parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federico Roncoroni, Sillabario della memoria, 2010

concordanze di «lo»

nautoretestoannoconcordanza
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apriva di colpo. E lo spettacolo aveva inizio: sulla
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intera esibizione. La Miglietta lo trovò lì nella sala
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di Giovanni Pascoli e lo portarono a diventare un
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correlati specifici. Quello, però, lo padroneggia in modo completo
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padroneggia in modo completo. Lo usa, senza alcuna differenza
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comprerò»). L’indicativo tutto lo usa anche con l
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Penguin Books, Harmondsworth, ¶ Middlesex 1950) ¶ Lo so. Non c’entra
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di quegli anni. Ve lo trascrivo qui, appena appena
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il tono didascalico che lo caratterizza qua e là
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che hanno all’incirca lo stesso significato. Per esempio
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due termini hanno chiaramente lo stesso significato perché indicano
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tanto che i dizionari lo bollano come volg.(are
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più parole pur avendo lo stesso significato appartengono a
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risultano incomprensibili, o per lo meno comprensibili solo per
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provenzale e francese con, lo spagnolo coño e il
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tabù più rispettati - e lo fanno utilizzando parole che
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immemorabile - e io manco lo sapevo - è chiamata in
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Valerio quando vuole fare lo spiritoso. Tuttavia, alla fin
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e aggettivo) Smargiasso era lo zio Pepìn, zio di
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ottantenne, ma sempre torvo, lo conobbi io, bambino di
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il fanfarone, il gradasso, lo spaccone - e la parola
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fa solo ridere, come lo zio Pepìn, con le
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dà vita sono per lo più sostantivi e quasi
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qualcosa. Così ci sono lo “spaccalegna”, che per mestiere
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la legna da ardere, lo “spaccapietre”, che esercita il
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propriamente intesi c’è lo “spaccamondo”, che insieme ai
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contro chiunque. C’è lo “spaccapeli”, che è una
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persona pignola e pedante, lo “spaccamarroni”, che è parente
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bambini. E c’è lo “spaccacuori”, la variante cattiva
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di “spacca-”. Per esempio lo “spaccapiatti” è, nell’area
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che spacca il labbro. Lo “spaccalocchio”, invece, è una
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portavano sopra le camicie. Lo “spaccaossa” è un coltellaccio
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Flaiano. Il quale così lo spiega in un suo
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e tu ignoralo”, “se lo dici ancora, ti sciacquo
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le cose stanno cambiando. Lo stesso succede nel caso
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e di condanna, mentre lo strafottitore di turno è
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Taluni dizionari - per esempio lo Zingarelli e il De
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provenzale extremir o, meglio, lo spagnolo estremecerse, dal latino
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freddezza scientifica, “struma” per lo più incute paura a
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della Pancrazia dimostrava chiaramente. Lo zio Tancredi, marito della
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riempirsi il gozzo», cioè lo stomaco, fino a scoppiare
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fino a scoppiare) anche lo stomaco e la gola
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Pina, che il gozzo lo chiamava “goss” come Carlo
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montagne di Bergamo [...], non lo tenete voi per un
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con il ballo e lo sballo, ma l’importante
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curatori - Giuseppe Villa che, lo dico per gli ex
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dizionari e che nessuno lo usi più. Se volete
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E “turgido” è anche lo stile di uno scrittore
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un padre piemontese, se lo trastullava sotto il nome
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Roma in Terza elementare, lo esibiva, ogni volta che
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ppipino». Tra i letterati, lo ha usato il vociano
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all’età dell’innocenza: ¶ [...] lo scalzo sciame infantile in
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che conoscevano, o per lo meno parlavano, solo il
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niente. Noi, da bambini, lo usavamo come epiteto, dentro
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Aldino e da allora lo chiamammo tutti Pisquano. Nella
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deformazione eufemistica di “pistola” lo definisce nel 1963 Bruno Migliorini
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avida e tirchia, come lo zio Venturino, che conservava
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tutti, e micragnosa, come lo zio Venturino, che a
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suo dovere e addirittura lo chiamasse a gran voce
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La passione politica, che lo portò per un certo
