Francesco Abate, Getsemani, 2006

e le leggi che le regolano. Matematica 1 e 2, esami

il vecchio quartiere e le nuove amicizie che stava

affari e di tutte le transazioni. Magari dribblandoli da

che se voleva prendere le redini della famiglia bene

troppo tenero e delicato. ¶ Le famiglie sono così, ognuno

a suggerire che se le mazzette passavano dalla piazza

subito abituato a tirare le fila da solo, che

tutto sa ma che le cose se le vuole

che le cose se le vuole far dire, in

sfoglia il giornale e le piccole pubblicità, che segue

porta di casa dietro le sue spalle e non

ho sbagliato, cosa non le ho dato. Mi sarei

farlo camminare basso e le orecchie ripiegate per non

poi uno, figurarsi due, le proprie gesta le va

due, le proprie gesta le va a raccontare. ¶ - Ma

Anche quando si affoga. ¶ - Le lascio la casa, se

quella cuccetta stretta e le lenzuola rigide di varechina

queste scarpe così, con le mie scarpe con i

era diradato, sfumato. E le scuse erano aumentate improvvisamente

sia meglio. ¶ - Signor Carrus le dicevo che un conto

che un conto sono le balle che si inventa

ha mai voluti. ¶ - Perché le avrebbero rovinato la forma

distorta, badi bene, anzi. Le parlo di cose normali

per Antonio. Sta stirando le vene del collo, spalancando

a caricare la voce, le tonalità e il volume

al mare, ai monti, le chiedo signor Carrus, glielo

i chiodi nei polsi. Le mani incollate ai braccioli

se ora gli strappo le unghie, a una a

una. ¶ - Allora, signor Carrus, le ha o no? ¶ Se

tirarlo fuori da guai. ¶ - Le ha o no? ¶ - No

mia moglie... ¶ Antonio ha le vene delle tempie che

dice? Dopo quello che le ha combinato, dopo che

viste lei. Lei e le sue stranezze, che secondo

secondo sua moglie non le rivolgeva la parola da

ha poggiato tutte due le mani sulle sue spalle

asciuga gli occhi con le mani grandi. ¶ - No, avvocato

uomo così. Vuole tutto? Le diamo tutto. Che prenda

che vuole, mi prepari le carte, tornerò a firmare

sfoglia il giornale e le piccole pubblicità, che segue

per cento, temperatura sotto le minime stagionali) ¶ Agli occhi

quelli che tu avrai ¶ Le gocce corrono lungo il

per cento, temperatura sotto le minime stagionali) ¶ - Lei chi

mano, sbuffa e tamburella le unghie lunghe e laccate

La moglie. ¶ Mara ha le buste della spesa che

tutto il rispetto per le creature, non mi sembra

identità. ¶ Quello si aggiusta le maniche della divisa e

la squadra sbalordito. ¶ - Signò le chiedo scusa, certo c

di plastica trasparente. ¶ - Non le ho mica chiesto il

arrivano alla mente. Supera le vetrine splendenti, passa sotto

marmo lucido sopraelevate con le cupole in vetro. E

sa che dai banconi le commesse lo inquadrano, come

se avesse voluto poggiare le sue mani sui tatuaggi

fanno ciao ciao con le manine sporche di tinta

bianco, altissimo a punta. ¶ Le passa affianco, Efrem, e

cosa, ma non come le cassette della vetrina del

stesso profumo di tutte le donne delle Botteghe di

Lei glielo porge. Lui le allunga una moneta. ¶ - Allora

motoscafo a un elicottero, le fiamme lo avvolgono ma

va alla porta. Velena le sbarra il passo con

cucina. ¶ Dalla cucina arrivano le urla di Velena che

un gabinetto. Mara percepisce le risposte di Efrem. Dal

è venuto in mente. ¶ Le spiega che il cielo

domenica. E a quella le è sceso un accidente

Se il marito non le aveva detto nulla della

lo sa bene che le visite sono giovedì o

gli ospiti. ¶ Vorrebbe tagliargli le dita due alla volta

Specie i mariti e le mogli. ¶ Medio e anulare

gliele avrebbe volute tagliare le dita. Per lasciargli nella

primo giorno che salì le tre rampe non sembrava

rapporto peso-altezza fra le tolleranze previste dalle tabelle

