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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

concordanze di «le»

nautoretestoannoconcordanza
1
1796
siffatte porcherie ¶ s’empieron le mogolle gallerie. ¶ Né tai
2
1796
a Caracora a far le prostitute ¶ sen vanno, o
3
1796
e aggiunge alfin che le scienze e l’arti
4
1796
immensa ¶ i stranieri lavor, le masserizie; ¶ ordin promulga, erge
5
1796
tempi il provvido destino ¶ le ne offerse una bella
6
1796
la lingua e articolar le dita; ¶ ma vedendolo far
7
1796
dita; ¶ ma vedendolo far le cose istesse ¶ e lo
8
1796
affari! ¶ Or gli onori, le cariche e gli offici
9
1796
offici ¶ son tutti fra le man de’ secolari; ¶ or
10
1796
Santa Sede. ¶ Ma risposto le fu da Federico ¶ ch
11
1796
in Mogollia quel che le piace ¶ e lasciar gli
12
1796
sciocca, ¶ parla, né se le può turar la bocca
13
1796
talor vanno a finir le imprese ¶ a cui precede
14
1796
concesse ¶ e ne ammirò le debolezze istesse. ¶ CANTO VIII
15
1796
gran pellegrinaggio ¶ e destinò le dame e i cavalieri
16
1796
e il fasto. ¶ Fra le più ragguardevoli persone ¶ trascelse
17
1796
regola e guida, ¶ e le urbane milizie Azum governa
18
1796
da molti udito ¶ che le dicea: «Chi t’ha
19
1796
ha gli elmi e le corazze e i scudi
20
1796
rivoluzion famose e conte: ¶ le dee Catuna il trono
21
1796
avea tal conoscenza ¶ che le peccata conosceane al polso
22
1796
di Mogollia. ¶ Indi seguian le nobili donzelle ¶ dentro i
23
1796
e altre matrone ¶ con le donne di camera e
24
1796
donne di camera e le ancelle ¶ per li servigi
25
1796
carra cogli attrezzi e le bagaglie ¶ e guatteri e
26
1796
in man lungh’aste, ¶ le sciable al fianco e
27
1796
molle, ¶ né può soffir le attrocità mogolle. ¶ Che se
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1796
gran cittade, ¶ per compiacer le curiose genti ¶ per le
29
1796
le curiose genti ¶ per le più popolose, ampie contrade
30
1796
a passi lenti, ¶ mentre le regie bande e piazze
31
1796
marcia, ¶ colle piffere sue le orecchie squarcia. ¶ Fin dall
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1796
per villaggi ella iva, ¶ le festose donzelle alle finestre
33
1796
boscherecci pifferi mogolli ¶ fanno le valli risuonar e i
34
1796
e dei cavalli ¶ sotto le carra insiem li attacchi
35
1796
gran convoglio accampa: ¶ veglian le guardie intorno e fan
36
1796
l’orde calmucche e le mogolle, ¶ a cui di
37
1796
prega e offizia. ¶ Gialle le cappe son che dalle
38
1796
lor cappelli e gialle ¶ le cintole che stringonsi al
39
1796
stringonsi al giubbone; ¶ gialle le tante son picciole palle
40
1796
interior s’ammette. ¶ Altri le corde a i grossi
41
1796
o sargia o canne ¶ le miserabilissime capanne; ¶ altri i
42
1796
e carponi entrar come le serpi? ¶ Ma il fanatico
43
1796
sentieri, ¶ senza che occhio le veda, orecchio le oda
44
1796
occhio le veda, orecchio le oda, ¶ passan dai monasteri
45
1796
sensi estratte e estatiche le rendono. ¶ Sieguono i ratti
46
1796
Sieguono i ratti allor, le visioni; ¶ le profezie, gli
47
1796
ratti allor, le visioni; ¶ le profezie, gli oracoli s
48
1796
I Galli ebber così le druidesse; ¶ così l’Etrusco
49
1796
al sole ¶ e ondeggian le mogolle banderuole. ¶ In oscur
50
1796
obblio profondo ¶ ignote giacquer le tribù mogolle ¶ infin allor
51
1796
regni d’Asia e le fe’ note al mondo
52
1796
per fine voluttà montar le piacque ¶ le navi allor
53
1796
voluttà montar le piacque ¶ le navi allor che si
54
1796
e sempre o fra le donne o in ozio
55
1796
v’era un imbroglio. ¶ Le navi ove non son
56
1796
Pria però di spiegar le vele al vento, ¶ dispensaronsi
57
1796
e spavento, ¶ e van le navi ove le porta
58
1796
van le navi ove le porta il vento. ¶ Altre
59
1796
e altre, ch’ebber le stelle meno avverse, ¶ dopo
60
1796
colà nemiche genti ¶ ardean le case e distruggean gli
61
1796
scampar, l’onde e le sirti, ¶ fe’ a ciaschedun
62
1796
si spese, ¶ e invan le sue mercedi, il suo
63
1796
Ponente lesserne il diario ¶ le credean feste per felici
64
1796
periglio ¶ e s’obbliar le avversità passate, ¶ con cor
65
1796
suol muovere e guidar le menti umane ¶ il giudizio
66
1796
male: ¶ varie ne fur le opinioni e incerte. ¶ Qualche
67
1796
e letti ¶ ne adornaron le stanze e i gabinetti
68
1796
li toglie per ornar le mura ¶ di ricche stoffe
69
1796
e la polvere e le tarme ¶ rodon le dorature
70
1796
e le tarme ¶ rodon le dorature e i fogli
71
1796
astri ¶ si solean preferir le barzellette; ¶ e perciò scrittorelli
72
1796
perciò scrittorelli e poetastri ¶ le notizie tirar dalle gazzette
73
1796
corvi onde son piene ¶ le boscaglie di Pindo e
74
1796
ogni intorno ¶ di Pindo le fameliche cicale ¶ che all
