Salvatore Di Giacomo, Nella vita, 1903

piazzale in fuori di lei e dello scolaretto; le

In fondo, rimpetto a lei, l'alto anfiteatro della

Ma vide, davanti a lei, luminoso, felice il «Corso

fagottino era davanti a lei sul quale ella poggiava

aveva amata dopo di lei, quella per la quale

nella vita? Marta! Come lei, come lei, dunque! Destinata

Marta! Come lei, come lei, dunque! Destinata alla medesima

nella notte, dietro di lei: la città, i bastioni

spalla. ¶ - Dove andate? - disse lei. ¶ Difatti, ove andava Longo

si chinò sopra di lei che s'era gettata

meglio? Città morta, caro lei, città di barbari, non

dico per offenderla. Già lei non è giffunino... o

poi gli incerti, caro lei. Se sapesse! ¶ Bevve un

mani. ¶ - Mi dica, dottore, lei che se ne intende

a un muro... Ma lei che ha, dottore? La

Macchè. Dopo dimani adios! ¶ - Lei resta? - feci al di

e accompagno Bazza. Ma lei proprio vuole andar via

c'è mai stato, lei? ¶ - Sì, una volta: non

è domenica. Senza complimenti... Lei mi fa chiamare alla

fra le spine, caro lei, la... ¶ S'interruppe, si

gobbetto. Una vipera... Ma lei è arrivata? ¶ Ero giunto

che ho pensato a lei più volte da che

ottobre... ¶ - È vero... E lei ricorda quella sera della

Poi, si figuri, caro lei, che vita allegra quando

specie i ricordi, caro lei, che mi tormentano sempre

dolore, una fitta che lei non se lo può

glielo promettessi. ¶ - Certo. Tornerò. ¶ - Lei è buono... Ha visto

L'ho saputo da lei..... ¶ Lessi, sorpreso: ¶ «Caterina acconsente

posto..... I parenti di lei mi scrivono lettere affettuosissime

scrivono lettere affettuosissime..... E lei!.... Lei, non ti puoi

lettere affettuosissime..... E lei!.... Lei, non ti puoi figurare

di vedere che per lei, per lei solamente! ¶ Parlava

che per lei, per lei solamente! ¶ Parlava forte. La

s'allontanava in fretta. ¶ - Lei - mormorò il mio amico

ha riacquistato la vista... Lei... scusi, ne sa niente

pur un suo amico lei? ¶ - Io!? - fece, come se

La riverisco, sa! E lei me lo riverisca! ¶ Suonò

Un altro figliuoletto di lei s'era arrampicato sul

Perchè?.. Perchè queste cose lei non le sa. Sono

Il braccio malato! E lei se lo lascia cascar

andare? Parenti ne ha lei? ¶ - Non ho alcuno - rispose

si chinò sopra di lei e le mormorò: ¶ - Arrivederci

vide - Ha domandato di lei più volte. ¶ - Stazza? E

gli chiesi, sorridendo: ¶ - E lei crede che si possa

una di queste stanze. Lei ride? ¶ - No, anzi, trovo

S'intende, naturale per lei che non fa altro

conosce altro, perdoni. ¶ - Già, lei fa un'altra vita

sincera umiliazione: ¶ - E poi lei sa tante cose ch

stanotte, per esempio, sa lei che cosa ho sognato

Dunque - gli balbettò - Se lei mi permette... Vado. Spero

suo solito buon sorriso: Lei si meraviglia non è

donnetta, era uscita anche lei sulla strada. ¶ Mi pose

apoplessia nella notte, e lei non se ne era

inaridito ogni sentimento in lei, che un tempo era

reggia, che vi troneggiasse lei da regina, che un

l'incesso magnifico di lei e la sua benevola

una tristezza profonda. ¶ - Se lei mi mette subito il

e di faccia a lei, alla medesima tavola, cenavano

quel fumo. Rimpetto a lei i due facchini parlavano

pe' miei antenati. Sa lei che discendo dagli Aragona

Alfonso, non è vero? ¶ Lei levò la mano con

mise a picchiare, anche lei. ¶ - Che volete? Chi volete

dalle carte!.. ¶ - Che diceva lei? Ch'è malata? ¶ - Ah

della Virginia. ¶ - Ah, caro Lei, - mi fece il donnone

con quelle due! E lei?.. Tornerà?.. Ora son finite

protendeva. Gli occhi di lei lucevano nell'oscurità e

di denaro. Povera, anche lei: con una mamma vecchia

Incrociò le braccia anche lei. E a una a