Grazia Deledda, Leggende sarde, 1894

lui stesso e se lo porta all'inferno, lasciando

coi capelli d'oro, lo custodisce. Oh, piccola aurea

poco distante da lui: lo sparò, e lo ferì

lui: lo sparò, e lo ferì leggermente, ma non

abisso... ¶ Il suo compagno lo attese due giorni, ma

il compagno del caduto, lo calarono nella nurra. Ma

le corde fossero lunghissime lo strano palombaro non toccò

il fondo. I pastori lo trassero e quando egli

che tre giorni dopo lo condusse alla fossa... Prima

serena e tranquilla; ma lo spirito infernale, volendo dannare

diceva la tradizione. ¶ Figurarsi lo sgomento della popolazione! Si

Pinna, donde, come per lo passato, continuò a soffiare

volta per tener lontano lo spirito delle tenebre. ¶ Il

questo sotterraneo i Doria lo avessero scavato semplicemente per

trovò una porta che lo introdusse in quattro stanze

dal castello se non lo lasciava in pace. ¶ Arsa

Giovanni, e San Giovanni lo preserva dagli incantesimi d

santa messa, la maga lo fermò e gli disse

italiane e straniere perché lo avvisassero se mai qualche

l'ultimo Barone, ovvero lo spirito suo, vegli giorno

lattughe trapuntate. Qual fato lo ha condannato a vagare

montagne, fiumi e pianure!... ¶ Lo spirito del Barone è

monte che scorgesse, se lo salvava dal pericolo di

era la mano che lo spargeva e lo ritirava

che lo spargeva e lo ritirava. Mosso dalla curiosità

E siccome lui insisteva lo consigliò di ricovrarsi nella

ispirerete il disegno!" ¶ "Te lo darò, va!" E la

presero il cadaverino e lo gettarono, di notte, in

pensatori, scrittori, poeti, volgono lo sguardo, quasi ad un

nello stesso tempo; desta lo stesso interessamento nello spirito

generazioni future. ¶ Può destare lo stesso fremito nei circoli

e guerrieri, e talvolta lo stesso Gesù o la

nostra condizione davvero che lo faremmo volentieri." ¶ Le tre

fate, si consultarono con lo sguardo, prima; poi parvero

Tutte le volte che lo aprirai ci troverai denaro

per tutti coloro che lo suoneranno e lo udranno

che lo suoneranno e lo udranno. Va', caro fanciullo

non smise finché non lo vide cadere a terra

intorno intorno per godersi lo spettacolo dell'impiccagione dei

dei pastori sardi; e lo stesso era il pastore

a suonare. ¶ I fenici lo trovarono così, in apparenza

alla luna. ¶ Zia Biròra lo credette un cacciatore e

rivolse la palma verso lo sconosciuto. Costui si chinò

nel silenzio dello stradale. Lo sconosciuto ascoltò intensamente, mentre

un biglietto di banca, lo diede alla vecchia, rimise

baciò il suolo dove lo sconosciuto aveva posto i

nuovamente il posto ove lo sconosciuto s'era fermato

casa, ove Mariedda e lo zio abitavano, un paio

dalla divina Signora, se lo pose al collo e

Arboréa, e don Mariano, lo sposo di Mariedda, dovette

anima al diavolo, perché lo aiutasse nella vendetta; e

e tanto fece, che lo accettarono per medico di

di Corte. Mariedda non lo riconobbe punto. Perciò, quando

il bellissimo bambino, e lo sostituì destramente con un

il bellissimo bambino, ma lo lasciò morir di fame

nel quale sperava rivedere lo sposo diletto. Intanto il

giocherellava attraverso le sedie, lo raccolse, e introdottosi sotto

la mensa, così giocando, lo pose dentro la scarpina

di questa nobile dama. Lo trapasserò con la mia

piedi della nipote, che lo aveva salvato, e confessò

Mariedda e il principe lo perdonarono; solo, in penitenza