2016
la polvere, la spazzatura, le bottiglie vuote che Gilla
167
2016
a Giancarlo: io non le voglio più. ¶ Devo dire
168
2016
tranquilla. Riprende a fare le cose che faceva. Mi
169
2016
basta. Carolina ha finito le elementari. Suo padre verrà
170
2016
verrà a prenderla per le vacanze, e io voglio
171
2016
luglio di quest’anno. Le valige di Carolina sono
172
2016
Carolina sono pronte, Gilla le aveva fatte prima di
173
2016
io parto tranquilla. Lascio le chiavi in portineria con
174
2016
chiavi in portineria con le istruzioni e i saluti
175
2016
dall’ospedale, si farà le valige e se ne
176
2016
a casa, ha preso le chiavi e la lettera
177
2016
e la lettera che le avevo lasciato ed è
178
2016
giorno è uscita verso le tre, questo ha detto
179
2016
tranquilla, come se parlare le avesse restituito fiducia. ¶ «Quando
180
2016
messo nella valigia tutte le cose di Carolina? A
181
2016
testa, stava appoggiata con le reni al banco della
182
2016
al banco della cassa, le braccia conserte. Girò appena
183
2016
Mentre la donna che le stava di fronte, più
184
2016
con i pomelli rosa, le labbra a cuore, gli
185
2016
sotto l’occhio sinistro le dava un’aria equivoca
186
2016
l’ha conosciuta?» ¶ «Perché le interessa?» ¶ «Io l’ho
187
2016
Io vengo quasi tutte le mattine perché do i
188
2016
valevano anche di più… le altre vincevano e lei
189
2016
stavano il bancone e le vetrinette con offerte dolci
190
2016
angolo, oltre i tavolini, le slot-machine. C’era
191
2016
di capire come passava le giornate. Ma non importa
192
2016
Grazie, non importa. Quanto le devo?» ¶ L’uomo gli
193
2016
colorata. ¶ «Lei chi è?» le domandò. ¶ «Prima lei. Avvocato
194
2016
arrivarono i quadri imballati, le casse di posate e
195
2016
avevamo una finestrella con le sbarre di ferro e
196
2016
bell’uomo, elegantissimo. Amava le macchine sportive, e in
197
2016
su in casa, se le interessa, ho qualche fotografia
198
2016
tutte quelle bambole che le regalava suo padre quando
199
2016
era una bambina strana, le ho detto che era
200
2016
avrei urlato, lei stringeva le labbra. Mai vista una
201
2016
con l’autista che le porta due valige, poi
202
2016
Aveva il mento che le tremava ma neanche una
203
2016
gli occhi lucidi. Ma le bastava suo padre. ‘Il
204
2016
con noi, ci insegnava le canzoncine al pianoforte, ci
205
2016
anni Gilla finisce privatamente le elementari. Veniva in casa
206
2016
che avevo già fatto le medie e avevo chiesto
207
2016
andare al liceo artistico. Le spese me le ha
208
2016
artistico. Le spese me le ha pagate il barone
209
2016
il mondo… non immagina le corone, i fiori, la
210
2016
la mamma e lui le dirà di no, che
211
2016
papà». ¶ «E quelle valige?» ¶ «Le hanno fatte per me
212
2016
in mezzo al cortile, le ha parlato a voce
213
2016
la testa e stringeva le labbra. Disse di sì
214
2016
tavolo. «Se per caso le venisse in mente ancora
215
2016
Se mi dice quanto le devo per il puzzle
216
2016
quella lì, ma cosa le è venuto in mente
217
2016
giornalisti che si inventano le storie! Venga, mettiamoci qui
218
2016
foulard in testa che le copriva anche la fronte
219
2016
rispondere, la donna voltò le spalle e uscì. ¶ «Ma
220
2016
No, da tanto tempo». ¶ «Le dà noia?» ¶ «No, assolutamente
221
2016
è architetto. Lui faceva le case e io le
222
2016
le case e io le arredavo. Toni Chiesa…» Fece
223
2016
posacenere di cristallo. «Ma le sembra che abbia cervello
224
2016
