parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli esordi, 1998

concordanze di «lontano»

nautoretestoannoconcordanza
1
1998
a causa di un lontano incidente che ne aveva
2
1998
appartenevano veniva da un lontano paese e si era
3
1998
degli abbeveratoi. Vedevo da lontano che si stava pulendo
4
1998
sganciai gli schettini. Gettai lontano il sasso che ancora
5
1998
Schizzarono tutti e due lontano, come due ruote quando
6
1998
in un punto molto lontano del cortile. ¶ Raggiungemmo i
7
1998
addirittura in quello più lontano, e quello usato dall
8
1998
persino in quello più lontano, senza accorgermi di avere
9
1998
Mi evitava ma, fuggendo lontano dal punto nel quale
10
1998
da un punto molto lontano dal lampione, lo vidi
11
1998
la sua bocca da lontano, per accertarmi che la
12
1998
volto del Gatto, da lontano, per accertarmi che la
13
1998
voce, eppure vedevo da lontano i tendini sbalzargli fuori
14
1998
sordamente le mani, da lontano. A volte invece il
15
1998
contro il petto. ¶ «Starai lontano per qualche tempo...» sussurrò
16
1998
cercare di vedere più lontano. Il suo sguardo si
17
1998
al cunicolo, sempre più lontano. ¶ I colombi erano già
18
1998
posò sul punto più lontano del davanzale schermato con
19
1998
guardarli con attenzione da lontano, pareva di cogliere tante
20
1998
un l’altro da lontano, da minuscoli buchi scavati
21
1998
po’ prima di lanciarlo lontano sulla massa. Ma pareva
22
1998
da qualche parte, da lontano. L’Albino aveva smesso
23
1998
da qualcuno anche da lontano, forse persino dalle finestre
24
1998
che potessero notare da lontano il suo leggero bagliore
25
1998
della ghiacciaia. Ero molto lontano, ma mi pareva di
26
1998
qualcosa con concitazione, da lontano. Lenìn guardava perplesso nella
27
1998
ghiaia in un punto lontano del cortile. Anche quando
28
1998
dopo sentii gridare da lontano. ¶ Girai gli occhi verso
29
1998
un punto sempre più lontano, mi resi conto all
30
1998
della legnaia. Vedevo da lontano i loro corpicini scuoiati
31
1998
sfuggivano di mano, schizzavano lontano di colpo, elettrizzate. Le
32
1998
punto del parco, da lontano, o cercava addirittura di
33
1998
in cortile, fissavo da lontano la massa traballante. L
34
1998
venendo da non molto lontano dei versi prolungati. Ripercorsi
35
1998
sconosciuti, li scagliavano molto lontano incenerendoli un istante prima
36
1998
venire da qualche punto lontano dello spazio perché riuscivo
37
1998
silenziosa. Mi arrivava un lontano suono di passi che
38
1998
camerata. Lo vedevo da lontano sotto le coperte, nella
39
1998
stava bisbigliando da molto lontano, se mi vedeva con
40
1998
tutte le parti, da lontano. Distribuivano qualche pezzo di
41
1998
colpo, solo un abbaiare lontano di cani veniva da
42
1998
Passio cantato in un lontano convento di clausura. ¶ Lo
43
1998
suore, dall’alto, da lontano. Riuscivo già a vedere
44
1998
delle dita, fino al lontano seminario dalle camerate ancora
45
1998
per poter vedere più lontano. ¶ Il seminarista sordomuto era
46
1998
lo avesse osservato da lontano sarebbe parso intento a
47
1998
trovava nel punto più lontano dal mio corpo, mi
48
1998
li contemplava beatamente, da lontano. ¶ Il seminarista sordomuto approfittava
49
1998
il pranzo. ¶ Era ancora lontano, ma lo si poteva
50
1998
in cui era più lontano. La sua bocca si
51
1998
abbracciato il Gatto «starà lontano per qualche tempo, in
52
1998
Qualche cane abbaiava da lontano, il tetto di qualche
53
1998
sagoma del seminario, da lontano, dal fiocco dei tigli
54
1998
si scorgevano già da lontano gruppi di case sparpagliate
55
1998
a tratti il campanile lontano del convento, il tetto
56
1998
neanche più il rumore lontano sui tornanti. Qualche casa
57
1998
Venivano da non molto lontano gli stridori rabbiosi dell
58
1998
motore sembrava venire da lontano. L’uomo seduto accanto
59
1998
tutt’altra parte, da lontano. ¶ Il motore dell’auto
60
1998
dell’auto, ancora da lontano, e non avanzavo neppure
61
1998
un’altra parte, da lontano. ¶ «Ti abbiamo trovato questa
62
1998
Si scorgeva già da lontano la gabbiola di vetro
63
1998
distinguevo nitidamente ancora da lontano, come gli interni di
64
1998
che in qualche punto lontano della rete un rettilineo
65
1998
o inseguitrici. Riconoscevo da lontano il bagliore di una
66
1998
tanto a guardare, da lontano. ¶ «Ecco, finito!» esclamò l
67
1998
portone. ¶ Ero ormai molto lontano, ma mi pareva di
68
1998
tornare da sempre più lontano o se per il
69
1998
per indicare qualcosa di lontano...» ¶ «Indicavo qualcosa?» ¶ «... faceva una
70
1998
da un punto troppo lontano, dovevo sporgermi oltre la