75
1796
da chi ne ascoltai le prime nuove. ¶ Qual piacer
76
1796
I devastati regni e le ruine ¶ vidi delle città
77
1796
celebravansi i vesperi e le messe. ¶ E poi gli
78
1796
Carpin: «Sta benissimo; e le spese?» ¶ «Le spese» ei
79
1796
benissimo; e le spese?» ¶ «Le spese» ei ripigliò «Farolle
80
1796
e color vari ¶ giusta le varie lor religioni ¶ e
81
1796
paradiso. ¶ Quattro torzon tengon le corde e gli occhi
82
1796
Nunzio apostolico ¶ cantando vien le litanie de’ santi; ¶ e
83
1796
quivi colle solite etichette ¶ le consegnò le sue credenziali
84
1796
solite etichette ¶ le consegnò le sue credenziali ¶ munite di
85
1796
che i codici e le pelli avean recate, ¶ in
86
1796
il borsel, spesse fiate ¶ le ricerche medesime facea. ¶ Tastò
87
1796
sortito da baratri infernali, ¶ le stragi ed i crudeli
88
1796
è il vizio e le virtù precarie. ¶ Ma dove
89
1796
in mostra per bear le ciglia ¶ sulle fisonomie della
90
1796
l’epoche illustri e le persone e i fatti
91
1796
pingendo Catuna il crin le cinse ¶ di verde alloro
92
1796
si pinge Alcide: ¶ Gloria le addita il bel sentier
93
1796
onore, ¶ quel del piacer le accenna Amore e ride
94
1796
l’una l’alma le accende e l’altro
95
1796
alfin decide; ¶ e spalancar le cosce e por si
96
1796
Geni la famiglia ¶ chi le tiene la staffa e
97
1796
gettansi, e ovunque van le larve orrende ¶ seccan l
98
1796
seccan l’erbe e le piante in sulla via
99
1796
per tal guisa raggirò le cose ¶ da sedur l
100
1796
a usar che Dio le ha posti in mano
101
1796
d’umanità, del quale ¶ le materne sue viscere son
102
1796
sen giva a ritrovar le piume, ¶ né levavasi infin
103
1796
del mondo, ¶ mentr’ei le carte in man tiene
104
1796
con satolle ¶ fauci trae le lungh’ore in ozio
105
1796
e con altura ¶ suggerì le parole e il sentimento
106
1796
intese ¶ per voi fur le lor cure a più
107
1796
ponea quel bue ¶ fra le pubbliche rendite e le
108
1796
le pubbliche rendite e le sue. ¶ La cassa che
109
1796
il sindacato ¶ per scoprir le colpevoli persone, ¶ sì general
110
1796
progettisti ¶ immaginar, per riempir le casse, ¶ e su gli
111
1796
giogo e quei che le novelle ¶ gravezze alla miseria
112
1796
e di sorte miglior le vane e belle ¶ lusinghiere
113
1796
saccheggiar si pose, ¶ devastò le campagne e arditamente ¶ nel
114
1796
occulto; ¶ onde nessun dentro le proprie mura ¶ il ben
115
1796
l’Impero e fuora ¶ le militari forze eran disperse
116
1796
anni pien, tutte rimembra ¶ le antiche imprese, e par
117
1796
opporlo a Turcan tosto le sembra, ¶ e far glien
118
1796
accettò l’impresa e le rispose: ¶ «Poiché nel ballo
119
1796
ella sarebbe ¶ a renderne le grazie al Fo vivente
120
1796
recate di sua man le offerte in voto. ¶ Intanto
121
1796
e quei che per le vie vendon le acerbe
122
1796
per le vie vendon le acerbe ¶ frutta e i
123
1796
comune il cibo e le bevande ¶ e coi porci
124
1796
e com’ei volle, ¶ le natie conservò vesti mogolle
125
1796
fisonomia s’accorda, ¶ e le lor fogge e costumanze
126
1796
o di calzetta ¶ fascian le gambe con feltro e
127
1796
cade la gragnuola, ¶ che le campagne devasta e desola
128
1796
spande il sangue e le cervella ¶ e lascia avvolte
129
1796
lascia avvolte ai sterpi le budella. ¶ Ebro e a
130
1796
avea di bei color le gote. ¶ Misero, a cui
131
1796
sprezzato avea per inseguir le fiere. ¶ Or tratta l
132
1796
il cimiero ¶ e sprigionò le chiome incolte e sparse
133
1796
destrier, che colla zampa ¶ le calpesta e sfracella il
134
1796
suol lo stese. ¶ Corser le schiere allor: l’una
135
1796
in piè sorto, ¶ per le pendenti redini afferrato ¶ destrier
136
1796
averno e seco ¶ trasse le Furie d’uman sangue
137
1796
guardo orribil, bieco. ¶ Fra le accanite schiere erra e
138
1796
dal cielo amico: ¶ tanto le passion del cuore umano
139
1796
vittrici alfin d’Apua le truppe, ¶ che del rozzo
140
1796
e senza guida, incolla ¶ le necessarie sue bagaglie e
141
1796
eran stati innanti; ¶ ma le persone più spedite e
142
1796
campi e per entro le foreste ¶ sparsa era di
143
1796
L’orrenda lue per le città s’aggira ¶ e
144
1796
vari e molti. ¶ Per le vote contrade ivano a
145
1796
piaceri ¶ nomò fra tutte le classi mogolle, ¶ che vendettero
146
1796
il sol favor distribuì le zone, ¶ a quella singolar
147
1796
oltre ogni modo adorna. ¶ Le astronomiche bestie eranvi sparse
148
1796
orlo di rubin che le contorna: ¶ vedi il toro
149
1796
nuovo i principali emblemi. ¶ Le donzelle di corte e
150
1796
donzelle di corte e le matrone ¶ tutte allor se
151
1796
sulla lor persona ¶ tutte le gioie avean della Corona
152
1796
ai romorosi musical fracassi, ¶ le genti fur per regio
153
1796
