Cesare Balbo, Vita di Dante, 1839

e descrizioni di persecuzioni; le quali, perchè le persecuzioni

persecuzioni; le quali, perchè le persecuzioni di tutti i

cardinale, non durarono guari le paci da lui fatte

inasprirono più che mai le parti; e benchè non

Bianchi, continuaronsi e accrebbersi le condanne di taglie, e

gli condannò, e arse le loro case, e' beni

e che furono falsificate le lettere:316 e così Leonardo

non recandosi di ciò le parole testuali; e quand

in che, secondo tutte le memorie, se ne trattò

ed al solito, tra le declamazioni, aggiugne particolari interessanti

che dividendo più chiaramente le due epoche delle Parti

con quella terzina: ¶ Chè le terre d'Italia tutte

trovar posa in su le piume, ¶ Ma con dar

VI. 124-151. ¶ CAPO DECIMOTERZO. ¶ ANEDDOTI. LE RIME. GLI ULTIMI AMORI

a qual anno. E le prime saran quelle che

cause dell'esilio. Fra le novelle antiche, che senza

passava convenia gli forbisse le punte delle scarpette; perchè

e' va sì con le gambe aperte, che chi

Boccaccio. Ma, tanto sono le medesime persone, e le

le medesime persone, e le medesime cose oggetti diversi

veramente infernale, avvicendata tra le due parti. Dante e

stese al legno ambe le mani, ¶ Per che il

Lo collo poi con le braccia mi cinse, ¶ Baciommi

menzione di essi fra le famiglie fiorentine al Canto

dire i Sonetti o le Canzoni, non, come inteser

per la via; piglia le tanaglie e getta per

per la via; piglia le bilance e getta; e

fabbro, e voi guastate le mie masserizie gettandole per

vuogli che io guasti le cose tue, non guastar

cose tue, non guastar le mie. – Disse il fabbro

non sapendo rispondere, raccoglie le cose, e torna al

quelle due soverchierie manesche; le quali, ad ogni modo

quando, come vedremo, incominciò le sue peregrinazioni per quella

quando gli capitava fra le mani un libro che

rimoto dalle genti, acciocchè le sue contemplazioni non gli

con gli anni e le sventure, son naturali, od

la vita e tutte le opere di Dante ce

non accrescere senza necessità le citazioni. Alcune sono su

morta; e a chi le cerchi, parrà forse, come

altri amori; e sono le più incerte di data

lasciando, e lasciando anche le osservazioni che si potrebbero

fattigli da Beatrice per le infedeltà di lui. Invano

a guastar colle allegorie le celestiali parole, le quali

allegorie le celestiali parole, le quali, a chi legga

alcun fine, ¶ Secondo che le stelle son compagne; ¶ Ma

spirazion mi valse,348 ¶ Con le quali ed in sogno

corti, ¶ Fuor che mostrargli le perdute genti. ¶ Per questo

voce che rispose, ¶ E le labbra a fatica la

a loro signore. Ma le maliziose parole poterono più

più in lui che le vere, perchè li parve

come tu vai, che le proferte. Fu consigliato che

e per dubbio fornirono le porte della città con

gli animali che portano le some, per cagione della

venuta, andranno su per le cime delle torri di

conoscea i Toscani, nè le malizie loro. Messer Muciatto

eccessi onde solevano macchiarsi le parti estreme, ed onde

che Dante pur dannando le due Parti, seguì quella

congettura nostra. Solenni sono le parole del Boccaccio; le

le parole del Boccaccio; le quali, quantunque generali e

speranza, in lui sommariamente le cose divine e le

le cose divine e le umane pareano esser fermate

cittadini più savi, come le gran cose per la

tornano al niente, e le picciole per la concordia

riacquistarlo, quando sieno spente le Parti, appresso ai posteri

La quale cosa, tra le altre volte, apparve mia

di concordia d'amendue le parti, uomini non sospetti

proferiamo l'avere e le persone di buono e

Cari e fedeli cittadini, le vostre profferte noi riceviamo

non ardimo a chiudere le porte, nè a cessare

per altra cagione, nè le leggi della città muterebbe

non si faceva. ¶ «Stando le cose in questi termini

trovi divisi. Levate tutte le offese e ree volontà

