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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, Magari domani resto, 2017

concordanze di «lei»

nautoretestoannoconcordanza
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a un bidone,” risposi. ¶ Lei strabuzzò gli occhi. “Ma
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un grande cuore,” ribatté lei gesticolando più del solito
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me e anche di lei. ¶ La vita appunto. ¶ Arteteca
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Uè, avvocà, e a lei chi gliel’ha data
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e, soprattutto, pensi a lei, che se a letto
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La mamma sostiene che lei voleva chiamarmi semplicemente Maria
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disse infatti un giorno lei, convinta che con quell
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tantino più credibile: secondo lei i due non si
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Mi faccia capire, avvocato, lei può prendersi la confidenza
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perché sono femmina e lei è il mio capo
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diavolo. ¶ “Fra me e lei, non è cosa, non
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a farla ragionare, ma lei rispose che è importante
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A ogni modo, fu lei a chiedere al parroco
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ho a fuoco.” ¶ “È lei la tua causa,” ribatte
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prove.” ¶ “Allora non è lei il nostro cliente?” ¶ L
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torno a vivere da lei, ché siamo entrambe sole
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provare a parlare con lei. Perciò gli ho dato
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verso i suoi occhi, lei già non ci sia
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con le Barbie. Invece lei mi guardava sorridendo e
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volevo fare la penalista, lei sbottò: “Uh, maronna mia
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e alla tua felicità?”. ¶ Lei, come se nemmeno avessi
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la pietosa...” ¶ Solo che lei rimase in silenzio, un
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capisco di pretendere troppo”. ¶ Lei anche stavolta non rispose
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sì, avevo ragione, ma lei non lo fece, non
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porta di casa quando lei comparve sull’uscio. “Lo
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tratto, mi rividi in lei, nella sua figura solida
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c’è di male?” ¶ Lei sospirò e rispose: “Niente
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Se fai troppo casino, lei ti passa sulla testa
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undici del mattino quando lei esce dal palazzo. Proprio
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e le vado dietro, lei svolta l’angolo e
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e ordino un caffè. Lei sta bevendo un succo
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andavo vicino per chiedergli lei cosa volesse, replicava: “Ah
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però se a pranzo lei potesse preparare qualcosina pure
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con tono duro: “Ma lei mi ha vista?”. ¶ Vittorio
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preparare qualcosa anche per lei, e di certo quella
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di fare ’sta cosa, lei mi deve ricambiare con
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uno. Me lo terrebbe lei durante il giorno, ché
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se posso mangiare da lei a pranzo.” ¶ “Da me
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porto da mangiare e lei offre la casa?” e
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Perché preferisco mangiare da lei, perché non c’è
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Nenné...” ¶ “Ah, sì?” ¶ “Già. Lei mi chiamava ‘nenné’, mio
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persona che teniamo a lei. Insomma, nenné, che hai
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nord ti libereresti di lei. Lo sai che diceva
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tua strada, che tanto lei ti porta dove vuole
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accorgi. Parlo sempre di lei, della vita”. ¶ Infine ingolla
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assecondare la sua pazzia, lei arrivò a minacciarmi affermando
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cioè, so’ cuntenta per lei, figurati, però io mò
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no,” si riprende lui, “lei è Luce, la figlia
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su altro. Alla fine lei si gira e domanda
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fosse una marionetta e lei che lo fissa senza
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fronte: la saluto, ma lei non contraccambia e si
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sedere composta e attendo. Lei entra piano, mi sorride
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Distolgo lo sguardo, e lei tira a sé le
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Si figuri,” rispondo, e lei torna a fissarmi e
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di provare compassione per lei, una donna che fino
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so che dire, così lei prosegue: “Kevìn è ’a
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aggio fatto”. ¶ Mi risiedo. Lei tira fuori il pacchetto
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con la testa e lei aggiunge: “È stato buono
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fa.” ¶ Non rispondo e lei si affretta a precisare
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merda...”. ¶ “Ah,” faccio, ma lei non ha finito di
