Donato Carrisi, L'ipotesi del male, 2013
concordanze di «lo»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 2013 | a casa. Probabilmente Michael lo scopre e il giorno | ||
2 | 2013 | e il giorno dopo lo sprovveduto medico brucia insieme | ||
3 | 2013 | la voce al telefono lo fermò. ¶ «Ancora una cosa | ||
4 | 2013 | lì vicino a godersi lo spettacolo.» ¶ Berish pensò all | ||
5 | 2013 | mente una perquisizione?» ¶ «Non lo so cosa avevo in | ||
6 | 2013 | l’informazione? Perché me lo chiederà, è sicuro.» ¶ Berish | ||
7 | 2013 | la mia solita arma» lo avvertì Mila. «Con quella | ||
8 | 2013 | di sparare a Kairus. Lo apprezzò, ma la parola | ||
9 | 2013 | detto che quel particolare lo agitava oltremodo. Sui libri | ||
10 | 2013 | fuoco» era pericoloso perché lo scopo di tale genia | ||
11 | 2013 | ce ne fosse bisogno. ¶ «Lo avverti anche tu?» chiese | ||
12 | 2013 | per i braccioli e lo scostarono di lato. Puntarono | ||
13 | 2013 | di Mila perché se lo aspettava. ¶ Quale motivo aveva | ||
14 | 2013 | L’agente speciale sollevò lo sguardo al soffitto, verso | ||
15 | 2013 | verificata un’esplosione, Berish lo sapeva. Invece una cascata | ||
16 | 2013 | nella trappola incendiaria?» ¶ «Be’, lo scopriremo recandoci lì di | ||
17 | 2013 | gli inquilini stavano abbandonando lo stabile. Ma non c | ||
18 | 2013 | era parcheggiata un’autopattuglia. Lo sportello del guidatore era | ||
19 | 2013 | suono della sirena. ¶ «Non lo so, ma i rilevatori | ||
20 | 2013 | probabile che Michael Ivanovič lo avesse usato per darsi | ||
21 | 2013 | cosa ci facesse lì lo sbirro reietto del dipartimento | ||
22 | 2013 | a cui piace godersi lo spettacolo, potrebbe essere ancora | ||
23 | 2013 | fra quei volti e lo stava osservando? Forse avrebbe | ||
24 | 2013 | parlava, Berish spostò distrattamente lo sguardo sul retrovisore. ¶ Vide | ||
25 | 2013 | il paramedico. ¶ Ma Berish lo ignorò, concentrandosi invece su | ||
26 | 2013 | Il corpo umano che lo emanava presentava ustioni meno | ||
27 | 2013 | disse. Poi levò subito lo sguardo al quarto piano | ||
28 | 2013 | tilt, ma era riuscita lo stesso ad attribuire un | ||
29 | 2013 | fuoco purifica l’anima, lo sapevi?» ¶ «Fermo» gli intimò | ||
30 | 2013 | nuvola bianca che rapidamente lo ingoiò, dirigendosi subito verso | ||
31 | 2013 | sorpresa mentre gli agenti lo immobilizzavano togliendogli dalla mano | ||
32 | 2013 | che prima di Sylvia lo appagava sarebbe diventato un | ||
33 | 2013 | ammobiliato, ma Simon organizzò lo stesso un piccolo trasloco | ||
34 | 2013 | mani sul grembiule, se lo tolse e andò ad | ||
35 | 2013 | anche molto capace. ¶ Joanna lo salutò da vecchia conoscente | ||
36 | 2013 | dirle qualcosa ma lei lo anticipò e andò verso | ||
37 | 2013 | fino a poco prima. Lo atterriva l’idea che | ||
38 | 2013 | vuole lei, signore.» ¶ Boris lo fissò in silenzio. Poi | ||
39 | 2013 | ma avrebbe voluto evitare lo sguardo accusatorio di Boris | ||
40 | 2013 | E per cosa, poi?» ¶ «Lo so, avrei dovuto tenerti | ||
41 | 2013 | Accartocciò il bicchiere e lo gettò via con rabbia | ||
42 | 2013 | riuscì a replicare. ¶ Mila lo incalzò. «La notizia verrà | ||
43 | 2013 | Non poteva vederli attraverso lo specchio, ma il suo | ||
44 | 2013 | di Mila. ¶ «Fra poco lo verranno a prelevare per | ||
45 | 2013 | di salire di grado, lo sapevo fare, perciò so | ||
46 | 2013 | paio d’ore. Perché?» ¶ «Lo sai, vero, che non | ||
47 | 2013 | su Kairus.» ¶ «Rassegnati, non lo possiamo usare.» ¶ Mila fece | ||
48 | 2013 | la persona più adatta, lo sai anche tu.» ¶ L | ||
49 | 2013 | notò Berish. Improvvisamente, anche lo slancio dell’agente speciale | ||
50 | 2013 | nel vicolo sotto casa. ¶ Lo vide disteso su un | ||
51 | 2013 | la coscienza di chi lo compiva, ma non era | ||
52 | 2013 | il bene di chi lo riceveva. Perché il vagabondo | ||
53 | 2013 | poi Mila lasciò andare lo stesso le monete. ¶ In | ||
54 | 2013 | lontani i nemici. ¶ Quindi lo affidò ai suoi sogni | ||
55 | 2013 | le luci erano spente, lo schermo del computer creava | ||
56 | 2013 | per il disperato richiamo. Lo stato di totale alienazione | ||
57 | 2013 | di sua figlia – nessuno lo sapeva. E non voleva | ||
58 | 2013 | aveva raccontato una bugia. ¶ «Lo so che non chiamo | ||
59 | 2013 | ogni giorno.» ¶ Mila abbassò lo sguardo sulla tazza. «Nemmeno | ||
60 | 2013 | prendere quella della figlia. «Lo so che ci tieni | ||
61 | 2013 | Mila, precedendola. «Io non lo chiamo più così. Anzi | ||
62 | 2013 | più così. Anzi, non lo chiamo affatto.» ¶ «D’accordo | ||
