parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Speranzella, 1949

concordanze di «lo»

nautoretestoannoconcordanza
1
1949
rimasto fedele da quando lo udì per la prima
2
1949
Don Lui, ma quando lo gettate questo cane?» ¶ «Fa
3
1949
riavuto dalla narcosi che lo aveva attraversato come un
4
1949
sto qua per questo… Lo sapevo che ci eravate
5
1949
veramente sua. Fissò con lo sguardo avvilito Ciccillo che
6
1949
sguardo avvilito Ciccillo che lo sopraffece con un fiotto
7
1949
uno stivalone appena risuolato. Lo sistemò di nuovo nella
8
1949
colmo di rifiuti fra lo stridore assordante dei freni
9
1949
siede alla cassa e lo specchio situato alle sue
10
1949
ad un nuovo pensiero, lo aiuta al banco, risciacquando
11
1949
vattene, per oggi, te lo dirò un’altra volta
12
1949
un’altra volta» e lo avvia con un colpetto
13
1949
Michè.» ¶ «Niente?» ¶ «Niente, te lo giuro.» ¶ «Va be’…» ¶ «E
14
1949
un corso più lesto. Lo sanno i mille bottegai
15
1949
questo santo giorno, come lo ha battezzato il parroco
16
1949
fila il Bar Babilonia. Lo frequenta dal tempo in
17
1949
tutto il sangue e lo lascia a battere a
18
1949
a cuorfedele e poi lo infrange sulla cortina dei
19
1949
è geloso, come non lo fu della moglie, ma
20
1949
che prendete qui non lo prendete da nessuna parte
21
1949
il caffè noi che lo abbiamo trattato persino quando
22
1949
invece quello vergine… non lo conosce nessuno. È questione
23
1949
manico…» È una vanteria. Lo sa Nannina, e lo
24
1949
Lo sa Nannina, e lo sa anche don Giosuè
25
1949
Ciccillo sa che quelli lo sanno. «È questione di
26
1949
se ne va. Ciccillo lo segue, incantato dai quattro
27
1949
della espressi a intenerire lo sguardo di Ciccillo adirato
28
1949
va ora.» ¶ «Dal professore, lo so.» ¶ «E sapete perché
29
1949
invece.» ¶ «Che figlio?» ¶ «Non lo sapete? Ne ha parlato
30
1949
Russia e anche lei lo aspetta… E poi che
31
1949
signorone…» ¶ «No, che non lo puoi dire… Perché non
32
1949
un abisso». ¶ L’indovino lo chiama invece segreto; e
33
1949
groviglio, e quel groviglio lo rende inquieto, troppo sazio
34
1949
alle sue spalle. Ciccillo lo tolse quando si accorse
35
1949
stesso sorriso. ¶ Quando Nannina lo visitò la prima volta
36
1949
mano destra accorciata per lo scoppio di una bomba
37
1949
Re Soldato si volse, lo fissò, e ai generaloni
38
1949
battezza imperatore, cosi!”. ¶ «Come lo sai, questo?» ¶ «Lo vedo
39
1949
Come lo sai, questo?» ¶ «Lo vedo, Maestà.» ¶ «Sei indovino
40
1949
sarete Re, o forse lo sarete per poco. Vivrete
41
1949
d’Italia G. Lonegro. Lo fece stampare sui biglietti
42
1949
sui biglietti da visita, lo fece riprodurre sui cartoncini
43
1949
nostra speranza; e ce lo impedirono la Military Police
44
1949
di sopra Toledo offrirono lo scenario più desolato. Ad
45
1949
americano nella loro casa lo ricevevano con mille riguardi
46
1949
sigarette, eppure…» ¶ «A chi lo dite…» faceva Nannina stringendosi
47
1949
gli stessi americani che lo avevano epurato come fascista
48
1949
avevano epurato come fascista lo assunsero come inserviente in
49
1949
usci sul piazzale, dove lo attendevano ufficiali e militi
50
1949
sigarette fra le gambe. Lo arrestarono e lo avviarono
