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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giulio Bertoni, Introduzione alla filologia, 1941

concordanze di «lingua»

nautoretestoannoconcordanza
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e alla discriminazione della lingua della cultura da quella
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esame della storia della lingua, rivendica a sé non
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sino alla storia della lingua, può esaurirsi utilmente e
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nostro quotidiano lavoro. ¶ I. Lingua e pensiero ¶ Che il
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con lo svolgersi della lingua. La risposta o la
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lecito affermare che la lingua è lo stesso pensiero
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cioè in particolare la lingua della cultura, la lingua
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lingua della cultura, la lingua strumentale, la lingua che
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la lingua strumentale, la lingua che sta a disposizione
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come la discriminazione della lingua della cultura. Senonché, l
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Se affermiamo che nella lingua sta la storia ideale
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di «pensiero» e di «lingua» (pensiero pensato). Il «pensiero
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pensiero» si rivela nella lingua ed è tutta la
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ed è tutta la lingua; il «linguaggio» sta nell
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assume in ognuno la lingua. ¶ La «poesia» sta nel
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vive e palpita nella lingua e assume nei poeti
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intima relazione con la lingua di tutti i giorni
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vita. ¶ Per ritornare alla «lingua» che solo idealmente si
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di contenuti. Anche la lingua di Dante o del
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arte o di forma. «Lingua» è ciò che diciamo
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d'arte, ricaviamo la «lingua», cioè schemi verbali, locuzioni
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mentre lo studio della «lingua» è quello delle sue
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cultura. L'esame della «lingua» conduce a paragonare e
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linguaggio e insieme della lingua a differenziarle, perchè in
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spiritualizza, la trasfigura. La «lingua», in sè e per
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Anche la storia della «lingua», intesa come cultura, strumento
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può fissarsi particolarmente sulla «lingua» in quanto riflette le
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cultura è storia della lingua. ¶ Nell'espansione culturale, si
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la storia della sua lingua, nella quale si rivela
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svolgimento. La storia della lingua di uno scrittore è
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e ne nasca una lingua vigorosa, limpida, schietta, sostenuta
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afferma comunemente, ma la lingua è tutto l'uomo
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Si consideri, anche, la lingua del Vico che si
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consuetudini scolastiche. È una lingua dura, aspra e forte
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di un pensiero nuovo: lingua eroica, che infrange qua
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di luci interiori, abbaglianti. Lingua ineguale e ostica; ma
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studia la fisica della lingua, né di chi studia
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filologia. ¶ Nei poeti la lingua serve, più che ad
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Furioso, dove abbiamo una lingua volubile e liquida, una
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volubile e liquida, una lingua soleggiata e raggiante e
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la potente e vigorosa lingua di Dante e quella
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quasi l'opposto della lingua variopinta, luminosa e ridente
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e ridente dell'Ariosto: lingua michelangiolesca in cui sta
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la «grammatica» presuppongono la lingua, come le divisioni, le
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volta a volta, la lingua come «fatto» e la
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come «fatto» e la lingua come «attività». ¶ Dell'unità
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si confonde con la «lingua» intesa come «fatto» la
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intesa come «fatto» la lingua intesa come attività. In
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è uno; ma la «lingua» è molteplice. ¶ Anche il
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sempre di una sola lingua (p. es., l'italiano
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alterare rapporti di una lingua con un'altra finitima
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esistono radici di una lingua e che «anche ciò
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alle forme reali della lingua». In altre parole, le
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striature diverse che una lingua subisce trasmettendosi a genti
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vita morale (poiché la lingua è tutto l'uomo
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un'imperfetta concezione della lingua è sorta anche la
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e questo godimento è lingua, con la quale ci
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problema con chiarezza: nella «lingua» astrattamente intesa non ci
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sua unità con la lingua. ¶ La legge del minimo
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ed è ricavata dalla lingua obbiettivata; naturalizzata. ¶ Onde non
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crede di lavorare sulla lingua, mentre lavora sulla materia
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lavora sulla materia della lingua. La vera legge fonetica
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l'esame storico della lingua. Il Diez, negli ultimi
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troppo spesso staccato la «lingua» dalla sua storia e
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nei suoi risultati) la «lingua» in se stessa e
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fatta propria una nuova lingua; oggi si estendono, queste
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che si faccia, la «lingua» bisogna pure intenderla, per
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ha una sua propria lingua, pur usando quasi le
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è passività. Ora, la lingua è bene spesso imitazione
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anche in essa «la lingua», cioè la molteplicità, il
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che pratica, naturalistica), la lingua appare oggettivata e frantumata