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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, L'amore che torna, 1908

concordanze di «lo»

nautoretestoannoconcordanza
1
1908
cadono. ¶ - Sì, lo sposa, lo sposa, ed io comprendo
2
1908
di doverne sposar uno. Lo ha trovato lì, pronto
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1908
lì, pronto, e se lo è preso. ¶ - Tu esageri
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1908
donna vissuta, capricciosa, viziosa... lo ammetto. A Edoarda no
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1908
di scriverti, Germano, e lo faccio per una sola
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1908
per avvicinarmi ancora. Te lo chiedo come una preghiera
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1908
alla spalliera del barroccio, lo ascoltavo tra l'amarezza
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1908
tempo desiderai di morire; lo desiderai con la medesima
9
1908
gruzzolo d'oro e lo misi al 26. Uscì proprio
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1908
varie combinazioni del 26. Ripeterono lo stesso numero, ed in
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1908
d'un'ora, facendo lo stesso gioco su varie
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1908
desiderii. ¶ Finalmente giunse. Me lo dissero al suo teatro
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1908
teatro, una sera, dopo lo spettacolo. Il cuore mi
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1908
rispose che non sapeva. Lo indussi ad una maggiore
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1908
nome? - mi domandò allora. Lo ripetei. ¶ - Ora guardo, signore
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1908
lei? ¶ - Sì, difatti; me lo diede il portiere di
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1908
portiere di notte, e lo mandai. ¶ - Bene: aspetterò. ¶ - Prego
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1908
verso il portone spingendo lo sguardo fra la gente
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1908
albergo della «Rue Castiglione». Lo stesso portiere venne ad
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1908
di pelle oscura e lo teneva presso la faccia
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1908
Nessun rumore intorno, tranne lo stridìo di quella penna
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1908
dietro l'uscio, intesi lo strepito leggero d'una
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1908
attenzione lenta, ed era lo sguardo con cui la
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1908
in tempo, se proprio lo avessi voluto. ¶ - E che
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1908
senza ch'ella me lo impedisse. ¶ - Elena, - mormorai, - quanto
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1908
ho sofferto! Non te lo potrò mai descrivere! Ho
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1908
rapidità. ¶ - Questo non me lo puoi negare. Assolutamente bisogna
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1908
te, m'intendi? Non lo desideri un poco anche
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1908
Ad ogni modo non lo voglio; non è ormai
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1908
Ti piace? ¶ - Sì. ¶ - Dove lo hai fatto fare? ¶ - Da
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1908
depose pianamente il calice. Lo tolsi allora dalla sua
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1908
era contro la parete; lo specchio di fronte mi
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1908
spillone dal cappello, ve lo rimise; fece il più
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1908
con le mani congiunte lo ricinse. Io passai un
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1908
vedi! - esclamai giubilando. ¶ - ... ma lo sarò, - aggiunse tosto con
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1908
nuovo appartenerti qualora tu lo volessi? Hai creduto che
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1908
volta che ci parliamo, lo puoi anche sapere. ¶ Le
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1908
tu mi avessi amata lo stesso. Ti ho nascosta
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1908
mia vita - e non lo sai oggi come non
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1908
sai oggi come non lo sapevi allora - per un
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1908
un certo punto, è lo stesso; ma sicuramente non
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1908
le persuasioni: la preghiera, lo scherno, la minaccia, la
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1908
alcun male. ¶ - Ah, credi? Lo credi, perchè tacevo? perchè
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1908
all'orlo, e ridendo lo vuotò d'un fiato
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1908
che non allentassi mai lo sforzo al quale mi
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1908
in qualche piccola cosa, lo farò di buon cuore
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1908
certa confusione, - ma insomma lo conosco molto bene, lavoro
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1908
una vita mondana. ¶ - Oh, lo conosco! e per quanto
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1908
il cuoco è sempre lo stesso. Anzi egli si
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1908
grande sala, entrambi su lo stesso divano e proprio
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1908
ben conservato ancora, e lo dissi anzi a Edoarda
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1908
affatto! ¶ - Bravo! E me lo dite così? - Ci mettemmo
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1908
la mia coscienza, ma lo sdegno quasi atavico per
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1908
avere inutilmente insistito perchè lo seguissi, non più in
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1908
riflettere, comprai quel ramo, lo feci comporre in una
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1908
nel second'atto. ¶ Clara lo aveva disposto così ed