i riti, i ritiri, le messe, vaffanculo le catechesi

ritiri, le messe, vaffanculo le catechesi, mi avete beccato

lagna è arrivata con le richieste di divorzio, le

le richieste di divorzio, le colpe tutte a carico

secondo lei farmi vedere le bambine in giorni separati

che scendono lisci lungo le tempie, e sembrano unti

tre giorni per vedere le bimbe... Giusto, avvocato? È

solo un dispetto. ¶ E le sue convinzioni si frantumano

dà tre giorni per le bambine allora non c

madre e la zia le hanno fatto il lavaggio

la faccia... però con le bambine ecco con le

le bambine ecco con le bambine sta lanciandomi un

Giusto, avvocato? ¶ Ora anche le sue zampette si muovono

già come stanno andando le cose con quella. ¶ - Ah

ma sa come sono le ragazze moderne... ¶ - E come

filippino sempre dietro con le creme e i rinfrescanti

suo cappellino buffo e le sue lenze se n

solo quando gli portano le ragazze del night russo

forte che quasi muove le due lunghe ali di

benissimo e al diavolo le manie di tuo cognato

aspetta risposte suo suocero. Le sue domande sono solo

Bravo ecco. Hai visto le facce, no? ¶ - Sì, le

le facce, no? ¶ - Sì, le ho viste. ¶ - Vecchi amici

non gli trema fra le mani come il cervello

si deve sapere dietro le cifre e le leggi

dietro le cifre e le leggi che le regolano

e le hai messo le mani sul... sul seno

ti tiene appeso per le palle, sgarri e perdi

arredati per i trasfertisti, le quote condominio, la gestione

in vacanza. ¶ - Ti restano le direzioni dei lavori, quelle

lavori, quelle non te le tocco, sei più bravo

certezza che al Vecchio le debolezze non piacciono e

posizione, i mugolii e le urla, tutto per filo

e merletti. Che diamine le sarà venuto in mente

bene come un fratello. ¶ Le nuvole si sono aperte

sente né può leggere le loro bocche che oggi

tu tesoro mio con le tue belle ciccette. ¶ E

fottersi da solo con le sue mani. ¶ Riparazioni matrimoniali

giovane avrà anche avuto le sue carte ma a

nero. Dove ci sono le verità delle verità e

nella direzione può risistemare le cose. Sennò quelli non

per cento, temperatura sotto le minime stagionali) ¶ - Sainas? ¶ Efrem

Gli occhi a mandorla, le orecchie a punta, che

vedere. Che poi sono le cose migliori di questa

fanno fessure. Sembra che le loro facce si stiano

medio. ¶ Lei fa scorrere le sue unghie smaltate sui

al pre-esame. ¶ Sbatte le ciglia e cerca di

frusta e fa arretrare le sue sentinelle che ora

solo incarico di ornarle le spalle. E niente di

il signor Sainas. ¶ Ripongono le code dritte e acuminate

asciugato. Gli zigomi sporgenti, le guance infossate, le labbra

sporgenti, le guance infossate, le labbra ritirate oltre i

per te. ¶ Efrem gioca le carte che ha in

vergogna che a lui le cose vanno bene. ¶ - Bene

di questo sono più le convenienze che le rogne

più le convenienze che le rogne. Sotto tutti i

che non mi scassi le palle con storie di

E io non te le scasso. Ti rompe se

Basta, non mi scassate le palle. ¶ L'unica concessione

Efrem trotta verso Getsemani, le nuvole si sono prese

una pausa, fa correre le sue dita rapide sul

è andata. Velena e le sue manie. ¶ - Dimmi dell

dell'esame, invece. ¶ Efrem le racconta tutto e sta

ripreso a piovere pesante. Le spiega ogni momento della

tesoro, ti adoro. Cosa le è saltato in mente

trascina fiacca, e forse le debolezze dal fisico passano

cornetta e fa correre le dita sui tasti del

fra quei faldoni. Rosa le donne, blu gli uomini

la stampa a gonfiarle le mani oppure altro, magari

questo fast food con le famiglie, gli impiegati, le

le famiglie, gli impiegati, le coppiette che succhiano dalla

di sediette colorate, con le ragazze con le divise

con le ragazze con le divise buffe che passano

