Carlo Bernari, Tre operai, 1934
concordanze di «lo»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1934 | Gli operai più anziani lo squadrano, se lo mangiano | ||
2 | 1934 | anziani lo squadrano, se lo mangiano di occhiate. Che | ||
3 | 1934 | vita. ¶ In fabbrica, sotto lo zoccolo della porta chiusa | ||
4 | 1934 | diventa sempre più simpatico; lo trova intelligente e vivace | ||
5 | 1934 | quell’ambiente così misero, lo mette in soggezione. ¶ «Ora | ||
6 | 1934 | Teodoro non sa distogliere lo sguardo dalle cosce e | ||
7 | 1934 | a dire ad Anna: ¶ «Lo conosci l’avvocato? Quel | ||
8 | 1934 | sposare! Qualche volta te lo presenterò» dice rivolta a | ||
9 | 1934 | persona importante perché lei lo ricordi sempre. ¶ Maria è | ||
10 | 1934 | capo di uno che lo guarda; invece quella stanza | ||
11 | 1934 | proprio lui, colui che lo guarda con la testa | ||
12 | 1934 | mansione domenicale. Il padre lo ferma per un braccio | ||
13 | 1934 | cucina, dalla madre, che lo guarda con gli occhi | ||
14 | 1934 | dolciere e anche lei lo guarda: una discreta ragazza | ||
15 | 1934 | viso di uno che lo spia attraverso i vetri | ||
16 | 1934 | idea gli pare puerile; lo metterebbe su di una | ||
17 | 1934 | strada. Appena solo, tuttavia, lo assale il rimorso di | ||
18 | 1934 | dove è andato? chi lo ha visto?” Ma un | ||
19 | 1934 | lume sembra alluminio. Teodoro lo percorre con lo sguardo | ||
20 | 1934 | Teodoro lo percorre con lo sguardo e s’accorge | ||
21 | 1934 | pensa lui. ¶ Questi pensieri lo rattristano, poiché una volta | ||
22 | 1934 | la risposta, si serve lo zucchero lentamente. ¶ «Oh, ma | ||
23 | 1934 | domanda: ¶ «E l’avvocato, lo vedi più?» Ma subito | ||
24 | 1934 | diventati amici! Allora tu lo ami!” vorrebbe dire Teodoro | ||
25 | 1934 | E senza distogliere più lo sguardo dalla scarpa, si | ||
26 | 1934 | imbroglia e volge altrove lo sguardo. ¶ Forse ti maltratta | ||
27 | 1934 | Sulla mensola che regge lo specchio c’è un | ||
28 | 1934 | una sua malattia, quando lo arrangiarono su un divano | ||
29 | 1934 | madre girargli dietro con lo sguardo assente, mentre lui | ||
30 | 1934 | perché mi sopportano? Ciò lo preoccupava; specie quando scorgeva | ||
31 | 1934 | nulla.» ¶ «E chi te lo proibisce?» diceva Teodoro, soffrendo | ||
32 | 1934 | sempre i moralisti.» ¶ «Ma lo facciamo per te.» Teodoro | ||
33 | 1934 | davanti a frotte. Qualcuno lo riconosce, ma non lo | ||
34 | 1934 | lo riconosce, ma non lo saluta. Dalle tre ciminiere | ||
35 | 1934 | lassù!» «Fai male, te lo dico io, fatti vedere | ||
36 | 1934 | bambino. Ora si sente lo sfrigolare dell’olio in | ||
37 | 1934 | con loro due che lo sopportano e non gli | ||
38 | 1934 | non gli dicono niente, lo rende pazzo. Esse sono | ||
39 | 1934 | forse di scappare. Non lo rivedrò mai più. ¶ Nel | ||
40 | 1934 | sera in cui ella lo lasciò solo con Anna | ||
41 | 1934 | lasciò solo con Anna; lo stesso sentimento di inferiorità | ||
42 | 1934 | dei suoi pantaloni, che lo rendono goffo: e se | ||
