Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

i regi, abbandonando i lor domini ¶ e le province

altri parecchi ¶ usciti dalle lor celle monastiche, ¶ ma persino

di deviar dal primo lor destino, ¶ in Terra Santa

quei, senza scomporsi, il lor cammino ¶ seguivan sempre e

stenti ¶ potero a’ spirti lor la calma rendere. ¶ Disse

seguendo verso Borea il lor cammino ¶ lungo la sponda

d’intorno ¶ se alcun lor tenea dietro e gli

fuggitiva compagnia. ¶ Speditamente servì lor la cena ¶ il cuoco

ed affamate lupe, ¶ e lor fu d’uopo adoprar

raccontogli il vero: ¶ della lor fuga la cagion gli

compagni tolga, ¶ frati anche lor. Poi traversò l’Ucrania

duci appella, ¶ e a lor, poiché gli fer cerchio

ai lati ¶ secondo li lor gradi e le lor

lor gradi e le lor cariche ¶ i personaggi più

assegnati, ¶ vestite nelle fogge lor barbariche ¶ con pennacchi e

Scipio è men di lor famoso. ¶ Temon l’orde

al presente ¶ nella rozzezza lor simili agli avi. ¶ L

scusso, ¶ e chi sulla lor fè credulo vende ¶ fallisce

alligna o tosto in lor si spegne, ¶ che non

spada ¶ comprano chi in lor vece a pugnar vada

animi sublima, ¶ se a lor rozzi costumi e sentimenti

cura ¶ diede agli spirti lor forma e cultura? ¶ Passati

quai sian gli impieghi lor se mi domandi, ¶ io

han compagne ognor nelle lor geste ¶ la viltà, la

e scosso, ¶ degenerar dal lor ceppo primiero ¶ veggio i

dando a ciascun di lor suo nome vero ¶ farne

tentar sorte e di lor patria fuori ¶ espulse come

In mezzo ai vari lor ragionamenti, ¶ finito l’amichevol

due stranieri ¶ strinser fra lor reciproca amistà. ¶ Dopo il

chi si porse ¶ ai lor disegni e all’uopo

disegni e all’uopo lor primiero, ¶ e allor gli

fatica ¶ e del commercio lor stimanli indegni. ¶ Perciò Mogol

atti ¶ che parti de’ lor studi esser tu credi

esser ascritto infra di lor permettere ¶ si degna, e

o strozzi, ¶ se le lor membra pria lacera e

videro, e appresso a lor correr ragazzi. ¶ «Quelli» disse

un cane. ¶ L’orde lor rappresentano ed al cenno

precetti ¶ divien l’ingegno lor torpido e inerte, ¶ che

però che, se fra lor taluna ¶ in siffatti esercizi

stuol confuse. ¶ Alle adunanze lor vedrai talora ¶ intervenir Toleicona

ella e scherza seco lor. Per ora ¶ l’infantil

l’infantil libertà vien lor concessa; ¶ sotto giogo terralle

se il vuoi – da lor che puote ¶ altro sperarsi

poiché l’hanno in lor balia ridutte ¶ con forza

vani che sotto i lor beati auspici ¶ per la

e pomposi; ¶ e di lor frenesia ne’ pazzi eccessi

strappan di dosso a lor quei doni istessi ¶ che

tal disprezzo ¶ che contro lor spesso il flagel s

e spesso ¶ suonar su lor, come sui schiavi, intendi

domino. ¶ Non io fra lor mi mischio e ranghi

e molto men con lor comuni. ¶ Per spettacoli splendidi

Dalle stranezze e arbitrî lor dipendi ¶ e uopo è

Di dogane, al dir lor, non son gravati ¶ i

l’esempio pellegrino ¶ con lor non valse a farli

Dir puoi circa alla lor agricoltura ¶ e all’interno

lo stesso. ¶ Coll’ordinaria lor facil cultura ¶ l’ampio

