Antonio Moresco, Gli increati, 2015
concordanze di «lo»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 2015 | ho portato perché te lo porterò» mi risponde la | ||
2 | 2015 | adesso, non sarà.» ¶ «Allora lo vedi che sono solo | ||
3 | 2015 | e morte.» ¶ «Sì, sì, lo so, io l’ho | ||
4 | 2015 | sul pavimento inclinato. «Me lo faceva sempre vedere mio | ||
5 | 2015 | veniva prima, verrà.» ¶ «Te lo faceva vedere perché là | ||
6 | 2015 | intrecciate sul pavimento. ¶ «Ecco, lo vedi!» mi dice lei | ||
7 | 2015 | suore infermiere sono tracimate! Lo stanno caricando nel buio | ||
8 | 2015 | è impiccata mi continua lo stesso a parlare, dal | ||
9 | 2015 | caviglie nude. ¶ Corro verso lo stanzino nero, arrivo davanti | ||
10 | 2015 | della messa in moto. ¶ Lo colpisce una volta, due | ||
11 | 2015 | a sussultare, a tossire, lo scarpone di mio padre | ||
12 | 2015 | si accende. ¶ Mio padre lo porta su di giri | ||
13 | 2015 | sotto il passamontagna, se lo strappa e quasi se | ||
14 | 2015 | strappa e quasi se lo svelle dal volto. Lo | ||
15 | 2015 | lo svelle dal volto. Lo getta via, continuando a | ||
16 | 2015 | tempo la stavo tenendo!» lo sento mormorare a fior | ||
17 | 2015 | Si comincia a sentire lo scroscio di mio padre | ||
18 | 2015 | muro alto che delimitava lo spazio di qualche grande | ||
19 | 2015 | li sarei spezzati. Non lo so che cosa ho | ||
20 | 2015 | già detto all’inizio, lo dirò.” ¶ Quando ero morto | ||
21 | 2015 | elegante di oggi. Ma lo sai che ci sono | ||
22 | 2015 | un po’ trascurato...» ¶ «Ma lo sarò!» ¶ Perché non ho | ||
23 | 2015 | continente dei vivi? Perché lo sto raccontando adesso? Ma | ||
24 | 2015 | galleggiano sull’astenosfera, dopo lo smembramento cominciato duecento milioni | ||
25 | 2015 | domando. ¶ «Sono il Sempio.» ¶ Lo guardo, lo continuo a | ||
26 | 2015 | il Sempio.» ¶ Lo guardo, lo continuo a guardare, incollato | ||
27 | 2015 | piacciono molto i tatuaggi.» ¶ Lo continuo a guardare, nella | ||
28 | 2015 | Si stacca dalla saracinesca, lo vedo spostarsi verso una | ||
29 | 2015 | non so verso dove...» ¶ «Lo saprai.» ¶ Adesso sta raccogliendo | ||
30 | 2015 | le braccia, le gambe. ¶ Lo guardo. ¶ Ha un paio | ||
31 | 2015 | Sempio accende il motore, lo fa rombare forte, lo | ||
32 | 2015 | lo fa rombare forte, lo fa tracimare. ¶ Le ruote | ||
33 | 2015 | risponde il Sempio, fissando lo specchietto retrovisore, con un | ||
34 | 2015 | provo a chiedergli ancora. ¶ «Lo saprai!» mi risponde, con | ||
35 | 2015 | mentre sto incollato contro lo schienale per la velocità | ||
36 | 2015 | di ridere. ¶ «Sì, sì, lo so, vai in giro | ||
37 | 2015 | dall’altra i contrabbandieri. Lo spiazzo in terra battuta | ||
38 | 2015 | e che forse non lo stavo soltanto pensando ma | ||
39 | 2015 | allunga il microfono. ¶ Me lo porto vicino alla bocca | ||
40 | 2015 | riprende il microfono. ¶ Se lo incolla alla bocca. ¶ «Chi | ||
41 | 2015 | Tu sei un rinnegato!» lo interrompe il Sempio. ¶ «Io | ||
42 | 2015 | Tu sei un rinnegato!» lo interrompe di nuovo il | ||
43 | 2015 | ma non capisco chi, lo sto inseguendo, e l | ||
44 | 2015 | scappa solo perché io lo sto inseguendo imbracciando un | ||
45 | 2015 | arma o se io lo inseguo solo perché sta | ||
46 | 2015 | D’un tratto non lo vedo più, sembra scomparso | ||
47 | 2015 | in trappola!” mi dico. “Lo tengo in pugno!” Sono | ||
48 | 2015 | in corso la festa. “Lo vedi?” mi dice venendomi | ||
49 | 2015 | sembra quasi un rastrello. ¶ Lo afferra, con la mano | ||
50 | 2015 | da una parte, non lo muove bene. ¶ «Devo ammazzare | ||
51 | 2015 | ho già sentito? Quando lo sentirò?” ¶ Rimetto la garza | ||
52 | 2015 | mobiletto, la forbice sotto lo specchio. Faccio qualche passo | ||
53 | 2015 | venga da prima perché lo sto sentendo adesso.” ¶ Risalgo | ||
54 | 2015 | io non vedo chi lo sta suonando, non si | ||
55 | 2015 | la sua manina che lo sta sbattendo forte facendo | ||
56 | 2015 | eri la postina?» ¶ «Perché lo sono» mi risponde con | ||
57 | 2015 | ho raccontato prima, non lo racconterò dopo, perché il | ||
58 | 2015 | da un elastico, che lo accarezza con le sue | ||
59 | 2015 | buio e freddo. Non lo senti?» ¶ «No, non lo | ||
60 | 2015 | lo senti?» ¶ «No, non lo sento» le dico ancora | ||
61 | 2015 | pertiche di bambù con lo scopino per la pulizia | ||