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lui, un puro, e lo rimase sempre. Finito il
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mai avrebbe voluto provare lo sconcio piacere di fornicare
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il gran rifiuto. ¶ Quando lo andai a trovare, su
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quelle mai nate» -, quando lo andai a trovare verso
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prima che una polmonite lo portasse via quasi senza
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i capelli bianchi che lo incoronavano saggio e mandrillo
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nomi e le opere, lo fosse stato, e come
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che verosimile. Per lui lo era stato di sicuro
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filosofiche e speculative. Infatti, lo studio, attraverso la ‘sperienza
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una matrice delle matrici, lo condusse a profonde riflessioni
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ancelle - per altro, per lo più tutt’altro che
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una donna, o per lo meno le fa la
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pregare, chiedere con insistenza’. Lo so, è vero, però
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pulzelle fossero vergini, infatti, lo appresi solo quando, in
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con innumerevoli pulzelle, per lo più in via di
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e in senso per lo più ironico («La signorina
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anni beati in cui lo spulzellaggio era una missione
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Mento adunco e pronunciato. Lo stesso che → scucchia, ma
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ufficio, il Battaglia, non lo registrino, è una parola
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come il Burchiello, che lo usa per nominare il
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e peloso, ma cui lo scatapocchio si rizza alla
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Porta, immaginificamente, indica anche lo squarcio che si apre
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Mento aguzzo e sporgente, lo stesso che → bazza e
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quanto intensa e per lo più non ricambiata, come
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scuffia, un uomo non lo potrei neanche toccare») e
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scuffiìn”, ‘cuffietta da bambino’. Lo “scuffion” è un ‘cuffione
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neanche dal Battaglia. Eppure lo usa anche un fine
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piaceva perché, diceva, per lo più vestito di nero
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anche gli uomini, non lo mostrassero mai nudo, che
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nudo, che le bambine lo tenessero costantemente celato sotto
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gonne e che non lo si potesse nominare apertamente
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una parola non me lo sarei mai aspettata. Dovevano
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da far sognare chiunque lo incontri. ¶ Eppure in italiano
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a significarne - ma quanti lo capirebbero? - il senso generale
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poco raccomandabile soprannome - Jack lo Squartatore o semplicemente Squartatore
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disinteresse, al riguardo, per lo stato civile degli uomini
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che lo scrivono o lo pronunciano, sono medici. Loro
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pronunciano, sono medici. Loro lo usano - usano le parole
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usano le parole che lo contengono - con l’asciuttezza
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cancro o, che è lo stesso, tumore o anche
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qualche medico ricercatore che lo ha staccato da parole
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stimo, ma forse non lo gradirebbero e quindi sto
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la stessa forma e lo stesso suono di un
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omo- di “omosessuale” fosse lo stesso omo- di “omonimo
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parola bomborin con cui lo chiamava, in dialetto, la
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ambite. ¶ L’ombelico, insomma, lo chiamo ombelico e devo
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attenuazione della consonante che lo accompagnava, nonché la trasformazione
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precisione, una donna, per lo più una donna giovane
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un occasionale spasimante - se lo tenne caro e stretto
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fino a che non lo mollò, ma solo ad
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pane». ¶ pàffete (voce onomatopeica) Lo zio Ubaldo, alpino della
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Emilio Gadda per indicare lo sbuffare di una locomotiva
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c’è, o per lo meno non c’è
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per quanto Omero non lo dica apertamente, anche delle
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sì Dino Buzzati, usava lo stesso verbo per indicare
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anzi, alcune di esse lo sono ancora, ma nei
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la pece’), finiva con lo sporcare la tomaia e
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pezzo di stoffa, per lo più vecchio e malandato
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il francese pis e lo spagnolo pecho) le mammelle
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risposto la pelanda non lo ricordo proprio, come non
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piuttosto dubbia o per lo meno fantasiosa, per quanto
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originariamente solo femminile, per lo più di seta o
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le donne stesse che lo indossavano prima di toglierselo