51
1949
gambe. Lo arrestarono e lo avviarono in uno dei
52
1949
avrebbe dovuto ringraziare. E lo ringraziò cosi: ¶ «Pure grazie
53
1949
perdeva impaurito. Non se lo sentì neppure sotto le
54
1949
capitati!» ¶ «Uh, a chi lo dite.» ¶ L’M.P
55
1949
spogliava il malcapitato e lo consegnava infreddolito alle guardie
56
1949
perfino le scarpe e lo mandarono via in calzettini
57
1949
Write your address.» ¶ Nannina lo guardò stupita; non capiva
58
1949
il suo futuro essa lo conosceva con un anticipo
59
1949
e per quanto lei lo frugasse mentalmente, e sfogliasse
60
1949
subito a vagare con lo sguardo per la strada
61
1949
Dì’» fece Elvira ritraendo lo sguardo tra i fumetti
62
1949
Di che si tratta? Lo vuoi un caffè? Da
63
1949
la strada, e infine lo sguardo le fuggi di
64
1949
state due ore, non lo so, non lo guardo
65
1949
non lo so, non lo guardo l’orologio.» ¶ Elvira
66
1949
dopo il lungo peregrinare, lo posò nero e assopito
67
1949
avete visto nascete!» ¶ «Si, lo so…» accennò appena come
68
1949
Elvira e si riprese lo sguardo che aveva lasciato
69
1949
lasciato su Nannina, se lo portò dentro e ricominciò
70
1949
la realtà. ¶ «E chi lo sa se è un
71
1949
soggiunse poi per mitigare lo sconcerto che le sue
72
1949
Dite voi?» ¶ «Io sola? Lo dicono tutti. Domanda a
73
1949
un americano?» ¶ «E tu lo vorresti portare qui? Picciré
74
1949
portare qui? Picciré, ma lo sai che questa è
75
1949
tutto sano e neppure lo scartello, tanto per dire
76
1949
che ci pensi. Ve lo giuro su quel Santissimo
77
1949
si riportò dentro tutto lo sguardo che aveva lasciato
78
1949
vagabondare per la strada, lo ricaricò di nero odio
79
1949
un sospiro gettando fuori lo sguardo e fissò la
80
1949
sguardo cominciò a dividere lo spazio con occhiate lunghe
81
1949
tu?» ¶ «Carmilina non me lo ha detto mai, e
82
1949
bene, ti puoi prendere lo stesso posto qui. Michele
83
1949
a casa. E Michele lo mandiamo da Mastrovincenzo.» ¶ Si
84
1949
a guisa di mantello, lo sgrondò agitandolo per il
85
1949
per il bavero e lo appese alla porticina dell
86
1949
facciamo la pace.» ¶ «Come lo volete: Nazionali o puramente
87
1949
Giosuè. ¶ «Insomma ho capito, lo volete inglese. E sono
88
1949
ci hai tempo te lo leggi!» fece don Giosuè
89
1949
di Nannina. Nannina nascose lo sguardo e piegò la
90
1949
perché? Vuoi che te lo dico io? Perché è
91
1949
che Ciccillo non se lo terrebbe un affronto. E
92
1949
luminoso carosello, Nannina riudì lo zoccolio e il tacchettio
93
1949
usciva nel buio. Chi lo aveva sentito parlare una
94
1949
serio – che da Washington lo avessero preso di mira
95
1949
modificare: e poi radioamatori lo sono un po’ tutti
96
1949
incerata. Anche Nannina posò lo sguardo sul tavolo e
97
1949
ne sa niente!» ¶ «Ehhh» lo redarguì la donna in
98
1949
vi ha detto?» ¶ «Se lo devo credere, dice che
99
1949
resistere. Voi ridete? Ve lo voglio far contare da
100
1949
che trovarlo? E poi, lo dici tu stessa: che
101
1949
una dall’altra per lo sguardo stanco e la
102
1949
professionale. «Come vi chiamate lo so, ditemi ora l
103
1949
ver’Iddio?» incalzò Lonegro. «Lo sei o non lo
104
1949
Lo sei o non lo sei?» ¶ «Quant’è ver
105
1949
volevo dire che non lo so, non ne sono