maghi si radunano e le streghe. ¶ L’acutissimo sibilo
154
1796
tigri e di leon le streghe e i maghi
155
1796
che sui venti e le procelle ¶ vengono traversando e
156
1796
osceni esecrabili tripudi, ¶ dopo le abominevoli vivande, ¶ fra l
157
1796
gli infernali drudi ¶ sieguon le nozze e l’union
158
1796
tali. ¶ Non conosceano ancor le differenze ¶ di nobile o
159
1796
nomade e selvaggio, ¶ contro le non men rozze orde
160
1796
men rozze orde vicine ¶ le reciproche stragi e le
161
1796
le reciproche stragi e le rapine. ¶ Se alcun per
162
1796
essa acquistò il Mogol le prime idee ¶ del feudal
163
1796
gli aurei cordoni e le tracolle ¶ e i fregi
164
1796
onor si stampa; ¶ allor le gentilizie armi mogolle, ¶ la
165
1796
il pin che avvampa, ¶ le tre stelle, i tre
166
1796
stelle, i tre fior, le tre cipolle, ¶ il leon
167
1796
e il toro ¶ e le tre teste e la
168
1796
al vero; ¶ quindi contro le drude e le consorti
169
1796
contro le drude e le consorti ¶ l’abominevol trattamento
170
1796
l’abominevol trattamento fiero, ¶ le violenze e i procurati
171
1796
gli aurei cinti e le gemmate spade ¶ ove onorevol
172
1796
sol l’accesso ¶ e le insegne maggior di nobiltade
173
1796
prostitute femmine venali, ¶ e le nefande scuole e i
174
1796
serve il destino, ¶ e le febbri obbediscono e la
175
1796
alle grandi catastrofe intervenne. ¶ Le croniche segrete e scandalose
176
1796
molti divenner sospettose ¶ e le sue droghe e li
177
1796
scarica, ¶ che scialacquate ha le sostanze tutte ¶ in crapule
178
1796
angustie estreme, ¶ dell’industria le vie tentar gli giova
179
1796
avea dell’arboscel chinese ¶ le aromatiche foglie; e tè
180
1796
il color, il pel, le chiome, ¶ l’abito, li
181
1796
lasciar vuoi ¶ me fra le insidie avvolto e fra
182
1796
Di contrabandi passin pur le some, ¶ che ove parla
183
1796
E rivolgendo alla città le ciglia, ¶ «Scuoter» dicea «La
184
1796
superba reggia. ¶ Ecco squarcian le nubi il fosco velo
185
1796
grandi Imperi e dome ¶ le monarchie famose; ella devasta
186
1796
lor nume a lei le genti insane ¶ scannan sull
187
1796
ed abborre. ¶ Queste son le Tesifoni e Megere ¶ uscite
188
1796
dalle tartaree porte; ¶ queste le più spietate e le
189
1796
le più spietate e le più fiere ¶ ministre inesorabili
190
1796
della fulminea spada ¶ e le grand’ali al tergo
191
1796
Sodoma il delitto ¶ e le cittadi in cenere converse
192
1796
sdegno a lui commette ¶ le grandi formidabili vendette. ¶ Al
193
1796
i rimproveri acerbi e le ceffate. ¶ Ma come ognor
194
1796
la strana ¶ smorfia eccitò le risa in chi la
195
1796
e di rose! ¶ Tosto le gemme preziose e rare
196
1796
onor di corte ¶ e le marche d’onor più
197
1796
e dei pubblici affar le seccature; ¶ voi, che gli
198
1796
fu necessario ¶ che per le man di Toto il
199
1796
quel mattin deporre ¶ volle le gravi cure e intorno
200
1796
e intorno a lui ¶ le gemme in vaga simmetria
201
1796
è un breve passo. ¶ Le dame contemplavano Tommaso ¶ e
202
1796
non mi fan piacer le membra flosce». ¶ Tal altra
203
1796
buono». ¶ Veggonsi intanto aprir le interne porte, ¶ e impor
204
1796
abbigliamenti ¶ del corteggio real le prime scorte. ¶ Il passo
205
1796
scorte. ¶ Il passo apron le ruvide insolenti ¶ guardie e
206
1796
omaggi a Turachina. ¶ Cangiaron le lor vesti esteriori, ¶ sostituendo
207
1796
tane nutriti e fra le selve, ¶ più che all
208
1796
interi polli e intinservi le dita, ¶ e imbrodolar colle
209
1796
badi ai lor fatti ¶ le forchette intascarono e i
210
1796
per più mesi ¶ magnificar le pubbliche gazzette ¶ l’ambasciata
211
1796
d’Armida in fra le braccia, ¶ e somigliato Armida
212
1796
te l’Asia ritrova: ¶ le eccelse imprese tue stupida
213
1796
schivar tutti i pensier, le pene ¶ e dei ministri
214
1796
Ma dopo il desinar le calide ore ¶ dirvi non
215
1796
pellegrino ¶ ito per visitar le Terre Sante, ¶ che per
216
1796
ritorti armonici metalli ¶ e le sonore corde alzan concento
217
1796
rozzi antichi duci e le lor donne, ¶ che diresti
218
1796
danzar gli orsi e le monne. ¶ Poi le giovani
219
1796
e le monne. ¶ Poi le giovani spose e le
220
1796
le giovani spose e le zitelle ¶ che han già
221
1796
cert’isole lontane ¶ e le conquiste sue poscia distendere
222
1796
la campanella ¶ ed aprì le pupille sonnacchiose, ¶ ed otto
223
1796
intorno della gola, ¶ chi le brache gli pon, chi
224
1796
brache gli pon, chi le calzette, ¶ chi le pianelle
225
1796
chi le calzette, ¶ chi le pianelle e chi la
226
1796
regni e di città le ricche spoglie, ¶ l’opre
227
1796
gli aurei palchi e le marmoree soglie, ¶ e di
228
1796
coperti i pavimenti e le pareti. ¶ Vasi di mineral
229
1796
unguenti ¶ ebbe per profumar le membra e il crine
