parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «lo»

nautoretestoannoconcordanza
1
1910
banco, si fecero servire lo Sciampagna, ch’era mesciuto
2
1910
fatto. Ecco Blonmy Boy; lo monta Symson, il miglior
3
1910
male! ¶ — Oh, non me lo disprezzare!... — sospirò Rafa. — Ho
4
1910
in mezzo alla folla. ¶ — Lo crede lei? — fece Arrigo
5
1910
Arrigo, ironico. ¶ — Ma certo! ¶ — Lo ha giocato? ¶ — Si capisce
6
1910
Gabriel. ¶ Arianna invariabilmente teneva lo steccato, senza perdere nè
7
1910
un cavallo da corsa, lo chiamerei... ¶ — Come lo chiamerebbe
8
1910
corsa, lo chiamerei... ¶ — Come lo chiamerebbe, sentiamo? ¶ — Non so
9
1910
ella esclamò con malizia. — Lo chiamerei Rafa!... ¶ Appena detto
10
1910
Ho inteso appunto che lo chiamavi tu con quel
11
1910
ricchissimo Rafa; perciò non lo voleva del tutto perdere
12
1910
una leggerezza imperdonabile, ve lo ripeto, ma spero che
13
1910
vera signorina, ed ormai lo sapete... Dunque il fatto
14
1910
Certamente ho paura, non lo nego: paura. ¶ — Ebbene, fidati
15
1910
più rimanere senza vederlo; lo aveva trovato assorto e
16
1910
carezzarlo, gli aveva detto: ¶ — Lo dovrò vedere domani: dammi
17
1910
la stanza, concitato, accigliato. ¶ — Lo vedrai domani? ¶ — Sì. ¶ — Allora
18
1910
poteva comprenderlo bene. Forse lo struggeva una sciocca gelosia
19
1910
l’odore di lei lo stordiva come il profumo
20
1910
forma della sua fronte. ¶ — Lo so, — egli rispose, — ma
21
1910
Molte cose... ¶ — Per esempio? ¶ — Lo devi sapere tu. ¶ — No
22
1910
invetriata, cadde sull’organo, lo illuminò. In quella chiesa
23
1910
peccatore... ¶ — E poi? ¶ — ... Che lo offerse di portarle il
24
1910
sua fiaba. Quell’allusione lo aveva un poco sbalordito
25
1910
si volse a lui, lo guardò, rise. ¶ — Ah?... Chissà
26
1910
quelli o quelle che lo potessero condur oltre; s
27
1910
un amore insolito, spaventoso, lo fermava; un amore nefando
28
1910
il terrore della rinunzia lo assalì. ¶ — Badi, signore, lei
29
1910
come soleva; e non lo troverebbe più. Sarebbe rimasta
30
1910
nè il tempo nè lo spazio non sarebbero mai
31
1910
ragazza divenne assai pallida, lo guardò nel viso, e
32
1910
avvicinò a lui, esitante, lo prese per un braccio
33
1910
Loretta, vado via... ¶ — Perché? ¶ — Lo sai perchè. ¶ Ella si
34
1910
ribellarsi alla tentazione che lo assaliva. ¶ — Portami via! Saremo
35
1910
di fanciulla perduta brillava lo splendore della sua calda
36
1910
secreto nostro, nessuno mai lo saprà. Pensa, Rigo, qualche
37
1910
per noi due soli... ¶ Lo tentava con tutta la
38
1910
profumo da un calice, lo tentava con le sue
39
1910
felicità. ¶ XII. ¶ La tentazione lo vinse; poiché una fatalità
40
1910
sorella minore sembravano per lo meno singolari. Poi, quest
41
1910
gente per bene. ¶ Oh, lo aveva detto in casa
42
1910
marito dei loro non lo avrebbe sposato mai. La
43
1910
un riso cattivo, insultante. Lo andò a raccontare al
44
1910
poiché il denaro occorre lo stesso, le donne per
45
1910
stesso, le donne per lo più fare un altro
46
1910
e da qualche tempo lo vedeva mutato, cupo, scibile
47
1910
per averla, ella poi lo aveva conteso, lo contendeva
48
1910
poi lo aveva conteso, lo contendeva ad altre con
49
1910
Tutto questo Io stordiva, lo tentava, lo inebbriava, metteva
50
1910
Io stordiva, lo tentava, lo inebbriava, metteva nel suo
51
1910
chiuso e torbido, che lo possedeva sin nell’intimo
52
1910
sin nell’intimo e lo feriva come una spina
53
1910
forza indefinibile, ignota, che lo atterriva; sopra il suo
54
1910
respirava con l’aria, lo si assorbiva come una
55
1910
fame! ¶ Prese un pane, lo ruppe. Loretta cominciò a
56
1910
mezzo l’avambraccio, se lo fece scorrere in giù
57
1910
Arrigo e il cameriere lo frustò via col tovagliolo
58
1910
un gesto vivace. — Non lo posso più soffrire! ¶ Egli
59
1910
No, Lora, questo non lo dire! Non lo dire
60
1910
non lo dire! Non lo dire! È assurdo! Ma
61
1910
paura del rimorso, io lo voglio portare tutto su
62