io non debbo patire le pene, benchè di buona

Alto terrà lungo tempo le fronti, ¶ Tenendo l'altra

invidia ed avarizia sono ¶ Le tre faville ch'hanno

patimenti, l'esilio e le quattro condanne, le calunnie

e le quattro condanne, le calunnie, e poi l

dir Napoleone, che tra le figure di rettorica, la

farli entrare, si traessero le porte de' gangheri. Messer

volontà in nessuno narrandogli le parole del Papa. Quali

perdere gli huomini per le femminelle. I Guelfi Neri

avea in uso, che le cose faceva in segreto

dieci dì. Mandassi per le vicherìe» (le borgate all

Mandassi per le vicherìe» (le borgate all'intorno), e

e vennono, e spiegarono le bandiere, e poi nascosamente

cominciò a partire, e le loro case afforzarono, e

afforzarono, e con asserragliare le vie con legname, acciocchè

assalirono e cacciarono, e le torri furono abbandonate da

che s'andava per le case invitando ad armarsi

Maria Novella, essendovi ragunate le Signorie et Priori di

della Cittade; et trovando le porte delle cerchie vecchie

San Piero Maggiore, tra le sue case et quelle

adversari, si nascondeano per le case de' loro amici

nimico offendea l'altro; le case si cominciavano ad

si cominciavano ad ardere, le ruberie si faceano, e

danari a' Bianchi. Maritavansi le fanciulle a forza; uccideansi

casa Portinari), e facendosi le feste consuete di donne

andavano per Firenze vedendo le feste. E stando a

queste novitadi, erano fatte le case del Comune che

e molti altri con le spade, e còrsongli dietro

pubblicamente la guerra tra le parti, e più forte

Consiglio, temendo che per le dette sette et brighe

Tempi erano, ne' quali le passioni buone e cattive

nostri; ma pur tra le passioni e i delitti

che per quindici visitassero le chiese de' Santi Apostoli

e Paolo. Piene quindi le via d'Italia, pieni

Chiesa; e' Romani per le loro derrate furono tutti

città di Roma, veggendo le grandi et antiche cose

di quella, et leggendo le storie et gran fatti

historie, i quali così le piccole come le grandi

così le piccole come le grandi cose descrissero, et

poi i negozii pubblici, le ambascerie, le inimicizie private

negozii pubblici, le ambascerie, le inimicizie private e le

le inimicizie private e le parti sorgenti, avevano senza

quantunque molto incerte restino le congetture aggiunte a congetture

Legato, ed imparziale tra le due suddivisioni Bianca e

certo è da tutte le Memorie, che eletto egli

a far pace tra le due fazioni che dividevano

et per levare via le sette Bianca et Nera

ventura venisse; chè per le gelosie delle parti et

eletione de' Priori per le capitudini delle Arti, che

Bianchi signoreggianti, fecero rigettare le proposizioni di lui, ci

che la baruffa tra le Arti, e i popolani

mi trovai a scrivere le lettere. E alle villate

Villani mostra che ambe le parti furono richiamate, benchè

accomunare gli uffici tra le due parti; le difficoltà

tra le due parti; le difficoltà fattevi dalla parte

de' capi di ambe le parti intimato da' Priori

obbedire stentato; e finalmente, le minacce della plebaglia contro

becco l'erba. ¶ Faccian le bestie Fiesolane strame ¶ Di

la sua ruota ¶ Come le piace, e il villan

la qual cosa, secondo le leggi e i due

avversarii per consumarli con le paghe di siffatte condanne

ond'erano poi tornati; le due altre di multe

era data gran fede, le cose si acconcerebbono per

vedovo di Beatrice), «per le quali scrivea facessono fare

avevano fino allora serbate le due, ed eletti i

Pistoja. E seguirono poi le solite cacciate, e i

e di quasi tutte le sue provincie e città

con essi la patria. Le voci di Firenze durante

uno l'altro per le terre vicine, e in

e più pericolo feciono le parole falsamente dette in

dette in Firenze, che le punte de' ferri. E

di danari mischiata con le false parole, che consigliato

testimoni prodotti da amendue le parti, intese erano contro