puoi. ¶ Gli informi Iassa lor, di cui parlai, ¶ s

amante favorita. ¶ Dubbia fra lor stette la sorte allora

del bestion parente, ¶ che lor tien dietro e sieguene

ancora; ¶ e fattisi fra lor cortesi offici, ¶ si diviser

deve un cavalier nelle lor brame ¶ e compiacere e

anello; ¶ ed al riflesso lor, lucido e vario, ¶ pareva

giogo rimanersi inulti, ¶ in lor soccorso, disperati e folli

foco, ¶ giusta il costume lor barbaro e fiero, ¶ e

a Turachina. ¶ Cangiaron le lor vesti esteriori, ¶ sostituendo all

foglio l’interprete in lor vece, ¶ ch’essi né

che nessun badi ai lor fatti ¶ le forchette intascarono

amenissimi giardini, ¶ Toto diè lor con regal pompa e

alfin con tutto il lor corteggio. ¶ S’assidon tutti

all’usanza. ¶ Plauso fe’ lor la spettatrice schiera; ¶ ma

chi ossequio o cortesia lor usi. ¶ Pur dopo Turachina

antichi duci e le lor donne, ¶ che diresti danzar

preveduti e intesi ¶ il lor cieco destin gli uomini

vanno. ¶ Così Tommaso, dalla lor presenza ¶ sbarazzatosi, parve uscir

se poi riesce il lor intento e cade, ¶ assaliran

sorte. ¶ Essa è il lor alimento, essa il lor

lor alimento, essa il lor nume; ¶ e se lor

lor nume; ¶ e se lor se ne chiudono le

Toto allor disse «In lor s’è reso ¶ uso

ed ammucchiate in sulla lor persona ¶ tutte le gioie

comun fu che i lor avoli ¶ fosser sozza genia

Giornande ¶ che nell’origin lor Mogolli ed Unni ¶ sian

la caccia. ¶ Altri con lor famiglie in carra o

gregge, ¶ sola ricchezza, unico lor retaggio, ¶ esercitando senza fren

in Oriente. ¶ E sulla lor genealogia fu d’uopo

Turachina dopo ¶ dei drudi lor chi conte fer, chi

ed alla fame ¶ da’ lor mariti barbari e brutali

confidenti ¶ eran essi, fe’ lor la riverenza ¶ e partissi

lune omai ¶ il giro lor fero alla terra intorno

uscirne fuora. ¶ Giusta i lor stravaganti usi arbitrari, ¶ nove

privi ¶ di ciò che lor si dee, somma o

ha nome. ¶ Come a lor nume a lei le

Ambizione e Orgoglio; e lor fu dato ¶ titol di

una mattina ¶ e fra lor discorrendola a quattr’occhi

misero fuor tutta la lor dottrina, ¶ empiendo un foglio

se tutto ¶ vedranno il lor paese arso e distrutto

che gli ode ¶ attira lor non meritata lode. ¶ Inver

per voi fur le lor cure a più alte

tempo e a luogo lor fatte a proposito. ¶ Visitar

tasse, ¶ e dispogliar de’ lor stentati acquisti ¶ la più

il frutto sepellir de’ lor sudori. ¶ Poiché qual altro

poveri guadagni e il lor valsente, ¶ che non custodia

acerbe ¶ frutta e i lor beveron di biade e

di soldo in ragion lor si consente ¶ rubar e

terror, nello scompiglio ¶ darsi lor non potero arme e

s’accorda, ¶ e le lor fogge e costumanze varie

imbelli ¶ scannano, o mozzan lor naso ed orecchi ¶ e

baruffa e ria ¶ e lor malgrado i capitan disvia

chi gli arresta o lor traversa il corso; ¶ ma

putti in braccio alle lor madri; ¶ per bronchi e

indi esalando avieno ¶ di lor corruzion l’aer ripieno

destro ¶ – come sono fra lor gli usi ordinari – ¶ la

la verga fu il lor solito maestro; ¶ e in

