parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934

concordanze di «lo»

nautoretestoannoconcordanza
1
1934
divino maestro, ammettiamo che lo fossero e tiriamo avanti
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1934
ci appare volgendo intorno lo sguardo, l’uomo nella
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ve ne sono dove lo sguardo è ancor più
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1934
hanno dimestichezza con esso, lo chiamano Santa Maria semplicemente
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tanto vasto che qui lo spazio non consente di
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1934
suo Decamerone, o tutto lo sognò e forse ve
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1934
sognò e forse ve lo scrisse, non si sa
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1934
il Re, il quale lo strepito de’ caricanti e
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1934
pesci notar vedean per lo lago a grandissime schiere
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1934
di troppe cose che lo riguardano a volo, e
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1934
sarebbe dire che mai lo riguardano e nello spirito
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1934
attenzione una cosa che lo riguarda davvero e da
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1934
palcoscenico prima o dopo lo spettacolo, mentre rivelano a
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1934
Tutto in lei rivelava lo sforzo di un’esistenza
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1934
o smanceria. Per quanto lo fosse appena, pareva molto
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1934
senza profondità, e accompagnando lo sguardo con un sorriso
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1934
più difficile, poterono iniziare lo svincolo delle proprietà dai
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1934
rifiutavano lavoro quotidianamente o lo accettavano a indefinite scadenze
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1934
tutto fosse finito con lo scopo raggiunto, si sarebbero
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1934
infinite lotte e sofferenze lo aveva abbandonato alla sua
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1934
era valso a mitigare lo stridore di tanta ruggine
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1934
dimenticata in Vaticano per lo smarrimento, e per la
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1934
ricattata e dispostissima, se lo avessero desiderato, a spiattellare
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1934
come fosse la vita lo sapeva bene». Ma oltre
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1934
perché in molti casi lo scrittore si lasciò tanto
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1934
a picca, quasi se lo facessero per dispetto, a
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dispetto, a chi se lo imbiancava meglio e di
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1934
ma per queste, chi lo potrebbe dire? Ebbene, lo
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1934
lo potrebbe dire? Ebbene, lo crederesti mai, anche stavolta
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1934
che portavano in giro lo straripante rigoglio dei bei
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1934
giacché un poveraccio non lo avrebbero preso e un
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1934
con Carolina, anche se lo aveva conosciuto come tutti
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1934
carine, un difettaccio glie lo volevano trovare per schiacciarle
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1934
o, più sovente, non lo rattenevano neppure, a quella
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1934
neppure, a quella vista lo lasciavano andare; ché, veramente
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1934
perché il puzzo non lo volevano sentire nemmeno loro
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1934
a portata di mano, lo acchiappava a vista, e
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1934
e prima di coglierlo lo teneva stretto per alcuni
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1934
che invece di palparlo lo volesse spremere, rivelando non
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1934
arrostiti sulla nuda terra, lo strepito delle trombette e
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1934
ma per il quale lo piantavano in asso per
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1934
o sentimentali, quasi che lo sperpero di una seconda
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1934
con disinvoltura borghese. ¶ Ma lo spettacolo più curioso era
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1934
o trainandoli, i cannoni, lo scotimento che producevano, il
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1934
questo fatto e che lo sguardo di lui, calmo
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1934
vi ha consuetudine, come lo erano la domenica alla
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1934
irrompente e incontenibile, quasi lo avesse visto e rivisto
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1934
viaggio che faceva, e lo considerava con la pacata
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1934
con un movimento impercettibile. Lo sguardo del giovane era
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1934
abbracciò il ragazzo e lo baciò sulla bocca. E
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1934
strano fenomeno e distraendo lo sguardo dalla manovra del
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1934
seconda volta dalla tenerezza, lo abbracciò, lo baciò, lo
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1934