e si ritraesse per le sue parole. Ma fu

contrario, chè li volsono le lance per abbatterlo del

col suo marito sentendo le grida del popolo, chiamavano

la morte, fuggendo per le case vicine, ove trovarono

onore della città, che le cose rubate si rendessono

Grandi e popolo, e le subdivisioni del popolo grosso

popolo grosso e minuto. Le quali pur lasciando, come

ma certo fecelo per le ragioni dette, per uno

che accontentarsi, dovettero dar le mani a tal artifizio

pubblici uffizi; e lasciamo le risposte pur prolisse di

del secolo poi, per le soverchierie di questi, e

su una sola autorità. Le ambascerie davansi allora agli

perciò s'immagini taluno le importanze, le eleganze, gli

immagini taluno le importanze, le eleganze, gli ozi e

eleganze, gli ozi e le lautezze delle presenti ambascerie

rammentali nelle storie. Ei le annovera così: «I. Ai

lasciamolo volentieri; e lasciamo le ultime ambascerie al Papa

solito costume, per tutte le Comunità della Taglia Toscana

acquistato, i suoi studi, le sue prime armi, la

tali anni a malgrado le divisioni intestine narrate, furono

luogo dal Machiavelli, che le parti ne' governi liberi

buono stato, essendo passate le fortune del popolo, per

fortune del popolo, per le novità di Giano della

detto palazzo, furono anticamente le case degli Uberti rubelli

si cominciò a fondare le nuove e terze mura

innanzi.»241 E queste sono le mura attuali di Firenze

il suo antico palazzo, le sue mura, ed alcune

i monumenti pubblici e le abitazioni private, e dentro

la quale furono finite le feste et allegrezze de

la città si faceano le brigate, e le compagnie

faceano le brigate, e le compagnie d'huomini et

un inconveniente di tutte le storie moderne, nelle quali

forza è che dica le cose certe come certe

certe come certe, e le dubbie come dubbie, e

i consorti, quali forse le sue soverchierie a Dante

affine, e quali certo le sue inimicizie contro Guido

di lui, immortale. «Per le invidie si cominciarono tra

si cominciarono tra' cittadini le sette, et una principale

importanza delle inimicizie private; le quali dette faide ne

come detto è, per le due donne; ma pure

insieme; chè prime tutte le schiatte et casati de

Bianca de' Cerchi, oltre le nomate, «s'accostaro altre

essa), «per tema che le dette parti non tornassero

l'una dell'altra le parti, ma non per

moglie di Bernardo Donati. Le quali sendo per esser

gran villania a cercare le donne. Messer Vieri, con

Bene sono il diavolo le femmine, e andò più

a San Francesco;181 e le stesse ire sue contro

della sua donna perduta, le tentazioni, i conflitti venutigli

questa gloriosa Beatrice con le vestimenta sanguigne, con le

le vestimenta sanguigne, con le quali apparve prima agli

queste parole, che sono le più importanti di tutte

Colui per cui tutte le cose vivono, che la

ei chiama visioni anche le altre immaginazioni appresentatesi nella

Parad. III. ¶ In tutte le narrazioni che precedono, e

noi avemmo ed avremo le parole stesse di Dante

antico che ne parli.* Le parole del quale, dopo

quali, come alquanto videro le lagrime cessate, e conobbero

allo affaticato petto, con le consolazioni lungamente perdute ricominciarono

a tutti ostinatamente tenute le orecchie chiuse, alquanto le

le orecchie chiuse, alquanto le cominciò non solamente ad

alcuno, che io per le sopraddette parole voglia conchiudere

tutto all'intorno. Ma le biografie son pure istoria

ingiustizia, questo sgridare contra le donne, più sovente tiranneggiate

pace, s' assembravano per le elezioni, solendo uno o

Tutto ciò faceva frequenti le relazioni anche private per

e nel vicinato facevansi le feste, come vedemmo di

sappiamo quali fossero allora le relazioni di Dante, e

amici della sua gioventù. Le rimembranze dell' uno e

dell' altra sono tra le più affettuose del Poema

