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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Francesco Muzzopappa, Affari di famiglia, 2014

concordanze di «lo»

nautoretestoannoconcordanza
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grado di calcolare per lo meno una radice quadrata
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reazione simile, ma per lo meno un cenno di
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dico manipolarlo, ma per lo meno parlargli francamente. Dopo
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capiamo. Se una mattina lo chiamassi per chiedergli Come
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ho solo il maggiordomo. ¶ Lo pago niente, ma ce
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Potrei farne a meno, lo so, ma il mio
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Orlando, sollevando con terrore lo sguardo dalla pagina. ¶ No
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immagini, la ragazza ha lo stesso garbo di quelle
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giornalisti amici» non esistono, lo sai. Sono figure mitologiche
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letteratura. Quando ti impongono lo studio approfondito di tutta
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ma l’ultima volta lo stile non c’era
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Nazionale Amanti della Scrittura. ¶ Lo guardo, alzo il bicchiere
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il DVD e seguo lo show sprofondando nel divano
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passione, rimasi scettica e lo fissai con occhio sospetto
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di certo io non lo incoraggio. ¶ Non sono mai
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più forte di me. Lo riempirei di parolacce, se
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fatto mio marito Amedeo: lo comunico. ¶ Dunque? Cosa ti
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ormai le tarme. ¶ Tanto lo so che c’è
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prosperità all’uomo che lo riceve in dono. È
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in punto di morte, lo ha regalato a Emanuele
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KOH-I-NOOR? MA LO SAI QUANTO VALE QUEL
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non corri pericoli. Ma lo sai in che condizioni
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io l’amo! ¶ Ecco, lo sapevo. Certe notizie non
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anima, mi fa, con lo stesso sguardo perso nel
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Emanuele, prima o poi lo sarai anche tu. Non
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possa anche riprodurti... Non lo farai vero? ¶ Da quando
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bestemmia contro il muro. ¶ Lo farò ridipingere. ¶ Rimango sola
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sua glicemia. Non dovrebbe. Lo sa. ¶ La discussione con
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sono incazzata nera. Ma lo sai cosa è stato
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Tua sorella sarà distrutta... ¶ Lo è, signora. ¶ Se credi
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nove. ¶ Per le nove? ¶ Lo so, signora. È molto
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suo ufficio, poi, è lo specchio esatto del suo
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la mano al collo. Lo stringo. Sento la giugulare
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neuroni. Non subito, per lo meno. ¶ Crede? ¶ Anzitutto guardano
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urlava, e io non lo capivo. Emetteva solo vocali
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nel momento della caccia. ¶ Lo mandai al pronto soccorso
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anche il ju jitsu. Lo conosce? ¶ Non direttamente. ¶ È
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Ave Maria seguo con lo sguardo i movimenti del
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color aragosta. ¶ Mi guarda. ¶ Lo guardo. ¶ Mi fissa. ¶ Lo
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Lo guardo. ¶ Mi fissa. ¶ Lo fisso. ¶ Riflessa nei suoi
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braccio ma il giovane lo afferra e mi usa
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non solo mi apre lo sportello, ma dice anche
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sedile. È un portafortuna. Lo appendo sempre nelle auto
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aprendo con estrema galanteria lo sportello dell’auto. Scopre
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sinceramente incuriosita. ¶ No, signora. ¶ Lo guardo con più attenzione
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un mondo che probabilmente lo ignora. Perché immaginare di
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Che idea malata. Ma lo immagina il casino che
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Manca il vin brulé, lo spezzatino di capriolo e
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guardando la plastica che lo riveste. ¶ Ho lasciato il
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attorno sorridendo, posando distrattamente lo sguardo sui vari oggetti
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di Tommy Quattro Dita... ¶ Lo guardo senza fiatare. ¶ All
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legga il titolo. Non lo trova straordinario? ¶ Rapina alla
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collezione dei ritagli me lo rende così tenero. Quasi
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educato! ¶ Il mio discorso lo rapisce a tal punto
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gli occhi spalancati e lo sguardo perso nel vuoto
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una bella coppia. ¶ Ma lo sa, ha aggiunto travolto
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era un secchiello con lo champagne. ¶ Me ne innamorai
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Il più delle volte lo sentivo tirare a freccette
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rimaneva in silenzio. ¶ Se lo incrociavo in corridoio si