63 | 2013 | poliziotti. Ne faceva parte lo sbirro che qualche giorno | ||
64 | 2013 | fra le sedie e lo raggiunse. «Stavolta offro io | ||
65 | 2013 | Allora puoi spiegarmi perché lo chiamano il Limbo: mi | ||
66 | 2013 | parlare con un docente.» Lo imbarazzava un po’ raccontare | ||
67 | 2013 | telefonata nella camera trecentodiciassette lo era. Ci umilia per | ||
68 | 2013 | obiettò la poliziotta. ¶ «Non lo so, ma lo scopriremo | ||
69 | 2013 | Non lo so, ma lo scopriremo. Al momento mi | ||
70 | 2013 | da noi.» ¶ Berish sollevò lo sguardo su di lei | ||
71 | 2013 | ci attende una rivelazione.» ¶ Lo sguardo di Mila si | ||
72 | 2013 | pubblico per chiamare. ¶ Mila lo attendeva in auto insieme | ||
73 | 2013 | anche probabile che Kairus lo fosse. ¶ «La spiegazione è | ||
74 | 2013 | mediamente ogni ora. Poi lo richiamo al numero che | ||
75 | 2013 | aveva spiegato a lei lo scopo del predicatore. Invece | ||
76 | 2013 | scopo del predicatore. Invece lo osservò mentre si metteva | ||
77 | 2013 | Mila assentì. «Adesso come lo troviamo?» ¶ «Le tracce di | ||
78 | 2013 | e cognome. Ha fatto lo stesso richiedendo l’apertura | ||
79 | 2013 | nella speranza che qualcuno lo raccogliesse. Michael vuole farvi | ||
80 | 2013 | suoi movimenti attraverso chi lo ha avuto in cura | ||
81 | 2013 | Sono sicura che se lo lasciamo lavorare, tirerà fuori | ||
82 | 2013 | contenta di andarci?» ¶ «Non lo so.» ¶ Con una semplice | ||
83 | 2013 | stanze provenivano suoni cadenzati – lo stantuffo ripetuto dei respiratori | ||
84 | 2013 | aver distolto quasi mai lo sguardo dal figlio. E | ||
85 | 2013 | fu ritenuta attendibile e lo incriminarono unicamente per intralcio | ||
86 | 2013 | una falsa pista. Nessuno lo diceva, ma tutti credevano | ||
87 | 2013 | fascicolo di Michael Ivanovič, lo ripose nel cassetto, guardò | ||
88 | 2013 | andasse tutto bene. Berish lo accarezzò sul muso. Quando | ||
89 | 2013 | dopo anni d’inattività lo faceva sentire vivo. Dopo | ||
90 | 2013 | Ma prima ho bussato, lo giuro.» Poi divenne serio | ||
91 | 2013 | Allora, che c’è?» ¶ «Lo dirò senza girarci intorno | ||
92 | 2013 | non autorizzata?» ¶ «Perché non lo domandi a lei? Non | ||
93 | 2013 | venire da te.» ¶ «Questo lo so.» ¶ «Ma non mi | ||
94 | 2013 | ancora viva.» ¶ Berish sostenne lo sguardo dell’anziano capitano | ||
95 | 2013 | Steph non mollava. Fu lo squillo del telefono a | ||
96 | 2013 | non si rassegna e lo segue fino a casa | ||
97 | 2013 | È esatto?» ¶ Mila abbassò lo sguardo. Non era onorevole | ||
98 | 2013 | Comunque, non ci faceva lo stesso una bella figura | ||
99 | 2013 | mentire. «E c’era lo scheletro di Diana Müller | ||
100 | 2013 | oggi avrebbe dovuto demolire lo stabile, non ci viveva | ||
101 | 2013 | Giudice finalmente la fissò. «Lo scetticismo dei suoi colleghi | ||
102 | 2013 | migliore di noi, allora lo dica. Conosco il suo | ||
103 | 2013 | convinse che la Shutton lo conoscesse già. Ma forse | ||
104 | 2013 | considerato un reietto, non lo immaginava nei panni dello | ||
105 | 2013 | si rivolga a lui.» Lo ammise con estrema franchezza | ||
106 | 2013 | donna a donna – non lo farei. È un caso | ||
107 | 2013 | a Mila. O forse lo immaginava benissimo e non | ||
108 | 2013 | eventualità si poteva escludere. ¶ «Lo so che preferiresti crogiolarti | ||
109 | 2013 | evoluzione – il nemico affila lo sguardo quando ci sta | ||
110 | 2013 | disagio misto a inquietudine.» ¶ Lo misero sotto protezione. Ma | ||
111 | 2013 | Ma non bastò. ¶ «Mentre lo proteggevamo, sparì nel nulla | ||
112 | 2013 | e il mostro attraversasse lo schermo: la paura per | ||
113 | 2013 | fra i capelli brizzolati. «Lo abbiamo chiamato, e lui | ||
114 | 2013 | altre scomparse» proseguì Berish. «Lo scherzo più riuscito del | ||
115 | 2013 | era reale – eccome se lo era. Ne abbiamo avuto | ||
116 | 2013 | prova stanotte, quando ce lo siamo trovato davanti.» ¶ L | ||
117 | 2013 | l’accusa, ma volle lo stesso ribattere. «Se potessi | ||
118 | 2013 | di colleghi che sicuramente lo disprezzavano. Ripensò alla storia | ||
119 | 2013 | marrone sul tavolo. ¶ «Non lo so il perché» fu | ||
120 | 2013 | prese per leggerla. ¶ Mila lo osservava mentre gli occhi | ||
121 | 2013 | foglio. Quando ebbe finito, lo posò. ¶ «Se qui sopra | ||
122 | 2013 | la manica della giacca. Lo faceva quasi senza accorgersene | ||
123 | 2013 | sollevato fra due dita, lo mostrò alla donna. «Riconosce | ||
124 | 2013 | le rispose Berish. ¶ «Camilla» lo corresse lei. ¶ «D’accordo | ||
