Elda Lanza, La bambina che non sapeva piangere, 2016
concordanze di «le»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 2016 | camera era fresca, con le finestre socchiuse verso la | ||
2 | 2016 | colpi alla porta. «Sì?» ¶ «Le tue scarpe. Non ti | ||
3 | 2016 | gli stivali». ¶ «Grazie, scusa…» ¶ Le scarpe caddero a terra | ||
4 | 2016 | senza intenzione, in tutte le donne che aveva conosciuto | ||
5 | 2016 | gli si rannicchiò tra le gambe. «Ho la sensazione | ||
6 | 2016 | e lo scavalcò con le gambe. «Avanti, seduttore. Vanno | ||
7 | 2016 | No, non posso, qui le cose si complicano. Parlerò | ||
8 | 2016 | Olga disse, scandendo bene le parole per non doversi | ||
9 | 2016 | gli unici parenti che le restano al mondo. È | ||
10 | 2016 | non l’ho vista». Le sorrise. «Altrimenti mi sarei | ||
11 | 2016 | la luce erano quasi le due di notte, ed | ||
12 | 2016 | non ho mai tradito le donne con le quali | ||
13 | 2016 | tradito le donne con le quali ho avuto una | ||
14 | 2016 | sempre rispettato i patti, le promesse. E rispettato le | ||
15 | 2016 | le promesse. E rispettato le donne con le quali | ||
16 | 2016 | rispettato le donne con le quali ho condiviso i | ||
17 | 2016 | contava il fatto che le loro relazioni fossero durate | ||
18 | 2016 | questo che Paola voleva? Le bastava? Bastava a lui | ||
19 | 2016 | facendo? ¶ Parlerò con Olga. Le dirò che quello che | ||
20 | 2016 | che ho amato. Ma le dirò che non posso | ||
21 | 2016 | che non posso mentire. Le dirò… ¶ Si era addormentato | ||
22 | 2016 | valigia: sarai pronto per le nove? Arriveremo a Milano | ||
23 | 2016 | E ce ne andiamo. Le mie sorelle sono pazze | ||
24 | 2016 | qui si fanno sempre le cose in grande. Tutta | ||
25 | 2016 | io zitella qua». ¶ «Vedremo. Le decisioni più importanti della | ||
26 | 2016 | lo è certamente, io le ho prese ragionevolmente. Anche | ||
27 | 2016 | che non voglio perderti». Le prese la mano, la | ||
28 | 2016 | dovessi desiderarlo significherà che le cose tra di noi | ||
29 | 2016 | tante volte, poi sorridendo le disse ‘ciao, grazie’. «Ora | ||
30 | 2016 | uomo che stava servendo le birre domandò chi era | ||
31 | 2016 | voce, sa come fanno le donne. ‘Vuoi raccontarlo ai | ||
32 | 2016 | importunarmi i clienti? Non le dia retta, parla perché | ||
33 | 2016 | mi dica tutto come le viene meglio». ¶ «Posso avere | ||
34 | 2016 | di profumo che non le si stava vicini altrimenti | ||
35 | 2016 | non di muso, con le due ruote. Esce una | ||
36 | 2016 | testa, ma legato come le arabe, occhialoni neri… il | ||
37 | 2016 | so? Io mica guardo le macchine… semmai chi c | ||
38 | 2016 | faccio? Dopo, quando usciamo, le mostro dov’era. E | ||
39 | 2016 | miseria». ¶ «C’è altro?» le chiese Olga. ¶ «Certo che | ||
40 | 2016 | di fronte. Erano passate le quattro…» Fece una smorfia | ||
41 | 2016 | con la testa, mordendosi le labbra. ¶ «La donna con | ||
42 | 2016 | garage. Poi l’ambulanza, le urla, la polizia… Poi | ||
43 | 2016 | una Mini nera». ¶ «Non le fanno le Mini nere | ||
44 | 2016 | nera». ¶ «Non le fanno le Mini nere, semmai era | ||
45 | 2016 | stavano parlando? Magari quella le ha chiesto un’indicazione | ||
46 | 2016 | li zittì lei. «Se le ha chiesto un indirizzo | ||
47 | 2016 | era necessaria per chiarirsi le idee. ¶ «Ancora una domanda | ||
48 | 2016 | sembravano convinti. ¶ «Ma non le dia retta» gli disse | ||
49 | 2016 | cui scriveva quello che le davo e che cosa | ||
50 | 2016 | cambio. Questo per quando le diranno che ho rubato | ||
51 | 2016 | collegio. C’erano soltanto le cose che avevo salvato | ||
52 | 2016 | infermiera di mia madre. Le piace? Be’, è la | ||
53 | 2016 | fino ai diciotto anni. Le sembro un ladro o | ||
54 | 2016 | Londra, mia moglie e le due gemelle erano a | ||
55 | 2016 | Quindi, senza consultare nessuno, le ho offerto di venire | ||
56 | 2016 | L’avrei allevata con le mie figlie. Certo non | ||
57 | 2016 | rimane proprietà Allieri. Tuttavia le ho offerto di venire | ||
58 | 2016 | Gilla Floris. De Brusset le faceva schifo? Se ne | ||
59 | 2016 | Capisce che testa aveva? Le ho detto di fermarsi | ||
60 | 2016 | di fermarsi a colazione, le avrei fatto visitare l | ||
61 | 2016 | l’abbia ammazzato lei». ¶ «Le piace essere ottimista, avvocato | ||
62 | 2016 | altro. «Mi dispiace, avvocato. Le ho chiesto di vederla | ||