43 | 1934 | A te invece dispiace» lo interruppe Anna. ¶ «Ti sbagli | ||
44 | 1934 | le bacia le gote: lo guarda negli occhi senza | ||
45 | 1934 | da quella schiavitù che lo ha legato a una | ||
46 | 1934 | da fare.» ¶ «Dici sempre lo stesso.» ¶ «Ma questa volta | ||
47 | 1934 | stesso.» ¶ «Ma questa volta lo faccio sul serio. Ho | ||
48 | 1934 | dove vai a sbattere?» lo interrompe lei. ¶ «Questo lo | ||
49 | 1934 | lo interrompe lei. ¶ «Questo lo so io... Ma siamo | ||
50 | 1934 | cosa emozionante, Teodoro; egli lo sente. Cosa gli diranno | ||
51 | 1934 | più presto. Infatti ella lo lascia solo, nella sala | ||
52 | 1934 | e non risponde. Ella lo guarda negli occhi sorridendo | ||
53 | 1934 | il cuore va Dio lo sa come...» ¶ Perché non | ||
54 | 1934 | aiuto? ¶ Ma tutto questo lo pensa soltanto. Guarda gli | ||
55 | 1934 | Male» dice secco Teodoro. ¶ «Lo so, lo so.» ¶ «Come | ||
56 | 1934 | secco Teodoro. ¶ «Lo so, lo so.» ¶ «Come lo sai | ||
57 | 1934 | so, lo so.» ¶ «Come lo sai? Che sai?» ¶ «Eh | ||
58 | 1934 | sul suo licenziamento: «Tu lo sai, forse meglio di | ||
59 | 1934 | principali”» e ride. ¶ «Se lo so! E con me | ||
60 | 1934 | con me non facevano lo stesso?» risponde Marco. «Ti | ||
61 | 1934 | te la voglio raccontare lo stesso questa storia, per | ||
62 | 1934 | po’” mi fa. Io lo saluto rispettosamente, perché su | ||
63 | 1934 | be, ti trova chi lo raccomanda, chi lo fa | ||
64 | 1934 | chi lo raccomanda, chi lo fa lavorare, e se | ||
65 | 1934 | cielo!» fa Teodoro abbassando lo sguardo. ¶ «Qua la mano | ||
66 | 1934 | muoviamo proprio!» ¶ «Be’, accetto!» lo interrompe Teodoro. ¶ «Ti giuro | ||
67 | 1934 | farle perdere di vista lo scopo della sua venuta | ||
68 | 1934 | sul viale del Re. Lo traversa tutto, e imbocca | ||
69 | 1934 | ce n’è tanta!» ¶ «Lo vedo, grazie; ma proprio | ||
70 | 1934 | male! Ti rimetterà su.» ¶ «Lo credo» dice Anna sbadigliando | ||
71 | 1934 | di darglielo, perché non lo sfrutta prima per sé | ||
72 | 1934 | guarda intorno: ora lei lo vede meglio: passa una | ||
73 | 1934 | del quarto letto!» «Tu lo conoscevi!» «Io no.» «E | ||
74 | 1934 | Raggiungono il ponte girevole, lo percorrono; e quando sono | ||
75 | 1934 | fortuna...» ¶ «Che c’entra?» lo interrompe l’uomo dalla | ||
76 | 1934 | sotto il braccio e lo conduce in un retrobottega | ||
77 | 1934 | balìa della donna che lo guarda e non sa | ||
78 | 1934 | che star lì sotto lo sguardo audace di quella | ||
79 | 1934 | bagno si riempie» ¶ e lo conduce nello stanzino dal | ||
80 | 1934 | finché essa non abbassa lo sguardo, forse stupita del | ||
81 | 1934 | che stanno bene se lo fanno in casa, anche | ||
82 | 1934 | non ci si tiene, lo sa lei? se una | ||
83 | 1934 | nota sotto alcuni aspetti lo rende improvvisamente ardito. Le | ||
84 | 1934 | impegni. Ma quel seno lo attira: debbo essere forte | ||
85 | 1934 | Marco che di fuori lo chiama, la saluta in | ||
86 | 1934 | cosa di concreto, ma... lo vedete voi stesso. Guardate | ||
87 | 1934 | stato d’animo egli lo comunicò una sera a | ||