125 | 2013 | che si aspettassero che lo fossi. Così una sera | ||
126 | 2013 | detto solo che, se lo desideravo, lui poteva farlo | ||
127 | 2013 | s’intromise Berish. ¶ Camilla lo fissò senza timore. «Sì | ||
128 | 2013 | piangere dopo che non lo fai per anni e | ||
129 | 2013 | la porta. A parte lo squallore, non c’era | ||
130 | 2013 | chiese Berish. ¶ Camilla Robertson lo guardò con occhi stanchi | ||
131 | 2013 | Dispiegò il foglio e lo porse alla donna. «Ha | ||
132 | 2013 | dovrei...» Camilla Robertson sollevò lo sguardo al soffitto per | ||
133 | 2013 | bancone e abbassando subito lo sguardo sul registro delle | ||
134 | 2013 | trecentodiciassette?» ¶ L’uomo sollevò lo sguardo dal registro. «Perché | ||
135 | 2013 | tanto c’è chi lo viene a sapere e | ||
136 | 2013 | non le daremo problemi» lo rassicurò Berish, tagliando corto | ||
137 | 2013 | del bagno e puntarono lo sguardo nella camera. ¶ Il | ||
138 | 2013 | Dobbiamo rispondere.» ¶ La poliziotta lo osservò come se le | ||
139 | 2013 | Berish la interrogò con lo sguardo, lei stava per | ||
140 | 2013 | nella grande biblioteca. Mila lo osservava seduta a uno | ||
141 | 2013 | uccise solo perché se lo meritavano?» ¶ «No, neanche questo | ||
142 | 2013 | girò intorno per mostrarglielo. Lo depose davanti a lei | ||
143 | 2013 | un usuraio che sfruttava lo stato di bisogno dei | ||
144 | 2013 | da vittime in carnefici. ¶ Lo stesso destino poteva essere | ||
145 | 2013 | è successo stamattina invece lo devo solo alla tua | ||
146 | 2013 | qui, o ti succederà lo stesso’. Al tuo posto | ||
147 | 2013 | allora che hai commesso lo sbaglio che ti ha | ||
148 | 2013 | lasciassi perdere non te lo perdoneresti mai.» ¶ Berish resse | ||
149 | 2013 | Perché per me sarebbe lo stesso.» ¶ L’agente speciale | ||
150 | 2013 | a dimenticare questa storia, lo dico per il tuo | ||
151 | 2013 | solo un’allucinazione collettiva.» ¶ «Lo sai cosa significa P | ||
152 | 2013 | oggetti personali – un telecomando, lo spazzolino da denti, il | ||
153 | 2013 | resti umani.» ¶ «Perché me lo racconti?» ¶ «Quattro giorni fa | ||
154 | 2013 | ucciso. Per la precisione, lo hanno annegato in tre | ||
155 | 2013 | identificato.» ¶ «Non era schedato.» ¶ «Lo era, ma non nell | ||
156 | 2013 | tasca il cellulare e lo mostrò a Berish. «Cinque | ||
157 | 2013 | sulla sedia e aveva lo sguardo perso nel vuoto | ||
158 | 2013 | sui propri pensieri. ¶ Hitch lo osservava dall’angolo in | ||
159 | 2013 | soglia, così come non lo facevano i colleghi di | ||
160 | 2013 | il suo esilio. ¶ Però lo teneva in ordine come | ||
161 | 2013 | dall’oceano. ¶ I colleghi lo osservavano con diffidenza mentre | ||
162 | 2013 | che, prima o poi, lo avrebbe scoperto. ¶ Era successo | ||
163 | 2013 | di Kairus. E ciò lo terrorizzava. ¶ Al ristorante cinese | ||
164 | 2013 | svanire nel nulla se lo desiderava. «Noi del Limbo | ||
165 | 2013 | tavola calda cinese. Istintivamente, lo annusò. ¶ Odorava di acqua | ||
166 | 2013 | quel profumo le piaceva. Lo rimise insieme al resto | ||
167 | 2013 | unicamente in forma cartacea. ¶ Lo trovò e tornò con | ||
168 | 2013 | cercava di scappare. Se lo scomparso, invece, portava con | ||
169 | 2013 | da risolvere. ¶ A volte lo si fa e basta | ||
170 | 2013 | speranza era sempre che lo scomparso cambiasse idea, ma | ||
171 | 2013 | giochini e applicazioni. Non lo si poteva usare come | ||
172 | 2013 | solo lei. Mila rivide lo sguardo smarrito della donna | ||
173 | 2013 | faceva Vincenti. Ma aveva lo stesso capito molte cose | ||
174 | 2013 | indirizzo si trovava oltre lo sbarramento. Richiamò la sala | ||
175 | 2013 | a cercare un varco. Lo trovò a ridosso dell | ||
176 | 2013 | ai proprietari di sgomberare lo stabile entro e non | ||
177 | 2013 | se si potesse entrare. Lo stipite non si mosse | ||
178 | 2013 | dagli schizzi di uova. Lo trovò e se lo | ||
179 | 2013 | Lo trovò e se lo annodò intorno alla bocca | ||
180 | 2013 | impazzito. Ma forse anche lo stomaco di una grande | ||
181 | 2013 | creato un varco. Mila lo scavalcò, perché ormai era | ||
182 | 2013 | nella testa di Mila. Lo sa. ¶ La presenza si | ||
183 | 2013 | ma provò a colpire lo stesso. La sbarra proseguì | ||
184 | 2013 | Ci riprovò e stavolta lo prese di striscio. Fu | ||
185 | 2013 | a tentare la fuga. Lo vide sparire dietro la | ||
186 | 2013 | era quell’uomo? Tu lo conoscevi.» ¶ Berish abbassò gli | ||
187 | 2013 | voleva che i superiori lo trovassero lì. La reputazione | ||
188 | 2013 | i vetri oscurati superò lo sbarramento di poliziotti che | ||