63 | 2016 | clinica privata e Rinaldi le è molto vicino. È | ||
64 | 2016 | lunghi tavoli, il bancone, le pareti e le panche | ||
65 | 2016 | bancone, le pareti e le panche fossero completamente infarinati | ||
66 | 2016 | davanti alla finestra. ¶ «Che le va bene qui, signorina | ||
67 | 2016 | erano arrivate sulla tavola le due fiorentine con alcune | ||
68 | 2016 | con alcune salse. «Come le sembrano?» ¶ «Perfette, direi. Ma | ||
69 | 2016 | a Londra a farmi le ossa, ho una laurea | ||
70 | 2016 | cura, due sorelle, Dio le benedica, che hanno sposato | ||
71 | 2016 | lei è avvocato?» ¶ «Sì». ¶ «Le piace?» ¶ «Oggi capisco che | ||
72 | 2016 | momento che Gilardi osservò le sue mani. Non sembravano | ||
73 | 2016 | donna io osservo sempre le mani. Le sue mi | ||
74 | 2016 | osservo sempre le mani. Le sue mi ricordano quelle | ||
75 | 2016 | ha dissodata lui con le sue mani. Io sono | ||
76 | 2016 | Comunque parliamo di Gilla, le dispiace?» ¶ «No, assolutamente». ¶ «Il | ||
77 | 2016 | zia?» ¶ «Ah, ma allora le manca un bel po | ||
78 | 2016 | hai tempo, ti mostro le foto di quei Natali | ||
79 | 2016 | alzata e stava stirandosi le braccia muovendo le spalle | ||
80 | 2016 | stirandosi le braccia muovendo le spalle. «Non sono abituata | ||
81 | 2016 | eravamo molto legate, io le volevo bene e sono | ||
82 | 2016 | figlia, deve partire per le vacanze. Ma se non | ||
83 | 2016 | ora, avendo fatto tutte le scorciatoie che conosceva. Si | ||
84 | 2016 | Possiamo andare a chiamarla». Le prese la mano e | ||
85 | 2016 | prese la mano e le sorrise, guardandola da sotto | ||
86 | 2016 | dalla chiesa e aprì le braccia. «Olga… non ci | ||
87 | 2016 | volesse metterla via e le è partito un colpo | ||
88 | 2016 | famiglia, un pacco che le ha lasciato il nonno | ||
89 | 2016 | ritrovo». ¶ «Come stanno? Me le saluti?» ¶ «Sono sposate, speriamo | ||
90 | 2016 | aveva il mento che le tremava e la vista | ||
91 | 2016 | la gola chiusa. Strinse le labbra e deglutì. ¶ «Perché | ||
92 | 2016 | lettere di famiglia che le aveva lasciato il nonno | ||
93 | 2016 | Era un pacco che le aveva lasciato il nonno | ||
94 | 2016 | anni. Gambe lunghe, con le cosce che si assottigliavano | ||
95 | 2016 | In accappatoio corsero verso le docce, e sotto l | ||
96 | 2016 | alle otto». Gli girò le spalle e quasi di | ||
97 | 2016 | la cuffia, si passò le mani sul vestito e | ||
98 | 2016 | la donna chiese che le portassero due limoncelli. ¶ «Cosa | ||
99 | 2016 | sono qui». ¶ «Che cosa le interessa?» ¶ «Dicono che bevesse | ||
100 | 2016 | che bevesse…» ¶ «Sì, noi le davamo un bicchierino scarso | ||
101 | 2016 | far chiasso, mio marito le dava un bicchiere piccolo | ||
102 | 2016 | glielo facevamo pagare, non le bastavano mai i soldi | ||
103 | 2016 | la pistola, gli spari, le urla, il sangue… è | ||
104 | 2016 | sono prove. Per questo le sono grato, signora. Lei | ||
105 | 2016 | sarebbe stata inutile, tuttavia le chiese se poteva scrivere | ||
106 | 2016 | della vita grama che le aveva lasciato? Tutti hanno | ||
107 | 2016 | mi pare». ¶ «No, infatti. Le pallottole sono arrivate a | ||
108 | 2016 | per Milano, passando per le vie del centro che | ||
109 | 2016 | frequentato, tra i negozi, le vetrine, i bar. Nella | ||
110 | 2016 | avvocato Gilardi. ¶ «Sono io» le rispose nella stessa lingua | ||
111 | 2016 | l’hanno detto. Qui le chiacchiere volano. Poiché suppongo | ||
112 | 2016 | volano. Poiché suppongo che le abbiano raccontato anche in | ||
113 | 2016 | sappia da me. Qualcuno le ha detto chi era | ||
114 | 2016 | può saperne, dico io. Le interessa la verità?» ¶ «Molto | ||
115 | 2016 | Sì, a New York» le rispose. «Ci sono stato | ||
116 | 2016 | sono rimasta per pianificare le varie operazioni amministrative di | ||
117 | 2016 | la figlia da anni». ¶ «Le ha detto perché non | ||
118 | 2016 | dispiace». ¶ «Grazie, è molto». Le versò altro vino nel | ||
119 | 2016 | quello che voleva. Nessuno le ha detto chi era | ||
120 | 2016 | lavoro di John, ha le sue intuizioni, molte delle | ||
121 | 2016 | della vostra casa. Se le interrogano sui vostri rapporti | ||
122 | 2016 | e il suo avvocato le dirà la stessa cosa | ||
123 | 2016 | Licasi. ¶ «Ti sono arrivate le mie note e i | ||
124 | 2016 | non collima. Se vuole le spedisco i tracciati». ¶ «Non | ||
125 | 2016 | baciò sulla fronte e le tolse di mano la | ||