lei torna a casa, le cose si complicano. Quel
225
2016
bel giorno quel Floris le saluta e se ne
226
2016
figlia e nipote, e le lascia nei guai. Gilla
227
2016
casa, nel famoso salone. Le hanno detto dove abitava
228
2016
e io, da scema, le chiedo di diventare sua
229
2016
più il momento, ormai le case se le fanno
230
2016
ormai le case se le fanno tutti da soli
231
2016
brutte, sbagliate, ma ormai le persone credono di sapere
232
2016
alto livello, ma oggi le case si fanno così
233
2016
occupa della scuola, per le vacanze la vuole sempre
234
2016
bimba anche per lei le cuciva i vestiti, anche
235
2016
della Comunione, se vuole le mostro le fotografie, era
236
2016
se vuole le mostro le fotografie, era una bellezza
237
2016
sola. Quel giorno, dopo le firme dagli avvocati, a
238
2016
Volevo raccontarlo a qualcuno. Le telefono e le chiedo
239
2016
qualcuno. Le telefono e le chiedo se mi offre
240
2016
spettino. Mi tolgo anche le scarpe, perché mi fanno
241
2016
buttandosi il soprabito dietro le spalle. «Guardi che io
242
2016
fabbrica. Io queste cose le so così, per averle
243
2016
che so fare. Tutto, le dico…» ¶ «Quanti anni aveva
244
2016
Guardi che queste cose le ho già dette a
245
2016
ho vista in tv. Le dico che dalle foto
246
2016
di visone, il cinema, le vacanze in albergo, la
247
2016
corrente. Fuori di sé, le dico». ¶ «Le ha mai
248
2016
di sé, le dico». ¶ «Le ha mai detto perché
249
2016
era comoda, e strinse le labbra tra i denti
250
2016
fronte alla gente manteniamo le distanze, accidenti a me
251
2016
telefona mai nessuno, soltanto le offerte». ¶ «Non telefonava neppure
252
2016
la signora Scotti?» ¶ Fece le labbra a punta, arricciandole
253
2016
Buona, quella. Finché passavamo le mance… Comunque con quello
254
2016
quest’ora. E io le ripeto quello che decide
255
2016
credere. Gli sono venute le palpitazioni, gli tremavano le
256
2016
le palpitazioni, gli tremavano le mani. Credevo che ci
257
2016
tè sabato pomeriggio, dopo le quattro. Però tu vai
258
2016
Sì. Quindi l’indomani le ho dato appuntamento per
259
2016
tè, ho tirato fuori le tazze. La casa era
260
2016
tremavano solo un po’ le mani, era emozionato. Sa
261
2016
quegli strilli…» Si portò le mani alle orecchie con
262
2016
sentito urlare Gilla, non le è venuto spontaneo mettere
263
2016
Non sembrava arrabbiata, altrimenti le avrei detto di no
264
2016
che è. E non le salvi il collo, a
265
2016
ammazzato suo padre». ¶ Gilardi le sorrise. «Grazie, signora, è
266
2016
porta che l’usciere le teneva aperta. Girò appena
267
2016
groviglio di strade con le case di pietra bianca
268
2016
delle auto lui guardava le case, le vetrine, la
269
2016
lui guardava le case, le vetrine, la gente. Gli
270
2016
ne sono andati. Perché le interessa?» ¶ Domanda legittima. «Una
271
2016
Non so niente. Però… le interessa qualcuno che potrebbe
272
2016
Grazie, dovere». Gli girò le spalle e risalì. ¶ L
273
2016
ammirare quelle facciate con le statue dalle forme provocanti
274
2016
statue dalle forme provocanti, le vetrate colorate, il Conservatorio
275
2016
e strade, come se le avesse fotografate nella memoria
276
2016
difficile scegliere». ¶ «Quasi tutte le scelte sono difficili» rispose
277
2016
Si avvicinò al banco. «Le piace?» ¶ «Sì, mi piace
278
2016
La donna si portò le mani al viso. Aveva
279
2016
può aiutarmi». ¶ «Ho visto le foto e anche quelle
280
2016