106
1949
sicura, ecco.» ¶ «Tu non lo sai ma io te
107
1949
sai ma io te lo leggo nella mano» disse
108
1949
a dire poi, fisso lo sguardo nel palmo «sentimenti
109
1949
per alzarsi, ma Nannina lo fermò. ¶ «E l’esperimento
110
1949
a lei, Nannina se lo sentì dire nella spalla
111
1949
se una invisibile mosca lo vellicasse tra la rosea
112
1949
Vi vi vi vo. Lo mettete sotto una campana
113
1949
Santissima del Rosario. «E lo tenete ventiquattr’ore all
114
1949
ore di fila. Poi lo cacciate alla luce e
115
1949
fissarlo senza mai staccare lo sguardo e senza mai
116
1949
più forte di lui, lo vedrete chiudere gli occhi
117
1949
Elvira appena sfiorando con lo sguardo Michele caduto di
118
1949
ha chiesto mai niente, lo sai?» ¶ «Allora vuol dire
119
1949
oggi in avanti me lo tengo io.» ¶ «E quando
120
1949
quelli?» ¶ Confusa, Elvira gettò lo sguardo sulla strada. S
121
1949
caffè passasse. ¶ Restò con lo sguardo inchiodato alla soglia
122
1949
assistita» Beata chi me lo dà a me lu
123
1949
Elvira. «E voi non lo avete fatto provare ad
124
1949
Così è? E chi lo sapeva. Perché, che vi
125
1949
cosi» disse la madre. «Lo so che ti dispiace
126
1949
già parlava meccanicamente con lo sguardo rivolto alla strada
127
1949
per dire Pascalotto. ¶ «Tu lo sai? E così lo
128
1949
lo sai? E così lo sa mamma tua.» ¶ Pascalotto
129
1949
mezzo sollevata dal cuscino, lo sguardo fisso alla porta
130
1949
la prima volta Michele lo tradiva. L’aveva voluto
131
1949
disse don Giosuè accarezzandosi lo stomaco pienotto. «E venuto
132
1949
quelli Air Mail e lo mostrò ad Elvira, che
133
1949
E allora non me lo vuoi dire dove hai
134
1949
ragazza? E non me lo dire. Hai ragione, sono
135
1949
come Nannina vede sempre lo spettro di milleuno malanni
136
1949
malanni.» ¶ «Signor Me’, se lo volete proprio sapere… Ma
137
1949
più re. Che non lo sai?» ¶ «Ci sta sempre
138
1949
fanno l’armistizio, e lo costringono a fare la
139
1949
vengono loro e ce lo tolgono. Signor Me’, queste
140
1949
mi dà a mangià lo chiamo papà.» ¶ «Ma siete
141
1949
onorava il paese. Solo lo sfizio di dire: Sua
142
1949
ce l’ha se lo vorrebbe fare e noi
143
1949
Ora si che ve lo dico con tutto il
144
1949
Perché per il re lo dobbiamo fare tutti un
145
1949
certo che ha bisogno. Lo sapete che per vincere
146
1949
aria più soddisfatta che lo circondava. Poi trasse un
147
1949
il pacchetto e se lo strinse al seno come
148
1949
una colomba da cullare. Lo cullò infatti un poco
149
1949
Angelo Biondo «significa… Ve lo dico io che cosa
150
1949
grembo, sedendosi. ¶ Allora anche lo straniero rise e ripete
151
1949
come a dire: “Te lo faccio tanto così” si
152
1949
verso di sé, poi lo respinse con un pugno
153
1949
Un buon uomo, Nannina lo conosceva, e sapeva che
154
1949
ancora nuovo, come se lo avesse comperato lei, con
155
1949
pianto in ogni parola «lo sai che non ti
156
1949
gli rimase sulla lingua «lo io italiano; well?» ¶ «Uelle
157
1949
bianca la vela che lo solcava. ¶ «Bello» disse Nannina
158
1949
tirò fuori un piede, lo puntò contro il parafango
159
1949
di paesaggio – e dove lo trova lui al suo
160
1949
D.T. era sempre lo stesso; e le mosche
161
1949