126 | 2016 | abbiamo trovato questo barone, le ho inviato indirizzo, numeri | ||
127 | 2016 | inviato indirizzo, numeri, località… Le abbiamo fissato un appuntamento | ||
128 | 2016 | Ho parlato con Giacomo, le darò notizie. Buona giornata | ||
129 | 2016 | accompagnò al taxi e le diede un bacio, appena | ||
130 | 2016 | che lui avrebbe voluto. Le sorrise. ¶ «Non può perdere | ||
131 | 2016 | gli aveva suggerito, capì le perplessità della ragazza. C | ||
132 | 2016 | senza ritornare in albergo». ¶ Le colline che attraversarono lungo | ||
133 | 2016 | tortuose e non asfaltate, le riconosceva. Erano simili ad | ||
134 | 2016 | che aveva visto altrove. Le cime cespugliose di alberi | ||
135 | 2016 | i campi, i cipressi, le pozze d’acqua. Tutto | ||
136 | 2016 | parte, dove ci sono le bestie… l’è un | ||
137 | 2016 | è tutta una proprietà. Le vede quelle bandierine gialle | ||
138 | 2016 | gli occhi nascosti dietro le lenti fumé, e il | ||
139 | 2016 | stirò il gilet con le mani. Era evidente che | ||
140 | 2016 | evidente che stesse cercando le parole per porre la | ||
141 | 2016 | il formaggio, a potare le viti… Certo, non da | ||
142 | 2016 | anni più di Gilla, le due gemelle, Chiara e | ||
143 | 2016 | Non ha mai perso le sue abitudini. Quello che | ||
144 | 2016 | glielo passavo, perché non le mancasse niente e perché | ||
145 | 2016 | quadri, due mobili con le ante aperte come bocche | ||
146 | 2016 | tu dove andrai?» ¶ Alza le spalle. «Vedremo, bevi il | ||
147 | 2016 | tutta in ghingheri?» ¶ Allora le racconto la storia del | ||
148 | 2016 | sotto il sedere. Allora le dico che continuerò a | ||
149 | 2016 | avevo bevuto, insisto. «Hai le Orsoline dietro casa, puoi | ||
150 | 2016 | sono sola». ¶ Ceniamo insieme. Le insegno dove sono le | ||
151 | 2016 | Le insegno dove sono le varie chiavette della luce | ||
152 | 2016 | del gas, dell’allarme. Le do le chiavi, perché | ||
153 | 2016 | dell’allarme. Le do le chiavi, perché io torno | ||
154 | 2016 | torno a Capalbio, e le do tempo sino ai | ||
155 | 2016 | di settembre per portare le sue cose. Sorride, ringrazia | ||
156 | 2016 | casa è in ordine, le loro stanze arredate e | ||
157 | 2016 | arrangia come può. Io le lascio qualche spicciolo sul | ||
158 | 2016 | ci mette il resto. Le cose sembrano andare avanti | ||
159 | 2016 | sua madre, credo che le volesse bene con indulgenza | ||
160 | 2016 | il nonno… e quando le chiedevo dov’era finito | ||
161 | 2016 | uovo, si impegna. Copia le ricette e fa pasticci | ||
162 | 2016 | mi dice. E io le dico di no, che | ||
163 | 2016 | di no, che se le cose stanno così andiamo | ||
164 | 2016 | accanto a lei e le parlava sottovoce: le raccontava | ||
165 | 2016 | e le parlava sottovoce: le raccontava della scuola, del | ||
166 | 2016 | la polvere, la spazzatura, le bottiglie vuote che Gilla | ||
167 | 2016 | a Giancarlo: io non le voglio più. ¶ Devo dire | ||
168 | 2016 | tranquilla. Riprende a fare le cose che faceva. Mi | ||
169 | 2016 | basta. Carolina ha finito le elementari. Suo padre verrà | ||
170 | 2016 | verrà a prenderla per le vacanze, e io voglio | ||
171 | 2016 | luglio di quest’anno. Le valige di Carolina sono | ||
172 | 2016 | Carolina sono pronte, Gilla le aveva fatte prima di | ||
173 | 2016 | io parto tranquilla. Lascio le chiavi in portineria con | ||
174 | 2016 | chiavi in portineria con le istruzioni e i saluti | ||
175 | 2016 | dall’ospedale, si farà le valige e se ne | ||
176 | 2016 | a casa, ha preso le chiavi e la lettera | ||
177 | 2016 | e la lettera che le avevo lasciato ed è | ||
178 | 2016 | giorno è uscita verso le tre, questo ha detto | ||
179 | 2016 | tranquilla, come se parlare le avesse restituito fiducia. ¶ «Quando | ||
180 | 2016 | messo nella valigia tutte le cose di Carolina? A | ||
181 | 2016 | testa, stava appoggiata con le reni al banco della | ||
182 | 2016 | al banco della cassa, le braccia conserte. Girò appena | ||
183 | 2016 | Mentre la donna che le stava di fronte, più | ||
184 | 2016 | con i pomelli rosa, le labbra a cuore, gli | ||
185 | 2016 | sotto l’occhio sinistro le dava un’aria equivoca | ||
186 | 2016 | l’ha conosciuta?» ¶ «Perché le interessa?» ¶ «Io l’ho | ||
187 | 2016 | Io vengo quasi tutte le mattine perché do i | ||
188 | 2016 | valevano anche di più… le altre vincevano e lei | ||
189 | 2016 | stavano il bancone e le vetrinette con offerte dolci | ||
