Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

così violenta passione per lei, che ogni giorno, dopo

non essere degno di lei, di non poter meritare

per rimanere accanto a lei, in quella pace, in

tutti sono innamorati di lei? — soggiunse Paolo con voce

debbono essere innamorati di lei? E chi può spiegare

fermato di fronte a lei. Le sue pupille diritte

viso, ed io vedevo lei, Daria, seduta, in quell

porta aprirsi e apparir lei con il mantello avvolto

ancora più bassa: ¶ — Anche lei, di notte, è più

hai avuto pietà di lei. Tu ti sei curvato

smarrito la ragione per lei, ha avuto ieri sera

Bisogna essere pietosi con lei e perdonarla. ¶ Rimanemmo un

sei stato pietoso con lei, quando si è messa

fare qualche cosa per lei. Dunque (questo appunto volevo

Clauss, non andrò da lei... No, non pensarlo seriamente

io possa andare da lei, presentarmi, parlarle... sostenere quello

solo di fronte a lei, costretto a guardarla, a

non voglio essere per lei se non un amico

a me nè a lei, in quel momento. — È

da morire!... ¶ — Capisco! — dissi. — Lei, signorina, deve essersi divertita

tutti... ¶ — Ecco, — dissi: — a lei forse sembrerà facile... Ma

solo un istante con lei, forse baciarle la mano

Che mi dici di lei? ¶ Egli levò su me

accostò ancora più a lei. ¶ Essi erano così vicini

sì, mi ricordo. Ma lei dov'è andata? Mi

in un bacio? E lei ride e ti risponde

ma per goderlo con lei, tutti e due insieme

ero ingannata! Non era lei nella tua stanza! ¶ — No

No, — dissi, — non era lei. E mi salì alla

cosa è accaduto? E lei singhiozzava e non riusciva

prega. Mi avvicino a lei, e quando vede che

se ne andava con lei, tranquillamente. A che giovava

a sedere accanto a lei, e ridendo silenziosamente le

fare all'amore con lei. Egle aveva posato lo

si fermò dinnanzi a lei, e le domandò: — Bambina

il principe paga per lei, grossi brillanti alle dita

quei suoi capelli meravigliosi, lei seduta dinnanzi allo specchio

e teneramente innamorato di lei. Gli piacevano i suoi

ero teneramente innamorato di lei. Ella esercitava su me

e avevo paura per lei di ciò che avrebbe

vaghe, stettero ferme su lei, che pure lo guardava

proprio passando accanto a lei, mentre ritornava per il

potuto accorrere subito, soccorrere lei e il ferito. Ma

tanto era stato in lei lo spavento per quel

struggendomi di tenerezza per lei, abbandonandomi a un senso

allora di avvicinarmi a lei con una carezza, chiedendole

pianto dirottamente. — Innamorata, pensavo, lei, Silvina! Uno che passa

potrà dunque portarsela via, lei così debole, piccola creatura

lontano di qui. E lei che non guarda con

si farebbe uccidere per lei, guarderà con amore lui

in suo potere, di lei quando si degnerà di

stupida, in fondo, anche lei! Silvina! In fondo, nemmeno

stanza illuminata, e fra lei e il letto doveva

in piedi dinnanzi a lei e guardandola fissamente: ¶ — Silvina

io mi posi fra lei e l'uscio, e

che fosse innamorato di lei. Chi può scrutare nel

per essere udito da lei, guarda che meravigliosa notte

sconfinata stupidità, arrossii per lei di quel gesto. La

che gli occhi di lei ora confondano in un

a sedersi accanto a lei, le prendeva il viso

si distendeva accanto a lei, posava la testa sul

sorella Silvina (è di lei che parlo, di lei

lei che parlo, di lei piccola sorella mia, triste

di umiliare dinnanzi a lei. ¶ — Il mio posto, le

cieco d'amore per lei. Ma le ore erano

poteva bene gloriarsi di lei, perchè non tutte le

quanto la padrona era lei. ¶ Ma Silvio, per mezzo

sedette di fronte a lei e, riposte le mani

desideravo conoscerla... Tanto! Tanto! ¶ — Lei, soggiunse Silvina, è stata

imbottita potesse esserle utile. Lei, signora, non avrebbe fatto

è che una bambina, lei! ¶ Toccò a Silvina questa

una meno giovane di lei, si sentirebbe perduta, poichè

tutto è l'abitudine. Lei poi immagino quanto ne

averla veduta! Non era lei, domanda premuroso a Silvina

zio Stanislao posa su lei, poi abbassa gli occhi

accostò ancora più a lei il suo sgabello, e

ragazza seduta accanto a lei, e le parvero, nella

sorridendo e fissando su lei quei grandi occhi senza

si presentò dinnanzi a lei, ed ella dovette percorrerlo

luogo, ho esclamato: — È lei, è lei quella che

esclamato: — È lei, è lei quella che ho sempre

ha potuto separarti da lei ancora una volta. Tu

lo abbiamo fatto per lei... Silvina, invece, non era

non doveva temere per lei, ma soltanto commiserare sè

avrebbero chiesto se era lei la sorella o la