230
1796
un grand’inchino, ¶ come le spiche al cominciar di
231
1796
in schiera ¶ russa per le anticamere e sbadiglia; ¶ v
232
1796
lor se ne chiudono le porte, ¶ son come pesci
233
1796
sedia ancor disteso ¶ per le risa potea parlar appena
234
1796
soffrì di quell’altero ¶ le parole superbe, imperiose ¶ ed
235
1796
gioco, ¶ e offrian sovente le due coppie unite ¶ duplice
236
1796
stan due donzelle, ¶ nude le braccia e il petto
237
1796
fisseriansi impunemente in quelle ¶ le pupille più austere e
238
1796
gli adetti sol, solo le adette ¶ ai gran misteri
239
1796
e splendidi equipaggi ¶ per le pubbliche vie ei si
240
1796
Stato, ¶ e si torran le norme ed i modelli
241
1796
region, d’onde bandite ¶ le leggi son di gentilezza
242
1796
ignote ¶ di civil società le costumanze, ¶ la musica, la
243
1796
musica, la comica e le danze? ¶ Ma grande è
244
1796
me, se la Sovrana ¶ le fa la levatrice e
245
1796
gian per que’ viali ¶ le donne, i cavalier, gli
246
1796
offiziali. ¶ Tommaso allor chiedea: «Le vicendevoli ¶ che fra i
247
1796
la facil compiacenza e le amorevoli, ¶ lusinghiere, opportune espressioni
248
1796
piacevoli, ¶ gli ossequi e le cortesi attenzioni ¶ e ciò
249
1796
suole; ¶ e perciò, se le idee, se ogni atto
250
1796
né di donna europea le grazie e il vezzo
251
1796
acquista, come ne veggiam le prove, ¶ più fino e
252
1796
e alla fin fin le femmine ancor quivi ¶ alla
253
1796
galanteria sembran proclivi. ¶ Ma le ritiene certa timidezza ¶ ch
254
1796
e sempre attenti son le più eleganti ¶ i primi
255
1796
specchio avanti ¶ soglion passar le mattinate intiere; ¶ ma se
256
1796
che sublima i pensier, le idee, gli affetti ¶ e
257
1796
e nelle selve ¶ mansuefar le più feroci belve; ¶ se
258
1796
ed ingannevoli artifici, ¶ tutte le asprezze e le sevizie
259
1796
tutte le asprezze e le sevizie tutte ¶ usan contro
260
1796
sevizie tutte ¶ usan contro le vittime infelici. ¶ Talor di
261
1796
di ricchi don carcan le putte, ¶ vani che sotto
262
1796
infame e pubblico castigo ¶ le nobili matrone espose, e
263
1796
eroina mirabile, eminente, ¶ che le redini ha in man
264
1796
sana ¶ economia ne regola le tasse, ¶ né provvidenza, onde
265
1796
all’avanie pretendi, ¶ invan le sacre leggi implorar vuoi
266
1796
poi sì male. ¶ Pur le gabelle e i dazi
267
1796
vicin lago in traghettar le barche ¶ perir io vidi
268
1796
a estrarre ed introdur le merci. ¶ Ma s’hai
269
1796
questi lochi ¶ e che le cose ben addentro annasa
270
1796
dovere». ¶ Così dicendo per le vie più corte ¶ tornaro
271
1796
trattò da amica. ¶ E le due putte che con
272
1796
son che per timor le chiappe ¶ a entrambe intanto
273
1796
amor facilità concede. ¶ Or le tre vaghe giovani sorelle
274
1796
e brutto. ¶ Poi disse: «Le più vili e scellerate
275
1796
potrebbe andare ¶ smarrito per le vie di Caracora. ¶ Ragionando
276
1796
nella tenace idea, ¶ e le ascoltate e le vedute
277
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e le ascoltate e le vedute cose ¶ tutte pareano
278
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e perfetti ¶ pendon sopra le vasche e col riflesso
279
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questo foglio ¶ e tien le mie parole in mente
280
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e compiacere e prevenir le dame». ¶ Quindi con volto
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ed ei ¶ profondissimamente se le inchina ¶ ed il foglio
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inchina ¶ ed il foglio le diè di Toctabei. ¶ Ella
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e mentr’ei se le avvicina ¶ con maggior agio
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fra lui, per tutte le ragioni, ¶ e lo svogliato
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Catuna, un tal ghignetto ¶ le fe’ Turfana, ch’ella
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e sublime ¶ sorte gettò le fondamenta prime. ¶ Catuna fu
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stupor, per meraviglia, ¶ strinse le labbia ed inarcò le
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le labbia ed inarcò le ciglia. ¶ A Toto giunse
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buoni lombi il ciel le dia ¶ per la felicità
290
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amico, e a me le cose ¶ ch’io veggio
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e trono ¶ accomunar; ma le fallì il disegno. ¶ D
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finché Toto di lei le grazie ottenne. ¶ Costui, geloso