e domina su tutte le teste. ¶ Oggi in terra

programmato siglato certificato secondo le migliori umane convinzioni. Bene

è negli spogliatoi. Accende le luci. Apre l'armadietto

di soprassalto. Leida e le sue manie: luce spenta

fare. Prima la giacca, le maniche, il colletto. Poi

si fa nuovamente veloce. Le visioni lo hanno seguito

sulle portine e quasi le sradica dai cardini. E

perché l'orologio segna le cinque più qualche secondo

del Signore. Hai fatto le tue scelte figlio mio

scende e fa scattare le quattro frecce dell'antifurto

Ciao Tonio, come va? ¶ Le dita si uniscono e

sai com'è Antonio... le cattive notizie... ¶ L'alba

da fare gli extra... le donne sai... ma oggi

stesso banco, stessa squadra, le gite e poi le

le gite e poi le notti insieme. Il figlio

braccio. ¶ Gli sguardi, e le parole degli amanti che

Mano nella mano e le menzogne al seguito. ¶ Pensa

con due mani che le penzola fra le gambe

che le penzola fra le gambe, la schiena appoggiata

la guarda sperando che le pazzie della giornata siano

via l'elastico che le blocca i capelli sulla

per cento, temperatura sotto le minime stagionali) ¶ Fiacca, la

computer e si fa le sue ricerche strampalate. ¶ E

stare più seduta, che le fa male la schiena

gli uomini vivevano secondo le leggi divine dell'amore

dell'amore. ¶ E questa le suonava tutta nuova. ¶ Dopo

per sempre e abbandonare le terre abitate solo da

roccia si incontrava con le acque azzurre... ¶ Ha una

scritto e detto così - le sembra più Babbo Natale

niente male, epica quanto le basta. ¶ Brucia, e non

Brucia, e non sono le lenti a contatto che

più dentro. ¶ Ma non le va di staccarsi dallo

dal suo destriero con le narici di fuoco Lucifero

diavolo che ci lascia le palle sulla roccia. E

dal dirupo stramazzando fra le rocce appuntite. Il suo

temporale d'agosto, quando le gemelle erano già alla

con il borsone e le ultime istruzioni da dare

loro in piazzetta sotto le palme, che poi manco

finito dritto dritto fra le meduse? Con le braccia

fra le meduse? Con le braccia alzate per una

di rimbalzare e battere le mani con i piatti

confronto. ¶ Baldracca maledetta che le sono subito venuti i

cielo inizia a tuonare, le nuvole si abbassano e

lo getta così dietro le spalle. ¶ - Mario ti prego

cosa credi cosa... anche le intenzioni... pure le intenzioni

anche le intenzioni... pure le intenzioni... bastano le intenzioni

pure le intenzioni... bastano le intenzioni... ¶ Il cielo non

sulle loro teste. ¶ - ... bastano le intenzioni ma tu anche

avvinghiata e baciata e le hai messo le mani

per il cambio con le colleghe. ¶ Oggi è turno

testa, sbuffa e non le dice nulla, tanto sa

pacchi che la madre le ha portato: i dolcetti

a pranzo e ve le fate domani mattina con

e ora il sonno le tira via ogni forza

Mà, insomma, smettila, cosa le interessa a Mara di

Mara si alza e le stringe la mano. ¶ - Mi

marito, ma come cavolo le vengono in mente certe

diventa inutile parlare con le madri che hanno sempre

tardi, buon lavoro... ¶ - Mangiati le bistecche, invita Elbert e

invita Elbert e mangiati le bistecche. Sennò ti porto

e ti faccio fare le analisi dal dottor Maxia

da affrontare. ¶ - Ci facciamo le bistecche? ¶ Velena ha la

macellaio di Getsemani che le rifila sempre fibre e

che si perde fra le nuvole che si stanno

non è ancora Africa, le saracinesche si abbassano mentre

case il sugo fa le ultime bolle nel pentolino

si accumula, gli ordini, le rese. Ed è più

cagnetto, che mi faceva le fusa come un gatto

diventato manzo... ¶ Velena sistema le due bistecche sui piatti

puttana, chi cazzo mai le ha svelato quel nome

i peggiori tormenti. E le pizzica la lingua e

pizzica la lingua e le fremono i denti che