dalla tenerezza, lo abbracciò, lo baciò, lo strinse; prima
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1934
lo abbracciò, lo baciò, lo strinse; prima per non
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1934
andare a finire chi lo sa dove; quante volte
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1934
una bella casina…» ma lo sapevano bene come fosse
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1934
il dolore da cui lo giudicavano compreso, pervaso ricolmo
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1934
torre. ¶ Le zie invece lo osservavano nella tema ch
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1934
collo con le braccia lo baciò come già in
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1934
tenerezza dei grandi momenti lo strinse fra le braccia
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1934
discussioni e differenze che lo riguardavano da vicino, Remo
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1934
fino a qual punto lo riguardassero quelle zuffettine domestiche
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1934
sera, prima di addormentarsi. Lo strano letto conferiva al
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1934
petto e le spalle. Lo stesso faceva rientrando in
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1934
fiume in quella stagione?”. “Lo so, lo so”, rispose
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1934
quella stagione?”. “Lo so, lo so”, rispose, “a primavera
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1934
quelle lance, bastava guardarlo, lo capì anch’essa e
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1934
naturale reazione. E quando lo stridore del tranvai si
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1934
cosa che mancasse, giacché lo stridore del tranvai fattosi
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1934
nelle due poltrone che lo affiancavano, nell’una Carolina
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1934
ma che in fondo lo erano entrambe. La direttrice
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1934
occhi e, preso bene lo slancio, le aveva vergato
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1934
l’odore della polvere. ¶ «Lo so… lo so…» ¶ La
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1934
della polvere. ¶ «Lo so… lo so…» ¶ La direttrice aveva
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1934
meritate fortune: ¶ «Brave, benone, lo so che siete straordinarie
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1934
la morte della madre. Lo incontrai per la strada
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1934
il sangue che me lo fece riconoscere, me lo
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1934
lo fece riconoscere, me lo sentii salire tutto su
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1934
zucchero per un elefante. ¶ Lo scorso Ottobre aveva dato
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1934
senza quel documento non lo voleva assumere in qualità
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1934
Canapone rispondeva: “O non lo vedete che cosa faccio
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1934
donne codine dalle finestre lo salutavano piangendo: “Povero Leopoldo
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1934
sa come e perché lo fanno, sono vivaci, rumorosi
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1934
e senza dimostrare timidità, lo presentò alla direttrice che
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1934
sì, da lui se lo lasciava dare un altro
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1934
quelle, ma da lui lo prendeva e lo buttava
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1934
lui lo prendeva e lo buttava giù. L’esercizio
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1934
o supplichevole: macché! glie lo presentava con la sicurezza
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1934
direttrice volle veder qualcosa. ¶ «Lo sanno tutti che avete
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1934
non ne avete colpa, lo so, nessuna colpa, fate
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1934
bene a fare così, lo dovete fare, è la
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1934
farsene accorgere. Le zie lo conducevano dove credevano che
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1934
quanto priva di bollo lo fiancheggiò, lo superò, lo
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1934
di bollo lo fiancheggiò, lo superò, lo lasciò andare
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1934
lo fiancheggiò, lo superò, lo lasciò andare e poi
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1934
giubilo delle zie che lo seguivano correre leggero e
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1934
sentire i propri occhi, lo prese, lo strinse, lo
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1934
propri occhi, lo prese, lo strinse, lo baciò a
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1934
lo prese, lo strinse, lo baciò a lungo e
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1934
quelle: ¶ «Un occhio non lo apre più.» ¶ «Ha un
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1934
un braccio che non lo muove.» ¶ «Gli ha fatto
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1934
che si dicesse, ma lo dicevano male, per canzonatura
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1934
un certo, imprecisabile momento, lo ha fatto nascere, è
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1934
vero nome né se lo caverà giammai; e anche
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1934
giammai; e anche se lo diminuisce o troppo lo
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1934
