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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Renzo Bistolfi, Il segreto del commendator Storace ovvero, quando si dice morire sul più bello, 2019

concordanze di «lei»

nautoretestoannoconcordanza
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sigarette gliele avrebbe comprate lei, se solo gliele avesse
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camera del commendatore, e lei ha chiamato subito il
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faccenda lì, dell’Alighieri, lei non ci capiva un
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là, se succede qualcosa lei non ha che da
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di corde pure. ¶ «E lei figliola, se vuole guadagnarsi
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piedi, monsignore, tocca a lei farmi un piacere.» ¶ L
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lo sa, commendatore, che lei è proprio un bel
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Ogni due per tre lei ci fa prendere di
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la faccia tanto lunga, lei c’è abituato a
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al momento buono anche lei sarà ripagato in marenghi
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Vorrei vedere un po’ lei d’altronde, cara la
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erano appuntati su di lei. ¶ Si era stretta nelle
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tra le labbra. «A lei cosa piacerebbe?» ¶ Con la
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quello se lo sorbisca lei che le accomoda l
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in bocca, «ha vinto lei. Due parole e sono
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verrà il momento anche lei sarà ripagato in marenghi
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modo di dire e lei lo sa benissimo cosa
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barca in porto, caro lei, la mia barca per
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qualche grave dilemma. ¶ A lei il monsignore non la
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di palco rotondo, bene, lei giri a sinistra, è
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non sapevo neppure che lei esistesse.» ¶ «Appunto. Ma adesso
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al denaro, che pure lei ha fatto nel suo
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in camera sua. Perciò lei mi faccia sapere cosa
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sembrato a Jole. ¶ Comunque lei alla merenda ci sarebbe
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Rifletté un attimo. Dunque: lei, la Pescetto, il cavalier
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rebus. ¶ In ogni caso lei ci sarebbe andata, senz
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un cenno del capo. ¶ «Lei non è di qui
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Ma bravo! E così lei viene da New York
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nazione! E mi dica, lei è cattolico o protestante
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ci dica signor Nicolò, lei di cosa si occupa
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mi dica, è sposato lei?» ¶ Ecco. Ci aveva pensato
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si voltò verso di lei, sorridendo un po’ impacciato
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non le aveva risposto. Lei voleva sapere che studi
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nulla, cara, è proprio lei, perciò la pregherei di
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di colpo come se lei si fosse avventata a
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che non era come lei credeva e che era
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era finalmente accaduto ormai lei era troppo vecchia e
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mica uno scherzo per lei quel pomeriggio d’inferno
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a nessuno. Nemmeno a lei. O meglio, il punto
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non era se a lei importasse o meno di
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andarci di mezzo persino lei stessa. ¶ Si sa, le
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mai poteva raccontarlo a lei, alla Jole e alla
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dei Cric e Croc2, lei lo aveva scambiato per
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Fosse come fosse, a lei non piaceva che saltassero
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testamento. Ma di quello lei non si preoccupava affatto
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un messaggio che solo lei poteva capire. ¶ Solo che
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poteva capire. ¶ Solo che lei non aveva capito affatto
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troppo in fretta, e lei era stata colta di
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beffa del destino. E lei da quel destino beffardo
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un momento. ¶ Invece no. ¶ Lei, dal canto suo, certi
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Pescetto, l’arciprete e lei stessa. Emanavano un senso
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una volta per tutte? ¶ Lei non era molto più
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ci avrebbe messo anche lei a diventare indifferente, stravagante
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e in quel momento lei aveva avuto la chiara
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un messaggio anche per lei. Perché il commendatore le
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emesso quel terribile sibilo, lei aveva di fronte a
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protettivo. Faceva freddo e lei si avvolse voluttuosamente in
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che fumavano in pubblico. Lei non lo aveva mai
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per una donna e lei non aveva mai indulto
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Pazienza se dalla vita lei non aveva avuto altro