189 | 2013 | Nessuna aveva mai superato lo status di pettegolezzo – si | ||
190 | 2013 | della scena, valutando con lo sguardo lo spettacolo offerto | ||
191 | 2013 | valutando con lo sguardo lo spettacolo offerto dalle rovine | ||
192 | 2013 | fiamme un’ora fa. Lo stabile però è crollato | ||
193 | 2013 | della storiella, e Berish lo assecondò anche se si | ||
194 | 2013 | molto vicino, Berish se lo sentiva. E lo capì | ||
195 | 2013 | se lo sentiva. E lo capì proprio dalla reazione | ||
196 | 2013 | parola. E, probabilmente, Bernadette lo disprezzava ancora di più | ||
197 | 2013 | inclinato il capo e lo scuoteva lentamente, perdendosi in | ||
198 | 2013 | avvertì su di sé lo sguardo del fantasma di | ||
199 | 2013 | recuperare in fretta, altrimenti lo avrebbe perso. L’unica | ||
200 | 2013 | lui usava la cinghia.» Lo disse senza rancore, in | ||
201 | 2013 | non potevo farci niente. Lo dicevano anche gli insegnanti | ||
202 | 2013 | cosa c’era dietro – lo spaventoso resto di quella | ||
203 | 2013 | le arie delle opere. Lo stesso Eric Vincenti che | ||
204 | 2013 | arrabbiava mai. Eric Vincenti, lo sbirro meno sbirro che | ||
205 | 2013 | e adesso ne pagava lo scotto. ¶ «Nadia è venuta | ||
206 | 2013 | e di ombra. Più lo guardi e più ti | ||
207 | 2013 | pensato. «Già, come Harash.» Lo sguardo del capitano si | ||
208 | 2013 | sala fino a raggiungere lo schermo alle spalle di | ||
209 | 2013 | i presenti, interpellandoli con lo sguardo. Poi disse, con | ||
210 | 2013 | destabilizzazione dell’ordine costituito. Lo sappiamo bene che la | ||
211 | 2013 | per salutare insolentemente chi lo stava osservando. ¶ A Mila | ||
212 | 2013 | che cova rancore verso lo società che non si | ||
213 | 2013 | la circondava, ma decise lo stesso di andare avanti | ||
214 | 2013 | Allora la poliziotta sollevò lo sguardo, puntando la telecamera | ||
215 | 2013 | terrorismo. Perché se non lo è, sarà difficile fermarlo | ||
216 | 2013 | davanti al portatile e lo avviò. Pochi minuti dopo | ||
217 | 2013 | nello schermo. Lei non lo sa, si disse Mila | ||
218 | 2013 | si disse Mila. Non lo sa, accidenti. ¶ «Non è | ||
219 | 2013 | occhi smisero di guardare lo schermo pur avendolo ancora | ||
220 | 2013 | lungo il marciapiede tenendo lo sguardo basso. La sua | ||
221 | 2013 | su cui erano incisi lo stemma della municipalità e | ||
222 | 2013 | in piedi. Senza staccare lo sguardo dal biglietto, e | ||
223 | 2013 | di Roger Valin.» ¶ «Come lo sai?» ¶ «Eric Vincenti mi | ||
224 | 2013 | abbaglio, Mila. Fidati.» ¶ «Me lo dici o no?» ¶ Glielo | ||
225 | 2013 | della sua personalità, ma lo scoprirai da sola. Era | ||
226 | 2013 | è Simon Berish.» ¶ «Dove lo trovo?» ¶ «Tutte le mattine | ||
227 | 2013 | E perché poi altri lo avevano imitato? Fatto sta | ||
228 | 2013 | nessuno. E i media lo tiravano fuori ogni volta | ||
229 | 2013 | abito blu nell’armadio: lo puoi mettere a un | ||
230 | 2013 | un fazzoletto ben stirato, lo intinse nel suo bicchiere | ||
231 | 2013 | sempre stato così come lo vedeva adesso. Steph le | ||
232 | 2013 | uscito dall’accademia.» ¶ «Non lo sapevo, credevo che Steph | ||
233 | 2013 | un po’ dei tuoi.» Lo fissò. «Kairus, dimmi di | ||
234 | 2013 | di Berish, e Mila lo condivideva. ¶ A volte il | ||
235 | 2013 | si era presa tutto lo spazio, nascondendo completamente ciò | ||
236 | 2013 | qualcosa. «Allora, questo te lo faccio lavare» disse riferendosi | ||
237 | 2013 | arrivo di un sms. Lo lesse e poi si | ||
238 | 2013 | contemporaneamente mettermi in guardia?» ¶ «Lo sai cosa succede a | ||
239 | 2013 | il sarcasmo di Mila. «Lo vedi questo posto?» domandò | ||
240 | 2013 | fa schifo, ma poi lo scansi e continui a | ||
241 | 2013 | per invadere la vallata. Lo specchio d’acqua si | ||
242 | 2013 | giorno aveva svelato impietosamente lo spettacolo alle sue spalle | ||
243 | 2013 | topi che avevano alterato lo stato dei resti. A | ||
244 | 2013 | le ferite più profonde. Lo scempio rendeva difficile risalire | ||
245 | 2013 | risposta ma non vuole lo stesso sbilanciarsi per paura | ||
246 | 2013 | giornale del mattino e lo passò al collega. «Terza | ||
247 | 2013 | meno tenero di «Randy lo stronzo». ¶ «Forse possiamo ricostruire | ||
248 | 2013 | dell’esame sommario. «Prima lo hanno stordito con una | ||
249 | 2013 | pur breve scarica. «Quindi lo hanno immobilizzato con le | ||
250 | 2013 | il trentotto.» ¶ «Vada avanti» lo incoraggiò Gurevich, interessato alla | ||
251 | 2013 | ammazzarlo. Lei come se lo spiega?» ¶ L’aveva fatta | ||