lo diminuisce o troppo lo scopre, caso frequente, e
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1934
energia e l’ardore lo faceva apparire indolente. Se
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1934
apparire indolente. Se qualcheduno lo avesse chiamato Belisario, era
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1934
regalavano, frutta poco buona, lo spoglio delle verdure. ¶ Secca
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1934
chiesto il perché né lo avrebbe chiesto a se
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1934
di ribellione. Ascoltava con lo stupore e la riverenza
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1934
rimprovero, un consiglio, non lo riprendeva mai; in parte
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1934
complimento, uno sguardo dolce: lo amava con quella forza
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1934
più grande. Senza giudicarlo lo sentiva perfetto, incapace di
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1934
aveva un fagotto glie lo prendeva, e senza rivolgersi
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1934
senza che lei glie lo chiedesse e di ciò
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1934
chiedesse e di ciò lo ringraziasse in modo alcuno
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1934
era un uomo precoce. Lo si vedeva apparire sulla
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1934
tradivano la difficoltà e lo smarrimento nel caos della
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1934
parlare. La madre non lo aveva rimproverato una sola
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1934
con sé non appena lo avesse giudicato possibile; si
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1934
a lavorare con me”. Lo seguiva nel lavoro giustificando
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1934
durante il lavoro, e lo ricompensava con qualche soldo
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1934
bene, superando con vantaggio lo stato attuale delle loro
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1934
all’apice. Le Materassi lo conoscevano bene, il conte
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1934
contadino, e questo non lo dicevano nemmeno sottovoce per
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1934
nemmeno sottovoce per quanto lo bandissero gli altri con
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1934
delle scenate al nipote, lo coprirono d’ingiurie, di
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1934
abbandono e disinteresse non lo atterrissero minimamente, e che
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1934
andare anche da sé: lo avrebbero veduto scomparire. E
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1934
doveva scontare, doveva andarsene. Lo lasciasse per i suoi
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1934
sua consueta impassibilità, offrendo lo spettacolo più gradevole pareva
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1934
colpo, tanto facile, non lo è, invece, quanto si
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1934
sforzo rimase sterile e lo stupore era prodotto dal
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1934
di Remo, questi invece lo abbiamo visto bene impiantato
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1934
una piccola scusa innocente: lo sapevano bene a che
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1934
questa freddezza interiore, quasi lo spirito vivesse isolato, né
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1934
generale, suggeriva una correzione; lo gettava al modo di
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1934
abbia pressanti faccende che lo aspettano: il vestito andava
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1934
la teoria dei movimenti, lo guardavi vestito e te
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1934
guardavi vestito e te lo vedevi nudo davanti. Straordinaria
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1934
nudo come il Signore lo aveva creato, impassibile, senza
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1934
sapendosi in difetto per lo spiraglio che già abbiamo
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1934
e con chi? Chi lo aveva visto? Con Palle
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1934
una fatale sciagura glie lo avessero riportato esanime, lo
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1934
lo avessero riportato esanime, lo avrebbe preso sulle braccia
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1934
lui urlanti e piangenti: lo avevano coperto d’improperi
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1934
trionfo per il salotto, lo depositavano in mezzo alla
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1934
a distribuirli sulla mensa, lo accoglieva un grido che
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1934
e salame affettato. Era lo scatenarsi del temporale. E
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1934
potendo sostenere a lungo lo sguardo dei ribaldi, per
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1934
bianco per poterlo ammirare; lo avevano sollevato con due
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1934
e dalle teste; e lo avevano ricoperto con la
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1934
guardava le altre. Essa lo aveva respinto subito, egli
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1934
era fuori, le zie lo capivano bene, Remo spendeva
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1934
la quale il compagno lo seguiva ovunque, le lasciarono
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1934
irriducibilmente popolano; ciò che lo faceva apparire timido vicino
