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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Emilio Gadda, L'Adalgisa, 1944

concordanze di «lo»

nautoretestoannoconcordanza
1
1944
taglio, sorpassa la strada. Lo si direbbe sprovveduto di
2
1944
magistrale dal portatore. Non lo spadino dal pugno di
3
1944
Le bretelle, rare, per lo più si rivelano un
4
1944
sulle pietre, e qualcuno lo perdono lungo il cammino
5
1944
Un’automobile in corsa lo ha sopravvanzato quasi proietto
6
1944
sfiorandone la camminante persona. Lo assorda e l’impolvera
7
1944
passo di costoro ignorava lo scatto e la grassa
8
1944
rincalzi. La costa e lo strapiombo sull’Astico dell
9
1944
vivagno, delle abetaie che lo ricoprivano tutto, il sanguinante
10
1944
tutto il necessario, salvo lo spazzolone, e compreso però
11
1944
con la maniera forte: lo stile perentorio del rapinatore
12
1944
degli anni, mena vigorosamente lo spazzettone. ¶ Perchè la «Confidenza
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1944
Cazzuola, el Casoèula, come lo chiamavano, confermò loro, ai
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1944
l’avvocato Cazzuola non lo disse ai due disgraziati
15
1944
Borlotti della Confidenza: non lo disse, ma lo pensò
16
1944
non lo disse, ma lo pensò. ¶ I gemelli, lacrimando
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1944
Quello che la Dominante lo adoperò poi per le
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1944
caravella («del grande Genovese»), lo scoglio di Quarto, il
19
1944
incantagione: rotta soltanto, fra lo sbalordimento generale, da un
20
1944
i Reali Carabinieri, con lo zelo che li distingue
21
1944
de’ Mercanti brandiva alto lo staffile di tre code
22
1944
anni e gli autunni lo avevano oggimai ridotto a
23
1944
San Girolomone bonario, come lo raffigurano certi Spagnoletti di
24
1944
o anche otto: che lo lasciano tranquillamente sonnecchiare sul
25
1944
la sua brava spelonca. ¶ Lo sguardo de’ grigi e
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1944
e sentiva oramai quanto lo spazzettone fosse cosa del
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1944
figli, tornati da militari, lo rispettavano: le figlie lo
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1944
lo rispettavano: le figlie lo amavano: i nipotini gli
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1944
Confidenza, e quando poi lo Zavattari, el Giròlom, aveva
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1944
i nipotini.... insomma.... che lo costringevano a rinunciare. «En
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1944
adagio: e così, dopo lo sfratto «del Münicippi», dopo
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1944
il brodo, donna Elsa lo riscontrava sapido come le
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1944
stando ancora in ginocchio lo sublimava fin sotto il
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1944
Il peptojodone, cioè no, lo jodopeptone Robin (jodio colloidale
35
1944
colore. ¶ La bella cliente lo salutò: se ne andò
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1944
donna Elsa. ¶ «Io non lo so. Io non ho
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1944
si riusciva sempre con lo scovarlo fuori, e non
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1944
garibaldini del quartiere, dopo lo scopone del sabet sira
39
1944
Dio. Un tram vuoto lo si sentiva rotolare al
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1944
signor Testori protestò che lo rovinavano: le fortune dello
41
1944
penuria di circolante» che lo affliggeva da mesi. Erano
42
1944
Ancora qualche anno avanti, lo zelo del padre ci
43
1944
a tarsìa (1880), ma per lo poi a spina di
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1944
poco a potergli accomodare lo sbuffo ossia cascatella di
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1944
e, in certo senso, lo spirito costruttivo e organatore
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1944
eterosessuale romantica): e per lo più sergentesco ne’ tratti
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1944
cui usciva): dopo che lo lasciò lungamente ad attenderlo
48
1944
contro-vapore. L’Eugenio lo tirava su «à la
49
1944
oramai si faceva passare lo spavento: con del cioccolatto
50
1944
le firme direttoriali, glie lo portò lei stessa. Gli
51
1944
giornata stupenda: le cronache lo attestano. Il maggio «radioso
