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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Francesco Biamonti, L'angelo di Avrigue, 1983

concordanze di «le»

nautoretestoannoconcordanza
1
1983
1. ¶ Verso le undici Gregorio andò ad
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1983
sacco di pigne, che le sue mani alzate dietro
3
1983
sempre e per sempre: le feste, le esequie, le
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1983
per sempre: le feste, le esequie, le esistenze imprigionate
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1983
le feste, le esequie, le esistenze imprigionate, gli spersonalizzati
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1983
Guerra Mondiale. ¶ Piú solenni le funzioni religiose se una
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1983
a notte inoltrata (erano le nove o le dieci
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1983
erano le nove o le dieci) gli parve di
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1983
di Ester e accese le lampade della porta e
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1983
conforto alle ore spoglie. ¶ Le narrò dell’accaduto, del
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1983
Sognava ad occhi aperti... le risorse non gli mancavano
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1983
mano. Un’altra raffica le spartí i capelli sulla
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1983
i capelli sulla fronte, le aprí il montgomery e
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1983
aprí il montgomery e le incollò la veste sul
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1983
a disegnarle sulle tempie le prime rughe. Era affettuosa
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1983
accesa alzavano ed abbassavano le palpebre rugose, roteavano gli
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1983
una fascia. Si vedevano le due colline, due nere
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1983
quel nero emergeva tra le stelle solo la rupe
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1983
l’aveva preso tra le sue braccia... ¶ Si risvegliò
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1983
partí il mattino. Non le faceva piacere partire, ma
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1983
o che aveva fumato le sigarette di Jean-Pierre
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1983
la benda sulla fronte? le pare un bell’ornamento
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1983
giovane rientrò nel gruppo. ¶ – Le ha parlato spagnolo, – constatò
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1983
di dio. ¶ – Ma non le sembrano un po’ troppi
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1983
finí nel vallone sotto le rocce biancastre del confine
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1983
sole illuminava una devastazione: le morte case della «Comba
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1983
il sole balzando verso le fasce delle terre soprane
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1983
Laurence entrarono nel bungalow. ¶ Le finestre non avevano persiane
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1983
striminzita Waldorf. Laurence tirò le tendine. ¶ Quando si voltò
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1983
teneva una sigaretta tra le dita – quanto aveva già
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1983
ai piedi dello sperone. Le succedeva sempre di sentirlo
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1983
a restare troncato. ¶ Come le dispiaceva che vi fosse
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1983
la sua strada. ¶ Assediava le colline il bagliore turchese
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1983
uno degli uomini teneva le mani sulle spalle del
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1983
il movimento aiutano contro le ossessioni. ¶ – Parla troppo difficile
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1983
fa i suoi affari? ¶ – Le vorrei far prendere un
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1983
quel posto! Lí nessuno le va a cercare, quelle
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1983
e sembrava diretta contro le rocce. ¶ – Secondo me, Martine
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1983
disse Gregorio. – Jean-Pierre le fa ancora compagnia. Non
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1983
tutto qui. ¶ – Ognuno ha le sue abitudini, – disse Gregorio
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1983
pilote hauturier, laissez-moi le dire. ¶ – Par moments, – sussurrò
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1983
da dove veniva? ¶ – Vous le savez bien! son charme
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1983
Qualche pallino di mimosa le si era impigliato nei
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1983
nutrice» che prende tra le braccia per ricondurli a
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1983
smarriti. ¶ Adesso, pomeriggio, tra le due e le tre
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1983
tra le due e le tre, spariti anche i
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1983
portava verso occidente, verso le rocce del confine. Dove
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1983
quello giusto per superare le rocce, quei costoni d
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1983
al primo serro (sotto le rondini da rupe) poi
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1983
Cantavano cosí certe volte le onde del mare e
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1983
usciva dal paese e le chiome color paglia dell
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1983
brillavano nel sole, fra le passere che volavano da
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1983
porta via la bara, le terrazze, il sole. Gli
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1983
passaggi con muli per le montagne. Di muli con
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1983
Marsan. Sa come sono le donne: fanno roghi di
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1983
