parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Mario Sobrero, Pietro e Paolo, 1924

concordanze di «le»

nautoretestoannoconcordanza
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1924
vittoria pensavamo di toccare le colonne d’Ercole; ora
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1924
sentimentale e fantastica! Con le idee umanitarie si fabbricano
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dei castelli di carte. Le lascio, come passatempo, a
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impiego più lucroso. Davide le aveva risposto come poi
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soltanto messo da parte, le trattative di Claudio erano
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senza poterglielo impedire con le affettuose esortazioni, che ella
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sul pavimento, Clelia passava le notti in adorazione. ¶ Inconsapevole
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cui erano armati, fracassavano le insegne dei negozi, mandavano
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larghi cristalli là dove le saracinesche non erano state
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alzati come trofei sopra le teste degli aggressori. Alcuni
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istanti in cui Pietro le rivolgeva un sorriso, una
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i tetti i camini le montagne le nuvole; e
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i camini le montagne le nuvole; e certe sere
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in vena di discorrere, le riferiva le vicende del
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di discorrere, le riferiva le vicende del suo stabilimento
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del suo stabilimento o le notizie segrete dell’organizzazione
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diritta e profonda tra le sopracciglia di Pietro, che
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come se non udisse, le passava sulla nuca un
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Badare al suo lavoro le costava uno sforzo immenso
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l’edifizio, si tolse le scarpe e salì all
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da Antonia. Si insanguinava le dita ad assicelle irte
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di chiodi, si rompeva le unghie fra mucchi di
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si disperava. Spesse ragnatele le si appiccicavano al viso
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improvviso vicino a lei, le mettevano i brividi. Alla
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imponeva a sè solo le privazioni necessarie. ¶ Dopo aver
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di quiete, negli abbaini le stuoie verdi filtravano la
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confusa, che doveva fare le presentazioni. – Due amici di
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Un parente di Pietro. – Le parve necessario aggiungere, toccando
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l’uomo rosso scrollò le spalle con ira: – Andate
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altra riesca: distruggere tutte le osterie! ¶ Passarono dinnanzi al
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cerco di lasciare intatte le forze naturali. ¶ Attraversarono, discorrendo
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egli si recava tutte le sere. Davide promise che
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cappello sulla nuca, con le tasche gonfie di carte
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una risolutezza da cui le loro facce sembravano foggiate
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chiuso ov’era penetrato. Le cronache registravano adesso ogni
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fondo della società che le agitazioni facevano salire a
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e i feriti proletarii, le previsioni piene di compiacenza
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cenci neri. Coloro che le erano più vicini, raccoglievano
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erano più vicini, raccoglievano le sue fioche parole, le
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le sue fioche parole, le ripetevano cercando di cavarne
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aveva avuto uno stordimento; le era morto il figlio
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figlio in guerra, non le pagavano la pensione perchè
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giustizia! Viva la rivoluzione! ¶ Le creature ch’erano sull
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di saccheggio? O non le agitava una speranza assurda
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caffè, il Reda dimenticava le pose istrioniche, svelava il
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la punta del piede le grosse zolle dei campi
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dei campi, sbriciolar fra le dita la terra asciutta
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qual punto si trovassero le cose anche là. Ma
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ancora di più, tra le altissime case, in una
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la luce senza colore le grandi facciate apparivano più
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si trovò più accanto le donne; le cercò collo
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più accanto le donne; le cercò collo sguardo, chiamando
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Di coloro che ingiuriavano le guardie, alcuni erano stati
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rumore di percosse. Tra le ultime squadre della forza
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disorientati. Ma subito tra le facciate enormi si ripercosse
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meno. La forza consumava le sue cartucce. ¶ Uno strano
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il brivido di tutte le vite esposte ai colpi
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ma si accorgeva che le sue membra agivano senza
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era addensata, fuggendo, con le sue bandiere, il terreno
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in pugno, facevano alzar le braccia a quanti erano
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tentando di sfuggir tra le maglie, si riversava sotto
