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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, La tristezza ha il sonno leggero, 2016

concordanze di «lei»

nautoretestoannoconcordanza
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del capo. «Erri» disse lei una prima volta con
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pazienza, solo che a lei il gesto non piacque
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ero troppo veloce e lei troppo lenta, e così
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zitto. Come sempre. ¶ Fu lei a parlare. «Almeno adesso
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scegliere di sapere. Così, lei proseguì: «Sono due mesi
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volte in un minuto, lei che nei quindici precedenti
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mi andava bene, invece, lei telefonava in ufficio e
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e mi avvicinavo a lei che il più delle
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unica cosa. ¶ «Stai ovulando?» ¶ Lei socchiuse gli occhi e
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a stringermi il petto. ¶ Lei sembra accorgersene, smette di
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non le mangia nessuno?» lei rispondeva che sul centrotavola
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proprio una bella donna.» ¶ Lei sorride e si avvicina
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n’era una sola. Lei era l’unica, infatti
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sorpassato la filippina, ma lei ci guardò disorientata prima
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stavano indagando su di lei, avrei almeno cercato di
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su Kant. Farfugliai qualcosa, lei allora si portò gli
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di casa alle spalle. Lei e Arianna sono le
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dici niente?» ha chiesto lei, delusa dalla mia reazione
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contento, ma non capisco...» ¶ Lei ha smesso di sorridere
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limitato a ribattere, allora lei mi ha stretto le
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potrei trovarmi una compagna?» ¶ Lei ha fatto una smorfia
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Stronza» ho risposto, e lei è scoppiata a ridere
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come me» ha continuato lei sbuffando fuori il fumo
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lo stesso padre, eppure lei è felice e io
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buona volta?» ha replicato lei alzando la voce. ¶ «No
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resistere, lo giuro, ma lei mi passò la mano
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fossi tornato alla festa, lei sarebbe stata di nuovo
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passione ardente. Subito dopo lei era già nel salotto
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la nostra città, quando lei se ne uscì con
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responsabile marketing dell’azienda. ¶ Lei si zittì, io tornai
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che guardavo la strada, lei che chiudeva gli occhi
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sessant’anni...» ¶ «Cinquantasette.» ¶ Imbarazzata, lei si è messa a
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nell’antibagno della fumetteria, lei con le chiappe sul
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e basta?» ¶ «Già» risponde lei e mi fa l
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è un paradosso, proprio lei che da quando fa
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vero?» esclamò dopo che lei fu uscita dalla mia
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peso all’affermazione che lei e Mario dovessero dirci
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giustificava gli insuccessi. Per lei c’era sempre un
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trenta» replicai di getto. ¶ Lei mi guardò e sbuffò
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dopo aver giocato con lei tutto il pomeriggio. ¶ Arianna
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l’abbraccio e sorrido. Lei mi punta gli occhi
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il coraggio di parlare. Lei, però, sembrava non farci
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mazzo di doppioni poi lei, che mi fissava con
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collezione di doppioni, sennonché lei aggiunse: «Mi renderesti felice
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le porsi il mazzo. Lei lo strinse e mi
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cotoletta, guardando un po’ lei, che pendeva dai racconti
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mamma con apprensione, ma lei sembrava avere occhi solo
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piace molto» disse invece lei. ¶ «Davvero?» fu la mia
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collo hai una F?» ¶ Lei mi guardò negli occhi
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Ho capito» sussurrai, ma lei era già scesa dal
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non sapendo cosa dire. ¶ Lei rispose con voce gelida
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due le domande, e lei, prima di sciogliere l
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il fatto che odiava lei volesse dire che odiava
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madre voleva dire che lei aveva fatto qualcosa di
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maschio?» chiesi. ¶ «Sì» rispose lei sicura. ¶ «E che mangiano
