Dante Alighieri, Vita nova, 1294?

non tutte, almeno la loro sentenzia. ¶ II. ¶ [I] Nove

spiriti sensitivi portano le loro percezioni, si cominciò a

nel modo che per loro non si discernesse lo

del viso, e dicea loro: «Andate a onorare la

si rimanea nel luogo loro. E chi avesse voluto

diversi, e narro la loro diversitade; ne la terza

tante donne mostravano le loro bellezze. Onde io, quasi

le donne, vidi tra loro la gentilissima Beatrice. Allora

rimasero fuori de li loro istrumenti, però che Amore

Amore volea stare nel loro nobilissimo luogo per vedere

discacciati rivenuti a le loro possessioni, dissi a questo

fuori de li strumenti loro. E questo dubbio è

le parti per li loro cominciamenti: onde dico che

però che ciascuna di loro era stata a molte

io passando appresso di loro, sì come da la

fui giunto dinanzi da loro, e vidi bene che

e domandai che piacesse loro. Le donne erano molte

che si rideano tra loro; altre v'erano che

erano che parlavano tra loro. De le quali una

Allora dissi queste parole loro: «Madonne, lo fine del

cominciaro a parlare tra loro; e sì come talora

mi parea udire le loro parole uscire mischiate di

alquanto ebbero parlato tra loro, anche mi disse questa

vergognoso mi partio da loro, e venia dicendo fra

per che dico a loro. La seconda comincia quivi

poi virtuosamente adopera ne' loro cuori. La seconda comincia

da lei, udio dicere loro parole di questa gentilissima

quali andavano ragionando tra loro queste parole: «Chi dee

l'altro dico la loro risponsione, pigliando ciò ch

ch'io udio da loro sì come lo mi

vegnono da lei, dicendo loro che io lo credo

di parlare ebbero in loro le donne per cui

ed aveano dinanzi da loro una nebuletta bianchissima. A

e le parole del loro canto mi parea udire

Amore mi rivolsi a loro. E quando mi videro

e a dire tra loro: «Proccuriamo di confortarlo»; onde

fallace imaginare, rispuosi a loro: «Io vi diroe quello

a la fine, dissi loro quello che veduto avea

donne, e come promisi loro di dirla; ne la

come io dissi a loro. La seconda comincia quivi

dico come io dissi loro questa mia imaginazione. Ed

ragionevole è che a loro sia maggiore licenzia largita

avendo alcuno ragionamento in loro di quello che dicono

la miravano comprendeano in loro una dolcezza onesta e

le donne, cioè per loro medesime; ne la seconda

quello che operava in loro per altrui; ne la

qua giuso secondo la loro abitudine insieme, questo numero

vada, e steasi con loro. ¶ Li occhi dolenti per

mia visione, scrissi a loro ciò che io aveva

de la ragione, rispondea loro che Amore era quelli

guardava, e nulla dicea loro. ¶ V. ¶ Uno giorno avvenne

dico che lo segnore loro piange, e dico 'udendo

pace, ¶ e sta con loro, e voi, donne, ha

saluta ¶ e lo intelletto loro alto, sottil ¶ face maravigliar

mi levai, e salutando loro dissi: «Altri era testé

li miseri veggiono di loro compassione altrui, più tosto

occhi miei, e dicea loro nel mio pensero: «Or

miei pensamenti a la loro gentilissima Beatrice. E dico

tutti quasi diceano nel loro uscire quello che nel

continuare del pianto, dintorno loro si facea uno colore

appare che de la loro vanitade fuoro degnamente guiderdonati

li guardasse sì che loro potesse trarre a simile

ond'io, pensando a loro, dissi fra me medesimo

sanno neente; anzi li loro penseri sono d'altre

forse pensano de li loro amici lontani, li quali

io avesse parlato a loro; e dissi questo sonetto

pregando che io mandasse loro di queste mie parole

onde io, pensando la loro nobilitade, propuosi di mandare

nobilitade, propuosi di mandare loro e di fare una

quale io mandasse a loro con esse, acciò che

più onorevolemente adempiesse li loro prieghi. E dissi allora

e manda'lo a loro co lo precedente sonetto