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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cosimo Giorgieri Contri, Le orme del satiro, 1920

concordanze di «lei»

nautoretestoannoconcordanza
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1920
sottoposta, ¶ – Troppo rumore! – rispose lei, brevemente. – Vuol che usciamo
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parlò più... ¶ – Poteva parlargliene lei... ¶ – Non ho osato – rispose
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amici, di amici come lei. Enguer me ne ha
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sereno, veniva verso di lei. Il cavalier Suardi, il
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sua solita. Accanto a lei, su uno sgabello basso
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quale lo trattava anche lei come un vecchio mobile
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chi sia...? ¶ – Ma se lei stessa diceva poco fa
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Marco... ¶ – Aspetti... Vengo con lei... ¶ – Puoi prendere la carrozza
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rapporti di Marco con lei si erano mutati in
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sera, faceva colazione con lei; ma più che un
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Bardosi con orgoglio. ¶ – E lei sorveglia la cucina come
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ho visto che era lei... ¶ Sorrideva con sorriso arguto
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cedendo alla curiosità: ¶ – Ma lei mi conosce? ¶ La ragazza
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invitava la bocca di lei arsa come da un
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una prudenza che a lei talvolta parve calcolo, e
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illanguidirsi del corpo di lei tra le sue braccia
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fratelli, tutti maggiori di lei, che si sposavano e
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sicurezza di una casa?... Lei che aveva risposto? Ella
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parole ultime, nascere in lei il brivido supremo... Ella
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davanti alla casa di lei: si soffermò un istante
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che la mano di lei tremava. Ella mormorò: ¶ – Sì
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anima quel rimprovero di lei, come se ella attribuisse
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blusa. Gli occhi di lei ebbero un lampo di
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Come sapere qualcosa di lei? Come? Ma, mentre più
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poter vivere senza di lei. E il giorno dopo
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tutto, egli corse da lei, a casa sua; montò
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chi gli apriva. Era lei. Gli parve diminuita, per
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non sa nulla: è lei che spiega... ¶ – Tua madre
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pareva allontanarsi, staccarsi da lei, dolorosamente... ¶ – Addio! ¶ Ed egli
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ma la bocca di lei aderisce alla sua bocca
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più al desiderio di lei che al suo. Un
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degli occhi dolci, anche lei, delle lunghe braccia e
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un nuovo invito di lei non lo riconduceva per
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e la voce di lei che chiedeva: ¶ – Chi è
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un po' prima – replicò lei, sempre con un imbarazzo
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sua madre, rifatta per lei come vien viene. Le
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guardava, e rispose per lei: ¶ – Oh, sì! Laurina ama
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aspetto di festa... Anche lei aveva un pranzo? ¶ – Addio
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continuando il discorso con lei – il tono della carne
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Marco: ¶ – Ho parlato di lei oggi, con suo cugino
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sorriso: chiese a Marco: ¶ – Lei conosceva Noemi? ¶ Perché non
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sono divertita, sì – disse lei. – A cena, dopo, siamo
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Io ho pensato a lei molto spesso... ¶ In una
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accrebbe. Non era per lei sola, in fondo, per
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alla signorina Noemi: ¶ – Avanti, lei decida.. Sia buona, su
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Sì, abbiamo parlato di lei, col marchese Casero... A
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a lui e a lei stessa: ¶ – È serio? ¶ Poi
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disse Andreini a Marco. – Lei viene? ¶ Marco accampò tutte
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pensiero di Marco. Anche lei, gli aveva detto: – Non
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senza arrossire? ¶ Pure era lei. Marco di lontano rivedeva
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sempre più riscaldasse in lei, quasi suo malgrado, il
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sole... ¶ Marco trasalì. Anche lei, anche lei? Lo spingeva
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trasalì. Anche lei, anche lei? Lo spingeva anche lei
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lei? Lo spingeva anche lei a partire? Un attimo
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gradita, lasciavano sussistere in lei. ¶ Lo aveva notato subito
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ch'egli nutriva per lei: allora perché non aveva
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non cambiava nulla in lei; le faceva anzi mancare
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fisico... E Noemi per lei era la consuetudine: non
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Noemi lasciava pensare per lei, inconsciamente, i suoi diciotto
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rievocata una particella di lei, tutto il suo fascino