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la cena» rispose subito lei con un sorriso. ¶ «E
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non dovrebbe tornare?» ¶ «Così...» ¶ Lei mi mise a terra
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Arianna. E anche per lei il discorso sulla felicità
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lasciate alla deriva, anche lei sa il fatto suo
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Lui era appena laureato, lei frequentava Scienze politiche. Una
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era bruttino (parole di lei), a venticinque anni aveva
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popolare della periferia. Proprio lei – la stessa che adesso
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conquistare il suo cuore. Lei, che aveva schiere di
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infanzia. E per farlo lei ha puntato a salire
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salire, lui a scendere: lei con il suo mondo
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studiare, mamma» osservai calmo. ¶ Lei si bloccò e gracchiò
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si gira verso di lei ed esclama con un
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dentro. ¶ Era andata così. Lei frequentava l’ultimo anno
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dovuto alzarmi, andare da lei, insultarla, schiaffeggiare il Bob
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panchina, in attesa che lei incontrasse il fidanzato e
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nell’illusione che fosse lei a chiedermi scusa. Insomma
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lontano da occhi indiscreti. Lei aveva lasciato che le
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vuoto pomeridiano. E più lei riempiva i suoi vuoti
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contro il suo corpo, lei mi passò una mano
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potevo aver preso da lei? ¶ Poi li vidi: tre
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cercare Arianna, ma anche lei non c’è più
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aveva lasciato che fosse lei a decidere, anche per
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perciò capitava spesso che lei se lo trovasse a
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con la tenacia di lei, che alla fine ebbe
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di vivere soli. Io, lei e nessun altro. ¶ È
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e mi avvicino, ma lei non si gira, così
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appiccicate. Però a volte lei rideva così forte che
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perfetto» commento. ¶ «Già» ribatte lei amara. ¶ A dieci anni
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rubarle un sorriso, ma lei non rideva mai. ¶ «Stavo
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mano sulla sua spalla. Lei infine si gira. «Ti
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so cosa ribattere, e lei prosegue. «Anche tu sei
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fondo le sue parole, lei allora abbozza un sorriso
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giusta, l’aggettivo adeguato. Lei ti spiazza di continuo
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colorato fra le dita. Lei avvicinò le mani alla
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la nostra famiglia» abbozzo. ¶ Lei ride. «Tu davvero ancora
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poi. ¶ La abbraccio e lei non oppone resistenza. Allora
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lui è di maggio, lei di luglio. Un giorno
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tornare ai nostri giochi. ¶ Lei, però, mi afferrò il
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Per sempre!» ¶ Sorrisi, ma lei non rideva per niente
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potevo chiedere un consiglio. ¶ Lei mi indirizzò dal suo
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di non farmi smarrire. ¶ «Lei dovrebbe rimettere in piedi
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placidamente: «Io penso che lei abbia dei seri problemi
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un certo senso critico.» ¶ Lei mi fissa, si vede
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fossero vere, se anche lei sapeva che il marito
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parlai a mamma e lei diventò paonazza, si mise
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e dovevo collaborare, che lei doveva partorire e non
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sorella Flor? Nemmeno con lei?» ¶ «È troppo piccola.» ¶ Lui
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non fu dei migliori, lei sembrò comunque contenta. ¶ Mi
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avevo occhi che per lei e a stento mi
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passare il tempo con lei, come se sapessi che
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io.» ¶ La fissai, e lei proseguì: «È che qui
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po’, e alla fine lei disse: «E ora che
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sapevo che rispondere, perciò lei mi schioccò un bacio
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nella camera di Clarinda. Lei sembrava mi stesse aspettando
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che mi separavano da lei. Quando le fui di
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bagno. ¶ «Proprio adesso?» fa lei. ¶ «Ci metto un secondo
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la camera da letto), lei con il catalogo sulle
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Corsi ad aprire e lei era già sulla porta
