Pino Cacucci, Nahui, 2005

lungo l’avenida Madero, lo sguardo smarrito nel cielo

si avvicina. I gatti lo squadrano sospettosi, si rifugiano

si volta a guardare lo sconosciuto: per un istante

poeta resta impietrito. Lei lo sta vedendo, non c

pensava, malgré tout, lei lo sta vedendo. ¶ “Che c

donato a chi se lo è meritato e anche

a chi non se lo meritava, ma venduto jamais

jamás!” ¶ Il poeta abbassa lo sguardo. E soltanto adesso

donna corruga la fronte, lo fissa a lungo. Il

occhi socchiusi per accentuare lo scintillio della fierezza e

occhi sono stupendi. Perché lo fa?”. La mano si

un certo punto lei lo prende sottobraccio e lui

fatta così bella. Io lo conoscevo”. ¶ Camminano a lungo

invenzioni del generale...” “Invenzioni?” lo interrompe lei, come se

il fiato. Percorre con lo sguardo i quadri alle

mia vita. Ogni notte lo adagio sul letto, me

adagio sul letto, me lo avvolgo addosso e dormo

nell’ambiente militare che lo stesso Porfirio Díaz, tiranno

quell’espressione enigmatica che lo metteva a disagio – per

imbarazzo, bisogno di distogliere lo sguardo, di allontanarsi da

alle fondamenta. La Cucaracha, “lo Scarafaggio”, come veniva popolarmente

del governo statunitense, che lo accusava di non salvaguardare

della classe operaia che lo considerava in balìa dei

Il generale Mondragón distolse lo sguardo da quegli occhi

importa cosa potrebbe accadermi, lo sai. Io ho paura

me.” ¶ Lui sospirò, celando lo sguardo dietro la mano

Ho vent’anni, papà,” lo interruppe bruscamente la figlia

di un soldato, me lo hai sempre detto, è

favorire con grandi mezzi lo sviluppo del Messico, ma

dicevi ‘il presidente’, ora lo chiami Madero. Lo definivi

ora lo chiami Madero. Lo definivi un brav’uomo

ce la farai.” ¶ Carmen lo abbracciò a sua volta

Bastò la pallottola che lo mise fuori combattimento a

truppe federali nel Morelos, lo stato in cui si

esecuzione. Ora Victoriano Huerta, lo sguardo perennemente celato dietro

giorni. La storia ce lo ha tramandato così, nella

Gustavo in un tranello, lo fece arrestare e trasferire

storia, se è giusta, lo confermerà: non ho saputo

Baghavad Gita, che forse lo aiutò nel distacco dalle

febbraio 1913 gli annunciarono che lo avrebbero condotto al penitenziario

condotto al penitenziario e lo fecero salire assieme a

con me.” ¶ L’autista lo ignorò, l’ufficiale di

defilò abilmente, quasi nessuno lo citava più come uno

le maniche della camicia. Lo specchio fu impietoso: occhi

al fatto compiuto. Presto lo avrebbero rimosso dall’incarico

rimosso dall’incarico, se lo sentiva. Maledetti straccioni. ¶ Un

morbide, dal tocco soave, lo cingevano da dietro, gli

mon père le général.” Lo infastidiva che parlasse in

che parlasse in francese. Lo faceva spesso, in casa

lasciando scoperto un seno. Lo sguardo del generale indugiò

un giovane guerriero. E lo conosci, per giunta. Ma

naufraghi in acque chete; lo sguardo vitreo, appoggiò il

liberazione del suo stato, lo sterminato Chihuahua. Nel Sonora

facciata democratica. Félix Díaz lo spedì in Giappone, come

nella migliore delle ipotesi lo aspettava l’esilio. Se

fosse rimasto in sella lo avrebbe messo sempre più

e un entusiasmo che lo lasciarono interdetto. Lui si

aveva aperto bocca. Teneva lo sguardofisso sul ricamo e

renderla meno vulnerabile. ¶ “Io lo amo,” mentì Carmen, ai

disperatamente, evitando di incrociare lo sguardo del padre. Il

credere all’interlocutore che lo stesse assecondando solo per

Di’ a Manuel che lo aspettiamo. Se tu e

di assenso: “Appunto: Huerta lo deve a me, se

mamita e papito. Lei lo squadrava da capo a

da capo a piedi, lo studiava come si fa