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Sarebbe andato fino a lei quando il ballo fosse
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lo so! È tenebroso lei! In questo paese tutto
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si può fare per lei! Quello che si deve
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signora Almieri, riportò su lei la sua ammirazione. C
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la testa verso di lei, la guardò. ¶ – Qui fa
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era troppo vecchio per lei... ¶ La guardò intensamente. Protendeva
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Ero lì vicino a lei. Ti cercava. ¶ Da quelle
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si irradiasse verso di lei. Ma la sua tempra
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c'era dunque in lei? ¶ – Non star qui! – disse
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cosa di estraneo a lei, alla sua bellezza, la
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spiritosità. – Guardatela un po', lei. Ah! Marco! Una perla
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da madama Giobergia. E lei, invece... ¶ Marco guardò la
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le persone più umili. ¶ – Lei, nulla, invece – seguitò Giovanna
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e si estasiò, anche lei, su i piattini vuoti
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Adesso che sarò guarita, lei non verrà più? ¶ – Verrò
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una nostalgia? Tutto in lei aveva come un aspetto
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con papà... Poi... E lei? ¶ – Io? A Montecarlo. Sono
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Era lontano... ¶ Sorrise anche lei; poi aggiunse: ¶ – Venga a
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mamma ha chiesto di lei... Mi ha detto... ¶ Ah
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più? Era perdere anche lei, anche Noemi, non vederla
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Aveva tutto dimenticato? ¶ – E lei? – chiese istintivamente Marco. ¶ – Io
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istintivamente Marco. ¶ – Io? Come? ¶ – Lei non c'è? ¶ – Ah
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salutarlo... ¶ – Sua cugina! ¶ – Ah! Lei la conosce? – chiese Marco
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di là. Non era lei. Era un'altra visitatrice
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avvertì della presenza di lei... ¶ Gli voltava le spalle
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era seduto accanto a lei? Andreini, che lo salutò
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Siccardi? ¶ – Il Corso, sì... Lei non conosce il nostro
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Ero venuto anche per lei – ribatté Marco. – Se la
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età non la secca... ¶ – Lei mi crede molto... come
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Quando vogliono saper troppo... Lei forse no... Buona sera
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Come se lo immaginava lei? ¶ – Non m'ero fatta
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È un uomo prudente lei... ¶ La guardò in faccia
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no: poiché c'è lei... ¶ Ella non sorrise; i
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cattiva! Non ci badi... Lei dev'essere sincero e
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ho molta fiducia in lei... ¶ Gli aveva messo involontariamente
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sempre di più di lei, quanto più addentro in
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un momento presso di lei, s'informava delle sue
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sue letture, discuteva con lei di qualche libro, di
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che talvolta sostituiva in lei la dolcezza. ¶ – Lei è
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in lei la dolcezza. ¶ – Lei è troppo vecchio genere
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notato quella espressione in lei un giorno che Andreini
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spesso, s'indugiava con lei, parlavano sovente a bassa
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ti sentiresti verso di lei così tenero e così
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veramente, quello che di lei gli appariva, della sua
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invece suo padre e lei vivevano insieme assai più
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sentiva più legato a lei, legato dalla sua stessa
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intimità, essere qualcosa per lei... Che cosa per adesso
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sì. Per lui. E lei?... Come tutti gli uomini
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ne avrebbe sofferto anche lei! Era la vergogna che
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E quelle parole di lei: «Invecchia e non può
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e parve mutamente interrogarlo. ¶ – Lei non sa... È meglio
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quando li rivolse su lei vide sul suo volto
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È perduto, è finito... Lei non sa, lei non
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finito... Lei non sa, lei non sa... È troppo
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adesso?... Finito, ha detto lei... Se ne andrà? Lascerà
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la carriera? ¶ – Sì. ¶ – E lei dice che nessuno più
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col viso crudele... ¶ – E lei è venuto subito a
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E con chi! E lei lo ha creduto, lo
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creduto, lo ha pensato! Lei, un amico, il mio
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passi ad accompagnarlo: ¶ – Con lei, almeno, non diranno che
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fame e sete di lei, come tutti gli innamorati
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minuti sarebbe stato con lei, tra il verde, in
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ferma là sulla via, lei e miss Craig. Non