poi l'avrebbe riveduta, lei, lei, Silvina, non quell

l'avrebbe riveduta, lei, lei, Silvina, non quell'immagine

non quell'immagine di lei, quel crudele fantasma che

ed ostile, ma proprio lei viva, come l'aveva

in quella stanza con lei, appoggiato al suo braccio

come gli occhi di lei, nel momento in cui

muoversi per avvicinarsi a lei e abbracciarla. Allora quell

e, posando accanto a lei le rose, la baciò

Silvio, inginocchiatosi accanto a lei, la seguiva in ogni

da mia madre, da lei che non viveva più

Silvina, una miniatura di lei bambina di dieci anni

per quella landa dove lei sola l'aspettava paziente

era assopita. Accanto a lei, ai due lati del

un ave insieme con lei, che ella incominciava con

poco ti condurrò da lei... ¶ Uscii per andare ad

era allora accanto a lei, e pareva che mia

gridai precipitandomi su di lei e pensando che ora

si distaccò più da lei. Marta piangeva in un

innocenti parole produssero in lei e forse capì, allora

sul letto accanto a lei, ed io leggevo nei

rimanere. Davvero avrebbe dovuto lei pregare, inginocchiarsi dinnanzi a

allontanare anche soltanto da lei di un attimo la

chiamai Marta, e mentre lei, povera donna, cercava di

Marta aveva preparato per lei. Volle rimanere, vestita com

cuscino. Seduto accanto a lei, con il cuore pieno

il principe Stroztki di lei, e la falsa vita

suo figlio. Ma a lei, tutte le altre domeniche

volevano, e averne da lei in compenso certi bei

sua, fu sempre per lei cagione di grandi preoccupazioni

benissimo anch'io quanto lei. Quella stanza dove ora

neppure una volta su lei. Tutto è proprio nato

sempre. Vedi tua madre? Lei non piange più... ¶ — Ma

un cane, chiuso con lei in quella stanza, perchè

madre di Luisa. Era lei, la stessa che ora

mossi per avvicinarmi a lei, alla finestra. Così, supino

che sarebbe corso da lei, la mattina di quel

in fronte! Così era lei, la donna di Esposito

era firmata Adì. Era lei! Mi parve che nella

Esposito bocconi accanto a lei, con le braccia distese

secondo la fotografia di lei che io conoscevo. Mi

minacciava. Volevano disfarsi di lei, costringendola a quel matrimonio

cosa era avvenuto di lei? ¶ Ah! Eppure è bello

Armida? Di Luisa, di lei dobbiamo parlare! Tu l

vita come prima. Per lei: per lei sola. Perchè

prima. Per lei: per lei sola. Perchè la sposai

gli occhi fissi su lei, come un idiota. Ma

con Luisa. Divisi con lei, diventata mia moglie, il

più: essere generoso con lei come il destino era

ne importava nulla di lei. Io non la consideravo

ancora da me? Se lei non è bella, che

m'irritava contro di lei era appunto quel suo

mi irritava contro di lei. E anche la sua

fronte. ¶ — E anche per lei, soggiunse poi, a voce

era stata amata. Anche lei era uscita le domeniche

qualche spasimante accorato... Anche lei aveva preteso di allietare

Si sarebbero uccisi per lei... L'avrebbero uccisa... Forse

s'erano disperati per lei... Questo era l'amore

anni: ¶ — Che ne dice lei, signora Luisa? ¶ Così Isacco

si occupava che di lei. Le ripeteva tutte le

ne ebbi piacere per lei. Anch'io bevevo di

avere soltanto pietà di lei, che così delicata, doveva

di vero amore in lei? Perchè il suo cuore

così tepido? Forse se lei volesse, se lei sapesse

se lei volesse, se lei sapesse, un po' di

tanto conforto, così anche lei avrebbe potuto consolarmi un

Quasi dimenticate... Avrei amato lei sola, per sè stessa

amato nessun'altra in lei... Ormai ero un altr

sul tavolo. Luisa anche lei aveva uno spicchio di

cercai di scostarmi da lei voltandomi con la faccia

nessuna fatica. Mentre per lei è un piacere immenso

intrigo c'era fra lei ed Isacco. Ed io

Isacco fosse innamorato di lei e che Luisa si

finzione di marito e lei una finzione di moglie

Quand'ero lontano da lei, mi sembrava che Luisa

mi sembrava insignificante in lei, e indifferente che appartenesse

Avrei potuto chiedere a lei. Domani mattina, uscendo, le

o un gatto, anche lei ci passò. Senza chiudere

ebbi alcuna pietà di lei. Invece mi rallegrai quando

di fronte! Era anche lei uscita dal letto in

era di vivo in lei che quel gesto delle

distogliere gli occhi da lei, attraversai la stanza, aprii

una piccola cosa anche lei, posata su quel letto

per dire: — Ma capisce lei che cosa vuol dire

Tutto eri tu per lei. Quei fiori, quei dolci

piedi, tutto veniva da lei... Lavorava giorno e notte

vivere anch'io per lei. Sono qui, in attesa

deserta, io solo, e lei, due naufraghi, perduti nel