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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Catena Fiorello, Picciridda, 2006

concordanze di «lo»

nautoretestoannoconcordanza
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avuti tre. ¶ Il primogenito, lo zio Santo, era partito
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dopo che la moglie lo aveva lasciato per un
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la zia Franca e lo zio Mario. Più avanti
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una figlia, anche se lo faceva per un pezzo
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allontanò, e io voltai lo sguardo prima di vederlo
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la zia Franca e lo zio Mario, decidendo di
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in quel posto per lo stesso motivo. Avevano tutti
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Ma di certo non lo avrei confidato a nessuno
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a tuo padre chi lo sente?» ¶ Nora ¶ La porta
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guarda, e se non lo decide lui, nessuno può
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può farci del male.» Lo diceva per togliermi tutte
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partecipavo di rado: «Sì, lo voglio, per tutta la
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le donne potevano fare lo stesso gioco con altri
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mi ripeteva sempre con lo stesso tono sin da
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Tutte le persone infelici lo fanno, pensai, per trovare
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cui la mia famiglia lo stava attraversando. Finita la
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in ordine la stanza. Lo feci: sparecchiai, poggiai i
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così diverse, pur avendo lo stesso sangue. Di sicuro
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avevano bisogno di allontanare lo spettro dell’ignoranza, e
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fidanzati, e mi aspettavo lo stesso comportamento anche adesso
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Nora continuava a tenere lo sguardo puntato sul pezzo
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stesse cose per te, lo sai. Così glielo fate
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Chi lavora la terra lo sa, non mi dici
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le ciliegie ricamate sopra, lo indossai, e con passo
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aria da funerale. Io lo so perché ti fanno
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con le piccole attenzioni, lo sconfinato bene che ci
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quella scura. U ceusu, lo chiamavamo noi in dialetto
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madre autoritaria e intransigente lo aveva invogliato a essere
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di ricamo qualche soldo lo portava a casa, ma
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spadroneggiava sulle loro incertezze. Lo si vedeva negli occhi
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in passato, un fidanzato lo aveva avuto (e non
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ospiti più indesiderata. Affollavano lo spazio a disposizione appesantendolo
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via. Quel giorno non lo avrei mai scordato. Con
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accadeva, mi domandava perché lo stessi facendo. ¶ Quanto era
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se mi garantiscono che lo fanno.» ¶ «Non è vero
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ti viene la febbre. Lo sai che hai le
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hai le tonsille…» ¶ «… malate, lo so!» avevo ribattuto stizzita
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piani per la Germania lo percepivo come un tradimento
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alle spalle sentivo ancora lo sguardo di mia madre
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giostre. Non volendo deluderlo, lo avevo preso subito per
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a considerarci una famiglia. ¶ Lo avrei stretto ancora di
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cono con panna. Era lo stesso Carmelo, che la
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dopo la loro partenza. Lo fecero chiamando al negozio
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avanti lei, in quanto lo zio aveva altro da
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altro da fare. ¶ Mario lo si vedeva in negozio
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quando agli statali arrivava lo stipendio. ¶ Più che altro
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domicilio alle persone che lo richiedevano: anziani, malati e
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senza che io me lo aspettassi, mi disse sottovoce
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di sì, specificando che lo avevo anche consegnato, con
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che era importante, lei lo investì con i suoi
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era una bella invenzione, lo sapevo, e me lo
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lo sapevo, e me lo ripetei più volte mentre
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doveva fare la spesa. Lo so, i tedeschi non
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miei buoni propositi. ¶ Fermai lo sguardo sui suoi capelli
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uomo sbagliato. Questo principio lo avevo appreso dalla nonna
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l’anima. ¶ E con lo stesso rispetto, la Pizzitto
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ha fatto un capolavoro!» Lo ripeteva a me, però
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fine del matrimonio tra lo zio Santo e la
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c’è sempre, se lo cerchi» diceva mia madre
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azzardavano l’ipotesi che lo zio Santo si fosse
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amico dell’amico che lo zio faceva il barbone