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che al femminile indica lo stesso tipo umano che
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tutto il lessico che lo riguardava. Figurarsi dunque lo
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lo riguardava. Figurarsi dunque lo stupore con cui noi
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la mamma che, con lo slancio e l’entusiasmo
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chiaramente il cane, Giuda, lo zio e il generale
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in alternativa a “spaccamarroni”, lo zio Adelmo definiva un
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al bar, dispensava, per lo più senza neanche esserne
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nemmeno nel Sabatini-Coletti. Lo zio Adelmo sarebbe contento
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innegabile, il termine che lo indicava fu ascoltato senza
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Sarà vero, visto che lo scrive ‘il Bairati’, ma
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imparato la parola non lo ricordo. Certo non in
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dolcissima, oltre che sensuale. Lo è fin dalle origini
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che appena nato, «tosto lo figlio a la tetta
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il petto». E Dante, lo sappiamo, se ne intendeva
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anni? Come era possibile? Lo chiesi al babbo, un
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cü”, usava “deretano”, e lo usava anche per indicare
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pisello. Pipino, in particolare lo chiamavano i miei cuginetti
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diede in questo campo - lo chiamavo “cin-cin”. Il
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che era di Cantù, lo chiamava “pincirœu”, che nei
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aveva fatto la maestra, lo chiamava “pìpi”. Marcuccio, che
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a pisciare in Arno, lo chiamava “pispino” o “pispolino
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un certo rischio solo lo zio Adelmo, al quale
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desiderio della carne, e lo soddisfaceva anche, con inesausta
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il dizionario inglese-italiano lo confermava, il lusso e
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confermava, il lusso e lo sfarzo, insomma quella «propensione
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degno della punizione eterna. Lo stesso zio Adelmo, dopo
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a tutta bocca, come lo zio Adelmo. ¶ Il primo
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che, a pensarci bene, lo zio Adelmo era da
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venne dalla scoperta che lo zio Adelmo, uno zio
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di suo fratello Carletto, lo zio Adelmo aveva fatto
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aggiunta con la quale lo zio Carletto aveva chiosato
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la gola ne è lo strumento di conservazione in
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di particolari alimenti, per lo più rari, o di
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non incinta, perché se lo fosse stata ci avrebbe
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partire da Cesare, che lo usa per la prima
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cuor contento il ciel lo aiuta», ma eravamo lì
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così. ¶ manomorta (sostantivo femminile) «Lo scorrere di mani maschili
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troppo marcatamente lombardo e lo sostituì con il meno
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facilmente agli inviti amorosi’. Lo Zingarelli l’aveva fino
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che la donna non lo faceva cornuto con il
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anzi, quando ne parlava, lo chiamava sempre e soltanto
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riscaldata (locuzione nominale) Per lo più non ha il
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si piangeva: la maestra lo odiava, di qualsiasi origine
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la faccia intera con lo straccio che teneva sulla
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pulire la lavagna. Per lo zio Adelmo, e per
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nonna, la maestra e lo zio usavano la stessa
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mostrandosi presuntuoso e sussiegoso. Lo stesso significato di “moccioso
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la luna, e per lo zio Adelmo era anche
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pallida, della serie, secondo lo zio, «faccia smorta figa
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il “cugino” della Bonicelli, lo accompagnava al secondo piano
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un parente della signora, lo faceva accomodare in salotto
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2010
consapevole che nulla che lo riguarda può durare più
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Gabriele d’Annunzio, che lo impiegò numerose volte in
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2010
il cappotto nero, per lo più con un modesto
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molto alle mie nonne, lo ripeto. Anche adesso che
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2010
triste è, di solito, lo stato d’animo che
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2010
poi andarono avanti insieme, lo scrittore e lo scultore
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2010
insieme, lo scrittore e lo scultore, avanti, avanti... «Pure
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2010
sorgiva. / Qualcuno che non lo saprà, / un pescatore di
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completare la terminologia medica: lo tradusse in greco. Anzi
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poco meno. Il Tommaseo lo definisce ancora così nel
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2010
e nella quarta edizione lo biasimò». ¶ Quindi, dai versi
