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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carmine Abate, Gli anni veloci, 2008

concordanze di «lei»

nautoretestoannoconcordanza
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purtroppo due aborti spontanei. Lei desiderava una femminuccia, naturalmente
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Tutto il merito, secondo lei, era delle pietanze sfiziùse
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piuttosto la carne vacchìna, lei avrebbe cucinato pesce a
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stata un toccasana per lei: senza gli strapazzi dei
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si sarebbe aggrappato a lei con tutte le sue
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senza fortuna. Del resto, lei pareva sparita nel nulla
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ricordi degli anni con lei si affollano prepotenti nell
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stata la vita con lei. ¶ Chiama subito i suoi
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suoi, io insieme a lei ero un uomo. Cosa
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felicità frastornata. Dunque era lei. Anna la misteriosa. Anna
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correre nella stanza di lei e dirle: “Guarda, Anna
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e la riservatezza di lei avevano trasformato lo spazio
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sa quello che dice. Lei ama i cantanti tipo
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guardano negli occhi e lei si apre subito a
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se tu venivi prima. Lei, secondo me, ti aspettava
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di mangiare e bere, lei più di tutte noi
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niente di musica, mentre lei era fissata con quel
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combinare il nostro matrimonio, lei fa una scenata che
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grida «traditùra, traditùra». Proprio lei, la più grande, che
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lo facevo pure per lei, per farla studiare. Lei
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lei, per farla studiare. Lei che si spacciava da
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di no, più di lei, che comunque mi parlava
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è una figlia, però lei ha la crozza dura
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motivo che sa solo lei e macàri tu. Ogni
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a stomaco vuoto. Allora lei gli viene incontro, materna
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tre pomeriggi la simàna. Lei è assai stretta con
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una moglie così». E lei si squagliò per l
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stesso, anche se a lei forse non l’avrebbe
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e l’ombra di lei, il suo sorriso, lo
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diceva il dottore. Ma lei non si calmava, no
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ripeteva il figlio, ma lei non si calmava, no
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il dottore e, appena lei riprese con il «no
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Marina. ¶ «Allora, signor Manfredi. Lei non mi sembra abbia
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mi parlava spesso di lei. E inoltre ho seguito
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mi ha detto che lei mi può aiutare.» ¶ «Senta
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rientrata dal paese» disse lei. «Be’, consolati, poteva andare
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le mani calde di lei che gli stringevano i
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continuasse a parlargli, ma lei lo guardava muta, un
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Battisti e nuovi libri. Lei lo accoglieva sorridente e
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che dal dolore. ¶ E lei: «Ti stai annoiando a
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cui si è seduto lei e guarda il mare
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e ha riso pure lei. ¶ «È ancora un bell
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vedrai», e non scherzavo. ¶ Lei è rimasta in silenzio
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luogo che ha scelto lei, la gente è discreta
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la sua mano serpente, lei gli aveva tolto il
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il seno destro di lei che si godeva nudo
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tu sei cotto di lei, ma fa finta di
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ed esperte. ¶ Fece tutto lei: si spogliò e lo
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labbra di calmarsi e lei gli diede un morso
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coppia di mezza età. Lei sembrava una zingara sfiorita
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persona» le ordinò. ¶ E lei: «È un uomo che
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prenderli in giro. Invece, lei aggiunse un particolare che
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sorridente» disse. E fu lei ad accorgersi per prima
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guarda che curiùsa pure lei, fate una bella cùcchja
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notte. La mattina dopo, lei sparisce e ricompare il
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e delle prossime vacanze, lei fumando una sigaretta dopo
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uno, innocuo, sulle labbra. Lei ha portato dei pasticcini
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sono ancora gelosa di lei, che mi fregava tutti
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interessante, più anziano di lei, che ora è professore
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che ti piaceva, pure lei. Ma tu eri timido
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luce. ¶ La voce di lei fende il buio corposo
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costa poco. E, siccome lei sorrideva titubante, lui aggiunse
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sguardo per paura che lei riuscisse a leggergli i
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fondo alle pupille. Ma lei non aveva i poteri