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1908
la vergogna del chiedere! ¶ - Lo immagino purtroppo, Germano. Se
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1908
con te sono ingiusto, lo so. Ti torturo, quando
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1908
mi parli così? Non lo abbiamo forse desiderato insieme
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1908
Bene, dirò il mestiere. Lo so che ora mi
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1908
è vero. ¶ - Anche tu lo sai, Germano? ¶ - E come
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1908
Germano? ¶ - E come non lo saprei, se ti amo
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1908
il mio giardino, come lo ricordo!... ¶ - E Lazzaro? ¶ - Lazzaro
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1908
laggiù, Elena? ¶ - Oh, quanto lo vorrei!... - Ed aperse le
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1908
gelosa, finchè ti ebbi: lo diverrò terribilmente quando sarai
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1908
incontro all'irreparabile; tu lo comprendi, e come rimedio
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1908
è onesto. Vuoi che lo esaminiamo? ¶ Poichè la guardavo
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1908
questo matrimonio. Ebbene, senti... lo farò, lo farò contro
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1908
Ebbene, senti... lo farò, lo farò contro il mio
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1908
che tu mi appartenga lo stesso... ¶ - Basta! Non proseguire
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1908
gelosia nell'amore. Vedi, lo hai detto tu stesso
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1908
e nemmeno sincero forse. Lo proponi, conoscendone l'assurdità
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1908
fissandomi quasi con odio. ¶ - Lo credi? - rispose con una
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1908
si mise a ridere. Lo specchio, di fronte, le
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1908
Non riporre quell'abito; lo metterò per il viaggio
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1908
nuova, insana, mi torse lo spirito, ebbi la tentazione
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1908
aspettarne la fine, perchè lo rimpiangi ora come un
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1908
Il mio carattere non lo consente. So che non
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1908
per dire: - Chissà? ¶ - Io lo so fin quando... - risposi
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1908
so fin quando... - risposi. ¶ - Lo sai? ¶ - Sì. ¶ E sorridevo
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1908
questo! - esclamò ritraendosi. - Te lo rispedirò sùbito. ¶ - Sarebbe offendermi
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1908
e spero che non lo farai. A Roma troverò
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1908
di lacrime. ¶ - Non me lo vuoi dire? ¶ - E tu
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1908
nostre braccia, con tutto lo spasimo che torceva le
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1908
ritorno della primavera, e lo sapevo in quell'ora
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1908
mi domandò il biglietto, lo diedi. E restammo vicini
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1908
mentre partivo. E súbito lo spazio fra di noi
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1908
pena e fui come lo straniero che dopo anni
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1908
se fosse ancor libero, lo mandasse da me. Lo
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1908
lo mandasse da me. Lo pregavo insieme di farmi
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1908
un telegramma. ¶ - Dammelo dunque! - lo esortai con impazienza. ¶ Egli
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1908
sigaretta; egli m'accese lo zolfanello. ¶ - Su, cercami le
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1908
Guarda, guarda... mi fa lo gnorri adesso! Perdonami, sai
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1908
che c'entri, via, lo so bene. Non te
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1908
bene anche tu. ¶ - Cionondimeno lo sposa, dunque i ragionamenti
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1908
i ragionamenti cadono. ¶ - Sì, lo sposa, lo sposa, ed
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1908
è ingiusto! Devi per lo meno aver compreso che
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1908
taci.... Almeno fosse così! ¶ - Lo desideri proprio? - mi domandò
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1908
qualsiasi... ¶ - E allora? ¶ - Allora, lo sai, volevo essere attrice
100
1908
l'altro sarebbe30 accaduto lo stesso... Quindi, poco m
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1908
importava. Ma chi te lo ha detto? Lui stesso
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1908
sì, è stato lui. Lo sono andato a cercare
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1908
gli uomini, questo, non lo confessano mai. ¶ - Come posso
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1908
con ironia. ¶ - Perchè me lo domandi? ¶ - So che ne
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1908
d'altri che mia! ¶ - Lo senti, lo senti ora
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1908
che mia! ¶ - Lo senti, lo senti ora? ¶ Come un
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1908
Ah? E perchè me lo hai detto allora? ¶ - Chissà
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1908
te in fondo era lo stesso, e per me
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1908
domanda non era oziosa. ¶ - Lo conobbi, - risposi - alcuni anni
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1908
molti amici comuni. Poi lo rividi a Nizza ed
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1908
necessario. ¶ - Di fatti non lo è. ¶ - Ma dite, Yvonne
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1908
gli uomini gentili. ¶ - Non lo sono affatto: vi dico
