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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matilde Serao, Il romanzo della fanciulla, 1886

concordanze di «lei»

nautoretestoannoconcordanza
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che tra essi e lei s’apra una corrente
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levarsi presto: certo, felice lei, dormiva profondamente. Andare a
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sorrideva mitemente, accanto a lei, guardando l’altare maggiore
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erano tante sconoscenti, che lei, l’inserviente valeva molto
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poi dovevano umiliarsi a lei, per ogni genere di
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il medesimo disprezzo di lei, donna adorata. Tutto questo
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che era accorsa anche lei, da Peppina Sanna che
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figli, troppo vecchio per lei, che i suoi genitori
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consolava, recitando insieme con lei la Celeste di Marenco
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era malinconica. Anche su lei, povera donna, cadeva la
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dire, per ottenere da lei qualunque di questi sacrifici
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esse diventavano brutali con lei, che era molto educata
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bruno e sottile come lei, impiegato al municipio: adorava
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nel pomeriggio, andava da lei e vi restava fino
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in nessun posto, senza lei. ¶ — Mi pare che ne
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andava a ballare anche lei. La direttrice prometteva di
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più facilmente: accanto a lei, Giulietta Scarano aveva appena
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alto seggiolone, anche a lei, alla linea di Bari
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Credete di spaventarmi? — esclamava lei e precipitava talmente la
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di questo debito: e lei si avvaleva di questo
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Chiarina Althan, accanto a lei, tagliava in un pezzo
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gonnelluccia bianca marcata da lei, Maria Gullì-Pausania, la
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sino alle dodici da lei, non lo ha mai
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come se pregasse per lei: ¶ — Iddio ti assista, Iddio
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un rossetto che preparava lei stessa, — una delle sue
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una grande amicizia fra lei e Felicetta Filomarino, stavano
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Vargas, ricco quasi quanto lei, innamoratissimo, la pregava, ogni
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tutta la sera con lei, parlandole sottovoce, non lasciando
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nessuno si accostasse a lei: ed ella accettava questa
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sempre, si dicevano di lei le più orrende e
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non poteva ottenere da lei una sola parola d
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d’amore, — Willy e lei erano stati incontrati in
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moriva di fame, diceva lei, e avrebbe volontieri mangiato
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altra, trattenendola. ¶ — È con lei, nevvero? Dove? Ci vado
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presto, per ballare con lei: e con la sua
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Felicetta Filomarino accanto a lei, stava immobile, non osando
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lassù a poppa, — fece lei, tendendo la mano sottile
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e due abati, — spiegò lei; — li ho lasciati a
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Tecla era venuta anche lei con una giacchetta di
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d’un colpo, per lei e pel bimbo.... ¶ — Quale
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E si vedeva in lei tutto il desiderio di
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sposa si avviò anche lei, seguita dal corteo delle
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da uno svenimento. ¶ A lei si accostò Angiolina Cantelmo
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di Massimo. ¶ — Eccomi, — rispose lei, ubbidendo ¶ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .…A gruppi di
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potesse interessarla. Dietro di lei venivano le due matrine
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salvo, aveva rinunziato, ma lei, Giovanella, non poteva, no
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stata sempre buona con lei, per Eva, che scompariva
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firmò la pergamena, dopo lei firmarono la badessa e
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in processione, intorno a lei. Oh come avrebbe voluto
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Come avrebbe voluto esser lei la monaca, Felicetta Filomarino
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un donnone che sembrava lei il generale della rivoluzione
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e simpatica. ¶ Dietro di lei la madre, una donna
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guardarono, la madre e lei, un minuto, interdette. Povere
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prendere il bagno senza lei. ¶ Così quella mattina erano
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giunto, sedeva dirimpetto a lei, si guardavano continuamente, malgrado
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tre imminenti, combinati da lei, tre o quattro in
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stata felice di prendere lei il gelato. ¶ — Sono tanto
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troppo grosso, trovava anche lei, che i gelati si
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di artiglieria, dirimpetto a lei, non finiva di guardarla
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giovanotto si occupasse di lei. Dopo dieci minuti, non
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in conversazione, poichè era lei che avrebbe dovuto sposare
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sapendo bene che a lei, ancora ventenne, nessuno avrebbe
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tradita: ma dietro di lei un altro studente, questa
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venivano a ballare da lei, il sabato. ¶ — Gaetanino Ceraso
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rubini, bellissimi; accanto a lei il vecchione geloso aveva
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del vecchione. E mentre lei, timida, resisteva debolmente, tre
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e la pregavano; senza lei non si sarebbe potuto
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era dovuto andar da lei Arturo Aiello, per persuaderla
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costei aveva dato anche lei il denaro a usura
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aveva trovato lettere per lei alla posta; Maria Valente
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periglio ¶ Sempre fida a lei m’avrà. ¶ Le altre
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facevano altro che chiamar lei, il che la preoccupava
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Diaz levò malinconicamente su lei le sue palpebre senza
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fingere che si cucisse. ¶ — Lei, Borrelli, perchè non cuce
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passarono avanti. ¶ — Signorina Mazza, lei cuce senza anello da
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ho perso signora ispettrice. ¶ — Lei si bucherà il dito
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mano sulla spalla, e lei con l’aria beata
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che era presso a lei, si fece livida, tremò
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faceva nausea: e con lei Luisetta Deste era così
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ella capisse. ¶ — Figuratevi, — diceva lei, esaltata, — che il professore
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dove Fraccacreta, prima di lei, aveva trovato la superficie
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aveva badato; aveva rifatta lei, vittoriosamente, questa dimostrazione, e
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sono mal contenti di lei, hanno dovuto darle un
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ma essendosi innamorato di lei il figliuolo di un
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traslocata a Portici, assumendo lei la direzione, con una
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con una indennità. È lei che inventò un nuovo
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lavagne. Ed è anche lei che ha inventato un
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parente che ha, per lei, diseredato quattro nepoti. Sempre
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promesso di adoperarsi per lei. Dopo, pare l’abbia
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comperare le scarpe da lei, fa loro risparmiare qualche
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qualche cosa e annoda lei stessa il pacchetto con
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si è buttata giù, lei, nella strada. La sorella
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popolosa di Napoli: da lei parte la prima abolizione
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bocciare in due materie lei, Emma, si sarebbe maritata
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perdere così un anno! Lei ne aveva già venticinque
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agli esami! Ora sarebbe lei, Emma, che regalerebbe alle
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amarezza, la vita per lei, per le altre le
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avvenire, le pareva che lei e tutte le sue
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altra, chi sa, forse lei, Emma Demartino, sarebbe rimasta
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figli.... i figli — disse lei. — Che ne farai di
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amore, arrivava sino a lei, penetrandole nell’anima, ella
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un vassoio. Dietro di lei la levatrice, donna Mimma
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la mano accanto a lei, e con fievole dolcissima
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gentile bellezza. Dietro a, lei, Chiarina Oliver s’intravedeva
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guardandosi intorno. ¶ — Stt! — fece lei, mettendosi un dito sulle
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avuto una volta anche lei sedici anni, la donna
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stata felicemente crudele, anche lei, nel tempo, nel passato
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avea sposata una napoletana; lei, Emma, era rimasta zitella
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tutto si staccasse da lei, un grande funerale lento