190 | 2016 | angolo, oltre i tavolini, le slot-machine. C’era | ||
191 | 2016 | di capire come passava le giornate. Ma non importa | ||
192 | 2016 | Grazie, non importa. Quanto le devo?» ¶ L’uomo gli | ||
193 | 2016 | colorata. ¶ «Lei chi è?» le domandò. ¶ «Prima lei. Avvocato | ||
194 | 2016 | arrivarono i quadri imballati, le casse di posate e | ||
195 | 2016 | avevamo una finestrella con le sbarre di ferro e | ||
196 | 2016 | bell’uomo, elegantissimo. Amava le macchine sportive, e in | ||
197 | 2016 | su in casa, se le interessa, ho qualche fotografia | ||
198 | 2016 | tutte quelle bambole che le regalava suo padre quando | ||
199 | 2016 | era una bambina strana, le ho detto che era | ||
200 | 2016 | avrei urlato, lei stringeva le labbra. Mai vista una | ||
201 | 2016 | con l’autista che le porta due valige, poi | ||
202 | 2016 | Aveva il mento che le tremava ma neanche una | ||
203 | 2016 | gli occhi lucidi. Ma le bastava suo padre. ‘Il | ||
204 | 2016 | con noi, ci insegnava le canzoncine al pianoforte, ci | ||
205 | 2016 | anni Gilla finisce privatamente le elementari. Veniva in casa | ||
206 | 2016 | che avevo già fatto le medie e avevo chiesto | ||
207 | 2016 | andare al liceo artistico. Le spese me le ha | ||
208 | 2016 | artistico. Le spese me le ha pagate il barone | ||
209 | 2016 | il mondo… non immagina le corone, i fiori, la | ||
210 | 2016 | la mamma e lui le dirà di no, che | ||
211 | 2016 | papà». ¶ «E quelle valige?» ¶ «Le hanno fatte per me | ||
212 | 2016 | in mezzo al cortile, le ha parlato a voce | ||
213 | 2016 | la testa e stringeva le labbra. Disse di sì | ||
214 | 2016 | tavolo. «Se per caso le venisse in mente ancora | ||
215 | 2016 | Se mi dice quanto le devo per il puzzle | ||
216 | 2016 | quella lì, ma cosa le è venuto in mente | ||
217 | 2016 | giornalisti che si inventano le storie! Venga, mettiamoci qui | ||
218 | 2016 | foulard in testa che le copriva anche la fronte | ||
219 | 2016 | rispondere, la donna voltò le spalle e uscì. ¶ «Ma | ||
220 | 2016 | No, da tanto tempo». ¶ «Le dà noia?» ¶ «No, assolutamente | ||
221 | 2016 | è architetto. Lui faceva le case e io le | ||
222 | 2016 | le case e io le arredavo. Toni Chiesa…» Fece | ||
223 | 2016 | posacenere di cristallo. «Ma le sembra che abbia cervello | ||
224 | 2016 | lei torna a casa, le cose si complicano. Quel | ||
225 | 2016 | bel giorno quel Floris le saluta e se ne | ||
226 | 2016 | figlia e nipote, e le lascia nei guai. Gilla | ||
227 | 2016 | casa, nel famoso salone. Le hanno detto dove abitava | ||
228 | 2016 | e io, da scema, le chiedo di diventare sua | ||
229 | 2016 | più il momento, ormai le case se le fanno | ||
230 | 2016 | ormai le case se le fanno tutti da soli | ||
231 | 2016 | brutte, sbagliate, ma ormai le persone credono di sapere | ||
232 | 2016 | alto livello, ma oggi le case si fanno così | ||
233 | 2016 | occupa della scuola, per le vacanze la vuole sempre | ||
234 | 2016 | bimba anche per lei le cuciva i vestiti, anche | ||
235 | 2016 | della Comunione, se vuole le mostro le fotografie, era | ||
236 | 2016 | se vuole le mostro le fotografie, era una bellezza | ||
237 | 2016 | sola. Quel giorno, dopo le firme dagli avvocati, a | ||
238 | 2016 | Volevo raccontarlo a qualcuno. Le telefono e le chiedo | ||
239 | 2016 | qualcuno. Le telefono e le chiedo se mi offre | ||
240 | 2016 | spettino. Mi tolgo anche le scarpe, perché mi fanno | ||
241 | 2016 | buttandosi il soprabito dietro le spalle. «Guardi che io | ||
242 | 2016 | fabbrica. Io queste cose le so così, per averle | ||
243 | 2016 | che so fare. Tutto, le dico…» ¶ «Quanti anni aveva | ||
244 | 2016 | Guardi che queste cose le ho già dette a | ||
245 | 2016 | ho vista in tv. Le dico che dalle foto | ||
246 | 2016 | di visone, il cinema, le vacanze in albergo, la | ||
247 | 2016 | corrente. Fuori di sé, le dico». ¶ «Le ha mai | ||
248 | 2016 | di sé, le dico». ¶ «Le ha mai detto perché | ||
249 | 2016 | era comoda, e strinse le labbra tra i denti | ||
250 | 2016 | fronte alla gente manteniamo le distanze, accidenti a me | ||
251 | 2016 | telefona mai nessuno, soltanto le offerte». ¶ «Non telefonava neppure | ||
252 | 2016 | la signora Scotti?» ¶ Fece le labbra a punta, arricciandole | ||
253 | 2016 | Buona, quella. Finché passavamo le mance… Comunque con quello | ||
