Pietro Aretino, Angelica, 1535

spene ¶ e de le lor memorie alto sostegno, ¶ che

che in mezzo de' lor cori alteri, ¶ già colmi

le inique stelle ponno, ¶ lor forza in un mio

e fe' del merto lor sí vile scempio ¶ ch

domare, ora gli dei. ¶ 49 ¶ Lor mercede in su gli

ispero anco, ¶ come per lor mercede io vivo e

vivo e regno, ¶ mercé lor farmi ancor del tempio

scaldar mai con le lor virtú pronte, ¶ ma voi

al luogo, che a lor tanto piacque ¶ per l

propio d'angeli è lor bel portamento ¶ e del

aura fiede ¶ ne i lor bei volti e spira

ch'have ¶ ne i lor begli occhi entrò come

non sia che il lor ardente zelo. ¶ 4 ¶ Il queto

di posar contento, ¶ i lor sacri occhi abandonar non

et umide caverne, ¶ e lor mercé, non bontà de