Clarice Tartufari, Il miracolo, 1909

stava lì, presso di lei, implacabile e vigile. ¶ Così

in piedi accanto a lei, Ermanno si rivolgeva al

E si aggrappava a lei, si alzava sulla punta

pizzi. ¶ - Ecco, signora, così lei oggi si deve vestire

già si mormora che lei porta il lutto da

vaporosa ed esitava. A lei piacevano le stoffe leggere

il dolore staccarsi da lei, e sentiva che per

In questo ha ragione lei; ma la catenella d

oro è lecito che lei la porti. Chissà, chissà

lo spasimo diventava in lei meno acerbo, una iride

l'eternità innamorato di lei. ¶ Poi, a mano a

ciò dev'essere per lei di somma consolazione. ¶ Vanna

Non pare anche a lei, monsignore, che Ermanno apprenda

le brillò nello sguardo. ¶ - Lei sa, monsignore, qual è

invece la più misera. Lei stesso mi ha detto

di soddisfazione, chè a lei faceva piacere tutto quanto

fosse così probo e lei, monsignore, non fosse così

e, d'altronde, come lei dice, il suo povero

questo punto di vista, lei può vivere tranquilla e

decoro il posto a lei dovuto per la famiglia

confusi della traversata da lei fatta due anni prima

sostituire la sorveglianza di lei, meschina, all'onniveggenza del

che il padre di lei, fratello di Domitilla Rosa

e pregava Iddio per lei con fede esaltata. ¶ Che

il demonio su di lei non prevaleva, ed ella

di poeta. Certo, in lei doveva discendere, per lungo

le somigliava, ed a lei sarebbe toccata la sorte

e la fantasia, in lei così gioconda e schietta

bianca del cuffiotto di lei formarono un unico viluppo

appena di scambiare con lei qualche parola. In principio

e la fedeltà di lei alla memoria del marito

fece onore, rallegrandosi con lei come se fosse uscita

Palmina asciugandola avrebbe esclamato: «Lei è bella, bella, signora

mattina da anni: ¶ - A lei piace il dolce, signora

faccia scialba verso di lei e ripeteva, guardandola: ¶ - Ombrelli

e morendo prima di lei, come di giusto, le

concentri il pensiero. Se lei non guarda, il giuoco

donnetta buona; eccola, proprio lei. E questa è una

mette male contro di lei. Oh! la cattiva linguaccia

anche troppo nobili per lei, meschina. ¶ Vanna sollevava le

Ermanno viveva accanto a lei, custodito come sotto una

il muro, perchè a lei le storie belle non

troppo serio, mia signora. Lei è giovane, vigorosa, e

suoi momenti d'impazienza. ¶ - Lei, naturalmente, è sua moglie

sdegno. ¶ - Io? No, no, lei sbaglia. ¶ La voce di

sua molta erudizione: ¶ - Come lei, certamente, avrà letto, ci

Questa lettera è per lei - interruppe Fritz Langen porgendogliela

tranquillo; ho già provveduto. Lei è il signor professore

e molte ossa, come lei può osservare - Fritz Langen

avvisato del suo arrivo. Lei vuol trattenersi qui per

pianerottolo, erano davvero per lei e suo marito un

Scusi, bella erbaiola, saprebbe lei dirmi quanto pagano di

occhi, egli acquistava da lei dieci centesimi d'insalata

il quale giuocava con lei sorvegliato da Titta, e

Fritz Langen sapeva di lei il carattere, l'età

rimase immobile dinanzi a lei, col cappello in mano

che Vanna rise anche lei, crollando il capo con

giovane dotto rivolgesse a lei, personalmente, l'omaggio de

È sua la colpa: lei non dovrebbe viaggiare, portando

il capo verso di lei e contemplarla. Si fermava

sè, il profilo di lei si delineava in una

ardite e imprevedute di lei, che pur non era

di un mantello. ¶ - Farebbe lei questo, monna Vanna, per

sopra il volto di lei aveva letto la nobiltà

recato in casa di lei, ond'ella assisteva con

lanciava furtiva sopra di lei occhiate aguzze e rapide

Andiamo domani. Venga anche lei con me, così potrò

adagio. La veste di lei frusciava sull'erba ed

signor professore cosa dice lei? - Bindo Ranieri esclamò col