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e ’ntenerisce il core / lo dì c’han detto
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amici addio; / e che lo novo peregrin d’amore
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i due suoni che lo componevano. E il significato
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quattro anni le distrugge lo stomaco e le fa
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2010
tema di qualunque parola lo aggiungi, trasforma la parola
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2010
cartelle cliniche, e per lo più i suoi utenti
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2010
suoi utenti, quelli che lo scrivono o lo pronunciano
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2010
l’esplorazione o per lo meno la descrizione di
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2010
descrizione di terre sconosciute, lo mandai a quel paese
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2010
descrizione della terra’, non lo pensai neanche quando, al
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2010
di “gerbido” il dizionario - lo Zingarelli, nella fattispecie, che
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2010
diceva Piero Chiara, che lo conobbe e lo frequentò
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2010
che lo conobbe e lo frequentò a lungo, circa
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2010
visto che in Italia lo portano almeno 25.000 donne. Perché
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2010
stata chiamata così non lo so, perché non ho
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2010
tanto che la mamma lo chiamava zio Eolo, ricordava
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2010
mi rimane sempre, perché lo zio Eolo, oltre che
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2010
di semi o per lo più di acqua che
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2010
gesto antico, quasi patriarcale. Lo compiva già l’uomo
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2010
foggiana più nota con lo pseudonimo floreale di Pulsatilla
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termine che rende bene lo stato di chi è
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tromba» diceva. Per indicare lo stesso luogo, in modo
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il nome, veniva chiamato lo stanzino privato dove il
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il soprannome di Jack lo squartatore chiamava la sua
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gialle. E in alto, lo scannatoio [...], con immenso letto
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Il mulino del Po. Lo scrittore bolognese, che narratori
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bene alla nostra fantasia lo scopo per il quale
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eccezionali quanto poco credibili. Lo stesso che sbruffone, spaccone
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cosa da nulla che lo riguarda o di cui
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2010
in cielo e per lo più finiscono in niente
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2010
Gabriele d’Annunzio, che lo usa spesso sia in
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2010
dialettale lombarda, che ha lo stesso significato di “impiccione
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2010
piccolo, di meschino. “Impiccetta” lo usava spesso la nonna
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2010
de Roma entrambe, che lo sillabavano, all’insaputa una
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2010
a qualcuno’ e ‘intralciare lo svolgimento di qualcosa’ e
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2010
l’appunto intromettersi, per lo più a sproposito, nelle
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2010
del ‘bel gesto’ (così lo definiva Chiara) della consegna
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2010
come ‘il latinista’ che lo aveva assistito nella versione
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2010
rilegato in blu. Sereni lo prese, lo appoggiò sulla
225
2010
blu. Sereni lo prese, lo appoggiò sulla scrivania e
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2010
guardandolo come se non lo vedesse. Senza batter ciglio
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2010
vi sovrascrisse «possederti» e lo stesso fece sulla copia
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2010
pubblicità del volume. Tutti lo conoscevano. A me sembrava
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2010
sonno e la veglia: lo stato in cui non
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2010
non dell’insonnia che lo tormentava da qualche anno
231
2010
bensì dell’insonnio che lo gratificava da sempre, anche
232
2010
parola di origine sconosciuta, lo facevano venire non da
233
2010
perché nell’edizione definitiva lo corresse - probabilmente gli parve
234
2010
aveva in vita, perché lo rifiuta, anzi lo fugge
235
2010
perché lo rifiuta, anzi lo fugge. Mi mancava, ma
236
2010
petulanza’ e, «dicevasi, per lo più, di bestiole che
237
2010
solletica i sensi suoi, lo desidera mollemente, ne gode
238
2010
tutti gravi. Per esempio, «lo sguardo di fanciulla che
239
2010
parere lascivo, ma non lo è, mentre lascivo è
240
2010
che aggiunge al bianco lo splendore, l’Olà, della
241
2010
del Cinquecento o per lo meno fa la sua
242
2010
fa l’amore” e lo fa pure bene, a
243
2010
più serio o per lo meno più sano. Per
244
2010
essi facciano, benché per lo più pare che non
245
2010
cilecca (locuzione verbale) Fallire lo scopo. E poiché uno
246
2010
come, la faceva partire. Lo zio tirava e tirava
247
2010
del ragioniere che aveva lo studio di commercialista in
248
2010
ligor l’è scapada», ‘Lo schioppo mi ha fatto
249
2010
sessuale o, che è lo stesso anche se suona
250
2010
non esplodere il colpo’ - lo usano Carlo Dossi, Gabriele
251
2010
che ci viene inferto’: lo stesso di “far civetta
252
2010
quei pochi che oggi lo fanno è un numero
253
2010
avesse avuto un figlio lo avrebbe chiamato come lui
254
2010
Il nonno Salvatore me lo chiedeva spesso: forse pensava
255
2010
detto ‘e allora come lo chiamiamo questo bel bambino
256
2010
raccontarmi la sua storia: «Lo sai, vero, perché ti
257
2010
Fede, ricominciava da capo: «Lo sai vero, perché ti
258
2010
che si chiamavano Federico... Lo sai, vero, perché ti
259
2010
contro i cani perché lo credevano un cacciatore di
260
2010
tutto, quasi tutto se lo lasciavano fare. Se non
