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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Massimo Carlotto, Nessuna cortesia all'uscita, 1999

concordanze di «lo»

nautoretestoannoconcordanza
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e gli puoi parlare...». ¶ «Lo ero un tempo. Da
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trucchetto da rubagalline, Gigi» lo interruppi. «Vuoi il mio
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domandai a bruciapelo. ¶ «Te lo ripeto, Alligatore: niente di
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vero genio criminale e lo allevò come un figlio
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Tommasino Buscetta, Mutolo, Anacondia, Lo Forte, i fratelli Fidanzati
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tedesco. I suoi “ragazzi” lo adoravano e ne erano
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durante il colloquio settimanale. Lo zingaro, in carcere per
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per questo i clienti lo chiamavano “la cuccia”. Gli
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Oh, mister uccello noioso... Lo vedo domani». ¶ «Digli che
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ti ha raccontato?». ¶ «Solo lo stretto necessario per assumere
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Se ritorna...». ¶ «Se ritorna» lo interruppe Castelli in tono
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l’ora di restituirli» lo rassicurai. ¶ «Tutto a posto
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mio cliente aveva ragione: lo volevano morto. Avevano accettato
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inverno mi dissero che lo aspettavano per cena: era
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nel locale cercandomi con lo sguardo. «Mi hanno avvertito
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che il suo capo lo voglia morto e mi
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a saperlo, sei morto. Lo sai vero?». ¶ Scartai un
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mia valutazione dei fatti. Lo consegnerei ai suoi assassini
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Infilzò un’oliva con lo stuzzicadenti e mi guardò
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risulta forte e chiaro». ¶ Lo fissai. «Sei preoccupato per
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se la cava benissimo...». ¶ Lo accompagnai a casa. Doveva
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donna ti piace davvero» lo stuzzicai quando lo vidi
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davvero» lo stuzzicai quando lo vidi con addosso un
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che gli erano rimasti, «lo sono sempre stato». ¶ Dal
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Beniamino mi incenerì con lo sguardo e la danzatrice
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re. Tutte le entraîneuse lo adoravano e lo coccolavano
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entraîneuse lo adoravano e lo coccolavano perché le trattava
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gestori a loro volta lo temevano ed era sempre
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Da allora ogni tanto lo accompagnavo; il più delle
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strappò il casco e lo lanciò lontano. «Ammazzali quei
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finalmente conto che non lo ascoltavo minimamente e tacque
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albanesi avessero sospettato che lo scopo della trattativa era
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Gli occhi degli albanesi lo frugarono inutilmente alla ricerca
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tiri fuori ti ammazzo» lo minacciò. «E questo vale
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tutti immigrati clandestini. Per lo più orientali che lavoravano
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posso dirtelo, Sylvie, non lo so ancora» mentii. ¶ Nel
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Hai rotto il salvadanaio?» lo canzonai. Aggiunsi serio: «Ho
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Ti vogliono ammazzare e lo vogliono talmente da non
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da allora i giudici lo avevano trattato sempre con
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notizie di prima mano». ¶ «Lo cercano anche gli sbirri
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gobbo di Notre Dame» lo salutò Rossini. ¶ Barison sibilò
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non mancano di certo». ¶ Lo fissai. «Scommetto che l
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Portami con te adesso» lo implorò. «Mi fa un
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un’altra vodka te lo posso anche giurare». ¶ La
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nel senso che è lo stesso gruppo che esige
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chiesto al telefono, Nereo». ¶ «Lo so, lo so... magari
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telefono, Nereo». ¶ «Lo so, lo so... magari avevi saputo
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la sua mano. Poi lo guardai negli occhi. Era
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veloce sbirciando di continuo lo specchietto retrovisore. «Barison è
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stato uno dei loro. Lo conoscono bene e quindi
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cosa risolviamo?». ¶ «Ancora non lo so. Ma ci serve
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della polenta per preparare lo stomaco a ricevere una