monte, e non tra le anime che aspettano a

altre discipline? ¶ Ma se le svergognate fosser certe ¶ Di

Già per urlare avrian le bocche aperte. ¶ Chè se

Prima fien triste che le guance impeti ¶ Colui che

di quello dove sono le anime state in terra

delle più patetiche fra le rammentate da Dante; ed

è meraviglia che fra le parecchie a lui tolte

sue case. Dove stracciatele le sacre bende, e rivestitala

sua vita domestica tra le stesse mura dell'albergo

tali inferiori negare. Aggiugni le inimicizie di messer Corso

ispiegare e render piacevoli le storie, altronde non ben

CAPO NONO. ¶ LA REPUBBLICA, LE AMBASCERIE. ¶ (1293-1300). ¶ La gente nuova

altro che ammontare, frammischiare le rovine proprie sulle rovine

correr il pallio sotto le mura il dì di

tornarono a casa saccheggiando le terre Aretine e quelle

in baldanza delle vittorie, le altre in vergogna delle

l'han di fatto. Le cose non possono mai

quella di fatto; e le prime sono le rivoluzioni

e le prime sono le rivoluzioni popolane che danno

popolane che danno indietro, le seconde quelle che giungono

essere disfatti?» (cioè abbattute le loro case, secondo la

chi così vivamente porta le giuste querele de' grandi

sovente de' Priori, disfaceva le case de' Grandi in

si fe da amendue le parti, e però si

della giustizia in ricevere le pruove e in punire

e per lui contro le pretensioni delle regalie, perdute

Imperiale. Ma volgendosi come le altre città ora a

recate dal grave Tiraboschi le parole con che Odofredo

aggiugnere all'imparato. Adunque, le sette arti e le

le sette arti e le due filosofie, sono le

le due filosofie, sono le sole scienze che constino

dotti d'ogni scienza le illustrazioni speciali della dottrina

PRESA DI CAPRONA; FRANCESCA. ¶ (1289). ¶ Le donne e i cavalier

tra i compagni e le socievoli brigate, nella sua

assai decenti, congiunte con le case di Gieri di

vicine Lucca e Firenze; le quali guelfe amendue si

la guerra, come finivano le più allora, con un

parte vittoriosa; e, cedute le migliori castella del territorio

fanno la potenza e le imprese politiche di lui

amor più oltre che le fronde. ¶ Quella sinistra riva

Danubio riga ¶ Poi che le ripe tedesche abbandona; ¶ E

e assai pedoni. ¶ «Mossono le insegne al giorno ordinato

arme, disse loro: Signori! le guerre di Toscana si

i nimici per costa. Le quadrella piovevano. Gli Aretini

ventri de' cavalli con le coltella in mano, e

due sono, dopo Dante, le persone principali. Era costume

E più giù reca le parole stesse di Dante

mi vinse: ¶ Voltòmmi per le coste, e per lo

cavalli e 2000 pedoni; guastarono le terre; furono fino alle

fino al mattino dopo le nozze compiute.149 Ad ogni

dopo ritrovati, intere ancora le loro seriche vesti; e

da tutti. Nè guasteremo le poetiche incertezze, le mezz

guasteremo le poetiche incertezze, le mezz'ombre ivi lasciate

lingua, e presso tutte le nazioni suonano Ugolino e

impressioni; od anzi che le impressioni allora ricevute si

duramente e pietosamente tra le donne adunatele intorno, secondo

dolore di lei, e le poesie ch'ei fece

Angeli cantassero graziosamente; e le parole che diceano, fossero

il mio pianto e le mie parole fossero lamento

senso, se non per le donne ed i congiunti

prosa schietta, quasi prevedesse le sofisticherie. «Grande vergogna sarebbe

domandato non sapesse dinudare le sue parole da cotal

l'une coll'altre le opere di Dante, tanto

quando passava per via, le persone correano per veder

passante per via tra le popolazioni rozze ma vivacissime

la mia donna tra le donne vede; ¶ Quelle che

altre ne procede; ¶ Anzi le face andar seco vestute

dolori quaggiù, infinite sono le espressioni vere di esso

vere di esso, secondo le età, il sesso, le

le età, il sesso, le condizioni, la coltura; od

specchio ultimo di tutte le impressioni sofferte in quest

