Cesare Battisti, Gli alpini, 1916

il momento di esporre, li condannano all’esilio in

mondo. In pochi giorni li vedemmo tornar tutti a

e i piroscafi ce li restituivano a decine, a

improvvisano centri di vita, lì, ove nell’inverno è

si risolve più esclusivamente lì ove esiste il valico

e bisogna andar anche lì, dove vi è ragion

non tollera gli altri. Li respinge fatalmente, li travolge

altri. Li respinge fatalmente, li travolge nel turbine della

della stanchezza, del malessere, li stritola, li uccide. Non

del malessere, li stritola, li uccide. Non tollera chi

nesso col suolo che li vide nascere e con

I primi ricoveri fatti lì, dove non era possibile

avendo con loro famigliarità, li vede partire dall’accampamento

una qualsiasi lontana meta, li credereste sfiniti, allora li

li credereste sfiniti, allora li cogliete a cantarellare e

deve esser nostra.» E lì rimasero, esposti al gelo

Calma e serenità che li fa apparire bambini, fanciulloni

di sangue dicevan che lì s’era svolta una

scoperto quei ripostigli e li avean tutti frugati. ¶ E

dalle terre del fuoco, li ho sentiti definire i

magnifico spirito di disciplina; li ho visti entusiasti al