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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Verri, La vita di Erostrato, 1815

concordanze di «le»

nautoretestoannoconcordanza
1
1815
raccorre per la Grecia le tradizioni di così illustre
2
1815
sua prova estrema, quanto le antecedenti avventure della sua
3
1815
continuamente di produrre faci, le quali incendessero or palagi
4
1815
placarli se fossero sdegnati. Le risposte di quelli minacciavano
5
1815
tristo germe, e che le tenebre avrebbero ingombrata la
6
1815
egli avesse rivolte orgogliose le pupille al cielo. Per
7
1815
pupille al cielo. Per le quali formidabili, benché oscure
8
1815
errando la nave per le isole dell'Egeo, ma
9
1815
a tale diporto, risonavano le selve di latrati e
10
1815
squarciavano in serpeggiante fuoco le nubi, rimbombava il tuono
11
1815
rimbombava il tuono fra le rupi, sopravvenne pioggia dirotta
12
1815
bambino, il quale stringendo le sue poppe come le
13
1815
le sue poppe come le materne avidamente succhiava. Si
14
1815
occhi. Scompose i crini, le bende, percuoteva il petto
15
1815
già preparata col servo, le narrò che avea spedito
16
1815
nembi aveano così sconvolte le foreste, che gli animali
17
1815
all'ara alzava con le braccia il fanciullo in
18
1815
sovr'esso fiori, e le donne pietose invocavano gli
19
1815
passi; né lo atterrivano le frequenti cadute, anzi risorgendo
20
1815
pietra la scagliò fra le corna di lui già
21
1815
nella severità delle labbra. ¶ Le quali dimostrazioni d'indole
22
1815
ma incominciando a dominare le corde con un suo
23
1815
e l'anima e le membra a renderle migliori
24
1815
angusta alle sue brame, le quali aspiravano alla fama
25
1815
più gli rendeano moleste le domestiche ammonizioni. Aquila già
26
1815
vento, salpò. Nell'abbandonare le sue stanze vi avea
27
1815
Quando tu hai fise le pupille, forse dolenti, a
28
1815
suo audace proponimento. Ma le palpebre di Agarista non
29
1815
tranquilli de' suoi. Ecco le apparve smarrita una ancella
30
1815
alle stanze di lui, le quali trovò spalancate, e
31
1815
la sua libertà contro le tirannidi e vie più
32
1815
ruscello a torrente. Erano le sue parole da Spartano
33
1815
stimato posseditore. E già le ombre vespertine coprivano il
34
1815
dubbi dell'arte frenavano le dita. Non si riconobbe
35
1815
Ella suonò: si lanciarono le bighe veloci quanto il
36
1815
veloci quanto il pensiero. Le avvolse un nembo di
37
1815
ricevuto: in esse inciampando le bighe seguaci ne cadono
38
1815
Il fischiare de' flagelli, le grida de' condottieri, il
39
1815
sottraevano. Correa Erostrato fra le rimanenti: i suoi destrieri
40
1815
sua contro la meta, le fracassa la ruota a
41
1815
rovesciato. Procurando egli con le braccia stese di riparare
42
1815
percosse con tanto impeto le palme d'ambe le
43
1815
le palme d'ambe le mani che rimasero intorpidite
44
1815
implorava gli Dei; già le sembrava eterna la sua
45
1815
ma insieme una angoscia le stringea il cuore veggendolo
46
1815
Ma per quante fossero le cure, egli non poté
47
1815
movimento di alcune dita, le quali rimasero incapaci di
48
1815
AMORE ¶ Gli agi domestici, le molli cure di Agarista
49
1815
crine, rilevato il petto, le membra tutte piene di
50
1815
alle ore meridiane ricreavano le urbana gioventù concorsa a
51
1815
misti i nuziali desii, le querele amorose, i dolci
52
1815
amorose, i dolci sorrisi, le tristezze d'amore. Non