fatale di sua vita. Le quali intanto egli esprimeva

pareva che gli tirasse le lagrime fuori degli occhi

se non i vantaggi. Le altre erano già arrivate

d'ogni sorta abbiano le genti all'uscire delle

quanta stanchezza, quando prolungate. Le città dell'altre provincie

Italia, e Pisa fra le toscane, trovaronsi in quest

quando la lingua e le arti erano apparecchiate a

a coltivarle. All'incontro, le città toscane, Siena, Pistoja

Guelfa, misero in sospetto le famiglie così apparentate coi

E sì, che tutte le memorie dell'età ci

per vendetta; e fa le meraviglie poi di tal

tempi poco meno che le tante memorie private alla

colui che fuore ¶ Trasse le nuove rime, cominciando: ¶ Donne

Io veggio ben come le vostre penne ¶ Diretro al

ad uso di tutte le nazioni e le età

tutte le nazioni e le età, non mi fermerò

fermerò ad osservare nè le bellezze, che sono tante

che sono tante quante le parole; e nemmeno quella

i concettisti di tutte le età, i seicentisti di

i seicentisti di tutte le lingue: E qual più

diss'egli, più ridon le carte ¶ Che pennelleggia Franco

È noto, come sorte le arti antichissimamente nell'Italia

potentissima e ricchissima fra le città d'Italia, nell

progresso dell'arti seguì le medesime vie, al medesimo

lasciano a' lor minori le invidiuzze, e le dispute

minori le invidiuzze, e le dispute di superiorità tra

Vasari poi riferisce, che le storie dell'Apocalisse dipinte

di corte, donando per le Pasque molte robe vaie

ha donati di tutte le facoltà necessarie, perchè valendoci

eccellenti sententie et autoritadi, le quali furono molto commendate

ma noi, che abbiamo le lettere citate, le veggiamo

abbiamo le lettere citate, le veggiamo appena simili alle

e Boezio, e per le traduzioni e ritraduzioni dal

che è più, abbandonò le dispute dei realisti e

applicazioni alla teologia.95 Ma le dispute ricominciarono dopo lui

e in certe logiche le quali insegnerebbono a sragionare

forme di solenni argomentazioni, le quali usate per esami

Nella più bella fra le lettere di Dante, scritta

delle opere di Dante le cognizioni di lui, che

male riuscì ad addestrarvi le voci naturalmente stonanti de

Arezzo, al secolo XI, le fece fare il passo

il passo del nominare le note. Crebbe più tardi

secolo XVI, quando appunto le venivan mancando altre glorie

questa, come di tutte le belle arti, ei si

ed assai cose» (intendi le canzoni allora fatte per

questo diletto tirato compose, le quali di piacevole e

volte dietro a lei le mani avvinsi, ¶ E tante

com'erano allora veramente le canzoni. Ancora pare accennato

XII incominciò a insegnarvi le leggi, non più su

ma sulle opere e le raccolte Giustinianee nuovamente disotterrate

in sè l'ingegno, le virtù, i vizi, le

le virtù, i vizi, le fortune della patria. Egli

onde della chiara fonte, le parea, che divenisse un

ed a ciò sforzandosi, le parea vederlo cadere, e

qual cosa, tanta ammirazione le giunse, che ruppe il

della grave mora. ¶ Or le bagna la pioggia, e

lungo 'l Verde, ¶ Ove le trasmutò a lume spento

e di prender perciò le bilance: Che mestieri ci

dalla città, portandone via le chiavi a Prato; onde

risorsero, benchè per poco, le speranze de' Ghibellini. Sopravviveva

in Sicilia, gli eccessi, le tirannie, le crudeltà de

gli eccessi, le tirannie, le crudeltà de' Guelfi, e

crudeltà de' Guelfi, e le ruberie, gli stravizzi, le

le ruberie, gli stravizzi, le libidini de' Francesi; quindi

ed al solito, andarono le due parti equilibrandosi ed

talor giusti rimbrotti, che le vedremo fatti dall'irato

maggiore vennero il commercio, le arti, le lettere meglio

il commercio, le arti, le lettere meglio cresciute in

primo pensiero, quindi prese le mosse all'opera immortale

ma facevasi allora «per le contrade della città, e

casa del festeggiante, servite le prime mense, di ciò