88 | 1934 | altro, vero?» Teodoro arrossisce. «Lo sapevo. È tanto difficile | ||
89 | 1934 | immette nel retrobottega: spinge lo sguardo oltre la porta | ||
90 | 1934 | a trovarla: «Certamente non lo crederete!» ¶ Teodoro l’assicura | ||
91 | 1934 | è diventato un rivoluzionario: lo hanno fatto diventare uno | ||
92 | 1934 | paga. Ma non questo lo spaventa: dopo la prima | ||
93 | 1934 | successo della sua propaganda lo ha intontito al punto | ||
94 | 1934 | il suo pensiero o lo conoscono già per un | ||
95 | 1934 | prudenziale i due agenti lo conducono al Commissariato. Gli | ||
96 | 1934 | non c’è e lo mettono in camera di | ||
97 | 1934 | Dopo un breve interrogatorio lo hanno spedito con un | ||
98 | 1934 | Dio adesso, che per lo meno mi faccia ottenere | ||
99 | 1934 | mano di Dio invece lo ha pescato, invece parte | ||
100 | 1934 | locomotiva per respiro. Dove lo mandano? Non lo sa | ||
101 | 1934 | Dove lo mandano? Non lo sa. “Non voglio che | ||
102 | 1934 | la morte del padre lo commuove meno della vita | ||
103 | 1934 | della mano come quando lo vide partire. Oh, adesso | ||
104 | 1934 | la testa forte contro lo schienale del sedile, come | ||
105 | 1934 | quegli uomini si aggiunse lo scontento. Ed essi si | ||
106 | 1934 | tornò da Catello, che lo raccomandò ad una persona | ||
107 | 1934 | di Crotone. La raccomandazione lo aiutò ad ottenere un | ||
108 | 1934 | controllare il carico e lo scarico delle merci. Lo | ||
109 | 1934 | lo scarico delle merci. Lo chiamano il forestiero per | ||
110 | 1934 | suo nome francese, e lo considerano un mezzo fallito | ||
111 | 1934 | fallito. Vedono in lui lo sbalestrato, quello che non | ||
112 | 1934 | faccia pratica delle cose. Lo accusano insomma di tutto | ||
113 | 1934 | capo del personale che lo ha fatto chiamare; e | ||
114 | 1934 | con due pedate me lo sarei tolto di torno | ||
115 | 1934 | della madre sul cassettone lo distoglie. “Caro Teodoro” dice | ||
116 | 1934 | ingenuità della madre che lo crede sistemato, a posto | ||
117 | 1934 | e accetta tutto passivamente, lo commuove. E pensare che | ||
118 | 1934 | fatto la spia, non lo avrebbero fatto licenziare di | ||
119 | 1934 | piaccia. Ha bisogno che lo sguardo di lui di | ||
120 | 1934 | scoprire i sentimenti che lo sospingono verso di lei | ||
121 | 1934 | State dicendo delle sciocchezze!» lo interrompe Anna. «So bene | ||
122 | 1934 | e mi pianterete!» E lo abbandona sulla porta di | ||
123 | 1934 | la coda degli occhi lo vede darsi pugni con | ||
124 | 1934 | dissero a vicenda: Io lo dicevo che si sarebbe | ||
125 | 1934 | la tua Anna.” ¶ Chiuso lo scritto nella busta le | ||
126 | 1934 | Cerca un motivo che lo giustifichi, lo cerca nello | ||
127 | 1934 | motivo che lo giustifichi, lo cerca nello specchio guardandosi | ||
128 | 1934 | nello specchio guardandosi, ma lo specchio non riflette che | ||
129 | 1934 | sul viso che lei lo odia; ha sopportato tanto | ||
130 | 1934 | da che lato buttarsi. Lo accusano tutti: non v | ||