62 | 2015 | piano, per non lacerarlo. ¶ Lo apro, con enorme emozione | ||
63 | 2015 | casa e del mondo, lo fanno oscillare, lo fanno | ||
64 | 2015 | mondo, lo fanno oscillare, lo fanno scintillare. ¶ C’è | ||
65 | 2015 | per il dolore mentre lo strangolava con le dita | ||
66 | 2015 | affacciarmi allo scalone. ¶ Anche lo scalone è tutto pieno | ||
67 | 2015 | dentro il camino con lo stemma. ¶ “È stato il | ||
68 | 2015 | si fosse attaccato e lo tenesse premuto senza mai | ||
69 | 2015 | Ansima un po’ per lo sforzo, dopo averla trascinata | ||
70 | 2015 | madre, nel buio. ¶ Non lo so perché, ma non | ||
71 | 2015 | velo bianco, duro come lo smalto. ¶ «Sono in letargo | ||
72 | 2015 | legno, esce dalla vista, lo si sente zampettare mentre | ||
73 | 2015 | seminale bianco duro come lo smalto dentro il quale | ||
74 | 2015 | a cassettoni, il camino, lo stemma! Tutti intorno alla | ||
75 | 2015 | le molte molature, con lo stemma sul manico. E | ||
76 | 2015 | se ne accorge e lo butta giù colpendolo con | ||
77 | 2015 | da notte, e poi lo mette ad angolo retto | ||
78 | 2015 | dallo schienale alto, con lo stemma, si sta togliendo | ||
79 | 2015 | stanotte, non c’è lo Ziò, non ci sono | ||
80 | 2015 | in due, e poi lo mastica muovendo la sua | ||
81 | 2015 | bella bocca e che lo mastica piano, molto piano | ||
82 | 2015 | a loro due, che lo staranno accarezzando una da | ||
83 | 2015 | ma io quasi non lo sento, continuo a dormire | ||
84 | 2015 | d’un tratto. Non lo so se qualcosa mi | ||
85 | 2015 | pare di no. Non lo so se li ho | ||
86 | 2015 | Ma da quando tempo lo stai facendo?» ¶ «Da sempre | ||
87 | 2015 | biglie piccole e grandi, lo guardiamo dall’alto, senza | ||
88 | 2015 | tutto il caldo se lo prendono questi vestitini che | ||
89 | 2015 | i suoi piedini sopra lo strato di polvere di | ||
90 | 2015 | sei bella!» le sussurro. ¶ «Lo sarò» mi risponde nel | ||
91 | 2015 | per quando tu me lo accarezzerai, me lo bacerai | ||
92 | 2015 | me lo accarezzerai, me lo bacerai.» ¶ «E perché qui | ||
93 | 2015 | dirò.» ¶ «Ma quando me lo hai detto, me lo | ||
94 | 2015 | lo hai detto, me lo dirai?» ¶ «Te l’ho | ||
95 | 2015 | e il chiodino, che lo sta toccando, che sta | ||
96 | 2015 | che viene prima, sarò, lo avevano installato contro il | ||
97 | 2015 | suono altissimo, lacerante. ¶ Eppure lo sento appena, e come | ||
98 | 2015 | e allora una mano lo afferrava per il collo | ||
99 | 2015 | che sta salendo lungo lo scalone...” mi passa all | ||
100 | 2015 | misero di come me lo ricordavo, me lo ricorderò | ||
101 | 2015 | me lo ricordavo, me lo ricorderò...” ¶ Non riesco più | ||
102 | 2015 | che stanno salendo lungo lo scalone. ¶ Esco piano dalla | ||
103 | 2015 | è poca, ma riesco lo stesso a vedere un | ||
104 | 2015 | sta salendo lentamente lungo lo scalone trascinando dietro di | ||
105 | 2015 | mentre sta salendo lungo lo scalone armato fino ai | ||
106 | 2015 | irromperà e tracimerà dentro lo spazio cavo dell’anticamera | ||
107 | 2015 | come se cantasse. ¶ Io lo guardo, lo sto guardando | ||
108 | 2015 | cantasse. ¶ Io lo guardo, lo sto guardando, ma lui | ||
109 | 2015 | piano, in un soffio. ¶ «Lo so, l’ho sentito | ||
110 | 2015 | mano. Guarda fuori, verso lo spazio cavo dell’anticamera | ||
111 | 2015 | d’un tratto. ¶ «Non lo so, sono nato, sono | ||
112 | 2015 | mi domanda ancora. ¶ «Non lo so, sarai tracimato anche | ||
113 | 2015 | sfrecciando, imbocco il corridoio, lo percorro fino in fondo | ||
114 | 2015 | scendere giù in cucina, lo lascio in un gomito | ||
115 | 2015 | altro bicchiere dal bottiglione. Lo beve in un sorso | ||
116 | 2015 | versa un altro bicchiere, lo butta giù in un | ||
117 | 2015 | di bronzo... la cattura, lo smistamento, i trasferimenti, fiumane | ||
118 | 2015 | i primi tracimati... Io lo so, lo capisco, io | ||
119 | 2015 | tracimati... Io lo so, lo capisco, io ero un | ||
120 | 2015 | damigiane di vino, anche lo studiolo è pieno di | ||
121 | 2015 | contro il metallo... Non lo senti?» ¶ «No, non lo | ||
122 | 2015 | lo senti?» ¶ «No, non lo sento. Almeno non mi | ||
123 | 2015 | starà salendo armato lungo lo scalone, e allora lo | ||
124 | 2015 | lo scalone, e allora lo colpirò dall’alto, con | ||
125 | 2015 | arsenale napoleonico...» ¶ «Sì, sì!» lo interrompo ancora. «Era tutto | ||