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Resto senza parole e lei ne approfitta per proseguire
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tento di abbozzare, ma lei nemmeno mi ascolta e
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è tutto da dimostrare. Lei torna con una bottiglia
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uscire dalla situazione, ma lei torna seria e prosegue
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è nessun uomo, ma lei continua come un treno
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starnazzare per giorni che lei aveva fatto tanto per
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fatto, questo è stalking!” ¶ Lei torna a guardarmi con
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faceva stare male. Comunque lei non disse mai nulla
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il mio desiderio e lei pensò che stessi scherzando
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smuovermi di un millimetro. ¶ Lei sbuffò e si rifugiò
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tre denti in bocca. Lei si chinò a darmi
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finiti di esistere con lei. Almeno la versione originale
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di cosa sto parlando?”. ¶ Lei irrigidì la mascella e
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riuscivo ad accettare che lei provasse ancora astio nei
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voglia. E quando dice lei. ¶ La nonna ascoltò in
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Perché?” chiesi sulla difensiva. ¶ Lei sorrise e ribatté: “Perché
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guardarla senza capire e lei proseguì. “Per me tu
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le paste da Scaturchio. Lei fece una smorfia ma
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del mondo tieni...” commentò lei acida prima di tornare
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fatto lo stesso con lei. Insomma, l’educazione, la
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il volto al suo. Lei mi dedicò uno sguardo
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hai rutt’ ’o cazz!” ¶ Lei indietreggiò. ¶ “A me Manuel
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della vita degli altri...” ¶ Lei sgranò gli occhi e
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parlato dell’accaduto, né lei ha più fatto riferimento
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difendere lui contro di lei?” ¶ “Decide Arminio, lo sai
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pieno potere sulle donne, lei chiede di separarsi. È
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la vita, ché tanto lei gentile con me non
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ed era partito con lei per Bruges. “Mi sono
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dato l’anello e lei ha detto che sono
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che siamo giovani e lei deve ancora pariare, così
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E io proprio di lei ti volevo parlare. Mi
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Ci parli tu con lei? Lo sai, mamma la
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sbarre della ringhiera. ¶ “Antò, lei la penserà pure a
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un rapporto diverso con lei, la sai prendere, l
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andrebbe a finire che lei inizia a giudicare e
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ieri...” provo a dire. ¶ Lei scende dallo scaletto e
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sentito Antonio ieri...” ripeto. ¶ Lei continua a piegare la
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Sono per te,” fa lei, e continua a non
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sensibili se mettono scuorno!” ¶ Lei sorride e agli angoli
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il cucchiaino nello yogurt. ¶ Lei per tutta risposta apre
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ad avere tali poteri. Lei sapeva che sarei venuta
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con lo yogurt, allora lei mi anticipa: “Non ti
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l’anima in pace.” ¶ Lei sospira. “Come devo fare
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entra Pino Daniele?” fa lei. ¶ “Niente e tutto. Ora
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niente. E infatti è lei a riprendere la parola
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inghippo vi tirate indietro?” ¶ Lei si guarda le mani
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i cani randagi...” ribatte lei offesa. ¶ “Me ne fotto
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ciba delle mie parole. ¶ Lei continua a guardarmi fuggire
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sto urlando, tanto che lei si zittisce di nuovo
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sotto il rubinetto e lei ne approfitta: “La ragazzina
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conterà!” ¶ Stavolta mi siedo. Lei ha paura, me ne
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per amare un figlio!” ¶ Lei si porta le mani
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una gran pena per lei, una donna che non
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un secolo prima che lei riprenda a parlare e
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dell’infanzia. ¶ Alla fine lei se ne esce con
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andava di scherzare con lei (che, in effetti, è
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verso l’ascensore mentre lei esclamava: “Quanto è bellillo
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i giorni migliori. ¶ “Allora lei è un uomo speciale
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un abbaglio, un inganno. Lei quando guarda questa foto
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maniche. ¶ Apro la porta, lei si gira e mi
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di mio padre se lei era nei paraggi. È
