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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Manzoni, Discorso sopra alcuni punti della storia longobardica in Italia, 1822

concordanze di «lo»

nautoretestoannoconcordanza
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1822
i timori, i patimenti, lo stato generale dell’immenso
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non si manifestano per lo più ne’ fatti stessi
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contrarie all’evidenza. Quindi lo spirito storico del dramma
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una tragedia, non è lo scopo unico e nemmeno
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cosa vana e puerile lo spender tante parole per
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i primi passi; ecco lo scopo principale di questo
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Longobardi, affermano, come se lo sapessero di buon luogo
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della Dora minore, verso lo sbocco di Val di
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avvenisse di questi principi, lo tace la storia, verosimilmente
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per esser significante: chi lo volesse interpretar sempre, avrebbe
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di leggi, tale è lo stato in cui, per
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medio evo raccontano per lo più i soli avvenimenti
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di proposito; e, quando lo fanno occasionalmente, le formole
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si servono sono per lo più rapide, originali, speciali
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tempo anche lunghissimo, abitar lo stesso paese, rimanendo affatto
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straniere genti [38]. » Ma è lo stesso equivoco, sotto un
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agl’Italiani, il regno, lo Stato fosse o non
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sa come fossero concittadini. Lo furono, all’opposto, in
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a prima vista, che, lo potesse essere l’altro
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ratto; e sarebbe stato lo stesso, se anche i
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e separati politicamente, abitando lo stesso paese; che questo
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un atto politico: per lo stesso mezzo che i
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non faceva che non lo fossero e sarebbe troppo
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spesso d’alleanza, per lo spazio di due Secoli
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di congetture ragionate, non lo lascia più comparire che
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la pace fatta tra lo spogliatore e lo spogliato
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tra lo spogliatore e lo spogliato, tra il violento
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fatto: la formola che lo nega, tronca tutti questi
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si perde, se non lo considera come uno stato
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secoli della dominazione longobardica, lo stato civile degl’Italiani
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e i costumi, ma lo stato generale delle nazioni
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l’istituzioni, le costumanze, lo stato abituale insomma del
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sceglitore e ordinatore, per lo più, cauto, e spesso
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le tradizioni. Volendo per lo più trattare di tempi
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ingegni avvezzi a scoprire, lo trasporta e lo ferma
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scoprire, lo trasporta e lo ferma in opinioni evidentemente
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distinzioni di gradi, per lo più in circostanze che
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nazione vincitrice faceva, quando lo trovava a proposito, delle
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Franchi. È certo che lo stabilimento d’una nazione
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giudici; e credette dimostrar lo sbaglio, dimostrando che la
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cose del suo tempo; lo è appena sull’idea
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potrebbe parere a chi lo legge staccato, una conclusione
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amministrare questi municìpi, e lo domanda a quelli i
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i Longobardi; non supporla. Lo stesso si dica del
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da fatti positivi; ma lo fa attribuendo a questi
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Italiani. La Nota non lo dice punto: fa come
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un’altra città faranno lo stesso contro un’altra
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un Longobardo avesse fatto lo stesso contro il supposto
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n’ha parlato, perchè lo riguardava come un fatto
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dalla sua giudicerìa, e lo diriga al re [104]. » Un
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si dovrà credere che lo stesso termine abbia nelle
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abbia nelle due leggi lo stesso significato; o si
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era fatta? Quando non lo sapessimo da tante parti
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e in tante maniere, lo troveremmo nel prologo generale
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relativa alla questione? ¶ Non lo dirà di certo chiunque
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vero che la Nota lo chiama il fatto, che
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quel nome in Gumeriano: lo trovò così nella Dissertazione
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E ciò che ce lo fa creder di più
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possono chiamar tali, non lo furono appunto per altro
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condizione, fosse un sollievo, lo era principalmente, se non
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certo, e poi come lo rischiari e lo accresca
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come lo rischiari e lo accresca. I grand’ingegni
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Scabini de’ Franchi fossero lo stesso che gli Sculdaesi
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a casa loro, quanti lo sculdascio; quanti uomini d
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citare, si è visto lo sculdascio distinto dal giudice
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opere ne’ suoi poderi; lo sculdascio, tanti e tante
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così a comprendere anche lo sculdascio; ma è, dico
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denominazione dovesse indicare esclusivamente lo sculdascio medesimo. Per gl
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erano sculdasci? ¶ È accaduto (lo diremo apertamente, perchè c
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delle chiese, nominati per lo più dai vescovi medesimi
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senso molto consonante con lo spirito della legislazione carolingia
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farsi predicatore: chi non lo sa? Ma sarebbe leggerezza
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delle quali, rimaneva stabile lo sminuzzamento. ¶ Per tornare al
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l’invasione de’ barbari, lo scettro dell’universo strappato
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e culto, che per lo spazio di duecento anni
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molt’altri, il Denina lo cita ugualmente come una
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un paese. Di più, lo storico, il quale lo
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lo storico, il quale lo chiama uno stato maraviglioso