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e del maschilismo che lei non sopportava. «Un tipo
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chiese della scuola. E lei gli rispose misurando le
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si assomigliavano, Nicola e lei. Pure suo padre aveva
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e dalla commissione sindacale». ¶ Lei lo ringraziò per la
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in via Vittorio Veneto, lei gli afferrò la mano
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davanti alla stanza di lei. Un bacio sulla guancia
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più bravi, in particolare lei, fin da ragazza; lui
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del mio paese» precisò lei. «Facciamo un picnic in
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era confuso e intimidito, lei se ne accorse perché
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di nuovo una sorsata. ¶ Lei si inginocchiò sull’erba
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Nell’attesa del buio lei tolse da una tasca
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una vita sana» rispose lei ironica. Poi aspirò boccate
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i capelli, i fianchi. Lei gli immobilizzò la mano
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Lui non capì subito. Lei lo baciò sulle guance
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era smarrita, oscillava pure lei, adesso, ansimava piano. Allora
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No, ti prego» disse lei, «questo no, ti prego
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come Nicola capiva che lei avrebbe voluto gridare “sì
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no, ti prego» di lei. Del resto, i loro
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nella notte. ¶ Alla fine lei si girò su un
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profonda tra le sopracciglia. ¶ Lei non rispose con le
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plaid. Si svegliò prima lei: «Vèstiti, dobbiamo andare. Ho
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Capocolò, che è sparisciùto, lei l’aveva sentito uscire
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nel sorriso ovattato di lei, un’attesa di anni
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si informò su di lei e seppe che era
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ce ne fu bisogno, lei l’aspettava, accettò le
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davanti ai genitori di lei e poi da soli
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e la consola. Ma lei sembra inconsolabile: «Non abbiamo
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uscita di scuola e lei, quando lo vide, gli
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c’è in te”. Lei gli cercò gli occhi
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ha pensato anche a lei prima di morire». ¶ A
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curiosa per natura, magari lei si metterà a ridere
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pugni dietro la schiena. Lei gli tirava i riccioli
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Era caparbio, capatosta come lei, sarebbe arrivato lontano. Anna
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compiti sdraiato sul letto, lei seduta alla scrivania, entrambi
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di pasticcini, cappuccino per lei, caffè per lui. «Pausa
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voce bassa e poi lei si addormentava per prima
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guardava negli occhi luminosi. Lei si alzò sulle punte
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E io più di lei». ¶ Un giorno Capocolò partì
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potesse scappare senza di lei. ¶ Al ritorno dalla sua
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con la stessa passione. Lei era molto curiosa della
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anni. Si amavano, diceva lei, perché sprecare in attese
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più che nostalgici, a lei parevano disincantati e fieri
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alla maturità ma già lei, da sola, aveva pianificato
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se stesso. ¶ Neppure a lei, però, mancava il ronzio
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Sì, dopo Firenze» ribatteva lei e non la smetteva
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per provare a consolarla. ¶ Lei non rispondeva, si sentiva
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che chiudessero le scuole. Lei gli rispose: «Ti ho
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credevo che saresti venuta.» ¶ Lei lo strinse più forte
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smesso di pensare a lei, di desiderarla. Solo che
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che andrà tutto bene. Lei sarà sorpresa, ovvio, ma
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luoghi, aveva parlato con lei come se le fosse
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Roma ¶ Il desiderio di lei cresceva di giorno in
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e il treno partiva, lei gli lanciò tre baci
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desiderio di stupirla. E lei si stupiva, sapeva apprezzare
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ringiovanita, ma era proprio lei, quegli occhi lucidi, come
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lontano da lì e lei da brava capatosta non
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al mondo». ¶ «E, secondo lei, noi dove vivremo?» chiese
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le sue canzoni. E lei era così sincera nei
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impegnati». ¶ Quella sera fu lei a portargli i suoi
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o non voleva capire. Lei spiegò senza più rossore
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svegliò nella tarda mattinata, lei non c’era più
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della professoressa Anna Arcuri; lei gli mostra gentile la
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Ho due pacchi per lei.» ¶ Il cancelletto di legno
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Anna, il tempo per lei si è riavvolto all
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di Rino Gaetano, che lei ha conosciuto personalmente. E
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Sì, è vero, anche lei continuava ad amarlo come