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suoi allievi. ¶ Del resto lei di uomini non aveva
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tutte faccende dalle quali lei si era sempre tenuta
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mai sposata. Dunque anche lei poteva riposarsi e vivere
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Damonte», gli aveva detto, «lei è il mio esecutore
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Ebbene lo saprà presto. Lei conosce il mio testamento
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se ne saranno andati lei rimanga. Faremo due chiacchiere
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ogni domanda dell’impresario lei gli suggeriva la risposta
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quella si sarebbe occupata lei stessa con monsignor Malacalza
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donna in cucina, dove lei (chissà quando ne aveva
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e squillante, quasi infantile. Lei era corpulenta e rubiconda
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il defunto si muovesse. ¶ «Lei ha idea di cosa
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indietro nella stanza. «Ma lei, invece...» ¶ «Io?» ¶ «Lei per
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Ma lei, invece...» ¶ «Io?» ¶ «Lei per quanti anni è
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mormorò il giovane. «Quindi lei sa molte cose. Dunque
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so proprio niente, caro lei. Mi sono occupata della
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mai visto un morto lei, che le fa così
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aiutarla, in modo che lei non ne traesse l
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abbia sempre in gloria, lei era una brava donna
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vede, sono venuto da lei per avere qualche informazione
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domandavo se per caso lei ne sapesse qualcosa.» ¶ Monsignore
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sono venuto a importunare lei. Lei è l’arciprete
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venuto a importunare lei. Lei è l’arciprete e
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Lo avrà pur celebrato lei...» ¶ A monsignor Malacalza, di
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delusa. Sembrò riflettere. «Ma lei la conosceva la moglie
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assiduamente la parrocchia.» ¶ «Però lei frequentava la casa dello
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in biblioteca col commendatore, lei si presentò mezzo discinta
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anni di differenza fra lei e il marito. Sono
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curia di Ventimiglia...» ¶ «E lei, come parroco, non potrebbe
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che dovevo venire da lei! Che lei era la
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venire da lei! Che lei era la persona giusta
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rada. «Da dove viene lei? Parla in un modo
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una moneta sul banco. Lei lasciò suonare qualche spicciolo
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implacabili. «Lo sa che lei non mi piace per
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anatra. «Niente da fare. Lei adesso è il mio
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stesso farò anche con lei!» ¶ Mise su un’espressione
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andavano d’accordo, ecco. Lei aveva un caratterino che
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manco l’ultima, caro lei. E pensare che qua
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circolo corale, che anche lei... Lo sa che sua
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po’ come dev’essere lei, l’ostessa, che ha
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stupida. Tutta la famiglia! Lei non è pratico di
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ad andare a fondo, «lei cosa ricorda di quando
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volta... o meglio, era lei che si metteva a
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E così quel mattino lei ha preparato armi e
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i denti, nemmeno con lei. E mi faccia il
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nella saponaria. «E anche lei, mi dia retta benedetto
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fossi sua nonna, anche lei che è un parente
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niente di speciale, caro lei, proprio niente. Come potrei
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sentito qualcosa di insolito.» ¶ Lei ci pensò bene, stringendo
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mollava un bel ceffone, lei cacciava un grido e
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nel pensiero. «Ma perché lei è così interessato a
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Lo ha sentito anche lei cosa ha detto lo
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ragione», ammise Ersilia. «Dopotutto lei ha ragione. Bisogna pur
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cosa fosse successo e lei mi ha risposto che
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aveva vomitato, così a lei toccava ripulire il tutto
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Di rimestare nel fango? ¶ Lei questa eventualità non l
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d’ora in avanti lei avrebbe dovuto fare attenzione
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Perché se quel che lei aveva in testa era
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Stavo giusto pensando a lei.» ¶ «A me?» Il giovane
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di una testa almeno. ¶ Lei attorcigliava automaticamente la collana
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per conoscerci meglio. Dopotutto lei adesso è il mio
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riceve mai visite. Così lei capisce bene che quando