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incontro, lo afferrò per le braccia. ¶ — Non vedete chi
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in tono severo, raccogliendo le forze che stavano per
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l’opera di soccorso. Le barelle giungevano veloci, sulle
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travolto, si rialzavano toccandosi le membra doloranti, accomodandosi i
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nubi. Andava senza sentirsi le gambe stanche nè lo
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1924
di ville, di conventi. Le bandiere e gli uomini
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lati del cammino, oltre le siepi polverose, si allargarono
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1924
erano stati sparati? Perchè le scariche sulla piazza gremita
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notizie e racconti fantastici. Le bombe lanciate, secondo quei
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quali cercavano in terra le macchie di sangue e
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1924
e trascinano senza mèta le scarpe rotte, soli nel
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sempre, ravviata con cura; le mani bianche pendevano inerti
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il bendaggio ingessato che le teneva immobile una spalla
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teneva immobile una spalla, le dava molto fastidio. Nel
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1924
precoce gli comunicava sempre le notizie degli altri feriti
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1924
la piccola vittima serena; le portava della frutta, dei
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imprevedute e contrastanti con le proprie, da indursi ad
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1924
rendeva sempre più penose le brevissime ore di vicinanza
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1924
quando gli gorgogliavano dentro le parole e non riuscivano
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1924
lo guardò di sopra le larghe lenti, con gli
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1924
la sua voce e le sue mani tremavano leggermente
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1924
domandarmelo! Quali siano veramente le tue idee, i tuoi
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1924
Perchè non dovrei capire le loro aspirazioni, commovermi alle
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un passo avanti, alzando le mani con gesto veemente
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1924
allungò la destra verso le carte e i libri
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1924
e rivoluzione”. ¶ Davide strinse le labbra, attese di sentirsi
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torto di voler mutare le cose? ¶ Il figlio protestò
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è una teoria. ¶ — Ah, le ingiustizie sociali! Una favola
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1924
belli o tutti sani? Le classi non sono delle
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1924
foggiato per vivere secondo le possibilità di quella.... Del
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di quella.... Del resto, le classi inferiori possono migliorare
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1924
leggi, in accordo con le esigenze della nazione, senza
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1924
quando mai, caro Paolo, le cose del mondo si
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giovine si afferrò con le mani le braccia come
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1924
afferrò con le mani le braccia come per frenare
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1924
borghesia! Viva la Russia!” Le grida si alternavano impetuose
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gli operai hanno incrociato le braccia nelle officine di
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il proletariato deve opporre le armi! ¶ Mentre il pigmeo
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1924
in fusione. Sembrava che le pareti, cedendo alla pressione
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1924
aprirsi. I battimani e le grida prorompevano adesso ad
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1924
sono in gioco solamente le conquiste che in tanti
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1924
clamore furibondo che percoteva le pareti e la vòlta
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1924
La decisione di mutar le cose pareva scritta in
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1924
ebbe uno slancio verso le porte, come per rompere
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il capo a nasconder le lacrime, e la ragazza
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lacrime, e la ragazza le passa una mano sui
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1924
cerca di consolarla, Maria le guarda il ventre già
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sporco di tinte che le è dato a prestito
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luminosa, l’operaia dedica le ore di libertà. Dai
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1924
della sua amante, e le dà anche un po
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1924
detto, in sostanza, che le officine sono degli industriali
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come una statua, con le grosse mani sui ginocchi
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1924
essi stanno al lavoro, le donne si radunano sulle
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1924
risonano che voci iraconde; le ragazze non cantano più
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salute. ¶ — I tuoi figli – le ha domandato Antonia – non
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si affaccia al balcone le prende il capogiro, essa
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volte. Alla madre, che le è parsa molto invecchiata
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per me il paese, – le ha detto la madre
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1924
suo amico – ha spiegato – le porta un’affezione seria
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1924
qualche migliaio di lire. Le do io. Pietro e
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1924
un tesoro. La ragazza le ha lasciato il suo
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1924
discussioni di cui rintronano le vòlte basse. Si odono