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attenta a non voltare lo sguardo verso quella casa
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riferisse, esattamente, visto che lo zio Santo, Pina e
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proprio lui, se nemmeno lo conosceva. ¶ Tornando a casa
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arrivava un vento sostenuto. Lo vedevo dai movimenti bruschi
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io volevo illudermi che lo avesse fatto per festeggiare
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è la vasca né lo scaldabagno, ma almeno è
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anche se non te lo fa vedere. ¶ Ti mando
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lui, e per questo lo consideravo un vero amico
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né per lettera. Non lo facevo nemmeno prima, quando
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propria terra. ¶ A me, lo confesso, l’idea di
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cuore in gola, non lo nego. E più mi
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nostre finestre (questo invece lo faceva lei, ed erano
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dell’amore, un giorno lo aveva detto anche a
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Ehi picciridda, ma non lo senti che freddo ca
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zia Pina, non ve lo posso dire come diventa
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dire come diventa! Voi lo sapete cosa pensa di
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un sogno. Ma tanto lo so che non lo
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lo so che non lo farebbe mai, perché voi
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nonna mi ha messo lo stesso il Mom, e
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vediamo in estate. Se lo chiedo alla nonna, lei
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passato per la testa, lo avresti costretto a cambiare
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resistono di più! ¶ Non lo so, mamma, io questa
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avrei risposto, se me lo avessi chiesto, e forse
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confortare. ¶ E piangevo, non lo nego. Piangevo spesso, perché
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nel caso la nonna lo avesse scoperto. ¶ «Veni, picciridda
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cca…» Il vecchio faceva lo spavaldo. ¶ Così, più per
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avevo allungato la vita. ¶ «Lo sai, picciridda, che se
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quella città. E quando lo fecero, oramai la voce
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qualche pazzo in strada lo si poteva trovare sempre
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con una ruota forata. Lo salutammo senza trasporto, e
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e anche lui fece lo stesso. ¶ Entrando nel salone
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Eppure, non aveva dimenticato lo strascico di polemiche di
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qualcos’altro che me lo faceva giudicare come un
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un bel sette, e lo portai trionfante a casa
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trionfante a casa. Provavo lo stesso orgoglio che aveva
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problemi non li risolvevo lo stesso, e niente li
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lettera. Tanto era inutile, lo sapevo già che non
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dall’ospedale, e me lo disse non appena mi
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a carezzarmi il viso: «Lo sai che sei cambiata
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che aveva appena fatto. Lo mangiai di gusto, quindi
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prego. Io quell’uomo lo amo, anche se è
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Nora ha sofferto tanto?» Lo domandai d’istinto, incurante
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tanto il verso non lo cambiamo mica.» ¶ Pausa. Silenzio
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silenzio? Tante! Ma non lo dico a nessuno, mancu
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torna a Natale. E lo posso capire, se mi
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sorte dicendo tanto-io-lo-so-che-non-verranno
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definitiva? La nonna se lo domandava con una certa
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il cuore, e tu lo sai che il cuore
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al petto, e nessuno lo può vedere. Mia madre
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il nulla era proprio lo spettro del quale le
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o giallo, sarebbe stato lo stesso. Con il suo
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visto che un padre lo aveva avuto eccome, e
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aveva avuto eccome, e lo vedevo tutti i santi
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suonare alla loro porta, lo avevo incrociato una volta
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era la regola. Santificare lo zio Santo, invece, era
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io so che presto lo riabbraccerete». Le dava sempre
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la Germania, e tu lo sai che se chiedi
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subito di sì. Tanto lo zio Mario è ricco
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per cose inutili. ¶ Mamma, lo vedi che vuole comandare
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il regalo vostro me lo vorrei scegliere da sola
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venite a Natale, ormai lo so e non mi
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prima. Vi voglio bene lo stesso. ¶ Devi dire a
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ma tanto andrebbe bene lo stesso perché non ci
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ripiene. Il resto invece lo farei cucinare a mia