1910
è male, o per lo meno qual è il
63
1910
Arrigo; un d’essi lo salutò. Conoscenze antiche, forse
64
1910
volta si doleva che lo avessero sorpreso in quella
65
1910
Loretta capì che qualcosa lo molestava e domandò: ¶ — Chi
66
1910
Egli sciolse il braccio, lo girò intorno alla sua
67
1910
qualche giorno ella non lo vedeva più; gli aveva
68
1910
timore di lui quando lo vedeva giungere a quel
69
1910
madre severamente. ¶ — Scusa, mamma, lo hanno raccontato; che colpa
70
1910
Sentiamo. ¶ — No, questo non lo posso dire, se no
71
1910
mattino, senza che noi lo si sappia. Chissà per
72
1910
viso. Egli era sotto lo sguardo vigile dell’amante
73
1910
so bene chi me lo abbia detto; non me
74
1910
voce timida. ¶ — Non potevo, lo sai che non potevo
75
1910
della manica larga, e lo baciò. ¶ Si levarono; andarono
76
1910
faccia bagnata. Nel piangere lo baciava. ¶ Or da una
77
1910
calmati, non ti crucciare. ¶ Lo carezzava, piano, come una
78
1910
Te ne voglio, Clara, lo sai... ¶ — No, no... — E
79
1910
bontà e quel dolore lo vincevano insieme, simulazione. Ella
80
1910
dovrei toccarlo. Ma, insomma... Lo renderò. Certo: noi venderemo
81
1910
strisciò contro di lui, lo avvolse nelle sue braccia
82
1910
sotto la frusta e lo sprone, portando su la
83
1910
curva e leggera. ¶ Per lo sterrato ch’era intorno
84
1910
la sua bellezza insidiosamente lo pungeva, come una rosa
85
1910
stelo irto di spine. ¶ Lo pungeva con la sua
86
1910
parlare a lui, con lo sguardo lieve de’ suoi
87
1910
avevan di continuo sotto lo le ciglia un fuoco
88
1910
il nostro cavallo? ¶ — Domino. ¶ — Lo abbiamo vincente o piazzato
89
1910
un sol corpo su lo steccato. ¶ — Domino cede, — disse
90
1910
nascondere la commozione che lo turbava. ¶ In quel momento
91
1910
pur vinto il Derby lo scorso anno, — osservò Rafa
92
1910
duecento Termosiphon vincente! — rispose lo scommettitore, firmando la tessera
93
1910
Arrigo. — Tre giorni fa lo davano a cinque. ¶ — Bloomy
94
1910
piazzato a mezzo... — annunziava lo scommettitore. ¶ Arrigo si fece
95
1910
cavalli, ti pare? ¶ — Me lo avevi detto prima tu
96
1910
sovra il suo braccio, lo strinse furtivamente. ¶ — Che hai
97
1910
vita imprudente, e nonostante lo gherminelle ch’egli aveva
98
1910
socchiusa. Da prima ella lo intese camminare, poi sedersi
99
1910
contorceva i nervi, dolorosamente. Lo prendeva una voglia insensata
100
1910
Vieni qui... Tanto è lo stesso! ¶ Egli ebbe un
101
1910
passami l’abito. ¶ Egli lo prese dal letto, con
102
1910
pareva singolare in lui, lo aperse in guisa da
103
1910
quella sera. Giunsero che lo spettacolo era cominciato appena
104
1910
sere, » — tuttavia quello sguardo lo molestava singolarmente, quasi ch
105
1910
più del tutto giovine lo amava d’un amore
106
1910
vita. ¶ Ed ora non lo amava più come al
107
1910
nessun’altra voce umana, lo richiamava in quella casa
108
1910
minuti tutto il teatro lo saprà. ¶ — Ah?... Sei furbo
109
1910
terz’atto. ¶ — Ecco, adesso lo sappiamo chi è, — disse
110
1910
dico. Sua sorella, proprio. Lo ha detto egli stesso
111
1910
gioco. Ma questo pensiero lo mordeva, lo atterriva, perchè
112
1910
questo pensiero lo mordeva, lo atterriva, perchè tutta la
113
1910
nella strada, pensò che lo spettacolo stava per finire
114
1910
di mano, dove per lo più non bazzicava gente
115
1910
invade il corpo e lo spirito quando comincia l
116
1910
più che un’ambizione. Lo stare con lui le
117
1910
la trovasse bella, che lo dicesse una frase gentile
118
1910
irragionevole di abbandonarsi nei lo sue braccia. Non le
119
1910
fossi tornata!... ¶ — Dirai che lo spettacolo è finito tardi
120
1910
sensazioni ambigue che attraversano lo spirito come baleni, e
121
1910
la prima frode che lo avesse impaurito. ¶ Perciò bisognava
122
1910
con Arrigo. Adesso poi lo trovava quasi ridicolo, e
123
1910
avete agito come se lo pensaste, e, poiché la
124
1910
caso, è tutta mia. Lo riconosco. Mi son lasciata
125
1910