preziosa e qui tutte le cose preziose vanno a

una stronzata? Ma sono le mie stronzate e Lui

i morti, i santi, le croci e quella musicaccia

rotto... ¶ E Mara, perché le madri poi vedono giusto

Respira profondo e non le va più di andare

si riappiccica alla finestra. ¶ Le nuvole hanno iniziato a

todo adentro de mì ¶ Le gocce corrono lungo la

occhi si perdono fra le luci rosse e i

i cuscini, scivola fra le tende, striscia lungo i

ancora impolverato di bianco. ¶ Le membrane nere si gonfiano

Tumb Tumb Tumb ¶ E le sembra di essere l

che come un vortice le percuote lo stomaco e

e lo avvolge con le labbra, calde. Mentre la

stacca con delicatezza e le appoggia la capsula sulla

che si alza, porta le mani ai fianchi e

quando gli ha consegnato le chiavi del suo ufficio

sporco avrebbero potuto fermargli le visioni che sarebbero arrivate

ce la fanno più, le gambe dure come bastoni

queste notti infinite, dove le visioni compaiono sul soffitto

ad Antonio gli tormenta le budella. ¶ Le visioni non

gli tormenta le budella. ¶ Le visioni non si fermano

di Leida, sporca. Oltre le sue guance unte e

bianche e dense che le rigano il viso. Le

le rigano il viso. Le immagini arrivano ai confini

la sveglia non segna le 4 e 31. ¶ Quattro e trentuno

candelabri, i santi decollati, le madonne e gli angeli

madre, immaginaria. Compare verso le tre, quando neppure il

di un sudario, unisce le mani, muove lentamente le

le mani, muove lentamente le labbra. Il brusio prende

e invade la casa. Le parole si materializzano e

tutto l'appartamento e le vede persino comporsi: - Ave

l'edicola fa caldo. Le pagine patinate si appiccicano

per lui col cavolo le avrebbero dato licenza e

una vedova... ¶ Che sono le frasi che a una

momento che gli mancarono le parole e i pensieri

pane, via la pasta, le merendine, i dolci, i

medico dietologo che tutto le aveva spiegato senza bisogno

Getsemani, si sa che le cattive notizie volano rapide

passa alla seconda e le tubature reggono sino a

che deve puntare verso le scale. Più sicure di

se è nuova, non le farebbe male. Spinge il

e si tengono per le mani neanche fossero bambini

conosce. E gli tremano le mani e la sua

che malauguratamente voleva lavarsi le mani proprio in quel

e iniziano a scattarsi le foto. Poi salta fuori

con il capitone fra le cosce in un gioco

morto stecchito - è rizzare le spine della schiena. Così

di partenza, bruciato, con le mosche che gli gironzolavano

l'orchestrina che suona, le canne di bambù e

canne di bambù e le bocce di petrolio che

zen, i parcheggiatori avranno le loro difficoltà. Sono più

presi cinque, quelli con le facce meno da buzzurri

e mattoni. ¶ In passato le sue feste erano un

colleghi, questi colleghi, e le loro mogli, e tutta

occhio di un marito le può distinguere. ¶ Hanno i

svettare, un po' sopra le altre, che è sempre

la catenella - oro come le scarpe - del perizoma. Carinissimo

Secondo gli umori e le opportunità. ¶ Solo Renzo, non

Mario, sa dove stanno le differenze: Margherita e Celina

settimana prossima. Né con le loro mogli, donne-ragazze

Uomini e donne con le loro debolezze. Ed è

lui ha fatto breccia. Le debolezze. ¶ - Signore, champagne? ¶ Avrebbe

essere nuovamente razziatore fra le uova: qualcuna da rompere

il deserto preispanico che le torce illuminano a malapena

Celina, la cognata, e le amiche in visita guidata

il suo profumo. E le si avvicina lento. Intuisce

dolce del suo alito. Le poggia le mani sui

suo alito. Le poggia le mani sui fianchi, e

non stesse attendendo altro. Le poggia le labbra sul

attendendo altro. Le poggia le labbra sul collo e

labbra sul collo e le fa scivolare sull'orecchio