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1944
e il Trivulzio stesso lo proferì, ch’era già
53
1944
Centrale di Firenze, e lo scrivente l’ha ivi
54
1944
Giulio, che a Roma lo chiamano viceversa zi’ Peppe
55
1944
in mente di rifiatare. Lo zio era professore al
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1944
che cosa diavolo insegnasse, lo zio, al politecnico: e
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1944
seppero che cosa insegnava lo zio e che cosa
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1944
o delle sue tariffe, lo aveva preso a guardare
59
1944
e anche il farmacista lo riseppe: grande fu la
60
1944
alle signore. Donna Carla lo benignò d’un particolare
61
1944
scarpe, dopo di che lo guardava e sembrava anche
62
1944
confronti dello zio Antenore, lo stava ad ascoltare ogni
63
1944
ippopotamiche, spesso gli rivolgeva lo sguardo, come a prevenire
64
1944
e detto, quale io lo conosco da anni. E
65
1944
venutagli dal malumore che lo sovrastava. Ed ebbe ardire
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1944
ma non ne tenne lo sguardo, anzi arrossì leggermente
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1944
della tempesta. «Giovanotto», disse lo zio Antenore con una
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1944
ogni sera! anche questo lo tengo dalle mie gentili
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1944
bisogno ch’io te lo dica, ma con lo
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1944
lo dica, ma con lo zio Antenore sei stato
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1944
stato perfido.... sì, perfido.... Lo hai morso a tradimento
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1944
tradimento, come un aspide.... Lo zio, dopo tutto, ha
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1944
sei un economista....». E lo baciò. ¶ «Sì, va bene
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1944
d’ogni misura, non lo credi?, d’ogni tipo
75
1944
giovinezza. «Ma il ballatoio lo aveva fatto l’impresa
76
1944
lesinare sui costi.... Credimi, lo zio non c’entrava
77
1944
in un punto, mentre lo zio badava a gridare
78
1944
che cosa diavolo insegnasse, lo zio, al politecnico; tutti
79
1944
zio, al politecnico; tutti lo sapevano. I vecchi castani
80
1944
e consulenti, sono, per lo più, anche i titolari
81
1944
il Nobilis Homo se lo aspettava, poveraccio, data la
82
1944
Brüsüi»: chè per tale lo conoscevano, da Brusuglio,4 sua
83
1944
pronto di già per lo spiedo. ¶ «Non voglio tirar
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1944
il dente del giudizio lo devi aver su da
85
1944
in una gran pena lo scontrino felice del multiplicàmini
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1944
sentir nominare Carlo II. Lo stimolo emulativo agiva come
87
1944
verso il risotto: sotto lo sguardo imperativo della gentildonna
88
1944
e gli impulsi ribelli, lo inchiodavano al silenzio. Lo
89
1944
lo inchiodavano al silenzio. Lo paralizzavano in un repentino
90
1944
tetti: un serpente con lo stomaco vuoto: e lei
91
1944
trattenute di legge), con lo sguardo accorato e umiliato
92
1944
che il cassetto glie lo sparava dietro, al Paparino
93
1944
migliori amiche, le quali lo avevan tenuto dalla discrezione
94
1944
uscita – il corno o lo spacco unisenso della realtà
95
1944
Dio mio! Sì, sì, lo sentiva, «Vi ringrazio, mio
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1944
ringrazzi propi de coeur!». Lo intuiva: lo presagiva nella
97
1944
de coeur!». Lo intuiva: lo presagiva nella fidente certezza
98
1944
Ma il dottor Piva lo salvò. Aveva già tre
99
1944
attraversato le budella, quando lo portarono a battezzare a
100
1944
figli delle portinaie per lo più: e le madri
101
1944
San Bàbila – e quando lo tolsero fuora dal portainfante
102
1944
ma da credere che lo spennassero. E del resto
103
1944
che don Rodolfo glie lo sparasse a lui, questa
104
1944
Altre villule, dov’è lo spigoluccio più in fuora
105
1944
se mai volessero cavarsi lo sfizio; non parendogli essere
106
1944
di San Juan, lungo lo stradone del Prado, (saettavano
107
1944
vetri dell’arrondimiento. ¶ Descrivere lo spavento e i cocci
108
1944
Giuseppina e Antonietta: che lo introdusse a sua volta
109
1944
indietreggiamento del giallone, così lo chiamò, fosse dovuto al
110
1944
e i cui coccodè lo avrebbero sicuramente incomodato nella
111
1944
in altre occasioni poetiche lo abbiano anche paragonato a