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1934
bisogno di uno che lo seguisse nelle proprie e
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1934
mente; di uno che lo approvasse senza discutere. La
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1934
di uscirne. Le donne lo facevano ridere e gl
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1934
era facile stabilire chi lo scrutasse con maggiore intensità
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1934
fama la signora che lo guardava con insistenza senza
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1934
transitare sulla medesima via. Lo aveva sorpreso più volte
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1934
pescare. E quando uscendo lo invitava per recarsi a
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1934
o intimorirla. E durante lo svolgimento si entusiasmava fino
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1934
dentro il nome con lo stemma e l’indirizzo
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1934
guarda un pochino chi lo doveva trovare”. ¶ Tutti questi
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1934
un simile esercizio o lo subissero con pacifica rassegnazione
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1934
capisco, capisco, avete ragione, lo so.» ¶ Quindi, rivolto a
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1934
triste. Anziché provocare giocondità, lo splendore della macchina rifletteva
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1934
ceniamo insieme.» ¶ E siccome lo guardavano senza muoversi: esterrefatte
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1934
di aver tanta fretta lo accompagnò lungo il viale
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1934
o nulla…» La contessa lo guardava con piglio interrogativo
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1934
avete trovate?» ¶ «Eh… chi lo sa… forse.» ¶ «Bravo davvero
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1934
quelle dei giovani. Palle lo guardò e rise, quasi
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1934
seguiva le padrone con lo sguardo e a braccia
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1934
Remo. ¶ «Quella poi non lo potrai negare.» ¶ «Neanche. È
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1934
abitualmente e dove molti lo conoscevano; e non sapendo
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1934
donne che aveva insieme lo salutavano ridendo o sgranavano
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1934
stesso informava, quando glie lo domandavano: “sono le mie
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1934
pareva invece che più lo erano e più gli
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1934
l’ammirazione. Le ragazze lo rassomigliavano ai divi del
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1934
parole con alcuno, quello lo riteneva un onore personale
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1934
parola: rimediare… come? Io lo domando a te, avanti
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1934
te, perché io non lo so davvero quello che
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1934
le fosse possibile, o lo giudicasse ben fatto nel
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1934
ha una posizione… Eppure lo dovresti sapere come stanno
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1934
sei più una bambina… lo dovresti sapere… salute! Che
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1934
apparato del processo. ¶ «Tu lo sai quello che dice
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1934
quello che dice?» ¶ «Sì, lo so, anzi no, lo
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1934
lo so, anzi no, lo suppongo.» ¶ «È vero?…» ¶ «Sì
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1934
fosse quel dovere. Non lo sapevano? Lo avevano dimenticato
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1934
dovere. Non lo sapevano? Lo avevano dimenticato? O non
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1934
puntar la testa contro lo scoglio di quella rettitudine
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1934
l’altra, che pure lo vedeva per la prima
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1934
tanto carino, perché?”. ¶ Remo lo conosceva bene, e quando
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1934
in attesa del tranvai, lo pregava di salire per
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1934
tanto diverse. Palle, quando lo scorgeva di lontano, diceva
199
1934
viva, una volta scoppiato lo scandalo ogni dibattito diventava
200
1934
di esso, e che lo faceva sorridere riempiendogli l
201
1934
della povera gente, lei lo sa, poverissima, ringraziare Iddio
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1934
col capo, senza aprire lo sguardo, per dimostrare che
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1934
ella era stata, per lo meno, troppo cedevole agli
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1934
loro interesse se glie lo lasciavano fare, eppure… di
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1934
Onore… onore…» ripeteva Teresa «lo so, Remo è un
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1934
la Laurina, e glie lo dicevano per provocare la
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1934
loro verdetto e se lo tenevano dentro dopo che
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1934
per arrendersi. ¶ «Come se lo è saputo accaparrare…» disse
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1934
mondo, che diamine!» ¶ Palle lo guardò e rise al
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1934
vecchie? A guardarlo pareva lo sapesse alla perfezione, che
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1934
sapesse alla perfezione, che lo avesse saputo prima di
