Pantaleo Carabellese, Il problema della filosofia in Kant, 1938
concordanze di «le»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1938 | raccolse, in ampio sommario, le lezioni. Salita sulla cattedra | ||
2 | 1938 | unisce. ¶ Non vi misi le mani a farne un | ||
3 | 1938 | si intende, ho riviste le lezioni, e delle idee | ||
4 | 1938 | alla storia e superante le epoche in cui questa | ||
5 | 1938 | problema interno della filosofia. ¶ Le ragioni immanenti, vedemmo, che | ||
6 | 1938 | due suaccennate condizioni, sotto le quali riteniamo possibile risolvere | ||
7 | 1938 | Aristotele, da cui prendere le conoscenze e che non | ||
8 | 1938 | e con la Scolastica le due linee erano state | ||
9 | 1938 | necessaria e universale come le precedenti e più di | ||
10 | 1938 | esodo dalla filosofia per le scienze; ma pur egli | ||
11 | 1938 | aver scoperto gli idoli, le fonti dell'errore. Per | ||
12 | 1938 | apriori i nessi tra le cose» (pag. 12). Lo stesso | ||
13 | 1938 | che riguardo a tutte le altre scienze osservano un | ||
14 | 1938 | la metafisica non concesse le sue grazie. Non poteva | ||
15 | 1938 | l'oggetto, il modo, le fonti della metafisica come | ||
16 | 1938 | queste tre cose ce le dirà della matematica e | ||
17 | 1938 | da obbiezioni scettiche contro le affermazioni di una metafisica | ||
18 | 1938 | niente obbiezioni scettiche contro le sue affermazioni, quali che | ||
19 | 1938 | carattere di apriorità con le conseguenti necessità e universalità | ||
20 | 1938 | Essendo giudizi sintetici apriori le nozioni scientifiche non dipendono | ||
21 | 1938 | che varî cioè secondo le persone giudicanti. Kant intende | ||
22 | 1938 | relazioni ideali; è sapere le cose come stanno. Perciò | ||
23 | 1938 | di questa con tutte le altre scienze, diviene il | ||
24 | 1938 | che rivolgersi a conoscere le cose, si rivolge a | ||
25 | 1938 | se e quali sono le cose che conosciamo, occorre | ||
26 | 1938 | dimentichiamo di dover conoscere le cose e ci occupiamo | ||
27 | 1938 | intuizione pura apriori e le due distinzioni con le | ||
28 | 1938 | le due distinzioni con le quali Kant risolve la | ||
29 | 1938 | reale. Questa deve cogliere le cose come tali; ora | ||
30 | 1938 | raggiunta. Hume riconosce che le matematiche asseverano con necessità | ||
31 | 1938 | la realtà ma soltanto le relazioni tra idee. Essa | ||
32 | 1938 | abbiamo ammesse nel costituire le idee. ¶ Kant non accetta | ||
33 | 1938 | che, secondo Kant, caratterizza le matematiche (vedi paragr. 8 a | ||
34 | 1938 | tavolo, ma empirica per le qualità tattili di levigatezza | ||
35 | 1938 | dunque dalla stessa matematica le forme pure del concreto | ||
36 | 1938 | Geometrizzare è spazializzare, e le cose, nella realtà a | ||
37 | 1938 | fossero in nessun modo, le matematiche sarebbero un assurdo | ||
38 | 1938 | degli oggetti sentiti con le loro qualità sensibili, le | ||
39 | 1938 | le loro qualità sensibili, le quali ultime però, per | ||
40 | 1938 | che la matematica investa le cose in sè: in | ||
41 | 1938 | con l'esperienza verso le cose che devono corrispondere | ||
42 | 1938 | neghi tale esistenza riducendo le cose a rappresentazioni). Prende | ||
43 | 1938 | e tanto meno che le si possa ridurre a | ||
44 | 1938 | e queste cose pur le intuiamo e dobbiamo intuirle | ||
45 | 1938 | è avere nella coscienza le cose; deve quindi esserci | ||
46 | 1938 | di Kant e cioè: le cose che sono nella | ||
47 | 1938 | conoscenza, cioè sono ideali le cose ideali. Non è | ||
48 | 1938 | Berkeley), per il quale le cose stesse nella loro | ||
49 | 1938 | legge come nesso tra le cose esistenti. Si esclude | ||
50 | 1938 | natura, se essa concernesse le cose in sè; ma | ||
51 | 1938 | natura non possono essere le cose in sè. ¶ Nel | ||
52 | 1938 | per proposizioni apodittiche, espone le leggi a cui la | ||
53 | 1938 | se non ci fossero le cose di natura esistenti | ||
54 | 1938 | questa legalità dovesse riguardare le cose in sè non | ||
55 | 1938 | con cose in sè (le proprietà di queste lasciamole | ||
56 | 1938 | da dovunque si parta le leggi dell'una saranno | ||