Al tempo delle scorrerie, lei m'insegna, non restavano

non è storia. Dica lei, signor professore, San Pier

perchè l'intelligenza di lei, di cui Fritz Langen

Vanna, e colga fiori! Lei dovrebbe star bene inghirlandata

avrebbe avuto ragione in lei sui terrori dell'Inferno

quale aveva assunto per lei in quell'istante il

ultimo bacio, scambiato da lei e Fritz Langen presso

egli ne soffre. Dica lei, signora Vanna, non ho

fanciullo? Non crede anche lei che sia dovere per

incontaminati e rispettati? Dica lei. ¶ - Sì, sì, monsignore - Vanna

si chinò verso di lei, e amorosamente le disse

la divorerà, e così lei, dopo morta, camminerà su

minacce. Si licenziò da lei lasciando il biglietto in

alla funicolare. Lascia per lei mille scuse. Mi ha

affatto la commozione di lei, come non aveva prestato

deserte, si abbellirono per lei, nel rimpianto, di tutte

di Domitilla Rosa in lei non c'era, ella

occupazioni, tornerò qui. Intanto lei si raccolga e mediti

avuto mai misericordia di lei? Stava di nuovo facendo

servircene a nostro sostegno. Lei esige troppo dalla bontà

Allora monsignore disse aspro: ¶ - Lei troppo si compiace nella

chinava misericordioso verso di lei il capo coronato di

possedeva la serenità a lei mancante. ¶ - Vorrebbe ascoltarmi domani

che cosa accadrebbe di lei? A chi rivolgersi? A

egli si recò da lei a desinare, come di

Mi sono occupato di lei, signora, e spero di

spirituale; sopratutto zelante. Forse lei giudicherà quel sacerdote un

delle genti fuorviate. Vada lei stessa in Duomo. La

guida e fu per lei grande sventura. ¶ Il sacerdote

alle timide risposte di lei, balbettate con tremore, le

del confessore, dicevano per lei, misera, motti oscuri, gravi

tremante, una vignetta da lei osservata, quando era piccola

si alzava contro di lei, armato di corta daga

pietà, che ridestava in lei spiriti di alterezza. Era

forse già spento in lei anche nel ricordo se

certo! La visione di lei terribile, il sogno buono

alle interrogazioni di Vanna: ¶ - Lei fa celia, signora mia

schierò decisamente contro di lei. ¶ No, non era giusto

Titta ebbe pietà di lei e la trascinò via

una parte viva in lei che morisse, una speranza

di qualche cosa in lei morto che rivivesse. Risentì

nuovi e ridonarsi a lei unicamente, poi si disperò

muri dicevano, parlando di lei con ironica affettuosità: «Che

sapeva a memoria anche lei. ¶ - Va alla stazione? ¶ - Naturalmente

e recarsi poscia con lei in casa della signora

disse, avanzandosi verso di lei, che gli si affrettava

figliuolo più alto di lei, simile al caro Gentile

che non volasse a lei con sicuro abbandono. Ella

inflessione della voce di lei c'era il fremito

mani con allegra violenza - lei deve avere complottato per

scienza, troppa boria, signorina. ¶ - Lei è stupido - Serena gli

Corrado Gigli interloquisse. ¶ - E lei, signor professore, è stato

che non badava a lei, confermò: ¶ - Precisamente come le

e Prassitele? Starebbe fresco lei, don Vitale! Giunone scomparirebbe

che quel fantoccio era lei. Che colpa avrei avuto

un inganno ordito da lei stessa contro di me

sapeva cosa rispondere. ¶ - E lei, professore? Esprima anche lei

lei, professore? Esprima anche lei i suoi concetti - Vanna

in chiacchiere; parli anche lei professore. ¶ Ecco, il professore

ambirei che in questo lei fosse del mio parere

Spero che di questo lei non mi disapproverà. ¶ Il

Oggi mi scrive che lei è un angiolo - egli

Così mi scrive mammà. Lei è un angiolo, signora

per questo: può bastare lei solo. ¶ - No, io solo

corbelleria - Serena disse convinta. - Lei mi pare più savio

movendosi con gioconda nervosità. ¶ - Lei approva dunque? ¶ Serena approvava