112
1944
pera di gomma, e lo spazzolino da denti, e
113
1944
a manutenzione statale. Ma lo stato era già sovraccarico
114
1944
non scherzava. ¶ A esasperare lo stato delle cose, già
115
1944
e l’eco funerea, lo spettro moveva senza passo
116
1944
quanto vecchio e miocardico, lo capì subito. Secondo: il
117
1944
colonnello per telefono ne lo pregasse, incaricavasi di provvederle
118
1944
qualche anno prima: che lo aveva tenuto all’erta
119
1944
Ma sì, Palumbo! Eh! Lo ricordava benissimo!... Palumbo Gaetano
120
1944
di liquidazione.... Ossia.... sì.... lo avevano liquidato.... ¶ «Liquidato!» ripetè
121
1944
da allora in poi lo fecero signore e padrone
122
1944
e un’altra volta lo stetoscopio. Un’altra, sotto
123
1944
da ognuno che glie lo ricoceva, per poi buttar
124
1944
soccombere all’evidenza, davanti lo specchio del lavabo, allorchè
125
1944
Padrona, con suo comodo, lo avrebbe desiderato per una
126
1944
buon medico: la chiamata lo aveva messo in un
127
1944
Il figlio della Signora lo attendeva! Probabilmente per un
128
1944
tutti, a Lukones, che lo si sarebbe detto un
129
1944
straordinarie. A Lukones però lo conoscevano meglio, avendolo veduto
130
1944
ad acquistar francobolli davanti lo sportello del correo, dove
131
1944
non compatisse agli umili lo si intuiva dall’andatura
132
1944
come sette serpenti: che lo rimordevano e divoravano dal
133
1944
che il caso richiedeva. «Lo stato attuale occlude un
134
1944
che il vestito glie lo avevano legato come un
135
1944
un corno: e anzi lo aveva serbato religiosamente nella
136
1944
iracondo, oltrechè uno scioperato, lo si sapeva da un
137
1944
inatteso. Partiva quando tutti lo credevano a leggere. Dicevano
138
1944
certe volte, tanto era lo spavento, a farli sollevar
139
1944
tremanti stille della campagna, lo invitava a una celebrazione
140
1944
a dover cenare con lo stufato, se la è
141
1944
certe sleppe19 giù per lo stomaco, di manzo fagiano
142
1944
feudatari della plaga, per lo più astemi, e taluni
143
1944
non un gravame, per lo stomaco. E per l
144
1944
ritirare, che quasi quasi lo soffocava. ¶ Le persone colte
145
1944
umano: ed egli, con lo schiaccianoci, ed appoggiando forte
146
1944
stando alla leggenda, non lo avevano ancora veduto. E
147
1944
straordinaria. ¶ Poi, satollo, dimesso lo schiaccianoci, aveva trincato. ¶ Del
148
1944
torno tutta la grascia) – lo mandò un bel giorno
149
1944
tutte, che seguitasse addoppiar lo stomaco di patatine disfatte
150
1944
vini del Pequeño: chè lo astrinse a digiuni sempiterni
151
1944
a digiuni sempiterni, e lo ridusse incipriare la mucosa
152
1944
speziali di Pastrufazio glie lo cedevano, il bismuto, a
153
1944
sceverazioni. «Buscador de plata!» lo avevano salutato le genti
154
1944
nella rete dell’idea, lo strappo piscivùlvulo del condono
155
1944
non arrivava all’occiduo lo aveva elevato alla dignità
156
1944
Don Pedro Ribera, detto lo Spagnoletto, ricevessero non di
157
1944
TEMPO ¶ I Caviggioni, per lo più, nascevano con il
158
1944
i casi della vita lo avessero sospinto verso il
159
1944
fondo: l’orrore e lo splendore totemico del Cervino
160
1944
totemico del Cervino. ¶ Allargò lo sguardo, in genere, alle
161
1944
consensi. ¶ La poesia milanesa lo avviluppa, ecco ecco, e
162
1944
ecco, e di già lo titilla, emersa dal guazzo
163
1944
di sirena e mamme lo scabro pellecchio dell’Ulisse
164
1944
si dice (e tutti lo dicevano) un ragazzo serissimo
165
1944
fuori. ¶ Questo, Valerio non lo metteva neppure a conto
166
1944
immedicabile, «sì, sì.... è lo spirito del dannato Nabuccodonosor
167
1944
borsino. ¶ Austero Socio, Morfeo lo aveva involato ne’ regni
168
1944
o Socio, o Baffo, lo zirlìo del Consocio, o
169
1944
piano. L’incertezza o lo scambio onomastico fra tazza
170
1944
fagioli». Fagiolo (phaseolus) è lo studente di second’anno
171
1944
politecnico (ore 7), che Satanasso lo incachi; su tavolino di
172
1944
neppur pensabile che dopo lo stento faticoso de’ suoi
173
1944
probabile che la guerra lo avesse mutato, e, più
174
1944
che la Gendarmeria incaparbita lo contendeva al Talamo non
175
1944
là d’ogni immagine lo strazio di quegli anni
176
1944
ancora femmine, femmine, dopo lo zinco e la Recoleta
177
1944
d’ogni risma! e lo spettro del Vate a
178
1944
millanteria tirchia nel foro: lo sbilenco foro di Pastrufazio
179
1944
liscio gli andava sottoculo lo scivolo, giù, giù, dal
180
1944
pubblicava la gloria e lo splendore magnesiaco del banchetto
