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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ignazio Silone, Severina, 1981

concordanze di «lo»

nautoretestoannoconcordanza
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Adele; soltanto se essa lo prometteva, c’era qualche
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affollata di persone per lo più anziane, le quali
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però ben coltivati. Fu lo stesso prete che aprì
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prima della guerra.» ¶ Intanto lo scirocco si era fatto
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il suo posto dietro lo scrittoio del suo studio
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curia per evitare che lo scandalo finisse in tribunale
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in quel senso, non lo ricorda?» ¶ «Sì, ora lo
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lo ricorda?» ¶ «Sì, ora lo ricordo» ammise la Superiora
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Suor Severina rimase con lo sguardo fisso sul pavimento
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firmare codesto documento?» ¶ «Me lo chiedi?» domandò la Superiora
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e mise in imbarazzo lo stesso giudice. L’interrogatorio
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indicando il vicino collegio. «Lo spettacolo che qui mi
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teneva più in piedi. Lo riconobbi: egli veniva chiamato
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servizio d’ordine, che lo finirono a pugni e
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Gemma, segretaria dell’Istituto, lo interpellò personalmente in modo
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infermeria dell’Istituto. Non lo sapeva?» gli rispose la
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subito don Gabriele e lo salutò cordialmente come se
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sua amicizia.» ¶ «Non me lo dica se c’è
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di ferirla». ¶ Suor Severina lo osservò con stupore. ¶ «Non
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ambiziosa. Alle spese per lo studio nel seminario provvide
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che sarà, noi non lo sappiamo.» ¶ Don Gabriele fece
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apostolo Paolo: “Dov’è lo spirito del Signore, ivi
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mondo? Qua e là, lo so, delle voci singole
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ma è altrettanto antico lo spirito rivoluzionario da essa
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ripreso le lezioni. ¶ «Non lo so» egli rispose distratto
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le scuole statali. Non lo sapeva? Strano, suor Severina
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starai lontano?» ¶ «Veramente non lo so. Per ora so
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piena di rughe, ma lo sguardo vivo e mansueto
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sposare vostro padre. Non lo sapevate?» ¶ L’autista borbottò
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gravi, e suor Severina lo sa.» ¶ «Lasciamola in pace
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tema dell’inchiesta; quando lo fece non fu per
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si decise a parlare. ¶ «Lo scontro tra operai e
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chiunque avesse potuto osservare lo svolgimento dei fatti. Perfino
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il pallore e ravvivato lo sguardo. Cominciò con voce
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quei bambini.» ¶ La figlia lo guardò con tenerezza. ¶ «Avevo
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ho lasciato il convento.» ¶ «Lo immaginavo, cara.» ¶ «Non si
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non avevo mai pensato, lo sapete. La nozione della
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che era nella Croce.» ¶ «Lo penso ancora, padre, ma
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vita di quel ragazzo, lo potrei considerare una liberazione
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perché, quante volte me lo sono chiesto.» ¶ «Padre» disse
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come alla mia maniera lo sono anch’io.» ¶ «Padre
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poter essere utile. Civitella, lo ammetto, fu una scelta
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ventina di viaggiatori, per lo più donne di diversa
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leggero colpo di tosse lo interruppe. Era il direttore
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che Severina non capì. ¶ Lo spiegò, poco dopo, un
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della città, frequentata per lo più da impiegati statali
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risposta. Attraversando l’anticamera lo studente dimostrò sorpresa nel
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certo imbarazzo: questa visita lo coglieva impreparato. Perciò prese
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veramente desolato» disse infine. «Lo sono doppiamente nel conoscerla
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pare.» ¶ Lamberto sorrise soddisfatto. ¶ «Lo ripeterò ai compagni» disse
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Il resto della serata lo trascorse scrivendo a donna
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qui in piazza, fra lo zafferano e il rame
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per finire aveva capito lo sbaglio e l’aveva
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terra un sassolino e lo mise in tasca prima
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io fossi in pericolo. Lo fece per me. Capite
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I carabinieri riuscirono con lo sfollagente a disperdere la
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colpa nostra», ma Lamberto lo zittì. «Non è colpa
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era bello lassù! Ve lo dico adesso solo per
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Fulgenzio. ¶ «Lì per lì lo disprezzai, ma ora capisco
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muro, ma egli con lo sguardo le impose il
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belle e cose brutte.» ¶ «Lo immagino» mormorò don Gabriele