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così da non inimicarmi lei che, in fin dei
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frigo non mancava mai. Lei chiacchierava con il cliente
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il cliente parlava e lei annuiva, perché a parlare
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dalla nonna. Correvo da lei e la trovavo seduta
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molto più giovane di lei. È che in bocca
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sempre più grandi, mentre lei si divertiva a guardarmi
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colorati con i quali lei mi intrecciava i capelli
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giorno non parlai e lei, forse, si preoccupò che
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regole umane, e finché lei passerà sotto il suo
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Don Vittò,” ho risposto, “lei non è bravo a
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un cliente. Stavo guardando lei quando sono caduta”. ¶ “Be
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come un’adolescente innamorata.” ¶ “Lei non ti ha vista
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una buona cosa, per lei innanzitutto, e per te
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il mio innocente vicino. ¶ Lei si è girata verso
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stavo per esordire, ma lei mi ha anticipata. ¶ “Luce
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cercare di essere gentile. Lei, come avesse intuito i
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Carmen, in verità...”. ¶ Ma lei non mi ascoltava, sembra
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ed è sfilato via. Lei ha atteso qualche secondo
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suo piccolo mondo, e lei mi ha lasciata fare
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bello, eh?” ha detto lei, di ritorno. ¶ “Fa venire
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un vicolo di Napoli. Lei aveva capito prima di
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e per molti come lei, quello che separa ogni
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suo figlio. Solo che lei si è ricordata della
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spinta troppo in là. ¶ Lei ha lasciato la presa
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guardata senza ribattere e lei è andata al punto
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sono fatta attenta e lei ha proseguito: “Se ci
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sul mio viso, e lei ne ha approfittato per
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preoccupare,” ho ceduto infine. ¶ Lei mi ha dato un
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la peggiore,” rispondevo fiera. ¶ Lei allora sbuffava e tornava
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nell’odore di minestra. ¶ Lei mi scrutò: “Nenné, che
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fermarmi ogni due parole. Lei ascoltò in silenzio, proseguendo
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finché ci fosse stata lei al mio fianco, quella
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Io tentai di ribattere, lei mi passò un fazzoletto
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non scegliere tu per lei, perché domani potresti pentirti
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tolgono mai niente,” continuò lei, “semmai aggiungono. Sient’ a
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Forino. ¶ Ed è proprio lei a entrare in stanza
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possibile della sua musa. Lei, è chiaro, non lo
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Il problema non è lei, ma il marito...” ¶ L
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sua scrivania di cristallo. ¶ “Lei ce l’ha? L
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saluta e informa che lei va via per pranzo
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e che vedo, neanche lei è proprio un uomo
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che si trova anche lei sotto una pioggerellina. Non
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temporale. Schizzechea anche per lei, avvocà, giusto?” ¶ Lui sembra
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io non sono come lei, o come Manuel, a
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certo a parlarne con lei, e comunque mi riferivo
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mi faccia capire, a lei che importa se io
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rattusi. “Insomma, dia anche lei una bella sterzata alla
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è anche gente come lei, famiglie perbene che lottano
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Kevin si fa attento. ¶ “Lei non spiccicava una parola
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erano solo complimenti, e lei lo sapeva bene, perciò
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sono laureata, anche se lei non l’ha potuto
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italiano, è importante che lei creda in te, che
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in quei cinque minuti. Lei ha guardato il figlio
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è”. ¶ Ho sorriso e lei ha proseguito: “Nun dice
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continuato a sorridere, ma lei non ne aveva voglia
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portato alla mente ancora lei, l’infanzia, quando mi
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impazzivano quando passava, e lei, però, non pensava a
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Di fronte alla domanda, lei aveva sollevato la testa
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queste le mie parole. Lei sorrise e inclinò la
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a nonna, aspetta,” rispose lei, “che ad aspettà nun
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invece si sbagliava, perché lei è morta proprio a
