Federigo Tozzi, Gli egoisti, 1923

trovare una donna come lei. ¶ CAP. II. ¶ La sera

pensato molto spesso a lei; voleva lasciare anche quel

dirò. ¶ Perchè, vicino a lei, non aveva più quelle

che gli occhi di lei guardassero i suoi fino

sensazioni. ¶ Già, vicino a lei, cominciava ad essere preso

allentati: gli occhi di lei si fecero più chiari

altre che fanno come lei. ¶ Il Gavinai rispose, convulso

la rifaceva anche con lei. Ad ogni parola affettuosa

stava alla pensione con lei. ¶ In treno, pareva ch

Si sarebbe avvicinato a lei, pronunciando il suo nome

te l’avesse proibito lei. ¶ E, con un’aria

che ti dirò. ¶ — Di lei non mi dirai niente

maritava, più grande di lei, non aveva niente da

campagna deserta. Era, per lei, un piacere troppo forte

la campagna; sola come lei. ¶ Allora, chiamò quelli della

aveva mai pensato a lei con tanta dolcezza. Gli

avesse pensato sempre a lei, e le fosse stato

dove era stato con lei. Dopo il tramonto e

pur di impedire a lei di non amarlo più

che prima glielo dicesse lei; perchè, per prudenza, non

Non mi vuole anche lei un poco di bene

Allora, si riaccostò a lei; e osò darle del

sentisse tanto buono con lei! A momenti, anzi, lo

ch’egli pensasse a lei senza poterla più amare

doveva restare protetto da lei stessa. ¶ Alla fine, non

già tornata. Fu per lei una gioia indimenticabile, lasciare

mai messo. Voleva essere lei la prima a mostrargli

lo stesso sempre a lei e la rimpiangesse. Intanto

di andare insieme con lei al concerto dell’Augusteo

contrariato di pensare a lei. ¶ Non poteva fare a

pranzo, stava accanto a lei, con i vassoi in

vederla, capì che era lei; e l’abbracciò. Ancora