181
1944
del tabaccaio, chi appena lo avverta, e non si
182
1944
Paranà! Tercera via!». ¶ Per lo più, il coltello delle
183
1944
pensiero fessissimo, riguardante, per lo più, articoli di bigiutteria
184
1944
polmoni felici, mentre che lo stomaco era tutto messo
185
1944
sognanti, di giovani, per lo più fattorini di studio
186
1944
sì, sì! Quello, veramente, lo si vedeva ch’era
187
1944
la loro violenza acerba: lo stupendo idioma, parecido á
188
1944
avanti col ragionier Ghiringhelli: lo avevano preso come fattorino
189
1944
d’aver appena attraversato lo Stige: insinuatosi in cucina
190
1944
Nè v’era mancato lo sgabello, in un canto
191
1944
caro il mio ragazzo», lo apostrofò il nobile Gian
192
1944
con occhi sbarrati, davanti lo spettro d’una ricaduta
193
1944
tütt.... Ecco, cose capissi....». Lo rimbeccò secco secco con
194
1944
dal concerto, che non lo interessava affatto, come nessun
195
1944
concerto del resto, ma lo agganciava ogni volta con
196
1944
mane techel phares» che lo attendeva al saldaconto, in
197
1944
Elsa, discreto e severo, lo aveva licenziato con mirabili
198
1944
il mio unico desiderio, lo sai....». ¶ Il barattolo non
199
1944
di vita. ¶ La vecchia lo guardava estasiata. Capiva ch
200
1944
tant’e tanto è lo stesso. E un’altra
201
1944
quale, assalito il tram, lo aveva poi saturato in
202
1944
con un bràmito verso lo Stangermann. La chiamata,23 come
203
1944
di bellezza. ¶ Poi, dopo lo Strawinski e il Bartòk
204
1944
pensieri che ne vaporano, lo sciamare degli angeli cattivi
205
1944
polente di don Celeste: lo zio prete, (una stanga
206
1944
il comune bene: necessità lo esigeva. E la fabbrica
207
1944
a ognun d’essi lo stipendio di cinquecento lire
208
1944
Gnecchi, allo spumante, e lo spumante stesso, le marsine
209
1944
la vedova Borella), cui lo Stangermann non apparì cosa
210
1944
ma idealmente c’era, lo zio prete, cacciatore infaticabile
211
1944
via Conservatorio anelanti verso lo Stangermann. Lo zio prete
212
1944
anelanti verso lo Stangermann. Lo zio prete, don Celeste
213
1944
stava di casa anche (lo so, lo so, non
214
1944
casa anche (lo so, lo so, non c’è
215
1944
starne, alla coturnice gittata. Lo zio don Celeste: gigante
216
1944
c’era per davvero lo zio ginecologo, il taumaturgo
217
1944
ma teoricamente c’era, lo zio colonnello, (di cavalleria
218
1944
fin da prima che lo Stangermann fosse per venire
219
1944
arrivare a.... Eh! ce lo sappiamo pure noi, zio
220
1944
hàne, senza bisogno ce lo venghi a ricantare il
221
1944
ricantare il Corrieraccio, ce lo sappiamo bene! madonna bona
222
1944
pavone del corsetto, sopra lo scarlatto grido delle lor
223
1944
disperazione. Le inseguì precipitatamente lo sfinctere mefistofelico dei contrabbassi
224
1944
categorizzante naso, madonnabona, sopra lo sguardo fregativo del Municipio
225
1944
mattone. ¶ 20 «Sfavillante lanterna filaretiana». Lo «sguardo» della lanterna ottolati
226
1944
e tedeschi (inglese per lo più che) e in
227
1944
o bressanella. Situato per lo più su di un
228
1944
pressi, un tantino sotto lo spiazzo del paretaio: il
229
1944
di Cotignola») Attendolo detto lo Sforza (come il padre
230
1944
suo decoro barocco. Accumulatori lo motorizzano, traendolo silentemente al
231
1944
milanese. Di «portinara» (per lo più femmina: e trucibalda
232
1944
dell’azienda (1895-1910). Oggi (1943) per lo più «dattilografe». ¶ 57 «Levatrici diplomate
233
1944
cotal ciondolaccio, vittoriose motociclette lo sopravvenivano e gli precorrevano
234
1944
stigio padule del macadàm.2 Lo scalpito, con le battute
235
1944
Donna Eleonora!». Le labbra lo pronunziarono, prima ancora che
236
1944
inesorabile inseguimento di che lo facevano oggetto quella carrozza
237
1944
suo «spirito dominatore» (tale lo celebravano i Perego) sulla
238
1944
come in Longfellow.... Non lo diceva anche il senatore
239
1944
senatore, jeri, al tè?... lo zio Gnecchi, al mio
240
1944
voi, ragazze.... Alle sette, lo sapete bene, dovete “mettere
241
1944
finito da un pezzo!... lo dice tutte le volte
242
1944
ossa anche loro.... ¶ Ma lo spirito deve dominare la
243
1944
loro meglio per contentarli. Lo scambio de’ saluti e
244
1944
ne’ confronti di lei. Lo sguardo significò allora un
245
1944
aperto di lei sotto lo scintillìo degli occhî vividi
246
1944
terreno da vendere.... te lo abbiamo detto.... ma sì
247
1944
ti ricordi che te lo abbiamo detto?...», spiegò il
248
1944
viale.... se il Bruno lo vede, litigano....». I ragazzi