l’armamento ¶ per dar lor forza e renderli più

posarono. ¶ Ma quanto in lor scemata è la paura

loro ¶ volumi aver delle lor arme ornati ¶ con tasselli

delle mogolle ¶ Arcadie i lor poetici strambotti ¶ veniangli a

di San Francesco ¶ sembrava lor ridicolo e grottesco. ¶ I

vari ¶ giusta le varie lor religioni ¶ e poscia i

e perso, ¶ ove di lor religion descritti ¶ erano i

riti e il culto lor diverso, ¶ e una legal

romani ¶ davano ai nunzi lor non era molto, ¶ e

corte, ¶ ove li fatti lor fan male assai ¶ persone

l’altro, e opporsi lor fu vano. ¶ Anzi, in

region lontane ¶ portarono i lor quadri in Mogollia, ¶ e

loro. ¶ Tanta è in lor l’ignoranza e sì

mercanti ¶ ed il commerzio lor, che non esiste; ¶ or

arbitra e mediatrice a lor s’offerse. ¶ Scrisse due

antica inimicizia ¶ ciascun di lor deponga e in lei

compor s’impegna i lor dissidi. ¶ Quando gli giunse

artefice, il mercante, ¶ che lor fornito avean tutto a

impero, inquieta ognora, ¶ in lor non soffre ombra e

via: ¶ cadrà sotto i lor colpi atroci e crudi

ivi han la nicchia lor due cameriere. ¶ Veniva appresso

per li servigi delle lor padrone; ¶ maggiorduomi e intendenti

alloro; ¶ certe bandiere in lor poter rimaste ¶ portavano ad

Ma in premio de’ lor canti e de’ lor

lor canti e de’ lor balli ¶ spesso avvien che

falli ¶ vibrando su i lor capi i nudi ferri

e a quell’amfibio lor Nume e Sovrano ¶ forman

gialli e rotondi i lor cappelli e gialle ¶ le

bucate in filza delle lor corone, ¶ ch’essi tengono

e sotterra, ¶ acciò coi lor rampolli un doppio cerchio

alla pagoda. ¶ Qui nelle lor mentali orazioni ¶ immobili di

i selvaggi han le lor maghe; ¶ così le nostre

per ottener de’ falli lor perdono, ¶ ma ammesse al

sovente avvien che in lor s’insinui ed entre

altere van che in lor con questi ¶ segni il

tavole trascritti da i lor preti ¶ indosso i pellegrin

fede: ¶ che equivoci i lor detti, ambigui, incerti, ¶ maliziosa

e oscura è la lor glossa, ¶ che in doppio

antri cupi, ¶ e le lor tane abbandonando e i

quand’ella è a lor nel trapassar vicina ¶ s

tutto; e più di lor discreti ¶ son gli storni

mogolle ¶ guardie prima di lor lasciaron ire, ¶ che feron

fallo il calcolo, il lor giro ¶ le sette lune

caste e pudiche, ¶ mostrando lor gli orrendi strazi e

a crocchio, e con lor visse; ¶ ond’essi poscia

quantunque vanto alcun di lor si dia ¶ d’aver

difesa dell’Impero ¶ confidò lor, benché ignoranti e folli

rinomati eroi; ¶ ma colle lor desolatrici schiere ¶ Saracini e

smembraro, e disponendone a lor gusto ¶ ridusserlo entro limite

da fanciulli, ¶ che i lor consigli e avvedimenti savi

picciol cose; ¶ ma dando lor più d’importanza e

onde freddezza infra di lor ne nacque, ¶ poiché credeasi

a ognun giusta le lor distinzioni, ¶ fece distribuir scatole

picca, ¶ per aver sopra lor più d’influenza ¶ e

arabi pastori, ¶ ch’empiendo lor di fanatismo il petto

principal sostegno ¶ e del lor culto e della lor

lor culto e della lor possanza. ¶ Ma ciò punto

