Massimo Mongai, Fattaccio, 2012

suo fianco, in macchina, lo guarda silenzioso, leggermente accigliato

qualcosa di grave. ¶ «Nun lo so perché, capisce?» dice

su… su cosa? Non lo capisce nemmeno lui, forse

uomo di lato. Ma lo fa più per riempire

ormai con mia moglie lo facciamo, quando? una volta

telefonino. Poi riattacco e lo spengo proprio del tutto

spengo proprio del tutto. Lo so che non c

ero accorto». ¶ L’uomo lo guardò silenzioso. Aspettando il

Al ricordo ha ancora lo sguardo sorpreso. ¶ «Dio! Vista

una puttana? Io non lo so, non l’ho

ho mai fatto. Lei lo ha mai fatto?». ¶ «Da

i miei 35 anni; per lo meno mi è sembrato

vero, però…». ¶ «Eh, non lo so… oddio, uno che

le ho chiesto “… hem… lo accetteresti un assegno?». ¶ Scuote

l’uomo a destra. ¶ «Lo sa come sono i

farmi una sega, non lo so nemmeno io. Arrivo

prende i dati, non lo so”. Lei è tornata

ti racconto tutto, giuro!” ¶ Lo stupore di Carlo era

Mi capisce?». ¶ L’uomo lo guarda, sempre pensieroso e

erano altre, amiche sue, lo avevo visto prima che

amanti ed i Bancomat lo tradiscono?». ¶ E guarda l

no? No?». ¶ L’uomo lo guarda ed alza di

fa bene. L’uomo lo guarda fisso, accigliato. ¶ «Sì

guarda fisso, accigliato. ¶ «Sì, lo so cosa sta pensando

forse li sta seguendo, lo guarda fisso, poi: ¶ «Non

testosterone. Stronzi!». ¶ L’uomo lo guardò con una strana

one” qualcosa, ed io lo devo aver guardato male

una espressione infastidita, non lo so. Fatto sta che

dalla rabbia, dalle botte. Lo so, lo so, dovevo

dalle botte. Lo so, lo so, dovevo essere patetico

ma a distanza ravvicinata lo vedi che so’ froci

mi dirà che me lo sono cercato. Ma ormai

un po’ schifo… non lo so, forse mi mettono

che è con lui lo fulmina con lo sguardo

lui lo fulmina con lo sguardo. L’uomo risponde

università, ecco perché me lo sono ritrovato due anni

quelle cose. Ma io lo facevo perché ero sicuro

con gli spadini. Luca lo guarda distratto. ¶ «Mi ha

poi un altro che lo ha steso a terra

coperta di sangue. ¶ Luca lo guarda e sospira. ¶ «Ho

si stringe e qualcuno lo usa per portarti da

asilo, la scuola; e lo vedi che se stanno

Quand’è che me lo sono perso mio padre

mi preoccupo sa?». ¶ E lo dice con uno strano

una scappatoia forse. E lo guarda di sottecchi. ¶ «No

sul serio. Sarà brutto lo so, ma almeno il

Forse. Ma forse non lo sa lei. Mi scusi

prova, in permesso, chennesò. Lo hanno permesso a tutti

che hanno ammazzato Moro, lo permettono ai killer mafiosi

Se capirò che non lo è, ci tornerò felice

hanno un futuro, ma lo sa quante ragazze giovani

forse dovrei dire che lo facevamo, perché l’aria

oggi? Ed io come lo posso permettere? E lei

permettere? E lei come lo può permettere? Ma che