249
1944
finire col davanti.... con lo scollo.... «Come sei bella
250
1944
funzione di adoratore. Piuttosto lo vedeva a tavola, con
251
1944
scappellotto: mentre intanto girava lo sguardo all’intorno, quelle
252
1944
lentamente, malinconicamente. ¶ Bruno allora lo guardò un attimo, come
253
1944
e ripassò. I ragazzi lo guardavano estasiati: «El leon
254
1944
Elsa aveva seguito con lo sguardo il ciclista; i
255
1944
metri, i ragazzi terrorizzati lo videro passar oltre, con
256
1944
guizzo argentato dell’anima; lo sguardo aveva rapito lo
257
1944
lo sguardo aveva rapito lo sguardo. ¶ «Vorrei vederti felice
258
1944
quello.... in ballo non lo aveva tirato.... (Il nome
259
1944
E un istinto glie lo risucchiava giù dai labbri
260
1944
savojarda, havvi pure chi lo fa nascere a Chambéry
261
1944
Italia, ecc. ecc. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . sotto lo scettro dell’Augustissimo Imperatore
262
1944
è dell’estate 1933: e lo scrivente, ebbro, vi trascorse
263
1944
di Squarcione’, come firmavano lo Schiavone e lo Zoppo
264
1944
firmavano lo Schiavone e lo Zoppo. Anch’egli dà
265
1944
Re deglutitore di bistecche. Lo strascico d’un sciabolone
266
1944
tac, pavimenti lucidissimi). «È lo stupendo» (e piuttosto tetro
267
1944
tra il Lissandrino e lo Hayez, tra Cosimo Tura
268
1944
cuoio, o velluto. Soprattutto lo sgabello girevole (in sostegno
269
1944
dico io che me lo sarei preso davvero l
270
1944
E questi due disgraziati lo devono a me, solo
271
1944
Solo la patita umiliazione, lo sdegno che l’aveva
272
1944
fazzoletto nella borsetta: se lo premè sugli occhi, si
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do uno schiaffo!». E lo schiaffo arrivò prima ancora
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commentarmi tutta la storia, lo ritengano invece de’ più
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di biscotti Wafer, non lo erano altrettanto nella computisteria
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un moto d’orgoglio. «Lo studio, la scienza, erano
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per i me dent....», lo interessavano invece «i minerali
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ovvio, congiuravano di celare lo scelus al paterfamilias, deviandone
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conveniva lui. Ma poi lo scelus finiva per trapelare
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Il «periodo glaciale», poi, lo zavorrava senza misericordia. ¶ O
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anzi della nostra società, lo dicevano professore d’etimologia
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le intenzioni del retìno, (lo lumarono subito, dal sotto
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Una nuvola di fango lo aveva sùbito circondato. ¶ Quelli
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imbozzolavano tutti della famiglia, lo zio Agamennone, i nipoti
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infilava poi nel cataletto lo spillo più esile, da
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o al mare, non lo crederai, ma andava in
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lanterna, pieno di pinze.... lo prendevano per matto.... Di
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famosa cattura dell’Ateuco, lo scarabeo nero «che perfino
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del dì d’inkoèu, lo veneravano come un animale
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mentre si dibatteva furente, lo rinchiuse nel vasetto.... Un
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nostri figli!... E questo lo cerchiamo, lo otteniamo a
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E questo lo cerchiamo, lo otteniamo a prezzo di
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al cantiere, la lampada lo rischiarò a giorno, improvvisa
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passato!... Domà il Signore lo sa!...». E fortuna ancamò
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le avevano completamente dimenticate. (Lo sdegno, al solo ricordo
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malattie dei dottori dentro lo stomaco, in di polmón
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Ti orinerai adosso, te lo dico io.... come la
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il suo vento, e lo insaccò a piene vele