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reazione euforica, ma per lo meno in un sorriso
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certe cose. ¶ Non credo lo sarà mai. Ma lei
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frutto il suo talento. ¶ Lo pensa veramente? ¶ Prima o
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le mie gambe. ¶ Abbasso lo sguardo e mi rendo
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dei Lions. Ma per lo meno funziona. ¶ Nei primi
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Sembra sconvolta. In effetti lo sarei anch’io se
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e anziane. La cultura, lo sanno tutti, è leggere
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al pensiero, qualcun altro lo farà per lei. Ma
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senso dell’umorismo. ¶ Emanuele, lo sanno tutti, è sprovvisto
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il cassetto delle posate. Lo apro, infilo la mano
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sollevo al cielo con lo sguardo spiritato. La lampada
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con sembianze inconsuete per lo standard più classico degli
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me. ¶ E questo chi lo dice?, mi rispose piccato
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dell’eleganza! ¶ E io lo ascoltavo con gli occhi
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in pelle. ¶ Sì che lo sono! ¶ Quanto li ha
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decisione!, mi risponde, con lo stesso tono trionfale di
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Decisione di che tipo? ¶ Lo ha detto lei stessa
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rapita... ¶ Ma la gente lo pensa. ¶ Ma noi due
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giorni, mi dice, abbassando lo sguardo. ¶ Sento esplodermi le
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cervello in pausa. ¶ Orlando, lo so, è distrutto. ¶ Lui
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frasi inutili, pronunciate con lo stesso tono di chi
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Se quell’allergia presa lo scorso novembre durante l
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a delinquenti qualunque. Questo lo tengo io. ¶ PUTTANA, avrebbe
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pugno di furia e lo scaglio con violenza sulla
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lapide. ¶ Il ragazzo solleva lo sguardo e mi sfonda
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Non mi muovo e lo fisso. Sollevo il dito
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donne le chiamo miss. ¶ Lo guardo con un grosso
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un cellulare immaginario e lo avvicina all’orecchio. ¶ Ehm
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mettendosi in piedi, che lo stupido sarei io? Eh
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vocina nella sua testa lo abbia indotto a credere
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indotto a credere che lo ritenga stupido, ma temo
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uno stupido. ¶ Be’, questo lo dice lei. ¶ Certo che
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dice lei. ¶ Certo che lo dico io. ¶ Quindi lo
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lo dico io. ¶ Quindi lo ha detto! ¶ NON HO
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calma. ¶ Mi spiace per lo spaccio e per la
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perentoria. Il televisore me lo prende lei. Io me
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Lady Gaga? ¶ Non faccia lo spiritoso. ¶ Senta, o viene
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da un ragazzo con lo stesso caschetto di Caterina
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disegno fantasia al centro. Lo avvolgo attorno alla testa
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freddo d’estate. ¶ Se lo dice lei. ¶ Facciamo il
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panino, lascio tutto e lo seguo. ¶ Dopotutto, mi occorre
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occorre una TV. ¶ Superato lo sguardo severo di una
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troppi lavaggi e sfoggia lo stesso sguardo affilato di
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Le assicuro che non lo sono. ¶ Eppure... ¶ Non insista
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parte. Smamma! ¶ Il commesso lo fissa con la faccia
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TVNY? ¶ No. ¶ Be’, è lo spin off di TVLA
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VIOLENCE NEW YORK è lo spin off di TOTAL
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tiro fuori il contante, lo affido nelle mani del
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puro cellophane. Miss, ma lo sa che a vederla
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io avessi un cane lo chiamerei Rambo o Van
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troia. ¶ Be’. Tecnicamente credo lo sia. Sta con mio
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chiedo al ragazzino, con lo sguardo di una bimba
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dico pena, ma per lo meno preoccupazione per la
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magari tormento. Che sviluppasse lo stesso senso di colpa
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e mi fissa con lo stesso sguardo che deve
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messaggio di morte»? ¶ Non lo è? ¶ Miss, solo i
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bel colpo di culo. Lo infiliamo nella busta che
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le mie barchette» con lo stesso tono rassegnato della
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chiamarlo. ¶ Miss! Ma allora lo conosce? Questo fottuto tizio
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noi. ¶ I due abbassano lo sguardo senza fiatare. ¶ Riassumo
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vedo costretta a sedare lo scompiglio, mettendo ordine alla