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1924
Basta coi manifesti, con le discorse! – grida il toscano
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1924
viene là per diffondere le sue idee. ¶ — La rivoluzione
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il custode, gira con le bottiglie e i bicchieri
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me, cartucce e pistola le ho sempre pronte! ¶ Tutti
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dell’anarchia”. Questa parola le ha messo paura, come
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Osserva con occhio tranquillo le sedie scompagnate, i lettucci
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triste, lo considera con le braccia pendenti. Infine osa
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altra, inalberavano con ostentazione le nere insegne dei sodalizi
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issati là sopra con le loro carrozzelle; gli altri
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sonando un inno rivoluzionario: le parole tante volte udite
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udite sembravano echeggiare tra le case sebbene nessuno le
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le case sebbene nessuno le cantasse. E dopo venne
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di salutarlo; ma Davide le fece subito un cenno
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fece subito un cenno, le andò vicino e, come
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quadrato della donna e le sue pupille opache di
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si addensava, si serravano le file. Stretto fra tanti
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ai quali si allineavano le guardie. Un uomo, in
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sollevando il capo verso le case signorili tra le
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le case signorili tra le quali procedevano e additandosi
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abbasso, delle grida incomprensibili; le guardie, riordinandosi in fretta
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riordinandosi in fretta, maneggiavano le armi come per far
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che teneva per sè? Le economie, le sarte a
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per sè? Le economie, le sarte a buon mercato
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di cui parlava, erano le solite volgari menzogne! ¶ Il
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a piedi. ¶ — È tardi, – le disse. ¶ — Ho dovuto finire
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ancora la voce; spiccava le sillabe come in uno
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adesso, deve farmi conoscere le sue intenzioni. ¶ Giuliana vide
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un disgusto insoffribile. Soltanto le più franche parole potevano
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e tronche. Quando volgeva le spalle al padre, si
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subito. ¶ Era stata, forse, le cagione della sua immediata
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forte e profonda che le altre. Essa sola aveva
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accarezzava il cielo con le piume nere dei suoi
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morali tardi risvegliati contro le forze che l’avevano
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salvarla, la figlia passava le ore con l’amante
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amante! Davide si portò le mani agli occhi, come
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riflesso della via, nascondendo le pareti, dando incomprensibili aspetti
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1924
voltò a guardarla e le disse pacatamente: ¶ — Puoi andar
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Con cenni più calmi le ripetè l’invito ad
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1924
Non essendo state tolte le bande dalle vetrate, i
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mio paese” era piaciuto. ¶ — “Le campane del borgo». Adesso
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scosse lievemente il capo: – Le idee sono già vive
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vive, quando gli agitatori le gridano ai quattro venti
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egualitario che fece cader le teste nel paniere, fermentava
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i giorni, a tutte le ore, in ogni luogo
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stringeva il mento, scrollava le spalle: – Tu metti in
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lascia nell’arnia perchè le api non muoiano e
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scusa, come puoi avere le convinzioni che esprimi? ¶ — Convinzioni
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in questa società attuale? Le leggi, la morale, il
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protestò il giornalista agitando le braccia come a disperdere
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gli appartamenti dei signori, le ville, le grasse terre
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dei signori, le ville, le grasse terre, i gioielli
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altro gli ebbe voltate le spalle, si abbandonò sul
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vi stessero nascosti. Tra le fronde nuove gli uccelli
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primavera ripetevano in solitudine le loro frasi. Ma anche
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un triste mutamento che le cose avessero fatto. Dal
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tresca, e gli salivano le vampe al capo. L
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di folla. Laggiù, sopra le cupole degli ippocastani si
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ondate sgorgavano da tutte le vie, e l’ampio
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coi metallurgici si confondevano le tessitrici, i gommai, coi
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osservare il viale attraverso le impalcature. Da ogni parte
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quel nereggiare di popolo le uniformi della forza pubblica
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altro, nè alcuno intese le sue parole, perchè si
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giovanissime, degli uomini con le divise dei corpi municipali