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piercing. Quando camminavo con lei per strada, la gente
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me questa cosa divertiva, lei ormai non ci faceva
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le proprie scelte. A lei, in realtà, non interessa
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Da lunedì» rispose serena lei. ¶ «Appunto, sono tre giorni
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sempre. Un attimo dopo lei gli strattonò il guinzaglio
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riempire la lavastoviglie, e lei ruppe il silenzio. «Tua
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successo?» chiesi di nuovo. ¶ Lei sembrò titubare, ma alla
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pazza.» ¶ «Tu dici?» chiese lei e si mise a
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di successo. ¶ Già, con lei ero rimasto alla sera
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della tortilla non era lei ma sua madre, che
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undici anni. Fu a lei che posi la domanda
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qualche anno fa e lei la mattina dopo mi
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che ho detto a lei: prima di buttare tutto
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intrecciati e freddi, quando lei se ne uscì con
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bambino!» urlai poi, e lei mi tirò uno schiaffo
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di tutto per costruire, lei, invece, di tutto per
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ho sempre detto!» continuò lei. «Non puoi e non
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guardare avanti!» ¶ Perciò, mentre lei parlava, io riflettevo su
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un convento. E mentre lei proseguiva con la sua
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guancia e le sorrisi. Lei si bloccò di colpo
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obiettivo molto prima di lei. ¶ I segreti troppo segreti
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che si porta appresso lei può convincere sua moglie
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credo che, sotto sotto, lei sia una persona spiritosa
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continuo una sola immagine: lei e Ghezzi che facevano
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trovato sul computer di lei, stabilii che dovevo voltare
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suo slancio. Tuttavia, a lei, credo per la scarsa
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tempo mi innamorai di lei e se mamma al
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Eri troppo dipendente da lei». ¶ Ero stanco e tentai
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fa, che è stata lei a prendersi cura di
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anche dopo. C’era lei fuori dalla scuola al
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suono della campanella e lei il giorno della maturità
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come ci era riuscita lei? ¶ «Ha detto che ti
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tv. ¶ «Però...» aggiunse subito lei. ¶ «Però?» ¶ «Però non capisco
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bel sorriso. Dietro di lei, la porta del suo
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nome è Erri?» domandò lei. ¶ «Tu, invece, come ti
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fatto ancora la spesa.» ¶ Lei chinò il capo da
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Marito? Noo» disse ridendo, «lei puttana. Molto simpatica.» ¶ Subito
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al fatto che se lei non si fosse lasciata
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solo.» ¶ «Me la caverò.» ¶ Lei annuì e cambiò argomento
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offrirle un caffè, che lei pretese di bere in
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erba.» ¶ «Grande idea!» ribatté lei entusiasta e scomparve nel
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e chiudi la bocca.» ¶ Lei si sedette e arrotolò
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fratello. ¶ «Così come?» intervenne lei. «Pazza, intendi?» ¶ «Diciamo.» ¶ Flor
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fumetteria.» ¶ «Una fumetteria?» proruppe lei e puntò i gomiti
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la cortesia, vattene mentre lei è in bagno, le
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loro flirt finiva lì, lei fece spallucce e poggiò
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e dopo un po’ lei riprese a parlare. «Pensavo
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miei romanzi?» ¶ Annuii e lei mi strinse ancora di
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fui io a colpire lei, e non certo per
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fumetti. ¶ A quella notizia, lei decise che in nottata
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cena da me, e lei ne fu entusiasta. Tanto
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aprire il frigo che lei mi era già addosso
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farmi felice, eppure mentre lei mi leccava dappertutto non
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che dopo la prima lei non volle fermarsi. Per
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E tua madre? Nemmeno lei dice nulla?» ¶ Flor rispose
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vuoi andare? Sei piccola.» ¶ Lei sbuffò. «Sembri nostro padre
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Perché hai pochi amici?» ¶ Lei chinò il capo e
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inaspettati. ¶ Invece risi e lei si arrabbiò. «Erri, non