126 | 2015 | darà...” ¶ Un secondo dopo lo vedo lanciarsi fuori dalla | ||
127 | 2015 | mi sembra di sentire lo stesso un rumore percussivo | ||
128 | 2015 | pare, nel corridoio, lungo lo scalone, perché si sentono | ||
129 | 2015 | se sono piccolo, io lo so dove tenevi l | ||
130 | 2015 | cotone, le garze, dove lo terrai, io ti curerò | ||
131 | 2015 | un’altra volta e lo prenderò con due mani | ||
132 | 2015 | con due mani e lo sbatterò ancora sul pavimento | ||
133 | 2015 | posate d’argento, con lo stemma, la tovaglia lunga | ||
134 | 2015 | verranno, verranno! Verrà anche lo Ziò, gli taglierò la | ||
135 | 2015 | di gala, saliranno lungo lo scalone...» ¶ «Ma no, non | ||
136 | 2015 | Sono piccolo, ma capisco lo stesso, confusamente, che sono | ||
137 | 2015 | non mi senta. ¶ «Non lo so, non lo so | ||
138 | 2015 | Non lo so, non lo so» mi risponde continuando | ||
139 | 2015 | vivi, non sapevo dove lo incontravo, di nascosto, di | ||
140 | 2015 | inventata e fondata, se lo accarezzavo con mani di | ||
141 | 2015 | mani di tracimato, se lo baciavo con la mia | ||
142 | 2015 | nelle tumefazioni, ma non lo so se riesce a | ||
143 | 2015 | sta dicendo mia madre. ¶ Lo cerco, con l’altra | ||
144 | 2015 | la mensola appesa sotto lo specchio del lavandino. Ce | ||
145 | 2015 | impiccata, ti impiccherai. Non lo so come è successo | ||
146 | 2015 | tuo corpo dalla corda, lo staccherò...» ¶ «No, no...» mi | ||
147 | 2015 | sono Dio» mi risponde. ¶ Lo guardo, guardo quel po | ||
148 | 2015 | di pioggia. ¶ «Ma non lo vede cosa sta succedendo | ||
149 | 2015 | gli grido. ¶ «Perché? E lo chiede a me?» ¶ «E | ||
150 | 2015 | il pianeta dei vivi, lo venderò, quando sarò tracimato | ||
151 | 2015 | se la prende tanto? Lo sanno tutti che sono | ||
152 | 2015 | l’aveva venduto, che lo comperava mentre lo vendeva | ||
153 | 2015 | che lo comperava mentre lo vendeva e che lo | ||
154 | 2015 | lo vendeva e che lo vendeva mentre lo comperava | ||
155 | 2015 | che lo vendeva mentre lo comperava... Ma allora che | ||
156 | 2015 | o quello dei morti?» ¶ Lo sento ridere piano, con | ||
157 | 2015 | un po’. «Io non lo so chi mai si | ||
158 | 2015 | distruzione? Come potrebbe distinguersi lo stato di creazione dallo | ||
159 | 2015 | stato di distruzione? Non lo capisce? Comperare, vendere... comperare | ||
160 | 2015 | e distruzione? Ma non lo capite dove siamo dentro | ||
161 | 2015 | io, sono dentro? Non lo capite che siamo tutti | ||
162 | 2015 | mondo?» ¶ «Ah... io non lo so!» ¶ «Qual è la | ||
163 | 2015 | spaccato in due... Chi lo sa chi dei due | ||
164 | 2015 | chi il dannato? Chi lo sa se ce ne | ||
165 | 2015 | non la vedo. Non lo so se sto camminando | ||
166 | 2015 | in neve.» ¶ Io non lo so perché, ma mentre | ||
167 | 2015 | io penso, ma non lo so se poi è | ||
168 | 2015 | violenza del sisma. Non lo so se siamo noi | ||
169 | 2015 | si vede neppure dentro lo specchio bianco che c | ||
170 | 2015 | che non si vede. ¶ «Lo sarò» mi risponde la | ||
171 | 2015 | seminale da sposa, e lo accarezzo e lo stringo | ||
172 | 2015 | e lo accarezzo e lo stringo, mentre precipitiamo a | ||
173 | 2015 | l’hai visto prima, lo stai vedendo adesso. Sta | ||
174 | 2015 | e bancarie risucchiate dentro lo stesso vortice, fiumi economici | ||
175 | 2015 | contro la Prussia orientale, lo Stato Maggiore tedesco che | ||
176 | 2015 | tracimano a ondate per lo sfondamento verticale della faglia | ||
177 | 2015 | sfondamento di luce dentro lo spazio e di spazio | ||
178 | 2015 | davvero vicina, perché qui lo spazio è tutto divaricato | ||
179 | 2015 | non lasciano impronte. ¶ «Non lo sai? Non mi riconosci | ||
180 | 2015 | Ma forse non me lo dico soltanto con il | ||
181 | 2015 | colla di luce. ¶ «E lo dici a me!» riprende | ||
182 | 2015 | orizzontali sull’acqua, contro lo sfondo di quel santuario | ||
183 | 2015 | cosa sto vedendo dentro lo specchio? Di chi è | ||
184 | 2015 | scalone era chiusa, e lo scalone era spento, con | ||
185 | 2015 | mano. ¶ C’è ancora. ¶ Lo premo. ¶ Si accendono due | ||
186 | 2015 | occhi di tracimato. Non lo so perché, ma sento | ||
187 | 2015 | buio. Cerco l’interruttore, lo premo due o tre | ||
188 | 2015 | mai visto eppure me lo ricordo, me lo ricorderò | ||