non capisca che cosa le sta capitando… Mi dica
281
2016
a stasera». Trafficò con le chiavi, mise un cartello
282
2016
in vista e spense le luci. «Andiamo di là
283
2016
che guarda la tv. Le dispiace?» ¶ «No, va benissimo
284
2016
dispiace?» ¶ «No, va benissimo». Le sorrise. «A me interessa
285
2016
Mentre stava trafficando con le cialde e la macchinetta
286
2016
e la macchinetta, Gilardi le chiese: «Lei era la
287
2016
la conosceva tutta Milano… le arie che si dava
288
2016
inchino». Depositò sul tavolo le due tazzine. «Scommetto senza
289
2016
sa quelle scollature con le tette premute, a culetto
290
2016
bocca. Poi si asciugò le labbra con il dorso
291
2016
nella trasmissione di Gilla, le ha portato via il
292
2016
video, s’è fatto le ossa. Insomma, alla fine
293
2016
così. Valle a capire le donne…» ¶ «E la sua
294
2016
sua famiglia?» ¶ «Ah, qui le cose si complicano. Davvero
295
2016
che dove Gilla mettesse le mani le cose andassero
296
2016
Gilla mettesse le mani le cose andassero a rotoli
297
2016
con quello del patrigno». ¶ «Le ha detto perché?» ¶ «Sì
298
2016
sala da pranzo e le camere, con una bella
299
2016
uno studio dove riceveva le clienti. Era gay e
300
2016
conosce?» ¶ «No, chi è?» ¶ «Le dico quello che so
301
2016
Zorzi. E mentre sfogliava le pagine in quella ricerca
302
2016
da quel poco che le ho raccontato io, dove
303
2016
la porta, ha sentito le urla della figlia, ha
304
2016
una sorella a Como, le darò dati e indirizzo
305
2016
non abbiamo aperto neppure le finestre. Erano tutte chiuse
306
2016
in legno dorato e le imbottiture di velluto scuro
307
2016
altri segni in terra, le sagome riconoscibilissime. Qui il
308
2016
con l’alcol, anche le mani. Ma la polvere
309
2016
Purtroppo, se sente anche le altre campane…» ¶ «Le ascolterò
310
2016
anche le altre campane…» ¶ «Le ascolterò, stia sicura. Per
311
2016
passò ancora in rivista le finestre, si accertò che
312
2016
salone, la scosse, ma le due ante resistettero. ¶ «Dove
313
2016
sbocchi, finestre e porte. Le ripeto che tutte le
314
2016
Le ripeto che tutte le finestre erano ermeticamente chiuse
315
2016
finito?» ¶ «Per ora, sì. Le chiederei di lasciare ancora
316
2016
la convivente che ha le sue cose, forse vorrebbe
317
2016
farla accompagnare a ritirare le sue cose, cioè gli
318
2016
La lasciò partire, girò le spalle e tornò indietro
319
2016
capelli biondi a paggetto, le labbra pallide, si era
320
2016
la riguardasse. ¶ «Sì, grazie». Le sorrise, avvicinandosi. Si ricordò
321
2016
un particolare feeling con le portinaie, come nel caso
322
2016
un cencio lavato». ¶ «Ma le sembra normale? Sente urlare
323
2016
vedere che cosa succede? Le sembra normale?» ¶ «Certo che
324
2016
c’era qualcuno che le stava facendo del male
325
2016
nella poltroncina e mise le mani sul piano del
326
2016
blu sulla spalla e le ballerine… e questa sarebbe
327
2016
mi interessa molto». ¶ «Ecco, le interessa. Allora la casa
328
2016
Si fece aria sventolando le mani davanti alla faccia
329
2016
non faccio pettegolezzi, neh? Le ho detto cose che
330
2016
assassina. Forse sperava che le avrebbe restituito l’appartamento
331
2016
l’appartamento. O, almeno, le cose che riteneva di
332
2016
riavere la casa?» ¶ Gilardi le aveva telefonato dalla sorella
333
2016
può riprendere quello che le appartiene. L’ispettore Rossi
334
2016
No, così mi sgranchisco le gambe. Mi faccio accompagnare
335
2016
