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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

concordanze di «li»

nautoretestoannoconcordanza
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un po’ don Ignazio li salò con le sue
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diventa uomo e se li scopre addosso come minuziose
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che una restituzione. Io li ho sempre beneficati. Cedetti
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questo sono nati e li ho cresciuti. Per consegnarli
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e voi lo sapete! Li tiro su come meglio
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il loro rispetto e li trattava con benevolo distacco
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giudizio su quei versi, li trovò lodevoli; parve anzi
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in via Chiaia, ce li trovavamo improvvisamente addosso; avevano
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sarebbero mai consolati se li avessi costretti a rompermi
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larga, in cui se li espongono mozzi le tonde
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regolarmente, adesso; tu me li mandi ben suddivisi, quasi
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balconcino e mia nonna li sorvegliava dicendo il rosario
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perché i suoi meriti li conoscemmo noi soli; finirò
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di pane ma non li privasse di consistenza, doveva
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qualche soldo ogni tanto: li prevedeva dunque, i miei
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i quindici soldi dove li ho presi, la punizione
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i quindici soldi me li tengo io che da
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l’aria qua e , il vento che sale
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finché un secondo carro li raggiunge, sovraccarico di legna
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vicoli della Sanità e li vedrete, a causa delle
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a una scena che li costernò. ¶ Si aprì di
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antagonisti. Gli altri se li scrollava pazientemente di dosso
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disappunto, un leggero fastidio), li colpiva e li gettava
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fastidio), li colpiva e li gettava da parte, senza
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in vena, don Carmine li esortava ad amare anche
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i tumori e chi li ha inventati... ma ho
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su questo banco. Come li trovate? Mi sembrano giusti
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questi fatti senza epilogo li ho trovati nell’intonaco
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ogni cosa, io pure li enunzio, ma per sommi
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di descrivergli: qualche volta li riscattava gettandogli un ventino
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man mano che egli li rimetteva e si sforzava
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straordinaria coerenza e precisione: li vedevo allineati ed esatti
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Di Giacomo e Russo li riferirono nelle loro dolci
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amico, ne parlo perché li conosco, ne parlo con
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il romanzo che può, li rende fulminei e dolorosi
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il tragico salto; poi li rigettano nella piccola folla
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i parenti in lacrime li fanno entrare, urlano e
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sentono la morte che li chiama e li conta
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che li chiama e li conta come la chioccia
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Napoli-Della Rossa, e per terra, proprio dirimpetto
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raccogliere piatti e tazzine, li sciacquava nel secchio e
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sciacquava nel secchio e li riponeva nel canestro con
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ha ventidue anni se li ha. Si pettinava in
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che arrotonda i pensieri, li diluisce, li sfuma. Un
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i pensieri, li diluisce, li sfuma. Un nastro e
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ha più muri o li ha solo per un
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acido di quei suoni li raggiunge e li offende
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suoni li raggiunge e li offende, spesso reagiscono con
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così, forse, che giugno li seleziona: i migliori si
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a qualcuno: egli perciò li ha sepolti prima di
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ghermivano i naufraghi e li riportavano a riva fra
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mai di oggi, subito li copre la polvere del
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il settanta. In confidenza, li volevo tenere per me
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per me. Ma se li gradite, servo vostro». ¶ Così
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senso dell’antagonismo, anzi li immobilizza esitanti e pavidi
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don Ciro (che poi li avrebbe man mano cancellati
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pubblico dagli impiegati; di a poco ritornò, annunziando
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posizione normale; ma di a poco il prodigio
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resto la casetta nuziale li aspettava a Port’Alba
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il quadretto adatto e li esortava a non essere
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e diceva agli amici: «Li ho presi morelli anche
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i due uomini e li rese feroci. Non occorrono
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fare? E noi ce li mangeremo vivi», per poi
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osservandoli da conoscitore. Egli li soppesa, gode il velluto
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ha accolto i capponi. Li ascolta, li spia. ¶ Sui
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i capponi. Li ascolta, li spia. ¶ Sui sottostanti “gradoni
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i primi passi se li portò a casa, dove
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portò a casa, dove li allevò imparzialmente la vecchia
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se riusciva a ghermirli li baciava e li mordeva
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ghermirli li baciava e li mordeva su tutto il
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purissimi o bastardi, se li annette o li abolisce
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se li annette o li abolisce; è un fatto
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quel solo supremo ragù li ha raggiunti e persuasi
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sette figli, quest’uomo li privò di sette madri
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importante, dico, è che li adattiate sempre agli stati
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spaghetti, il sole che li ristorò, la brezza che
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pettinandoli con dolce pazienza li scisse: mangia perfino, questo
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stupefatto il prete che li accompagnava e che, impacciato
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suo interesse che non li giochi». ¶ In questi termini