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nessun cervello, biondino. ¶ Biondino lo dici a tua sorella
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amido spray sui polsini, lo spruzza senza lesinare e
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di organizzare cene con lo scopo di riconciliare gente
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batte ritmicamente sul pavimento, lo fisso con uno sguardo
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fare, sa? ¶ Lui solleva lo sguardo dall’ennesimo pupazzetto
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come per dire «guardi, lo faccio solo perché me
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faccio solo perché me lo chiede lei». ¶ Scendiamo le
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dia una mano?, dice lo scultore di barche. ¶ Sai
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Ma non mollo... ¶ Ecco, lo sapevo. ¶ Si alterneranno le
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uscita dalla villa. ¶ Fisso lo schermo e stupisco. ¶ Capelli
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l’attenzione. ¶ Bene, chiude lo speaker del telegiornale, e
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no. ¶ Resto a fissare lo schermo sbattendo le palpebre
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cazzo di brindisi con lo spumante, miss?, fa il
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qui miss, mi mescoli lo zucchero con i tuorli
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educato si blocca e lo fissa. ¶ Solo una domanda
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il prosecco. Il rapinatore lo segue. ¶ Allora, miss! A
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la ricorderò con affetto. ¶ Lo prendo per un complimento
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prendo per un complimento. ¶ Lo è. E lei, giovanotto
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tiene così tanto. ¶ Voglio lo indossi lei. Voglio che
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indossi lei. Voglio che lo prenda lei. ¶ Afferro il
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Afferro il copricapo e lo infilo in testa. Sembro
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corsa dall’auto chiudendo lo sportello con forza, e
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allontano senza voltarmi. Te lo dicono in tutti i
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degenerativa di acne giovanile. ¶ Lo immagino a tredici anni
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vorace, il tizio ha lo sguardo torvo e scrutatore
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meriterei l’ergastolo. ¶ Se lo sogna, se lo scorda
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Se lo sogna, se lo scorda e se lo
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lo scorda e se lo dimentica. ¶ Allora?, mi chiede
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non sia molto collaborativa. ¶ Lo sono. ¶ Non lo è
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collaborativa. ¶ Lo sono. ¶ Non lo è. ¶ Sciocchezze. ¶ Non sta
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Mi abbraccia, stringendomi forte. ¶ Lo abbraccio anche io, per
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gli abita dentro evapori. Lo imprigiono con una stretta
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imprigiono con una stretta, lo stritolo, quasi. Gli regalo
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Anche perché, Emanuele, te lo dico subito: ho intenzione
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si avvicina e me lo porge con un gesto
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gesto quasi solenne. ¶ Incuriosita, lo apro. ¶ In pochi secondi
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Si avvicina impacciato e lo abbraccio forte come non
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gente a me per lo più sconosciuta si è
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nel naso? Non te lo ha detto la mamma
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bel diversivo. ¶ Il pettegolezzo: lo sport preferito da chi
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Abbiamo fatto testamento, vero? ¶ Lo ha rinnovato qualche mese
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Il notaio ha firmato? ¶ Lo ha fatto, sì. ¶ Io
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a mio figlio che lo riceverò nella Sala delle
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con tono solenne e lo stesso portamento fiero di
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a braccia conserte, distogliendo lo sguardo. ¶ Come sarebbe a
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Manu, mi risponde arrossendo. Lo chiamo così. ¶ Se è
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hai tirato un cazzotto? ¶ Lo dice come fosse qualcosa
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rinsavito? ¶ È complicato, ma lo amo. E sì, è
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fine del Settecento. ¶ Ragazzo, lo riprende Orlando. Quante volte
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della contessa devi bussare. Lo perdoni, contessa. È nuovo
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cosa devo fare. Allora lo chiedo direttamente a lei
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cotone, cosa ben diversa. ¶ Lo scusi, signora... ¶ Nessun problema
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in difetti fisici ma lo sai quante palle è
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in argento Cardinale e lo guardo. ¶ Orlando, non vorrai
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destra un pugno e lo porta gentilmente alla bocca
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Non sono di Torino, lo sentite dall’accento. ¶ Sono
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faremo grandi cose insieme. Lo so. Me lo sento
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insieme. Lo so. Me lo sento nelle ossa. ¶ Non
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fino in fondo, per lo meno), ma le macchine
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affetto, quando è sincero, lo senti. E per me