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1908
che mi turba... ¶ - Sì? Lo compero da Houbigant; venti
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1908
portate il busto? ¶ - Non lo porto mai; forse non
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1908
per quel giorno dato lo sfratto alle lor sordide
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1908
È deplorevole, ma non lo posso tacere. Il denaro
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1908
con molte ragioni tanto lo convinsi, che accettò di
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1908
farne alcun mistero. ¶ - Ebbene lo fui per una volta
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1908
qual motivo? Non me lo ha voluto dire. ¶ - È
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1908
precisamente? ¶ - Oh... inezie! Te lo racconterò un'altra volta
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1908
il suo amante? ¶ - No; lo fui di sua madre
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1908
più la mia fierezza lo respingeva con una specie
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1908
ostilità. Era vicino - e lo intuivo - lo scioglimento del
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1908
vicino - e lo intuivo - lo scioglimento del lungo nostro
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1908
tanto ammirato. Entrai, me lo feci mostrare. Era un
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1908
ma sei pazzo! - esclamò. - Lo sai bene che non
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1908
sedere sul letto, se lo tolse e me lo
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1908
lo tolse e me lo diede. ¶ - Prendi; ne avrai
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1908
Spencer, Schopenhauer, Kant. Girando lo sguardo a caso, vidi
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1908
le conosca tu stesso. ¶ - Lo so. ¶ - Dunque non ne
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1908
parli con maggior chiarezza, lo farò volentieri. Senti, Guelfo
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1908
volta esserlo per te; lo abbiamo compreso entrambi, e
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1908
m'importa che tu lo creda; faccio questa premessa
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1908
rispondi a quest'uomo? ¶ Lo guardai nel viso, a
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1908
nati. ¶ - Allora comprenderai anche, - lo interruppi con una voce
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1908
aizzarlo a fatti compiuti, lo trattava di ladro e
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1908
pericolo, io stesso non lo affronterei, nè, credimi, lo
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1908
lo affronterei, nè, credimi, lo farei affrontare a te
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1908
languida la tua «Bucentaura», lo yacht a vela, in
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1908
tue lettere anzi me lo nascondono a mala pena
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1908
non si muoia mai. Lo consigliavo accademicamente a dissuaderla
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1908
Ma se vuoi conoscere lo scopo di questo viaggio
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1908
l'ami! E te lo dice un uomo tutt
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1908
La svernata in Abbruzzo». Lo si dimenticò su quella
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1908
nebbia rossa mi offuscava lo sguardo e la mia
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1908
mia opinione. ¶ - Certo non lo fui nella mia prima
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1908
la modella, ossia non lo faceva precisamente per mestiere
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1908
la insidiava, io, ve lo confesso, mi affaticavo a
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1908
di ardori... ¶ II ¶ Finalmente lo stupore cessò. Guardai l
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1908
Esci anche stasera? ¶ - Non lo so per certo, ma
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1908
camicia di bucato. Su lo sparato lucido i suoi
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1908
cura tutta particolare. ¶ - Non lo faccio dunque ogni giorno
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1908
un pollo? ¶ - E tu lo sai? ¶ - Io sì. ¶ - Dillo
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1908
stagioni, - disse ridendo. ¶ - E lo zucchero al chilo? ¶ - Lo
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1908
lo zucchero al chilo? ¶ - Lo zucchero è caro; costa
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1908
l'astuccio delle sigarette, lo riempii. Facevo queste cose
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1908
piace! ¶ - Ma chi te lo ha detto infine? ¶ - Non
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1908
in alto che non lo permettesse la tua anima
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1908
commedia inutile! ¶ - Chi te lo ha detto? Lui stesso
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1908
stesso? ¶ - Macchè lui! Non lo conosco nemmeno. ¶ - Il d
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1908
voce fredda, gelida. ¶ - Sì, lo vedi. ¶ - E perchè mi
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1908
per caso questa donna lo merita. Non cercate la
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1908
già provate ad usura. ¶ - Lo credo; però tutti gli
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1908
senz'avere al fianco lo spettro d'un marito
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1908
me ne preoccupo. ¶ - Oh, lo conosco da lungo tempo
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1908
vi può sembrare! Non lo sarebbe neanche a voi
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1908
voi, per esempio, se lo voleste. Naturalmente non bisogna
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1908
turbine di questa vita lo esige come una necessità
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1908