252 | 2013 | inganno. Dopo averlo stordito, lo ha legato e ha | ||
253 | 2013 | anno fa» specificò Krepp. «Lo dimostra la patina opaca | ||
254 | 2013 | scomparsi che ritornano?» ¶ «Non lo so» si limitò a | ||
255 | 2013 | a dire lei. Non lo capiva. Era incomprensibile e | ||
256 | 2013 | lontani nel tempo. ¶ «Se lo sapessero, i media li | ||
257 | 2013 | una riunione d’emergenza.» ¶ «Lo so, Steph è appena | ||
258 | 2013 | Vorrei che tu facessi lo stesso. Per favore, potresti | ||
259 | 2013 | per l’imbarazzo che lo sapessero amici e parenti | ||
260 | 2013 | viene incontro alla faccia, lo spigolo del corrimano sullo | ||
261 | 2013 | avevano scoperto di avere lo stesso segreto e, forse | ||
262 | 2013 | stesso segreto e, forse, lo stesso odio nei confronti | ||
263 | 2013 | ho pensato di chiamarti, lo sapevo che eri ancora | ||
264 | 2013 | alla sua avevano subito lo stesso trattamento. Sicuramente opera | ||
265 | 2013 | resto della macchinetta e lo guardò mentre si allontanava | ||
266 | 2013 | passeggero. Però Mila non lo vedeva arrivare. I gradini | ||
267 | 2013 | suono cupo, immediato, che lo stridore dei freni provvide | ||
268 | 2013 | mai di sottolineare con lo sguardo, fu dissacrata dalla | ||
269 | 2013 | riconoscendo subito il contenuto, lo esaminò senza capirne il | ||
270 | 2013 | di un professionista, ve lo dico io.» ¶ La vittima | ||
271 | 2013 | ma io penso che lo facesse soprattutto per provare | ||
272 | 2013 | con un maniglione antipanico. Lo spinse e il terzetto | ||
273 | 2013 | Mila e Boris rivolsero lo sguardo allo sportello: era | ||
274 | 2013 | ha retto allo stress. Lo sapevate che il dolore | ||
275 | 2013 | con le lettere. Spostando lo sguardo fra la cassaforte | ||
276 | 2013 | Ecco, appunto: l’assassino» lo interruppe Boris senza reprimere | ||
277 | 2013 | per agire – questo non lo sappiamo. Però, per scappare | ||
278 | 2013 | Adesso arriva il meglio» lo tranquillizzò il sergente e | ||
279 | 2013 | aver individuato il sospetto, lo abbiamo seguito servendoci delle | ||
280 | 2013 | lineamenti del sospetto. ¶ «Lui lo sa» disse Mila. E | ||
281 | 2013 | sé. ¶ Rimasero a fissare lo schermo, nella speranza che | ||
282 | 2013 | cenno al tecnico. «Adesso lo rivediamo al rallentatore.» ¶ «Spero | ||
283 | 2013 | del caso. Perché? ¶ «Proviamo lo stesso» disse Mila. «Magari | ||
284 | 2013 | le telecamere? E intanto lo incoraggiava. Su, avanti. ¶ I | ||
285 | 2013 | perplesso. ¶ Continuarono a osservare lo strano comportamento. Mila cominciava | ||
286 | 2013 | telecamera del traffico per lo stesso motivo per cui | ||
287 | 2013 | cappellino dalla testa e lo agitò. ¶ Stava salutando proprio | ||
288 | 2013 | di una tonnellata che lo fissava.» Fontaine rise di | ||
289 | 2013 | torti e umiliazioni subiti. ¶ Lo spettacolo era concentrato al | ||
290 | 2013 | in origine aveva ideato lo scherzo, durante l’inarrestabile | ||
291 | 2013 | pagarne prima o poi lo scotto. Ma il Giudice | ||
292 | 2013 | di Roger Valin?» Nonostante lo spirito fuori luogo, il | ||
293 | 2013 | L’assassino ha scelto lo stomaco per prolungare l | ||
294 | 2013 | sedia davanti al letto. ¶ «Lo spettacolo non era per | ||
295 | 2013 | non era per lui» lo corresse Mila. «Era per | ||
296 | 2013 | che nella sua stanza lo sentiva piangere e urlare | ||
297 | 2013 | tremavano sapendo che presto lo stesso trattamento sarebbe toccato | ||
298 | 2013 | revolver? Mila non se lo spiegava. ¶ «Sono sicuro che | ||
299 | 2013 | verso di loro, Mila lo riconobbe. ¶ Gurevich era pari | ||
300 | 2013 | collega, ricevendo in cambio lo stesso trattamento, e si | ||
301 | 2013 | avevano rinvenuto. Un cartello lo contrassegnava con la lettera | ||
302 | 2013 | cari» intervenne Mila, destando lo stupore di tutti. «Fargli | ||
303 | 2013 | sia più complessa, signore» lo corresse Mila. ¶ «Cosa glielo | ||
304 | 2013 | di lei era diventato lo scopo della sua vita | ||
305 | 2013 | crede che alla fine lo farà, agente Vasquez?» chiese | ||
306 | 2013 | chiese Gurevich, provocatoriamente. ¶ «Non lo so» ammise, imbarazzata. Lo | ||
307 | 2013 | lo so» ammise, imbarazzata. Lo sguardo di Krepp si | ||
308 | 2013 | suo profilo psicologico.» ¶ «Perché lo chiedete a me? Non | ||
309 | 2013 | Mila, ma lei rispose lo stesso. «La società per | ||
310 | 2013 | l’ultima volta?» ¶ «Nessuno lo ricorda.» ¶ Poi l’ispettore | ||
311 | 2013 | stato per tanto tempo? Lo hanno rapito gli ufo | ||
312 | 2013 | aveva un piano e lo avrebbe portato a termine | ||