131 | 1934 | v’è uno che lo difenda. Sono in maggioranza | ||
132 | 1934 | loro, in concreto.» ¶ «Questo lo vedremo domani!» dice il | ||
133 | 1934 | chimico. ¶ «Altrimenti si rimanderà lo sciopero» fa un altro | ||
134 | 1934 | il mio voto, ve lo do pure. Questo per | ||
135 | 1934 | lettera...» dice infine abbassando lo sguardo. «Catello, anche lui | ||
136 | 1934 | adirato. «Invece sto bene. Lo vedi che sto bene | ||
137 | 1934 | Che bene? Potevi per lo meno avvertirmi.» ¶ «Invece ti | ||
138 | 1934 | nel cuore, Teodoro, che lo rende triste e voglioso | ||
139 | 1934 | così?» dice lei, alzando lo sguardo verso di lui | ||
140 | 1934 | ripete la stessa ansia, lo stesso senso di vuoto | ||
141 | 1934 | di ieri sera non lo ha digerito? Ma come | ||
142 | 1934 | che volete?» chiede Teodoro. ¶ «Lo sai cosa vogliamo!» fa | ||
143 | 1934 | Teodoro vorrebbe ribattere che lo sciopero è necessario. Invece | ||
144 | 1934 | anche a lui che lo sciopero può essere una | ||
145 | 1934 | a tavola, dice che lo sciopero è quello che | ||
146 | 1934 | vero Iddio! Ma allora lo sciopero s’è attuato | ||
147 | 1934 | il burrone delle Pecorelle: lo sguardo di Teodoro cade | ||
148 | 1934 | per sorvegliarlo; e quando lo guarda negli occhi, pare | ||
149 | 1934 | vetro verde sembra che lo fissino. Le zampe anteriori | ||
150 | 1934 | Ma gli occhi verdi lo guardano fisso, e tutto | ||
151 | 1934 | vecchio deposito a dirigere lo sciopero, che, secondo il | ||
152 | 1934 | mostra nervoso e ostinato, lo aggiusteranno come si conviene | ||
153 | 1934 | far rumore. E, come lo vede saltare addosso a | ||
154 | 1934 | scorge Corona solo quando lo ha a pochi passi | ||
155 | 1934 | una fatica pesante. Sente lo scalpiccio nella polvere, le | ||
156 | 1934 | la donna, che per lo spavento e il dolore | ||
157 | 1934 | che fascia il convoglio, lo tengono sveglio e in | ||
158 | 1934 | ascolto. Lancia ogni tanto lo sguardo fuori dal finestrino | ||
159 | 1934 | prendere il sole. Non lo riconosce: gli dice con | ||
160 | 1934 | è calmo. Il portinaio lo guarda fisso negli occhi | ||
161 | 1934 | fredda e devota, che lo faceva disperare, dal momento | ||
162 | 1934 | si alza da giorni. Lo hanno arrangiato su di | ||
163 | 1934 | piano di sotto non lo hanno visto in giro | ||
164 | 1934 | luccicano; e Marco se lo ricorda quando stava bene | ||
165 | 1934 | bene e scherzava; quando lo vedeva nel cortile, e | ||
166 | 1934 | un bicchiere; e Marco lo mostra al bambino che | ||
167 | 1934 | che salgano su, che lo aiutino? Non osa; ma | ||
168 | 1934 | d’attorno e muti lo palpano con dita preoccupate | ||
169 | 1934 | magro magro, Pippetto, te lo ricordi?» ¶ «Vi possiamo essere | ||
170 | 1934 | bisogna confortar lei per lo meno... «O comunicarle la | ||
171 | 1934 | è a Napoli, Anna lo sente, e ogni volta | ||
172 | 1934 | necessità del distacco e lo accusò (a torto, sì | ||
173 | 1934 | alimentari. Un uomo burbero lo accompagnò al lavoro, raccomandandogli | ||
174 | 1934 | lunga, tormentosa. Gli operai lo guardavano con ironia e | ||
