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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matilde Serao, Lettere d'una viaggiatrice, 1908

concordanze di «lo»

nautoretestoannoconcordanza
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1908
ma ciò che e lo spirito profondo e l
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ogni tanto, di esser lo schiavo della propria o
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si sente presa. È lo schiavo che suona delicatamente
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pensiero della frusta che lo minaccia: è il cuore
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e talvolta, si vede lo strascicar di una porpora
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E per chi abbia lo spirito attento come sono
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di amoerro, ove è lo stemma, talvolta papale, che
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cioè il potere, se lo frequentate, vi apparirà con
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disprezzi la passione che lo ha sedotto e corrotto
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floridezza che covre male lo stento della vita. Non
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sono ancora in piedi, lo debbono alla misteriosa forza
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è un sogno che lo videro, Dante Alighieri sporgersi
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suo stato, misura tutto lo squilibrio della sua esistenza
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subito, quasi fulmineamente, pagare lo scotto di tutte le
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singolarmente piacevole, poichè voi lo udite come in un
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a cui egli dette lo sguardo di entusiasta ammirazione
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uomo, la donna quando lo trovano su loro cammino
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perchè, essa stessa non lo conosce. Quale donna, la
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desiderio: il grande peccato lo commette la ragione che
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nella insonnia passionale. Non lo ha detto, forse, san
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più duraturo, il tradimento lo accompagna: perchè l’amore
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Vi sono cose che lo spirto nostro, per movimento
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peso del mondo come lo sentiva la Portia di
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certe grandi epoche, ove lo spirito umano cerca la
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cuor disperato! — quando già lo spirito si solleva sulle
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e là; e, dappertutto, lo stesso senso di una
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del sogno e venerarono lo Spirito in ogni sua
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dove, ed ella non lo sa, ella va, per
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solo istante Romeo e lo ama subito, quasi fulmineamente
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anzi archeologi e storici lo negano, con la forza
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loro volume rosso, che lo aprono spesso, che lo
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lo aprono spesso, che lo leggono attentamente. A questi
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giardini, lì intorno, malgrado lo splendore degli alberghi, dei
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alberghi, dei restaurants che lo circondano, ha qualche cosa
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al sole: ma, per lo più, nessuno la riconosce
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mutato Francesco Paolo Tosti, lo ha semplicemente trasformato: trent
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nobile esercizio dell’arte, lo studio continuo di tutte
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ha in sé, tutto lo ardore segreto di un
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indecisione, per chi parte. Lo chasseur fischia, una carrozza
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una fotografia: ma chi lo sa! Poi, si lascia
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risponde alla moglie che lo avverte, all’orecchio, dell
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comperate nulla, ma ve lo guardate, a casa, non
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sfortunatissime spesso, e per lo più tornanti a casa
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ha molto vinto, e lo trovano, e fanno bene
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scintillano le gemme, chi lo scorderà mai? ¶ NEL PAESE
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i nervi diventati fiacchi, lo stomaco che digerisce male
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più tragico, insieme, che lo aspetto delle vie di
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le fredde ombre crepuscolari lo hanno avvolto. Qui, un
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all’ombra materna che lo guarda, che lo guarda
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che lo guarda, che lo guarda con immutata tenerezza
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hanno giuocati, guadagnato, perduto, lo sanno bene; e la
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per un gran duca: lo ha detto egli stesso
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treno direttissimo vi è lo sleeping car da Roma
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voi stesso giacete, ficcando lo sguardo, fisamente, cercando di
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appare immobile colui che lo cavalca, dal tram elettrico
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cura di distrigarsi: e lo scenario si sdoppia e
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appena e forse neppure lo spazio che intercede fra
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folte di capelli, per lo più biondi o imbionditi
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sveltezza, la persona che lo porta è così giovane
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CHE ERA) ¶ Parigi, giugno..... ¶ Lo stabilimento della Morgue, destinato
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quattro per parte: per lo più, i due reparti
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il suo colore naturale, lo avvolgono in una veste
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di tela oscura e lo depongono sulla barella-carroccio
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capo talmente, che ve lo vedete, dirimpetto, in modo
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crème d’Issigny con lo zucchero costa una lira
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lire e cinquanta, con lo champagne... Vi dirò, anche
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elegante, o modesto, e lo danno, lo danno volentieri
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modesto, e lo danno, lo danno volentieri, con un
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vi ritornerete spesso, se lo avete visto, di sera
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visto, di sera, se lo avete visto, di mattina
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visto, di mattina, se lo avete visto, nel pomeriggio
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queste donne siedono, per lo più sempre in due
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ardenti idee che esaltano lo spirito, diventasse multanime: e
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da lontane alluvioni, dessero lo spettacolo maestoso dell’Oceano
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la scampagnata, la distrazione, lo svago di tuttto un
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a un fragore che lo assorda, a una polvere
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non vi è, non lo sentite. Sentite soltanto, in
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nero: s’inganna chi lo crede un ritrovo di
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sera, nel pranzo, indossino lo smocking. Qui fa freddo
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persona, si slancia anche lo spirito: la poesia di
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voi e a chi lo donate. Ah! grande, quieta
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è naturale e dove lo spirito, nel riposo e
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dura il sentiero? Chi lo sa... Per chi si
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come alpinista: chi non lo soffre ed è un
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sfida l’abisso, ma lo ama; e spesso, è
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regnante sulla valle, ecco lo scopo ideale e pittoresco
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più lontano harmonium... Qualcuno lo aveva scoperto e ne
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tutto, e a intenderne lo spirito, colpisce, sempre, il
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pruova, l’ostinatissimo inglese. Lo incontrarono, al ritorno, con
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passione che ha acceso lo sguardo di qualcuno che
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sole, fra i pini, lo Chàteau des dames, una
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grande ed invincibile visione lo tiene, questo principe, che
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casa, nelle viottole. E lo lasciammo andare a questa
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fra i ghiacciai che lo circondano. ¶ Nostra Donna della
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modesti cristalli delle finestre, lo spettacolo solenne del paesaggio
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un muto entusiasmo tutto lo spirito: le immagini della
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re egiziano: immobile, presso lo sportello di destra o
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più forti, come non lo dà nessuna ubbriachezza. ¶ Chilometri
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divorati, egualmente, sempre con lo stesso passo affannoso, e
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come un bruno fantasma, lo scheletro inaridito di un
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biancore della neve che lo ricovre, dalla lontana Marienhorn