313 | 2013 | cara.» ¶ «Non doveva disturbarsi.» ¶ «Lo faccio volentieri» disse la | ||
314 | 2013 | un bambino.» ¶ «Roger, se lo ricorda?» ¶ «E come potrei | ||
315 | 2013 | spegnersi. Io e Arthur lo vedevamo isolarsi sempre di | ||
316 | 2013 | suo padre, ogni tanto lo sentivo riferirsi a lui | ||
317 | 2013 | così amici. Ma non lo faceva mai davanti a | ||
318 | 2013 | frequentare questa casa. Arthur lo giustificava, diceva che tutti | ||
319 | 2013 | spietati, che Roger non lo faceva con cattiveria. E | ||
320 | 2013 | di un occhio. Poi lo strinse in pugno e | ||
321 | 2013 | in pugno e se lo portò in grembo, pronta | ||
322 | 2013 | solo.» ¶ Istintivamente, Mila sollevò lo sguardo. «Quassù?» ¶ «Certo» confermò | ||
323 | 2013 | era la persona che lo vedeva più di frequente | ||
324 | 2013 | di quegli oggetti. Sollevò lo sguardo sulla vetrinetta che | ||
325 | 2013 | dare la vita ma lo dispensava secondo il proprio | ||
326 | 2013 | accanto a un vicolo, lo lasciò sul coperchio di | ||
327 | 2013 | che sorrideva sul tabellone – lo faceva tutte le volte | ||
328 | 2013 | tentava. Per questo distolse lo sguardo. Prima di rintanarsi | ||
329 | 2013 | computer dal tavolo e lo portò con sé nel | ||
330 | 2013 | sé nel letto. Se lo sistemò sulle gambe e | ||
331 | 2013 | comando sulla tastiera e lo schermo nero fu sostituito | ||
332 | 2013 | ombra. Doveva essere accaduto lo stesso a Roger Valin | ||
333 | 2013 | Chapel doveva aver subito lo stesso destino. ¶ Era uno | ||
334 | 2013 | capì di aver visto lo stesso cupido piazzato sull | ||
335 | 2013 | lei fingeva di dormire. Lo stesso che le aveva | ||
336 | 2013 | usando una lama. Lei lo nutriva col suo dolore | ||
337 | 2013 | un ospite. ¶ Il custode lo attendeva davanti all’ascensore | ||
338 | 2013 | volta laggiù – vide dipingersi lo stupore sul suo volto | ||
339 | 2013 | aggiunse cercando di saggiare lo stomaco del visitatore, che | ||
340 | 2013 | modo, la legge prevede lo stesso trattamento per tutti | ||
341 | 2013 | di indagine, viene autorizzato lo smaltimento tramite cremazione.» Aveva | ||
342 | 2013 | Perché hai chiamato? ¶ X: Lo so. Sono morti. ¶ Operatore | ||
343 | 2013 | Operatore: Perché non me lo racconti? Fa’ con calma | ||
344 | 2013 | figli senza che loro lo venissero a sapere. I | ||
345 | 2013 | istintiva, tutti i poliziotti lo sapevano bene. Ma, nel | ||
346 | 2013 | simpatica quella di condividere lo spazio delle onorificenze con | ||
347 | 2013 | era diversa. Distolse rapidamente lo sguardo, perché trovava insopportabile | ||
348 | 2013 | vista per un istante lo scopo della perlustrazione e | ||
349 | 2013 | L’estranea che invade lo spazio vitale. ¶ Inoltre, aveva | ||
350 | 2013 | qualcosa di sbagliato. Poi lo vide. ¶ Le bambine avevano | ||
351 | 2013 | luce non aveva aiutato lo sviluppo. La carnagione era | ||
352 | 2013 | a un ospedale. Nessuno lo verrebbe a sapere, ma | ||
353 | 2013 | suo sguardo, divenne ostile. «Lo so cosa stai pensando | ||
354 | 2013 | questa vita. Poteva essere lo scatto davanti a una | ||
355 | 2013 | detto che le ragazze lo mollavano sempre per lo | ||
356 | 2013 | lo mollavano sempre per lo stesso motivo. Quando le | ||
357 | 2013 | lui si aggirava con lo sguardo fra i tavoli | ||
358 | 2013 | rassegnato al pensiero e lo raccontasse come un aneddoto | ||
359 | 2013 | foto che avevano trovato lo ritraeva sorridente in mezzo | ||
360 | 2013 | ma il capitano distolse lo sguardo. Non toccava a | ||
361 | 2013 | motivi di tanta prudenza?» lo incalzò Steph. ¶ «Il Giudice | ||
362 | 2013 | altro. ¶ «E cosa ve lo fa pensare?» Steph si | ||
363 | 2013 | colleghi di lavoro oppure lo studente che si presenta | ||
364 | 2013 | arrivati tardi, perché ormai lo scopo era stato conseguito | ||
365 | 2013 | finito.» ¶ «Sapete chi è lo psicopatico?» chiese Steph. ¶ Ma | ||
366 | 2013 | morte, un giorno, avrà lo stesso sentore. ¶ «No» ripeté | ||
367 | 2013 | ripeté, più decisa. «Non lo farò, mi dispiace.» ¶ «Aspetta | ||
368 | 2013 | e morirebbero altri innocenti. Lo so che ti stiamo | ||
369 | 2013 | abbiamo pensato... Cristo santo, lo sappiamo che è stato | ||
370 | 2013 | poi, quando meno te lo aspettavi, veniva fuori l | ||
371 | 2013 | culo all’ispettore e lo rispedisco ai piani alti | ||
372 | 2013 | disse nulla. Spostò lentamente lo sguardo su Boris. «Avete | ||
373 | 2013 | non cambiò atteggiamento. ¶ Steph lo incalzò. «Non riuscite a | ||
374 | 2013 | poi su, in alto. Lo vide. ¶ Roger Valin. Volto | ||