53
1815
volto da un lato: le palpebre socchiuse rendeano languidi
54
1815
del tempio lentamente fra le due ancelle seguaci. Il
55
1815
divino come cielo dissipate le nubi. Splendevano con dolce
56
1815
arco delle nere ciglia; le guance rosee, la fronte
57
1815
rosee, la fronte serena, le labbra serie, il portamento
58
1815
dardo. Una candida veste le scendea a' piedi stretta
59
1815
stretta da fascia purpurea. Le pendea al collo monile
60
1815
verecondia, e tacito seguì le orme di lei, finché
61
1815
fanciulle incoronate di fiori: le cetre dei giovani corrispondevano
62
1815
quel concerto sommesse. Intanto le danze mosse da tanta
63
1815
tripudio e di allegrezza le sale. I sistri, i
64
1815
arbitrio dell'aure, muovea le braccia in leggiadri atteggiamenti
65
1815
erano in lui scortesi le Grazie, perocché ben composto
66
1815
tesseva lacci furtivi, e le interne simpatie rimaneano a
67
1815
con lei dal mare le reti, s'industriava cogliere
68
1815
amori dei Numi e le imprese degli Eroi. La
69
1815
lira, e quanto concedeano le dita offese, supplendo coll
70
1815
lei grata fra molte le sedeva accanto leggendole un
71
1815
e terse col velo le umide palpebre. Si turbò
72
1815
per tragica illusione piangere le antiche sventure degli amanti
73
1815
tuoi sieno lagrimosi per le tue". Sorrise ella soave
74
1815
ospiti ch'erano imbandite le mense, ed entrambi vi
75
1815
colloquio rendea più fresche le rose delle guance e
76
1815
confondeano con vivace tumulto le parole in uno strepito
77
1815
incertezza ben conosci quanto le opinioni ed i costumi
78
1815
né altro patrimonio che le sue sventure. Ma parmi
79
1815
sentenze. E però accomodate le condizioni delle nozze, preparato
80
1815
i giovanetti di stendere le destre all'ara. Né
81
1815
e cantori, appena sciolte le vele all'aure, quelle
82
1815
per la gioia che le inondava il petto. Un
83
1815
e sottile peplo velava le sue membra come nebbia
84
1815
Lampeggiavano gli occhi bramosi, le sorridenti labbra manifestavano le
85
1815
le sorridenti labbra manifestavano le delizie del cuore. Il
86
1815
conceduto dalla nuziale giocondità. Le madri chiamavano felici i
87
1815
capo de' sacerdoti stese le braccia agli sposi, invitandoli
88
1815
con fronte china e le mani accolte in grembo
89
1815
il mare. Intanto sciolte le vele, fu spinta la
90
1815
l'impeto loro oltraggiava le vele. L'esperto comito
91
1815
vento l'onda: raccolte le vele, fu la nave
92
1815
e stringendo Glicistoma fra le braccia dissimulava il pericolo
93
1815
il flutto gli chiude le fauci per sempre. Altri
94
1815
aere cielo volgendo invano le pupille, afferravano con stanche
95
1815
mani gli scogli e le alghe: taluni venivano divelti
96
1815
fu ivi spinto, e le prime sue voci furono
97
1815
taciti si ritrassero verso le più alte pendici. Ivi
98
1815
Scorreano dalle guance loro le lagrime insieme alle stille
99
1815
impeti affettuosi. Ella serbava le sue forme leggiadre, perché
100
1815
l'altra gemendo con le ancelle sue ardeva incensi
101
1815
Immantenente i remiganti percorsero le onde ormai tranquille; splendea
102
1815
nella sua conca, perché le Nereidi non ti recarono
103
1815
riconobbe quant'erano sventurate le nozze. Poscia vinto dal
104
1815
il contegno matronale, scomposte le chiome e le bende
105
1815
scomposte le chiome e le bende, chiamava sé medesima
106
1815
simulacro di angoscia, tenea le pupille come di smalto