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e uno spumante buono. Lei portava due pezzi di
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ammaliati e riconoscenti, e lei ricambiava specchiandosi felice nelle
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anche le critiche di lei, sempre più pungenti e
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consigliava paterno e conciliante. ¶ Lei gli soffiava il fumo
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l’avrebbe saputo. A lei Mogol piaceva molto, e
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con passione da Anna. ¶ Lei lo accoglieva con il
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alla rinfusa sul divano. Lei si levò l’impermeabile
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attimo il brutto presentimento. Lei si abbandonò all’abbraccio
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più forti del terremoto, lei provò una pietà momentanea
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ovviamente alle mestruazioni ritardatarie. Lei scuoteva la testa più
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aspettava un bacio; invece lei la sistemò con cura
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era inginocchiato davanti a lei in modo plateale, non
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Non gli rispose subito. Lei che si vantava di
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vissuto insieme. E già lei gli aveva voltato le
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svelarti, pensava, furibondo con lei, con se stesso e
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verrò a vederti con lei». ¶ 6 marzo ¶ L’appuntamento è
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alla sorella Marina. È lei che mi ha raccontato
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accanto a lui. Fu lei a svegliarlo. ¶ «Telefon!» gli
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po’ assentiva, arrendevole. Fu lei che lo convinse a
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al vescovo Agostino che lei conosceva personalmente, e perciò
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silenzioso di fianco a lei. Il boato di «Viva
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se precipitarsi subito da lei o aspettare la fine
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diede retta neanche a lei, che dalla morte di
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del suo appartamento e lei se lo è ritrovato
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ramoscello di olivo benedetto. ¶ Lei è tornata per trascorrere
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vita». Dimenticando che pure lei ne aveva fatto parte
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l’incredibile calvizie galoppante. Lei si schermisce: «Non cominciare
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capire. Cosa vuole da lei? ¶ «Cosa vuoi da me
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gli anni senza di lei, dalla morte di Rino
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ti ricordi quella volta?”, lei diventa tesa, addirittura irritata
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dice mia madre». Ride. Lei no. Ha ancora lo
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in attesa del peggio. ¶ Lei le riconosce subito, non
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una reazione così pacata. Lei se ne accorge. Non
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e tranquillo, come se lei fosse già d’accordo
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notizie che dentro di lei avevano l’effetto delle
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tradiva un’apprensione che lei cercava invano di dissimulare
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oro.» ¶ «Speriamo bene» disse lei sorprendendosi per quel tono
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caparbia dei suoi occhi, lei non lo avrebbe riconosciuto
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tra i capelli e lei che mi diceva aspettami
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stato semplice trovarla. Perché lei al paese tornava sempre
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o tre giorni con lei bastavano e avanzavano per
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dimenticare. Facevano parte di lei, della sua vita presente
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gonfia di pus e lei malediceva di nuovo la
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nel dormiveglia: «Che hai?». Lei rispondeva: «Niente, dormi». E
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fino in bocca. Allora lei scendeva nel suo studiolo
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peccato mortale e, mentre lei tentava di dimenticare quella
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periodo di sconcerto per lei e sofferenza per Lory
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nel mio» si schermiva lei. E continuava a proporre
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visti in Toscana. E lei, è ovvio, lo guardava
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le pieghe delle onde. Lei sapeva che Rino era
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vide più, come poteva?, lei era sulla spiaggia e
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c’entrava lui? E lei non fece in tempo
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vedono, e ogni volta lei lo accoglie con ritrosia
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l’uno dell’altra. Lei più di lui. Lui
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pane raffermo. «Ottimo» dice lei. Lui vorrebbe darle un
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lì, di fronte a lei, anche se nel tragitto
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sente il seno di lei che pulsa morbido e
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di saluto sulle guance. Lei si volta verso Nicola
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Da quanto tempo, Anna. Lei ne sente l’eccitazione
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parole sulle ciglia lunghe. Lei si scioglie dall’abbraccio
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quando restano sole, e lei se lo immagina sul
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Tutti si complimentano con lei, che è rimasta giovane
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i complimenti anche a lei: «Bella come màmmata, stesso
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con il tempo anche lei capirà. ¶ «Devo parlarti» le