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ad affettata urbanità consagra ¶ le attente cure, e sì
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cangiarsi in varie forme. ¶ Le maritime forze egli governa
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imbelle ¶ il ritorto nasin, le gambe belle. ¶ Muhuli le
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le gambe belle. ¶ Muhuli le geste e i gran
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ministro odi esaltar cotanto. ¶ Le molli piume ed il
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in lui gli spettator le ciglia, ¶ finché un altro
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accompagnano i Grandi e le fanno ala ¶ per l
300
1796
buon sentiero ¶ vide giusta le sue predizioni, ¶ a Tommaso
301
1796
in questo Stato ¶ sono le repetunde e il peculato
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merta ¶ illimitata autorità concede, ¶ le politiche massime sconcerta. ¶ Sotto
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gli usi gentili ¶ e le norme d’agir nobili
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dunque tu, che sai le cose a fondo, ¶ se
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d’ignara gente abbacinò le menti. ¶ Il freddo inver
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ignaro e brutal duce ¶ le vilipese vittime conduce. ¶ Né
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a foco ¶ e usar le crudeltà più atroci e
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io ti dirò che le giornate intere ¶ stansi nelle
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plebee ¶ nobilitar ed ingrandir le idee? ¶ Più d’un
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impressioni tali, ¶ non pria le giuste idee pesa e
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questi inculti popoli feroci, ¶ le maniere inumane e sanguinarie
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così porsi in Tartaria ¶ le romane onoranze in parodia
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lo stil, l’espressioni, ¶ le mode, i lezi ad
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e pratiche sol creder le dei, ¶ che nobil alma
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ha deciso, ¶ a lui le più malvage opere prave
316
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cui la gioventute ¶ apprese le maniere e i sentimenti
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possente all’erta stassi: ¶ le vie gli tronca e
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e i monumenti ¶ e le più belle cose e
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1796
più belle cose e le più rare. ¶ Tommaso osserva
320
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contrasto, ¶ non sdegnano attaccar le magre rozze, ¶ le vecchie
321
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attaccar le magre rozze, ¶ le vecchie mule e gli
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qua l’arti e le dottrine ancora, ¶ acciò gli
323
1796
acciò gli studi e le famose scuole ¶ rendano la
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sia; ¶ e così van le cose in Mogollia. ¶ Quindi
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1796
e parer vuol patrocinar le lettere: ¶ né importa s
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da te stesso ancor le osserverai, ¶ se l’oppressa
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impicchi o strozzi, ¶ se le lor membra pria lacera
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sciolti ¶ che scendon per le spalle insino al podice
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toga, ¶ che arruffate han le barbe ed i capelli
330
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barbare e lontane, ¶ fra le quai non vorrei mandarvi
331
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dritto e del costume ¶ le regole fissar non vider
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e coi propri occhi ¶ le cose come son, com
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vedi e colle man le tocchi, ¶ tu discernere il
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fornirne i teatri e le cappelle». ¶ «Questi» Siven rispose
335
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colla chioccia, allora ¶ corron le fanciullette intorno ad essa
336
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adulte poi, ¶ né più le degnerà de’ sguardi suoi
337
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nelle età passate ¶ offriron le famose crociate. ¶ Spingean torrenti
