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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Sciogli la treccia, Maria Maddalena, 1920

concordanze di «lo»

nautoretestoannoconcordanza
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1920
più m'interessava era – lo confesso – l'imbecillissimo gioco
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come l'uomo che lo portava: – Bombita. ¶ Era la
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sonora dell'adolescente Gallito, lo avevan ormai consigliato a
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prendere la sua giubilazione. ¶ Lo guardai. Aveva una faccia
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medesimo albergo, o per lo meno di pranzarvi, ché
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un nome che meglio lo definisca, non mi parrebbe
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folla, s'incamminò verso lo sportello del cambio, dietro
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vizconde de Higuera. ¶ – Io lo chiamo Lord Pepe, – corresse
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di Guipuzcoa, forse con lo scopo alquanto evasivo di
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sue delicate membra posteriori, lo avevan posto sovra un
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rigurgita; chi ha denaro, lo spende volentieri per il
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d'accordarsi ogni tanto lo spettacolo d'un bel
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suoi minuscoli piedi, se lo fece più volte rigirare
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sebbene i garretti non lo reggessero quasi più. Il
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pubblico, impaziente, strepitava perché lo mettesse a morte. Gallo
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e di vomito sotto lo strazio della spada mal
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Arena, quasi distrattamente, osservando lo sgombero delle stecchite carogne
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groppe dei cavalli contro lo steccato, ad una trentina
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si fermò, come se lo splendore del giorno l
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e di colpo ristette. Lo accerchiavano i «capeadores», sventolando
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addome dilaniato. ¶ Quando infine lo squarcio fu così vasto
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questione di pochi attimi. Lo colse in pieno, da
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piede imperiosamente, l'espada lo fermò. ¶ Un grido fantastico
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colpo di stiletto, liberò lo squarciato ronzino dalla sua
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avversari, fra quelli che lo davano per vecchio ed
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combatta per disavventura con lo sgraziato procedere di un
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corna crudelissime quanto per lo spettacolo che convien dare
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il trionfo; l'applauso lo aveva logorato come logora
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nel costume damaschinato che lo serrava come un guanto
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amore, gli uomini che lo avevano portato su le
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infine la storia che lo guardava. ¶ La sua fatica
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di ventimila uomini che lo volevano applaudire. Mi piacque
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vinse. ¶ Fermo, il toro lo guardava. Col fiocco della
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puoi!» ¶ E come se lo specchio rosso l'avesse
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spinse tra le corna lo stocco, diede il colpo
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toro, già purpurea per lo strazio de' molti aculei
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volentieri l'uomo verso lo spettacolo della vita che
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animale infuriato. ¶ Quando suonò lo squillo di morte. Gallo
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del suo glorioso avversario; lo mise a morte con
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da ogni lato e lo tennero prigioniero, avvolgendolo in
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nugolo di cugine. ¶ Una lo tirava per la manica
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la cugina milionaria, svenevolmente lo guardava con i suoi
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quelli del divino Baudelaire. Lo si udiva russare con
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e la sedia lontana. Lo scarpino lucido e piatto
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ancor ignoto al volgo, lo chassis di una macchina
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di corte. Questo fatto lo dispensava da una quantità
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veloci ed agili destrieri lo avrebbero atteso al primo
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duro percorso volando sotto lo scudiscio dell'intrepido cavalcatore
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un fascio di denaro, lo buttò sul tavoliere, attese
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lei. ¶ – Doña Beatriz me lo ha detto. Vi piace
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figlio. Il bambino se lo presero i nonni; e
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come un vero soldato, lo avrebbe anche fatto. Ma
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brillanti, fra le pellicce lo zibellino. Appunto aveva una
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innamorati. Ma i forestieri lo sono sempre. Mi raccontò
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Forse nulla. ¶ – Cosa penso?... Lo volete sapere? ¶ – Sì, dítelo
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è vero? ¶ – Oh, se lo dite voi... ¶ – Lo dico
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se lo dite voi... ¶ – Lo dico, infatti, perché una
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Quella imitazione poteva per lo meno ingannare l'occhio
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gialla, col mento aguzzo, lo scheletro accartocciato. Il giorno
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San Pietro dormire su lo strame nelle undicimila stanze
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un sarto parigino, costerà lo stesso a mio padre
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non dovesse durare che lo spazio di ventiquattr'ore
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e di significazione per lo meno equivalenti a quelle
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ritroverà mai più. E lo sentono anche le anime
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momento era triste; io lo vedevo. ¶ Ed infine le
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braccio di lei, teso, lo trattenne. Egli piegò il
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vi ami... ¶ – Appunto non lo credo; ma che importa
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il Segretario Galante? ¶ – Non lo sapete, Madlen? Oppure questo
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Il loro colore invade lo spazio. Il respiro di
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vezzosa, molto appetibile. Non lo era. I tacchi esagerati
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notte, Litzine? ¶ – Ma certo lo penso! ¶ – È una pazzia
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Poverino, com'è delicato! – lo compianse Litzine. E presa
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M.me de Lonard lo invitò a sedere sul
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momenti due settimane... ¶ – Appunto lo s'indovina dai vostri
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Andiamo, andiamo, caro avvocato... – lo ammonì la contessa Fellner
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colore del vento. Su lo zoccolo del suo monumento
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ingaudibile. ¶ Così pensavo, guardando lo splendore di nudità che
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creature gloriose di tutto lo sfarzo che può essere
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lor vizio immortale tramontò lo splendore di tutte le
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Israele quegli che fedelmente lo seguiva dall'alba fino
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cerca del fiore scarlatto. Lo trovò, tornò, e il
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la sua nudità per lo meno un fiore. Ma
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gioia della carne umana, lo spasimo del grembo che
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dell'altomare. E canterà lo spazio, e i turbini