nuovo. ¶ - Olà, mio caro, lo snobismo italiano è di
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1908
quella che sta mescendo lo Sciampagna? o della deliziosa
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1908
in fondo. Io ricordo lo sdegno di molte signorine
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1908
il romanzo di Parigi, lo scandalo di Parigi... Oh
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1908
il resto non me lo posso rammentare. ¶ - Ve ne
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1908
bel riso limpido. ¶ - Magari lo fossi! - esclamai, curvandomi un
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1908
teniate affatto! ¶ - Questo poi... lo dite senza saperlo. ¶ - Invece
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1908
dite senza saperlo. ¶ - Invece lo dico sapendolo, perchè voi
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1908
con questa frase, me lo impedite, - risposi con galanteria
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1908
via quel denaro; me lo darete se perderemo. ¶ - Siete
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1908
ella gli rimandò su lo stesso tono. ¶ In piedi
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1908
aveva dinanzi e me lo diede. ¶ - Mettete questo a
181
1908
sento che vinceremo. ¶ - Credete? ¶ - Lo credo. ¶ L'uomo che
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1908
detto che avremmo vinto! Lo sentivo. Ora facciamo i
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1908
buon amico, spero che lo diciate per ridere! ¶ - Ma
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1908
tenendolo come se ve lo avessi regalato io... Va
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1908
un simile desiderio? ¶ - Certo lo credo, e se voi
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1908
credo, e se voi lo avete per me, ne
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1908
un riso che non lo era. ¶ - Credo vi piaccia
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1908
innamorata... Ed è vero, lo fui, lo sono ancora
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1908
è vero, lo fui, lo sono ancora lo sarò
190
1908
fui, lo sono ancora lo sarò sempre. Ora dimmi
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1908
ragione in fondo - e lo sai bene! - m'induce
192
1908
Perdonare è facile, dimenticare lo è meno. Vi sono
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1908
di sole fendeva obliquamente lo spazio come un'evangelica
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1908
io pure: adesso non lo sono più; mi hai
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1908
parte, senza che nessuno lo sappia. Senti: anche se
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1908
allora. ¶ - Vi andremo, se lo desideri. Anzi vi resteremo
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1908
chi? ¶ - Solo. ¶ - Via... non lo credo! In mezzo ai
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1908
e nelle osterie dove lo corteggiavano i suoi loschi
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1908
rogito notarile, e se lo batteva sul palmo della
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1908
Mettete via quelle porcherie! - lo esortai ridendo. - Non dátemi
201
1908
una cifra da poco, lo capirei; ma una somma
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1908
insieme in quindici giorni, lo sapete bene. ¶ - L'ho
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1908
allo stesso modo. Non lo faccio per cattiveria, mi
204
1908
un figlio. Resteremo amici lo stesso, ma preferisco mettere
205
1908
a farsi pagare, lei lo chiama un egoista? Ma
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1908
un uomo di polso, lo si potrebbe mandare in
207
1908
Oh, questo, perdoni sa, lo si dice da un
208
1908
viso aperto. Ditemi per lo meno da che parte
209
1908
È ungherese, ma fa lo stesso. ¶ - Per Dio, che
210
1908
se volessi! Ed io, lo dico a voi, Michele
211
1908
di un luccicore intenso. ¶ - Lo credo io! con quel
212
1908
importa, e vi ringrazio lo stesso. Dunque siamo intesi
213
1908
pomeriggio; di sera per lo più, vinta dalla stanchezza
214
1908
suoi racconti avvenivano per lo più durante l'ora
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1908
un vero ideale. ¶ - Certo, lo comprendo. Ma, se questo
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1908
fatto preciso, e però lo frequentavano gli uomini del
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1908
buon nome, qualche volta lo si vedeva cavalcare al
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1908
Francia.» ¶ Così pure non lo danneggiò l'esser stato
219
1908
lui, trovandolo forse invecchiato. Lo lasciava prosperare tranquillamente, senza
220
1908
essi non sono per lo più che abili ciurmatori
221
1908
su questi argomenti. Ma lo saremo un giorno, spero
222
1908
l'usuraio, il mezzano, lo Stato e la classe
223
1908
tutto non potevo comprendere lo scopo di simili discorsi
224
1908
fra me e lei lo spettro dell'ignoto, rigido
225
1908
sarà il trionfo o lo scacco definitivo del Duvally
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1908
vuol esserlo di varietà. Lo conoscete forse? ¶ - No, non
227
1908
conoscete forse? ¶ - No, non lo conosco; tuttavia questo nome
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1908
non mi riesce nuovo. ¶ Lo avrete forse letto nei
229
1908
è rovinato al gioco. ¶ - Lo conoscete voi? ¶ - Sì; perchè
230
1908
affatto: una curiosità. ¶ - Durante lo spettacolo saliremo in palcoscenico
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1908
saliremo in palcoscenico, ve lo presenterò e sarete soddisfatto
232
1908
il favore del pubblico lo inebbriava, e mi diede
233
1908
Tutto questo m'irritò. ¶ Lo guardavo; guardavo la sua
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1908
agenzie avevano tutto venduto. Lo trovai che parlamentava con
235
1908
Ecco l'ultima! - disse. ¶ Lo ringraziai e mi trattenni
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1908
laggiù. ¶ - Ah, ecco! Me lo dicevo appunto: la vostra
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1908