vostro ricordo, sicché, ve lo ripeto, la colpa è
126
1910
queste parole dell’amica lo impensierirono, quasi lo commossero
127
1910
amica lo impensierirono, quasi lo commossero. ¶ — Se potessi fare
128
1910
Loretta! ¶ — Mio buon Rafa, lo dovreste comprendere da voi
129
1910
senza che io ve lo dica. Potevo scherzare fin
130
1910
per me... Io, ve lo ripeto, sono un po
131
1910
si può! ¶ E parlando lo guardava di sotto le
132
1910
venisse a saperlo?... ¶ — Non lo saprà. ¶ — Oh, è presto
133
1910
presto detto! Voi non lo conoscete; quello è capace
134
1910
di nuovo l’ombrellino, lo ficcò profondo in una
135
1910
i cucchiai facevano battendo lo stoviglie sonore. ¶ Quando Arrigo
136
1910
un amante ricco, egli lo sa. ¶ Un altro: — ha
137
1910
via di seguito. ¶ Su lo stesso marciapiede passarono due
138
1910
si mise a ridere. ¶ — Lo stesso piacere, — disse — che
139
1910
innamorati. Io, veramente, non lo sono stato ancor mai
140
1910
un’altra cosa... Non lo diresti così. ¶ — Come dovrei
141
1910
so; oppure non te lo posso dire... ¶ — Non dire
142
1910
altro, per un estraneo, lo sento per te. Mi
143
1910
un momento... prima non lo sapevo. ¶ Si protese a
144
1910
la vita, nutrita con lo stesso latte, la cullata
145
1910
stesso di lei, che lo viveva intorno come il
146
1910
anche tu »? ¶ — Perchè me lo dicono spesso. ¶ — Davvero? E
147
1910
sottilissimo piacere. ¶ — Allora te lo mostrerò io, — diss’ella
148
1910
diss’ella. ¶ — Bene. ¶ Se lo tolse dal polso e
149
1910
punto persuasiva: ¶ — Nessuno; me lo son comperato io. ¶ — Chi
150
1910
la corte? A me lo puoi dire. ¶ — E allora
151
1910
irritazione. ¶ — Scommetto che tu lo conosci, — ella disse dopo
152
1910
Il nome non te lo posso dire. È uno
153
1910
no. E a te lo direi, perchè non voglio
154
1910
aveva presa la mano, lo carezzava, con un gesto
155
1910
va bene... ¶ Un turbamento lo assaliva, di quella mano
156
1910
Subito. ¶ — Davvero? ¶ — Eh, te lo direi, diavolo! O si
157
1910
recente. Il braccialetto me lo diede quindici giorni fa
158
1910
i. Stanne certa. ¶ — Tu lo devi sapere perchè lo
159
1910
lo devi sapere perchè lo parli bene, il francese
160
1910
udirla parlare così. Poi lo prese un impeto di
161
1910
No, questo non te lo dico; mi secca. ¶ — Sciocchezze
162
1910
matta! ¶ — Bene, allora te lo dico; ma giurami di
163
1910
appunto, Rafa. Anch’io lo chiamo così. Vedi che
164
1910
chiamo così. Vedi che lo conosci! ¶ — Perbacco se lo
165
1910
lo conosci! ¶ — Perbacco se lo conosco! Lo vedo quasi
166
1910
Perbacco se lo conosco! Lo vedo quasi tutti i
167
1910
Circolo, del mio palco, lo trovo dappertutto!... Ma sai
168
1910
le ragioni. ¶ — Ma non lo saprà, non lo saprà
169
1910
non lo saprà, non lo saprà mai: te lo
170
1910
lo saprà mai: te lo prometto, — ella disse dopo
171
1910
parole. ¶ — Però?... — fece. ¶ — Non lo credo capace di una
172
1910
ed i suoi occhi lo sogguardavan con malizia, facendo
173
1910
la morale, o per lo meno è un affare
174
1910
Ah?... E perchè? ¶ — Me lo domandi? Sono tuo fratello
175
1910
me. ¶ — Forse Io farei lo stesso, o lo farei
176
1910
farei lo stesso, o lo farei male. Mentre, se
177
1910
vanno per sera. ¶ — Eh, lo so! ¶ — Falle fare. ¶ — Si
178
1910
Oh, non importa! Ora lo sapete; va bene? ¶ — Il
179
1910
dalla cura delicata che lo teneva intento. ¶ — Sì, Lora
180
1910
vuoi bene? ¶ — Perchè me lo domandi? ¶ — Così; voglio sapere
181
1910
avrà forse paura. ¶ — Me lo immagino. ¶ — Gli spiegherai che
182
1910
Eh, via, se non lo avessi capito da me
183
1910
chiama? ¶ — Chevalier d’Orsay. Lo vuoi? ¶ — E tu? ¶ — Me
184
1910
Arrigo, poi che seppe lo scopo della visita. E
185
1910
voglia di svagarsi; e lo si capisce: è la
186
1910
improvvisata! ¶ Loretta, che non lo poteva soffrire, gli rimandò
187
1910
chiavi con te, Loretta; lo spettacolo finirà tardi, — egli
188
1910
tua! ¶ E consultò con lo sguardo Paolo, ch’egli
189
1910
ell’aveva amato Arrigo, lo amava ancora, lo amerebbe
190
1910