alti... E mio padre lo rassicurò: avrebbe pensato lui

il cancelliere in persona lo vide dietro la scrivania

o di rappresentanza. Insomma, lo temevano ancora. O se

temevano ancora. O se lo tenevano buono per eventuali

diamine ti è successo?”. Lo sguardo di Carmen era

Il generale Mondragón non lo sopportava quel sorriso, ambiguo

questa proprio no, te lo assicuro,” riprese seccamente la

da parte il marito, lo spinse energicamente verso la

ho dubbi: io non lo sposo, quel maricón.” ¶ La

la situazione: o te lo tieni così com’è

la straordinaria energia magnetica: lo sguardo è spento, assente

una pantomima che non lo riguarda. Nella foto accanto

numero dei familiari che lo avrebbe seguito nell’esilio

agli ordini di Huerta lo prelevò dall’Hotel Jardín

prelevò dall’Hotel Jardín, lo portò nel cimitero di

cimitero di Coyoacán e lo uccise a revolverate. L

non avrei potuto godermi lo spettacolo del suo dolore

meglio così: avevo ottenuto lo scopo, se ne andavano

ex cadetto, ma non lo conosceva, Manuel: la gioia

questo armónico conjunto, come lo chiamava lui, di tette

faccia in giù. “Te lo dimostro subito. Chissà che

Il fatto che Huerta lo avesse lasciato andare non

marasma per invadere Veracruz: lo sbarco dei marines era

che l’indipendenza e lo spirito d’iniziativa di

d’iniziativa di Carmen lo facevano suo malgrado soffrire

di tela incorniciata. ¶ Carmen lo ascoltava rapita, pensando, per

della vita e che lo avrebbe reso celebre. Ma

senza reagire, aveva spesso lo sguardo sognante... ¶ Si stava

novità che all’inizio lo aveva lasciato frastornato e

una bottiglia, di champagne. Lo adorava. Non badai granché

assistere a quello scempio? Lo specchio mi rimandava l

fosse nato e come lo avessero chiamato. Qualcuno mise

esistenza, il fatto che lo avesse realmente avuto. Ma

avesse realmente avuto. Ma lo confermano le testimonianze di

suoi giorni che Carmen lo aveva ucciso, soffocandolo volontariamente

strette fra le gambe, lo sguardo smarrito, completamente catatonica

questa tragedia!”. ¶ Il genero lo fissò con occhi arrossati

il suocero. Manuel abbassò lo sguardo, si strinse nelle

guardò Carmen, che adesso lo fissava: le lacrime le

avrebbe detto mia figlia?” lo incalzò il generale, sul

il controllo. ¶ Manuel distolse lo sguardo da Carmen e

indietro, nel timore che lo aggredisse, mentre il padre

in faccia al marito. Lo schizzo di saliva si

bestia il suocero. ¶ “Te lo dico una volta per

sembrò un miracolo. Quando lo vidi uscire da me

uscire da me, quando lo sentii piangere, qualcosa mi

a un istante prima lo odiavo. Un istante dopo

per lui. Ricordo che lo mostravo orgogliosa in giro

perché il sole non lo ferisse, ricordo che a

braccia e lui me lo ha strappato, ha detto

ha detto che non lo avrebbe lasciato crescere con

indifeso, ma lui, Manuel, lo ha stretto per le

trattenevo dal mordicchiare quando lo cambiavo... Dio mio, come

prima della nostra lite. Lo cullavo, lo accarezzavo, e

nostra lite. Lo cullavo, lo accarezzavo, e intanto Manuel

sta bene, guarda, ora lo sveglio... “Me l’hai

hai ammazzato.” E io lo scuotevo, per svegliarlo. Dio

subite da Huerta nel 1914 lo aveva costretto a espatriare

degli usurpatori e nessuno lo aveva dimenticato. Victoriano Huerta

sofferenza letale: il cancro lo stava consumando. ¶ “Ti aspetto

un tempo, prevalse. Carmen lo baciò sulle guance e

baciò sulle guance e lo strinse forte, vincendo per

asfissiante famiglia di lei, lo sfogo momentaneo di un

per la depressione che lo opprimeva riducendolo a un

la barba arruffata... Ma lo sguardo acceso, magnetico, la

sono riuscito a distogliere lo sguardo da lei per

a Guadalajara, nel Jalisco, lo stato della mexicanidad più