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fatto bene. A proposito... lei, signora, lo conosceva bene
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ammetteva in casa propria: lei, la signorina Pittaluga, il
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diventando tutto paonazzo. «Ma lei era particolarmente amica di
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Pare anche a me.» ¶ «Lei ha idea di cosa
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per niente strano quando lei lo ha piantato in
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se ne è andata.» ¶ «Lei ha idea di cosa
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Ersilia.» ¶ «E poi?» ¶ «Poi lei se ne è andata
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a rassicurarla Nicolò, comprensivo. ¶ Lei gli rivolse un sorriso
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e meno parlava. ¶ Invece lei... Aveva forse parlato troppo
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parte cosa poteva farci lei? Niente. Lì per lì
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doveva chieder consiglio a lei. ¶ Bertina si alzò e
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è una telefonata per lei!» ¶ E Nicolò era sceso
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diplomazia, adesso?» aveva sbottato lei. ¶ «Diplomazia? Come sarebbe, diplomazia
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andava innalzando sulla sedia. «Lei adesso ci ha un
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mucchio di palanche, caro lei. Non se lo dimentichi
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Ma lo sa che lei è un bel fenomeno
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sue spese campando, caro lei, che tutto non si
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domandato cosa vorrebbe fare, lei? Leggere nella boccia di
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Lo sapevo io che lei sa delle cose che
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più un vicolo, e lei per nascere ci ha
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spesa, e alle dieci lei ha appuntamento col cavalier
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l’ultima cosa che lei desiderasse era che le
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casa, il che a lei non sarebbe piaciuto affatto
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fosse avvenuto in cucina, lei, quand’anche si fosse
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servizi da tavola, dove lei aveva la sua poltrona
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marmellata rotolò sul selciato, lei si chinò su Nicolò
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sua finestra nel sottotetto. «Lei e i suoi belin
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ce li ha anche lei», replicò Gioconda più sdegnata
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mi dà retta anche lei dovrebbe proprio... ma lo
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stanza, dove adesso dorme lei, e il commendatore dormiva
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Però, vede, ogni tanto lei aveva delle crisi improvvise
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erano tutte balle, ma lei a volte aveva degli
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Ma cosa mi combina lei? Prima il raffreddore, adesso
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a quella richiesta che lei mi aveva fatto nella
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proprio capirla. «Be’, ciononostante, lei capisce, resta il fatto
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in comune, come dice lei, oppure che non fossero
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finire e, rintracciandola, da lei potremmo sapere il resto
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importa? Come caspita ragiona lei?» Poi tirò fuori il
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Sì, forse ha ragione lei. È che, ecco... mi
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per quanto la riguardava, lei il problema lo aveva
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E questo aveva fatto lei, da brava matematica. Partendo
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da un dettaglio che lei sola conosceva, un piccolo
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colto. Anzi, che solo lei aveva potuto cogliere. ¶ Ma
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si vede proprio che lei è americano! Solo un
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no. Basta l’anagrafe. Lei come parente può benissimo
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come mi ha detto lei: andrò in Comune e
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poi mi scusi: se lei era pazza e faceva
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perché dopo dieci anni lei se ne è andata
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però, tutti i torti lei non li ha: il
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scenata come tante altre, lei ha fatto i bagagli
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di liquidare il giovanotto. «Lei adesso vada a casa
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della piazza. ¶ «Mi scusi, lei è il signor Celesia
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Mi hanno detto che lei fa il tassista qua
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ha fatto più chilometri lei che la luna, mai
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insistette Nicolò, «una volta lei l’ha accompagnata da
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quella lì. Ha ragione lei, aveva un cappello largo
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rassegnata. ¶ «Che ci fa lei qua?» chiese sorpreso il
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che mai. «Vorrei che lei mi parlasse della signora
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lui era mio paziente, lei invece ufficialmente no. E
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si fece coraggio. «Ma lei ha un’idea del
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affare il fatto che lei lo abbia piantato in