Elena... il cognome non lo ricordo più. ¶ - Ah, forse
238
1908
apparenza d'impassibilità. ¶ - Sì, lo è stata per lo
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1908
lo è stata per lo meno: ora è vedova
240
1908
amante!... - egli esclamò gaiamente; - lo è stata una volta
241
1908
cadde a terra; Mathias lo raccolse, lo tenne a
242
1908
terra; Mathias lo raccolse, lo tenne a lungo fra
243
1908
fra le sue mani, lo guardò, vi fece scorrere
244
1908
sopra le dita. Poi lo ripose sul letto e
245
1908
della mano femminea, e lo passò in dito ad
246
1908
Sentì nel cuore che lo avrebbe trovato spento, pure
247
1908
del morituro. Poi se lo figurò morto, immobile sopra
248
1908
una forma irrigidita, e lo scoprirsi di un volto
249
1908
non palpitava più. E lo baciò su la fronte
250
1908
il suo feretro quando lo portarono a riposare per
251
1908
alla stessa ora, con lo stesso tono di voce
252
1908
la forma, la scrittura, lo stile, il senso, la
253
1908
non v'era che lo sforzo continuo, man mano
254
1908
di Monte S. Biagio. Lo stesso Piero Capponi, quel
255
1908
frapporre un ulteriore indugio. Lo pregavo inoltre di non
256
1908
taciturni, stavamo ad ascoltare lo scricchiolìo delle porte sui
257
1908
foresta. Da un lato lo chiudeva il fiume, suscitando
258
1908
tutto il giorno per lo più nel giardino, a
259
1908
mandrie abbeverate al fiume, lo squittire, le gorgheggiate, i
260
1908
nel vuoto, nel vento, lo smisurato arco di trionfo
261
1908
cavalla balzana scalpitò su lo sterrato, di fronte alla
262
1908
ben più focosi. ¶ - Eh, lo credo, signore! Ma i
263
1908
alcun altro rumore che lo scalpitar precipitoso delle zampe
264
1908
i vapori del Tirreno, lo spettacolo di Roma signora
265
1908
ella esclamò, volgendo intorno lo sguardo un poco trasognato
266
1908
al massimo, - risposi. - Almeno lo spero; è un uomo
267
1908
sua spolverina da viaggio. Lo presentai ad Elena. ¶ - Veramente
268
1908
adesso che voi me lo dite, - ella rispose con
269
1908
partirà, - le risposi. ¶ - Te lo ha detto? ¶ No, ma
270
1908
ha detto? ¶ No, ma lo immàgino: ha portato solamente
271
1908
fui pronto scesi, e lo trovai occupato a discorrere
272
1908
li conosceva, o per lo meno ha saputa la
273
1908
prese per un braccio. ¶ - Lo credi? - esclamò, con voce
274
1908
con voce ambigua. ¶ - Certo, lo credo. ¶ - Ebbene, senti... - egli
275
1908
riso beffardo. - Certo non lo avrai nemmeno sospettato, e
276
1908
in fondo che te lo dicessi ora. ¶ - Ma quando
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1908
più. ¶ Colse un fiore, lo sfogliò sbadatamente. ¶ - È stato
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non saperlo nemmeno. Te lo chiedo come un favore
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come un favore. Me lo prometti? ¶ - Se vuoi, - risposi
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detto: Germano è malato. Lo sapete anche voi? ¶ - Sì
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con indolenza e volse lo sguardo in alto, per
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partito da Roma, te lo confesso, cullandomi ancora in
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avevo per lei, Edoarda lo ha veduto spegnersi ora
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essere crudele, brutale, iniquo, lo ammetto; ma che l
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ricchezza profumata, sorretti per lo più da due giovanette
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fra la moltitudine, attraeva lo sguardo dei lanciatori di
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esso porta e per lo sprone, là dove i
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la luce. ¶ Nella chiesa lo spettacolo cresceva di bellezza
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A rivederci, Capponi. ¶ E lo condussi all'uscio, mentr
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commenti. ¶ - Via, non fare lo spavaldo! Qui non si
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infine? ¶ - Oh, Dio, te lo puoi figurare! Nessuno ignora
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Per Bacco! Innamorato!... E lo dici così, come si
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questo matrimonio, e tu lo sai. ¶ - Calma! calma! Non
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più facile... E tu lo credi proprio? - egli domandò
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Rispondimi dunque. ¶ - Ebbene, sì, lo credo, - risposi affrettatamente. ¶ - E
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stanca, molto stanca... ¶ Me lo disse vicino alla faccia
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E tu? ¶ - Io non lo sono più adesso. Ma
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volto contro di me. ¶ - Lo sai che debbo andar
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che debbo andar via... lo sai che non posso
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che mi sia prezioso, lo tratto con estrema delicatezza
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curare del come io lo sappia. Ma so in
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ch'era lì... Me lo sono dimenticato infatti. - Però
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ne domando scusa. Ma lo feci quasi per inavvertenza
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accontentare, visto che me lo chiedi, ma, dopo, non
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dirlo, - risposi duramente. ¶ - Ebbene, lo vuoi sapere? - esclamò con
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perchè mi umilii troppo... Lo vuoi sapere? ¶ Io tacqui
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perfido! perfido! Ecco, te lo dico. Sono andata per
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amante vera... Ecco: adesso lo sai! ¶ Gettava le parole
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dalle narici vive come lo scarlatto, con la criniera
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Ella e sua madre lo ascoltavano dalla sala vicina
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sua più lunga assenza, lo portarono morto al castello