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tre panettoni alla pasticceria Lo Turco di Taormina, la
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E arrivò la Vigilia. ¶ Lo zio Mario venne a
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che dite?». ¶ Cercava con lo sguardo il consenso della
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durò poco, e quando lo zio ci disse che
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ritorno, mentre io e lo zio camminavamo aumentando il
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appena possibile, e abbassai lo sguardo. Dentro di me
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da me, e non lo perdevo di vista, anzi
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anzi d’orecchio. Così, lo guardavo speranzosa, ma niente
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e oggi ho mandato lo zio Mario a Taormina
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la zia Franca, con lo sguardo complice. ¶ Panettone artigianale
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avranno avuto qualche difficoltà. Lo sai come funziona. Anzi
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funziona. Anzi, tu non lo sai. Ma era la
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mie frasi. «Va bene, lo so, lo so che
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Va bene, lo so, lo so che vuoi bene
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rinuncia, quel pacchetto non lo avevo mai tenuto tra
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le mani. ¶ Pippo, invece, lo avevo incontrato più d
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Tamburo Lercio. ¶ Sai perché lo chiamavo così? ¶ Perché la
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in giro, ma io lo sapevo che stavi a
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so che ti mancava lo stesso. ¶ E non piangevi
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il vino di casa, lo spumante e la bottiglia
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la pancia, e mentre lo faceva le veniva fuori
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della compagnia a fare lo stesso. ¶ «Auguri! Cento di
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infiocchettato a dovere, e lo porsi alla festeggiata. ¶ Dentro
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sua reazione, sentendomi addosso lo sguardo degli altri invitati
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mi sembrò che non lo avesse mai fatto con
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di prendere un caffè. ¶ «Lo faccio io!», urlai per
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le aveva persino aumentato lo stipendio, con tutti gli
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spiegarti alcune cose. Tu lo sai però che io
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pure di to frati. Lo so, lo so. Ho
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to frati. Lo so, lo so. Ho visto come
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dei nostri amici. E lo so che tante volte
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Il nostro, e te lo confido in assoluta complicità
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eravamo innamorati, ci sposammo lo stesso, facendo la fuitina
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posto di lavoro, ce lo dimentichiamo, perché faticando cominciamo
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premurato di far ritornare lo zio Santo a casa
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un brutto presentimento, ma lo tenni per me. Sapevo
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con la nonna, perché lo zio Mario per motivi
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è bello…» aveva detto. Lo avevo sentito chiaro e
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dire. Infatti, non te lo dico proprio, e forse
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con un panno speciale. Lo portava sempre in borsetta
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rimandarla a casa. Me lo stava raccontando a bassa
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Una mattina in classe, lo ricordo come se fosse
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un giorno in cui lo avevo incontrato per caso
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a sentirsi contenti. Salvatore lo odiava, ma pure Maria
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oggi!» ¶ L’impiegata sollevò lo sguardo e mi sorrise
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senza voltarsi indietro. ¶ «Te lo ripeterò fino allo sfinimento
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deciso così va bene lo stesso.» ¶ Quando Antonio tornava
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costruiamo in campagna. Te lo immagini se, dopo tanti
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Noi ci vediamo presto, lo so, e già mi
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emigrante ritornava al paese, lo vedevi un po’ sbandato
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le mie paure. Me lo aveva ripetuto mille volte
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di notte va bene lo stesso. Secondo me, se
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scrive, e tuo padre lo stesso. Ci manchi a
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ti mando la foto, lo scambi per un attore
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la vita. Non te lo dimenticare. E non te
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Che forma aveva? Chi lo conosceva davvero? ¶ E mentre
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scuola. ¶ L’anno seguente, lo sapevo già, mi avrebbero
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in questo spazio grande. Lo vedi? P-R-O
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casca n’terra.» ¶ «Sì, lo so, nonna!» ¶ Novena dello
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una disgrazia. «E te lo immagini il suo capo
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Mangiavano più o meno lo stesso cibo dei siciliani
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innaturale e poi, tra lo stupore, si alzarono delle
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resto l’essere umano lo si descrive sempre al
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anche l’anima. Mentre lo osservavo, Rosina entrò in