189 | 2015 | me lo ricordo, me lo ricorderò: questa era la | ||
190 | 2015 | c’è nel muro. ¶ Lo stacco dalla parete. Me | ||
191 | 2015 | stacco dalla parete. Me lo porto alle labbra. Cerco | ||
192 | 2015 | esce alcun suono. ¶ “Sì, lo so, mi ricordo” mi | ||
193 | 2015 | tracimato tra i vivi. Lo incontrerai, prima o poi | ||
194 | 2015 | già incontrato!» ¶ «Per questo lo incontrerai.» ¶ E sorride, sorride | ||
195 | 2015 | la mia Musa. Tutto lo spazio è attraversato da | ||
196 | 2015 | così accecante che non lo si può quasi vedere | ||
197 | 2015 | qui che si forma lo spettro dei colori del | ||
198 | 2015 | presenza nera nel mondo.» ¶ Lo contemplo a lungo, non | ||
199 | 2015 | si mette a vibrare. ¶ Lo spettro nero dei suoi | ||
200 | 2015 | dei tuoni faceva tremare lo spazio, mentre ce ne | ||
201 | 2015 | incontrerai.» ¶ «Ma io non lo saprò, non lo vedrò | ||
202 | 2015 | non lo saprò, non lo vedrò!» ¶ «Io sono dentro | ||
203 | 2015 | mi dico correndo. “Io lo conosco questo vento che | ||
204 | 2015 | l’ho già conosciuto, lo conoscerò!” ¶ Corro, corro, con | ||
205 | 2015 | migrazioni che hanno attraversato lo stretto di Bering durante | ||
206 | 2015 | prima che altri se lo stringessero contro il petto | ||
207 | 2015 | ordini del nostro generale, lo saremo!» ¶ Le loro teste | ||
208 | 2015 | mi pare di sentire lo stesso un rumore lieve | ||
209 | 2015 | più nudi di quanto lo siano quelli degli uomini | ||
210 | 2015 | sorridendo leggermente, nel buio. ¶ «Lo abbiamo intercettato mentre correva | ||
211 | 2015 | in gola, impalati. ¶ E lo guardano, lo guardano, come | ||
212 | 2015 | impalati. ¶ E lo guardano, lo guardano, come si può | ||
213 | 2015 | generale, d’un tratto. ¶ Lo guardo, nello specchio nero | ||
214 | 2015 | non si riflette dentro lo specchio. «Se non ci | ||
215 | 2015 | farò vedere dall’alto lo scenario delle città dei | ||
216 | 2015 | avvolge anche noi che lo guardiamo dall’alto, ma | ||
217 | 2015 | e quella camerierina che lo imboccava, che porgeva alla | ||
218 | 2015 | il velo del fuoco!» ¶ «Lo vedrai.» ¶ «E poi non | ||
219 | 2015 | Anastasia Nikolaevna Romanova!» ¶ «Sì, lo sarò.» ¶ «E c’era | ||
220 | 2015 | visitatori che salivano per lo scalone» le dico sporgendo | ||
221 | 2015 | hai ancora capito? Ecco, lo vedi... tu non sai | ||
222 | 2015 | nel fuoco, quel giorno!» ¶ Lo guardo, mentre continua a | ||
223 | 2015 | rivoluzione dei morti! Io lo sto portando con questa | ||
224 | 2015 | morte viene prima.» ¶ Io lo guardo, girato verso il | ||
225 | 2015 | volte, tre volte durante lo stesso viaggio. Quando correvo | ||
226 | 2015 | che viene prima.» ¶ «Non lo so, non lo so | ||
227 | 2015 | Non lo so, non lo so... Io non lo | ||
228 | 2015 | lo so... Io non lo so se la stavo | ||
229 | 2015 | allora, dove sarò, non lo so se ero qui | ||
230 | 2015 | fior di labbra, perché lo conosco anch’io questo | ||
231 | 2015 | peana, l’ho conosciuto, lo conoscerò. ¶ «Quando ero vivo | ||
232 | 2015 | viene prima!» ¶ «Eppure io lo credevo, lo pensavo! Pensavo | ||
233 | 2015 | Eppure io lo credevo, lo pensavo! Pensavo che si | ||
234 | 2015 | una camerierina e che lo abbia imboccato e che | ||
235 | 2015 | prima? Perché credi che lo abbia gettato e che | ||
236 | 2015 | gettata con lui dentro lo stesso fuoco? Mi sono | ||
237 | 2015 | Ma allora perché adesso lo ricordo come se fosse | ||
238 | 2015 | si è sollevato. Non lo so se ho gli | ||
239 | 2015 | nostro passaggio. ¶ Poi, non lo so... All’improvviso la | ||
240 | 2015 | strozzata. ¶ «Oh, sì, io lo so chi sei! Ti | ||
241 | 2015 | lo indossava e se lo calzava con le stesse | ||
242 | 2015 | incenso, e che poi lo facevo oscillare davanti al | ||
243 | 2015 | un altro istituto. Non lo so perché, se perché | ||
244 | 2015 | aveva intuito qualcosa, se lo sapevano tutti anche se | ||
245 | 2015 | di guardarmi direttamente, se lo incrociavo. Io lo fissavo | ||
246 | 2015 | se lo incrociavo. Io lo fissavo trattenendo il respiro | ||
247 | 2015 | nostri respiri morti. ¶ «Io lo sapevo che eravate andati | ||
248 | 2015 | avviluppate e fasciate dentro lo stesso manto corneo profumato | ||
249 | 2015 | dei suoi capelli. «Me lo aveva detto lui, quando | ||
250 | 2015 | nel mondo il terrore?” lo incalzavo, lo provocavo, senza | ||