261
2010
Se non altro, te lo facevano. ¶ Quanto al fatto
262
2010
sono d’accordo con lo Zingarelli. A me è
263
2010
in essi appare per lo più in autori che
264
2010
mal di testa che lo tormentavano. “Frescone” era anche
265
2010
dolorosamente offensivo o per lo meno così suonava alle
266
2010
vita sua o per lo meno non in famiglia
267
2010
e “frignone”, che ha lo stesso significato, “frignìo” e
268
2010
estensione, discorso inutile, per lo più ingannevole. «L’è
269
2010
rivendicazioni sociali, ma continuava lo stesso a comprare maglie
270
2010
né grande: fa eccezione lo Zingarelli che gli dedica
271
2010
ed è probabilmente per lo stesso motivo che è
272
2010
senso decisamente negativo che lo caratterizzava all’origine e
273
2010
voleva dire “gaglioffo” non lo sapevo, ma sentivo che
274
2010
il termine “gaglioffo” me lo trovai lì, bello, fresco
275
2010
lombardi. ¶ Gandula (soprannome) Gandula, lo chiamavano tutti e Gandula
276
2010
e Gandula un giorno lo chiamai anch’io. Andò
277
2010
nome proprio Bartolomeo, è lo sciocco che va avanti
278
2010
seccà i barolé” è lo stesso che “seccà” o
279
2010
irosamente, la volta che lo andai a trovare, a
280
2010
a un intellettuale che lo frequentava per arraffare qualche
281
2010
condizioni di salute che lo rendevano, disse, «meno socievole
282
2010
che dipingeva alla perfezione lo stato del suo «archivio
283
2010
liriche e di operette. Lo dimostra il fatto che
284
2010
atto, la «ricevuta», diceva lo zio Adelmo, scoprì l
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nonno il primo figlio lo chiamò Geo. Sua moglie
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Quel nome nostro padre lo amava, e lo portava
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padre lo amava, e lo portava benissimo. Forse gli
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e i suoi amici, lo chiamassimo così, Geo, per
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il bavaglino: ai bambini lo mettevano sempre, almeno fino
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le persone molto anziane lo portavano per necessità, e
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molto lusinghiero, e non lo è neppure adesso, perché
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più giovane o per lo meno a me bambino
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la gonna e nero lo scialle che d’inverno
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con un cartoccio: ce lo offrì, come aveva fatto
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li conoscono. Ma non lo faccio, perché mi spiacerebbe
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cosa la parola significasse. Lo sguardo accigliato con cui
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viene usata anche, per lo più nella variante “belinon
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perché così la salutava lo zio Riccardo, quando la
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usuale forse, ma per lo più ombreggiante siti di
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aveva esaltata e distrutta. Lo trovò finalmente, nientemeno che
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Coletti non la registra. Lo Zingarelli l’ha eliminata
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da Isidoro di Siviglia: lo stesso etimo del provenzale
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significato oscuro, o per lo meno a me sconosciuto
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la bella gàiba fuge lo lisignolo. ¶ Piange lo fantino
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fuge lo lisignolo. ¶ Piange lo fantino però che non
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però che non trova ¶ lo so osilino ne la
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è più, ma io lo tengo vivo attraverso le
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dei quali però grave: lo diciamo sia di altri
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parola dialettale o per lo meno una parola di
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Parlavo greco e non lo sapevo. ¶ chemioterapia (sostantivo femminile
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la restituiva bambina, quando lo ripeteva, anche da vecchia
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per esempio il babbo. Lo zio Adelmo, facendo lo
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Lo zio Adelmo, facendo lo stesso gesto, diceva «Ciffolimerli
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editore Gabriele Benincasa me lo raccontò, non ci volevo
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esattamente una papina non lo so, perché il babbo
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minacciata dal babbo era lo schiaffone: non uno schiaffo
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tutti volevano se dégager: lo stesso che ‘liberarsi’ ma
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dépêtrer, s’acquitter , e lo stesso se dépêcher dei
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successo con il francese, lo spagnolo e il portoghese
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di “diamine”, o per lo meno attestata quasi un
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più scherzoso. Carlo Goldoni lo usa ben otto volte
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si manifesta colei che lo porta. Perciò mi piace
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sfarinano tutte, quindi me lo godo, voce a voce
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cataloghi, ma è carina lo stesso — per farmi dono
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un’amorevole signora, per lo più legittimamente coniugata con
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una femminuccia, e non lo era perché alle bambine
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di quella madre maestra, lo teneva in grande considerazione
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in grande considerazione. Che lo temesse, perché si sentiva
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in Terza, non ce lo ritrovammo in classe. Non
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giorno, pensammo, o per lo meno io pensai, che
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mancava affatto e ce lo dimenticammo presto. ¶ Qualche anno
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sette anni sarebbe diventato lo stupidello diafano e petulante
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pieno. La nonna Pina lo disprezzava, ma in via