Arrigo, lo amava ancora, lo amerebbe sempre... e però
191
1910
finisse di piacere. Lui lo spalleggiava, lui lo decantava
192
1910
Lui lo spalleggiava, lui lo decantava, ma in fondo
193
1910
primo giorno ch’ella lo guardò. Vi sono certe
194
1910
sarebbe derivato. Ella certo lo avrebbe levato sopra uno
195
1910
sale del suo palazzo, lo avrebbe difeso e fatto
196
1910
passavano all’albergo non lo perdeva d’occhio un
197
1910
piccola amica non ve lo permetterebbe… ¶ E rise, con
198
1910
giorno, scomparve. Ma Tatiana lo tornò a cercare, sebbene
199
1910
stancava presto, il lusso, lo spreco erano pei’ lei
200
1910
dormendo, quando il domestico lo venne a svegliare, portandogli
201
1910
era detta: « Mi piace »; lo aveva lasciato comprendere a
202
1910
s’incontrarono, Donna Claudia lo trovò impaziente. Sorpresa e
203
1910
per la donna che lo svestirsi con paura sotto
204
1910
conchiusa. Ma don Antonio lo avrebbe ormai lasciato perire
205
1910
femminile, pur non desiderato, lo turbava così profondamente ch
206
1910
calde, logoranti, gli occupavano lo spazio interiore dell’essere
207
1910
sue apparizioni presagivan per lo più qualche pagamento vicino
208
1910
sera, disinvolto e sorridente. Lo si vide pure applaudirla
209
1910
il buon barone Silvestro lo sapeva tanto bene, che
210
1910
cantava, i suoi occhi lo cercavan dalla ribalta come
211
1910
desiderabile, quest’amante perduta lo innamorava un’altra volta
212
1910
soci o respinti, seeondochè lo scrutinio avesse dato ragione
213
1910
la mattina dopo su lo sterrato d’un ippodromo
214
1910
pure quello dell’infallibilità. ¶ Lo diede infatti, ma non
215
1910
piaceva, gli conveniva e lo tentava insieme. Passava per
216
1910
sua mano forte. Ella lo esasperava col suo profumo
217
1910
di ridere, di negarsi; lo seduceva con tante piccole
218
1910
di mordere. Qualche volta lo vedeva in ginocchio, supplice
219
1910
lor grido d’amore, lo confusero nel vento soave
220
1910
la fragranza delle rose, lo dispersero via, nella notte
221
1910
marciapiede, camminando in fretta. Lo chiamarono, ma non rispose
222
1910
la vergine di Rafa? ¶ — lo no. ¶ — E allora come
223
1910
una ragazza onesta? ¶ — Me lo ha confidato Rafa. ¶ Sopraggiunse
224
1910
cosa che in fondo lo lusingava. ¶ — È una vespa
225
1910
Ferrante, e non appena lo scorse, poiché doveva passare
226
1910
passare frammezzo al crocchio, lo prese per il braccio
227
1910
ripetè: — Molte cose. ¶ Ella lo guardò attentamente: ¶ — Sei divenuto
228
1910
ira gli sbollisse, Arrigo lo faceva attendere un buon
229
1910
meno chiacchiere! Io vengo, lo sapete bene, per la
230
1910
suo buon senso borghese, lo sbalordiva un poco, gli
231
1910
e certe cose ve lo posso ben dire! ¶ Arrigo
232
1910
posso ben dire! ¶ Arrigo lo aveva sempre tenuto a
233
1910
e volete che ve lo ripeta un’altra volta
234
1910
quella mediocre vita plebea, lo stesso odio che il
235
1910
quel dissimile fratello, non lo interessarono più. ¶ Ora, chi
236
1910
che domande! — esclamò Loretta. — Lo si affitta in principio
237
1910
a teatro, tu? ¶ Loretta lo teneva per il braccio
238
1910
creduto. Poco male! ¶ — Ora lo chiamerò, — disse Arrigo, — perché
239
1910
uscio. ¶ — Vieni, vieni avanti! — lo esortò Arrigo. L’altro
240
1910
signor Arrigo?... Toh!... Non lo volevo credere. Infatti, infatti
241
1910
ristoranti centrali e spesso lo vedevano in teatro, sempre
242
1910
cose faceva e con lo stesso brio, fu grandemente
243
1910
loro e quale desiderio lo struggesse di appartenere alla
244
1910
molestare altrui. E forse lo disse con l’intenzione
245
1910
essere uno spiantato. ¶ — Come lo sai? — fecero alcuni. ¶ — Me
246
1910
sai? — fecero alcuni. ¶ — Me lo ha detto Sacco Berni
247
1910
suo compagno di scuola. Lo ricorda come un giovine
248
1910
all’altro, e frattanto lo colmavano di garbatezze. Rafa
249
1910
con una abilità singolare. Lo trovaron simpatico e modesto
250
1910
Il principe d’Albi lo prese a benvolere dopo
251