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deve valersi di tutte le energie, impiegare tutti i
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sarà creativo solamente se le masse degli operai e
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per significare soltanto che le sue parole erano state
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con il petto e le spalle aguzze la tavola
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sociale possa farsi con le mani in tasca e
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ad una ad una le parole con cui la
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officina. Le idee e le aspirazioni espresse dai suoi
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Non mangi con noi? – le domandò Antonia. ¶ — Alla Camera
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grande industriale che costruiva le locomotive; e cercò una
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Nelle strade, nei viali le interminabili rotaie lucenti da
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trascorrente come in fuga. Le grandi arterie erano popolate
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erano popolate ma non le avvivava l’animazione quasi
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un silenzio inquietante: tra le vecchie facciate, fatte buie
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il padre, sommessamente, aggrottando le ciglia. – È il loro
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nella sua automobile; per le vie gli scioperanti hanno
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1924
voci. Ma i richiami, le grida furon subito coperti
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1924
e un cencio nero: le due parti avverse tentavano
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a vicenda di strapparsi le insegne. Il groviglio più
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1924
che si abbattevano sopra le teste, le spalle, le
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1924
abbattevano sopra le teste, le spalle, le schiene, con
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1924
le teste, le spalle, le schiene, con un rumore
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1924
sparo, che rintronò fra le case come tra le
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le case come tra le pareti di una stanza
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1924
carro fossero posate anche le mie rose.... ¶ Rimase un
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1924
Non rimani anche tu? – le domandò il padre, sorpreso
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1924
tutto si risolva con le armi.... ¶ — Forse ha ragione
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1924
di noi? ¶ Il marito le battè lievemente sulla spalla
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1924
della nazione. Oggi fermano le ferrovie, domani la posta
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1924
i contadini stanno con le braccia incrociate. Negli stabilimenti
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1924
con aria pensierosa, alzò le due mani come ad
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Carlo Praz si passò le dita nei corti capelli
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dagli agitatori, che riempiono le teste di chiacchiere, di
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guerra contro quelli che le dirigono e dicono loro
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1924
il proposito di allungar le mani sulle fabbriche, sulle
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1924
necessario, si adoperano anche le armi! ¶ — Con le armi
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1924
anche le armi! ¶ — Con le armi – disse Davide dopo
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1924
già ripartito...! ¶ — Non affannarti, – le disse Davide. – Vedrai, fra
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1924
non per cercarvi notizie le quali potessero in qualche
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1924
il giovine, gli posò le mani sopra le spalle
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1924
posò le mani sopra le spalle, lo fissò a
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1924
un compagno; abbiamo traversate le montagne, siamo passati in
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1924
sprovvista: ¶ — Sono proprio vere le vostre avventure? ¶ Con un
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1924
trovavano laggiù. In tutte le risposte si rivelava una
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1924
squallida via dove tutte le facciate si seguivano alte
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1924
precedenti, continuando a frequentare le officine ma per riunirsi
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1924
nei cortili, lasciando inoperose le macchine. E gli industriali
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1924
avesse da lei sentito le altre volte? Lo aveva
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1924
la camicetta leggera. ¶ — Ebbene, – le chiese Davide, un poco
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1924
La stiratrice alzò bruscamente le spalle, senza levar il
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1924
la bambina in tutte le stanze della casa. Con
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1924
il sole obliquo con le sue vetrate, un enorme
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1924
spendere quelle ore, non le sarebbe stato necessario l
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1924
l’inganno. ¶ Per combattere le idee più fosche, egli
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1924
che a vestirsi così le bastasse la parte dello
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1924
la storia delle leggi, le quali sottoponeva ad una
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1924
altre e che Giuliana le avesse data segretamente qualche
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1924
Quando erano ad Arezzo, le vicende di un matrimonio
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1924
dirgliela? ¶ Guardò dal ponte le acque, fredde come la
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1924
avvicendavano quasi senza intervalli le molte categorie di lavoratori
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1924
riempire i caffè e le platee dei teatri, pigiarsi
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1924
d’ogni partito per le elezioni avvenute pochi giorni