e lunghi che mai. Le sopracciglia più arcuate, i

trovare tua madre e le tue zie. ¶ Se in

mica le guarda solo. Le studia anche, dialogo per

Sfrega Antonio così oltre le macchie di sudore se

il nervoso. Che magari le madri hanno sempre ragione

a immaginare se per le orecchie una volta, una

bacia sulle guance umide, le accarezza i capelli, le

le accarezza i capelli, le sussurra qualcosa e si

porta i libri e le dispense e qualche volta

porta la burrida con le noci. ¶ Un sospiro ed

sistemare nel retro, per le rese. ¶ - Ti scazza se

magari puoi venire... magari le piace pure e ci

a sudare e sente le gocce che gli corrono

Calmo, anche se ha le bisce e le vipere

ha le bisce e le vipere nelle budella, anche

Cento metri: prepararsi con le chiavi. Infilare la mano

a vetri. Decidere, mentre le serpi stanno tagliuzzando i

dietro, perde la coincidenza, le portine d'acciaio si

chiudono sul suo muso, le sue zampe posteriori scivolano

non si perde, ritrova le coordinate, quasi l'assetto

assetto e svolta verso le scale che macina con

scale che macina con le sue gambette corte, con

ora dopo, a scardinare le portine, lui - a questo

ribasso) ¶ Quando i carabinieri le hanno buttato giù la

verità della giustizia non le è mai importato più

sentire: "... associazione a delinquere..." ¶ Le hanno messo la casa

portato via il marito. ¶ Le hanno messo i sigilli

capelli in casa con le altre. Una volta alla

del vetro del parlatoio le altezze si perdono. Alla

sulla pelle. Elena che le piace farsi chiamare Velena

solitudine. ¶ Elena Velena con le storie di cristi e

e non avrebbe neppure le unghie laccate a morto

questo Velena, che per le fantasie aveva sempre avuto

avuto un'incantevole propensione. Le fantasie fra lei e

sul balconcino ci sono le formiche che hanno fatto

dietro i nostri vasi. ¶ Le formiche montanare, due piani

un formicaio scavato fra le crepe di mattoni vecchi

sicuro. ¶ - Che c'entrano le formiche? ¶ - C'entrano, c

numero due è: guardarsi le spalle. Sempre. ¶ E le

le spalle. Sempre. ¶ E le era sembrato di aver

non capirsi, a osservare le prime rughe, la bocca

cifre e nuovi incubi. Le mani corrono lungo il

turno. Velena, frangia che le pizzica le sopracciglia arcuate

frangia che le pizzica le sopracciglia arcuate, sta alla

a mezzanotte, poi Desirée le dà il cambio. ¶ Con

non vuole arrivare e le viene pure un formicolio

il padrone di casa le ha lasciato senza vergogna

i fornelli esausti. E le viene una rabbia a

a dire Desirée che le aveva dato il cambio

che scendono dal soffitto, le croci, i candelabri, i

per cento, temperatura sopra le massime stagionali) ¶ Le lamiere

sopra le massime stagionali) ¶ Le lamiere lucide brillano sotto

grossi, riescono a sopportare. ¶ Le auto blu, accatastate oltre

solita sceneggiata al seguito. ¶ Le carrozzerie emanano caleidoscopi, riverberi

impossibile. ¶ Gli occhi lacrimano, le pupille soffrono. La carne

ogni forza mentre scalda le orecchie. ¶ * * * ¶ I tiratori scelti

un brutto odore. Pessimo. ¶ Le saline e lo stagno

e con loro tutte le carogne che ci sono

come prima. ¶ Ora, con le anime e le ombre

con le anime e le ombre, riemerge la croce

Mica d'inverno, con le mareggiate di febbraio e

Viene alla luce, come le cose peggiori di questo

bolle e con lui le teste, gli animi di

affiorano i mostri e le ombre. ¶ Come sempre accade

racchette. I tuffi e le risate, le parole crociate

tuffi e le risate, le parole crociate e gli

che rimbalzano impazziti fra le inferriate e mostrano rabbiosi

prima di buttare giù le veneziane - leggere in carta

sporcare il pavimento e le loro scarpe. Piccole gocce

disperato, gli occhi dilatati, le mani sulla bocca. ¶ Si