175 | 1934 | uno un lavoro non lo sa fare.» ¶ «Credi che | ||
176 | 1934 | scatole. Ma i compagni lo guardavano sempre male. Avevano | ||
177 | 1934 | e, ignorandone la ragione, lo classificavano tra quelli che | ||
178 | 1934 | altro suggeriva subito: ce lo hanno messo per controllare | ||
179 | 1934 | ha aperto la porta lo prega di dirle il | ||
180 | 1934 | egli finalmente si siede, lo guarda stupita e ammirata | ||
181 | 1934 | curarlo. Invece è morto lo stesso; è morto a | ||
182 | 1934 | Teodoro. Attenzione, una voce lo avverte, che questa è | ||
183 | 1934 | è pallida, come sempre lo è stata, ma quel | ||
184 | 1934 | per questo che Maria lo nota poco? Nemmeno gli | ||
185 | 1934 | dice Teodoro. «Ma tu lo sai che non è | ||
186 | 1934 | e soggiunge malaccorto: «Se lo faccio, ricordatelo, è per | ||
187 | 1934 | in contrario di rivederti.» ¶ «Lo so a che mira | ||
188 | 1934 | le più gelose domande: lo ami sul serio? Anche | ||
189 | 1934 | e i suoi progetti. ¶ Lo sciopero dei metallurgici ha | ||
190 | 1934 | subito parola: “Sto organizzando lo sciopero dei... come si | ||
191 | 1934 | farebbero tanto i mangiapopoli!... Lo sciopero degli alimentari, pensa | ||
192 | 1934 | nell’errore politico, ecco lo dicevo, il vero pericolo | ||
193 | 1934 | e a Marco, che lo guardano meravigliati e contenti | ||
194 | 1934 | che tutto questo Teodoro lo fa per lei, perché | ||
195 | 1934 | dal capo reparto che lo scopre a far conti | ||
196 | 1934 | Il primo giorno essi lo occuparono a rassettare, a | ||
197 | 1934 | un “benservito” commovente, come lo chiama Anna. Contiene qualche | ||
198 | 1934 | intestazione e col timbro. Lo assumeranno certamente; e ci | ||
199 | 1934 | la felicità nelle famiglie; lo sciopero è l’arma | ||
200 | 1934 | bene: non v’impressionate» lo interrompe il capo personale | ||
201 | 1934 | battuto dai carri che lo attraversano; le gru e | ||
202 | 1934 | giorno l’acchiappo e lo mando... ¶ Anna è completamente | ||
203 | 1934 | persino di sfiorarsi con lo sguardo: e appena finito | ||
204 | 1934 | i giorni che precedettero lo sciopero ha svolto il | ||
205 | 1934 | senza funeste conseguenze, e lo sciopero è stato subito | ||
206 | 1934 | di alcuni compagni; che lo avevano guardato sospettosi nei | ||
207 | 1934 | forza in lui che lo trascina; lo trascina, e | ||
208 | 1934 | lui che lo trascina; lo trascina, e lo innalza | ||
209 | 1934 | trascina; lo trascina, e lo innalza, su una cima | ||
210 | 1934 | chiedergli qualche consiglio: e lo guarda, mentre sono a | ||
211 | 1934 | Teodoro di restare. ¶ «Tu lo sai» gli dice appena | ||
212 | 1934 | più retta? Tu Marco lo conosci: è nervoso, strilla | ||
213 | 1934 | la forza di combattere.» ¶ «Lo farò, vedrai. Sempre che | ||
214 | 1934 | incrocia le braccia. ¶ «Sì, lo devi fare. Fingi, se | ||
215 | 1934 | una voce dall’interno lo avverte che la realtà | ||
216 | 1934 | gli interessa; o per lo meno che non la | ||
217 | 1934 | Anch’io ho pensato lo stesso; e perciò, come | ||