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c’era anche chi lo considerava un dritto, uno
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di persone, criticate per lo scarso zelo e la
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di moda, ma lui lo utilizzava già alla fine
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con l’azione o lo stato che esprimeva, ho
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pezzo di carta e lo appiccicavano con la colla
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conoscevo, ma, e sono lo stesso numerose, tutte quelle
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motivi estetici o per lo meno di buon gusto
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una parola nuova, per lo più ma non sempre
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ascolto del “pensierino” perché lo prendessimo come modello, non
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Mi ha fregato», «Mo’ lo frego io» e simili
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finocchio già condir con lo zucchero, o dal rendere
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abbozzare (verbo) Sopportare, frenando lo sdegno e il risentimento
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il Centro, o per lo meno tra Como e
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ci abbozzo», ‘Questo non lo sopporto proprio’, e anche
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coniugi — i mariti per lo più, ma anche le
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forse conoscendolo benissimo, Marcello lo usava e lo usa
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Marcello lo usava e lo usa per autodefinirsi ironicamente
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autodefinirsi ironicamente quando qualcuno lo accusa di avere in
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non la registrano più; lo Zingarelli, che ce l
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miei occhi che, quando lo acchiappava, gliele suonava di
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furore la tiepidezza e lo scarso amore del bene
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voluttuoso. In questo senso lo usano, di fatto, sia
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un simile peccato non lo commette mai. Non c
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e, anche se non lo sapete, in vista del
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di ispirazione o per lo meno di spinta a
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la leucemia. O, per lo meno, noi bambini fummo
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aveva, ma questo me lo disse lo stesso Peppino
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questo me lo disse lo stesso Peppino quando tornò
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aveva una malattia che lo indeboliva sempre più e
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prima o poi se lo sarebbe portato via. Il
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più pallido e tutti lo guardavamo come un uccellino
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mattina, andando a scuola lo vedevo che mi guardava
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gli fu negato. Quando lo vidi per l’ultima
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e ha avuto inizio lo stillicidio senza fine delle
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duro da sopportare. Non lo sopportava il biscugino Pasquale
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il babbeo”, antonomasticamente. Non lo sopportò nemmeno il turista
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mia, dove la mamma lo usava spesso per indicare
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era stupido o faceva lo stupido, e il nostro
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i giovani che, per lo più in bande, commettono
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porta...») Per quale ragione lo chiamassimo così e non
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il vero, non ce lo siamo mai neanche chiesti
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L’atto, o per lo meno l’atteggiamento mentale
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del motivo per cui lo si compie, della persona
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compie, della persona cui lo si fa, della situazione
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della situazione in cui lo si esibisce e del
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di stupidità di chi lo compie. Incrociando i vari
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allora ignoravo, proibitissimo. “Bamba” lo usava anche il babbo
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In pratica “bamba” aveva lo stesso significato di termini
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carabattole”, il sonante “paccottiglia”, lo squalificante “ciarpame” e perfino
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di ‘arnesi, e per lo più vili e vecchi
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dell’Ottocento, Carlo Porta lo utilizza non solo per
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colore precisamente fosse non lo sapevo. Il termine di
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esiste più o per lo meno nessuno ne parla
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che, per chi non lo sapesse, è il colore
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in modo molto tecnico lo stato di un uomo
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li abbiamo sempre chiamati lo zio Urca e lo
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lo zio Urca e lo zio Orca. Allora nessuno
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creduto a lungo che lo zafferano si ricavasse dalle
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essiccata, dell’aquila ricavassero lo zafferano: pensai al becco
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c’entravano alcunché e lo zafferano era dell’Aquila
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cose sul campo. Eppure lo zafferano d’aquila o
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di parole che per lo più non trovavo o
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talora cito anche come ‘lo Zanichelli’ e che dal
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nello stesso tempo divertirsi: lo cito di solito come