212
1934
quanto a Niobe, tutti lo sapevano bene, non abbandonava
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1934
per nulla: ¶ «Eh… chi lo sa… forse.» ¶ “Giselda! Niobe
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1934
può, pare allora che lo spirito si voglia scaricare
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1934
mai insistere per ottenere lo scopo prefisso anzi, sfuggendo
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1934
sulla faccia dell’uomo. Lo sentivi deciso, prima ancora
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1934
affrontarlo con energia, Teresa lo fissò: ¶ «Vengono a chiedere
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1934
poco: «bisogna finirla con lo spendere sproporzionato alle possibilità
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1934
più sentir parlare.» ¶ Teresa lo guardava con ironia che
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1934
durato anche troppo; sì, lo so, lo so anch
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1934
troppo; sì, lo so, lo so anch’io che
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1934
ha durato troppo, già…» ¶ Lo guardava amara e minacciosa
223
1934
e con che? Non lo sai che non abbiamo
224
1934
La cambiale da pagare: lo squallore della casa sotto
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1934
lui della propria rovina, lo affermava impunemente; c’era
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1934
lontana o prossima. Ora lo fissava supplichevole, ora facendo
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1934
peccato mortale, nessuno ce lo perdonerebbe.» ¶ Si mosse per
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1934
lasciò stringere. E Carolina lo stringeva con la forza
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1934
la forza della disperazione. Lo graffiò, e lui si
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1934
invece tenerla perché non lo colpisse; facendole girare mentre
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1934
salire graziose spire azzurrognole. ¶ “Lo dicevo io”, ripeteva Niobe
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1934
l’aria di rispondere: “Lo so, lo so, è
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1934
di rispondere: “Lo so, lo so, è una cosa
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1934
un lavoro sgradevole. ¶ Niobe lo guardava e indicando la
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1934
troppo, i muscoli glie lo impedivano. E non è
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1934
Si, Lindoro mio sarà, ¶ lo giurai, la vincerò. ¶ “Giselda
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1934
di agonia, rinchiuse dentro lo sgabuzzino, vittime di un
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1934
valutarlo troppo, perché non lo valutassero gli altri, era
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1934
bevuto per incominciare. ¶ Remo lo tracannò con un piacere
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1934
mano della serva che lo riempiva. Lo tracannò con
241
1934
serva che lo riempiva. Lo tracannò con avidità pari
242
1934
e con la pancia lo stesso movimento, senza riuscire
243
1934
lontano, qualunque cosa facesse, lo avevano sentito loro, con
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1934
lui. Remo fidanzato non lo potevano ammettere, comprendere; qualche
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1934
emancipate, fanno la ginnastica, lo sport, vanno in motocicletta
246
1934
non gli piace più lo salutano e se ne
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1934
siamo delle stupide.» ¶ «Chi lo sa… a questo mondo
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1934
erano incapaci di trattenere. ¶ «Lo sai», disse Teresa con
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1934
vero che è fidanzato?» ¶ «Lo sa Iddio quel che
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1934
contenere la commozione: piansero, lo baciarono senza timori, senza
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1934
senza timori, senza turbamenti, lo strinsero, e alla freschezza
252
1934
quando incominciò ad esaurirsi lo lasciarono per guardarlo: era
253
1934
la cena. ¶ Le zie lo osservavano stupite nel sentir
254
1934
forse, assai ricca, non lo so, è figlia unica
255
1934
il suo discorso: “te lo dicevo io, lo sapevo
256
1934
te lo dicevo io, lo sapevo, fanno tutte così
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1934
un marito: buonasera, te lo mandano a spasso e
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1934
ama.» ¶ «Si sapeva.» ¶ «Te lo dicevo io.» ¶ «La piglia
259
1934
Già.» ¶ «E a me lo viene a dire?» ¶ «A
260
1934
cui persona aveva rappresentato lo spettacolo più affascinante? ¶ Certo
261
1934
e impacciata, che abbassava lo sguardo quando si parlava
262
1934
tanta sicurtà, tanta bellezza. Lo sentivano inconsciamente, erano come
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1934
rivalità né odio che lo possano toccare. Si alzarono
264
1934
Qualsiasi genere di accoglienza lo avrebbe trovato nel medesimo
265
1934
stroscia non piace, non lo prendiamo mai… ci fa
266
1934
alla rivalità sentimentale «e lo preferiamo al tè.» ¶ A
267
1934
fuma, il resto te lo lascio considerare”. ¶ In verità
268
1934
fermandosi ogni poco volgeva lo sguardo torno torno, lentamente
269
1934
giuste. E quei capelli? Lo sapevo io che gli
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1934
degnamente quel memorabile giorno. ¶ Lo chèque fuori serie, venuto
271
1934
la via Settignanese. Tutti lo conoscevano e conoscevano bene
272
1934
la sposa invece chi lo sa…”. E per meglio
273
1934
interesse, non l’ama, lo ha detto a noi
274
1934
ha detto a noi, lo ha lasciato capire, è
275
1934