218 | 1934 | dice le cose giuste lo chiamate questo e quell | ||
219 | 1934 | se dice di meno, lo chiamate traditore. Non so | ||
220 | 1934 | Già stai qua?» ¶ «Ce lo hanno avvertito ieri sera | ||
221 | 1934 | morte! Ma la frase lo fa trasalire: perché l | ||
222 | 1934 | celi una disgrazia. Tutto lo suggerisce, tutto dice sventura | ||
223 | 1934 | un uscio, e lui lo apre perché quella è | ||
224 | 1934 | friulano e il fattore lo seguono sospettosi, come estranei | ||
225 | 1934 | Oh! ma perché non lo lasciano tornare indietro? Il | ||
226 | 1934 | poco gli manca, tutti lo guardano, egli fissa uno | ||
227 | 1934 | vetro marrone, etichetta rosa, lo strofanto, forse glielo aveva | ||
228 | 1934 | a lui. Piangere? gridare? Lo guardano, perché lo guardano | ||
229 | 1934 | gridare? Lo guardano, perché lo guardano? che si aspettano | ||
230 | 1934 | mancato ritorno di Marco lo ha innervosito facendolo incapace | ||
231 | 1934 | questo punto il sospetto lo ferisce; perché non avvertire | ||
232 | 1934 | Con questi pensieri che lo opprimono è difficile a | ||
233 | 1934 | c’è da mangiare, lo vedi? L’ho portato | ||
234 | 1934 | grida. Solo allora Teodoro lo scorge e gli tende | ||
235 | 1934 | può dirlo lui? Chi lo ascolta nel suo dolore | ||
236 | 1934 | ripete fra sé, con lo stesso timbro di voce | ||
237 | 1934 | fabbrica, ed ecco che lo arresteranno. Sente di quei | ||
238 | 1934 | intorno alle fabbriche ferme: lo sciopero dilaga; l’avventura | ||
239 | 1934 | la sabbia: si sente lo sforzo del cavallo per | ||
240 | 1934 | vento leggero della notte lo fa rabbrividire. Anche Anna | ||
241 | 1934 | la fame gli stringe lo stomaco, fa smorfie per | ||
242 | 1934 | reca alla fontanina. Questi lo ferma e gli dice | ||
243 | 1934 | E un’immagine già lo seduce: come un ferro | ||
244 | 1934 | squarciati. Dal di dentro lo sciacquio è come un | ||
245 | 1934 | paura, mentre gli uomini lo sollevano e lo appoggiano | ||
246 | 1934 | uomini lo sollevano e lo appoggiano alla parete; gli | ||
247 | 1934 | spintoni e di strappi lo sollevano per la scaletta | ||
248 | 1934 | sarebbe stato meglio se lo avessero lasciato dormire? ¶ «È | ||
249 | 1934 | affiorano peli grigi. «Eh! lo so: oggi la vita | ||
250 | 1934 | Vede che gli operai lo guardano attoniti; ed uno | ||
251 | 1934 | aiutare un compagno sfortunato lo si aiuta; porco mondo | ||
252 | 1934 | accorgo ch’era svenuto, lo tiro su e lo | ||
253 | 1934 | lo tiro su e lo porto alla farmacia: lo | ||
254 | 1934 | lo porto alla farmacia: lo puliamo! gli diamo il | ||
255 | 1934 | ridere; cammina male, sentendosi lo sguardo di quelli dietro | ||
256 | 1934 | donna e questa ricambia lo sguardo. ¶ «Vuoi fumare?» fa | ||
257 | 1934 | è da crepare, te lo dico io che giro | ||
258 | 1934 | contatto con le monete lo tranquillizza. ¶ La donna ha | ||
259 | 1934 | e si perdono sotto lo sguardo. Camminando egli giocherella | ||
260 | 1934 | senso d’oppressione che lo ha inseguito per tutta | ||
261 | 1934 | rinuncerebbe a tutto se lo lasciassero cadere su quel |