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1924
ordini con i quali le organizzazioni socialiste regolavano la
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1924
In altri aveva letto: “Le officine agli operai, la
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1924
la multa, state certi! ¶ — Le nostre feste vogliamo sceglierle
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1924
tornata? Potrebbe aiutare. ¶ — Sporcarsi le mani...? E poi Pietro
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1924
spingere, battendo sul lastrico le scarpe logore. E pensò
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1924
alla madre. Per lei le fatiche erano cominciate dalla
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1924
che la divideva, con le pareti altissime segnate tutt
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1924
torcere queste lenzuola. Ho le mani che non le
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1924
le mani che non le sento più. ¶ Mentre con
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1924
sento più. ¶ Mentre con le sue dita sottili l
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1924
mangia nemmeno più. Ma le spese...? Da quando ha
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1924
subito una viva agitazione. Le donne, seguite dai bambini
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1924
formarono dei crocchi. ¶ Terminate le sue faccende, Antonia si
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1924
Antonia. Avvedendosi ch’egli le guardava le braccia scoperte
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1924
ch’egli le guardava le braccia scoperte, ancora illividite
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1924
subito si tirò giù le maniche. ¶ — C’è lo
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1924
tranvai tornano ai depositi, le fabbriche si sono vuotate
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1924
per un impulso invincibile. – Le provocazioni sono troppe! – Ma
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1924
vede perchè c’è le case davanti. – E si
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1924
tratto saltellarono nel vuoto le note di un pianino
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1924
il piano automatico per le strade: un uomo felice
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1924
si ritirò in fretta. ¶ — Le abbiamo regalato – spiegò Margherita
270
1924
una vicina di cui le parenti gli avevano altre
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1924
avevano altre volte narrate le vicende. Suo figlio era
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1924
avevano riconosciuto malato abbastanza; le pratiche, però, andavano a
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1924
Margherita. – Farli ricoverare. ¶ Quando le tre donne, aiutandosi a
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1924
Annottava. Intorno al cortile le case schiudevano ad uno
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1924
soccorso, la carità che le era stata offerta. Incontrò
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1924
stata offerta. Incontrò per le scale Eligio, il quale
277
1924
Perchè? ¶ Il fonditore alzò le spalle: – Deve aver disturbato
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1924
se anche erano esagerate le voci che circolavano, la
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1924
Nemmeno quando vinciamo secondo le regole, non ci dànno
280
1924
e fragile per dire le parole che un’interna
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1924
che un’interna forza le faceva salire alle labbra
282
1924
Lo capisco quando vedo le compagne incinte trascinarsi in
283
1924
parte rimanga tanta miseria, le sembra giusto? ¶ Alle sue
284
1924
Anche se in Russia le cose vanno male, gli
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1924
la bandiera rossa? ¶ Nessuno le rispose; seguì una pausa
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socialismo, nel suo orto le pianterò per me le
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le pianterò per me le cipolle. ¶ — Ti avrà riso
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dei discorsi d’officina. Le idee e le aspirazioni
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del giardino irruppe fra le quattro pareti tutta la
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cinerei; più in alto le lunghe nuvole a strati
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di carriaggi in fuga, le parole inafferrabili d’una
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tavola, giungevano vibrate parole, le quali echeggiavano più o
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empì lo spazio; poi le parole tonanti risonarono di
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scoppi dopo un’esplosione. ¶ Le vibrazioni imponenti della moltitudine
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aveva deposta l’uniforme. Le stesse idee sue, la
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della propaganda e distribuiva le schede nei giorni delle
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vita, egli avesse lasciato le sue lettere senza risposta
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sola aveva potuto, con le sue carezze, procurargli qualche
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si succedevano; mutavano con le voci l’accento e
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fragore degli applausi percoteva le facciate delle case circostanti
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vortici sonori. ¶ Agitava ora le braccia dall’alto della
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scorrazzano di nuovo per le vie. Sopporterete voi, o
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dunque i seicentomila morti?... Le congiure militariste....” ¶ Sopraffatta per
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spiccato accento toscano, alzando le spalle. – Non ci si
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spande, trabocca giù per le gradinate. Passa rapidamente una
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della polizia: i bastoni, le daghe chiuse nelle guaine
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dall’ombra, si odono le pietre tempestare i cofani
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pietre tempestare i cofani, le ruote, le casse. Qualche
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i cofani, le ruote, le casse. Qualche carabiniere e
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gomitata nel seno che le mozza il respiro. Il