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vederla, se ti riesce; lei ti cammina accanto, ti
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giro. ¶ “Mà, sono io.” ¶ Lei apre il portone senza
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Uè,” esordisco. ¶ “Uè,” fa lei e non si gira
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la borsa sul tavolo. ¶ Lei non risponde subito e
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so di cosa parli.” ¶ Lei infine si gira e
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colorati. ¶ Per fortuna è lei a decidere le sorti
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da chiedermi?” ¶ Mi siedo. Lei, invece, resta in piedi
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alla mia voce incattivita, lei assume subito l’atteggiamento
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fatto capire nulla. Perché?”. ¶ Lei abbozza un sorriso più
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anzi, faccio per alzarmi. Lei allora mi anticipa e
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a piegarmi in due. Lei sorride, sollevata. Aspetta che
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viene da ridere perché lei dice: “Non ti capisco
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te lo ricordi papà?” ¶ Lei indietreggia il collo e
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fine della lunga spiegazione, lei sfila la mano dalla
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del soldatino francese, ma lei mi sorprende, perché decide
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seguendo la causa fra lei e il marito.” ¶ “Statte
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con quella gente, Lù.” ¶ “Lei com’è?” ¶ “Be’, è
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Ma che pensi di lei, secondo te è una
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Non sembra figlio a lei!” ¶ “Lo so, è troppo
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ora...” dice, infatti, subito lei. ¶ “Il padre vuole l
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So che è stata lei a chiedere il divorzio
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Comunque stai lontana da lei, da loro, tesoro, non
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e afferro la borsa. Lei mi segue lungo il
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a un passo da lei, che retrocede, intimorita. ¶ “Non
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non c’è più.” ¶ Lei mi guarda a lungo
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prive di significato e lei se ne deve accorgere
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c’è?” chiesi preoccupata. ¶ Lei si appoggiò al termosifone
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strofinarmi in modo convulso. ¶ Lei mi guardava e non
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mamma, convinta che solo lei avrebbe potuto sapere quando
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in mente di porre. ¶ Lei sorrise: “Io questo nun
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a scrutare la nonna. Lei mi diede il solito
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Alleria. “Lo può tenere lei?” ¶ “Va bene che non
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non va?” ¶ “Lulù,” fa lei in tono di rimprovero
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e femminilità; d’altronde, lei se ne va in
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un po’ cura di lei, lei che di cura
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po’ cura di lei, lei che di cura ne
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tatuati di disegni tribali, lei, invece, jeans e scarpe
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stavamo divertendo, e allora lei si è seduta in
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aveva voluto mandare a lei e al figlio. Sarei
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cane,” dico come se lei non ci fosse. ¶ Il
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della sua presenza, “davvero.” ¶ Lei rimane a fissarmi per
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e precisa: “Solo con lei è antipatico, si trasforma
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e anche a mamma. Lei adora le montagne russe
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tanto potremmo portare pure lei, mamma, che ne dici
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sarei passata proprio da lei, semmai per raccontarle tutto
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troppo bene, soprattutto che lei è sul punto di
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almeno la musica, ma lei mi incalza. “O nun
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sottovoce. ¶ “E spiega,” replica lei, “ma cerca ’e fa
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quel pezzo di merda?” ¶ Lei ormai urla, e la
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affanno. ¶ “Dov’è Kevin?” ¶ Lei si gira con una
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sul viso senza che lei abbia mai cambiato espressione
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tuo marito.” ¶ Alla fine lei si gira, il volto
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sai quanto...” replico, ma lei si porta l’indice
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causa.” ¶ “Troppo tardi...” dice lei, e si asciuga l
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del deserto, tutto di lei contribuisce a renderla una
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cinque minuti prima che lei dica: “Me ne vaco
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sempre stata,” ripeto, ma lei nemmeno sembra ascoltarmi. ¶ “Che
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salto, convinta che sia lei, tornata per dirmi che
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luce del sole, anche lei”, e indica con lo
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ad aiutarla, anche perché lei doveva lavorare sempre di
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dalla nonna, così che lei dovesse pensare solo ad
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per essere a casa. Lei non veniva mai a