1910
della nobiltà, esercitava su lo stesso patriziato una specie
252
1910
oscura memoria; e similmente lo prese a benvolere. ¶ Il
253
1910
cerchio di ferro che lo divideva da quella gioventù
254
1910
e di istrioni dopo lo spettacolo; rifugio di nottambuli
255
1910
natura il trincetto e lo spago del ciabattino: tutto
256
1910
era, lì accanto, per lo più, un uomo silenzioso
257
1910
una voluttà crudele. Poneva lo stesso ingegno nel compiere
258
1910
dare il balzo che lo avrebbe svincolato dalla folla
259
1910
che invano contendevano per lo stesso miraggio, discepoli d
260
1910
Uomini solitari, cui dilettava lo spettacolo di quella sala
261
1910
a sé. Gli artisti lo accolsero in grazia di
262
1910
che piace. I buontemponi lo vollero compagno nelle cene
263
1910
facile dimestichezza; i donnaioli lo corteggiarono per la sua
264
1910
bella donna; i giocatori lo tolleraron nelle partite perchè
265
1910
il centro della città. Lo aveva arredato con mobili
266
1910
pochi franchi in tasca, lo si vedeva, elegantissimo nell
267
1910
tasche rigonfie d’oro, lo spirito allegro; ma bisognava
268
1910
al gioco, il che lo avrebbe per sempre perduto
269
1910
battaglie del suo Rigo: lo sapeva poco ricco, ma
270
1910
avrebbe dato, e Arrigo lo sapeva. Egli però esitava
271
1910
nella voce: ¶ — Ebbene, se lo vuoi sapere, ecco... Non
272
1910
che significa «partire»? E lo avrei già fatto... ma
273
1910
questa umiliazione... ecco, ora lo sai! ¶ Per una settimana
274
1910
naso, prese il braccialetto, lo pesò due volte, tre
275
1910
cert’ aria dubitosa, infine lo mise su la bilancia
276
1910
la soglia della bottega, lo cominciò ad esaminare traverso
277
1910
vita coraggiosa? Neppur egli lo sapeva, né di saperlo
278
1910
sorgente oscura dell’anima, lo tormentava e lo spronava
279
1910
anima, lo tormentava e lo spronava con accaniti eccitamenti
280
1910
martelli, l’ansito e lo sbuffo delle grandi macchine
281
1910
sieste nei pomeriggi afosi; lo scopo delle passeggiate serali
282
1910
mille inezie; non avevan lo stesso molo di pensare
283
1910
tanta inquietudine d’amore lo strinse per la bellissima
284
1910
la gente del paese lo saluta e lo inchina
285
1910
paese lo saluta e lo inchina come un piccolo
286
1910
s’affrettò a vestirsi. Lo ricevette la Ruskaia, tutt
287
1910
quel che piace per lo più nei giovini signori
288
1910
d’Arrigo. Ed egli lo sapeva. Questo pensiero gli
289
1910
su le labbra. E lo chiamava, e quel nome
290
1910
Ma non voleva che lo vedessero, e solo qualche
291
1910
naso dal giornale e lo sogguardò di sbieco. ¶ — Meno
292
1910
Non so... ¶ — Credo che lo sappiate benissimo, ma per
293
1910
benissimo, ma per prudenza lo teniate lontano. ¶ — Ti prego
294
1910
al padre, non appena lo vide. — Se fossi stato
295
1910
lui; ma in breve lo misero al corrente delle
296
1910
cercherò un impiego, e lo accetterai, qualunque esso sia
297
1910
vita oscura. Ben altro lo tentava, ben altre visioni
298
1910
il prestigio, con tutto lo splendore, con tutto il
299
1910
tornato all’ovile. Oh, lo aveva ben intravveduto, e
300
1910
filippica. Invece quel silenzio lo tormentava più d’ogni
301
1910
Ma una inflessibile fierezza lo tratteneva e molti mesi
302
1910
passo, dopo ch’egli lo aveva trattato da meno
303
1910
per tutto ringraziamento, lui lo aveva messo alla porta
304
1910
mio padrone. ¶ — Ebbene, se lo venga a prender lui
305
1910
a prender lui, se lo vuole. Se no crepi
306
1910
suo capo ufficio, che lo mise alla porta sui
307
1910
di casa, qualora tu lo voglia: ma devi lasciarmi
308
1910
qualche tempo la sorte lo compensava di aver fiducia
309
1910
regali ad ognuno. ¶ — Bada, — lo ammoniva il padre: — oggi
310
1910
la gelosia, c’entrava lo scredito e cèerano in
311
1910
di poppe arrossate, sotto lo schermo di pochi veli
312
1910
si videro più. ¶ Ma lo sorprese l’uomo dabbene
313
1910
a fil di labbro, lo sparato impeccabile, un grande
314
1910
impetuoso e dolce, con lo sguardo pieno di menzogna