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della mia vita!» gridò lei. Sprofondò il viso nel
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mia madre, ma con lei non mi posso confidare
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sono tua sorella, non lei! Io ho lo stesso
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grande e comunque con lei ho un rapporto diverso
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fare a meno di lei?» ¶ «Be’, in ogni momento
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a bocca aperta e lei mi dava dello stupido
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lo togliesse per mangiare. Lei obbedì e lo avvolse
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termine del pasto né lei, né lui, né tantomeno
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lasciato da sola con lei. Ti odio, non ti
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ricoprire gli stessi ruoli: lei a colpire e lui
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la massima discrezione ma lei si volta, allontana il
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Scusa, ti richiamo» dice lei e riaggancia. «Volevo chiederti
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Valerio.» ¶ «Certo, nessun problema.» ¶ Lei sorride e le mie
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vuole molto bene!» esclama lei mentre armeggio con la
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No, per nulla» ribatte lei e sorride. ¶ Se non
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Che c’è?» chiedo. ¶ Lei mi fissa e non
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è la verità?» chiedo. ¶ Lei guarda prima il padre
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capito un cazzo!» urlo. ¶ Lei guarda lui mentre parla
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po’, in attesa che lei finisse di prepararsi per
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se n’era andato lei mi aveva messo sulle
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avevo guardata incuriosito e lei aveva proseguito: «Che non
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chinai il capo, ma lei andò avanti con la
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tua mamma» disse guardando lei con un sorriso, «così
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avrei più dormito con lei. Sperai solo che quei
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decise che sarebbe stata lei la prima ad accarezzare
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male al bambino. ¶ Invece lei continuò ad accarezzargli la
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E mamma? Perché a lei non lo hai detto
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non lo hai detto?» ¶ «Lei lo sa.» ¶ «Lo sa
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al cinema, è urgente?» ¶ Lei esitò prima di rispondere
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No, sto uscendo» replicò lei, «vado a cena fuori
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altrimenti il film inizia.» ¶ Lei mi seguì in silenzio
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non dovremmo passare da lei?» ¶ «È a cena da
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di quanto desiderassimo, e lei se ne uscì con
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aspettavo una risata, ma lei già dormiva. Allora allungai
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farla ragionare. Proprio a lei avrei preferito non dirlo
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mi dà le spalle. ¶ Lei si gira di soprassalto
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della cucina, «e... scusami». ¶ Lei sorride ancora, io esco
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o fra qualche giorno.» ¶ Lei socchiude le palpebre e
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diedi a vedere.» ¶ «Arianna...» ¶ Lei si avvicina, la sigaretta
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fisso e non ribatto. Lei invece mi mette le
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mi sento dire. ¶ Ma lei è come assente, il
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Tento di indietreggiare, ma lei mi trattiene. A quel
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mi scosto bruscamente e lei mi fissa con gli
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fianco e la abbraccio. Lei non si volta, allora
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discorsetto me lo fece lei una sera che la
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È una calaca» rispose lei chinando il mento. «Sai
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non avevo chiesto di lei, un po’ perché ero
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di questo?» domandò subito lei. ¶ «Credo di sì.» ¶ «Ma
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Sei troppo permissivo con lei». ¶ Mario addentò il secondo
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morire di dolore» commentò lei, in preda a una
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dirle quanto erano fortunate, lei a essere spagnola e
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Chiamala e stai con lei. Non te preoccupare, sarà
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con una battuta, ma lei prosegue: «Dov’eri mentre
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Che cosa stai dicendo?» ¶ Lei china il capo e
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mente le parole di lei da piccola, il famoso
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mi perforò lo stomaco. ¶ Lei annuì e rimase in
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nuovo a bocca aperta. ¶ Lei mi prese per il
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ai miei occhi. Se lei avesse fatto l’amore