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ho appena detto,” ribadì lei a muso duro, “per
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e corsi subito da lei. Lui, però, già non
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perché, perché, perché. Ma lei continuava a ripetere che
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con uno schiaffo e lei mi dedicò uno sguardo
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Nel corso degli anni lei ha più volte tentato
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due creature piccole, e lei dava da mangiare all
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mi alzai di scatto. Lei fece un passo indietro
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ancora il vuoto quando lei tornò a parlare: “Se
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anche un po’ bevuto. Lei quando beve è perché
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viene papà. Credo che lei stanotte gli abbia telefonato
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nenné, solo questo.” ¶ “Beato lei.” ¶ Lui si gira a
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lasciare Cane Superiore con lei, oppure portarlo con me
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acqua è gelata... e lei sta tremando...”. ¶ Don Vittorio
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Valencia e lì salì lei, che all’epoca non
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spettacolo e che anche lei amava il jazz e
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ci veniva incontro, così lei non perse tempo, si
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pensai di scendere con lei, ma Gisela rispose che
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con le nostre lettere, lei mi descriveva la sua
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ascoltare un pezzo e lei, nella lettera successiva, mi
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riuscivo ad accettare che lei vivesse lontano da me
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accanto più grande di lei, uno con pochi capelli
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Annuii perplesso e allora lei mi saltò al collo
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con la mia Gisela. Lei all’inizio rimase in
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siamo più persi.” ¶ “Ma lei è sposata?” ¶ “Il marito
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caso di andare da lei, farla venire qui, incontrarvi
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arrivò una telefonata. Era lei. Mi disse che si
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ci siamo mai baciati. Lei non sa neanche del
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di dire nulla, perché lei fa un passo in
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karate un po’ troppo. Lei, però, non demorde e
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apre con uno scatto. ¶ Lei allora smette di piangere
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fa ’a gavetta inso...”. ¶ Lei non mi fa nemmeno
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alzo. ¶ “Che fai?” chiede lei. ¶ “Che fai?” ripete don
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per dubitare di te.” ¶ Lei mi guarda dritta negli
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sfilando dalle sue braccia. ¶ Lei mi guarda perplessa. ¶ “Si
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alla sua domanda stupida. ¶ Lei, al contrario, svetta in
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momento, di fronte a lei, mi sento il brutto
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mi parli di morale!”. ¶ Lei mi guardò come avesse
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nome sulla pancia, e lei sapete come mi rispose
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e un bacio sensuale. Lei indietreggia inorridita e chiude
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solo mio padre, e lei, per fortuna, non è
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mi faccia capire, a lei che importa della mia
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è una iena come lei!” ¶ Ad Arminio Geronimo cede
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do il tempo. “Innanzitutto lei che dà della bestia
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qualcosa di inammissibile per lei. ¶ “Tutto a posto, Lulù
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infine, a danzare con lei. ¶ Il cielo blu e
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Raffaella. La figlia di lei, invece, è rimasta al
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madre. ¶ “Vecchia,” ha ribattuto lei, in evidente difficoltà. ¶ “Mà
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L’ho stappata mentre lei ribatteva alla mia provocazione
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preoccupà,” ha precisato subito lei, “voglio soltanto dire a
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cenno con il capo; lei, per tutta risposta, ha
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lui e un po’ lei, e lei guardava un
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un po’ lei, e lei guardava un po’ me
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poche cose che abbiamo...” ¶ Lei ha sorriso, così siamo
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immaginavo diversa,” ha fatto lei. ¶ “Diversa come?” ¶ “Be’, tuo
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giorno,” ho ribattuto, e lei è scoppiata a ridere
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ho guardata titubante e lei ha domandato: “Deve fare
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Primavera non torna, perché lei è un uccello e
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Don Vittò, proprio a lei va il primo grazie
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in una polpettina, a lei che sa accompagnare la
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dei miei sentimenti, ma lei iniziò a scassare tutto
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E per ultimo ringrazio lei, la mia città, perché