Francisco, un minatore che lo portava con sé in

di lasciarsi andare. Con lo zio Francisco Gerardo imparò

pittura continuava a contendere lo spazio all’interesse per

Intanto, i suoi maestri lo esortavano a viaggiare: soltanto

artistici dell’epoca non lo entusiasmarono. Roma gli parve

dipingeva un quadro e lo vendeva per strada. Non

Arte, scienza, filosofia, tutto lo incuriosiva e tutto volevaapprofondire

un esagitato diciottenne, che lo impressionò per lo sguardo

che lo impressionò per lo sguardo stralunato e la

minatore lui l’alcol lo reggeva bene. A notte

per quel poco che lo conosceva, gli era sembrato

con il nome che lo avrebbe reso celebre in

in filosofia a Roma, lo aveva insignito del titolo

doctor”, mentre Atl se lo era scelto lui nel

dell’acqua che non lo aveva travolto ma fortificato

la morsa ai polmoni lo costrinse a riprendere fiato

lui e la cosa lo infastidiva. Lo aveva ingaggiato

la cosa lo infastidiva. Lo aveva ingaggiato tre giorni

stampato in faccia. Toño lo salutò con un cenno

notte di Cholula. ¶ Toño lo distolse dalle sue riflessioni

tendendo il braccio: indicava lo spettacolo della Cuenca de

fermava ogni tanto e lo guardava. “Tutto bene,” faceva

è un tiempero”. ¶ Gerardo lo guardò aspettando che si

tiempero?”. ¶ Toño spaziò con lo sguardo fra il cratere

si schianti il cuore?” ¶ “Lo faceva suo padre, e

sé e sé. Toño lo osservava come se lo

lo osservava come se lo ascoltasse. ¶ “Teopixcalco. Teo... Teo

ghiaccio per te fa lo stesso, ignorante,” mormorò tra

si arrampicava sul ghiaccio, lo prendeva a colpi di

rapidamente. ¶ Toño tornò indietro, lo afferrò per le ascelle

per le ascelle e lo rimise in piedi. ¶ “Stanotte

Mondragón rovesciarono Madero e lo fecero assassinare, il Doctor

al Messico dell’usurpatore. Lo fece con tanta ostinazione

la riscossa, e questi lo nominò responsabile del settore

a schierarsi con Carranza. Lo aveva descritto come l

le truppe di Obregón lo arrestarono, lo sottoposero a

di Obregón lo arrestarono, lo sottoposero a interrogatori alquanto

dopo averlo spogliato nudo, lo misero di spalle a

non poco a riconoscersi. Lo riconobbe invece, per sua

dei Batallones Rojos, che lo accolse, paradosso del destino

del libro pubblicato, che lo invitò a pranzo. Gerardo

magico, un tono suadente, lo sguardo da sognatore, parlava

morbosa caparbietà nel raggiungere lo scopo... O ero io

tanti anni, dipingere non lo estraniava dalla realtà, non

estraniava dalla realtà, non lo assorbiva completamente, anzi, prendeva

occhi verde smeraldo che lo fissavano. Solo allora si

per vocazione? l’eunuco? Lo avrebbe ucciso volentieri, quel

spregio della pittura che lo avrebbe assassinato nel fiore

del destino che già lo trascinava verso la tomba

visibilmente frustrato. La moglie lo ignorava e parlava al

dunque ancor più sensuale. Lo salutò con un cenno

la annusò. Poi volse lo sguardo indietro e incontrò

Tepeyac. Anch’io me lo procuro lassù. È ben

i nostri antenati. Se lo lasci seccare, ottieni un

pur solidificando rimane duttile, lo plasmi in forma di

lapis, di barretta, e lo puoi usare per stendere

e piacere, e quando lo stordimento le sembrò assoluto

memoria e cronaca. Lei lo guardò indaffarato a sfogliare

del Nuovo Sole.” ¶ Carmen lo ascoltava affascinata. All’ultima

in cuor suo non lo colpiva particolarmente, fauve o

si metteva a dipingere, lo faceva per se stessa

troppo evidente. Il suo lo conosceva soltanto lei, era

una fine, e quando lo manifestava apertamente non lo

lo manifestava apertamente non lo faceva certo per soddisfare

imprigionati in tonache mortificanti, lo sguardo basso, il mormorio