107
1815
con fronte china e le mani in grembo traeva
108
1815
sospiroso genitore. Agarista con le braccia al collo dell
109
1815
figliuolo gli tergea pietosa le molte lagrime col velo
110
1815
sedea sul ciglio. Risuonarono le vie di Lemno di
111
1815
in sotterranea cavità erano le tombe. Altre con antica
112
1815
fastose ricordanze mostravano quanto le ossa ivi chiuse fossero
113
1815
mesto canto di morte. Le sue ancelle spargeano fiori
114
1815
gli Dei, e quanto le era stato funesto il
115
1815
Si chiusero per fine le porte, e fu disciolta
116
1815
e i fianchi, oltraggiava le belle chiome, squarciava le
117
1815
le belle chiome, squarciava le vesti, prorompea in grida
118
1815
grida, e trascorrendo per le stanze vi spandea il
119
1815
e la commiserazione. Già le pupille oscurate dal dolore
120
1815
lini delicati, i veli, le armille, le collane preziose
121
1815
i veli, le armille, le collane preziose, le ornate
122
1815
armille, le collane preziose, le ornate vesti preparate alla
123
1815
alla sposa, e sospirando le baciava. Veggendo poi il
124
1815
La madre, i servi, le ancelle seguendolo, ora con
125
1815
punto Agarista gettandogli affettuosamente le braccia sugli omeri, e
126
1815
son pur quelle braccia le quali ti accolsero bambino
127
1815
ella così dicea, stillavano le sue lagrime sul petto
128
1815
l'affanno gli chiuse le fauci. Agarista con sospiri
129
1815
erbe fiorenti, mentre zefiro le scuotea molle i dorati
130
1815
capelli. Questo faggio stese le fresche sue ombre a
131
1815
cui Amore ci promise le sue delizie fallaci." Il
132
1815
egli per stringerla fra le braccia, e quella sorridendo
133
1815
da' fiori la fragranza, le colombe che gemono nelle
134
1815
turbare l'altrui. Tutte le greche città obbedienti si
135
1815
la ragione e schernivano le genti. Niuna disciplina è
136
1815
a Tebe, ove ancora le madri narrano a' loro
137
1815
a' loro fanciulli alteramente le battaglie di Leuctre e
138
1815
e di Sparta, sofferse le ingiurie; ma quant'elle
139
1815
di così alte vicende, le quali aprivano spazioso cammino
140
1815
delle storie ammirava solingo le imprese di coloro i
141
1815
onesta de' saggi, per le utili invenzioni, e stridente
142
1815
invenzioni, e stridente per le smisurate malvagità". Si attristava
143
1815
non con estraordinarie imprese, le quali come fulmine percuotano
144
1815
quali come fulmine percuotano le attonite fronti e le
145
1815
le attonite fronti e le rendano chine". "Tu" disse
146
1815
e de' poemi vince le ingiurie del tempo, quando
147
1815
mano alle intere falangi le spade". "Non lo temere
148
1815
quale or brami con le disastrose fatiche dell'armi
149
1815
tomba, sulla quale spargono le vergini i fiori, qualche
150
1815
ad ammirarla: il nome, le gesta impresse in quel
151
1815
d'ogni eccellente impresa. Le nazioni senz'armi sono
152
1815
pericolo, anzi che soffrire le ingiurie de' nemici. E
153
1815
consolazione. Chiudiamo, ti prego, le storie ove si serbano
154
1815
come suono magico instupidisce le menti, e senza persuaderne
155
1815
e senza persuaderne alcuna le soggioga col terrore. Il
156
1815
Il furente conquistatore calpesta le nazioni, e anela insieme
157
1815
nemico della tranquillità umana. Le ruine, i deserti sono
158
1815
di ricordanza immortale. Ma le vicissitudini delle nazioni, le
159
1815
le vicissitudini delle nazioni, le perturbazioni degli elementi, i