nel bar ed egli le chiese com’era andata
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1983
che potevano permetterselo. Gregorio le spiegò dove abitava e
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1983
perduto lí sulla rupe. ¶ – Le nostre storie si somigliano
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1983
strana idea si facevano le donne del mare! Anche
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1983
agli altri beninteso! Tutte le caste, del resto. Bastava
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1983
serrato dal cielo. Solo le erte come quella, o
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1983
per cosí dire. Mentre le accendeva un po’ di
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1983
plaid; assai bella, con le sue gambe lunghe e
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1983
provviste nella bottega e le ficcò in un tascapane
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1983
te stamattina (con tutte le conseguenze che puoi immaginare
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1983
sulla piazza vuota tra le case silenziose. Erano tutti
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1983
a bere. ¶ Salirono per le fasce di limoni. ¶ – Camminavate
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1983
poi richiuse. ¶ Edoardo prese le tazze dalla credenza, lamentandosi
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1983
irrequieti, materiati di tristezza. Le chiese se veniva dall
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1983
compiaceva di infierire con le parole. Ma non percorreva
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1983
che trattengono ai rami le foglie secche e da
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1983
Maria... mi domando che le serve andare a vedere
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1983
e, tanto per distrarla, le annunciò che era arrivato
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1983
tu l’impressione che le cose sarebbero andate diversamente
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1983
ad accusare questo cielo, le rocce. Non so piú
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1983
d’acqua che gemeva. ¶ Le raffiche di prima gli
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1983
uno ad uno, con le impressioni che la morte
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1983
di Martine, disse, e le faceva compagnia. C’era
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1983
non fidarsene, uno che le aveva prese per farfalle
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1983
disse. ¶ – Se vede Martine le faccia i miei saluti
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1983
saluti, – egli pregò. E le disse il suo nome
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1983
dice che il mare le ha insegnato a capire
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1983
Nubi... gli parvero nubi le pecore di un gregge
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1983
secca. Non erano venute le nubi dall’alto mare
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1983
sorprendere dov’era. ¶ Laurence le mise una mano sulla
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1983
poi la prese tra le braccia. L’accarezzò e
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1983
braccia. L’accarezzò e le sbottonò l’abito per
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1983
l’aria serena. ¶ Poi le chiese che cosa faceva
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1983
ad Avrigue su tutte le terrazze, anche sotto gli
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1983
sotto gli ulivi, che le proteggevano. Partivano per Vienna
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1983
frazione di Avrigue sotto le rocce del confine. ¶ Una
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1983
porta quasi nuova e le crepe del muro erano
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1983
tenere gli occhi aperti; le iridi color d’acqua
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1983
tempestate di pagliuzze luminose; le labbra erano screpolate. Aveva
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1983
forse la febbre? ¶ Laurence le mise una mano sulla
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1983
una mano sulla fronte, le dita immerse nei capelli
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1983
Mi hanno fatto compagnia le civette. ¶ – Adesso non parlare
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1983
da quelli che impongono le tangenti e che non
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1983
aspettare qualche illuminazione, ripassare le loro conversazioni, come già
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1983
pane nell’età cruciale. ¶ Le botteghe erano chiuse e
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1983
Era rocca cavernosa e le radici scendevano profonde. Le
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1983
le radici scendevano profonde. Le olive davano piú di
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1983
voluto un terremoto con le guide, con le guide
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1983
con le guide, con le guide nelle mie mani
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1983
i signori ufficiali con le loro ufficialesse che salivano
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1983
rendita. ¶ Erano dunque vere le voci che circolavano! C
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1983
in una stalla. ¶ Dopo le case soprane, con gli
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1983
di montagna, la proteggevano le case alte e unite
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1983
un poggio. Ne salí le rive e trovò Edoardo
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1983
l’altra sera. Io le ho viste ieri. Sono
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1983
bassa voce. ¶ – E dove le hai viste? ¶ – Sulle pareti
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1983
non scendevano solo con le burrasche? ¶ – Si vede che
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1983
come se avesse varcato le tristi soglie, il cuore