di risiedere lì. ¶ Gerardo lo odiava, per i suoi

come unico indiziato, ma lo salvò la testimonianza di

mi stupirebbe affatto se lo avesse strangolato lui. Chissà

Chissà, magari il colonnello lo aveva scoperto a profanare

le parti che più lo interessavano, spacciandole per cartas

riceverla: affari più urgenti lo trattenevano altrove o lo

lo trattenevano altrove o lo avevano appena costretto a

il padre stravedeva, che lo venerava, adorava, e adesso

giorno e magari con lo stesso presidente, e chissà

sulla spalla e sebbene lo sapesse che il presidente

mutilazione. ¶ “C’è chi lo ha conservato in formalina

sinistra, e aggiunse: “Non lo sapevate, che l’avevo

padre, si considerasse invece lo sfortunato paladino di una

il cancro alla vescica lo aveva infine vinto. ¶ 17. ¶ LA

accanto alla scrivania, Nahui lo ascoltava senza guardarlo in

Parli come un filosofo. Lo prese per un insulto

per la patria!” ¶ Nahui lo fissò stralunata. “Mio padre

offenderti,” balbettò Nahui. Non lo conosceva ancora, il Doctor

Dolores. Finse noncuranza e lo sfilò di scatto, prima

con lei. La vanagloria lo accecò: se facendo l

orecchio, con perfida cattiveria: “Lo sanno tutti che ti

questo... Non è vero... Lo sai che non è

dici, ma in come lo dici... Ammettilo, avanti, dimmelo

in quella famiglia! Tutto lo schifo che hai ingoiato

ne hai mai parlato? Lo so che da qui

almeno questo... ¶ “Dicono che lo hai ucciso tu. È

ambienti artistici, e sebbene lo facesse più per dimostrare

riprese a scrivere, alternando lo spagnolo al francese in

alcuni casi entusiastica, per lo stile definito “una cascata

infedeltà di Tina – che lo portava a scrivere sul

tanto la sua bellezza lo martoriava –, vide Nahui e

e un corpo che lo affascinavano come fotografo. La

Una mattina addirittura se lo ritrovò nel convento della

stampato in viso; Nahui lo lasciò fare senza reagire

di pelle di Weston, lo convinse a posare nello

lungo, molto lungo. Nahui lo prese dal cuscino e

prese dal cuscino e lo guardò in controluce. Chiuse

di vernice verde e lo scagliò verso l’alto

sporse dall’impalcatura e lo rovesciò sulla testa di

che a quel punto lo squadrò come se fosse

y San Pablo. Gerardo lo ignorò. Xavier Guerrero, dall

suo impeto, e quando lo sentì dentro di sé

tutto, tutto... ¶ Piangeva e lo lasciava fare. Avrebbe potuto

le mani sui fianchi. Lo fissò con un’espressione

gli afferrò la nuca, lo premette contro di sé

il culmine e Nahui lo assecondava, lasciandosi sfuggire gemiti

l’incantesimo. Nahui distolse lo sguardo, quasi che la

Perché almeno il rispetto lo esigo, e se provi

avrebbe preso a scalciare, lo avrebbe graffiato, facendogli male

cialtrone ipocrita, adesso te lo do io il contegno

sparerà, non... ¶ E se lo facesse senza volerlo? È

a me che non lo tengo al sicuro, se

a piedi. Percorse con lo sguardo il suo corpo

Sapeva come ferirla, e lo fece: russando subito dopo

russando subito dopo. ¶ Non lo so. Non lo sapevo

Non lo so. Non lo sapevo allora e non

invulnerabile, ma ucciderlo... Non lo so. Quello che so

gli occhi arrossati per lo sforzo di concentrarsi sui

testa alta, senza distogliere lo sguardo dal suo. Lo

lo sguardo dal suo. Lo avrebbe distolto lui, percorrendo

corpo a esistere, e lo smarrimento che ne seguiva

il Doctor Atl e lo affisse al portone della

nostra vita è diventata lo scandalo della città, questa

in prima pagina per lo scandalo dell’affresco censurato

Merced. La fauna che lo popolava era per lei

per giunta. Io che lo conoscevo bene sapevo quanto

un cialtrone par suo lo avrebbe preso sul serio

un certo punto me lo sono ritrovato davanti... Dovevo