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nuovo a bocca aperta. ¶ Lei sbuffò e ribatté: «Sai
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di Arianna, che mai lei sarebbe stata mia, che
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qualcosa di incomprensibile e lei capì che non ne
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sei vergine?» ¶ «Domattina» ribatté lei, «vai a scuola, domandi
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no con la testa. ¶ Lei mi guardò quasi con
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Non dissi nulla e lei proseguì: «Hai mai toccato
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quando rialzai lo sguardo lei sorrideva. ¶ «Se mi fai
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è che non sanguina?» ¶ Lei mi dedicò la solita
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bloccai. «Va bene, basta.» ¶ Lei rimase in silenzio, le
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qualche volta anche quando lei era in un’altra
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che ero meglio di lei, più bella e irresistibile
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bella e irresistibile di lei. E per riuscirci ho
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loro, anche tua madre.» ¶ «Lei non mi ha ferito
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padre, solo che con lei il conto è ancora
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mia sorella Flor.» ¶ «Anche lei ti dà del represso
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poteri sulla vita. Decide lei. E ha stabilito che
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del diavolo... È Flor.» ¶ «Lei lo sa di questo
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vederla.» ¶ «Come sta?» ¶ «Bene, lei sta sempre bene.» ¶ «Come
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una pancia troppo grande.» ¶ Lei sorride ancora un attimo
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ecco.» ¶ «Ti piacerebbe?» ¶ Annuisco. Lei sospira e commenta: «Forse
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le stringo la mano. Lei ci si avvinghia prima
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Renata. Ed è proprio lei che guardo d’istinto
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mia vita» dico invece. ¶ Lei sembra colpita dalle mie
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dico dopo un po’. ¶ Lei mi fissa a lungo
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mi sarei innamorato di lei». ¶ Poi apre la porta
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perché non poteva dirlo lei al marito?» ¶ «No, impossibile
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volta che pensavo a lei, la immaginavo sempre più
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a stringermi non fosse lei, ma una vecchia zia
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come domanda. Chissà se lei ricorda di avermi rifiutato
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e si alza anche lei. ¶ «Ma’, mica ci possiamo
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tornare da Matilde?» insiste lei speranzosa. ¶ «No, vado a
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piuttosto, pensa a Mario.» ¶ Lei tira indietro il collo
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potrebbe sembrare che per lei sia una discussione come
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spalla, e chiedo a lei quello che, forse, avrei
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Ho paura di sbagliare.» ¶ Lei socchiude solo un attimo
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che mi piaceva di lei tanto tempo fa, nella
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una risata. ¶ Solo che lei, anziché ridere, si galvanizza
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Perdonala e torna da lei. C’è un bambino
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Giovanni, lo ami?» ribatto. ¶ Lei spalanca gli occhi. «Perché
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toglierla dall’imbarazzo, ma lei ha accusato il colpo
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trattenere una smorfia, ma lei mi anticipa. «Lo sanno
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disegnavo delle vignette e lei ne era entusiasta. E
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oppure si metteva anche lei a pescare conchiglie che
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e cosa c’entrassero lei e Mario con i
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termini, come era da lei. ¶ «Non è vero» risposi
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libro aperto a metà. Lei, invece, a pancia in
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mamma metteva quello intero, lei dormiva scoperta e mamma
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che mi avvisava che lei stava per venire a
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Aprii la porta, ma lei era già entrata a
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raso nero. ¶ «Lavoro» fece lei. ¶ «Ah, allora scusa» ribattei
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squillare. ¶ «Come va?» esordì lei. ¶ Risposi con un’alzata
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tuo amante a letto?» ¶ Lei sospirò. «No, è solo
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trascorrere del tempo con lei. Mi alzai di scatto
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del tuo capo» ribatté lei, denotando una buona verve
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tutto quel tempo e lei accettò con entusiasmo. Le
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la serata sembrava perfetta. Lei guardò le stelle e
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raggiunta la mia stanza, lei esclamò: «Credo che i
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non è mio padre, lei perché non può essere