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1983
che lo apprezzi... Sono le ultime bottiglie. La vigna
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1983
ancora piano piano. Ma le viti ancora vive sono
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1983
a cercare qualcosa per le mie capre. ¶ – Ti accompagno
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1983
e s’infilavano tra le case, con le spalle
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1983
tra le case, con le spalle imbacuccate. ¶ Il bosco
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1983
e un vento leggero le trascinava come farfalle. Poi
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1983
cercare delle cardelle per le fasce e le posò
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1983
per le fasce e le posò sul telo prima
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1983
porse a due capre le cardelle, le carezzò sulla
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1983
due capre le cardelle, le carezzò sulla testa con
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1983
carezzò sulla testa con le dita nodose. Le capre
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1983
con le dita nodose. Le capre lo guardavano bizzarre
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1983
Ma salivano con irruenza le nubi; contrastate da un
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1983
vento largo che portava le nubi, mentre ad Avrigue
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1983
fiori nei cesti e le gambe screpolate; la lorica
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1983
che è tornato con le braccia tatuate di rose
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1983
essere passata mentre suonavano le campane, se non aveva
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1983
d’attesa, separati, dopo le prime, usuali manifestazioni d
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1983
una polacca, di seguire le tracce di un ricordo
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1983
era talmente breve – e le chiese spiegazioni. ¶ – Ti dicevo
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1983
andare a cena fuori, le piaceva quel posto con
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1983
altra volta una folata le spartí i capelli sulla
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1983
capelli sulla fronte e le incollò la veste sul
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1983
cappa del camino. ¶ Alzò le braccia e fece scivolare
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1983
attimo restò senza volto, le braccia innalzate, la testa
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1983
gli occhi corrugati e le labbra tese in quel
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1983
vivo. ¶ – Sembra di abolire le distanze, – egli disse. ¶ Poi
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1983
ubriaco recitava versi: ¶ Vous le savez déjà, madame, c
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1983
sollevò ancora un po’ le tendine e si mise
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1983
salendo a piedi per le fasce, sentí un ventaccio
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1983
Ma al mattino egli le aveva detto che per
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1983
purissimo gelo sospesa sopra le onde. Si appoggiava al
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1983
grigio. ¶ L’accompagnò per le fasce. ¶ – Dove andrai a
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1983
di sonnecchiare cominciò con le partenze... con le partenze
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1983
con le partenze... con le partenze anzitempo. Fosse stato
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1983
sera di nevischio percorreva le «ramblas» trascinato da un
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1983
nell’inverno tornato mite le «vedove celesti» oscillavano al
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1983
ma dure, ci vogliono le forbici. ¶ – Lasciale stare. ¶ Si
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1983
perché sull’Aurelia bruciavano le cassette postali. ¶ Laurence guardava
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1983
Salgono sempre qui per le loro effusioni e non
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1983
era cosí tersa che le vedove celesti sembravano di
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1983
di strapparne un cespo. Le radici, abbarbicate alla roccia
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1983
sulla «Baia degli angeli», le fece di nuovo sognare
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1983
freddo e notte. ¶ Quasi le rimordeva aver pensato di
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1983
vedo. ¶ Laurence si tolse le scarpe e le posò
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1983
tolse le scarpe e le posò sotto l’armadio
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1983
sui crinali e tra le cime. ¶ O forse albeggiava
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1983
che saliva. Sul crinale le ramosissime e spinose calycotome
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1983
arenato un gabbiano con le ali larghe. ¶ Si avvicinò
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1983
Si avvicinò a guardarlo. ¶ Le palpebre erano incartapecorite, orlate
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1983
piume gialle di pianto, le zampe rigide, il becco
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1983
se vedeva il pastore. Le mattinate di gelo avevano
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1983
sembravano non udire nemmeno le urla dei giovinastri. ¶ – Questo
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1983
versandogli da bere. ¶ – Finite le ferie? ¶ – Macché ferie! Non
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1983
cameriere in Germania, sotto le bombe. Ero prigioniero, ma
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di tutti i continenti. Le piú belle erano le
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1983