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ore devo chiamare Nereo». ¶ «Lo so. Ti è venuta
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terrorista». ¶ Beniamino sbuffò. «Maresciallo, lo sai che non ho
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dove e quando te lo diciamo noi, hai capito
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solito repertorio di stronzate: lo sbirro buono e quello
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prostituta polacca... So che lo conoscete, non vi sarà
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che dici». ¶ Mi tolsi lo strofinaccio pieno di ghiaccio
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suo capo. Forse, se lo scopriamo, riusciamo a trovare
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condannato a morte. ¶ «Te lo giuro, Alligatore, non lo
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lo giuro, Alligatore, non lo so. Ci penso continuamente
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testa. E comunque non lo sa. Inutile insistere». ¶ Accesi
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di fare?». ¶ «Speravo me lo dicessi tu perché da
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trattative complicate che avevano lo scopo di tirare fuori
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serata. ¶ Todaro non me lo fece godere in santa
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una buona pista» mentii. ¶ «Lo spero per te, Buratti
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le feste comandate. «Non lo so. Ci penseremo quando
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lontano. La donna aprì lo sportello del vano posteriore
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mai sentito parlare, tanto lo so che non hai
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in maniera dignitosa» sospirò. «Lo Stato non ha nessuna
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Silvia Baraldini, figurati se lo trova per correre il
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perché i suoi soci lo vogliono morto non sarà
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a casa di Rossini». ¶ Lo salutai e mi voltai
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alzò la mano e lo colpì in piena faccia
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massaggiandosi la guancia. ¶ Rossini lo aggredì furioso. «Ti stai
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come il papponaggio e lo spaccio sono cose da
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si arrese subito. Beniamino lo teneva inchiodato alla sedia
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perché il resto se lo porta via lo Stato
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se lo porta via lo Stato con le tasse
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più alti ma se lo possono permettere perché sono
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Il sessanta per cento lo portavo ad Agostino Lotto
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cui dipendevo; il resto lo affidavo a personaggi regolari
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a personaggi regolari che lo investivano in attività legali
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banda. Il resto Biasio lo affida in parte ad
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gli occhi?». ¶ «Questo non lo so. Se ne sono
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l’osso». ¶ L’analista lo guardò sorridendo: «Tristano è
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un nuovo piano». ¶ «Lei lo ammira molto, vero?». ¶ «È
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sentito dai suoi soci» lo rassicurò Max. «E qualcosa
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Busin, gli altri facevano lo stesso lavoro mio e
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disse pensoso, seguendo con lo sguardo gli anelli di
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scappa quando la legge lo insegue, perché questo fa
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pozzo di informazioni e lo voglio spremere per benino
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spremere per benino. Ve lo riprenderete la prossima volta
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gli ricordò il milanese. ¶ «Lo so. Appena ho qualcosa
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iniziata». ¶ «Virna mi piace». ¶ «Lo so». ¶ «Perché non segui
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ti posso aiutare io, lo sai». ¶ Mi accesi una
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da parte di Max». Lo disse con un tono
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Venezia, Mario Barbati, che lo aveva messo a capo
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panca la capra campa?». ¶ «Lo spero, perché oggi non
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piccato, «il prossimo goccio lo berrò a cose finite
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berrò a cose finite». ¶ Lo squillo provvidenziale del campanello
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si leggeva in faccia lo sforzo di non farsi
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di farlo ragionare. «Te lo chiedo per l’ultima
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evidenza le vene e lo infilò con un gesto
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finirà dentro il calamaio. Lo riempirà, allagherà la tua
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questione di soldi? Come lo giustificherà al processo?». ¶ «Pensavo
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idea del motivo che lo ha spinto a collaborare