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i lor domini ¶ e le province d’abitanti vote
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bellici apparecchi ¶ non solo le persone ecclesiastiche ¶ e frati
340
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celle monastiche, ¶ ma persino le donne, i putti, i
341
1796
freno e disciplina; ¶ onde le necessarie conseguenze ¶ fur che
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viver sempre o fra le donne, o in ozio
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1796
la figura e per le sue maniere ¶ acquistossi l
344
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fresco in sulla sera ¶ le donne del Soldano avean
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ir nel giardin sovente, ¶ le potea contemplar liberamente. ¶ Ma
346
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n’è privo ¶ più le cose da lui son
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1796
dilazioni, ¶ della carica tua le funzioni». ¶ Ad un siffatto
348
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e a rallegrarsi ¶ venner le più cospicue persone, ¶ o
349
1796
e il talento ¶ e le altre qualità intellettuali; ¶ mi
350
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prendere? ¶ Coraggio, or via, le lagrime rasciuga ¶ e pensiamo
351
1796
non si saria potuto ¶ le cose esaminar tanto a
352
1796
in quei paesi, ¶ abbandonando le natie contrade ¶ all’orde
353
1796
filosofo a Zelmira ¶ e le diceva: «Il memorabil masso
354
1796
mai voluto insieme unire ¶ le forze sparse e le
355
1796
le forze sparse e le circasse squadre ¶ per ritenere
356
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freno o per punire ¶ le confinanti nazioni ladre? ¶ O
357
1796
in sembiante stavasi costui, ¶ le gran membra appoggiando alla
358
1796
e per raccorre insiem le truppe sparse ¶ venne fra
359
1796
secondò, da buon cattolico, ¶ le mire del roman nunzio
360
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che 1’europea ¶ etichetta e le pratiche eran tali ¶ che
361
1796
dogmatico. ¶ So ben che le son cose e buone
362
1796
circonda ¶ parte distribuì per le campagne ¶ che il Giassarte
363
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parte del Corossan fra le montagne ¶ e del gran
364
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il campo e ripiegar le tende ¶ e porsi in
365
1796
vide in solitudine converse ¶ le città diroccate e ancor
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qual fulmine che lassa ¶ le spaventose tracce ovunque passa
367
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dall’alte vette rimirò le amene ¶ vaste campagne del
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campagne del Caracatai. ¶ Poi le trascorse; e le deserte
369
1796
Poi le trascorse; e le deserte arene ¶ dell’arso
370
1796
mia piva; ¶ tu dettami le belle espressioni, ¶ tu mi
371
1796
e pigro bue ¶ che le brache allacciar per non
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e alla virtù chiudea le porte ¶ ed era il
373
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dar gli possa impaccio ¶ le poneva egli stesso i
374
1796
eran l’anticamere e le sale. ¶ Ma il basso
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1796
assediando il vestibulo e le scale, ¶ insulti e scherni
376
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gran dispregi ingolla; ¶ e le mule e i cavalli
377
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mercanti e d’operai le liste ¶ ancor da lui
378
1796
altri di tirannia sotto le some ¶ gemon, turba negletta
379
1796
saper? Ma un dì ¶ le venne un certo mal
380
1796
li lor gradi e le lor cariche ¶ i personaggi
381
1796
in sulle zucche, ¶ e le dame mogolle e le
382
1796
le dame mogolle e le calmucche. ¶ Batù, che di
383
1796
mattina ¶ la barba e le basette di pel rosso
384
1796
sfregi in sul mostaccio. ¶ Le donne nel vederlo ebber
385
1796
oggi i selvaggi han le lor maghe; ¶ così le
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le lor maghe; ¶ così le nostre monache e badesse
387
1796
e badesse ¶ che ricevon le stimate e le piaghe
388
1796
ricevon le stimate e le piaghe ¶ abbiamo, grazie al
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1796
suoi. ¶ Offrono i genitor le verginelle ¶ per ottener de
390
1796
conventi ¶ entra a istruir le pie donzelle, e mentre
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1796
colui che puote ¶ giunger le fortunate sposalizie ¶ con alcuna
392
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il virgineo fior e le primizie ¶ di prelibar degnossi
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1796