254 | 2016 | quest’ora. E io le ripeto quello che decide | ||
255 | 2016 | credere. Gli sono venute le palpitazioni, gli tremavano le | ||
256 | 2016 | le palpitazioni, gli tremavano le mani. Credevo che ci | ||
257 | 2016 | tè sabato pomeriggio, dopo le quattro. Però tu vai | ||
258 | 2016 | Sì. Quindi l’indomani le ho dato appuntamento per | ||
259 | 2016 | tè, ho tirato fuori le tazze. La casa era | ||
260 | 2016 | tremavano solo un po’ le mani, era emozionato. Sa | ||
261 | 2016 | quegli strilli…» Si portò le mani alle orecchie con | ||
262 | 2016 | sentito urlare Gilla, non le è venuto spontaneo mettere | ||
263 | 2016 | Non sembrava arrabbiata, altrimenti le avrei detto di no | ||
264 | 2016 | che è. E non le salvi il collo, a | ||
265 | 2016 | ammazzato suo padre». ¶ Gilardi le sorrise. «Grazie, signora, è | ||
266 | 2016 | porta che l’usciere le teneva aperta. Girò appena | ||
267 | 2016 | groviglio di strade con le case di pietra bianca | ||
268 | 2016 | delle auto lui guardava le case, le vetrine, la | ||
269 | 2016 | lui guardava le case, le vetrine, la gente. Gli | ||
270 | 2016 | ne sono andati. Perché le interessa?» ¶ Domanda legittima. «Una | ||
271 | 2016 | Non so niente. Però… le interessa qualcuno che potrebbe | ||
272 | 2016 | Grazie, dovere». Gli girò le spalle e risalì. ¶ L | ||
273 | 2016 | ammirare quelle facciate con le statue dalle forme provocanti | ||
274 | 2016 | statue dalle forme provocanti, le vetrate colorate, il Conservatorio | ||
275 | 2016 | e strade, come se le avesse fotografate nella memoria | ||
276 | 2016 | difficile scegliere». ¶ «Quasi tutte le scelte sono difficili» rispose | ||
277 | 2016 | Si avvicinò al banco. «Le piace?» ¶ «Sì, mi piace | ||
278 | 2016 | La donna si portò le mani al viso. Aveva | ||
279 | 2016 | può aiutarmi». ¶ «Ho visto le foto e anche quelle | ||
280 | 2016 | non capisca che cosa le sta capitando… Mi dica | ||
281 | 2016 | a stasera». Trafficò con le chiavi, mise un cartello | ||
282 | 2016 | in vista e spense le luci. «Andiamo di là | ||
283 | 2016 | che guarda la tv. Le dispiace?» ¶ «No, va benissimo | ||
284 | 2016 | dispiace?» ¶ «No, va benissimo». Le sorrise. «A me interessa | ||
285 | 2016 | Mentre stava trafficando con le cialde e la macchinetta | ||
286 | 2016 | e la macchinetta, Gilardi le chiese: «Lei era la | ||
287 | 2016 | la conosceva tutta Milano… le arie che si dava | ||
288 | 2016 | inchino». Depositò sul tavolo le due tazzine. «Scommetto senza | ||
289 | 2016 | sa quelle scollature con le tette premute, a culetto | ||
290 | 2016 | bocca. Poi si asciugò le labbra con il dorso | ||
291 | 2016 | nella trasmissione di Gilla, le ha portato via il | ||
292 | 2016 | video, s’è fatto le ossa. Insomma, alla fine | ||
293 | 2016 | così. Valle a capire le donne…» ¶ «E la sua | ||
294 | 2016 | sua famiglia?» ¶ «Ah, qui le cose si complicano. Davvero | ||
295 | 2016 | che dove Gilla mettesse le mani le cose andassero | ||
296 | 2016 | Gilla mettesse le mani le cose andassero a rotoli | ||
297 | 2016 | con quello del patrigno». ¶ «Le ha detto perché?» ¶ «Sì | ||
298 | 2016 | sala da pranzo e le camere, con una bella | ||
299 | 2016 | uno studio dove riceveva le clienti. Era gay e | ||
300 | 2016 | conosce?» ¶ «No, chi è?» ¶ «Le dico quello che so | ||
301 | 2016 | Zorzi. E mentre sfogliava le pagine in quella ricerca | ||
302 | 2016 | da quel poco che le ho raccontato io, dove | ||
303 | 2016 | la porta, ha sentito le urla della figlia, ha | ||
304 | 2016 | una sorella a Como, le darò dati e indirizzo | ||
305 | 2016 | non abbiamo aperto neppure le finestre. Erano tutte chiuse | ||
306 | 2016 | in legno dorato e le imbottiture di velluto scuro | ||
307 | 2016 | altri segni in terra, le sagome riconoscibilissime. Qui il | ||
308 | 2016 | con l’alcol, anche le mani. Ma la polvere | ||
309 | 2016 | Purtroppo, se sente anche le altre campane…» ¶ «Le ascolterò | ||
310 | 2016 | anche le altre campane…» ¶ «Le ascolterò, stia sicura. Per | ||
311 | 2016 | passò ancora in rivista le finestre, si accertò che | ||
312 | 2016 | salone, la scosse, ma le due ante resistettero. ¶ «Dove | ||
313 | 2016 | sbocchi, finestre e porte. Le ripeto che tutte le | ||
314 | 2016 | Le ripeto che tutte le finestre erano ermeticamente chiuse | ||
315 | 2016 | finito?» ¶ «Per ora, sì. Le chiederei di lasciare ancora | ||