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rivedermi... ¶ – Anch'io. ¶ – Anche lei, che? ¶ – Anch'io sono
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disse Marco gaiamente. ¶ – Ma lei mi vede sempre... ¶ – Allora
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tersa e lustra pur lei, con quell'aspetto di
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io ho trepidato per lei!... ¶ Egoisticamente egli bevve con
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hanno detto... ¶ – Bugia! – fece lei. – Non crederò a nulla
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aveva incontrato quelli di lei, come empiti invece di
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vicino. Ella ama Aix... ¶ – Lei no? ¶ – Sì, anch'io
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verso un atto di lei o verso un suo
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a La Grange anche lei, all'albergo? Non ha
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salire in carrozza con lei, di sentirsela a fianco
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Remo? – disse Noemi, anche lei, un istante, volgendosi. ¶ Marco
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tese la mano a lei, la raccolse quasi tra
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sentendo la presenza di lei dappertutto, come se tutto
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amava, l'amava! E lei? ¶ Tornò, fresca ridente con
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Io sono buona... – mormorò lei. – E posso giovarti! ¶ E
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a sua madre: ¶ – E lei che ha fatto, mamma
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era il pericolo, secondo lei, che Marco correva? Riconosceva
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no?... ¶ Tutto dipende da lei... Com'ella cambia, com
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fu dolce errare con lei sotto i tigli, nel
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associare al ricordo di lei tutte quelle forme, tutti
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la solita ragione! – risponde lei pacatamente. ¶ Ed ella è
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metter tra sé e lei l'irrimediabile, con una
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e arriva dove è lei, dove la vedrà... ¶ Da
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e di triste in lei. La sana aria che
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suo segreto... Nessuno! neanche lei... Se ella potesse amarlo
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grave. La voce di lei pareva esserlesi addentrata ancora
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anima prona dinanzi a lei... Un senso di umiltà
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meglio soffrire così per lei! ¶ Era giunto alla fine
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parole, gli atti di lei nel canto, la musica
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ombra. Camminò verso di lei, la raggiunse. Ella non
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parlare. Era vicino a lei, a lei, in quella
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vicino a lei, a lei, in quella notte calda
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parleremo. ¶ Ella sorrise, anche lei felice, rasserenata. ¶ Egli le
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è un telegramma per lei... ¶ Marco stese la mano
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nella sua camera anche lei, nel suo letto, i
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indomani? Avrebbe sofferto, anche lei? ¶ Bisognava scriverle un rigo
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aveva fatto pregare con lei... Et dimitte nobis peccata
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i muri, entrare da lei, cogliere il profumo del
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anni: ¶ – Mamma! ¶ Chino su lei, in ginocchio, notò il
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mie ostilità. Era debole, lei; noi eravamo forti... Poi
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Che risponderebbe egli a lei che lo chiamava?... ¶ Lacerò
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Si era interessato a lei: ma d'un tratto
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sorse nell'anima. E lei? Giovanna stessa, del resto
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scegliere: o Laurina, o lei... ¶ Laurina? Forse un'estranea
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si affacciò. Senza di lei, egli non sarebbe lì
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che si ricorrerà a lei per essere consolati? Ed
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di te! Parliamo di lei – interruppe lentamente Marco. ¶ Poi
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forte... Ma adesso. Quando lei saprà, forse ti amerà
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matrimonio. Ma per fortuna lei non era stata innamorata
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dover compiere, verso di lei, verso il suo amore
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aveva avuto risposta... E lei perché, perché non lo
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talvolta uno slancio di lei che sapesse: e dicesse
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con Laurina, e con lei... ¶ Questa, la sua calma
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parigini. Nulla, nulla di lei? Possibile che Ettore ed
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al buio, ancora, su lei? ¶ – Tu, che farai? – continuò
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Tu hai quarant'anni: lei venti... E poi... di
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così senza conseguenze... ¶ – Ma lei! – mormorò Marco senza infingersi
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Marco senza infingersi più. ¶ – Lei! Che vuoi che pensasse
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Che vuoi che pensasse lei? Lei prima di tutti
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vuoi che pensasse lei? Lei prima di tutti... Sai
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più di quaranta anni... Lei... Pareva che lo beffassero
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rivela e ferisce... E lei? Vide lei nel futuro
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ferisce... E lei? Vide lei nel futuro, più giovane