160
1815
degli elementi, i diluvj, le combustioni, i tremuoti cambiano
161
1815
suoi pensieri. ¶ CAPITOLO IX ¶ LE IMPRESE MILITARI ¶ Ma Erostrato
162
1815
scudi, gli elmi e le corazze percosse, e rombare
163
1815
co' dardi e con le fionde. Stavano intanto i
164
1815
quell'apparecchio di vittorie. Le fanciulle palpitavano di gioia
165
1815
ed alle madri grondavano le ciglia per tenera compiacenza
166
1815
ragioni di Tebe e le espose con forza e
167
1815
Ma già d'ambe le parti s'inoltravano a
168
1815
deserti. Forbivano gli usberghi, le celate, gli scudi; altri
169
1815
gli scudi; altri affilavano le spade e le aste
170
1815
affilavano le spade e le aste: tutti erano bramosi
171
1815
quale diedero il segno le trombe. Il nitrito de
172
1815
tormentose ferite. Per alleviare le quali se taluno procurava
173
1815
opponendosi alla uscita. Né le faretre soltanto somministravano i
174
1815
al suo raggio splendevano le armi e le armature
175
1815
splendevano le armi e le armature quasi specchi abbaglianti
176
1815
nel tacito ozio, rimosse le cagioni e gli oggetti
177
1815
d'isole feraci, fra le quali era continuo lo
178
1815
la sua spesso mitiga le tristezze umane. Non ha
179
1815
Mentre egli dicea, già le stelle impallidite cedevano il
180
1815
come negli altri condegne le sentenze tue". Quegli benevolmente
181
1815
Ecco pascono gli armenti le rugiadose erbe alla aurora
182
1815
eterno ordine prescritto. Con le medesime vicende riconduce le
183
1815
le medesime vicende riconduce le stagioni, e penetra le
184
1815
le stagioni, e penetra le vegetabili fibre co' suoi
185
1815
ottenebra il sole, se le tempeste confondono e cielo
186
1815
per interne fucine, quando le pestilenze mietono le generazioni
187
1815
quando le pestilenze mietono le generazioni, quando fiere voraci
188
1815
minacciato ordine sociale, quando le infermità ognor più rattristano
189
1815
supremo reggitore" sclamò sollevando le mani Eusevaste al cielo
190
1815
in fiumi fecondatori. Germogliano le piante, le erbe, i
191
1815
fecondatori. Germogliano le piante, le erbe, i fiori; generano
192
1815
attonito intelletto, fa umide le palpebre, palpitante il cuore
193
1815
orrenda conclusione, disperato lacera le chiome, percuoti il petto
194
1815
lungo vegghiare già invitava le palpebre al sonno. Erostrato
195
1815
tempio de' solitarj entro le maggiori ombre della selva
196
1815
Sparvero i regni superbi, le bellicose imprese giacciono nella
197
1815
al fine trasportato gettò le braccia sovra il figliuolo
198
1815
raccolto: acquisto legittimo per le sue cure, per li
199
1815
per tale avventura, e le genti s'intrattenevano nel
200
1815
e tenta di preoccupare le menti vostre, giudici venerandi
201
1815
Al quale paragonando io le garrulità de' miei contrarj
202
1815
garrulità de' miei contrarj, le esalto in vero più
203
1815
empiono i trivi e le piazze non essere ben
204
1815
Alla voce divina obbediscono le sfere e gli elementi
205
1815
tal congettura. Ma tralasciando le voci del cuore, alle
206
1815
impostura. Stendete pertanto omai le incorruttibili destre, o uomini
207
1815
ella che sieno chiuse le porte della patria e
208
1815
siccome è vostra cura, le sagge menti di questi
209
1815
e di gemme ereditarie, le quali cose tutte sono
210
1815
inciso un motto ambiguo, le asserzioni de' tuoi servi
211
1815
con sì intrepida voce le ragioni di natura, se
212
1815