251 | 2015 | il terrore?” lo incalzavo, lo provocavo, senza fare un | ||
252 | 2015 | ero anch’io dentro lo stesso turbine e ti | ||
253 | 2015 | a lui. Anch’io lo guardavo. Non abbassava gli | ||
254 | 2015 | cos’è il diritto?” Lo continuavo a guardare, anche | ||
255 | 2015 | buio. ¶ 15 ¶ Il clangore ¶ Sì, lo so, è tutto inconcepibile | ||
256 | 2015 | inimmaginabile, inaudito, ma proverò lo stesso a raccontarvi ancora | ||
257 | 2015 | dei bagliori. Io non lo so, non vi so | ||
258 | 2015 | e di fuochi. ¶ E lo stesso i suoni, perché | ||
259 | 2015 | tremare forte e vibrare lo spazio morto e terremotato | ||
260 | 2015 | la morte. Ma non lo so se sono poi | ||
261 | 2015 | gli altri morti che lo guardano con gli occhi | ||
262 | 2015 | e a saturare tutto lo spazio in cui è | ||
263 | 2015 | dentro la morte, se lo spazio è stato così | ||
264 | 2015 | finestre! Non si respira!» lo interrompe a questo punto | ||
265 | 2015 | l’aria! Si soffoca!» lo sta interrompendo improvvisamente qualcuno | ||
266 | 2015 | viene prima...?». ¶ «La libertà!» lo interrompono alcuni, nel buio | ||
267 | 2015 | La tirannide! La tirannide!» lo interrompono altri, con la | ||
268 | 2015 | buio. ¶ «Vieni! Tu sei lo sposo dei morti, il | ||
269 | 2015 | vita e morte.” ¶ Non lo so che cosa è | ||
270 | 2015 | se adesso non te lo posso aprire da morta | ||
271 | 2015 | volta da vivi noi lo stiamo inventando e fondando | ||
272 | 2015 | fa vibrare e sussultare lo spazio cavo dei morti | ||
273 | 2015 | mi sussurra. ¶ «No, io lo so chi sei. Ti | ||
274 | 2015 | strisce di seme lucente. ¶ «Lo vedi?» mi dice muovendo | ||
275 | 2015 | con te. Siamo come lo spillo che ha forato | ||
276 | 2015 | ai miei occhi. ¶ Non lo so se stiamo camminando | ||
277 | 2015 | mi dice ancora, indicandomi lo strapiombo che si scorge | ||
278 | 2015 | un calco. “O forse lo sto sentendo adesso per | ||
279 | 2015 | più dense. Ormai non lo si può più navigare | ||
280 | 2015 | qualcosa verso di lui, lo chiamavo, sporgendomi dalle finestre | ||
281 | 2015 | che tu arrivassi, quando lo vedevo passare nel buio | ||
282 | 2015 | dentro la morte perché lo hai già eiaculato qui | ||
283 | 2015 | in fondo?» le chiedo. ¶ «Lo vedrai con i tuoi | ||
284 | 2015 | nell’inclinazione vertiginosa che lo trascina non so verso | ||
285 | 2015 | suo letto, nel mondo, lo saremo perché lo siamo | ||
286 | 2015 | mondo, lo saremo perché lo siamo adesso, nel fiume | ||
287 | 2015 | corpo al mio corpo?» ¶ «Lo sto aprendo adesso perché | ||
288 | 2015 | ho aperto allora, te lo aprirò.» ¶ Navighiamo, ci abbracciamo | ||
289 | 2015 | un tratto. ¶ «E allora lo vedi: tu sei Gesù | ||
290 | 2015 | posto da morto.» ¶ «Allora lo vedi che quello è | ||
291 | 2015 | quello che eravamo prima lo siamo ancora, lo siamo | ||
292 | 2015 | prima lo siamo ancora, lo siamo sempre!» ¶ C’è | ||
293 | 2015 | ho cominciato ad andare lo stesso, a piedi, nell | ||
294 | 2015 | mi dicevo ancora “e lo farò risorgere. Solo io | ||
295 | 2015 | il suo volto, non lo vedo come si vedono | ||
296 | 2015 | si vede che lui lo sapeva, si vede che | ||
297 | 2015 | mano tesa, e io lo sto vedendo come si | ||
298 | 2015 | disarticolate e inclinate, anche lo specchio nero è stato | ||
299 | 2015 | risorti corrono!» mi grida. ¶ Lo guardo con gli occhi | ||
300 | 2015 | perdifiato alle nostre spalle. ¶ «Lo senti?» grida vicino a | ||
301 | 2015 | Giro la testa. ¶ È lo stesso, identico uomo che | ||
302 | 2015 | la morte...” ¶ Io non lo so perché, non so | ||
303 | 2015 | mondo creato. Sì, sì, lo so... sembra anche a | ||
304 | 2015 | anche il tempo e lo spazio sono spaccati in | ||
305 | 2015 | la stessa cosa. ¶ «Sono lo storico dei morti» mi | ||
306 | 2015 | mai raccontato. Sì, sì, lo so, lo so bene | ||
307 | 2015 | Sì, sì, lo so, lo so bene che cosa | ||
308 | 2015 | morte. Invece neanch’io lo racconterò. Io ero là | ||
309 | 2015 | ero là ma non lo racconterò, non lo testimonierò | ||
310 | 2015 | non lo racconterò, non lo testimonierò. Non solo perché | ||
311 | 2015 | con la testa oltre lo stipite della porta e | ||
312 | 2015 | dentro la morte...”. ¶ Non lo so se quando si | ||
313 | 2015 | si è vivi. Non lo so cosa si vede | ||
314 | 2015 | cui stavo precipitando per lo squilibrio della mia corsa | ||