Le piú belle erano le mulatte. I francesi non
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1983
dalla ragione. ¶ Succede che le cose si ripetano o
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1983
efímera... Comprende? – E allargò le braccia in segno di
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1983
avevano mangiato la terra. Le fasce erano scomparse, un
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1983
il secco gli rodevano le foglie nell’aria vetrosa
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1983
ciò che suo padre le aveva lasciato togliendoselo dai
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1983
e aveva già preparato le pastiglie sul comodino – questo
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1983
indietro. Poi trovò tra le braccia di una donna
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1983
ed era troppo sensibile. – Le dirò qualcosa... Ma lei
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1983
come grandi rondoni per le colline di Avrigue. La
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1983
gli chiese Laurence sorridendo. ¶ – Le argille non le dipingo
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1983
sorridendo. ¶ – Le argille non le dipingo piú. Prediligo la
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1983
velluto. Non mi interessano le argille anche se sembrano
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1983
Strano. Ma era vero. Le donne le dipingeva di
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1983
era vero. Le donne le dipingeva di colpo, cosí
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1983
leggermente quello degli occhi. Le mani erano sempre lunghe
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1983
verso i conventi e le cime. ¶ – Che giorno è
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1983
chinò verso di lui: ¶ – Le vorrei chiedere un favore
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1983
rivestivano la rupe e le ombre della scarpata e
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1983
ombre della scarpata e le argille screpolate. ¶ C’era
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1983
Risalí tra gli ulivi le terrazze verso casa. Le
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1983
le terrazze verso casa. Le orifiamme se ne andavano
192
1983
Quelle erano bandiere sotto le quali gli sarebbe piaciuto
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1983
e d’altronde tutte le bandiere lo erano, eccetto
194
1983
verso Roquebrune annidata fra le rocce e poi scesero
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1983
Montecarlo era cambiata. Sparite le grandi scalinate di palme
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1983
lungo l’atrio e le pareti della sala comune
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1983
press’a poco. Per le scale s’accompagnò a
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1983
dove il sesso spariva. ¶ Le sarebbe piaciuto restare, ella
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1983
della morte, che con le ore cresceva, e particolarmente
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1983
secco usciva di tra le pietre un esile mandorlo
201
1983
il mistral sembrava diroccare le terrazze ardenti. Forse allora
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1983
e foglie. ¶ Erano esplose le linfe su quelle fronde
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1983
spegnevano, si sollevava fra le stelle e cambiava di
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1983
reggeva su un bastone. Le foglie dei limoni, lavate
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1983
e poi ulivi con le punte secche nella salita
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1983
qualche donna a raccogliere le olive ancora verdi cadute
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1983
lo polverizzava, e spalancava le porte ai derelitti su
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1983
bosco del Comune e le querce di Evarista. ¶ – Il
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1983
e si arrotolò con le dita nodose una sigaretta
210
1983
piovoso, i rigagnoli solcavano le petraie. Di notte c
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1983
Di notte c’erano le stelle, il mattino presto
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1983
qui e si sentivano le campane di Sospel, le
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1983
le campane di Sospel, le voci dei «chasseurs des
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1983
lo strame quando passavano le ronde incappucciate. Tenevo un
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1983
un alveare; si sentirono le urla dell’energumeno, era
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1983
sul sentiero a stringere le mani. ¶ – Pregatz per nos
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1983
passarono in ordine sparso le capre, la pupilla rettangolare
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1983
il vento. Il pastore le seguí con passo ondulato
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1983
fermarsi in un bungalow. Le era parso che Martine
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1983
fuori. ¶ Sui vetri tremavano le stelle di tanto in
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1983
persino stanca». ¶ Egli non le svelò che l’aveva
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1983
lasciarli dormire. ¶ – Sta’ tranquillo, le nostre chiacchiere non li
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1983
che veniva da sotto le rupi. Si sentiva lí
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1983
della veilleuse. Il buio le arrivava alle ginocchia e
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1983
ha nel cuore. ¶ Salí le scalette e si fermò
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1983
taglio, con precisione; sollevava le zolle con garbo e
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1983
con garbo e se le gettava dietro rasoterra, si
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1983
un pezzo di pane. Le aprí la finestra, ma