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empiono lo spazio fra le case tutte buie. Le
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le case tutte buie. Le pallottole passano alte sopra
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indietro; a grande distanza le vetrate luminose dei caffè
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dei caffè spariscono dietro le lamiere abbassate rapidamente; i
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si alzano più frequenti le grida: “Viva la Russia
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tra i primi, reggendosi le tasche della giacca appesantite
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Maria, attendendo, si scambiavano le impressioni, si avvicinò in
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avventarono a sciami, mettendo le armi al viso di
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di scatto, il giovine le piantò negli occhi uno
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cuore e in tutte le vene una vampa d
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Cercava intorno qualcuno che le desse aiuto; e il
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percosse, colpi violenti contro le lamiere di ferro e
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lamiere di ferro e le imposte dei negozi. Guardie
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via! ¶ La prese per le spalle, la fece girare
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sopra gli zigomi e le labbra livide parevano aver
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giorni. La sua figura le fece ricordare, con un
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quel modo? Perchè non le aveva risposto? ¶ Raggiunse la
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di esprimere l’odio! ¶ Le pesava sull’anima una
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gamba di legno, che le vicende della dimostrazione avevano
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essi lo persuasero che le vie d’accesso erano
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il momento, dovrà funzionare! Le pecore? Dove va una
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egli tirò innanzi, esponendo le sue idee a Pietro
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mi hanno ripreso, per le faccende del ’17. ¶ — Anche il
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con disprezzo: – A me le dame volevano regalarmi una
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incontrati prima, nemmeno per le scale. ¶ — Adesso lavoro in
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Cercate sopra la scrivania le larghe lenti, si rimise
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sono gli scalini e le pareti; davanti alla canna
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fanciulli che dall’alto le madri chiamano a perdifiato
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aperta sul petto, insaponandosi le braccia e il viso
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si alza lasciando cadere le forbici. ¶ — Dov’è il
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ruga che gli divide le scure sopracciglia, non si
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un chiodo sono appese le sue spoglie soldatesche: la
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si stira un po’ le reni portandovi una mano
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infantile che contrasta con le pieghe del viso, con
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angustia dell’abitazione e le masserizie logore, rivelano la
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tanto la dozzina. Attraverso le vòlte e i muri
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si appende con ambe le manine al braccio villoso
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e il mento fra le mani, Michele vuol dire
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letto molto anche sotto le armi, – egli dice sorridendo
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me, hanno nel cervello le idee che ho io
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Perchè non congedate ancora le altre classi? ¶ — A causa
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tesa dell’ombrello con le sue dita secche che
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uno dopo l’altro le andarono vicino, senza sapere
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nelle mascelle, da cui le parole sembravano tagliuzzate. A
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tramonto estivo, si alzano le montagne, luminose, aeree, lontane
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stringergli la mano. Egli le risponde soltanto: – Addio, mamma
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del giovine, adesso. Ecco, le parla. Ma quella voce
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che avevano in tasca le cesoie per tagliare i
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non conosceva se non le grosse fatiche e i
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no prendendo a calci le sedie. ¶ Si rammentava anche
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La casa dei Vernea, le stanze antiche e silenziose
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studio e la sommissione. Le poche volte che interrompeva
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pari di lui, mostrava le stesse inclinazioni materiali; Michele
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massiccio e affaticato; e le voleva bene. ¶ All’ospedale
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se attorno ogni cosa le appartenesse. Scantonò rapidamente: era
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ella sentisse lo sguardo; le andò vicino. Quando le
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le andò vicino. Quando le ebbe sollevato con dolcezza
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Perchè avere dei rimpianti...? – le disse piano il padre
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pensiero d’un momento. Le ombre non sono che
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riparlato. ¶ Giuliana riapparve, nude le braccia e la gola
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La sorella si portò le mani al petto come
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sarebbe una consolazione veder le trincee nelle piazze.... ¶ — Prima
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il petto e rimboccandosi le maniche. Gli lucevano le
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le maniche. Gli lucevano le pupille e sugli zigomi