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piuttosto - poichè forse già lo saprete - i debiti di
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morte, o, qualora me lo domandasse, alla vostra maggiore
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vita, i bui pensieri, lo sconforto, i libri che
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fuggì. ¶ Ma poi, quando lo rivide, così pallido e
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la prima volta Elena lo guardò come si guarda
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esposto l'anno prima lo aveva reso noto, ed
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prestò; ma ella poi lo costrinse a riprenderlo appena
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di aver trovato per lo13 stesso prezzo una grande
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sua vita. La tosse lo martoriava con maggior insistenza
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E la persona che lo potesse credere, se fosse
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non è possibile che lo faccia per onestà.... Si
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d'avermi sempre abbandonata. ¶ - Lo credete sincero? ¶ - Chissà? E
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della signora Gräfe, curiosità lo prese di accompagnar Elena
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pranzo da lui, dove lo avrebbe incontrato quella sera
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la confidenza, ma non lo dire a lui, per
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indirizzo, ed anzi me lo domandò. Io credetti bene
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di rispondere che non lo sapevo. ¶ E si rivolse
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importa, visto che ve lo posso dare? ¶ - Ve ne
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cuore, ma non voglio. Lo renderò io stessa quando
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chinò la faccia. ¶ - Non lo esporrete, Mathias? ¶ - No. Il
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io partirò di nuovo? ¶ - Lo credo; sì, lo credo
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nuovo? ¶ - Lo credo; sì, lo credo. Anzi m'immagino
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poche parole, dicendogli che lo avrebbe riveduto con piacere
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malato; la tosse convulsa lo soffocò giorno e notte
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sommessamente a lei che lo andava curando, - se partirete
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libera, credo. ¶ - Appunto perchè lo sono, e vorrei rimanerlo
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dissipare gaiamente la vita. Lo scopo nel mondo è
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cappello, conoscere fra cento lo stivaletto che meglio le
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semplice curiosità. ¶ - Ebbene, accompagnatemi lo stesso; il buon consiglio
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il buon consiglio me lo darete voi, - rispose la
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fu scandolezzata, ella che lo trovava «séyant comme tout
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nervi soffrono. ¶ - E come lo sapete voi? ¶ Lenta e
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d'una volta. ¶ - Come lo sapete voi? - feci di
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foste innamorato, Guelfo... ¶ - Ma lo sono, lo sono terribilmente
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Guelfo... ¶ - Ma lo sono, lo sono terribilmente... di un
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tutte le sue minacce lo scudo inflessibile della propria
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dai capelli ben lisciati, lo sguardo vivace sotto l
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insieme. ¶ Quel mio ridere lo molestava; ed io per
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rimetti quel fiore dove lo avevi prima, se non
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amici s'interposero e lo trascinarono fuori. ¶ - Credo che
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Ed a voi chi lo ha raccontato? ¶ - Ne parlavano
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stare. Non siete mia, lo so, ma non importa
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volta penso quasi che lo siate. Del resto non
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pazza, non è vero? ¶ - Lo sono più di voi
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ho fidanzate, o per lo meno, ecco: non ne
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cosa, - domandò. - Perchè me lo avete nascosto? ¶ - Se ve
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sembrato, una volta. ¶ - E lo sa? ¶ - Lo intuisce; ma
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volta. ¶ - E lo sa? ¶ - Lo intuisce; ma finora non
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continuai, - v'era, ve lo confesso, anche un'altra
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allo squallore. Mi attendeva lo sforzo di comprimere dentro
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spiacevole con l'Albanese, lo scontro «e poi, di
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Dopo colazione bisognerà che lo andiamo a vedere. ¶ - Sono
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riderne. ¶ - Meno male: noi lo abbiamo saputo dagli Ardizzò
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piatto; se io ridendo lo battevo leggermente, allora mi
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altre; anche il domestico lo sapeva, e guai se
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il cavallo malato, poi lo condusse fuori nella corte
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corte, ove il cocchiere lo prese a mano per
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come zoppica! - esclamò Edoarda. ¶ Lo feci fermare, gli sollevai
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sollevai la zampa, esaminai lo zoccolo, feci scorrere le