mio cognato può per le quattro. Va bene per
336
2016
Va bene per lei le quattro?» ¶ «Benissimo, grazie». ¶ L
337
2016
Un po’ per volta, le ha dato una mano
338
2016
solaio ora ci sono le camere dei bimbi e
339
2016
paura della terrazza». Ritirò le tazzine e le appoggiò
340
2016
Ritirò le tazzine e le appoggiò nell’acquaio. «Non
341
2016
Gilardi si infilò sotto le coperte allungò un braccio
342
2016
a lei, anche economicamente. Le vacanze sempre con me
343
2016
A Napoli perché dopo le prime indagini il tribunale
344
2016
con la quale viveva, le è rimasta soltanto nostra
345
2016
strano?» ¶ «Di strano, no. Le vie del nostro cervello
346
2016
sorrise. «A me piacciono le sfide impossibili, dovresti saperlo
347
2016
con la testa, serrando le labbra. «Sì, ma se
348
2016
l’avrebbe ammazzato con le sue mani, ma scherzava
349
2016
e la raccolse tra le braccia. «Su, piccolina, ti
350
2016
il naso e strinse le labbra. «Ecco». ¶ «Bene. Ora
351
2016
e si appoggiò con le spalle al muro. ¶ La
352
2016
bianca, il camice accollato, le mani abbandonate sul cuscino
353
2016
condannata, anche se nessuno le chiederà di scontare la
354
2016
stava guardando con Laura le fotografie che aveva richiesto
355
2016
queste trasmissioni non me le ricordo» disse Laura. «Dieci
356
2016
gentile, educata… Ha visto le foto? Come si riesce
357
2016
bambina e che forse le hanno condizionato la vita
358
2016
la mano Gilardi spostò le foto verso Laura, e
359
2016
Gilla Floris. Poi deciderò». ¶ «Le faccio prenotare i biglietti
360
2016
parlarne. Intanto spero che le acque del pettegolezzo si
361
2016
rosa sui jeans, che le stavano un po’ troppo
362
2016
fronte a lui, voltando le spalle alla porta e
363
2016
concorso a Milano e le prime trasmissioni sono andate
364
2016
Alzò gli occhi oltre le spalle di Gilardi e
365
2016
Gli aveva già girato le spalle e stava occupandosi
366
2016
un caffè, intanto che le tira fuori le trasmissioni
367
2016
che le tira fuori le trasmissioni, gli spezzoni. È
368
2016
in gamba, vedrà che le trova tutto quello che
369
2016
rimasto attaccato…» ¶ «Insomma, non le piace». ¶ «E a chi
370
2016
testa e si pulì le labbra con un tovagliolino
371
2016
non si chiamava Floris…» ¶ «Le ha detto perché?» ¶ «Di
372
2016
con un ‘de’ davanti, le ho chiesto se era
373
2016
Lo sapeva?» ¶ Max Gilardi le disse di sì, lo
374
2016
di chiudere la portiera le fece ancora un cenno
375
2016
con la mano, tra le due finestre, il divano
376
2016
napoletano, o sbaglio?» Gilardi le sorrise. «Forse il nostro
377
2016
il nostro caffè non le piace». ¶ «Non è questo
378
2016
qua dentro». Ringraziò per le due bottigliette di acqua
379
2016
e accettò che Gilardi le versasse l’acqua nel
380
2016
contratti temporanei, posso dirle le date, anche abbastanza recenti
381
2016
si alzò con lei. «Le sono comunque grato. Tutti
382
2016
in avanti per controllare le porte che avevano di
383
2016
me per Gilla Floris?» ¶ «Le sarei grato se potesse
384
2016
una presentatrice che sapesse le lingue. Naturalmente bella, disinvolta
385
2016
era nuda. Max abbassò le tapparelle, si spogliò sfilandosi
386
2016
camicia e pantaloni, scostò le coperte, e se la
387
2016
se la trovò tra le braccia, come la ricordava
388
2016
apparecchiata con cura, come le aveva insegnato Paola. Liciuzza
389
2016
ma ti piace?» ¶ «Buonissima, le cipolle sembrano una crema
390
2016
Ha voluto i rinforzi. Le mie sorelle hanno due