apri gli ocelli. Se lo trovò davanti inginocchiato. Agitava
162
1949
attimo che essa se lo vide cadere addosso belante
163
1949
le pulizie che richiedono. Lo accarezzò, persino, per calmarlo
164
1949
può dirsi che per lo stesso motivo la odiava
165
1949
inghiottendo si riportò dentro lo sguardo. Coloro che le
166
1949
di donn’Elvira, se lo strinse contro il seno
167
1949
è certo, e lei lo ricordava benissimo. Eppure l
168
1949
alla Torretta, e lei lo salutò rincuorata. ¶ «Finalmente, mia
169
1949
perché la paura se lo mangiava. Ma appunto perché
170
1949
lungo fino agli Incurabili, lo riprese: ¶ «Embè, so’ parole
171
1949
turbamento di Ciccillo e lo rincuorarono: ¶ «Va buo’, che
172
1949
E va be’, calmatevi» lo interruppe la Pizzicatella; «se
173
1949
Eh, Mamma Santissima, voi lo sentite? E che v
174
1949
che t’è successo? Lo devo sapere» fece Ciccillo
175
1949
avrebbe ammonticchiato davanti. «Subito, lo debbo sapere, subito.» ¶ «E
176
1949
vieni qua che te lo dico» disse la Cafettèra
177
1949
da lontano, se me lo vuoi dire, devi dirmelo
178
1949
un americano che non lo conosceva neppure! Ed io
179
1949
la voce e con lo sguardo per far sapere
180
1949
Sempre per questo qua, lo vedi?», e mostrò a
181
1949
Vienimi appresso, Nanninè!» ¶ Nannina lo segui. Entrarono nel portone
182
1949
prese un quadretto e lo porse a Nannina. «Leggi
183
1949
a casa, ritirati, te lo consiglio come un padre
184
1949
Ciccillo: ¶ «Uèh ma tu lo sai che fai male
185
1949
carne, essa doveva saziare lo spirito che dopo una
186
1949
ad una moglie volitiva. Lo si vide uscire dal
187
1949
sguardo, in equilibrio tra lo stupro e la fornicazione
188
1949
acquaio. Si senti bruciare lo stomaco, come se tutto
189
1949
nella rigovernatura dalla quale lo aveva appena tratto. ¶ «Che
190
1949
E che io te lo dico? Tanto a te
191
1949
hai fatto? E me lo vieni a domandare?» ¶ «E
192
1949
E sicuro che ve lo devo domandare… Se avete
193
1949
magro del solito. ¶ Elvira lo guardò contrariata. ¶ «Favorite!» disse
194
1949
disturbo» disse Parenti: «me lo farei tanto volentieri un
195
1949
ecco Michele, finalmente! Ciccì lo vedi!» Michele entrò col
196
1949
diceva Elvira «voi come lo chiamereste questo fenomeno?» ¶ «Il
197
1949
ne nervi che combinano lo scherzo.» ¶ «Ma è stata
198
1949
che ce ne intendiamo, lo chiamiamo ipnotismo.» ¶ «Sarà una
199
1949
E uno non se lo può far venire questo
200
1949
il cuscino, quando Ciccillo lo raggiunse in maglia e
201
1949
si era sentito addosso lo sguardo di Ciccillo. Sperò
202
1949
amaro amaro, Mastrovincenzo se lo doveva cercare a fatica
203
1949
bene al pezzente, che lo perdi” – ma non ti
204
1949
I proverbi del vecchio lo sconcertavano. «Ma vorrei vedere
205
1949
un mestiere quando uno lo sa fare a dovere
206
1949
sporca tanto, ma che lo conoscono poca gente e
207
1949
questo è Parenti. Voi lo sapete che Parenti paga
208
1949
tosse, una tosse che lo soffocò. Ne usci lagrimando
209
1949
forse, e Mastrovincenzo se lo rivide davanti sconfitto; e
210
1949
dice: e ora ce lo vado a dire. Figuratevi
211
1949
vado a dire. Figuratevi lo spavento di tutti. A
212
1949
Uno schiaffo che se lo ricorderà…» ¶ «A chi? A
213
1949
