Alberto Moravia, Il disprezzo, 1954

che apparissi io a lei. O forse io vedevo

i suoi difetti e lei vedeva i miei, ma

amassi mia moglie e lei amasse me, mi mancava

è che un posto; lei, Molteni, dovrebbe venire con

testa, esclamando scherzosamente: «Brava, lei vuole che io vada

era affatto antipatico, che lei non aveva nulla da

pur essere avvenuto tra lei e Battista, sia pure

l’avesse voluto. Ma lei, più cercavo di dimostrarle

riguardo ai sentimenti di lei verso Battista e al

di Battista verso di lei, passavo ad illustrarle le

uscito sinora senza di lei e Battista lo sapeva

vita, e, insomma, poiché lei non sapeva fornire alcun

presenza, era preferibile che lei sopportasse la stanchezza e

di viaggiare senza di lei. Adesso, invece di fare

tornerò alle cinque»; e lei rispondeva: «Sta’ pur fuori

ora dei pasti, così lei avrebbe potuto sbrigare in

procurato di passare con lei il resto della giornata

era di famiglia povera; lei stessa, quando la conobbi

di questo sogno, per lei quasi più una ragione

e me la portava lei stessa, sopra un vassoio

cosa tutta nuova in lei, di solito discreta e

la casa che, in lei, si esprimeva molto naturalmente

dell’irritazione contro di lei che, adesso, tutta affaccendata

Mi domandavo come mai, lei che mi amava tanto

potuto pensar male di lei, giudicandola egoista e insensibile

tempo ancora mite, e lei girava per casa in

sentimento che provavo per lei, sembrava più grande e

questa maestà fosse in lei o gliel’attribuissero invece

C’era, insomma, in lei quell’aria di grazia

venne a sedersi anche lei sul letto, sebbene a

un tempo verso di lei, ma anche di suscitare

anche di suscitare in lei un simile impulso verso

dissi sporgendomi verso di lei che si tirava indietro

stretti gettandomi su di lei. ¶ Questa volta ella si

senso di estraneità. Udii lei che diceva: «Va bene

crudeli e indegni di lei e di me dalla

mancava del tutto in lei e dunque anche in

i suoi gesti, come lei, senza dubbio, avrebbe a

partecipazione da parte di lei. Intanto continuavo a lavorare

leggermente e quasi scherzosamente; lei mi aveva sempre risposto

Pasetti, che ascoltava anche lei, il mento appoggiato sulla

e provai simpatia per lei così devota al suo

del proprio lavoro perché lei lo ama... ma negli

è necessario, separarmi da lei e abbandonare il lavoro

forza di separarmi da lei, di abbandonare il lavoro

tutto dovevo spiegarmi con lei, ricercare, esaminare, ficcare il

impalato di fronte a lei; quindi, riavendosi, entrò a

volessi salire. Glielo dissi; lei annunziò: «e io al

una brutta faccia perché lei, dopo avermi guardato, domandò

prove non soltanto a lei ma anche a me

era a colazione da lei... è uscita... vi credevo

ero io e che lei sapeva perché avevo mentito

sala di soggiorno, e lei fece un gesto impaziente

e non aveva che lei; e pareva averne fatto

parole. ¶ Tutto era cambiato: lei nel suo amore, io

dovevo farmelo dire da lei, che non mi amava

amava più; che soltanto lei avrebbe potuto fornirmi le

vide sedere davanti a lei, l’abbassò e mi

Ma, per rispetto di lei e anche di me

contro il petto di lei, seminudo e or sì

do subito... come sta lei?». ¶ Seguirono dall’altra parte

Stavamo appunto parlando di lei e del suo nuovo

si erano sciolte; e lei si era stretta sempre

stavamo parlando di Capri... lei, Molteni, conosce Capri?». ¶ Risposi

che se fossi come lei Molteni, scrittore, amerei vivere