315
1910
gente, la sorte che lo aveva chiuso fra così
316
1910
di denaro che talvolta lo assillava, questo amore puro
317
1910
gelo del suo spirito, lo inebbriava di sentimento, era
318
1910
la sua strana bellezza, lo aveva prostrato in una
319
1910
di sapere dove abitasse; lo seppe, l’attese, la
320
1910
le sorrise. Poi distolse lo sguardo, mise un biglietto
321
1910
di non esserle indifferente; lo sentiva con quella inspiegabile
322
1910
lettera. Ma un pensiero lo trattenne. Scrivere in italiano
323
1910
elegante, mentr’egli con lo stile francese non aveva
324
1910
sa come ancora, perchè lo aveva studiato poco tempo
325
1910
tendere le labbra verso lo specchio, per disporli sopra
326
1910
la sua calma ragione lo riprese; pensò che un
327
1910
messaggio. Era seduta su lo sgabello girevole del pianoforte
328
1910
delle sue labbra fini. ¶ Lo guardava con lèocchio vigile
329
1910
o sopra una delusione. Lo guardava; poich’era stata
330
1910
cristallo. Quando più tardi lo aveva riveduto per via
331
1910
di giorno, di sera; lo aveva qualche volta cercato
332
1910
con ira, nellèaspettarlo, se lo andava ripetendo ogni tratto
333
1910
vicino all’amore. ¶ E lo guardava. ¶ Era un uomo
334
1910
dopo anni di lontananza, lo avrebbe riconosciuto. Pure stando
335
1910
un’ammirevole agilità, così lo strano contrasto fra l
336
1910
voi chi siete? — ella lo interruppe, con un gesto
337
1910
molte vite. Un congiunto lo raccolse nella propria casa
338
1910
congiunto gli dilapidò. Egli lo venne a sapere più
339
1910
in chimica, laurea che lo costrinse ad essere uno
340
1910
denaro incruento e con lo lame affilate. ¶ Questi fieri
341
1910
gli anni volgono su lo sfiorire, la maldicenza infuria
342
1910
essergli fedele, come non lo era stata a nessuno
343
1910
avversità dei piccoli commerci, lo ridussero in pochi anni
344
1910
invenzione. Ma la vita lo aveva distolto dal suo
345
1910
di stupefazione paurosa. Non lo avrebbe voluto in fondo
346
1910
lui!... Anche i delitti lo appassionavano, però in altra
347
1910
dalla bella moglie », come lo chiamava con malignità. Ma
348
1910
arrogante e maldicente. ¶ Stefano lo lasciò dire. Umile e
349
1910
un pretesto qualsiasi. Per lo più erano i bimbi
350
1910
Malagrazia, e che non lo poteva soffrire. ¶ Ma in
351
1910
discoli, perchè il carattere lo si vede fin dalla
352
1910
curve, che gli velavan lo sguardo di passione e
353
1910
verso i dodici anni lo mandarono al ginnasio; si
354
1910
quell’apparenza feminea che lo aveva fatto somigliare ad
355
1910
musica ed il padre lo accontentò, a patto che
356
1910
progenitori antichi. ¶ La madre lo amava, il padre fondava
357
1910
quale nessuno scrupolo mai lo trattenne, così nelle piccole
358
1910
banco paterno, e quando lo scoversero in fallo, si
359
1910
che poco mancò non lo pregassero di ricominciar da
360
1910
Arrigo, per quanto non lo volesse ammettere, s’era
361
1910
gliene avrebbe dato; lei lo sapeva, ne era certissima
362
1910
ne era certissima, e lo amava in questa lontana
363
1910
rimedi eroici. ¶ « Fosse mio, lo manderei mozzo. Un paio
364
1910
Un bravèuomo, sì, non lo nego, ma, lo sai
365
1910
non lo nego, ma, lo sai, è avaro. Fiato
366
1910
con un buon interesse lo si potrebbe forse persuadere
367
1910
proprio figlio, l’orgoglio lo si mette via! ¶ Donna
368
1910
o tanto lèaccerchiarono, tanto lo spinsero, che il povero
369
1910
pareva davvero inverosimile che lo credessero capace di una
370
1910
E ciò che forse lo tentava più di tutto
371
1910
avrebbero riposato i nervi, lo spirito ed il corpo
372
1910
verginità. ¶ Ella forse non lo avrebbe amato mai, se
373
1910
dell’ uscio e intese lo strepito che facevano le
374
1910
stava presso. E lungamente lo toccò, soavemente, con una
375
1910
un male indefinibile. Ora lo seguiva, lo cercava, temendo
376
1910
indefinibile. Ora lo seguiva, lo cercava, temendo ch’egli
377
1910
coi pugni serrati; poi lo aveva udito profferire una