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la quarantesima volta che lo ascoltava: e i riferimenti
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del nostro popolo, se lo dico potete credermi, per
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e io stesso che lo amavo e lo amo
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che lo amavo e lo amo, prendemmo – non ricordo
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cosa di potabile.... ve lo garantisco io.... ¶ Il tragico
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ottimistica dei nostri educatori, lo guidava in quel luogo
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essere, o gli parve, lo zio droghiere, quello del
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secondi soltanto.... Nel sogno, lo sapete bene anche voi
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Bonaparte.... No. Questo qui lo incontrò «in famiglia», «sotto
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risate!... ¶ Gli zii glie lo presentarono: era il ragionier
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un po’ dappertutto: e lo aveva tutto tappezzato de
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valorizzare il vitino, e lo strascico, con quel volto
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ch’è il ruvido, lo scuro mantello del nostro
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e alla Margniffa,37 quando lo beccò sul Podgora, sta
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cucchiarino speciale, che pareva lo stelo d’un garofano
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Io non ero ragioniere: lo capivo: mai, mai, lo
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lo capivo: mai, mai, lo intuivo, mai avrei avuto
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Seppe capire» il Carlo. Lo «apprezzò», lo «intuì», lo
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il Carlo. Lo «apprezzò», lo «intuì», lo «studiò»: e
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Lo «apprezzò», lo «intuì», lo «studiò»: e lo «capì
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intuì», lo «studiò»: e lo «capì» così a fondo
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certe volte, se glie lo avessero dimandato là per
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però, lì per lì, lo avrebbero detto di nove
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Carlo, il suo Carlo. Lo amò ininterrottamente. Lo amò
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Carlo. Lo amò ininterrottamente. Lo amò decisamente ed a
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via Brisa: oltre che lo educò al massimo riguardo
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aveva. Il rotolare e lo scampanellare dei tram, dalla
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buona massaia lombarda glie lo aveva colmato seduta stante
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minga sü di stori!», lo aveva rimbeccato lei, terribile
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qualche anno più tardi. Lo incontrai durante una licenza
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Marmognón,45 d’on marmògna!» lo blandì la donna, accostando
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Le cagne, chi non lo immagini già da sè
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volta coi ragazzi: per lo più, sola. ¶ E una
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una «nurse» diplomata. Anzitutto lo guardò molto severamente; come
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il gioco delle bocce, lo spaccio delle bibite: pergola
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lasciar prima strisciare tutto lo strascico (detto «coda»), quasi
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avanti ancora le grandinassero. Lo scrivente ne vide una
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alcunchè: e dunque indagare lo scibile e l’empirìa
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che va in pezzi, lo spirito e le ragioni
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trasferite in carrozza verso lo spettacolo, c’era sempre
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andare a letto» (per lo scopo ineffabile) «alle quattro
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di 20 gradi in ascesa (lo svolo di 25 in discesa