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c’è lui. Me lo immagino, con quella faccina
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nostra parola che non lo avremmo messo nei guai
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a San Pietroburgo?». ¶ Gigi lo ignorò e continuò per
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scaduto solo a mezzanotte. Lo sbirro ribatté che era
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po’ che coincidenza. Abbiamo lo stesso giudice di Castelli
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squillò qualche secondo dopo. Lo mandai subito a fare
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Ha l’aria fornita...». ¶ Lo vidi irrigidirsi. «Voltati, presto
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le spalle, quell’uomo lo riconoscemmo immediatamente. Era Gigi
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canne mozze della Barbie lo bruciò. Nella malavita di
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di pasta fresca. «Questo lo guido io» disse Beniamino
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conduceva all’abitazione. ¶ «Allora lo sa già. Avrei preferito
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confortevole. Per un attimo lo invidiai. Sapeva sempre come
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vita lontano dal Veneto lo terrorizzava al punto di
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è chiaro che Tristano lo farà fuori appena smetterà
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indagine e in cambio lo scagioneranno in istruttoria». ¶ «Deve
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il vecchio Rossini. ¶ «Speravo lo dicessi» sospirò Max. «Vorrei
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guardato dal dirlo perché lo avrebbero ucciso subito. ¶ «E
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di macchine di sbirri lo stavano aspettando all’entrata
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E la mia donna» lo interruppe l’analista. ¶ «...E
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del telefono e chiamai lo studio dell’avvocato Guzzon
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Rossini ritornò verso mezzogiorno. Lo aiutai a scaricare dal
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Passando davanti alla porta lo sentii pestare veloce su
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polso sinistro. ¶ «Per chi lo stai preparando?». Sapevo che
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pronto il gestore mentre lo perquisivo, «ma vi assicuro
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i calli». ¶ «Eccome se lo sappiamo. Gigi Barison ci
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fastidiosa. ¶ «Sul serio non lo sai?» domandai a mia
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esasperato. ¶ Il vecchio gangster lo colpì di piatto sulla
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cavallo del turco e lo fulminò con un colpo
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un colpo alla nuca. ¶ Lo fissai con disappunto. Non
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Il mio amico ricambiò lo sguardo. «Nessuna cortesia all
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in tono duro, sfogliando lo spesso menù. «Una volta
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di sangue freddo e lo usava per informarsi sulla
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ammazzare» gli confidai. «Piuttosto, lo sai che sta collaborando
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Bada a come rispondi» lo minacciò il mio socio
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stendere». ¶ «Come si chiama lo sbirro corrotto?» domandai. ¶ «È
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sulla pancia prominente e lo sguardo immobile. La barba
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vantaggio». ¶ «Ricattando il magistrato» lo anticipai. ¶ «Proprio così. Lo
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lo anticipai. ¶ «Proprio così. Lo contatterete attraverso l’avvocato
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l’avvocato Guzzon e lo minaccerete di divulgare ai
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volete ancora?». ¶ «Ciao Franchino» lo salutai in tono cordiale
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una sigaretta e con lo sguardo cercai le bottiglie
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E come?» chiese Max. ¶ «Lo ricattiamo. È coinvolto fino
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questo. ¶ Intervento del presidente: Lo so, ma fermiamoci, perché
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in quel caso chi lo raccomandò pensava di agire
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aveva organizzato per arrotondare lo stipendio. Questo scambio di
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al giorno in cui lo avevano mandato a indagare
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che si chiarirà presto» lo tranquillizzai. «Piuttosto, dimmi, come
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farebbe piacere che tu lo vedessi». ¶ Ci accomodammo sulle
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un’organizzazione criminale che lo aveva costretto a tornare
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un certo punto indicando lo schermo. ¶ «Proprio lui. È
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dei Blues Brothers. ¶ Quando lo scassinatore Caan si ritrovò
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musica dei Tangerine Dream lo accompagnò nella scena finale
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domandò. Il nostro silenzio lo costrinse a ragionare e