378
1910
benedetta!... ¶ — Ora, tanto, me lo levo il busto! — disse
379
1910
volta, corbézzoli! Non me lo sarei lasciato dire. ¶ — Mamma
380
1910
se aspetti che te lo paghi lui, stiamo fresche
381
1910
signorina dunque! E me lo vieni anche a dire
382
1910
vecchia, incredula. ¶ — Se te lo dico io... ¶ — Già, loro
383
1910
impacciava senz’alcuna utilità, lo mandaron via, e dissero
384
1910
del farmacista: ogni tanto lo vedeva seduto presso l
385
1910
molte cose, troppe cose. Lo aspettava qualche volta per
386
1910
o troppo innamorata... Per lo più non lo trovava
387
1910
Per lo più non lo trovava. Lo aspettava; metteva
388
1910
più non lo trovava. Lo aspettava; metteva in ordine
389
1910
Non più il gioco lo distraeva da lei, non
390
1910
che fra le coltri lo sapesse meglio accarezzare, che
391
1910
suggestione che possa corrompere lo spirito nostro. Tornava, perchè
392
1910
tutto questo era nuovo, lo raddoppiava nel cuore il
393
1910
gettava sassolini per rompere lo specchio delle fontane, faceva
394
1910
gioia, correva per entro lo sue vene, scendeva in
395
1910
pesato i piedi su lo stesso appoggiatoio contro il
396
1910
lascive, una carezza che lo snervava e lo torceva
397
1910
che lo snervava e lo torceva, prodigandogli una voluttà
398
1910
in sè stessa tutto lo splendore che vedeva. ¶ Egli
399
1910
di tormento che spesso lo contraffaceva; tutto il suo
400
1910
di arrancar sui remi; lo snello battelletto correva; l
401
1910
d’amante. ¶ — E non lo sai dunque? ¶ L’altro
402
1910
lenzuolo d’argento. ¶ — Non lo credi anche tu? — ella
403
1910
valzer è una persecuzione, lo suonano dappertutto. ¶ — Mi piacerebbe
404
1910
gli prese un polso, lo strinse. ¶ — Dimmi, dimmi!... Perchè
405
1910
questo? ¶ — Non saprei perchè lo dico; è una sensazione
406
1910
disse Loretta con invidia. — lo non lo sono più
407
1910
con invidia. — lo non lo sono più. ¶ Egli riprese
408
1910
esclamò Arrigo.— Vorrei me lo dicesse un uomo che
409
1910
senza convincimento: ¶ — Sì, certo, lo comprendo. ¶ — No, Lora, — egli
410
1910
con indulgenza, — tu non lo comprendi. Verrebbe inevitabilmente un
411
1910
piano; quella intensa luce lo affascinava, distogliendolo da ogni
412
1910
odore. ¶ Le sue braccia lo tormentavano, il petto che
413
1910
scarpina, lasciarla cadere su lo scendiletto, poi farsi scorrere
414
1910
soavissimo. La tepida notte lo fasciava di profumi troppo
415
1910
nella voce con cui lo chiamava. — Rigo, vieni qui
416
1910
vicino alla sua bocca, lo addormentavan come la musica
417
1910
sciolse da lei che lo teneva, la ricacciò con
418
1910
il tumulto che dentro lo schiantava, e non udir
419
1910
che dietro l’uscio lo supplicava, e non guardar
420
1910
voce soffocata. ¶ — Nulla, — rispose. Lo guardò. Negli occhi alterati
421
1910
Ella sentì così vicino lo spasimo dalla dedizione che
422
1910
bere il suo fiato, lo soffocava ne’ suoi capelli
423
1910
maledirlo... ¶ Un abominevole tenore lo colse; di nuovo il
424
1910
della colpa non consumata lo ferì nella carne, fin
425
1910
quegli occhi pallidi che lo avevano guardato, la notte
426
1910
e lei c’era lo sguardo di quegli occhi
427
1910
maledetto, ecco fra loro lo spettro paterno, la sinistra
428
1910
il suo spirito, e lo piegava, e lo teneva
429
1910
e lo piegava, e lo teneva prigioniero, trascinandolo, quasi
430
1910
a sovvertire, c’era lo sgominio invincibile del peccato
431
1910
dicesse di no! Egli lo sapeva bene, e questa
432
1910
labbra volessero baciarti, ora lo vedrei. Stanotte, quand’eravamo
433
1910
minimo sapor d’incesto; lo aveva infatti amato per
434
1910
vergine, così, non altrimenti, lo amava. ¶ Ella era tanto
435
1910
Le pareva che non lo avrebbe riveduto mai. Ed
436
1910
levava nell’anima contro lo scomparso, che lontano da
437
1910
ubbidisse, quel giorno Loretta lo seguì. ¶ Per inerzia, o
438
1910
in lui... ¶ Forse parche lo voleva ella stessa, un
439
1910
a’ suoi gusti e lo potesse finalmente riposare da