comprarli. Quel primo colpo lo ha incassato bene, facendo

erano molti altri che lo consideravano un trombone e

e meno ti costerà. Lo sapeva bene, lui. In

e appassionato, e Nahui lo apprezzava anche per questo

a braccia spalancate, sollevando lo scialle come un sipario

un sipario che annunciava lo spettacolo del corpo più

non aspirava. Fece pubblicare lo sfogo – in prosa calibrata

quando un giovane fanatico lo crivellò di revolverate al

trovarla in camerino dopo lo spettacolo, aggiungendosi alla lunga

invitò Emiliano a ballare. Lo fece con tale semplicità

l’unica volta che lo si vide danzare in

i bottoni, se lei lo avesse lasciato entrare nel

affermavano che fosse coinvolto lo stesso generale Pablo González

riuscito a fuggire mentre lo trasferivano per un interrogatorio

estranei ai fatti. ¶ Nel 1923 lo scandalo tornò sulle prime

del Automóvil Gris”. Cioè lo stato maggiore di Pablo

quel bambino, in futuro lo avrebbe attribuito alla madre

partorito. ¶ Nella capitale frequentò lo scrittore Martín Luis Guzmán

distacco in pubblico, lei lo chiamava “señor Guzmán” e

una costante tragedia. Non lo avrei più rivisto, perché

dopo le pallottole franchiste lo avrebbero trasformato in un

che il tempo e lo spazio sostengono su un

uccidevano e morivano... Non lo so. So solo che

ci consuma e opprime lo spirito, pur senza riuscire

a cui hanno glorificato lo spirito e concesso ogni

quando a un tratto lo vide. ¶ Scendeva da una

frutta tropicale e lei lo notò da lontano per

bel viso bruno. Nahui lo guardava assorta, senza rendersi

senza rendersi conto che lo stava fissando intensamente. E

sopracciglia folte e nerissime, lo sguardo che sembrava avvezzo

o un ricordo che lo fece rallentare, voltarsi, tornare

occhi e Nahui sostenne lo sguardo avvertendo una corrente

alla vettura e aprirle lo sportello. Le baciò la

impeccabile, ma questo pensiero lo affogò in una robusta

girava nella serratura, se lo ritrovò davanti, in mezzo

in mezzo alla strada, lo sportello del taxi spalancato

delle grandi occasioni e lo seguì nel salone dei

cameriere in livrea servì lo champagne in un secchiello

interpretazioni di partiture che, lo ammise, ignorava assolutamente chi

l’intera nottata – lei lo fissò a occhi socchiusi

e scomparveroalla vista. ¶ Nahui lo seguì in tutte le

bellezza del volto e lo stato di abbandono che

suoi occhi, quando lei lo squadrò indifferente, come se

squadrò indifferente, come se lo attraversasse senza metterlo a

sapere, in ogni modo, lo spinse a salutarla. ¶ Sentendo

uno scatto d’ira: lo fissò sgranando gli occhi

sicuro era che lei lo avesse riconosciuto. I suoi

se ne accorge se lo stesso fa una donna

e lei per prima lo ignora, abituata al sacrificio

della sua presenza, e lo cerchi nei volti degli

arte Berta Taracena che lo intervistava, quando la vide

migliore delle sue opere, lo struggente dipinto La piedad

che a suo tempo lo aveva accusato di essere

informata delle sue visite, lo considerava un eccentrico simpatizzante

clandestina. Provò a distogliere lo sguardo, poi, colta da

estranee. ¶ Nahui pensò: “Sì, lo so. Il tempo si

quindici giorni, appena ritirato lo stipendio, andava in un

avanzava dal conto astronomico lo spendeva per sfamare i

volontà... Un’illusione, ora lo so. Ho agito d

non ritroverai nulla come lo ricordavi. Ho aspettato senza

dell’amore... ma non lo esaurisce. Per noi il

ho vissuto non me lo può togliere nessuno, neppure

ritratta, ma ricordo che lo fece Weston, realizzando alcune

ci permettono di apprezzare lo stile da lui acquisito

Guerrero, Edward Weston e lo stesso Rodríguez Lozano, crearono

ricchezza dell’idioma mexicano – lo spagnolo più vivace e