391
2016
mia. Dormo dove capita, le stanze e le docce
392
2016
capita, le stanze e le docce non mancano. Spesso
393
2016
lui. Mia madre e le mie sorelle ti adorano
394
2016
Avanti, chi perde…» E le avvicinò la bocca all
395
2016
da pagare. ¶ Olga alzò le braccia, stava ridendo. «Allora
396
2016
tisana?» ¶ «Abbiamo queste». E le mise sul tavolo alcune
397
2016
qua…» Lei che conosceva le sue abitudini. «Ora vengo
398
2016
chi li doveva chiedere? ¶ Le rispose lui. «Sì, lasciaci
399
2016
alle undici, prima ha le visite». ¶ «Buonanotte, allora». ¶ «Buonanotte
400
2016
di Paola, che io le presento. Ha capito che
401
2016
non era qualificato…» Strinse le labbra tra i denti
402
2016
inizia a muovere appena le mani… piccoli segnali, li
403
2016
muove… Speriamo di migliorare le funzioni respiratorie, per quelle
404
2016
Sono cose che sconvolgono le nostre suore, si capisce
405
2016
averne anche voi». ¶ Strinse le loro mani, si allacciò
406
2016
nel vuoto della finestra, le mani inerti sul cuscinetto
407
2016
anche tu?» ¶ «Ha abbassato le palpebre…» Laura era sempre
408
2016
sua presenza: «Ha abbassato le palpebre? Io non l
409
2016
visto». ¶ «Sì. Ha abbassato le palpebre, non l’aveva
410
2016
Ma oggi ha abbassato le palpebre quando siamo entrati
411
2016
avere fiducia, anche tu» le disse Gilardi guardandola negli
412
2016
di un gesto che le era salito dal cuore
413
2016
la mia chitarra?» Sergio le offrì la sua manina
414
2016
riconoscere. Olga sorrideva con le labbra che tremavano. ¶ «Sei
415
2016
Sì, papà mi insegna…» Le diede la sua chitarra
416
2016
amava e che ora le stava chiedendo la prova
417
2016
sarebbe toccato a me. Le mie sorelle non se
418
2016
ha trovato New York?» le chiese Paola. ¶ «Terribilmente fredda
419
2016
un intero banco con le sue creazioni, con la
420
2016
il suo nome. Dopo le mostro le foto». ¶ «Sì
421
2016
nome. Dopo le mostro le foto». ¶ «Sì, lo sapevo
422
2016
Grazie, dopo se vuole le mostro quello che invece
423
2016
quel tono. ¶ «Ma come le può venire in mente
424
2016
ci siamo cacciati con le nostre mani in una
425
2016
baciò Paola come sempre. Le due donne si strinsero
426
2016
suonasse troppo apprensivo quando le chiese: «Tutto a posto
427
2016
più pallida del solito, le occhiaie ogni giorno più
428
2016
intorno alla testa che le lasciava completamente libero il
429
2016
il pollice alzato. Gilardi le strizzò l’occhio, aveva
430
2016
noi. Grazie, avvocato». ¶ Quando le restituì il cellulare, strizzò
431
2016
questa ragazzina». ¶ «Accidenti! Vuole le relazioni di Aziz?» ¶ «Non
432
2016
Aziz?» ¶ «Non serve, me le ricordo. Ha fatto un
433
2016
cappotto e le tremavano le mani. ¶ «A proposito, miss
434
2016
aiuto. Grazie davvero». E le strinse la mano tra
435
2016
strinse la mano tra le sue. ¶ Trentasette ¶ Sulla scrivania
436
2016
Gilardi saprà andare oltre le loro risposte. Comunque ho
437
2016
risposte. Comunque ho risentito le registrazioni, sei stato bravo
438
2016
casa il materiale e le registrazioni. ¶ «Ottimo lavoro» disse
439
2016
qui che dobbiamo mettere le mani. Concentriamoci su queste
440
2016
ha da spartire con le altre? Che cosa ci
441
2016
quei tre colpi. Non le è stata trovata polvere
442
2016
più tardi…» ¶ Girò per le stanze, rivide i quadri
443
2016
venuta in quelle stanze, le avrebbe riempite della sua
444
2016
quello si sposa!’ ¶ Verso le undici lo chiamò Giacomo
445
2016
