Guido Da Verona, I promessi sposi, 1930

brav'uomo cambia fisionomia. ¶ - Lei è l'autore di

quante volte è di lei più donna, più signora

Ebbene, che ne pensa lei del mio progetto, venerato

tante, povero figliuolo! Sì: lei scrive come scriverei forse

di certi argomenti che lei mostra di tenere in

c'è uno scrittore. Lei vede bene che tutta

ho sentito che a lei fanno il torto, molto

ortografia. Ma li ricorda lei quelli che ciò dicevano

che? ¶ - Di nulla. Ma lei mi solleva lo spirito

mio caro amico, se lei è ancora così fanciullo

complimenti: vuol dire che lei non è un incartapecorito

amante una sorella minore. ¶ - Lei mi fa l'onore

Bibbia; mentre sono abbonato, lei mi crede? a tutti

pensa? ¶ - Ah, signor mio, lei vorrebbe farmi parlare un

di spropositi mi fa lei dire! Noi letterati, messi

dell'uomo di lettere. Lei avrà capito, spero, che

È ben possibile che lei mi renda un servizio

altro. So benissimo che lei è un artista profondamente

gli uomini d'ingegno!... Lei penetra mirabilmente le mie

se la cosa a lei spiacesse, io son pronto

occhi d'un umorista. ¶ - Lei dice, signor mio, qualcosa

E poiché io stesso (lei forse lo ha compreso

fallirà il segno. ¶ - Dunque lei mi dà licenza, Maestro

d'indiavolato «révuiste». ¶ - Maestro, lei ha letto Cléo? ¶ - Per

cedro-menta al selz. Lei sappia ad ogni modo

come ora la vedo, lei già gode miglior stampa

quello di là, dove lei ora si è messo

eja! signor mio colendissimo! Lei dice bene. Fate che

è meglio parlato? ¶ - Ah, lei vuol turbarmi ancora con

Per vero dire, ammiro lei che se n'infischia

e col mio intreccio lei ha fatto qualcosa di

perfino Dio, non crede lei, Conte-Maestro, che facciano

uccide? E non crede lei che l'uomo, verso

non lo credo. Quando lei avrà finito di scorrazzare

orchidee; belle fin che lei vuole, costose fin che

vuole, costose fin che lei vuole, ma irrimediabilmente sterili

ma irrimediabilmente sterili, Perciò, lei doni pure a Lucia

solita presa di tabacco. ¶ - Lei ha intenzione di maritar

suggerire... ¶ - Oh, suggerire a lei che sa di latino

dall'Illustrazione Italiana. ¶ - E lei avrà mo' la faccia

Fiabe o non fiabe, lei è un baggiano! ¶ - Figlia

baggiano a me?!... ¶ - Ripeto: lei è un baggiano, pronto

Io, se fossi in lei, reverendo, farei come Ponzio

vuol darsene l'aria... Lei, reverendo, con tutto il

Sacramentorum! - bestemmiò il giovine. - Lei cerca d'infinocchiarmi col

fo uno sproposito se lei non provvede subito a

vostra.... ¶ - Ci ha pensato lei all'anima sua, quando

fioca don Abbondio. ¶ - Ah?... lei si fa pagare dai

pretesti! Fuori le cifre! Lei è pregato di ricordarsi

disturbo del dottore. ¶ - Ma lei non ha compreso nulla

mutolo come un pesce. ¶ - Lei non ha capito un

anzi è contro di lei, - riprese ad urlare il

e le domando se lei mi può nominare, in

parere dal cappuccino. ¶ - Dunque lei sostiene, padre, che un

senz'arme, ergo.... ¶ - E lei ritiene, signor dottore, - osservò

provincia di Milano. ¶ - Crede lei, - disse il Podestà rivolto

pregarla d'una carità. Lei può, con una parola

la coscienza, l'onore... ¶ - Lei mi parlerà della mia

verrò a confessarmi da lei. In quanto al mio

medicina molto amara, riprese: ¶ - Lei sente che un tal

non avermi ascoltato. ¶ - Sa lei che quando mi viene

scoppio di riso. ¶ - Perché? lei avrebbe forse ragione di

so bene quel che lei voglia dire; non capisco