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tempo indefinito, ciò che lo storico dice solamente del
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nazioni: tale non è lo stile della persuasione che
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la quantità, la varietà, lo sminuzzamento di tutti que
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stabilito il suo Regno, lo riordinò con sì provide
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sono ingannati, fu perchè lo vollero), ma neppur virtuosa
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nazione. His diebus, dice lo storico, multi nobilium romanorum
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metà delle loro sostanze, lo storico aggiunge: Populi tamen
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relazione: e ciò che lo fa credere è la
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che in questo luogo lo storico abbia voluto riferire
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tutto, ciò che ce lo fa credere è la
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uno anteriore, del quale lo scrittore fa semplicemente menzione
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parer punto strano che lo storico longobardico le abbia
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con gli altri, che lo storico parli d’un
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la forza de’ vocaboli lo permette per lo meno
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vocaboli lo permette per lo meno. ¶ Ma più ancora
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ancora ci pare che lo richieda la verosimiglianza intrinseca
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tributo barbarico; poi, con lo spoglio e con la
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la strage di molti, lo spoglio e la servitù
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gran possessori, potessero produrre lo smembramento delle loro vaste
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rimasti, dovevano trovarsi per lo più ne’ luoghi montuosi
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de’ loro beni, come lo storico fa intendere, senza
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in ciò che riguarda lo spoglio intero de’ beni
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di due carnificine; e lo sproprio non sarebbe stato
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il signor Troya che lo storico parla dell’origine
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del ristabilimento del regno, lo stato di cose indicato
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cose spiegato sopra, come lo dimostra la somiglianza dell
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al fatto riferito, e lo confermano): nulla erat violentia
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dice bensì: « Ciò che lo storico racconta della giustizia
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langobardos hospites, partiuntur, io lo spiego come il Gibbon
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o anche certo, se lo volesse il contesto. Quanti
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cosa troppo singolare, che lo scrittore, volendo parlare d
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quale, se il contesto lo richiedesse, potrebbe bensì voler
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ma non già che lo furono una seconda volta
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duchi al novo re, lo storico avesse voluto aggiungere
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delle sostanze acquistate con lo spoglio de’ nobili e
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rimane senza nominativo; ma lo ritroviamo subito nell’antecedente
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hospites partiuntur. L’accusativo lo troviamo in questo hospites
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basta rammentarsi ciò che lo storico racconta dell’interregno
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racconto. È evidente che lo storico vuol rappresentare la
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di quegli ospiti: malgrado lo sproprio, s’addossarono un
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quelli, come vittime per lo più mansuete sotto il
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i lettori sono per lo più disposti a supporre
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d’ingiuria, quelli che lo portavano, sostennero più severe
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accanto al loro fuoco, lo accusano davanti a questa
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troppa ¶ Gran rabbia cieco . . . . . . . . . . . . . . . ¶ Lo empiei di tante e
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non l’ebbe, e lo storico l’ha immaginata
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privilegio può far rinunziare lo spirito di partito: uno
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preveder con qualche certezza lo stato che a lungo
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già un suono storico, lo vedevano presentarsi alle porte
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governanti era debole come lo stato; ed era naturale
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ottenerlo, ma di rado lo rende impossibile; gli errori
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erano i medesimi: perchè lo stato antico e le
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la stessa; ma non lo fu la riuscita. Pipino
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altamente e liberamente che lo avrebbero abbandonato, e sarebbero
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volta, nel 1822. Preghiarno chi lo vorrà leggere di rammentarsene
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gentis Langobardorum, Ratchi dice lo stesso con una perifrasi
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momento non è arrivato, lo sa il Signore in
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il Signore in astratto, lo può dire ognuno. È
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facile, come più desiderabile, lo stabilimento durevole d'una
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san Paolo. Ho detto: lo stabilimento d'una o
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bensì che quelli che lo sono, e sono insieme
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cessare la Faida (Fehde lo stato di guerra tra
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usato là da’ Carolingi, lo stesso capitolo, con questa
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lettera, la quale porta lo stesso titolo dell’altre
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quel nome nelle Gallie. Lo storico citato ora chiama
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Ma variazioni che, per lo più, non alterano essenzialmente
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citava davanti al giudice lo sculdascio negligente, anche perchè
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una tradizione vaga; non lo è certamente il supporre
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l’opera intera, chi lo potrebbe indovinare? ¶ [197] § XXVII. ¶ [198] Nelle
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Ibid. 1. 3). Curtis sìgnificava per lo più tutte le case
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Ducange, ad h. v. Lo stesso Mario, parlando, all
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codice stesso in particolare lo conferma, giacchè da per
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concludendo, son persuaso che lo scrittore del codice o
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con la debita riservatezza, lo attribuisco al X o
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che nessuna cognizione anteriore lo facesse avvedere dell’importanza
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uso di quelli che lo sapevano meno di lui
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se Stefano e Pippino, lo tenevano e lo chiamavano
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Pippino, lo tenevano e lo chiamavano pubblicamente usurpatore, il
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se quel trascurato se lo lascia rubare una seconda