Noi viviamo Dio solo lo sa in quale miseria
214
1949
anch’io: Qualcuno. Ma lo scemo, lo scemo forte
215
1949
Qualcuno. Ma lo scemo, lo scemo forte, è papà
216
1949
una cosa simile? Me lo sapete spiegare voi? Con
217
1949
rivali nei vicoli. ¶ Mastrovincenzo lo guardava sbigottito, come se
218
1949
guardava sbigottito, come se lo avesse spinto lui, con
219
1949
le tasche e se lo accese. Ma dovè toglierselo
220
1949
ridete e… che non lo dite a nessuno.» ¶ «Uh
221
1949
che diffidenza, andiamo, te lo giuro. Di’…» ¶ «Mastrovincè, io
222
1949
da ridere questa?» ¶ «Se lo sentono i compagni miei
223
1949
fatta? L’alfabeto allora lo sai. E leggi. Qualunque
224
1949
facile.» ¶ «E voi me lo farete imparare?» ¶ «Dipende dalla
225
1949
Va bene?» «E me lo domandate a me?» Per
226
1949
pungere. Dormi, Michè!» ¶ XV ¶ Lo schiaffo di Michele rimase
227
1949
parliamo proprio.» ¶ Non parlandone lo schiaffo crebbe, si fece
228
1949
quarantotto qui dentro. ¶ Così lo schiaffo, che donn’Elvira
229
1949
dice basta è basta». ¶ Lo schiaffo si arrampicò fin
230
1949
volta le era piaciuto; lo schiaffo glielo aveva reso
231
1949
il più possibile incatenato lo compensasse della privazione, dandogli
232
1949
s’affronta la vita!» lo ammoniva il vecchio. ¶ Michele
233
1949
non esiste età per lo svago o per la
234
1949
Gli operai in riposo lo guardano, se lo pesano
235
1949
riposo lo guardano, se lo pesano con gli occhi
236
1949
pesano con gli occhi, lo sfottono anche, e poi
237
1949
dire di no perché lo sguardo di Michele è
238
1949
quel pane; e Pascalotto lo vide allontanarsi sempre di
239
1949
a tenergli un segreto: lo aveva capito un giorno
240
1949
la sua colazione. Nessuno lo aveva trattenuto; a nessuno
241
1949
la spesa del vino; lo avevano lasciato andar via
242
1949
lui “non piaceva”. Michele lo aveva seguito appena con
243
1949
Michele, che però non lo conosceva ancora da questo
244
1949
miseria? Ma il re lo sa come stiamo combinati
245
1949
traverso sulla strada, con lo sguardo rivolto a Piedigrotta
246
1949
che splendore!» ¶ Elvira non lo aveva letto, glielo avevano
247
1949
la sua fotografia, se lo conservava ripiegato in otto
248
1949
facendo ai comunisti… Ce lo dobbiamo mettere… e voi
249
1949
dei Traditori Italiani (così lo chiamava donn’Elvira) in
250
1949
sacco?» celiava Nannina. «Ve lo posso fare un caffè
251
1949
dici tu?» ¶ «E chi lo può più comperare?» ¶ «Intanto
252
1949
è brutto! Perché non lo fate più come prima
253
1949
schiacciandosi con una mano lo stomaco prominente: «E me
254
1949
intimi…» ¶ «E a me lo dite? Sapeste che assalti
255
1949
andato sempre scalzo. Non lo voglio abituare a troppi
256
1949
è lecito saperlo?» ¶ «Ve lo manderò a dire per
257
1949
certi schiaffi dalla faccia…» ¶ Lo schiaffo evocato dalla Cafettèra
258
1949
porta, ma don Giosuè lo aveva appena intravisto. Gli
259
1949
impronta delle cinque dita, lo aveva trattenuto. Aveva allora
260
1949
voglio addiventare santo”. Sarebbe lo stesso se domani se
261
1949
non coltellate! E questo lo dobbiamo sapere senza bisogno
262
1949
ma lei ancora non lo sapeva. Sentiva talvolta il
263
1949
prendeva un seno, se lo stringeva fino al dolore
264
1949