315 | 2015 | buia, nera, infinita. ¶ «Ecco, lo vedi!» mi sta dicendo | ||
316 | 2015 | e sfondate. ¶ Corre forte, lo strascico dei suoi capelli | ||
317 | 2015 | e lucenti mulinare contro lo sfondo della strada che | ||
318 | 2015 | mi risponde lanciandosi lungo lo scivolo. ¶ Saltiamo tutti e | ||
319 | 2015 | larga crepa che fende lo scivolo. Continuiamo a correre | ||
320 | 2015 | cinghia e avvolto dentro lo stesso manto di capelli | ||
321 | 2015 | se era sveglio e lo stava guardando con gli | ||
322 | 2015 | e tornavano subito dopo. Lo vedevo uscire mentre stavo | ||
323 | 2015 | nero del velo, mentre lo guardavo anch’io senza | ||
324 | 2015 | che facevano rimbombare tutto lo spazio nero sopra di | ||
325 | 2015 | tutt’intorno il cielo, lo spazio. Sono continuati ancora | ||
326 | 2015 | del tutto, come se lo sparatore se ne fosse | ||
327 | 2015 | buio... L’altro prefetto lo teneva d’occhio. Forse | ||
328 | 2015 | e ancora senza ringhiera. Lo colpiva improvvisamente, certe volte | ||
329 | 2015 | pugno contro la veste, lo afferrava senza preavviso per | ||
330 | 2015 | salire, muti, senza fiatare, lo graffiava con le unghie | ||
331 | 2015 | dal mio turibolo, mentre lo facevo oscillare troppo forte | ||
332 | 2015 | il giorno prima, anzi lo stesso giorno perché era | ||
333 | 2015 | che fosse solo per lo sforzo di soffocare dentro | ||
334 | 2015 | attraverso la giostra, e lo provava un’ultima volta | ||
335 | 2015 | tutti, tremando, dopo che lo aveva già provato altre | ||
336 | 2015 | dentro la testa e lo indossava e se lo | ||
337 | 2015 | cellule divorate, la desquamazione, lo sguantamento, le mosche vomitorie | ||
338 | 2015 | degli attori morti sopra lo schermo. Anche i teatri | ||
339 | 2015 | seccati... ¶ Ma poi non lo so se sono davvero | ||
340 | 2015 | se è istantaneo, non lo si può capire, non | ||
341 | 2015 | si può capire, non lo si è mai capito | ||
342 | 2015 | Sì, però devi scegliere lo stesso!”. ¶ La mia anima | ||
343 | 2015 | neppure più il tempo, lo spazio, perché qui anche | ||
344 | 2015 | con la valigia e lo zaino verso uno dei | ||
345 | 2015 | salire. Contro la parete lo specchio è nero, o | ||
346 | 2015 | guardandovi dentro, rendete nero lo specchio. ¶ D’un tratto | ||
347 | 2015 | pavimento la valigia e lo zaino, vi guardate attorno | ||
348 | 2015 | altra andando a occupare lo spazio unico che c | ||
349 | 2015 | provato a guardarmi dentro lo specchio che c’era | ||
350 | 2015 | si vedeva niente. Perché? Lo specchio era nero perché | ||
351 | 2015 | era nero perché era lo specchio dei morti o | ||
352 | 2015 | o ero io che lo rendevo nero guardandomi dentro | ||
353 | 2015 | palpebre socchiuse per mascherare lo strabismo. ¶ «Allora eri tu | ||
354 | 2015 | chi sei?» ¶ «Perché non lo so neanch’io. Perché | ||
355 | 2015 | più in alto dentro lo spazio, e che inclinava | ||
356 | 2015 | riconosci più?”. Perché me lo hai chiesto? Dove ti | ||
357 | 2015 | dalla fasciatura da cui lo avevi appena liberato, con | ||
358 | 2015 | dalla mia casa con lo specchio, lo avevo appeso | ||
359 | 2015 | casa con lo specchio, lo avevo appeso a un | ||
360 | 2015 | a poco a poco lo specchio per riuscire a | ||
361 | 2015 | braccia sollevate, vedevo dentro lo specchio sempre più inclinato | ||
362 | 2015 | alle mie spalle, dentro lo specchio. Ti sei allontanato | ||
363 | 2015 | lasciato contro il muro lo specchio tutto inclinato che | ||
364 | 2015 | dell’abito da sposa, lo stesso con il quale | ||
365 | 2015 | ci eravamo guardati dentro lo stesso specchio. Mi sono | ||
366 | 2015 | adesso che tu me lo racconti mentre siamo morti | ||
367 | 2015 | morte anch’io, eppure, lo vedi, non mi vergogno | ||
368 | 2015 | vestito d’organza, se lo sfila dal basso, lo | ||
369 | 2015 | lo sfila dal basso, lo fa passare attraverso la | ||
370 | 2015 | non so dove sia lo spazio, la dimensione, la | ||
371 | 2015 | che si irradierà come lo spostamento a blocchi fracassati | ||
372 | 2015 | epidemie. Però ormai, con lo sbalorditivo aumento demografico umano | ||
373 | 2015 | vita. Io, come medico, lo so bene. Non ha | ||
374 | 2015 | attraverso il tempo e lo spazio che non ci | ||
375 | 2015 | abbandonati e svuotati per lo spostamento di quelli che | ||
376 | 2015 | cosa sta succedendo adesso.» ¶ Lo guardo, mentre mi conduce | ||