oltre a questo, aveva le fattezze del volto dilicate

di due gentili donne, le quali erano di più

la prima volta che le sue parole vennero a

chi vuole, poi tra le rime di Dante44 non

poi in tutte anche le più mediocri poesie di

non parlassi alquanto dolorosamente, le persone sarebbero accorte più

mezzo di molte donne, le quali piangevano assai pietosamente

resto, chi pesasse tutte le parole del testo, ne

segreto per lunga consuetudine.»51 ¶ Le poesie sono quelle che

mio core, certe donne le quali adunate s'erano

domandai Che piacesse loro? Le donne erano molte, tra

donne erano molte, tra le quali v'aveva che

solamente ella, ma tutte le altre cominciàro ad attendere

buoni desiderii. Ma poichè le piacque di negarlo a

così mi parea vedere le loro parole mischiate di

la più osservabile fra le poesie giovanili di Dante

altre sorta di opere, le grandi poesie non sogliono

lingua nostra, come tutte le altre moderne europee, dalla

più furono probabilmente numerose le schiatte nuove stanziate in

lingua Romana o Romanza, le prime composizioni letterarie che

trovino, sono senza dubbio le poesie de' secoli XI

la Trovatoria a seguir le più splendide corti del

prosa volgare, e tutte le lettere, e pur le

le lettere, e pur le arti, ed in somma

che voglionsi cercar bene le cagioni. ¶ Viderle alcuni nell

dell'ultime ad aver le regalie al principio del

ultime, poi, ad aver le parti guelfe e ghibelline

argento nè d'affanni. ¶ Le sue magnificenze conosciute ¶ Saranno

Non ne potran tener le lingue mute.701 ¶ A lui

come 'l vento ¶ Che le più alle cime più

abbandona. ¶ E la storia, le tradizioni, le date, i

la storia, le tradizioni, le date, i casi posteriori

colpa? Io ne raccolgo le memorie superstiti; e crederanne

de' quali, procacissimo per le sue parole e li

un ragazzo, che raccogliendo le ossa là gettate, secondo

que' tempi, da' convitati, le ammucchiasse a' piedi di

di Dante. E levate le tavole ed apparendo quel

dove si lagna che le strettezze di sue facoltà

anzi grossi che piccioli, le mascelle grandi; e dal

fumo che è laggiù? Le quali parole egli udendo

pongono e in avere le cose elette, e quelle

tutto ciò espressero; imperciocchè le vostre lettere, con più

avea trasmesse a Dante le proposizioni da lui rigettate

lui venisse Dante. Vediamo le plausibili congetture, e la

e solinga via tra le foreste conduce all'ospizio

solitarii cortesi, che additano le stanze ove i loro

che il tempo avesse le difficoltà intorno alla maniera

questi versi, con tutte le congetture precedenti, che se

lasceremo dubbioso questo tra le due date, pur confessandolo

tanta devozione serbò, tra le grandezze, alla memoria anche

filosofo celebratissimo, fuoruscito per le fazioni de' Neri et

questo valentuomo in tutte le sue avversità fortissimo. Solo

questi titoli, molte volte le città italiche sostennero di

mosso, che a gittare le pietre l'arebbe condotto

Francia guelfe, accoglieva facilmente le voci guelfe un po

introduce Giustiniano a narrare le vicende dell'Aquila, ossia

Dante condanna qui evidentemente le due parti: Dante, dunque

altra, come già tra le suddivisioni de' Bianchi e

de' suoi giorni, dannò le due in generale; e

da lodare. ¶ Del resto, le due professioni di fede

Patriarca Torriano; ondechè non le apponga nessuno mai all

poterono a ciò contribuire le scortesie della corte Ghibellina

Ghibellina dello Scaligero, e le cortesie della Guelfa del

si possano fare fra le speciali nostre, e che

una idea, è tra le tre parti, tutte difficili

mondo ove sono oramai le loro nuove speranze. La

la men progressiva fra le scienze umane. ¶ Io, poi

parola stelle che termina le tre Cantiche;* osservinsi, dico

più poetiche che non le due fabbriche dell'imbuto

sia contrario all'arti, le quali poggiano sull'immaginazione

imperfezioni. Nella Luna sono le anime sole di alcune