375 | 2013 | limpida, altissimi abeti mitigavano lo strascico d’estate. ¶ Al | ||
376 | 2013 | il disagio. Poi spostò lo sguardo oltre il finestrino | ||
377 | 2013 | registrarono il transito con lo sguardo. Pochi metri più | ||
378 | 2013 | in vari livelli. Riuniva lo stile classico delle baite | ||
379 | 2013 | di procedere oltre. Abbassò lo sguardo e li osservò | ||
380 | 2013 | a qualcun altro. Se lo faccio non ci potranno | ||
381 | 2013 | avrebbe mai voluto incrociare. Lo spree killer compiva diverse | ||
382 | 2013 | ammalando di rancore. ¶ Era lo stesso sentimento che, verosimilmente | ||
383 | 2013 | voci nella testa che lo perseguitavano e lo spingevano | ||
384 | 2013 | che lo perseguitavano e lo spingevano a vendicarsi di | ||
385 | 2013 | In corridoio, Mila teneva lo sguardo abbassato sul pavimento | ||
386 | 2013 | la Shutton. Mila se lo augurava. Intanto, però, davanti | ||
387 | 2013 | Berish. ¶ «È incredibile: ancora lo difendi.» ¶ «Non mi rifarò | ||
388 | 2013 | avesse voglia, però parlò lo stesso. «Mi era stata | ||
389 | 2013 | tradire i suoi complici. Lo proteggevamo sotto falso nome | ||
390 | 2013 | deciso di ripagarlo con lo stesso atteggiamento derisorio. ¶ «Nessuno | ||
391 | 2013 | te, se non quando lo decidi tu.» ¶ «Che ne | ||
392 | 2013 | Berish, come se non lo conoscesse, poi si rivolse | ||
393 | 2013 | sguardo. Ma lei non lo fece. ¶ «Lo so» disse | ||
394 | 2013 | lei non lo fece. ¶ «Lo so» disse soltanto. ¶ Boris | ||
395 | 2013 | prima fila per godersi lo spettacolo davanti al monitor | ||
396 | 2013 | fine a quest’incubo, lo incoraggiava mentalmente. ¶ Al momento | ||
397 | 2013 | da due agenti che lo reggevano per i gomiti | ||
398 | 2013 | agilità. I due agenti lo aiutarono a sedersi e | ||
399 | 2013 | stette al gioco. «Non lo so, scelga lei.» ¶ E | ||
400 | 2013 | tasse da pagare.» Ammiccò. «Lo sai che quando ero | ||
401 | 2013 | era serio adesso. «E lo sai che è successo | ||
402 | 2013 | sicuro che non me lo diresti. Però magari vuoi | ||
403 | 2013 | con una domanda che lo riguardava personalmente. L’agente | ||
404 | 2013 | a proprio favore. ¶ «Capisco» lo assecondò l’agente speciale | ||
405 | 2013 | tavolo. ¶ Il piromane portò lo sguardo sull’accendino. ¶ «Questo | ||
406 | 2013 | apparente motivo. ¶ «Perché me lo chiede?» ¶ «Mi domandavo cosa | ||
407 | 2013 | sono diverso.» ¶ «Ah, questo lo so. Tu sei... speciale | ||
408 | 2013 | maniera di un prestigiatore – lo aprì davanti agli occhi | ||
409 | 2013 | del Signore della buonanotte. Lo avvicinò all’accendino. ¶ «Che | ||
410 | 2013 | su se stessi.» ¶ Berish lo incalzò. «E cosa c | ||
411 | 2013 | io no. Perché me lo domandi?» ¶ «A volte, se | ||
412 | 2013 | Boris e il Giudice lo fecero. Nella stanza calò | ||
413 | 2013 | il silenzio. Fissavano tutti lo stesso punto sulla scrivania | ||
414 | 2013 | parlato con lui usando lo stesso gergo invisibile. ¶ Che | ||
415 | 2013 | io no. Perché me lo domandi? ¶ A volte, se | ||
416 | 2013 | anche a cena. Berish lo faceva passare per il | ||
417 | 2013 | Sylvia da sola, non lo faceva mai. Ma, a | ||
418 | 2013 | al bancone tenendo costantemente lo sguardo puntato sulla vetrina | ||
419 | 2013 | suo nome, ma non lo fece. La pioggia franava | ||
420 | 2013 | lui – la fronte madida, lo sguardo febbricitante, tremava. «È | ||
421 | 2013 | io no. Perché me lo domandi? ¶ A volte se | ||
422 | 2013 | il modo di scusarsi. ¶ Lo sbirro reietto era sicuro | ||
423 | 2013 | madre. Forse non te lo ricordi, ma c’erano | ||
424 | 2013 | mano impiastricciata di farina. «Lo so che non ti | ||
425 | 2013 | ma era inutile che lo facesse. Ines già lo | ||
426 | 2013 | lo facesse. Ines già lo sapeva. ¶ «C’è un | ||
427 | 2013 | senza neanche rendersene conto. «Lo conosco da poco, però | ||
428 | 2013 | un bacio – sebbene non lo facesse quasi mai. Ma | ||
429 | 2013 | vicolo il vagabondo sollevò lo sguardo su di lei | ||
430 | 2013 | da mangiare, ma Mila lo ignorò. ¶ Giunta al portone | ||
431 | 2013 | ignorò. ¶ Giunta al portone, lo aprì con dita pervase | ||
432 | 2013 | prenderlo. Ancora uno sforzo, lo raggiunse con la punta | ||
433 | 2013 | dita. Pochi centimetri, poi lo afferrò tirandolo a sé | ||
434 | 2013 | afferrò tirandolo a sé. Lo aprì senza trattenersi. ¶ Ma | ||
435 | 2013 | qualcos’altro. ¶ Mila osservò lo strano oggetto nella sua | ||
436 | 2013 | pensò Berish. E se lo meritava. Avrebbe voluto passare | ||
437 | 2013 | prima che la stanchezza lo vincesse. ¶ Avrebbe voluto che | ||