se non quegli che le ha sì maravigliosamente oltraggiate
213
1815
era tempo di osservare le sue sante leggi. Ella
214
1815
quelle sollecitudini affettuose con le quali la natura medesima
215
1815
tal soave impero fonda le ragioni nell'uomo non
216
1815
Ma nelle cose tutte le quali si posseggono dagli
217
1815
bambino chiedea col pianto le poppe della nodrice: una
218
1815
nodrice: una cerva glie le porse più umana di
219
1815
giovane adulto non per le tue cure, vivo non
220
1815
cui non furono rispettate le ragioni quando la imploravano
221
1815
Sì, non mi atterriscono le declamazioni dell'avversario contro
222
1815
dubbiosi, i quali furono le alte cagioni per cui
223
1815
di tante sollecitudini, non le fa ora comuni con
224
1815
i vati, gl'indovini, le notturne larve, i pronostici
225
1815
suoi terribili instituti. Però le basti che di questo
226
1815
andò guari che, spalancate le imposte, uscì il banditore
227
1815
richiama a sé per le ragioni della paterna potestà
228
1815
Cos e Rodi stringeano le armi contro la orgogliosa
229
1815
gli esempi di quelle le quali felicemente vivevano libere
230
1815
uomo nasce libero con le medesime ragioni di natura
231
1815
divenuti foschi gli occhi, le ciglia minacciose, le labbra
232
1815
occhi, le ciglia minacciose, le labbra severe, turbata la
233
1815
Ctesifonte ne avea stivate le fondamenta con lana e
234
1815
ogni calma, che oltre le perturbazioni continue de' sogni
235
1815
morte, con quanto orgoglio le tue maestose onde la
236
1815
scoppiare in grida per le vie, con istrepito di
237
1815
Quindi il gemito per le membra frante, l'ambascia
238
1815
l'ambascia del respiro, le urla mortali. Piangeano le
239
1815
le urla mortali. Piangeano le donne entro le case
240
1815
Piangeano le donne entro le case, e disperate sconvolgeano
241
1815
case, e disperate sconvolgeano le chiome. Cadeano supplichevoli alle
242
1815
alle are de' Penati le matrone; temeano gli uomini
243
1815
illeso, quasi non ardissero le fiamme di avvicinarsigli: fu
244
1815
in catene. Udite poi le testimonianze, discusse le prove
245
1815
poi le testimonianze, discusse le prove, dopo alquanti giorni
246
1815
degli uomini nel giudicare le imprese illustri, e di
247
1815
dei legislatori nel prescrivere le pene. Perché sottoposti alla
248
1815
e conquistatori, esultando per le vittorie, depredarono i più
249
1815
adorno e più maraviglioso. Le reggie de' grandi per
250
1815
di Delfo, e tutte le nazioni e greche e
251
1815
scrigni anco degli avari. Le nazioni a gara comprese
252
1815
Ma se nel prescrivere le pene dee l'equità
253
1815
celeste e sovraumana; non le mancano le frecce del
254
1815
sovraumana; non le mancano le frecce del germano, i
255
1815
è superiore a tutte le cose umane. La mia
256
1815
mortale giunga a turbare le delizie dell'Olimpo. ¶ "Rimane
257
1815
animi vostri non spregiano le mie giustificazioni, ma li
258
1815
dell'esempio. Aprite dunque le storie; io vi sfido
259
1815
suoi più dell'usato; le ciglia irsute, le guancie
260
1815
usato; le ciglia irsute, le guancie ardenti, le vene
261
1815
irsute, le guancie ardenti, le vene turgide, il fremito
262
1815
il fremito di tutte le sue membra facevano terribile
263
1815
alcune fiamme alla fronte. ¶ Le città dell'Asia inorridite
264
1815
né fortuna, anzi entrambe le sono sottomesse. Perciò vedemmo
265
1815
fosse il mezzo scellerato. Le città dell'Asia invece