Che ore sono? Non lo sa che il tempo
265
1949
il tempo stringe, non lo sa quella svergognata che
266
1949
Nannì, vai, a chi lo vuoi contare… Io non
267
1949
che quando meno te lo aspetti senti un mio
268
1949
anche uomo di sposarti, lo sai o no?» ¶ «Ah
269
1949
no?» ¶ «Ah, sì, me lo fate questo piacere?» disse
270
1949
disse Nannina. ¶ «Eh, te lo faccio, e quando lo
271
1949
lo faccio, e quando lo vuoi sapere so’ anche
272
1949
Michè, quando meno te lo credi… E poi, ricordati
273
1949
bollono e fetono sempre lo stesso”.» ¶ Per Elvira, però
274
1949
lei stava tirando senti lo strappo e si spezzò
275
1949
e io non me lo scrivo, vi credete voi
276
1949
manderò subito a chiamare.» Lo disse con tale gioia
277
1949
devono morire.» E spinse lo sguardo lontano: «Ma il
278
1949
il tempo di compiere lo scongiuro alla sua balbuzie
279
1949
alle risa delle comari: «Lo tiene più tosto per
280
1949
anche lei aveva avuto lo stesso dubbio, che fosse
281
1949
sappiamo noi se non lo sapete voi che ci
282
1949
voi che ci avete lo sparpetuo?2 Voi dovreste sapere
283
1949
sei mesi.» ¶ «Eh, e lo sa» intervenne una comare
284
1949
partivano! Come, non ve lo ricordate?» gridò una comare
285
1949
Si riposa. E se lo meritava un po’ di
286
1949
ciabattino (o suolapianelle come lo chiamano per i vicoli
287
1949
e tappezzieri, e infine lo stesso Mastrillo di sopra
288
1949
sia – parve dire con lo sguardo fulminante la Pizzicatella
289
1949
Turbata, la Pizzicatella spinse lo sguardo fino al limite
290
1949
con l’altra mano, lo agitò in aria. Fu
291
1949
teh!» ¶ «E voi non lo sapete che i soldi
292
1949
il frusciare delle bandierine, lo scalpiccio di mille piedi
293
1949
noto ai dimostranti che lo chiamarono per nome, incitandolo
294
1949
tuta azzurra, Michele; Nannina lo riconobbe subito e tese
295
1949
bene, e qui sta lo sbaglio. Perché il foglio
296
1949
grattò sulla pancia per lo scongiuro di rito, e
297
1949
ai colleghi americani che lo chiamavano e ripetè: «Sifilide
298
1949
con la Cafettèra. ¶ «Non lo sapete come vanno queste
299
1949
fare!» ¶ «E perché, chi lo dice?» scattò la Pizzicatella
300
1949
disse, illudendosi di contenere lo scandalo. Poi chiamò affannosamente
301
1949
altra della Cafettèra, che lo guardava col volto sbiancato
302
1949
il re, ora?» ¶ «Non lo so, ma certo qualche
303
1949
che le è successo?» ¶ «Lo sentirai, lo sentirai; non
304
1949
è successo?» ¶ «Lo sentirai, lo sentirai; non aver paura
305
1949
con questo affare. Non lo potevi lasciare?» ¶ «E dove
306
1949
denaro». Ma la ragazza lo guardava senza espressione. Allora
307
1949
e schiatta etico». ¶ Nannina lo lasciò solo a ridersela
308
1949
solo a ridersela e lo guardò stralunata; il sole
309
1949
sorta di malattia?» ¶ «Se lo ha detto il dottore
310
1949
in quel discorso che lo obbligava a dire parole
311
1949
sapere io, se non lo sapete neppure voi che
312
1949
Non voleva responsabilità, lui; lo dicevano chiaramente i due
313
1949
scorticatura, un foruncoletto… Ma lo sai che puoi prendere
314
1949
anche bevendo, o non lo sai?» ¶ Ciccillo allora stolidamente
315
1949
accigliato. ¶ «La monarchia, non lo sapete?…» E aveva guardato
316
1949