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ti dico che, se le furie si scatenano, ridivento
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timidamente – posso entrare? ¶ Attraverso le persiane suggellate filtra a
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Da me, certamente! ¶ Davide le prese la mano, lunga
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che torni anche Mimo? ¶ Le sue parole avevano un
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in cui erano mancate le notizie di Mimo. E
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penava grandemente a darle le brevi risposte di consenso
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pianto; ma il padre le accennava di tacere. Disse
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ha tolto coloro che le abitavano. Come tra le
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le abitavano. Come tra le aiuole e i marmi
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sguardo inquieto. ¶ Egli spalancò le persiane, e insieme alla
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desiderio ciò che essa le diceva sempre: – Fa così
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che parevano vedere non le cose fuori di lui
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cosa logora, qualche uomo le gettava sguardi o parole
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alla strada...! – esclamò allargando le braccia. ¶ — Licenziato? ¶ — Hanno chiuso
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tra sè a sbalzi: – Le macchine su cui ci
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della sua abitazione. Tra le donne del vicinato riunite
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gesto di assenso, alzando le spalle. E Davide prese
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Davide prese a scorrer le pagine piene di una
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sono impaziente come se le mie ore fossero contate
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iracondo il giovine alzò le braccia, rigide, al soffitto
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lo guardò uscire, con le pupille dilatate nel viso
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nell’aria afosa con le inflessioni sguaiate dell’ebrietà
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che si rovistava goffamente le tasche parlando a se
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in una mano e le scarpe bianche di polvere
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Il maestro si passava le dita nella barbaccia fulva
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foglioline alle acacie e le odorava ad occhi socchiusi
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descriveva una curva maestosa, le rive solitarie, la pianura
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altri. Ma i capi, le bandiere, i programmi, le
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le bandiere, i programmi, le battaglie, le vittorie, tuttociò
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i programmi, le battaglie, le vittorie, tuttociò è il
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rispose l’altro alzando le mani con un gesto
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povertà, potresti esser ricco. Le speranze di ieri, il
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cuore di Maria come le parole di una sentenza
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era di nuovo risalita. ¶ Le undici! Sola nella stanza
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cadere sul sofà, abbandonando le braccia e il capo
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parlava alquanto forte sebbene le altre persone della famiglia
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la invadeva tutta e le pesava sulle palpebre. Attraverso
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altra la prese fra le sue braccia virili, piccola
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in passato teneva nascoste le armi. Seguendo quel lavorìo
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riusciva a immaginarlo; ma le idee confuse da cui
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incutendole un segreto terrore le toglievano la volontà, la
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Parlandogli, supplicandolo anche con le lacrime agli occhi, che
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era discesa nella soffitta. Le pareva di doverla difendere
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scovarlo nel solaio, non le sarebbe riuscito che di
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sarebbe finito in carcere. ¶ Le ore passavano. Antonia non
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paura fanciullesca di cui le corse il brivido in
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osservò che ora aveva le scarpe. Allargò le braccia
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aveva le scarpe. Allargò le braccia a sbarrargli il
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che dalla gola serrata le uscisse un suono. ¶ — Pietro
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istintivo ravvicinò alla persona. Le sue labbra suggellate non
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vecchia uno sguardo che le agghiacciò il sangue: come
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la grossa persona, egli le posò sopra una spalla
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Disse piano, dischiudendo appena le mascelle: – Lasciami passare. È
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rigide, vibrate, per scender le scale. ¶ Antonia si era
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Sono la tua nonna! – Le sue parole sgorgavano a
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ma anche così incerte le parevano risonar troppo alte
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speranza, come se tutte le cose fossero uscite dalla
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i portoni chiusi e le saracinesche dei negozi abbassate
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Egli si irrigidì, con le mascelle contratte e gli
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la gravità della catastrofe. Le finestre, prive di vetri
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flagello? – L’altro alzò le spalle con noncuranza: – Uno
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dentro il palazzo; ripensò le sere trascorse con gli
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un tratto nel cervello le parole udite: – È morto