e di suo zelo ¶ le benedizioni attrar del cielo
394
1796
compunge; ¶ perciò divinità fra le profonde ¶ tenebre inaccessibili s
395
1796
e la cole, ¶ e le preghiere e ambe le
396
1796
le preghiere e ambe le man le porge. ¶ Di
397
1796
e ambe le man le porge. ¶ Di Fo la
398
1796
esporvi ¶ la storia e le grandi epoche de’ corvi
399
1796
che spiegando di qua le robust’ale ¶ sovra ogni
400
1796
gl antri cupi, ¶ e le lor tane abbandonando e
401
1796
lettiga accanto ¶ e divoti le tien ragionamenti, ¶ e lo
402
1796
Fo gli omaggi accetta». ¶ Le feron cerchio intanto e
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1796
colle nobil donzelle e le matrone, ¶ nell’opposta monastica
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nell’opposta monastica clausura ¶ le donne di minor condizione
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d’ottime vivande. ¶ Ma le guardie, i staffier, la
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1796
de’ monasteri, ¶ cui mancar le tovaglie e le salviette
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1796
mancar le tovaglie e le salviette, ¶ mancarono i tondini
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1796
e i cucchiai e le forchette, ¶ perché i rapaci
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1796
santuario; e dietro ¶ restar le dame e i cavalier
410
1796
e immagini fallaci, ¶ sì le turbar la fantasia che
411
1796
brigata a cavallo e le mogolle ¶ guardie prima di
412
1796
e in guisa tal le riuscì d’indurre ¶ ciascun
413
1796
di grammatica: ¶ che non le teorie scriva o favelle
414
1796
impegno; ¶ e, per tutte le vie che poté, farse
415
1796
farse ¶ fe’ tutte ritirar le copie sparse. ¶ La perdita
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1796
e far fiorir città, le arti e gli studi
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calcolo, il lor giro ¶ le sette lune appena omai
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distrutto, ¶ sul patrio suol le vincitrici squadre ¶ menò a
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del vicin parto risentì le doglie ¶ ed indi a
420
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Iesucai, che appunto allor le spoglie ¶ fra i suoi
421
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pinte l’ebree ¶ e le chinesi avea, l’inde
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tetri e i baffi, ¶ le tante d’infierir barbare
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d’infierir barbare guise, ¶ le nude braccia di spietati
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e orribilmente intrise ¶ e le misere vittime fra i
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i graffi ¶ o fra le ruote o ancor spiranti
426
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con quei tremendi esempi ¶ le sue donne serbar caste
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importar debbe. ¶ Ella perciò le naturali cose ¶ sempre ai
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il seguito accampò sotto le tende. ¶ La guardia a
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saccheggiando attorno ¶ intanto van le irregolar masnade ¶ e batton
430
1796
proposito: ¶ che sempre fur le brame sue maggiori ¶ di
431
1796
insiem per maraviglia ¶ tese le orecchie ed increspò le
432
1796
le orecchie ed increspò le ciglia. ¶ Ma il senator
433
1796
sprona e impazienza molta ¶ le redini a riprender dell
434
1796
stima fandonie ¶ il visitar le nuove sue colonie. ¶ E
435
1796
s’annida ¶ che momenti le dà tetri, infelici: ¶ poco
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che non lece ¶ giusta le vecchie idee mise in
437
1796
un tempo a far le mosse istesse; ¶ egli addestrolla
438
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sanno e den saper le cose ¶ provan che accuse
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1796
insomma in tutte quante le materie ¶ era pien di
440
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etichette ¶ come su basi le più salde e forti
441
1796
e i principali ¶ tenne le vie più facili e
442
1796
poich’egli, che sapea le cose a fondo ¶ e
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vasi tutti e per le membra ¶ liberamente scorre il
444
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il lasciasser fare. ¶ Per le sue mire, sì diverse
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moltiplicar l’oro e le monete ¶ e che communicasselo
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arte e il mestiero ¶ le trovan cose assai correnti