57 | 1938 | leggi dell'una saranno le leggi dell'altra. ¶ Partiamo | ||
58 | 1938 | problema è questo: come le condizioni apriori dell'esperienza | ||
59 | 1938 | questa oggettività di coscienza le due caratteristiche: universalità e | ||
60 | 1938 | non possono non esserci le note, cioè i predicati | ||
61 | 1938 | in primo luogo confronto le percezioni soltanto e le | ||
62 | 1938 | le percezioni soltanto e le collego in una coscienza | ||
63 | 1938 | oppure, in secondo luogo, le collego in una coscienza | ||
64 | 1938 | coscienza, per Kant, sono le rappresentazioni; questo è il | ||
65 | 1938 | sarebbe mai la realtà: le sarebbe precluso ogni ricorso | ||
66 | 1938 | coscienza conoscitiva come giudizio. Le forme del giudizio e | ||
67 | 1938 | concetti intellettivi puri che le esprimono. La necessità della | ||
68 | 1938 | quale intus legit, collega le note, ci dà l | ||
69 | 1938 | dell'altro. Sono note le kantiane dodici categorie, col | ||
70 | 1938 | rapsodia, perchè Aristotele non le ha dedotte. Già per | ||
71 | 1938 | quali quasi si ritrovano le essenze universali delle cose | ||
72 | 1938 | Kant); laddove in Kant le categorie sono l'essenza | ||
73 | 1938 | tempo: forma dell'intuire le cose esterne in quanto | ||
74 | 1938 | è lo spazio; intuire le cose, è vederle in | ||
75 | 1938 | funzioni giudicative, quali sono le categorie, i concetti puri | ||
76 | 1938 | nelle sue leggi; sono le leggi stesse della natura | ||
77 | 1938 | stesse della natura; sono le leggi universali nelle quali | ||
78 | 1938 | principi fisiologici e cioè le leggi universali della natura | ||
79 | 1938 | la legalità di natura. ¶ Le leggi universali sono conoscenze | ||
80 | 1938 | conoscenze apriori e ce le dà la fisica pura | ||
81 | 1938 | esperienza; la quale dà le leggi a cui l | ||
82 | 1938 | obbedire perchè sono insieme le leggi della natura conosciuta | ||
83 | 1938 | questi ultimi soltanto sono le vere e proprie leggi | ||
84 | 1938 | per compito di conoscere le cose in sè; ma | ||
85 | 1938 | saldo legame di tutte le cose che fa una | ||
86 | 1938 | come voler far regolare le leggi del suono dalle | ||
87 | 1938 | sapore; come voler dare le qualifiche del sapore al | ||
88 | 1938 | Scaturisce quindi da tutte le indagini finora fatte, il | ||
89 | 1938 | egli diceva: troviamo attuate le leggi naturali in fatti | ||
90 | 1938 | era determinato questo, che le essenze vere delle cose | ||
91 | 1938 | vere delle cose sono le loro essenze immutabili. Or | ||
92 | 1938 | Or immutabili sono soltanto le essenze che ci dà | ||
93 | 1938 | essere che idee. Così le cose in sè come | ||
94 | 1938 | scienza: la critica; così le categorie non saranno più | ||
95 | 1938 | ragione e col ridurre le affermazioni a semplici congetture | ||
96 | 1938 | si diceva che erano le leggi di natura che | ||
97 | 1938 | umano, creasse a sè le sue leggi e le | ||
98 | 1938 | le sue leggi e le desse anche alla natura | ||
99 | 1938 | sue leggi che sono le categorie (sostanza, causa, reciprocità | ||
100 | 1938 | il cristiano mondo soprannaturale. Le idee e loro caratteristica | ||
101 | 1938 | di puro, apriori come le une e gli altri | ||
102 | 1938 | la realtà. ¶ Sono arcinote le principali idee pure della | ||
103 | 1938 | fine e la libertà. Le idee non concorrono a | ||
104 | 1938 | mondo dall'altra nascono le antinomie dell'idea cosmologica | ||
105 | 1938 | sè. Elevare a totalità le condizioni formali categoriche e | ||
106 | 1938 | a principi di ragione le regole dell'intelletto non | ||
107 | 1938 | di quello precedente. ¶ Così le idee della ragion pura | ||
108 | 1938 | ragion pura, pur con le loro antinomie, paralogismi e | ||
109 | 1938 | ritrovata come indubitabile scienza, le cui proposizioni, niuno avrebbe | ||
110 | 1938 | fatta la scienza. Prendo le due che ci sono | ||
111 | 1938 | da essi pensato sotto le parole scritte) non è | ||
112 | 1938 | può essere scienza, per le ragioni sopradette. E allora | ||
113 | 1938 | Fichte è vero che le due metafisiche kantiane non | ||
114 | 1938 | è filosofia. Vengano tutte le difficoltà che si vogliono |