440
1910
delicatezza di questo pregio lo tentava sommamente, pur impaurendolo
441
1910
rischi, tanto più grande lo allettava la tentazione. Aveva
442
1910
donne, io credo, non lo sono quasi mai. ¶ — Che
443
1910
non saprei... Ma certo lo confessano più raramente. ¶ — Dimmi
444
1910
quasi bello, ed ella lo guardo. ¶ — Via, lasciami stare
445
1910
Nessuna. ¶ — Eh, via! Te lo domando per curiosità. ¶ — Forse
446
1910
quel letto, e rivisse lo spasimo di quell’ora
447
1910
Gigi Saponetta, giocatore abilissimo, lo aveva costretto a dichiarare
448
1910
un giornale; Lello Fornara, lo svenevole, scriveva in un
449
1910
bel colpo, il che lo mise di buon umore
450
1910
ne sa qualcosa, via! — lo istigarono i tre, incuriositi
451
1910
pare... Ma sanno, io lo ripeto perchè l’ho
452
1910
ho inteso dire... Qualcuno lo raccontava oggi in sala
453
1910
Dio buono, io non lo posso dire... Non lo
454
1910
lo posso dire... Non lo posso proprio dire… ¶ — Coraggio
455
1910
Ferrante… ¶ Tre forti esclamazioni lo interruppero; poi uno disse
456
1910
io credevo che loro lo sapessero già. Li hanno
457
1910
come una ballerina! ¶ Loretta lo guardò scherzevolmente, si mise
458
1910
prega di tacere. Tanto lo so che mi odii
459
1910
andarsene, ma la curiosità lo vinse e tornò a
460
1910
a lui cautamente e lo tirò per una manica
461
1910
ma non bevve, e lo depose con forza. Alcune
462
1910
anni e nessuno me lo potrà impedire. ¶ — Vediamo, vediamo
463
1910
vie, per quanto lontane, lo riconducevano verso il peccato
464
1910
immobile, spaurita. Quel silenzio lo persuadeva che non s
465
1910
stata d’altri con lo stesso desiderio ismemorato col
466
1910
nè un esempio qualsiasi, lo avevano mai sospinto a
467
1910
sacri, il suo fantasma lo perseguitava. Stando a ginocchi
468
1910
I battelli a vapore lo solcavano, lasciandosi dietro una
469
1910
il braccio. ¶ — Sì, ora lo costeggeremo, — egli rispose. ¶ Sparve
470
1910
tempo, che sono per lo più i dissolvitori delle
471
1910
tranne forse il possesso, lo avrebbe mai guarito di
472
1910
paure dell’anima, che lo tenevano prigioniero. ¶ Una tempesta
473
1910
da una febbre che lo trasfigurava, ed il suo
474
1910
osasse per avventura spingere lo sguardo sotto le coltri
475
1910
si volse; l’Eugenia lo riconobbe. ¶ — Oh... Arrigo! — fece
476
1910
mani. La ragazza intanto lo guardava co’ suoi piccoli
477
1910
camminando a passi faticosì, lo precedette. La madre, Paolo
478
1910
sto bene. ¶ Il padre lo considerava mutamente; Paolo s
479
1910
uno sguardo minaccioso. ¶ — Non lo sapete?... ¶ Il padre rispose
480
1910
costo di ucciderla. Non lo avete fatto, e siete
481
1910
morale, fredda, orrenda che lo vinse. Gli parve che
482
1910
terribile, fragorosa; la strada lo afferrò, lo travolse nel
483
1910
la strada lo afferrò, lo travolse nel suo flutto
484
1910
della solitudine, che non lo aveva spaventato mai, dette
485
1910
cuore uno smarrimento infinito. Lo avevano messo fuori dalla
486
1910
superiore. ¶ Ma la fatalità lo aveva inseguito, attenta e
487
1910
del suo cammino. Adesso lo vinceva; i frantumi del
488
1910
gli fu detto che lo credevano in campagna, a
489
1910
devi patire. » ¶ S’avvicinava, lo prendeva per la gola
490
1910
bizzarro, perchè molti, passando, lo guardavano. Frattanto studiava il
491
1910
non accadeva fortuitamente; egli lo comprendeva bene. ¶ Giorgino Prémoli
492
1910
via? ¶ — Io? Perchè? ¶ — Ma... Lo dicevano... Saranno chiacchiere: a
493
1910
affatto intimo e che lo salutò appena. Si mise
494
1910
pietà di lui? Non lo vedevano morire? ¶ — Tutti via
495
1910
i tuoi sproloqui? — esclamò lo Spada che perdeva la
496
1910
il Rigoli. — C’è lo Spronelli, detto Coditrèmola, che
497
1910
che, per caso, non lo sappia tu… ¶ — Pesca ! — disse
498
1910
sibilava nelle orecchie ronzanti, lo feriva nel mezzo del
499
1910
prezzo. E la città lo sapeva; per ogni strada
500
1910
risate della gente. ¶ Ora lo avrebbero bandito, si sarebbero