sul lavoro... penso che lei Molteni potrà abitare, invece

trovato nei soggetti che lei, Molteni, mi ha proposto

ci siete voi due, lei e Rheingold... io so

è una bellissima idea». ¶ «Lei però non sembra molto

Battista adesso pareva irritato, «lei ha sempre detto che

gliene offro la possibilità, lei si tira indietro». ¶ Cercai

elementi spettacolari... ma se lei si sente tagliato per

per i soggetti psicologici, lei deve fare senz’altro

viso e vidi che lei mi guardava di rimando

guardarci. O meglio era lei che mi guardava, di

gli occhi verso di lei, i nostri sguardi si

correggerlo chinandomi su di lei. Ma ella sorvegliava i

poi sedetti accanto a lei e cercai di giustificarmi

avevo che dirlo e lei avrebbe senz’altro accettato

avevo più bisogno di lei. La ragazza tentò di

che domandava allarmato: «Ma lei mi sente signor Molteni

lo ami... e come lei sa, si può talvolta

consentito di guardare a lei con sicurezza. Ma avevo

Molteni, siamo d’accordo, lei lavorerà con Rheingold». ¶ Risposi

si tratterrà una settimana. Lei, Molteni, durante questa settimana

è pronto l’anticipo... lei, Molteni, non ha che

di mormorare: «Grazie, Battista... lei sa che ho bisogno

mio ritorno da Parigi... lei intanto farà il riassunto

mia volta davanti a lei e le dissi: «Ora

sentivo improvviso desiderio di lei, e lei lo sapeva

desiderio di lei, e lei lo sapeva e si

speranza di provocare in lei un sentimento affettuoso rinnovando

Provai allora desiderio di lei, in una maniera quasi

Ma sentirmelo dire da lei mi fece lo stesso

alquanto la presa e lei si liberò dandomi una

dir nulla, pronunziata da lei significava esattamente quello che

alquanto inclinato verso di lei, proprio come un marito

chiave gli sportelli e lei aspettava, senza impazienza, sotto

udii la voce di lei, del tutto tranquilla, rispondere

mi gettai su di lei. ¶ Questa volta non parlò

io l’amavo e lei non mi amava, anzi

malinteso; finalmente riconciliarmi con lei. Ma pensando queste cose

volta fermandomi davanti a lei. «Non voglio». ¶ «Perché non

odii tanto?». ¶ Adesso era lei a piangere, come mi

poltrona, sedetti accanto a lei, sul divano, e la

Aspettai un poco, mentre lei, il viso girato dalla

di potere avvicinarmi a lei e possederla. ¶ Ma capii

sopra le gambe di lei. Ella non parve accorgersi

avevo osservato, segno in lei di perplessità e di

benissimo... Emilia andrà con lei e Rheingold verrà con

paura della velocità... e lei con quella macchina corre

Dica la verità, Molteni, lei aveva paura, quel giorno

esporle alcune mie idee... Lei è capace di guidare

un esempio... senza dubbio lei conosce Il lutto si

di tutto questo, Molteni... lei si ferma all’esteriorità

in questo modo... non lei, però, Molteni, che è

è un intellettuale... Molteni, lei è intelligente e deve

del subcosciente di Ulisse... lei naturalmente conosce Freud, Molteni

calma», egli disse, poi, «lei Molteni non può al

me dell’Odissea... ora lei guiderà e io dal

volta trionfante: «Extroverso, extroverso... lei Molteni, come tutti i

io sono introverso e lei è extroverso... io l

scelto apposta per questo... lei bilancerà con il suo

bella signora, sta a lei decidere... Mangiamo a Napoli

appena fui accanto a lei mi prese il braccio

in contrario a che lei venga con me, non

Ma Emilia dice che lei corre troppo». ¶ «Andrò a

e più basso di lei, ella camminava con passo

Battista saliva accanto a lei e Rheingold mi veniva