andiamo a prendere noi! Lo sapete che siamo in
317
1949
Quella, poi, mia moglie, lo sapete, si arrangia col
318
1949
davanti al balcone, sotto lo sguardo di Ciccillo che
319
1949
di giorno; e infine lo stesso chiromante non potè
320
1949
tua branda…» ¶ «E dategliela lo stesso! Io mi arrangio
321
1949
subito esce a bollire. Lo sai questo?» ¶ «Ci ho
322
1949
banco per curiosare: ¶ «Ehi,» lo chiamò Mastrovincenzo, «tu lo
323
1949
lo chiamò Mastrovincenzo, «tu lo sai come disse zi
324
1949
sbigottirsi riprese: «Mò te lo dico io. Zi’ prete
325
1949
cucina: «Alla Cafettèra tu lo sai che io non
326
1949
No» fece Nannina. E lo apprendeva veramente per la
327
1949
o senza re mangio lo stesso! – ma la moglie
328
1949
Ci hanno tradito, perdiamo, lo vedo, ci hanno tradito
329
1949
esplose: ¶ «E chi te lo dà! Dove sta ‘sto
330
1949
disse: ¶ «Un caffè, questo lo prenderei.» ¶ Il medico glielo
331
1949
che gli fa! Se lo desidera. Lo desideri proprio
332
1949
fa! Se lo desidera. Lo desideri proprio?» ¶ «Tanto!» esclamò
333
1949
letto della madre, che lo invocava per la prima
334
1949
spingerlo a parole solenni: lo sapeva incapace al parlare
335
1949
intuiva che solo con lo sguardo il suo ragazzo
336
1949
giorno… Stiamo sempre con lo spavento che da un
337
1949
a lui era fisso lo sguardo della madre che
338
1949
testa. «Il signor Mele, lo vedi?» ¶ Fece uno sforzo
339
1949
in un cenno disarticolato. ¶ «Lo vedi che sono venuto
340
1949
la forza?) di piegarsi lo stomaco sulle orazioni. Non
341
1949
mago è turbato, Nannina lo ha notato subito e
342
1949
morte.» ¶ «Nei segni è lo stesso…» ¶ «Potrebbe essere anche
343
1949
pasta d’uomo. Non lo potevo soffrire prima, e
344
1949
di qualche passo. Ciccillo lo raggiunge: ¶ «Allora?» dice. ¶ «Come
345
1949
o ono un ciarlatano.» ¶ «Lo so. Ma che hanno
346
1949
alla fronte. «Scoppio, ve lo giuro.» ¶ «E ci credo
347
1949
molto chiare, questo ve lo debbo dire in coscienza
348
1949
fare una posizione o lo sbalestrato…» ¶ «E lei?» ¶ «Lei
349
1949
Parenti che di lontano lo guardano senza parlare. Anche
350
1949
Non ci sta, già lo so», dice Pascalotto. ¶ «Vacci
351
1949
di qua», insiste Ciccillo. ¶ «Lo so, lui mi fa
352
1949
torna. Anche se dormo lo sento.» ¶ «L’avrà fatto
353
1949
fatto, e tu non lo hai sentito.» ¶ Pascalotto muove
354
1949
Parenti. ¶ «Niente ancora…» ¶ «Io lo sapevo», irrompe Pascalotto. «Non
355
1949
a dire?» ¶ «Anche lei lo stesso: niente.» ¶ «Questo è
356
1949
a dire?» incalza Mastrovincenzo. ¶ «Lo stesso» fa il ragazzo
357
1949
il fatto di Mastrosferra, lo sapete il fatto di
358
1949
malamente… A Michele io lo conosco bene… Non è
359
1949
ragazzo che fa fesserie…». Lo interrompe la voce di
360
1949
spalle; ma uno scapaccione lo raggiunge ugualmente. ¶ «Chi ti
361
1949
bisogno di Pascalotto, e lo respinge ai margini del
362
1949
E sicuro, uno ancora lo debbono trovare.» ¶ «Lui o
363
1949
cosa di serio, me lo dite» Diomede taglia corto
364
1949
tante squame di pesci. Lo sgrondano, lo puliscono, gli
365
1949
di pesci. Lo sgrondano, lo puliscono, gli fanno vomitare
366
1949
prima! Ma, il mago lo aveva detto: una morte
367
1949
che dovevo fare? Me lo sapete dire voi? Nannina