per i fini che lei pensa. Alla mia età

di no.... ¶ - Ebbene, giacché lei crede ch'io possa

non mancherà pure per lei, padre Cristoforo, qualche regaluccio

non sono ribassista come lei, e mi guadagno la

per esasperare il di lei capriccio, la vaga donzella

dare un consiglio a lei, signor don Rodrigo, ch

venir con noi. E lei, signora contessa, faccia il

altezzosamente il leccorioto, - se lei ha da basso un

fosse una monaca anche lei. ¶ Questa relazione mise il

semplici amanti, fosse per lei già del tutto ismagata

iti? ¶ - Ah, il Nibbio... lei vuol dire il Nibbio

sarà magari come dice lei, ma io l'ho

Venga, venga sùbito! ¶ - Ma lei sa, illustrissimo, che costui

mano. ¶ - Mica male; e lei? ¶ - Si tira là da

l'Innominato; - parlando con lei, che è tanto un

ho quasi piacere, se lei è una canaglia per

venir io prima da lei... ¶ - Ma che dice, monsignore

che dice, monsignore illustrissimo? lei mi confonde! ¶ - Niente affatto

venir io prima da lei, ma non sapevo con

cade in giorno festivo. ¶ - Lei dunque rispetta la festa

quasi, quasi... Ecco per lei. Si prenda pure la

cavallo di chi vuol lei. ¶ - Andrete con questo sant

incarico... ¶ - Soavissimo lo dice lei. ¶ - Giudicatene voi, signor curato

pianto? Io, per caso? Lei me la conta bella

carattere, si fosse con lei comportato in modo soddisfacente

i capelli, poi esclama: ¶ - Lei s'è sbagliato di

preti... Oh, ma è lei, reverendo!?... proprio lei?... guarda

è lei, reverendo!?... proprio lei?... guarda! guarda!.., a momenti

ov'erano intorno a lei profusi gli agi e

mezz'ora. Ma se lei resta, non è possibile

versargli un anticipo metteva lei pure in un certo

si parlava che di lei, dell'innominato, dell'Arcivescovo

abito, e partì con lei. ¶ Arrivate davanti alla signora

E soggiunse che penserebbe lei a darne avviso a

con una lettera da lei stessa ricopiata sovra una

quella casa patrizia concernesse lei pure; perciò la forma

mani, e disse: ¶ - Sa lei, Monsignore illustrissimo, quanti sono

di Agnese, addormentata pur lei, - e non sapremmo dire

I tre prelati e lei stessa però convennero che

viso nel seno di lei. ¶ - Cosa c'è? - domandò

che si dimenticasse di lei; o, per dir la

Renzo le si presentava, lei a dire orazioni a

interessa di più (ma lei scherza!...), se a qualche

alla sua discrezione: faccia lei!). ¶ CAPITOLO XXVIII ¶ Dopo quella

far la guerra a lei i soldati? Potrebbe anche

lanzichenecchi s'innamorasse di lei perdutamente, poiché, con gli

stato fortemente innamorato di lei. ¶ Ma sul finire del

doveva egli presentarsi a lei, quando putacaso l'avesse

di Antonio Rivolta, a lei ch'era un angiolo

quarti d'ora con lei, or che si sentiva

riveder Agnese, e da lei sapere con precisione dove

persona per bene. E lei, signor curato, è riuscito

come Pola Negri... ¶ - Ma lei chi preferisce, signor curato

quella di via Tadino. ¶ - Lei cerca una bella ragazza

altro. ¶ - Precisamente. Come fa lei a saperlo? ¶ - Se vuole

appunto. Si vede che lei è un frequentatore. Tanti

Che avrebbe riveduta proprio lei, benché isvenuta, in quel

altro pensiero che di lei, e premurosamente si avvicinò

per rivedere voi e lei, per sapere almeno in

gli disse: ¶ - Ho inteso; lei ha ancora un po

il vulcanizzatore di pneumatici. ¶ - Lei può piegarla in quattro

ai due sposi promessi. ¶ - Lei sa bene che siamo

camice a scoprire per lei questo nome abbastanza raro