in maniera inattesa, domandò: «Lei, Molteni, che cosa pensa

io ho voluto mettere lei, italiano, al fianco di

diverso da noi... Di lei mi fido, Molteni, e

Non mi smentisca, Molteni, lei pensa questo e naturalmente

sveglio... molto sveglio, Molteni». ¶ «Lei, insomma», dissi brutalmente, «non

stizza, in maniera imprevista, «lei forse mi prende per

la sigaretta e continuò: «Lei ricorda, quel giorno che

Rheingold, nel mio ufficio... lei disse allora che non

dissi un po’ annoiato, «lei avrà un film spettacolare

sono io che pago... lei deve capire che tutto

Io mi fido di lei, Molteni, e voglio che

Molteni, e voglio che lei sia, per così dire

mio portavoce presso Rheingold... lei deve ricordare a Rheingold

sorriso: «Non dubiti. Battista... lei avrà tutta la poesia

sguardi erano su di lei che, in piedi davanti

accosto al viso di lei, al disopra della spalla

e gli occhi di lei, pur durante il bacio

sua infedeltà. «Credevamo che lei fosse andato a fare

del tutto sicuro che lei mi aveva visto mentre

sorprendere negli occhi di lei uno sguardo se non

disse versandosi del vino, «lei sembra triste... pieno di

perché?». ¶ Guardai Emilia: anche lei non pareva turbata. Ambedue

conto mio... io, come lei sa, ho l’ambizione

invece, mi scusi, ma lei ha voluto che io

dire queste cose a lei né ad alcun produttore

ad alcun produttore... ma lei ha voluto che fossi

che fossi sincero... Adesso lei sa perché sono di

sono sicuro, Molteni, che lei farà una bellissima sceneggiatura

e disse: «Lo sa lei, Molteni, che sentendola parlare

avevo anch’io, come lei dice, degli ideali... Quali

giù il discorso che lei stasera ha fatto a

fatto a me... Sa lei cosa mi rispose? L

mi sono trovato bene... Lei, però, ha il grande

viaggio e soggiunse: «A lei auguro di ricevere un

vidi che sorrideva anche lei di un sorriso appena

cambiare l’avversione di lei in un sentimento quasi

tormentato, adesso volevo tormentare lei, alludendo a quanto avevo

stessa tra me e lei, come sempre. Ma non

mi ero avvicinato a lei e le avevo afferrato

dire: anzi?». ¶ «Anzi», spiegò lei un po’ confusamente, «volevo

sugli occhi e riprese: «Lei ricorderà Molteni che io

e rimandai la spiegazione... lei ricorda, Molteni?». ¶ «Senza dubbio

ricorda, Molteni?». ¶ «Senza dubbio». ¶ «Lei ricorderà pure che io

Mi sembra», obbiettai, «che lei tiri al nero il

permetterà di dirle che lei, come il solito, non

fare di Ulisse, come lei mostra di credere, un

anche nelle questioni, come lei dice, di decoro, di

la civiltà... Sa che lei, Molteni, che io credevo

con voce alterata: «Se lei intende per civiltà che

disse levando una mano, «lei, Molteni, stamattina non ragiona

come Penelope... Facciamo così... lei adesso va a fare

serenamente: «Sono sicuro che lei domani, dopo averci pensato

urgenza, di congiungermi con lei, ma non con il

avevo, insomma, fame di lei; ma la soddisfazione di

me bensì soltanto da lei, da un suo consenso

non esistere più per lei, almeno dal punto di

a poca distanza. da lei, appoggiandomi con la schiena

occhi fissi su di lei, risentendo, a questa vista

immobile, sospeso su di lei, il mio viso chinato

labbra su quelle di lei. Ma non la baciai

l’avevo baciata e lei mi aveva reso il

Gli domandai, per cortesia: «Lei forse dormiva, Rheingold... e

l’argomento principale: «Forse lei si stupirà che sia

alterata: «Molteni, io e lei dobbiamo parlarci chiaramente». ¶ «Mi