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a suonare. ¶ «Rispondi» disse lei ansimando. ¶ Sbuffai e guardai
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E dove se no?» ¶ Lei sembrò pensarci e rispose
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una Twingo fucsia che lei usava pochissimo e perciò
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e tre a fissarla. Lei prese fiato e, tutta
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La vedi quella?» disse lei a un certo punto
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sono posati su di lei nel tempo. Quanti sogni
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allora giurami davanti a lei, una cosa così immensa
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tentai di obiettare, ma lei mi aveva già preso
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quanto dura un giuramento?» ¶ Lei mi guardò delusa, perciò
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il rapporto con Matilde. Lei ti vuole bene.» ¶ «Strano
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Napoli e dintorni, e lei balbettò imbarazzata che glieli
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come quei due» fa lei, «una coppia normale, come
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mangio a casa...» risponde lei afferrando la pizza. ¶ «Eppure
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far altro che cazzate!» ¶ Lei ribatte seria: «Non intendevo
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faresti senza di me?» ¶ Lei spalanca gli occhi divertita
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Vorresti buttare via anche lei? Anche lei è un
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via anche lei? Anche lei è un ramo secco
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passare la notte con lei, non potrò fare più
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marcire poco alla volta.» ¶ Lei si ferma. «Sai che
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corpi di nuovo vicini. Lei poggia la guancia sulla
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pronto a ribattere, ma lei punta i miei occhi
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parole per ribattere, così lei si allontana con uno
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Già.» ¶ «Devi andare da lei?» ¶ «In linea teorica non
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ho paura di crederci.» ¶ Lei si fa seria e
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e mi volto. «Ari?» ¶ Lei si gira. ¶ «Ma i
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torno a camminare. È lei a richiamarmi. «Erri!» ¶ «Che
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Appena giro l’angolo lei è lì, appoggiata al
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appena reso conto che lei è ancora dentro di
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avuto una serata difficile.» ¶ Lei rimane a fissarmi. ¶ «Mario
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vivere altri cinque anni.» ¶ Lei china il capo un
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cui discutere. ¶ «Vuoi salire?» ¶ Lei annuisce e le faccio
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mi siedo vicino a lei. ¶ È Matilde la prima
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finito.» ¶ «E allora sbrigati.» ¶ Lei sembra ferita dalla mia
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avevo occhi che per lei, la sirena che mi
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a me. Invece, incredibilmente, lei iniziò a mostrare una
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Vespa, Giulia mi avvicinò. «Lei non c’è?» ¶ «No
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il reggiseno. Al che lei aveva spalancato gli occhi
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prima di quanto pensi...» ¶ Lei sbiancò. «Se stai con
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sbiancò. «Se stai con lei, abbiamo chiuso!» ¶ «E allora
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Marta. ¶ «Vieni dentro!» esclamò lei al culmine del rapporto
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lungo, io dentro di lei. ¶ Mentre ci rivestivamo, Giulia
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dirle di no, finché lei non mi rivelò la
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davanti a una gelateria, lei con il suo fidanzato
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vorrei pure ribattere, se lei non riprendesse subito la
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coppia, non siamo niente.» ¶ Lei inizia a piangere più
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le offro l’acqua. Lei beve a piccoli sorsi
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Perché cosa?» ¶ «Perché Ghezzi.» ¶ Lei si lascia cadere contro
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che ti scopavi Ghezzi.» ¶ Lei inizia a giocare con
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rimuovere l’immagine di lei con Palle mosce e
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intrufolavamo in casa. Appena lei vide mio fratello, urlò
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Che bella idea!» proseguì lei con un entusiasmo ingiustificato
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capolino nelle discussioni con lei. La mia infanzia è
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mandai a quel paese, lei e i suoi paroloni
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mms. Apro la foto: lei che sorride insieme a
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rabbrividisce al contatto inaspettato. Lei mi afferra il viso
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avere più paura, scelgo lei, la vita. ¶ Prendo fiato
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ubriacatura per ricordarti che lei è lì già da