Giovanni Carmignani, Polissena, 1789

d'Egeo, ¶ E oltre le Stigie onde incantate ¶ Fe

I Rimpiattarelli di Nerone, le troppo comiche astuzie d

pugnale sanguinoso di Melpomene. Le ragioni ne son troppo

troppo note perché io le debba ripetere. Non che

anco i più celebri; le altre Nazioni non sono

attirato sulle nostre Scene le produzioni immortali a noi

Pubblico giudizioso, e imparziale le più soavi lacrime, che

s enza dubbio, che le diedero quel poco di

poco di merito, che le si attribuì, e di

che a giorni nostri le lettere umane son divenute

nostro Secolo. L'ingiurie, le cabale, le calunnie si

L'ingiurie, le cabale, le calunnie si son sostituite

pianti, il suo duol, le sue sventure ¶ Tutto poteo

piede ¶ Del severo Censor le rigid'armi. ¶ Già pe

La scena è sotto le Mura di Troja già

sinistra in lontano appariscono le Tende dell'Armata Greca

Dalla destra si scuoprono le mura di Troja diroccate

sai, che invan spiega le vele a i venti

quasi del tutto estinte le faci in lontano ¶ Del

lontano ¶ Del Campo omai le faci estinte ¶ L'orror

Ei tutte cerca ¶ Tutte le vie per involarla a

egl'è mortale alfine. ¶ Le passioni non toglie il

Col favor di Sinon le mura appena ¶ Varcar potei

Lacrimanti di Primao eran le Figlie. ¶ Il mio Nemico

rimirar lo scempio ¶ Gridar le Figlie … e Polissena … oh

disciolto ¶ Credimi … avria mosse le tigri al pianto. ¶ Ancor

piè … m'invase ¶ Tutte le fibre, e al cuor

sull'orme ¶ Della gloria le vie calcasti, ardito? ¶ Ove

suol frappoco ¶ Cader farà le tue catene infrante. ¶ s

trema il Teatro ¶ Tremar le piante … il suolo ¶ Balza

è ver, coperse ¶ Con le tenebre sue finor l

indegno acciar, che penetrò le vie ¶ Del cuore augusto

ferro ¶ Tutte m'arde le fibre un fuoco ignoto

Questo perfido ferro entro le vene ¶ A quei, che

lido ¶ Tien ferme ancor le vincitrici antenne. ¶ Ma pria

de' suoi trasporti. ¶ Vedo le fiamme ree de' sensi

Stelle! ove son! … dove le piante aggiro ¶ Vil rifiuto

il turbamento interno. ¶ Là le tende d'un Campo

distrutta. ¶ Numi! sarebber mai le patrie mura ¶ Quelle, che

aver fatti alcuni passi le mancan le forze; s

alcuni passi le mancan le forze; s'appogga ad

ragione! ¶ Ah! perché tra le fiamme, onde avvampate ¶ Caddero

Megera ultrice fiamma. ¶ Ella le presagì, Madre infelice! ¶ Che

una sanguigna torcia ¶ Lacerate le vesti, e il crin

A fronte dell'altrui le sue sventure: ¶ Moti son

Città superba, ¶ Che dettò le sue leggi all'Asia

Queste a sinistra man le Tende sono ¶ De' Distruttori

Ma sol per finir le sue sventure. ¶ POLISSENA ¶ Parla

POLISSENA ¶ Parla … Dov'è? - le pene mie compisci … ¶ POLIDORO

POLIDORO ¶ [si getta fra le di lei braccia] ¶ Ebbene

deggio ¶ Te abbandonar … fra le tue braccia almeno ¶ Bramo

attendete ogni mio cenno. ¶ le Guardie si dispongono nel

impaccio a quella destra. ¶ le son tolte le catene

destra. ¶ le son tolte le catene ¶ Che ciascun si

Che ciascun si ritiri. ¶ le Guardie partono ¶ POLISSENA ¶ a

e se nol sai, ¶ Le tue bellezze il maggior

piacer saziar poteo ¶ Tra le fiamme di Troja il

d'amor gl'inganni ¶ Le catene insultai de' schiavi

dell'Uom tuttor piangendo ¶ Le tempeste credei veder dal

di tua man son le ruine, ¶ Che la tengono

Che del cuor mio le temerarie fiamme ¶ Non riaccendano

in quel cuore ¶ Tutte le fiamme ad eccitar di

quel cuor di gelosia le fiamme. ¶ CALCANTE ¶ Arte adopra

lo sdegno tuo perder le fece, ¶ Quanto l'afflisse

Che tu la Patria le rapisti, e ucciso ¶ Fu

questo seno ¶ Perché gettar le distruttrici fiamme ¶ Di gelosia

Che non compisci? ¶ Colma le smanie mie - Di quei

calmar saprà ben presto ¶ Le tempeste del cuor, che

Ogn'altra brama, ascolterai le voci ¶ Del pianto mio

lavar dell'onor mio le macchie! ¶ Seguita pur tuttor

se può fare ¶ Tutte le mie vendette un colpo

Arsindo, Guardie. ¶ POLIDORO ¶ fra le Scene ¶ Barbaro! Son tradito

tradito … ¶ PIRRO ¶ combattendo fra le Scene ¶ Invan resisti. ¶ compariscono

un sol punto ¶ Tutte le mie vendette io mi

tel giuro - Io che le infransi ¶ I lacci, ond

io, che la vita ¶ Le conservai senza cura la

Sole ignoto antro funesto, ¶ Le tenebre, il silenzio - al

m'infiamma ¶ D'ardir le vene, onde con fermo

scintilla il fiele, ¶ Che le viscere tue consuma, e

A Polidoro, e per le vie lo spingi ¶ Di

Non accrescer di più le furie mie. ¶ Il tuo

almen, ¶ volendo lanciarsi verso le Guardie ¶ Ch'io spiri

miei, de' giorni suoi. ¶ le due Guardie portano via

Io palpito ancora; Ancor le membra ¶ Un orribil timor

fumo avide fiamme. ¶ Tremar le selve; ed il recinto

Io voglio ¶ Polissena - ubbiditte. ¶ le Guardie partono ¶ Ah! se

Sventurato mio cuor tutte le pene ¶ Tu vedessi, crudel

nemico, eppur tutte risento ¶ Le lor sventure - Ma d

Fra il Popol, fra le Guardie, e fra i

versar grave mi fora. ¶ Le fiere stragi, e le

Le fiere stragi, e le sanguigne morti ¶ Son legittime

propizj? Amici, io vidi ¶ Le superbe di Troja inclite

onde saziar gli Dei ¶ Le fumanti sue viscere, e

Da non farti ascoltar le sacre leggi ¶ Del Ciel

oh! Dio! … ¶ a Pirro. Le Guardie fanno un movimento

Si punisca il fellone … ¶ le truppe si muovono, e

mostri … a queste tigri ¶ Le cupe sue voragini profonde