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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Formichi, Guglielmo Shakespeare, 1928

concordanze di «lo»

nautoretestoannoconcordanza
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di matti (Lear, IV, 3, 186). Lo avevano preceduto due sorelle
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Sententiae Pueriles». Il maestro lo interrogava: «chi è colui
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morbosamente diffondendo, e Shakespeare lo bollò in modo insuperabile
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Metamorfosi di Ovidio; me lo regalò mia madre» (IV
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suo diletto (beloved) amico, lo chiama l'anima del
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di Cymbeline, i quali lo inducono al più stolto
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Il testo greco non lo consultò nemmeno una volta
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dai sapienti, e pondera: lo zibetto ha un'origine
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immortale l'uomo e lo trasforma in un dio
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si guardava dal costringere lo stomaco a ricevere un
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uomo, e se non lo ammazzano lo rendono immortale
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se non lo ammazzano lo rendono immortale. In tutti
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e ne ha provato lo spasimo, può aver messo
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non avere limiti mentre lo stesso mare ne ha
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più degno di ripetere lo stesso peccato che di
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e franco, secondo ce lo descrive Ben Jonson, fulmineo
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dell'accanita persecuzione cui lo aveva fatto segno un
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lungo andare, valga più lo spirito che non autorità
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disperate difficoltà in cui lo avevano fatto piombare i
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dei grandi fini propostisi. Lo Stato britannico sotto Elisabetta
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al popolo stesso appena lo vedeva preso dalla velleità
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il basto ed impugnare lo scettro. Il popolo allora
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fondo alla scena). Gloster lo trova insediato nella Torre
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di Londra, e così lo minaccia: «Prete, occhio alla
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il 1588, doveva poi trovare lo specifico sovrano nel Leviathan
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per un doppio soldo: lo scioppe invece di tre
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Cinna solo perchè porta lo stesso nome di Cinna
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che, acclamando essi Cesare, lo fanno svenire (I, 2, 246-252). E
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Bruto nel modo che lo ha tratteggiato, non s
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paese e di chi lo governa, ma anche, e
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uomo politico, ossia per lo scaltro che sa trovar
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è vostro». Nel sonetto 38 lo stesso sentimento di sconfinata
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non si propone soltanto lo svago degli spettatori, ma
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tesi elevata e grandiosa. Lo spettatore ridendo impara, ed
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nella quale il Poeta lo trasporta, ha pure agio
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qualche cosa che non lo riguarda. In compagnia di
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bel totale, davvero! – Chi lo possiede? Colui che morì
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Colui che morì Mercoledì. Lo sente forse? No. Lo
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Lo sente forse? No. Lo ode? No. Dunque, l
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mai? La calunnia non lo permette. E perciò di
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ragione, perchè ridiamo e lo disprezziamo? Ed eccoci costretti
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umanità ricevesse di nuovo lo stesso ammaestramento in una
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della sua corona; chè lo scettro simboleggia la forza
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pelago, una immensa tristezza lo vinse e la vita
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Heminge e Condell non lo hanno incluso nella edizione
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nei sonetti. Questa donna lo avrebbe spietatamente tradito col
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che i tristi prevalgano. Lo impedisce, ma a qual
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male la vita? Soltanto lo stolto la vuol conservare
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il nostro corpo; è lo zimbello della morte, in
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lana da pecore untuose, lo zibetto dalla vescica anale
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più reo di lui? Lo sbirro che fustiga la
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condanna l'usuraio fa lo strozzino (Lear, IV, 6, 1, 164 sgg
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al 1613 il Poeta abbandona lo stile tragico, e sereno
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della vita di provincia lo attraevano irresistibilmente, talchè egli
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che quando la morte lo colse il 23 aprile del
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d'argilla dimenata; aver lo spirito vitale, fatto per
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le sorrise, seppe dove lo conduceva, e vide in