377 | 2015 | dice a bassa voce. ¶ Lo guardo anch’io, in | ||
378 | 2015 | invisibili, al buio, contro lo sfondo della città illuminata | ||
379 | 2015 | è morto. “Vedi come lo amava!” bisbigliano alcune voci | ||
380 | 2015 | allora Gesù dice: “Dove lo avete deposto?”. “Vieni e | ||
381 | 2015 | annodata sopra la testa. “Lo so...” mi ha detto | ||
382 | 2015 | occhi dell’asinello indovinavano lo stesso i bordi della | ||
383 | 2015 | le loro vesti e lo gettavano per terra davanti | ||
384 | 2015 | stati vivi? Dov’è lo spazio della vita? Dov | ||
385 | 2015 | di bare. ¶ «Io non lo so se sono diventato | ||
386 | 2015 | a una pianta... Non lo so se sono stato | ||
387 | 2015 | sono stato colpito, se lo sarò.» ¶ «No, sta’ tranquillo | ||
388 | 2015 | puoi diventare immortale, non lo diventerai.» ¶ «Perché?» ¶ Mi sorride | ||
389 | 2015 | morbida pelle. ¶ «Io non lo so...» le sussurro ancora | ||
390 | 2015 | i suoi contorni, adesso lo vedo splendere vicino a | ||
391 | 2015 | conficcata nel materasso e lo attraversa da parte a | ||
392 | 2015 | buio. ¶ «E io non lo so se ti ho | ||
393 | 2015 | uno spigolo del materasso, lo tira verso di sé | ||
394 | 2015 | a muovere. Tiriamo ancora, lo facciamo scivolare sopra la | ||
395 | 2015 | materasso è sul pavimento. ¶ Lo giriamo su se stesso | ||
396 | 2015 | incernierati e compenetrati, se lo stiamo facendo adesso, lo | ||
397 | 2015 | lo stiamo facendo adesso, lo faremo adesso? È perché | ||
398 | 2015 | sul mondo. ¶ Io non lo so se le sto | ||
399 | 2015 | e la bacio, non lo so se le mie | ||
400 | 2015 | da qualche parte. «Non lo sai neanche adesso? Non | ||
401 | 2015 | sai neanche adesso? Non lo saprai?» ¶ Ma forse non | ||
402 | 2015 | scendono, abbracciati, avvinghiati, verso lo strato del materasso nuziale | ||
403 | 2015 | morte. E intanto sento lo scorrere caldo del suo | ||
404 | 2015 | profumato nel buio. ¶ «Non lo sai?» mi sembra di | ||
405 | 2015 | di vita e morte. ¶ Lo pensavo anch’io, mentre | ||
406 | 2015 | che viene percepito come lo spazio e il tempo | ||
407 | 2015 | certi improvvisati bivacchi dentro lo scrigno di qualche stanza | ||
408 | 2015 | addentare un avanzo freddo. «Lo si vedeva dappertutto, in | ||
409 | 2015 | di principesse ripudiate, esiliate. Lo vedevo anch’io, lo | ||
410 | 2015 | Lo vedevo anch’io, lo vedrò, su quelle riviste | ||
411 | 2015 | e la corona e lo scettro, seduto su un | ||
412 | 2015 | tenuto nelle mie mani lo scettro di questo grande | ||
413 | 2015 | un sole...» ¶ «Sì, sì, lo so...» mi rispondeva staccandosi | ||
414 | 2015 | flaccida carne...» ¶ «Sì, sì, lo so, lo saprò...» mi | ||
415 | 2015 | Sì, sì, lo so, lo saprò...» mi interrompeva Mao | ||
416 | 2015 | l’immortalità della rivoluzione?» lo incalzavo. «Non l’hai | ||
417 | 2015 | dove stavo andando, non lo saprò. ¶ Ecco, io adesso | ||
418 | 2015 | gioco...» ¶ «Mi hanno sfondato lo sterno, i polmoni, il | ||
419 | 2015 | cultura, tu eri dentro lo stesso cerchio piccolo in | ||
420 | 2015 | agricolo ancestrale e con lo sradicamento violento dell’industrializzazione | ||
421 | 2015 | e rese catastrofiche dentro lo stesso piccolo cerchio, dalla | ||
422 | 2015 | sta guardando. ¶ Anch’io lo guardo, lo guardo. ¶ Non | ||
423 | 2015 | Anch’io lo guardo, lo guardo. ¶ Non si vede | ||
424 | 2015 | E allora, all’improvviso, lo abbraccio forte. ¶ E allora | ||
425 | 2015 | Tu chi sei?» ¶ «Non lo so.» ¶ «E perché sei | ||
426 | 2015 | fuori dall’immortalità?» ¶ «Non lo so, non lo so | ||
427 | 2015 | Non lo so, non lo so, ma io sono | ||
428 | 2015 | volta a guardarmi. ¶ «Non lo so...» mi risponde. «Non | ||
429 | 2015 | so...» mi risponde. «Non lo so dov’è traslocata | ||
430 | 2015 | dov’è traslocata, non lo saprò, non lo so | ||
431 | 2015 | non lo saprò, non lo so se è traslocata | ||
432 | 2015 | anch’io nell’immortalità.» ¶ Lo guardo, mentre fissa questa | ||
433 | 2015 | la sua corsa. ¶ «Non lo so se l’ho | ||
434 | 2015 | da chi è composto lo Stato Maggiore degli immortali | ||
435 | 2015 | il sovrano seduto sopra lo scranno che racchiudeva il | ||
436 | 2015 | loro harem, che vedrò, lo stesso canale percorso da | ||
437 | 2015 | non saprei dire dove, lo incontrerò. Ma perché mi | ||