prevenir, in mezzo a lor s’assise, ¶ ed impedir

che disputa dogmatica ¶ fra lor non desti nimistà fanatica

in tre colazione, ¶ fra lor vario dialogo si tenne

contro la dignità del lor carattere. ¶ Carpino in cotal

benché fosse assai di lor più forte ¶ pur a

parli, ¶ sino alle case lor fe’ accompagnarli. ¶ Dalla famiglia

saputasi la zuffa ¶ de’ lor padroni, di Carpin coi

vergognosi ¶ e pentiti de’ lor folli trasporti, ¶ stetter più

stetter più dì nelle lor stanze ascosi, ¶ sperando che

esca apporti, ¶ e intanto lor pazzie restino ignote ¶ e

due religioni ¶ sono fra lor come li cani e

gli addusse ¶ e nel lor giusto lume appresentolle. ¶ Benché

maligna e fella ¶ invidiò lor felicità sì bella. ¶ Toto

venire. ¶ Tommaso, come a lor fu più dappresso, ¶ corse

oggetto ¶ ebber vario fra lor ragionamento. ¶ Poscia a Tommaso

e il cangiamento, ¶ che lor cotanto favorevol fu, ¶ sì

occupò che quasi ¶ fe’ lor spesso obbliar gli scorsi

le vicende ¶ tutte rammenta lor del tempo andato, ¶ e

li rende. ¶ Del turbamento lor Mengo s’accorse ¶ e

s’apre avanti a lor, dietro si stringe. ¶ Ella

s’accosta. ¶ Posciacché prestò lor commodo sbarco ¶ marmoreo ad

quel raffreddamento ¶ e fra lor si formasse e fra

formasse e fra i lor regni ¶ amistà nuova e

Tal fu la nobil lor gentil maniera ¶ che reciprocamente

tiranni ¶ temon sul capo lor gli estremi danni. ¶ Or

trovar, se non fra lor, tu vuoi. ¶ O voi

odio e nimicizia fra lor nacque: ¶ tanto sempre al

disponevan di tutto a lor capriccio, ¶ sicché l’inutil

mano. ¶ Poiché sebben fra lor sì differenti ¶ di dignità

barbare maniere: ¶ eran delizie lor la gozzoviglia, ¶ i bagordi

riposi placidi compensa, ¶ a lor grand’agio e con

mensa ¶ e diversi fra lor ragionamenti ¶ facean sopra i

pretende ¶ che ognor sulle lor mogli aprir ben gli

e ogni crime fra lor, che altrove è lieve

come faria frullar sulle lor groppe ¶ le sonanti sferzate

genia cotale ¶ alla barbarie lor connaturale, ¶ a che pro

che in Asia avean lor stanza ¶ all’isole più

sovra malfatti ¶ burchi per lor bisogna a far baratti

Par che natura in lor l’indole imprima ¶ dell

spietato, ¶ che l’infelice lor strame recida? ¶ Dal mondo

cure avendo fra di lor divise, ¶ sen vanno i

l’util dell’opre lor sempre è il motore

sovente; ¶ e variando il lor discorso avvenne ¶ che alfin

vivo ¶ e a gusto lor non lo trovar cattivo

non pago, ¶ che fosse lor la libertà accordata ¶ d

al castellano. ¶ Indi alla lor preghiera un moccoletto ¶ accese

un moccoletto ¶ accese e lor lasciollo a capo a

Turachina e Turfana al lor destino. ¶ Misera Turachina! E

di che supplire ai lor bisogni avervi ¶ e destinò

i quai dovessero ¶ esser lor guardie a un tempo

servi; ¶ e altre facilità lor si concessero, ¶ e purché

purché siavi chi i lor passi osservi ¶ ebber la

avverso ¶ quanto l’aspetto lor, quanto è diverso! ¶ La

quanto è diverso! ¶ La lor fisonomia, che già alterata

colà verrebbe; ¶ e a’ lor ragionamenti altra materia ¶ sostituì