quelle poche parole che le sono uscite come bollicine

cucina e magari anche le scarpe... ¶ Perché, Antonio, non

so che di sudore, le scarpe poi diosanto... ¶ Fare

non ti metti mai le mutande sotto quando vai

squadra di rugby e le trasferte fino in Sicilia

ha avuto da ridire. ¶ ... le macchinette elettriche... ¶ Benito si

potrà brillare di tutte le riviste appese con le

le riviste appese con le mollette ai ferri e

il suo Andò... e le sue manie di grandezza

azzurro brillante che separa le due ville. Un gioco

che si insinua fra le due case strisciando sul

capelli lisci e battendo le ciglia. ¶ - Lo yin e

voleva sapere di sfidare le leggi della gravità ma

signori Orrù. ¶ E qui le mogli si erano strette

gli occhi avevano brillato, le mani si erano unite

avevano ammirato con attenzione le due ville tonde in

sauna in scala ridotta, le loro automobiline sui vialetti

in avanti. Aveva aperto le braccia come un direttore

chiara natura messicana preispanica. ¶ Le parole seguivano l'estensione

gli era scivolato lungo le guance. ¶ Ormai la villa

più di un anno. Le passeggiate nel giardino zen

preispanico, la piscina tropicale, le palmette e i sassolini

ciurma, ma che dietro le sbarre sarebbe stato un

tempo di farvi spuntare le ali e vi cederò

faccenda su cui spendere le energie e dedicare progetti

della giornata il marito le passa seduto dietro una

suo capo... ¶ E lei le commediole alla tv mica

commediole alla tv mica le guarda solo. Le studia

Garao. ¶ - E mo' chi le ha detto come mi

Apri, chiudi, conta, controlla le borse. Ma questo no

e del porto con le barchette. Che c'era

Mara esce dal carcere, le gambe non la reggono

di piovere. ¶ Si sente le gambe gelare e tutto

nella testa gli rimbombano le parole del maresciallo. - Signora

ragazza che all'uscita le ha pure stretto la

stretto la mano e le ha detto: - Mi dispiace

al colle dove già le guardie ridevano alle sue

con il cambio stirato, le sigarette, polpettone e sformati

sua glaciazione. E non le va di rivedere il

primo bacio, l'ultimo, le promesse, i progetti insieme

bancone. Una beffa per le risate di quattro ubriaconi

Non toccare nulla, nulla. Le ho detto. ¶ Li sento

Getsemani, all'edicola. Fra le strade di questi due

su se stesse come le anime di questi miei

sentire Armando Pellecchia con le sue asinate: - Se un

restare un'eternità fra le fiamme o i tizzoni

peccato ma sconfinano oltre le catalogazioni fatte quando a

ai ceppi di tutte le altre piante maligne. ¶ Così

coscienza o forse no. ¶ - Le radici del tradimento, avvocato

loro non sarebbero qui le sue perdute anime. Amicizia

chiuso così e non le ho aggiunto che è

e magistrale, ora che le storie si sono finalmente

la cosa va per le lunghe, che se si

fa quello che più le garba. Ma non la

ognuno il suo. Perché le vite sono state diverse

sono state diverse e le sensazioni anche. Non ci

acqua e felicità. ¶ Sono le dieci del mattino e

bar di La Palma le sedie sono intrecciate di

lascia i segni e le fa sudare. A volte

fermo, non pesca fra le file di dischi neri

e i suoi avventori. ¶ Le ragazze hanno gonne corte

che servono per tenere le distanze quando il ritmo

almeno la fibbia tiene le ultime distanze perché il

il cinema gratis e le avventure per lasciare con

sono girati tutti, che le donne erano tutte vestite

il juke-box e le sue luci colorate riposano

piccoli e affilati, con le smerigliature fini e una

e i suoi amici, le stesse maglie in ciniglia

canneti ci hanno perso le ginocchia e una maniera

musica aprisse e chiudesse le trasmissioni di Radio Botteghe

Botteghe di Getsemani. Su le saracinesche, giù le saracinesche

Su le saracinesche, giù le saracinesche. ¶ Questa musica che