438 | 2013 | spalancò. ¶ La donna che lo accolse era seduta in | ||
439 | 2013 | seduta in una carrozzella. Lo sguardo le cadde subito | ||
440 | 2013 | colleghi. Se ne vada» lo apostrofò prima che lui | ||
441 | 2013 | è un assassino, non lo vedo da venti anni | ||
442 | 2013 | e a essere evitato lo avevano reso incapace di | ||
443 | 2013 | la riaprì lentamente e lo fissò con un angosciato | ||
444 | 2013 | tutti la pensate così» lo smentì la donna. «Vuole | ||
445 | 2013 | per un istante. Quindi lo restituì a Berish: «Che | ||
446 | 2013 | dovrebbe rappresentare?» ¶ «Speravo me lo dicesse lei...» ¶ «Io non | ||
447 | 2013 | e sa perché?» ¶ «Non lo so, ma sono convinta | ||
448 | 2013 | sono convinta che me lo dirà lei adesso» affermò | ||
449 | 2013 | valicabile. ¶ Berish ci provò lo stesso. «Siamo così abituati | ||
450 | 2013 | ancora Michael Ivanovič. ¶ Lei lo squadrò in tralice. «Sta | ||
451 | 2013 | stanza e la donna lo studiò con occhi stanchi | ||
452 | 2013 | Berish rimase tranquillo. «Non lo so, me l’ha | ||
453 | 2013 | chi è, le sembra lo stesso l’unico amico | ||
454 | 2013 | Ma forse il figlio lo sapeva e la condannava | ||
455 | 2013 | Non credevo che se lo ricordasse ancora dopo tanto | ||
456 | 2013 | al giardinetto in cui lo portavo sempre.» ¶ Berish trovò | ||
457 | 2013 | riprodotto l’edificio e lo mostrò ancora una volta | ||
458 | 2013 | sedile del taxi che lo portava al dipartimento, l | ||
459 | 2013 | Colleghi che di solito lo ignoravano, adesso stranamente lo | ||
460 | 2013 | lo ignoravano, adesso stranamente lo guardavano. Non c’era | ||
461 | 2013 | Berish sapeva che non lo avrebbero lasciato lì dentro | ||
462 | 2013 | domandarsi di che cosa lo avrebbero accusato, ma non | ||
463 | 2013 | neutro alle telecamere che lo scrutavano da ogni angolo | ||
464 | 2013 | cedimento. E un po’ lo erano. Per dimostrare la | ||
465 | 2013 | solito non venivano creduti lo stesso. Perciò il segreto | ||
466 | 2013 | Mila Vasquez?» ¶ La domanda lo gelò. Non tanto per | ||
467 | 2013 | risponde nemmeno al cellulare.» ¶ «Lo so, ci ho provato | ||
468 | 2013 | cercata almeno?» ¶ I due lo ignorarono. ¶ Boris andò a | ||
469 | 2013 | usare la porta principale?» lo stuzzicò Klaus Boris. ¶ «Ma | ||
470 | 2013 | stava funzionando, visto che lo tenevano ancora lì. ¶ A | ||
471 | 2013 | da ginnastica blu con lo stemma della polizia federale | ||
472 | 2013 | subito l’uscio. Berish lo fissava, disorientato. ¶ «Non abbiamo | ||
473 | 2013 | montare. «Dovuto?» ¶ «Ascolta.» Steph lo prese per le spalle | ||
474 | 2013 | Eri perfetto per loro: lo sbirro rancoroso che si | ||
475 | 2013 | Per darle una chance» lo corresse, giustificandosi, il capitano | ||
476 | 2013 | polsi nelle manette. ¶ Stephanopoulos lo prese per un braccio | ||
477 | 2013 | Steph si voltò e lo squadrò in tralice. «Finché | ||
478 | 2013 | uscire.» ¶ «Non ti preoccupare» lo rassicurò il capitano. «Ci | ||
479 | 2013 | le sirene in lontananza. ¶ Lo stavano cercando – lo stavano | ||
480 | 2013 | lontananza. ¶ Lo stavano cercando – lo stavano braccando. Non era | ||
481 | 2013 | il busto eretto e lo sguardo fisso davanti a | ||
482 | 2013 | vestito d’azzurro che lo accolse porgendogli un camice | ||
483 | 2013 | dello stesso colore. ¶ Berish lo indossò. S’incamminarono. ¶ «I | ||
484 | 2013 | modo, la legge prevede lo stesso trattamento per tutti | ||
485 | 2013 | di indagine, viene autorizzato lo smaltimento tramite cremazione» citò | ||
486 | 2013 | essere un inganno. ¶ Non lo sapeva e non c | ||
487 | 2013 | custode, con impazienza. ¶ Berish lo fissò. «Mi dispiace, non | ||
488 | 2013 | fissò. «Mi dispiace, non lo conosco.» ¶ L’agente speciale | ||
489 | 2013 | nella cella e richiuse lo sportello – chissà per quanto | ||
490 | 2013 | porta dell’ufficio. Berish lo accarezzò per farlo calmare | ||
491 | 2013 | accarezzò per farlo calmare, lo liberò dal guinzaglio ma | ||
492 | 2013 | un’ombra. ¶ «Entra pure» lo invitò una voce maschile | ||
493 | 2013 | palmo sul legno e lo spinse lentamente oltre l | ||
494 | 2013 | da ginnastica blu con lo stemma della polizia federale | ||
495 | 2013 | sicuro che adesso me lo chiederai.» ¶ E Berish l | ||
496 | 2013 | tremava, ma Steph parve lo stesso contento della domanda | ||
497 | 2013 | di giustizia.» ¶ «Ai criminali» lo corresse Steph. «Quella gente | ||
498 | 2013 | da ciò che non lo è?» ¶ Sul labbro del | ||
499 | 2013 | E perché io?» Berish lo chiese quasi supplicando, e | ||
500 | 2013 | male a nessuno.» ¶ Berish lo fissò. «Sì, invece. Hai |