Edoardo Nesi, Storia della mia gente, 2010

maggiore di Temistocle. Sono loro i soci fondatori – loro

loro i soci fondatori – loro la ragione per cui

mai saputo perché i loro genitori – dai nomi piuttosto

Maria – avessero dato ai loro bambini, negli ultimi lustri

se si erano accorti, loro che non avevano finito

unito nei nomi dei loro figlioli, insomma, la forza

inglese lo sapevo già, loro dissero che capivano – era

San Francisco su quel loro trenino sferragliante, il Golden

Da dove venivano i loro soldi? Chi li manteneva

le summer sessions delle loro migliori università. Mi sentivo

che per via delle loro inspiegabili usanze sassoni cominciava

miei firmavano splendenti nelle loro camicie di lino – blu

e tutti stiravano i loro sorrisi cercando di far

e grazie a questa loro fortuna non si erano

purché dedicassero tutta la loro vita al lavoro. ¶ Nella

visitare la Lodenfrey, nel loro grande stabilimento collocato nel

modo di capire il loro tedesco (non che sapessi

andavo a prendere i loro libri – perché dei più

raccontava delle fortune del loro distretto di mobilieri e

convinti che dentro di loro si nascondesse un artista

chiudere con onore le loro microaziende senza rimetterci tutto

ogni scrittore, perché la loro comprensione dura quanto una

questa gente quando i loro posti di lavoro si

le mie sorelle. Con loro ho sempre vissuto, di

ho sempre vissuto, di loro ho sempre parlato. Eccoli

Eccoli che bevono i loro martini e i loro

loro martini e i loro negroni e i loro

loro negroni e i loro campari e i loro

loro campari e i loro gin-tonic, sereni e

sazi, già impigriti dai loro giovani quattrini, miseramente felici

tutto ciò che a loro sembrava tanto e invece

quei soldi. ¶ Vorrei dir loro che invece di giocare

sbocciando proprio accanto a loro, al ribollente Novecento delle

andrei a chiedere aiuto: loro che ci imponevano lo

a dieci volte il loro costo; loro che cianciavano

volte il loro costo; loro che cianciavano tanto del

andavano a produrre i loro cenci in Cina, e

stati concepiti in Italia; loro che sono sempre riusciti

non hanno mai avuto; loro che organizzavano le sfilate

secoli si trasferisse sui loro abiti e scarpe e

ogni parte riversavano le loro sentenze sul futuro nero

visti portar via il loro antico, prezioso lavoro manuale

re che, stanco delle loro scorribande, li fece imprigionare

piccole imprese con le loro decine di migliaia di

il paese, e le loro grandi paure. ¶ Volevo provare

Giavazzi. Volevo far sentire loro per qualche minuto cosa

imprenditori italiani e ai loro dipendenti, e invece mentre

finivano per abdicare dal loro ruolo creativo – perché, credetemi

costruire dal nulla le loro aziende selvatiche e pagane

miracoloso che faceva intravedere loro l’affare dove questo

dall’incubo che la loro azienda che aveva sempre

maledetta macchina mangiasoldi, nei loro terribili dormiveglia gli imprenditori

per il culo coi loro consigli di licenziare gli

di più dal destino loro e della loro azienda

destino loro e della loro azienda, allora telefonavano a

tutto il mondo i loro cenci senz’anima e

perché il mercato sono loro; quelli che promettono l

Upim, che affidano la loro immagine a paginate di

nostri piccoli imprenditori coi loro grandi ordini e invece

che si acquattano nei loro quartier generali nuovi e

e splendenti creati dai loro servi più fedeli, gli

compaiono le réclame dei loro generosi datori di lavoro

ogni anno mentre i loro fornitori italiani, cioè le

fabbrica a fare il loro lavoro, di poter continuare

altro che scimmiottare il loro recente passato, senza accorgersi

cucinare, e uno di loro, Alfredo Giusti di Pietrasanta

che potesse davvero interessar loro la storia che stavo

collezione, e lui dedicava loro interi pomeriggi e poi

classifica solo se il loro autore si suicida clamorosamente

si sarebbero giovate delle loro esperienze e capacità senza

stanze meravigliosamente ricostruite della loro meravigliosa casa-castello, e

sta succedendo nulla, e loro lo sanno. Sei tu

alle domande che vengono loro rivolte, sorridendo. Danno l

di quanto sembri dalle loro parole smozzicate. A un

del fuoco in quella loro lingua sincopata, ma ottiene

unico legame con la loro terra, coi loro cari

la loro terra, coi loro cari infinitamente lontani, e

sente più forte la loro mancanza, vittime dell’inganno

pochi centimetri, e le loro voci ti scavano il

conto dell’indegnità delle loro condizioni di lavoro e

regolari dovranno raccogliere la loro roba e quella dei

tra i poliziotti e loro, visto che non sanno

possa sembrargli reale, questa loro esistenza di viaggio in

cercare di capire i loro nomi, e quando gli

d’aver capito i loro nomi gli metteranno in

di poter tornare dai loro amici a raccontare questa

volevano. Perché seguissero la loro vocazione. A lui questa

era cattivo sangue tra loro, non poteva esserci, perché

antiorario e trasmettono il loro moto ad altre ruote

grado di sostenere i loro discorsi, nemmeno sul calcio

sue donne, con i loro silenzi, e poi cominciano

Cina – ecco, sì, di loro magari si può dire

scena e, urlando nella loro lingua incomprensibile, scendono e

avrebbero guidato con le loro scarpe Tod’s, abbracciati

non andò come dicevano loro: i cinesi non corsero

minimamente. Non conosceva la loro storia e il loro

loro storia e il loro lavoro. Non teneva in

erano ancora condotte dai loro fondatori, quasi tutti coetanei

lo sviluppo miracoloso delle loro aziende era stato il

dipendenti, ben oltre i loro limiti. ¶ Che le loro

loro limiti. ¶ Che le loro aziende erano potute nascere

si reggeva su di loro, e anche se era

anche e soprattutto dai loro politici, che d’economia

logica i sussidi alla loro agricoltura e ai loro

loro agricoltura e ai loro contadini; i politici tedeschi

scudo coi corpi alla loro potentissima industria chimica; gli

chi è, ma i loro insegnamenti li hanno incisi

a vociare tutta la loro rabbia, e darsi pace

così entusiasti di questa loro maledetta globalizzazione senza regole

italiani, i mutui delle loro case e le loro

loro case e le loro pensioni, i loro ricoveri

le loro pensioni, i loro ricoveri in ospedale, le

ospedale, le scuole dei loro figli, le loro macchine

dei loro figli, le loro macchine e i loro

loro macchine e i loro vestiti. ¶ La loro vita

i loro vestiti. ¶ La loro vita, la nostra vita

scaldati dall’idea per loro nuovissima che Prato non

spandono si capisce il loro sollievo di ritrovarsi a

dalla crisi. Sono stati loro a collocare in mezzo

a immagazzinare il filato; loro a disporle in modo

trovarsele davanti, tinte dei loro colori forti, alcune marchiate

stessa città ma tra loro sono separate da tutto

dire nulla. Ognuno di loro regge un cartello. Sul

mi dice uno di loro, quello col cartello del

con la mano, do loro il buongiorno e mi

posato a terra i loro cartelli e si sono

stessi tessuti che producevano loro, fatti delle stesse materie

chieder scusa anche a loro e ricomprare la ditta

arricchiti, invece che del loro declino; quanto più felice

di essere uno di loro e aver letto centinaia

a camminare insieme a loro o lo striscione mi

mia età, molti di loro venuti con mogli e

senza neanche accorgersi della loro fortuna, padroni di un