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era liquefatto a dovere, lo si versava in una
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Io, comunque, stavo bene lo stesso, e mi godevo
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era drammatico. Già me lo vedevo quel povero vedovo
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tante teste, osservando estasiate lo spettacolo dell’umanità. Quante
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pratica il mio piano. ¶ Lo sapevo che non era
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cielo. ¶ Stavo sbagliando. Sì, lo sapevo. ¶ Lo sapevo, lo
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sbagliando. Sì, lo sapevo. ¶ Lo sapevo, lo sapevo e
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lo sapevo. ¶ Lo sapevo, lo sapevo e lo sapevo
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sapevo, lo sapevo e lo sapevo. ¶ La nonna me
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sapevo. ¶ La nonna me lo aveva ripetuto mille volte
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e finalmente si udì lo scatto metallico. ¶ I battiti
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dimenticato nel comò. ¶ Tremavo, lo ricordo benissimo. ¶ Non ho
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fosse meglio essere educata, lo informai che desideravo incontrare
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di vederti…» ¶ Anche lui lo era, e sorrideva a
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sanguinare. Il vecchio me lo riferì proprio con quelle
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con la voce rotta, lo supplicai: «VOGLIO ANDARE VIA
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trattenevo in gola. ¶ Così lo lasciai violarmi ancora con
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che partire. ¶ Avremmo preso lo stesso treno che aveva
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ero accanita nel provarci lo stesso, malgrado i divieti
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stavo dietro, cercando con lo sguardo la nonna per
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per due persone, ma lo spazio che avevamo occupato
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al fine di garantirci lo spazio per i bagagli
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a perdersi nella foresta. ¶ Lo zio Mario, poco prima
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che avevo ricevuto me lo aveva inflitto una faccia
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pesante!». Per i tedeschi, lo imparai stando lì, würstel
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pomeriggio, divertendoci senza sosta. Lo scroscio dell’acqua come
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erano sfuggite, e così lo abbracciavo forte forte mentre
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la mia attenzione dicendo: «Lo vedi, Lucia? Quello è
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era chiaro che fosse lo stesso per tutti, giovani
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birra in mano e lo sguardo su di giri
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le bestie?». Lei e lo zio Mario erano ancora
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lasciandomi alquanto perplessa. Non lo credevo capace di simili
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di bocca c’era lo zampino della nonna. ¶ Come
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contenitore, legato stretto con lo spago del papà, mi
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molto, anche perché Pietro lo maneggiava come se si
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lui, inorgoglito e fiero, lo aprì mostrandomi i suoi
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La verità invece – e lo avevo capito pure io
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pimpante. ¶ L’impatto con lo Stretto mi fece spalancare
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nascondere qualcosa e abbassare lo sguardo nel caso di
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alle mie spalle. Me lo immaginavo mimetizzato e protetto
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capace di tutto, oramai lo sapevo. Fino a quel
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sii troppu buona!» ¶ Io lo ritenevo un pregio. Ma
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per comprare un costume. Lo scelse intero, di colore
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per farmi sentire protetta. Lo sconquasso dei miei fremiti
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dosso il grembiule e lo teneva in mano. Tra
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e ognuno ritornò con lo sguardo sul piatto. ¶ Io
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da quel binario. Sempre lo stesso, e sempre alla
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e poi a ruota lo seguiva la mamma che
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L’odore del mare lo sentivo fin dentro le
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combattuto negli anni dopo lo shock, compresi i sensi
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portiamo dietro questo rimorso. Lo sai, siamo persone semplici
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protetti sopra ogni interesse.» ¶ Lo pensavo anche io, mentre
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Ma una bambina non lo sa, e non immagina
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scoprire, ad esempio, che lo zio Santo l’aveva
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ricomparso alla chetichella anche lo zio Santo. La nonna
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mondo una donna intrigante lo aveva salvato dalla rovina
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breve sosta in Sicilia, lo zio aveva dovuto sopportare
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domandandosi sempre perché se lo fossero meritato. ¶ Mia madre
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niente era stato più lo stesso. ¶ Inoltre, io e
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aspro mamma e papà lo avevano pagato da un
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casa, e la mamma lo aspettava seduta a ricamare
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gratuite. ¶ Perché accade? Non lo so, o forse evito