davanti all’altare, fra lo stupore gelido che avrebbe
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1934
aleggiava qualcosa che anche lo spirito critico più grossolano
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1934
vincolo sacro e indissolubile, lo considerava attratto dalla sua
278
1934
ristretto, bisognava riconoscere che lo svolgeva con impeto fuor
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1934
comune: ¶ A sette mesi lo fece un bel bambino
280
1934
il bicchiere appena e lo ritraevano quasi temessero, come
281
1934
altra estremità della tavola, lo vedeva lontano lontano e
282
1934
era sentito dire che lo riguardasse: si capiva che
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1934
mostrandosi rassegnato alla sorte. Lo osservava mangiare intenerendosi, riprendendo
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vedevano immerse nelle tenebre; lo avrebbero rivisto sempre e
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rimaneva a Firenze, tutto lo lasciava supporre, ed era
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prese il suo e lo batté appena con quello
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libretto dalla tovaglia e lo ripose in tasca nel
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gli si sentivano avvinte. Lo avrebbero salutato nella loro
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in quella stanza che lo aveva ospitato per dieci
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altri al momento giusto lo possano riempire. Essi, che
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quel “chi sa…” tutto lo spirito della sua vita
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pece bianca, una vernice, lo palpavano appena, lo strusciavano
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vernice, lo palpavano appena, lo strusciavano appena col polpastrello
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decreto non dovevano sottrarsi, lo sentivano ugualmente perché il
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siamo senza lavoro, tu lo vedi, ma il lavoro
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domando un favore, te lo domando perché sono sicura
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scampo che in te… lo vedi come siamo…» ¶ La
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sicura, non osava affrontare lo sguardo della serva: parlava
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ci avevo diecimila lire, lo sanno che ogni tanto
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ricordano? Il mio salario lo mettevo tutto lì, si
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costava dieci.» ¶ «Il resto lo doveva pagare a respiro
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due anni dopo, se lo ricordano, la vendette per
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la prima automobile.» ¶ «Te lo dicevo io, quello piuttosto
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avvenire, un affare che lo avrebbe messo al posto
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e quadratura delle spalle, lo slancio delle gambe, le
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di lei. ¶ «Io però lo sapevo che era fatto
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questo modo.» ¶ Più quelle lo fissavano avide. ¶ «Capiranno, tutte
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rimanere come il Signore lo aveva creato; io non
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aveva creato; io non lo so come facesse, ma
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ma bisogna riconoscere che lo aveva creato proprio bene
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fatte vedere?» ¶ «Mah… non lo so nemmeno io, cosa
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perché mi piacevano troppo lo confesso, e poi credevo
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e come, e ve lo faccio vedere subito come
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vado, se Dio vuole. Lo avessi fatto prima, non
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come, e non me lo fo neanche ripetere, vivano
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la cameriera vuole riempirsi lo stomaco quando suona mezzogiorno
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ha bisogno di riempirsi lo stomaco la cameriera, e
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come noi fu rotto lo stampo quando ci fecero
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Musi di ciuco!» ¶ Veramente lo stupore aveva tanto mai
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tanto per rispondere «non lo so nemmeno io perché
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finché facendosi forte non lo interruppe: ¶ «Ma che ore
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ho detto alla Rosina, lo sa, “figliola”, le ho
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fanno le mie padrone lo sapete meglio di me
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devo rispondere. Io glie lo dico per dovere, so
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differenze. E questo, Teresa, lo sapeva dire. ¶ «Cosa credete
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proposte del genere. Ebbene, lo credereste, questa parzialità dispiaceva
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come prima non te lo possiamo dare, siamo troppo
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lascino servire da me. Lo sanno anche loro che
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ha vinto quattro medaglie. Lo vedeste in uniforme!”. ¶ Le
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ancora le signore chi lo sa» rispondeva Teresa, «chi
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sa» rispondeva Teresa, «chi lo sa se si poteva