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e la sua banda» lo punzecchiai. ¶ «Mi pagano per
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la cosa migliore». ¶ Incontrai lo sguardo del mio socio
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un tono subdolo che lo insospettì. ¶ Afferrò il pacchetto
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trentotto. ¶ «Sfogati, Carmine, sfogati» lo incitò ironicamente il vecchio
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il vecchio Rossini. «Tanto lo sai che tutto quello
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ebbe obbedito aggiunse: «Te lo abbiamo già spiegato, vogliamo
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basta». ¶ «E il nastro?». ¶ «Lo terremo per ricordo». ¶ «Non
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Non piace a nessuno» lo consolai, «ma ti ci
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siamo inculati il caramba» lo avvertì il milanese. «Non
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più dannosa dell’eroina. Lo sai come la pensa
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fine settimana. La scorta lo accompagna il sabato pomeriggio
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proprio così» intervenni deciso. «Lo chiameremo al telefono a
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ti viene a trovare. Lo stesso sbirro che ha
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sono migliaia di persone» lo rassicurai. «È un piccolo
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del cheeseburger. Poi volse lo sguardo su di me
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processuale. ¶ «Un terrorista latitante» lo bollò alla fine Barbati
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che non capisce, giudice» lo interruppi. «A noi non
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che non sanno se lo inventano e per salvare
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sbaglia, giudice» ribattei con lo stesso tono. «Sepe è
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una bisca a Mestre lo insospettì al punto di
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indagini sull’omicidio, poi lo avrebbe prontamente scaricato per
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caricato a monetine e lo avvolse in un doppio
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vetro, deviò appena e lo ferì al mento. Gli
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quando gli altri quattro lo colpirono al torace. Il
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d’oro per Beniamino. «Lo scalpo di Miotti» gli
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dai rapinatori cazzuti, che lo abbinavano sempre a un
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del trentatré giri. «Questo lo ascoltiamo a casa mia
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è tipo da prendersela. Lo conosco». ¶ Rossini mi passò
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caricatore dalla pistola e lo svuotò dei proiettili, che
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per sempre...». ¶ «Quale amico?» lo interruppe la donna. ¶ «Sergio
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non so cosa che lo ha mandato a fare
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interromperla. «Sul serio non lo conosci?». ¶ «Mai visto». ¶ Il
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giorno di vigilia. Anche lo sbirro più fesso si
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sette del mattino. Noi lo lasceremo dormire un paio
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lasciarci in pace. Altrimenti lo ammazzo» rispose Rossini. ¶ Non
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Nella tua malavita, Beniamino» lo corressi. «Castelli è mafioso
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avete nulla da spartire». ¶ «Lo so. Ma lui sa
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andare a prendere Max. Lo trovai vestito di tutto
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il problema, Max?». ¶ «Non lo so, Alligatore, mi sento
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non perdere le prossime. Lo devi a Marielita» pontificai
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accuse di corruzione che lo avevano portato in carcere
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portato in carcere e lo incontravano una volta al
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Beniamino si precipitò dentro. Lo seguii lungo un corridoio
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Mi spezzi il cuore» lo schernì Rossini. «E così
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essere utile a nessuno» lo interruppi. «Castelli sta trattando
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arrivati prima». ¶ La notizia lo colpì con la forza
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flacone pieno a metà. Lo aprii e sparsi per
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fortuna?». ¶ «Dammi una possibilità» lo scongiurò l’ex sbirro
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impatto dei proiettili magnum lo schiacciò sulla testiera del
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in canna e aprì lo sportello. «Andiamo a sentire
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per paura che te lo stacchi» lo sbeffeggiò il
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che te lo stacchi» lo sbeffeggiò il vecchio Rossini
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la prima pallottola». ¶ Castelli lo ignorò. «Riconosco che siete
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non ci piaceva e lo facemmo capire chiudendoci in
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blitz scatta prima, Gigi lo perdiamo per sempre». ¶ «Non