in bicicletta senza più le rotelline di sostegno: ‘Sono
446
2016
grappolo di fiori che le scendeva oltre la nuca
447
2016
che scendeva a coprirle le spalle, accanto a papà
448
2016
sempre in piedi, dietro le spalle dell’uno o
449
2016
che erano appena suonate le sette al campanile della
450
2016
Non sentiva neppure più le campane a morto. Rideva
451
2016
zia Olga va bene». Le prese le mani, erano
452
2016
va bene». Le prese le mani, erano fredde. «Ti
453
2016
di più quando dici le cose senza pensarci troppo
454
2016
neppure accorta di quanto le era accaduto, sbattendo la
455
2016
so dirle, avvocato. Comunque le condizioni della paziente sono
456
2016
il professor Oresti, poi le daremo notizie. Comunque ora
457
2016
e si appoggiò con le spalle alla parete. «Il
458
2016
certo punto, erano esattamente le undici e quaranta, vede
459
2016
soltanto al mattino, per le pulizie personali. Altrimenti la
460
2016
raggiunge la porta qui, le scale e il portone
461
2016
neppure toccata». ¶ «Quelle bende…» ¶ «Le abbiamo trovate per terra
462
2016
disse Gilardi. ¶ «Non sai le storie della suora di
463
2016
ci pensano loro. Andiamo». Le passò un braccio intorno
464
2016
parte di Napoli dove le case sono una addossata
465
2016
e dei giardini. Dove le facciate austere riparano saloni
466
2016
miei fratelli». ¶ Stavano salendo le scale, al secondo piano
467
2016
stava ricominciando. Lentamente, guardandosi le mani che stavano aperte
468
2016
ci saremmo salutati per le vacanze di Natale. Non
469
2016
dico ora… io, dopo le vacanze di Natale, non
470
2016
è tener d’occhio le mosse del cavallo bianco
471
2016
suo studio. Di quando le aveva detto, per spaventarla
472
2016
ridendo. La strinse tra le braccia baciandola come se
473
2016
soli. ¶ Ora camminavano affiancati, le loro mani strette per
474
2016
quando vado a mungere le vacche». ¶ Stavano ridendo di
475
2016
un’occhiata. «E questi?» ¶ «Le dispiace sistemare quelle cose
476
2016
rispondendo al telefono e le fece il gesto di
477
2016
il bagno». Stava aprendo le porte, mentre parlava. Come
478
2016
con papà». ¶ «A me le deve dire, ’ste cose
479
2016
ceniamo in casa. Verso le nove. La signora viene
480
2016
Olga era già sotto le coperte. Aveva fatto la
481
2016
dico che è lei…» ¶ «Le faccio la domanda in
482
2016
e dalla Pina che le stava davanti. Quindi, cominciamo
483
2016
Aziz Bernardini. ¶ Aziz strinse le labbra tra i denti
484
2016
la chiameremo a deporre, le consiglio di tenersi a
485
2016
Si alzò e raccolse le foto. Anche Bianca si
486
2016
quello che non so, le pare?» disse la ragazza
487
2016
disse la ragazza alzando le spalle. ¶ «Mi pare» le
488
2016
le spalle. ¶ «Mi pare» le rispose Aziz. ¶ «Lei è
489
2016
Tentò di ridere, ma le riuscì malissimo. «Tutte quelle
490
2016
come dice mia nonna, le storie lunghe sono serpi
491
2016
L’ha conosciuta, no?» Le fece il verso, nel
492
2016
leggermente dal tavolo, spingendo le spalle contro la spalliera
493
2016
odiarlo uno così? Con le arie che si dà
494
2016
un’idea mia, io le ho raccontato ’ste cose
495
2016
che è giovane, non le sapeva neanche. Ma ci
496
2016
mica offeso, vero?» ¶ Lui le tese la mano. «Ci
497
2016
avesse conosciuta. ¶ Aziz mise le foto sul tavolo. «Non
498
2016
pomeriggio della tragedia, verso le sedici e trenta?» ¶ «Non
499
2016
in tribunale» aggiunse, e le voltò le spalle. ¶ La
500
2016
aggiunse, e le voltò le spalle. ¶ La sentì discutere