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che partecipava a tutte le azioni più violente e
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i cornicioni polverosi lasciando le case in una fredda
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un teschio bianco con le tibie incrociate. Parevano custodire
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incrociate. Parevano custodire, con le corte mazze in pugno
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silenzio la sua solitudine, le stanze ove gli sembravano
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della sua anima. ¶ Passava le giornate lavorando alla sua
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continua stanchezza gli appesantiva le membra, e i suoi
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cercarsi un impiego altrove. ¶ Le notizie che Antonietta portò
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una leggera asfissia; ma le sue condizioni erano buone
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costringesse a letto. Egli le aveva proibito severamente di
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con la sigaretta fra le labbra, Paolo congedava alcuni
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mia amica fiumana. ¶ Davide le tese la mano con
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con un gesto cordiale; le domandò: – La sua famiglia
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importanza, – rispose Paolo alzando le spalle. Sotto le coperte
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alzando le spalle. Sotto le coperte leggere appariva la
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ricostruire la nazione sopra le sue vere basi. Creare
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della propria distruzione. Dietro le facciate posticcie la realtà
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mutano i rapporti fra le classi. Come negarlo, se
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un signore non tagliava le mie radici plebee in
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disse accorgendosi che Davide le era vicino – andavo sempre
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sempre sul molo con le mie sorelle.... Il mare
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è di fuoco e le isole, nere, sembrano più
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ricercatezza. Doveva aver fatto le scale di corsa; si
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un poco. – Signor tenente, le porto una buona notizia
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blocchi di pietra, con le torri incrollabili, con la
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esistere sempre. Quante volte le sue mura avevano veduto
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altro del mondo. Per le fazioni, per i príncipi
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erano battuti infaticabilmente. Mutavano le ragioni di combattere, la
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degli oceani, che senza le tempeste e le correnti
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senza le tempeste e le correnti sarebbero un’immensa
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guardavano, discorrendo con lei, le vicine e le compagne
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lei, le vicine e le compagne. E poi nelle
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E poi nelle vene le sembrava di avere un
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nell’uscir dall’ospedale, le era apparso ovunque, fra
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pensiero di tornarvi. Fra le operaie ch’erano state
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male, due erano morte; le altre, guarite, avevan cambiato
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fisica, lasciando sgorgare tutte le lacrime della propria debolezza
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con un accento che le ricordava quello dei medici
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il gesto di passar le braccia intorno al collo
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sera, nel rincasare, egli le disse: – Sai, mi hanno
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si scorgevano tutt’intorno le celle del grande alveare
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casamento ove ciascuno sapeva le vicende degli altri, Antonia
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nemmeno nell’infanzia. Sotto le vôlte silenziose la sua
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luogo del riposo. ¶ Durante le ore trascorse nella presenza
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con perdite d’ambo le parti. ¶ — E Paolo? – disse
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insanguinato si gridava Italia. Le parole che di là
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se non colla morte? ¶ Le notizie particolareggiate che si
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che si conobbero quando le ostilità erano ormai troncate
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presi prigionieri; e dentro le case di Fiume le
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le case di Fiume le granate italiane avevano massacrato
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Antonietta corse dal padre: le aveva scritto. Era in
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voce: ¶ — Scrivi tu, babbo. ¶ Le univa il pensiero che
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suoi sonni. L’idea le era venuta appena le
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le era venuta appena le nipoti erano ripartite. Dalle
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figliuole più giovani Rosa le aveva mandato a dire
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era stato come riudire le campane di Vezzone e
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e tutti i rumori, le voci che in un
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un grande squallore quando le nipoti se ne furono
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Christi infilato nella cornice. Le tornava alla memoria il
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ch’ella interrompeva sempre le preghiere, senz’avvedersene. ¶ In
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n’erano ammirati, nessuno le disse nulla di quell
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di Margherita, che consumava le notti nel suo lavoro
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una sarta, appena finite le scuole, come Emma aveva