438 | 2015 | la pressione di tutto lo spazio circostante contro il | ||
439 | 2015 | inclinata di luce. Non lo so se era per | ||
440 | 2015 | femminile di terracotta, e lo zampillo d’acqua che | ||
441 | 2015 | Mi sono arrestato per lo stupore: tutto il cortile | ||
442 | 2015 | loro corpi insaponati con lo spruzzo potente della canna | ||
443 | 2015 | accorto improvvisamente arrestandomi per lo stupore. Si concentravano per | ||
444 | 2015 | la mia casa, contro lo specchio del lago che | ||
445 | 2015 | più gli stessi, non lo saranno. “Che cosa sta | ||
446 | 2015 | la morte del mondo. Lo accarezzavo, al buio, in | ||
447 | 2015 | fondo, ma io non lo sentivo morire dentro di | ||
448 | 2015 | dentro di me, non lo sentivo morire dentro la | ||
449 | 2015 | la mia vita, non lo sentivo vivere dentro la | ||
450 | 2015 | non stiamo più dentro lo stesso amore ma almeno | ||
451 | 2015 | immortali saremo sì dentro lo stesso amore ma non | ||
452 | 2015 | l’ho ficcata dentro lo zaino, e adesso sto | ||
453 | 2015 | impazzata e che grida “lo starà continuando a cercare | ||
454 | 2015 | Sento, un istante dopo, lo schianto del legno attraversato | ||
455 | 2015 | diventati immortali o non lo si avverte? Non c | ||
456 | 2015 | ferro della ferrovia che lo attraversava...” mi continuo a | ||
457 | 2015 | dalla voliera? Non me lo ricordo, ricordo solo che | ||
458 | 2015 | succederà!’ E io invece lo so che è successo | ||
459 | 2015 | un letto nella serra? Lo avranno portato giù attraverso | ||
460 | 2015 | dove avevano portato giù lo Ziò aggrappato all’incontrario | ||
461 | 2015 | di vimini. Ma chi lo avrà portato giù? E | ||
462 | 2015 | portato giù? E perché lo avranno portato giù, nella | ||
463 | 2015 | anche se ero morto, lo vedevo, lo vedrò, mentre | ||
464 | 2015 | ero morto, lo vedevo, lo vedrò, mentre mi vegliava | ||
465 | 2015 | anch’io anche se lo sapeva, come se non | ||
466 | 2015 | sulla strada è crollato. ¶ Lo imbocco, con gli occhi | ||
467 | 2015 | suo portone a volta, lo stemma con quella fiera | ||
468 | 2015 | i denti nel sonno. ¶ Lo varco. ¶ I miei passi | ||
469 | 2015 | mangiato quel giorno con lo Ziò e il padre | ||
470 | 2015 | d’uovo, e io lo sfioravo di tanto in | ||
471 | 2015 | me attraverso l’aria, lo spazio. ¶ “Che cosa sarà | ||
472 | 2015 | giro di nuovo verso lo spigolo della villa. Riprendo | ||
473 | 2015 | inclinato da una parte, lo apre, comincia ad asciugarsi | ||
474 | 2015 | il ventre, le anche, lo tiene premuto un po | ||
475 | 2015 | collare di celluloide, me lo sta sganciando da dietro | ||
476 | 2015 | con le braccia. ¶ Me lo continua a sfilare rovesciato | ||
477 | 2015 | frammenti di imene lacerato. ¶ «Lo vedi che mi hai | ||
478 | 2015 | dei vestiti. ¶ Poi, non lo so... Mi sta prendendo | ||
479 | 2015 | piedi, e poi verso lo scheletro della porta, con | ||
480 | 2015 | sono diventata immortale, non lo diventerò.» ¶ Adesso tremo un | ||
481 | 2015 | di lana infeltrita che lo ricopre. ¶ «Scaldati con questa | ||
482 | 2015 | aprendo il cavalletto che lo sostiene. ¶ Ci distende la | ||
483 | 2015 | fuori dalle guide. ¶ Io lo guardo, guardo le sue | ||
484 | 2015 | un ferro da stiro, lo sta liberando dal groviglio | ||
485 | 2015 | volta che il vice lo ha toccato con le | ||
486 | 2015 | pasta, con la forchetta, lo assaggia. ¶ Lo mastica un | ||
487 | 2015 | la forchetta, lo assaggia. ¶ Lo mastica un po’, concentrato | ||
488 | 2015 | con la forchetta. ¶ Me lo mette davanti, sul piano | ||
489 | 2015 | si potrà.» ¶ «Sta’ tranquillo» lo consolo ancora. «Non ha | ||
490 | 2015 | è vuoto. ¶ Il vice lo prende, nel buio, va | ||
491 | 2015 | sono lasciato andare contro lo schienale della seggiola e | ||
492 | 2015 | incontrato quando eri dopo.» ¶ Lo guardo, mentre anche lui | ||
493 | 2015 | in questa sede, entrerò?» lo incalzo ancora. «Ti ho | ||
494 | 2015 | piangendo nel buio. ¶ «Non lo so neanch’io chi | ||
495 | 2015 | con dolcezza. «Io non lo posso sapere.» ¶ Mi lascio | ||
496 | 2015 | sala buia e addobbata. ¶ Lo spazio sta vibrando, adesso | ||
497 | 2015 | chiusa, perché anch’io lo conosco, questo canto, l | ||
498 | 2015 | già cantato, mi pare, lo canterò. ¶ Il vice mi | ||
499 | 2015 | nel buio. ¶ «Io non lo so perché ho visto | ||
500 | 2015 | nel buio. «Io non lo so dove sono e |