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segno di dolore. ¶ - Quando lo avete attaccato l'ultima
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vuoto al suo fianco lo spazio dov'io sedevo
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perchè ti perdo, e lo so! ¶ - Senti, senti, non
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forse che io non lo sappia? Finora non mi
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più diritta nel cuore. Lo vedo: il tuo pensiero
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ne ami un'altra, lo so! lo so... e
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un'altra, lo so! lo so... e, guarda... ¶ Di
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recente. Non so, non lo comprendo6 neppur io. ¶ - Dimmi
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di sospetti! ¶ - Oh, non lo dire! Tu sai... ¶ - Certo
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di voce tremula. ¶ - Te lo domando astrattamente, - risposi, con
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sopra: se vi conviene lo fate, se non vi
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se non vi conviene... lo fate lo stesso! ¶ - Eh
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vi conviene... lo fate lo stesso! ¶ - Eh! eh! signor
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il punto: quel debito lo vorrei pagare alla scadenza
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della dote carpita, e lo vedevo, dopo lo spettacolo
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e lo vedevo, dopo lo spettacolo, con una sua
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vita intima e spesso lo istigavo abilmente perchè soddisfacesse
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della vita mondana. Per lo più costoro furono amanti
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lasciato l'esercito; non lo si vedeva più pavoneggiarsi
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nella campagna. ¶ Il Capuano lo aveva sempre avversato, prima
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n'era dimesso. Ora lo avevano ripresentato ed accolto
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domandato sovente se Edoarda lo amasse. Fabio pretendeva di
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come? ¶ - Che so io? lo sguardo più duro, l
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antico anello; Edoarda me lo aveva regalato, non so
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risposi leggermente: ¶ - Perchè mai? ¶ Lo vidi poi che diceva
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La sera stessa me lo vidi giungere in casa
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ch'egli non parlava, lo presi sottobraccio. ¶ - Di'... non
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non mi reggevano per lo sforzo di rimanere in
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Ma Bluff, quand'ebbe lo spazio libero davanti, s
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dominare il suo polledro. Lo conoscevo, e questa ragione
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furiosamente; il suo polledro lo portò via. Bluff fece
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dati ai cavalli e lo scrosciare lungo di qualche
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piegando su la destra, lo lasciai galoppare. ¶ Sapevo che
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ancora da me? ¶ - Non lo sapete forse? Ebbene, ve
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sapete forse? Ebbene, ve lo dirò. Volevo riudire la
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fidanzata, e, quando me lo dissero, qualcosa mi passò
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io debbo ritornare, intendete? lo debbo! - insistette, come per
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è parsa brutale, forse; lo era infatti. Ma non
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questi casi gli uomini lo trovano sempre! ¶ Lontano, lontano
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di volerti bene. Ora lo sento. Eri nel mio
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la verità... la verità!... lo ami? ¶ Con gli occhi
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E, dimmi ancora... non lo hai amato mai? ¶ - Ah
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ancora. I nostri, oggi, lo sanno qualche volta, ma
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gioia, ridendo. Ma è lo stato dell'animo suo
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dell'animo suo che lo richiede; un poco forse
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d'amore, viene per lo più perchè s'annoia
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un'amica, o perchè lo dicano ad un vostro
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di vederla. Poi non lo comprendo bene, parla in
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dunque perdonami se sbadiglio. ¶ - Lo sbadiglio è la conclusione
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mio letto. - Solo me lo comunichi, per Bacco! Ho
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senza trovare uno «sleeping»; lo scompartimento era pieno zeppo
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Pazienza! Ora ti spiegherò lo scopo della mia visita
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è la canzonetta che lo dice. Le canzonette hanno
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una sigaretta e raccontami lo scopo vero della tua
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tabacco italiano, proprio non lo posso tollerare! Ho altre
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ti galvanizzi un poco lo spirito. ¶ - Eh, mio buon
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amante, certo, ma non lo si conosce. ¶ - Perchè «certo
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così? ¶ - Oh, per Bacco! lo si comprende. In che
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chiaro. ¶ Verso mezzogiorno me lo vedevo capitare in casa
