Vittorio Alfieri, Virginia, 1783

io; ne so le leggi; ¶ le temo, e osservo

e osservo; e dalle leggi or traggo ¶ di ripigliar

a tuo dispetto, sagrosante leggi, ¶ temer poss'io di

popol di Roma. ¶ Marco ¶ Leggi, che a voi, popolo

oppor, che quella delle leggi. Or venga ¶ Virginia d

può... Che temo? Delle leggi ¶ la plebe stolta, oltre

trema: ¶ s'io delle leggi all'ombra a tanto

Roma intera. — Ove son leggi, ¶ tremar non dee chi

tremar non dee chi leggi non infranse. ¶ A te

non riponeste or nelle leggi; io 'l veggo. ¶ Icilio

io 'l veggo. ¶ Icilio ¶ Leggi udir sempre risuonar qui

tutto si adopra; e leggi, ¶ e chieditore, e testimoni

pur troppo! Delle patrie leggi ¶ nata e cresciuta all

il macchiato onore, ¶ le leggi infrante, la rapita figlia

roman; minor, sol delle leggi; ¶ maggior, de' rei soltanto

afforzate: ma stan le leggi meco; ¶ sta con voi

Roma ¶ la maestà, le leggi adoro, e i Numi