improvvisamente, in maniera imprevista, «lei è d’accordo con

preferirei sempre Battista a lei... Mi dispiace Rheingold: per

di più, visto che lei mi ci tira per

Molteni... un momento, Molteni». ¶ «Lei ha letto l’Ulysses

Joyce?», lo interruppi furibondo, «lei sa chi è Joyce

tono profondamente offeso, «ma lei...». ¶ «Ebbene», proseguii con rabbia

molto più lontano di lei, caro Rheingold... Fece di

alla nostra miserabile statura... Lei, invece, questa discrezione di

allora, le ripeto, tra lei e Battista, preferisco Battista

cartapesta... Sì, preferisco Battista... Lei ha voluto sapere perché

serio, gli occhi aggrottati: «Lei, insomma, è d’accordo

sono in disaccordo con lei». ¶ «E invece», disse ad

Rheingold alzando la voce, «lei non è in disaccordo

in disaccordo con me... lei è d’accordo con

e il fatto che lei le condivide... lei, Molteni

che lei le condivide... lei, Molteni, non è in

desideri... l’arte a lei non importa, a lei

lei non importa, a lei importa essere pagato... ecco

la verità, Molteni... a lei importa essere pagato, a

bene, allora è inteso... lei non parteciperà alla sceneggiatura

non parteciperà alla sceneggiatura... lei ha già avvertito Battista

avvertito Battista?». ¶ «No». ¶ «Pensa lei ad avvertirlo?». ¶ «L’avverta

ad avvertirlo?». ¶ «L’avverta lei... non credo che rivedrò

di Battista... né con lei, né con un altro

Domandò tuttavia, cautamente: «Insomma, lei non vuol fare la

perciò facciamo così: per lei, io non voglio fare

mi dispiace molto che lei non collabori a questo

grandissime... Può darsi che lei abbia ragione a vedere

è un’aspirazione, Molteni... lei aspira ad un mondo

a quello di Omero... lei vorrebbe che ci fosse

ad un mondo simile... lei, invece, no». ¶ «Ma ci

convinto. Improvvisamente, gli domandai: «Lei senza dubbio conosce il

un uomo del medioevo... lei, Molteni, è un uomo

ero già abituato a lei». ¶ «Sarà per un’altra

avrei voluto lavorare con lei, Rheingold». ¶ «Ma allora, perché

o arrosto, insomma... per lei sarà meglio, avrà meno

gli alberghi, sì». ¶ «Allora lei comperi un bel pesce

pesce arrosto... oppure lesso... Lei sa fare la maionese

qualsiasi ribellione; indicava in lei uno scadimento, un crollo

per me e per lei, dovevamo partire, e io

momento della spiegazione definitiva. Lei stessa me la proponeva

indicare con precisione; e lei preferiva allora attribuire il

gli occhi verso di lei, che tuttora mi voltava

non essere interpretato da lei come una prova di

alzai, andai presso di lei che tuttora stava ritta

come mi accostai a lei, toccando con il mio

avevo più bisogno di lei. E uscii sulla terrazza

dopo essermi spiegato con lei, avrei continuato ad ignorarle

nostri passati rapporti; ma lei non era disposta a

un uomo: appunto, secondo lei, quello che io non

un mondo semplice come lei, schietto come lei, nel

come lei, schietto come lei, nel quale il denaro

a me e a lei, come nella villa, come

E come se anche lei avesse aspettato, per parlare

tacqui e tacque anche lei e io presi a

di chinarmi su di lei e di baciarla, mentre

mi ero avvicinato a lei. Questa volta l’allucinazione

che volevo amarla e lei mi aveva risposto accennando

amore, di addentrarmi con lei nella grotta. E poi

le aveva parlato, ma lei non aveva risposto; ad

sorpreso il corpo di lei in uno stato di

nuovo avrei ricevuto da lei l’assicurazione che ella

Spinto dalla nostalgia di lei e dei luoghi dove