316 | 2016 | la convivente che ha le sue cose, forse vorrebbe | ||
317 | 2016 | farla accompagnare a ritirare le sue cose, cioè gli | ||
318 | 2016 | La lasciò partire, girò le spalle e tornò indietro | ||
319 | 2016 | capelli biondi a paggetto, le labbra pallide, si era | ||
320 | 2016 | la riguardasse. ¶ «Sì, grazie». Le sorrise, avvicinandosi. Si ricordò | ||
321 | 2016 | un particolare feeling con le portinaie, come nel caso | ||
322 | 2016 | un cencio lavato». ¶ «Ma le sembra normale? Sente urlare | ||
323 | 2016 | vedere che cosa succede? Le sembra normale?» ¶ «Certo che | ||
324 | 2016 | c’era qualcuno che le stava facendo del male | ||
325 | 2016 | nella poltroncina e mise le mani sul piano del | ||
326 | 2016 | blu sulla spalla e le ballerine… e questa sarebbe | ||
327 | 2016 | mi interessa molto». ¶ «Ecco, le interessa. Allora la casa | ||
328 | 2016 | Si fece aria sventolando le mani davanti alla faccia | ||
329 | 2016 | non faccio pettegolezzi, neh? Le ho detto cose che | ||
330 | 2016 | assassina. Forse sperava che le avrebbe restituito l’appartamento | ||
331 | 2016 | l’appartamento. O, almeno, le cose che riteneva di | ||
332 | 2016 | riavere la casa?» ¶ Gilardi le aveva telefonato dalla sorella | ||
333 | 2016 | può riprendere quello che le appartiene. L’ispettore Rossi | ||
334 | 2016 | No, così mi sgranchisco le gambe. Mi faccio accompagnare | ||
335 | 2016 | mio cognato può per le quattro. Va bene per | ||
336 | 2016 | Va bene per lei le quattro?» ¶ «Benissimo, grazie». ¶ L | ||
337 | 2016 | Un po’ per volta, le ha dato una mano | ||
338 | 2016 | solaio ora ci sono le camere dei bimbi e | ||
339 | 2016 | paura della terrazza». Ritirò le tazzine e le appoggiò | ||
340 | 2016 | Ritirò le tazzine e le appoggiò nell’acquaio. «Non | ||
341 | 2016 | Gilardi si infilò sotto le coperte allungò un braccio | ||
342 | 2016 | a lei, anche economicamente. Le vacanze sempre con me | ||
343 | 2016 | A Napoli perché dopo le prime indagini il tribunale | ||
344 | 2016 | con la quale viveva, le è rimasta soltanto nostra | ||
345 | 2016 | strano?» ¶ «Di strano, no. Le vie del nostro cervello | ||
346 | 2016 | sorrise. «A me piacciono le sfide impossibili, dovresti saperlo | ||
347 | 2016 | con la testa, serrando le labbra. «Sì, ma se | ||
348 | 2016 | l’avrebbe ammazzato con le sue mani, ma scherzava | ||
349 | 2016 | e la raccolse tra le braccia. «Su, piccolina, ti | ||
350 | 2016 | il naso e strinse le labbra. «Ecco». ¶ «Bene. Ora | ||
351 | 2016 | e si appoggiò con le spalle al muro. ¶ La | ||
352 | 2016 | bianca, il camice accollato, le mani abbandonate sul cuscino | ||
353 | 2016 | condannata, anche se nessuno le chiederà di scontare la | ||
354 | 2016 | stava guardando con Laura le fotografie che aveva richiesto | ||
355 | 2016 | queste trasmissioni non me le ricordo» disse Laura. «Dieci | ||
356 | 2016 | gentile, educata… Ha visto le foto? Come si riesce | ||
357 | 2016 | bambina e che forse le hanno condizionato la vita | ||
358 | 2016 | la mano Gilardi spostò le foto verso Laura, e | ||
359 | 2016 | Gilla Floris. Poi deciderò». ¶ «Le faccio prenotare i biglietti | ||
360 | 2016 | parlarne. Intanto spero che le acque del pettegolezzo si | ||
361 | 2016 | rosa sui jeans, che le stavano un po’ troppo | ||
362 | 2016 | fronte a lui, voltando le spalle alla porta e | ||
363 | 2016 | concorso a Milano e le prime trasmissioni sono andate | ||
364 | 2016 | Alzò gli occhi oltre le spalle di Gilardi e | ||
365 | 2016 | Gli aveva già girato le spalle e stava occupandosi | ||
366 | 2016 | un caffè, intanto che le tira fuori le trasmissioni | ||
367 | 2016 | che le tira fuori le trasmissioni, gli spezzoni. È | ||
368 | 2016 | in gamba, vedrà che le trova tutto quello che | ||
369 | 2016 | rimasto attaccato…» ¶ «Insomma, non le piace». ¶ «E a chi | ||
370 | 2016 | testa e si pulì le labbra con un tovagliolino | ||
371 | 2016 | non si chiamava Floris…» ¶ «Le ha detto perché?» ¶ «Di | ||
372 | 2016 | con un ‘de’ davanti, le ho chiesto se era | ||
373 | 2016 | Lo sapeva?» ¶ Max Gilardi le disse di sì, lo | ||
374 | 2016 | di chiudere la portiera le fece ancora un cenno | ||
375 | 2016 | con la mano, tra le due finestre, il divano | ||
376 | 2016 | napoletano, o sbaglio?» Gilardi le sorrise. «Forse il nostro | ||
377 | 2016 | il nostro caffè non le piace». ¶ «Non è questo | ||