averle chiuso gli occhi, lei aggiusta le sue faccenduole

volta. ¶ - Parla di me lei? ¶ Sicuro, Pericle Ardenzi parlava

vuole che io parli? Lei ha ancora la testa

ma, fra qualche anno, lei sarà una donnetta rara

pure del mio giudizio. Lei sarà una donnettina rara

sue gote di melograno, lei mi piace. È cosa

io non voglio sposare lei. ¶ Pericle Ardenzi rimase alquanto

Ardenzi rimase alquanto sconcertato. ¶ - Lei non vuole sposarmi? ¶ - No

e mi piace; anche lei mi piace. È bravo

Lasci andare, per carità. Lei fa come il chirurgo

avrebbe potuto durare per lei fino all'ora della

quest'altro albero che lei vede; le radici s

Gesù non intercedesse per lei e non placasse l

che la risposta di lei gli desse agio di

che, volendosi servire di lei pel riscatto del mondo

si precipitò verso di lei, superò di un sol

si muova, monna Vanna. Lei così mi pare Ebe

asciugò la fronte. ¶ - Come? Lei mi chiede le mie

generalità? Ah! monna Vanna, lei avrebbe dato per caso

sembrano più invecchiate di lei. Dodici anni; si ricorda

vaso d'ingratitudine. Desidera lei sapere cosa ho fatto

si mise a ridere. ¶ - Lei non è affatto cambiato

mia prediletta, somiglia a lei, e si chiama anche

superiori! Ma parli di lei e mi offra la

ferma. ¶ - Mi dica di lei! ¶ - Io? Niente - Vanna rispose

Ho sempre pensato a lei; non l'ho dimenticata

Duomo rosso lontano e lei accanto, vestita di viola

faceva male. ¶ - Tutto ricorda lei - Vanna disse con riconoscenza

li sento. Sopra di lei? Non li vedo. Lei

lei? Non li vedo. Lei è sempre l'uguale

si ridestava terribile in lei. ¶ - Stia qui; mi ascolti

qui; mi ascolti. Oh! lei trema, dolcezza. Non tremi

bene, sta bene; come lei vuole, monna Vanna. Riparto

il broncio, monna Vanna. Lei è regina nel mio

regina nel mio ricordo. Lei è il simbolo della

trovasse. ¶ - Riparte oggi stesso lei, signor professore? ¶ - Prego! Prego

mie tappe per rivedere lei, la sua mamma, la

esclamò con indignata convinzione: ¶ - Lei? Ma cosa dice mai

dice mai, signor professore? Lei? Una così dotta persona

sorriso forzato: ¶ - No, davvero; lei non è filisteo. ¶ Fritz

figliuolo si struggeva per lei di tenerezza accorata, resa

a una distanza per lei non superabile, invocava ch

e Gesù avrebbe con lei celebrato nozze fra i

si era mostrato a lei dalla finestra, circonfuso di

si precipitarono verso di lei, che guardava con orrore

tutto è morto in lei; questo mi dà passione

voluto implorare misericordia da lei che parlava con tanta

e la bocca di lei, che aveva parlato insidiose

sedeva e accanto a lei sedeva il professore Corrado

Ermanno. ¶ - Buongiorno. Cosa fa lei quì? ¶ Il professore, interdetto

balbettò: ¶ - Si direbbe che lei ha intenzione di offendermi

questa la mia intenzione. Lei mi annoia; le sue

mandato a chiamare da lei a Settecamini. Sono accorso

e la baciò devotamente. ¶ - Lei mi è più che

padre, signor rettore; da lei ho avuto esempio di

augusto ai figliuoli di lei, come oggi monsignore si

sentì il pianto di lei bagnargli le gote. ¶ Il

ossequio. ¶ - Ho sentito che lei ci lascia, caro professore

con ira verso di lei. ¶ - Ah! ti trovi sola

casa. ¶ La faccia di lei, bellissima e triste, s

e, fermandosi davanti a lei, disse con accento reciso

di avere inteso che lei accusasse il nostro Ermanno

suo figliuolo nutre per lei sensi di vivo affetto

nutrire le stesse piante. Lei avrà osservato che si

Ermanno, richiudendo dietro di lei il battente del portone

la cerimonia della ordinazione. ¶ - Lei ha agito saggiamente, signor

aveva mostrato verso di lei, in quei tre giorni

muto! La preghiera in lei era stata sempre domanda

Il vuoto era in lei, mentre per le navate