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utilità supplisce. ¶ E fra le glorie d’Azzodin si
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facea quel Re ¶ non le facea giammai senza un
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sui ¶ e ne imitò le stravaganze istesse: ¶ il giubbon
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1796
giubbon, il turbante e le braghesse. ¶ Giusto è che
451
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è che l’uom le altrui virtudi imiti ¶ e
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1796
i frivoli capricci e le stranezze. ¶ Ma l’uom
453
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lo destina al grande, ¶ le inutil cure in vani
454
1796
aperte auree quadrighe ¶ per le pubbliche vie, sicché ognun
455
1796
la mezza gamba e le scoperte zinne, ¶ le Taidi
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1796
e le scoperte zinne, ¶ le Taidi, le Frini e
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1796
scoperte zinne, ¶ le Taidi, le Frini e le Corinne
458
1796
Taidi, le Frini e le Corinne. ¶ Oh sventurata umanità
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destino del mondo e le vicende! ¶ Ma non perciò
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1796
nobiltà patricia ¶ faceasi por le braghe e la camicia
461
1796
l’ampio domino, e le province intere ¶ smembraro, e
462
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Aleppo. ¶ Avvenne intanto che le nuove tasse ¶ e la
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1796
a libertà congiunta; ¶ ivi le Grazie corrono, e Ciprigna
464
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giovinetti amanti ¶ s’adunan le piacevoli brigate; ¶ ivi le
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le piacevoli brigate; ¶ ivi le cortesie, le danze, i
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brigate; ¶ ivi le cortesie, le danze, i canti, ¶ le
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le danze, i canti, ¶ le celie argutamente immaginate ¶ e
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celie argutamente immaginate ¶ e le amorose poesie galanti; ¶ e
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1796
il tragico coturno e le parole ¶ animar d’affannosa
470
1796
abito, la favella e le maniere; ¶ talor credi veder
471
1796
de’ comuni amici ¶ e le dame di corte e
472
1796
dame di corte e le matrone ¶ di pace entran
473
1796
pericolo. ¶ Ma non sempre le feste Aiton restrinse ¶ entro
474
1796
a contemplar de’ successori, ¶ le puerili cure e molli
475
1796
e i capitani suoi, le soldatesche ¶ orna di fiocchi
476
1796
critica profonda: ¶ che fra le glorie sue fu la
477
1796
che esse degne son le picciol cose; ¶ ma dando
478
1796
seguia, ¶ a ognun giusta le lor distinzioni, ¶ fece distribuir
479
1796
per acquistar benevolenza ¶ dan le nutrici ai bambolin la
480
1796
malincolico ¶ da paventar che le censure incorra ¶ e meriti
481
1796
fin di Bagdad sotto le mura ¶ e ogni confin
482
1796
ebbe i periodi suoi, le sue vicende, ¶ e che
483
1796
si vedea talor per le moschee ¶ o altre far
484
1796
a lui fe’ note ¶ le sue avventure, e di
485
1796
il guardo ha Carpin, le ciglia irsute, ¶ negro crin
486
1796
meglio conoscea d’Asia le corti. ¶ Vero è che
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arricciar se gli vedea le nari, ¶ crespar le ciglia
488
1796
vedea le nari, ¶ crespar le ciglia ed imbruschirsi in
489
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Santo Francesco mio, tienmi le mane ¶ ch’io non
490
1796
dai sgraffi, e questi ¶ le gote e gli occhi
491
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i livid’occhi e le sgraffiate gote. ¶ Ma Tommaso
492
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poiché tuttor in noi le opinioni ¶ possono più che
493
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invan natura all’Europeo le ascose. ¶ Omaggio ad Orenzebbe
494
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or Maldive il marinar le chiama; ¶ ma l’ocean
495
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i grandi oggetti e le osservabil cose ¶ e le
496
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le osservabil cose ¶ e le cagioni al mondo ignaro
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maestà, l’alto apparato, ¶ le regie insegne e i
498
1796
robuste membra. ¶ Lui bramano le belle aver per drudo
499
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trono, ¶ della cui maestà le forze armate ¶ del supremo
500
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regio tetto ¶ osate mai le custodite porte, ¶ la noia