71
1998
su un punto abbastanza lontano da quello dove stavo
72
1998
il loro rumore da lontano. ¶ «Come consuma poco quest
73
1998
a venire quel rumore lontano di scarponi che saliva
74
1998
prima di venire sospinto lontano dalla folla. ¶ Le luci
75
1998
apriva al rumore ancora lontano dell’auto, non si
76
1998
sua luminosa corona da lontano... L’aereo continuava a
77
1998
tratti, in un punto lontano dall’altra parte della
78
1998
tutt’altra parte, da lontano. ¶ Attesi un po’. Mi
79
1998
da qualche parte, da lontano. ¶ «Ma lei perché è
80
1998
di averla lasciata così lontano!” mi dissi aprendo la
81
1998
stessa parte, il più lontano possibile da Sonnolenza, che
82
1998
Il marciapiede era molto lontano, a spenzolarsi fuori dal
83
1998
sentivo solo lo scricchiolare lontano delle mie suole che
84
1998
guardarmi da fuori, da lontano. Nel pentolino qualcosa cominciava
85
1998
quando ero già molto lontano, e camminavo per un
86
1998
fosse da fuori, da lontano, dentro la cucinina tutta
87
1998
che in un secchio lontano avevano cominciato a cadere
88
1998
bagnati di pioggia, più lontano. ¶ La vetrata era tutta
89
1998
quello stesso momento da lontano, dietro altri vetri slittati
90
1998
rombo tornare come da lontano mentre imboccavo una nuova
91
1998
incendio!» rispondeva gridando, da lontano. «Sto cercando di recuperare
92
1998
proveniente da qualche punto lontano della sede mi faceva
93
1998
domandavo quando ero ancora lontano. Mi passavo una mano
94
1998
soldi di carta, da lontano. ¶ «È una faccenda un
95
1998
tornavo a guardarlo da lontano, finché un topo sbucava
96
1998
sbattuto in qualche punto lontano della sede, per il
97
1998
questo posto è molto lontano!» ¶ Faceva una piccola smorfia
98
1998
Si sentivano spari, da lontano. Sembrava che tutto fosse
99
1998
poco per volta, da lontano. “Ecco, siamo arrivati!” si
100
1998
chioma della foresta, più lontano!» ¶ «Oh... anche qui un
101
1998
a fissare Lenin da lontano. “Quello è Josif Visarionovic
102
1998
Ne arrivavano altri, da lontano. Li sentivo parlare tra
103
1998
sullo stesso gradino, da lontano. Tornavo nello stanzino segreto
104
1998
sorrideva di colpo, da lontano, arrivava fino a me
105
1998
a guardarla soprappensiero, da lontano. Andavo ancora più avanti
106
1998
casa chiudersi forte, da lontano. Mi accendevo una sigaretta
107
1998
Il paese era abbastanza lontano. Si scorgeva dietro le
108
1998
nella piazza di quel lontano paese... di Luciaria!» ¶ «È
109
1998
del Sempio, da così lontano?» ¶ «Ah... hai la macchina
110
1998
Veniva da fuori, da lontano, il rumore di qualche
111
1998
mentre vagavano già molto lontano, in una stanza diversa
112
1998
in un punto molto lontano della tavolata. Si girava
113
1998
morchia, la rivedevo da lontano in mezzo alle altre
114
1998
Ecco... lo sente questo lontano clamore? Si avvicina...» ¶ «Non
115
1998
di colpo. Da molto lontano, dalle strade. ¶ Mi affacciai
116
1998
strade quasi deserte, da lontano. Si riusciva a sentire
117
1998
sente anche da molto lontano qualche bottiglia scoppiare in
118
1998
verso il fondo del lontano cortile. ¶ “E questa è
119
1998
guardarle dal basso, da lontano. Vedevo qualcuno camminare come
120
1998
di aprire bocca, da lontano. Attraversavo quasi correndo lo
121
1998
vedere le torri, da lontano. Allungavo la mano nella
122
1998
ai reticolati, anche molto lontano, non si capiva più
123
1998
quando ero già molto lontano, si distinguevano le parole
124
1998
ripartito, che era già lontano. ¶ «Ma mi ha assicurato
125
1998
ancora più avanti, più lontano, perché quella del giorno
126
1998
mentre ero già abbastanza lontano, nella via. “Devo essermi
127
1998
cabina di colpo, da lontano. Composi il numero piano
128
1998
ora... com’è già lontano!» ¶ Ci fu una brevissima
129
1998
tutte vellutate. Vedevo da lontano le torri. Passavo vicino
130
1998
piano le torri, da lontano. L’ascensore cominciava a
131
1998
sbadigliare anche da molto lontano, si stiracchiano un po
132
1998
trovavo appiccicati anche molto lontano, mentre tornavo verso le
133
1998
vedere le torri, da lontano. Salivo con l’ascensore
134
1998
già adesso, come da lontano, mentre andiamo come se
135
1998
vedevo scintillare anche molto lontano, nelle curve. ¶ «Ma se
136
1998
da un po’ più lontano. ¶ «Abbiamo già fatto in
137
1998
esclamava il Gatto gettando lontano la cicca, sghignazzava. Restava
138
1998
musichetta di banda, da lontano. ¶ «Ti seguo per un
139
1998
che giravano come da lontano sopra la ghiaia, mentre
140
1998
vederla mentre è ancora lontano, vuole giocarsi la possibilità