378 | 2016 | qua dentro». Ringraziò per le due bottigliette di acqua | ||
379 | 2016 | e accettò che Gilardi le versasse l’acqua nel | ||
380 | 2016 | contratti temporanei, posso dirle le date, anche abbastanza recenti | ||
381 | 2016 | si alzò con lei. «Le sono comunque grato. Tutti | ||
382 | 2016 | in avanti per controllare le porte che avevano di | ||
383 | 2016 | me per Gilla Floris?» ¶ «Le sarei grato se potesse | ||
384 | 2016 | una presentatrice che sapesse le lingue. Naturalmente bella, disinvolta | ||
385 | 2016 | era nuda. Max abbassò le tapparelle, si spogliò sfilandosi | ||
386 | 2016 | camicia e pantaloni, scostò le coperte, e se la | ||
387 | 2016 | se la trovò tra le braccia, come la ricordava | ||
388 | 2016 | apparecchiata con cura, come le aveva insegnato Paola. Liciuzza | ||
389 | 2016 | ma ti piace?» ¶ «Buonissima, le cipolle sembrano una crema | ||
390 | 2016 | Ha voluto i rinforzi. Le mie sorelle hanno due | ||
391 | 2016 | mia. Dormo dove capita, le stanze e le docce | ||
392 | 2016 | capita, le stanze e le docce non mancano. Spesso | ||
393 | 2016 | lui. Mia madre e le mie sorelle ti adorano | ||
394 | 2016 | Avanti, chi perde…» E le avvicinò la bocca all | ||
395 | 2016 | da pagare. ¶ Olga alzò le braccia, stava ridendo. «Allora | ||
396 | 2016 | tisana?» ¶ «Abbiamo queste». E le mise sul tavolo alcune | ||
397 | 2016 | qua…» Lei che conosceva le sue abitudini. «Ora vengo | ||
398 | 2016 | chi li doveva chiedere? ¶ Le rispose lui. «Sì, lasciaci | ||
399 | 2016 | alle undici, prima ha le visite». ¶ «Buonanotte, allora». ¶ «Buonanotte | ||
400 | 2016 | di Paola, che io le presento. Ha capito che | ||
401 | 2016 | non era qualificato…» Strinse le labbra tra i denti | ||
402 | 2016 | inizia a muovere appena le mani… piccoli segnali, li | ||
403 | 2016 | muove… Speriamo di migliorare le funzioni respiratorie, per quelle | ||
404 | 2016 | Sono cose che sconvolgono le nostre suore, si capisce | ||
405 | 2016 | averne anche voi». ¶ Strinse le loro mani, si allacciò | ||
406 | 2016 | nel vuoto della finestra, le mani inerti sul cuscinetto | ||
407 | 2016 | anche tu?» ¶ «Ha abbassato le palpebre…» Laura era sempre | ||
408 | 2016 | sua presenza: «Ha abbassato le palpebre? Io non l | ||
409 | 2016 | visto». ¶ «Sì. Ha abbassato le palpebre, non l’aveva | ||
410 | 2016 | Ma oggi ha abbassato le palpebre quando siamo entrati | ||
411 | 2016 | avere fiducia, anche tu» le disse Gilardi guardandola negli | ||
412 | 2016 | di un gesto che le era salito dal cuore | ||
413 | 2016 | la mia chitarra?» Sergio le offrì la sua manina | ||
414 | 2016 | riconoscere. Olga sorrideva con le labbra che tremavano. ¶ «Sei | ||
415 | 2016 | Sì, papà mi insegna…» Le diede la sua chitarra | ||
416 | 2016 | amava e che ora le stava chiedendo la prova | ||
417 | 2016 | sarebbe toccato a me. Le mie sorelle non se | ||
418 | 2016 | ha trovato New York?» le chiese Paola. ¶ «Terribilmente fredda | ||
419 | 2016 | un intero banco con le sue creazioni, con la | ||
420 | 2016 | il suo nome. Dopo le mostro le foto». ¶ «Sì | ||
421 | 2016 | nome. Dopo le mostro le foto». ¶ «Sì, lo sapevo | ||
422 | 2016 | Grazie, dopo se vuole le mostro quello che invece | ||
423 | 2016 | quel tono. ¶ «Ma come le può venire in mente | ||
424 | 2016 | ci siamo cacciati con le nostre mani in una | ||
425 | 2016 | baciò Paola come sempre. Le due donne si strinsero | ||
426 | 2016 | suonasse troppo apprensivo quando le chiese: «Tutto a posto | ||
427 | 2016 | più pallida del solito, le occhiaie ogni giorno più | ||
428 | 2016 | intorno alla testa che le lasciava completamente libero il | ||
429 | 2016 | il pollice alzato. Gilardi le strizzò l’occhio, aveva | ||
430 | 2016 | noi. Grazie, avvocato». ¶ Quando le restituì il cellulare, strizzò | ||
431 | 2016 | questa ragazzina». ¶ «Accidenti! Vuole le relazioni di Aziz?» ¶ «Non | ||
432 | 2016 | Aziz?» ¶ «Non serve, me le ricordo. Ha fatto un | ||
433 | 2016 | cappotto e le tremavano le mani. ¶ «A proposito, miss | ||
434 | 2016 | aiuto. Grazie davvero». E le strinse la mano tra | ||
435 | 2016 | strinse la mano tra le sue. ¶ Trentasette ¶ Sulla scrivania | ||
436 | 2016 | Gilardi saprà andare oltre le loro risposte. Comunque ho | ||
437 | 2016 | risposte. Comunque ho risentito le registrazioni, sei stato bravo | ||
438 | 2016 | casa il materiale e le registrazioni. ¶ «Ottimo lavoro» disse | ||