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quella di Nereo. Spostai lo sguardo sulla faccia ottusa
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il mio socio. ¶ «Rispondi» lo pungolai. «Avevi il Veneto
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invadeva la tua zona, lo ammazzavi con discrezione, lo
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lo ammazzavi con discrezione, lo ficcavi due metri sotto
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tranquillo. In fondo è lo stato a proporre questa
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puntualizzò pignolo. «Ma quello lo ammazzerete voi al posto
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essere a casa sua». ¶ Lo fulminai con lo sguardo
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sua». ¶ Lo fulminai con lo sguardo, ricordandogli che quella
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Una volta potevi utilizzare lo stesso ferro per un
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di lavoretti e poi lo buttavi nel fiume. Adesso
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minigonna cercava di arrotondare lo stipendio come meglio poteva
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ben quattro proiettili che lo abbatterono all’istante. Dorian
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al fuoco. Il milanese lo costrinse a sparare fino
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pistola. Rossini si avvicinò. Lo fissò negli occhi come
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il marito in galera» lo tranquillizzò l’uomo. ¶ «C
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Sarebbe stata la fine. ¶ Lo studio dell’avvocato Tino
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posso fare per voi?». Lo guardai. Anche il suo
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porta». ¶ «Taci e ascolta» lo zittì Rossini. ¶ «Nulla di
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Rossini. ¶ «Nulla di illegale» lo rassicurai. «Solo che conosciamo
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Ci pensi avvocato». ¶ Non lo fece. Aveva già preso
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quadretti nuovo di zecca. Lo aprì sulla prima pagina
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libertà. Ma questo non lo dissi all’avvocato. Mi
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destinato a Gigi Barison, lo liberò dell’involucro di
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di plastica trasparente e lo rimontò, oliando con cura
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amaro da ingoiare. Ma lo rifarei anche oggi. È
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duro. «L’amavi, vero? Lo so. L’ho sempre
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abbracciò. «Ci vediamo» disse. ¶ Lo guardammo camminare verso il
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annacquato dal ghiaccio sciolto. Lo ingollai d’un fiato
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ingollai d’un fiato. «Lo so. Io e Beniamino
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Voglio vederlo subito. Io lo amo». ¶ «Così mi piaci
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licenziare un avvocato che lo stava facendo assolvere in
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È andato dall’avvocato, lo ha strapazzato un po
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mio socio. «Se non lo becchiamo adesso lo perdiamo
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non lo becchiamo adesso lo perdiamo per sempre». ¶ «E
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dire alla moglie?». ¶ «Non lo so e sinceramente non
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di Gigi» spiegai. ¶ «Non lo so» rispose. ¶ «È un
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donna. ¶ «E allora perché lo proteggi?». ¶ «Non so dov
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da Tristano. Ma questo lo sai già. Lui ti
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sbagliando». ¶ Continuai a provocarla. «Lo sai che si è
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ne frega niente se lo ammazzano». ¶ «Deborah ha ragione
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Ma è vostro padre» lo difese la donna senza
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padre» urlò Deborah. «Ma lo hai capito o no
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dato la moglie e lo sorprendemmo nel sonno. Dormiva
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suonando nelle strade. Beniamino lo zittì colpendolo alla bocca
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di Padova. Un commando lo prelevò da quell’istituto
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beccò undici anni ma lo scarcerarono quasi subito, insieme
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al traffico di cocaina, lo sbatterono un’altra volta
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i due gorilla che lo accompagnavano. «Non sono gli
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Castelli. Io e Beniamino lo andammo a prendere. Uscì
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stesso portone in cui lo avevamo visto entrare. Era
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Ci venne incontro sorridendo. Lo abbracciammo, lo baciammo e
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incontro sorridendo. Lo abbracciammo, lo baciammo e gli stringemmo
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la commozione ci travolse. ¶ Lo portammo direttamente al locale
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Presi Max sottobraccio e lo portai al piano di