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uscivo dal bagno, rassegnatamente lo feci assistere a tutta
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me ne vado. ¶ - Oh... lo dici, ma tanto non
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dici, ma tanto non lo fai! Da qualche tempo
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tutt'altro! ma te lo faccio notare semplicemente. ¶ - Per
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questi argomenti, - e te lo ripeto per la millesima
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del poliziotto, io te lo dico recisamente: Se oggi
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accuse! - aggiunsi vibratamente - -Non lo è! Non lo è
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Non lo è! Non lo è! te lo affermo
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Non lo è! te lo affermo ancora una volta
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ancora una volta! Non lo è stata, non lo
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lo è stata, non lo sarà mai! Ti basta
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basta? E se poi lo fosse, - mettiamo il caso
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come assurdo - se poi lo fosse, mi domando cosa
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a risparmiarmi. ¶ Edoarda me lo raccontava con indulgenza, pregandomi
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tenuto per indispensabile, ora lo consideravamo quasi per il
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ed un largo nastro lo fasciava, colore anch'esso
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rammentava il numero, e lo disse. ¶ - Ma, signora, - obbiettò
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ad ogni costo voleva lo si provasse. ¶ E domandò
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Dio buono, perchè me lo vuoi far dire?... è
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sole, polverose. ¶ - Sei sempre lo stesso! - continuò. - Chi pensa
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sarebbero forse avveduti; ma lo avevo; era un gioiello
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appunto mi piace che lo abbi tu. Te l
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io e te, fa lo stesso; nessuna paura ci
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avessi bisogno di denaro, lo diresti a me? permetteresti
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Pretendo che tu me lo dica sùbito, perchè, se
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avessi bisogno io, te lo direi sùbito. ¶ - Ma è
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amandomi come ti amo lo potrai comprendere. La mia
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bene davvero? ¶ - Sì, amore lo sai. ¶ - Molto? ¶ - Infinitamente. ¶ - Sino
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a te sola. ¶ - Questo lo dicevi anche allora, poi
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contano. ¶ - Se vuoi, te lo giuro. ¶ - E, dimmi: quando
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Giùralo... cioè... bene: giura lo stesso. ¶ - Te lo giuro
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giura lo stesso. ¶ - Te lo giuro. ¶ - Ed io non
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una sola. ¶ - Che fa? ¶ - Lo ignoro. ¶ Nella camera gonfia
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per Milano e Parigi. Lo trovai difatti che m
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E guai se non lo fossi! Hai cambiato colore
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Roma. ¶ - Quali? ¶ - Questo poi lo ignoro. Chi mai può
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all'uomo che non lo è più. Non so
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si fermò di colpo, lo sportello s'aperse e
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è rimasto sul colpo. Lo hanno telefonato or ora
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non fare commedie! Se lo sai, dillo. ¶ - Non lo
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lo sai, dillo. ¶ - Non lo so... ¶ - Bene, va, cercala
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poggiandomi al suo braccio lo trassi via. ¶ - Andiamo, andiamo
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sii giusto. Io non lo conosco nemmeno! Me ne
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E vedo bene che lo fai apposta. Capirai: ho
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dici questo? ¶ - Eh... perchè... lo so io il perchè
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di sproni, di braccia, lo buttò sotto l'ostacolo
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la testa proprio su lo spigolo d'una pietra
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Una vera fatalità! Me lo ha gridato il Capuano
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d'orrore dei sopraggiunti, lo squillo d'altre telefonate
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destino. Quale? Non me lo chiedevo, non osavo chiederlo
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solo il tòrsolo, se lo presero fra i denti
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a spedire il bagaglio. Lo seguii con una specie
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sola persona che me lo possa perdonare, la sola
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angoscia viva, come se lo si avesse veramente amato
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male. Ma, quando me lo dissero, sùbito, come in
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e divenne affannosa quando lo vidi morto, su la
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come ho pianto! E lo devi comprendere, perchè, davanti
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comprendere senza che io lo dica. Noi dobbiamo avere
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che il suo proprio lo rasenti gomito a gomito
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esilio come un oceano lo è di lontananza, e