439 | 2016 | qui che dobbiamo mettere le mani. Concentriamoci su queste | ||
440 | 2016 | ha da spartire con le altre? Che cosa ci | ||
441 | 2016 | quei tre colpi. Non le è stata trovata polvere | ||
442 | 2016 | più tardi…» ¶ Girò per le stanze, rivide i quadri | ||
443 | 2016 | venuta in quelle stanze, le avrebbe riempite della sua | ||
444 | 2016 | quello si sposa!’ ¶ Verso le undici lo chiamò Giacomo | ||
445 | 2016 | in bicicletta senza più le rotelline di sostegno: ‘Sono | ||
446 | 2016 | grappolo di fiori che le scendeva oltre la nuca | ||
447 | 2016 | che scendeva a coprirle le spalle, accanto a papà | ||
448 | 2016 | sempre in piedi, dietro le spalle dell’uno o | ||
449 | 2016 | che erano appena suonate le sette al campanile della | ||
450 | 2016 | Non sentiva neppure più le campane a morto. Rideva | ||
451 | 2016 | zia Olga va bene». Le prese le mani, erano | ||
452 | 2016 | va bene». Le prese le mani, erano fredde. «Ti | ||
453 | 2016 | di più quando dici le cose senza pensarci troppo | ||
454 | 2016 | neppure accorta di quanto le era accaduto, sbattendo la | ||
455 | 2016 | so dirle, avvocato. Comunque le condizioni della paziente sono | ||
456 | 2016 | il professor Oresti, poi le daremo notizie. Comunque ora | ||
457 | 2016 | e si appoggiò con le spalle alla parete. «Il | ||
458 | 2016 | certo punto, erano esattamente le undici e quaranta, vede | ||
459 | 2016 | soltanto al mattino, per le pulizie personali. Altrimenti la | ||
460 | 2016 | raggiunge la porta qui, le scale e il portone | ||
461 | 2016 | neppure toccata». ¶ «Quelle bende…» ¶ «Le abbiamo trovate per terra | ||
462 | 2016 | disse Gilardi. ¶ «Non sai le storie della suora di | ||
463 | 2016 | ci pensano loro. Andiamo». Le passò un braccio intorno | ||
464 | 2016 | parte di Napoli dove le case sono una addossata | ||
465 | 2016 | e dei giardini. Dove le facciate austere riparano saloni | ||
466 | 2016 | miei fratelli». ¶ Stavano salendo le scale, al secondo piano | ||
467 | 2016 | stava ricominciando. Lentamente, guardandosi le mani che stavano aperte | ||
468 | 2016 | ci saremmo salutati per le vacanze di Natale. Non | ||
469 | 2016 | dico ora… io, dopo le vacanze di Natale, non | ||
470 | 2016 | è tener d’occhio le mosse del cavallo bianco | ||
471 | 2016 | suo studio. Di quando le aveva detto, per spaventarla | ||
472 | 2016 | ridendo. La strinse tra le braccia baciandola come se | ||
473 | 2016 | soli. ¶ Ora camminavano affiancati, le loro mani strette per | ||
474 | 2016 | quando vado a mungere le vacche». ¶ Stavano ridendo di | ||
475 | 2016 | un’occhiata. «E questi?» ¶ «Le dispiace sistemare quelle cose | ||
476 | 2016 | rispondendo al telefono e le fece il gesto di | ||
477 | 2016 | il bagno». Stava aprendo le porte, mentre parlava. Come | ||
478 | 2016 | con papà». ¶ «A me le deve dire, ’ste cose | ||
479 | 2016 | ceniamo in casa. Verso le nove. La signora viene | ||
480 | 2016 | Olga era già sotto le coperte. Aveva fatto la | ||
481 | 2016 | dico che è lei…» ¶ «Le faccio la domanda in | ||
482 | 2016 | e dalla Pina che le stava davanti. Quindi, cominciamo | ||
483 | 2016 | Aziz Bernardini. ¶ Aziz strinse le labbra tra i denti | ||
484 | 2016 | la chiameremo a deporre, le consiglio di tenersi a | ||
485 | 2016 | Si alzò e raccolse le foto. Anche Bianca si | ||
486 | 2016 | quello che non so, le pare?» disse la ragazza | ||
487 | 2016 | disse la ragazza alzando le spalle. ¶ «Mi pare» le | ||
488 | 2016 | le spalle. ¶ «Mi pare» le rispose Aziz. ¶ «Lei è | ||
489 | 2016 | Tentò di ridere, ma le riuscì malissimo. «Tutte quelle | ||
490 | 2016 | come dice mia nonna, le storie lunghe sono serpi | ||
491 | 2016 | L’ha conosciuta, no?» Le fece il verso, nel | ||
492 | 2016 | leggermente dal tavolo, spingendo le spalle contro la spalliera | ||
493 | 2016 | odiarlo uno così? Con le arie che si dà | ||
494 | 2016 | un’idea mia, io le ho raccontato ’ste cose | ||
495 | 2016 | che è giovane, non le sapeva neanche. Ma ci | ||
496 | 2016 | mica offeso, vero?» ¶ Lui le tese la mano. «Ci | ||
497 | 2016 | avesse conosciuta. ¶ Aziz mise le foto sul tavolo. «Non | ||
498 | 2016 | pomeriggio della tragedia, verso le sedici e trenta?» ¶ «Non | ||
499 | 2016 | in tribunale» aggiunse, e le voltò le spalle. ¶ La | ||
500 | 2016 | aggiunse, e le voltò le spalle. ¶ La sentì discutere |