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dica un po’ giovanotto: lei è sicuro di star
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medico di suo zio. Lei ha cambiato aria, abitudini
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passata per davvero. Se lei è d’accordo, naturalmente
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una bella scheda e lei, se vuole, da oggi
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giri di parole. E lei l’aveva detta. ¶ Ma
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con una frase che lei non si spiegava. ¶ Perché
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sapeva perfettamente cosa intendeva, lei. Doveva saperlo per forza
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a quel punto? ¶ Così lei si era innervosita, si
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si era messa pure lei. Era andata a trovarla
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trovarla e... All’inferno! Lei, la sua permanente ossigenata
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Aveva altro da fare, lei. Mica poteva perdersi in
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giro. ¶ Cosa credeva, che lei non avesse capito? Aveva
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era un pericolo, che lei era in un vicolo
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insignificanti dettagli. Lo sapeva lei quali. Follia, si trattava
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solo una cosa che lei potesse fare, arrivati a
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Non aveva avuto dubbi, lei, neanche uno. Però non
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questo sì, perché secondo lei la colpa di tutto
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Pietro. ¶ Per il momento lei non aveva altro da
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incontrare chiunque ma non lei, tuttavia era troppo tardi
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un’altra volta. «Dunque, lei deve sapere che io
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e adesso cosa faccio? Lei cosa avrebbe fatto?» ¶ Ersilia
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spiegato cosa succedeva e lei ha mandato subito il
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No, ancora una cosa lei la poteva fare. ¶ Capitolo
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lasciarlo perdere. Qualche volta lei aveva provato a riferirgli
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segno di intesa, ma lei si era resa conto
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dovuto capitare, però... ¶ Così lei aveva imparato a non
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tornata indietro subito. Ma lei non era mica cosciente
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Sembra tutto a posto. Lei adesso se ne sta
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riammessa in camera e lei si rallegrò della buona
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sestresi dalle sventure. E lei... be’, insomma, ormai è
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po’ un sestrese anche lei.» ¶ Nicolò sorrise debolmente, ma
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accordo così: mi telefoni lei non appena si sentirà
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qualche grave dilemma. A lei monsignor arciprete non la
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quella malaugurata lettera che lei aveva trovato la sera
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non gli veniva. A lei monsignore non la faceva
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e metallica. ¶ «Ecco qua. Lei può tornarsene a casa
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io. Ci aggiustiamo dopo, lei adesso non prenda freddo
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porse le chiavi. ¶ Mentre lei pagava, Nicolò pensò che
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muove foglia senza che lei lo sappia. Neanche se
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non si può, che lei è stanco, magari domani
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tutti costi. Mi dica lei cosa devo fare. Se
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un salotto. ¶ «Jole. Secondo lei devo scendere, oppure posso
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a Nicolò, come se lei non ci fosse. «Va
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pericolo. «Se ha bisogno, lei mi chiami che io
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scusi signor Nicolò, ma lei forse aveva dei vasi
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poteva mai essere secondo lei?» ¶ Sospirò affranta. ¶ «Ma poi
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faccia lo stesso anche lei, santa donna!» ¶ Sospirò di
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mi ha detto che lei è stata la sua
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cosa pensare. ¶ «Poi, quando lei se ne è andata
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l’uovo! E a lei non spiaceva affatto che
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di così... ¶ A parte lei che non le scappava
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poco carattere. E secondo lei una donna di poco
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messo a letto. ¶ Quindi lei era scesa di nuovo
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la pulizia toccava a lei. ¶ La pulizia dell’atrio
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una volta toccava a lei, una volta alla Pescetto
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stato buttato là e lei era sicura che a
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tutto bene». ¶ «Ah, è lei? Che succede?... Come? Ma
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dice?... ah, e così lei pensa che sia una
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ah... capisco. E quindi lei dice che anche ieri
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ieri, il tram... secondo lei perciò non è un
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quando l’ha ricevuto lei questo accidente di biglietto
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aveva niente sulla coscienza... lei. ¶ Monsignor Malacalza decise di