acqua è filtrata oltre le saracinesche e non c

un pantalone nero che le parte da sotto la

spacco dietro. ¶ *** ¶ - Sei bellissima, - le ha detto Velena mentre

ha detto Velena mentre le scioglieva i capelli e

scioglieva i capelli e le ha stretto sul collo

La camicia, i pantaloni, le scarpe, persino il cappotto

queste divinità indiane, fra le statuette di donne con

nulla perché Efrem ora le offre un altro bicchiere

offre un altro bicchiere, le chiede se preferisce spostarsi

che Efrem ritorni e le allunghi un'altra cannuccia

pastosa che mai e le parole vanno a spasso

né qualità, figurati poi le capacità... ¶ Mara muove la

buona moglie che fa le cose di una buona

ha tutte e due le mani che smezzano l

per farmi spazio? Non le rinnovano il contratto perché

la buttano fuori, anzi le cercheranno un posto più

dirle tutto prima che le arrivi la mazzata. Ma

io vado lì e le spiego tutto, alla mia

Mara. ¶ - Bevi che hai le labbra secche. ¶ - Sì è

hai proprio ragione, ho le labbra secche. ¶ E gli

E riprende a muovere le mani. ¶ - E allora questa

abbraccia, poi come giro le spalle se ne va

farle da sicario... ¶ Efrem le versa un altro bicchiere

fanno ricercatrice, bene allora le sue dimissioni sono sul

una cosa che non le dispiace e le sembra

non le dispiace e le sembra pure di aver

esagerato con quello che le ha infilato nei bicchieri

molto nuvoloso, pesanti rovesci) ¶ Le sedie sono dure e

via d'uscita. ¶ E le scritte sono rimaste lì

non ci sono più le bandiere rosse fuori a

divorzio, tutela e normativa, le insufficienze del codice. ¶ E

Di felino ha solo le unghiette, un po' lunghe

tormentarlo. ¶ - Dai Gatto, raccontaci le tue avventure... ¶ E lo

quasi piagnucola e incassa le spalle sul collo. ¶ - Non

e chi si mangia le unghie. Lo spettacolo è

Gatto. ¶ Il circolo batte le mani, svogliato, qualcuno sì

non farsi più vedere. ¶ - Le aveva detto: "Cara, vado

vuol dire apre tutte le porte e io di

re imperatore. ¶ - E allora le dice: "Cara, vado per

c'era e lui le ha pure lasciato il

lui la bacia e le accarezza la pancia e

accarezza la pancia e le bacia la pancia oramai

oramai bella tonda che le pance tonde, lo sapete

Pellecchia Lotar si porta le mani al viso in

ripensare su quando sganciare le azioni. Seduti uno di

sa ma ha aperto le paratie di un fiume

la sua ortodossia e le sue eresie, ha creato

Voi chiii? ¶ Bullone ha le guance che sono tizzoni

il posto da moderatore. Le urla si sentono oltre

Professò. ¶ - Ti faccio io le mie scuse. ¶ E giù

del suo ruolo. Ma le voci, ormai tutti in

la voce grossa. ¶ - AMICI... ¶ Le voci si riducono a

in silenzio. ¶ - Sono quasi le undici... ¶ E tutti si

direi domenica sera, dopo le partite. Sì domenica dopo

partite. Sì domenica dopo le partite che ne dite

vuoto sonoro. Ha teso le orecchie e ha fiutato

tanfo macilento dello stagno, le carcasse macerate al sole

che si sente fra le strade di Getsemani dove

oltre il nastro e le transenne. Un suono inconfondibile

ha fatto arretrare oltre le finestre e i balconcini

l'auricolare gli desse le coordinate e una spiegazione

pesanti, che hanno lasciato le tracce sul terreno e

darsela è tornato indietro... ¶ Le rughe che sono i

Elena ¶ (dicembre 2004, temperatura sotto le minime stagionali, rovesci a

qualche auto azzurra e le guardie in divisa. Quando

la piccola gonna scozzese, le doc martens ma la

e portata via con le sirene mute. La Misericordia

dalle finestre hanno levato le maniglie. E il perché

dispari, vero? ¶ Ed Efrem le aveva detto di sì

stanza numero 3, numero 3. ¶ E le aveva mentito e lei

guardano e si scambiano le prime parole. Inizia sempre

spallucce. ¶ - Ho fatto tutte le analisi, speriamo bene. ¶ Poi