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decadente Pompon ed inoltre lo ricoverse con un lembo
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nella battaglia di Trafalgar. Lo avete guardato abbastanza, Madlen
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vostra bellezza mi guarda, lo sono quasi un complice
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avrebbe dovuto chiamarsi per lo meno il suo doppio
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e vidi gonfiarsi per lo sdegno la sua faccia
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distinguidos huespetes. Ed inoltre lo spettacolo non cominciava che
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lentissimo fiume. ¶ Per contemplare lo spettacolo di Bilbao, Madlen
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caso nostro. Invece voi lo definite così bene, così
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rosolio ed appassite come lo zibibbo, chiamandoci ad esempio
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della sera, benché – ve lo confesso, Madlen – con l
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bello e temibile, pareva lo dileggiassero. Ciascuna portava nei
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becco ricurvo e crudelissimo. Lo sprone d'acciaio luccicava
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avversario la beccata che lo soffochi, la speronata che
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urli selvaggi. Aveva confitto lo sprone due volte nel
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ciò accadde, – io vidi lo sprone d'Inglés, vidi
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d'Inglés, vidi chiaramente lo sprone d'Inglés, immergersi
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sperone dell'avversario che lo teneva prigioniero. ¶ Inglés gli
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rimasuglio di cresta, mentre lo sperone dilaniava la ferita
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si gonfiava, pesava troppo, lo trascinava giù... Blas moriva
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un lato, giacque. Inglés lo andava cercando. S'intese
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un po' di luce, lo andava dappertutto cercando a
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come un ubbriaco. Finalmente lo trovò. Blas agonizzava sul
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contano il denaro guadagnato; lo porteranno alla Cassa di
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credo!... via... non credo! ¶ Lo giurate? – Sia pure. Non
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tal giorno verrà; anzi lo credo e spero fermamente
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un disonesto. In fondo lo è. Talvolta può essere
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pensavo ai signori che lo tennero, secoli fa, custodi
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a perdita d'occhio, lo squallore silenzioso e fertile
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sue spalle intirizzite sotto lo scialle di lana fulva
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polsi in croce su lo scialle di lana fulva
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la storia o, per lo meno, la storia non
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di lucente impurità con lo spettacolo di tutte le
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Casino, pedante all'eccesso, lo ha pregato di lasciare
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viscontessa Fernandez de Higuera, lo avrebbe lentamente attratto nella
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carne romantica e provinciale, lo avrebbe avvezzo a preferire
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di Spagna, ma per lo meno quelle che usa
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conoscente. Chi per primo lo scoverse fu appunto il
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dei mercanti che travolse lo sdegno di Gesù, negli
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cilici e mia, con lo splendore d'una gemma
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cominciai con veder allargarsi lo spazio della dura vallata
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la sua pietra incendiata lo sprone della dura montagna
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arse. ¶ Dopo essere stato lo squassatore di tutte le
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me stesso, che amava lo stupendo rumore. Un saggio
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questa una buona ragione. Lo avete conosciuto probabilmente quando
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ha i suoi conoscitori, lo sport le sue vere
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mia moderazione per placare lo sdegno di Lord Pepe
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pomeriggio? L'amore, come lo spiritismo, ha bisogno di
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dell'altomare. E canterà lo spazio, e i turbini
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e di splendente. Nessuno lo amava; nessuno conosceva bene
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siete innocente! Ma quando lo sarete un po' meno
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batista; prese uno specchio, lo sollevò davanti ad un
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tutta la mattinata. James lo teneva per la briglia
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contea. Negli ultimi anni lo attaccava qualche volta il
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piccina è su che lo aspetta. ¶ Mi chiamava «la
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miei capelli brillavano; io lo sentivo; le mie mani
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sembrava intelligente: forse non lo era; sembrava un malato
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era presso me, contro lo spigolo, e guardando la
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ombra, i miei occhi lo guardarono. Mi pareva di
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più il sole. Ma lo sentivo a poco a
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avevo tutto imparato. Non lo vidi più. ¶ Odette era
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a qualche amante; me lo diceva, le prime volte
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allora prendeva quel libro, lo apriva, sempre alla stessa
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dal piede. Svestita?... Sì, lo ero. E perché me
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ero. E perché me lo domandava? Troppo lo ero
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me lo domandava? Troppo lo ero; quasi non avevo
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Non sei ancora svestita?» Lo disse con una voce
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patrizi, e non volgeva lo sguardo; passava davanti ai
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e mai non volgeva lo sguardo. ¶ In estate i
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e la sua mano lo disciolse; venne il mútolo
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mediocre il fine che lo tenta, c'è sempre
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gialla, col mento aguzzo, lo scheletro accartocciato... Il giorno
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gli altri», e quando lo derisero, e quando lo
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lo derisero, e quando lo percossero, egli seguitò a
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discepoli eran fuggiti e lo scherano di fazione lo
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lo scherano di fazione lo punzecchiava con la lancia
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come in trono sopra lo stuolo degli storpi, anchilosata
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le miracle!... le miracle...» ¶ Lo spirito di Dio passava
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si moltiplicava in tutto lo spazio della vallata notturna
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Quel che non poteva lo specillo del chirurgo, la
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che buttò lontano, sopra lo stuolo degli storpi. Si
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il pugno, e ve lo immerse. Quasi vi entrava
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immerse. Quasi vi entrava; lo trasse fuori tutto insanguinato
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trasse fuori tutto insanguinato, lo agitò in alto, sopra
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Poi strinse il pugno, lo conficcò nella sua piaga
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di corda che limitavano lo spazio destinato agli infermi
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Israele quegli che fedelmente lo seguiva dall'alba fino
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viscontessa Fernandez de Higuera, lo avrà lentamente attratto nella