ciò concorda con tutte le allegorie, e, per dir

sa, che gli tesse le lodi di San Francesco

in paradiso, a mordere le vane emulazioni di quegli

stella di Marte sono le anime di coloro che

tanti vituperii saettati contra le città italiane. Terminando poco

prendesti errore, ¶ Dichiareranti ancor le cose vere. ¶ Purg. XXIV

Beatrice. Lasciamo in pace le consolazioni o gli errori

dieci Canti. Perchè, poi, le invettive che sono al

lo proseguisse nel 1310 tra le prime speranze della venuta

amico della gioventù, con le tenere rimembranze e le

le tenere rimembranze e le lodi da lui dette

E vi s'aggiungono le numerose e meravigliosamente variate

quelle celestiali creature. Eccettuate le poesie delle sante scritture

i diversi cieli, quali le azioni degli uomini, quali

di eventi, e quali le dolci e speranti pene

e terribile ad aprirgli le porte di Dite in

e solenne a chiarirci le idee di Dante di

loro gli altri dei.659 ¶ Le sue permutazion non hanno

Pur da color che le dovrian dar lode, ¶ Dandole

di lui, che guida le anime per l'oceano

Ed angeli poi sono le virtù che circondano il

carro di Beatrice; angeli le sustanze pie, che fanno

a cui ella volge le parole. E in ciò

di questi balzi, sono le anime segnate di sette

là di quelle, ei le attraversa; e sale quinci

Aquila imperiale, che lascia le penne; e d'una

L'aguglia che lasciò le penne al carro, ¶ Perchè

tosto fien li fatti le Naiàde ¶ Che solveranno quest

porte ¶ Queste parole, sì le insegna a' vivi. ¶ Purg

da tutti interpretato per le tre lettere D. X

lettere D. X. V., le quali intervertite fanno DVX

a poco a poco le città e le provincie

poco le città e le provincie d'Italia nel

primo terzo del XVI. Le imprese anteriori di Uguccione

notte del 28 al 29, levò le tende, arse i battifolli

schierossi sullo spianato tra le due osti, «con intenzione

grandi guerrieri di tutte le città della lega fiorentina

e di quasi tutte le case grandi e popolane

pareva presso ad effettuare le predizioni di Dante.680 ¶ Che

una quarta condanna confermante le antiche, pronunciategli contro in

di Trento, e secondo le occasioni dagli altri Ghibellini

questa è, forse, fra le varie fortune di Dante

ventura, e ad incolpar le male riuscite. Nè perciò

che accresce agli uni le speranze, ed altri mette

co' propri occhi. Vidi le vostre magnificenze udite per

poi con parecchie ragioni le disuguali amicizie; dice aver

qual dono fargli tra le proprie opere, e trovare

molte cose si domanderanno, le quali hanno grande utilità

Verona, e già sperimentate le prime beneficenze di Can

medesimi sensi e quasi le medesime parole della lettera

loda d'aver antivenute le sue domande; e così

se ne sono ancor699 le genti accorte, ¶ Per la

giuramenti da quasi tutte le città, tranne Genova, Firenze

e difficoltà per levare le paghe del vicario generale

ella gli sollevò contro le città lombarde più guelfe

sentisse contraria. Perchè, ripassate le Alpi, con molti nemici

egli, in sostanza, tra le citazioni anche qui ammontate

udii te pietosissimo, quando le mie mani toccarono i

i tuoi piedi, e le labbra mie pagarono il

fra gli altri cita le parole di Curio a

la rabbia, e quivi le pecore vicine e strane

pace ed in allegrezza, le miserie delle confusioni rivolgeremo

passiamo. ¶ Ora poi, essendo le fonti d'Arno vicine

indeterminata, in Toscana sotto le fonti d'Arno;* la

come facciamo alle cose le quali importino per conoscere

d'Arrigo a domar le città ribellate di Lombardia

Non si possono trascurar le città nelle guerre contro

come si trascuran talor le fortezze nelle guerre di

Arrigo e compose tutte le minori sollevazioni; non senza

la superbia fiorentina. Tra le tante ambascerie a Losanna

signore i Fiorentini inchinarono le corna.»597 Una seconda mandata

stabilì tranquillamente per tutte le città d'Italia quel