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a distinguere i tratti. ¶ «Lei è uno stupido!» ¶ La
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avevo capito subito che lei era un gran testone
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a sgusciarle di sotto. ¶ Lei perse l’equilibrio ma
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faccia l’idiota adesso. Lei di me deve fidarsi
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sulla sua solita sedia. ¶ «Lei non si muova di
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maresciallo, perché pensavo che lei pensasse... sì, insomma, pensavo
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buon medico a sentir lei. Col suo caratterino, ma
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mi faccia scappare anche lei?» Scosse la testa. «Non
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Perché? Lo chiedo a lei perché. Perché c’era
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Fin dal primo giorno lei si è messo a
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bloccata sul ballatoio. Allora lei gli si è rivoltata
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uomo era vecchio e lei era forte, lo stava
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e ha detto: «Jole, lei mi ha salvato la
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fosse messo di mezzo lei sarebbe finita lì e
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il vaso in testa? Lei non era neppure in
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latta. «Facile. Lo dice lei che non ero in
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vaso dalla terrazza mentre lei era di sotto con
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e ho aspettato che lei uscisse, ma il vento
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Be’, ero dietro di lei e c’era tanta
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continuato a camminare.» ¶ «Però lei era da sua sorella
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Chissà cosa avreste combinato lei e quell’intrigante dell
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ridere. ¶ «Voleva sapere se lei stava bene. Gli ho
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fare. Brucerà tutto: Gilda, lei e anch’io... e
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vetro, si infiammò e lei lo gettò a terra
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ragazzo: è dentro con lei.» ¶ Ersilia Pittaluga svenne per
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Sciortino scattò verso di lei. ¶ «Ferma! Non si muova
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si lanciò verso di lei, tentò di agguantarla mentre
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è una visita per lei.» ¶ Si fece da parte
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un braccio al collo, lei con la testa interamente
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mandano a casa. E lei?» ¶ «Meglio. Mi stanno disintossicando
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saranno lunghe.» ¶ Ersilia sospirò. «Lei è un testone, glielo
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posso farci niente. Anche lei, però, in cantina con
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poi ero convinta che lei ormai avesse intuito la
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che sono venuta. Vede, lei deve sapere che io
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di sangue che forse lei non aveva notato. Quando
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di più grave.» ¶ «Ma lei aveva capito che Gilda
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in testa, oppure che lei fosse caduta e avesse
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lo può immaginare. Quando lei ha cominciato a fare
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verità, ma per Jole lei è diventato subito un
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ho capito subito che lei era in pericolo, anche
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avuto la certezza che lei si trovava in un
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niente uscita. Inoltre se lei guarda bene, il vaso
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anonimo per avvertirla, ma lei non mi ha dato
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occhi. «Ma come? Era lei? Non poteva parlarmi?» ¶ «Neanche
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miei ragionamenti e che lei per il momento era
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aperta: l’aveva aperta lei e aveva anche trovato
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rassicurarsi sul fatto che lei stesse bene: ha svegliato
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ci sono problemi, se lei se la sente. Se
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la schiena. «Quindi come lei sa sono successe tante
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me lo ha detto lei stesso, non se ne
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che esistesse, al contrario lei sapeva tutto di lui
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più difficile del discorso. ¶ «Lei sa anche che veniva
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novità... di cose che lei ignora, caro il mio
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in fondo. ¶ «Signor Nicolò, lei ha mai sentito nominare
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caro Nicolò, come vede lei non era affatto orfano
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il proprio figlio, cioè lei. La seconda volta c
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stava uccidendo. Per questo lei è ancora vivo. In
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raccontare tutto, specialmente a lei che ignorava la vera
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a passeggiare. ¶ «Sì, forse lei lo avrebbe detestato credendolo
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bene. Credo che a lei, Nicolò, alla fine lo
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rubinetto della cucina e lei non sa come fare
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si voltarono a guardarlo. ¶ «Lei dice che quello lì